Corso di Economia aziendale
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- Lamberto Gioia
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1 Corso di Economia aziendale Lezione 11 Le aggregazioni aziendali 1
2 Inquadramento concettuale q concetto: qualsiasi forma di coesione/unione tra aziende con autonomia giuridica e contabile q generico, molto ampio, non recente ma di recente espansione q chiarire modalità, ragioni, rischi/opportunità 2
3 Presupposti e requisiti delle aggregazioni Alla base, un accordo dalle diverse caratteristiche per forma, tempo e contenuti, ma comunque: una vastissima gamma di intese, formalizzate contrattualmente o informali, in base alle quali due o più imprese convengono di stabilire fra di loro relazioni di una certa durata temporale e che implicano per ognuna una serie di obblighi di comportamento 3
4 Presupposti e requisiti delle aggregazioni Alla base, un accordo dalle diverse caratteristiche per forma, tempo e contenuti, purché: 1. Pluralità di aziende indipendenti (SG e autonomia patrimoniale; SE?) 2. Volontà: non scambio ma collaborazione attorno un attività/fase, non spontanea ma coordinata e definita (apporti e contributi, impegni ed obblighi) ex-ante 4
5 Le aggregazioni l'accordo: distinzioni Esaminando il tipo di accordo alla base di un aggregazione è possibile effettuare delle classificazioni. ACCORDO CONTENUTO FORMA 5
6 Rispetto al contenuto: a) legami tecnologici (trasferimento o complementarietà tecnologica, condivisione del rischio di R&S di nuovi prodotti e processi); b) legami produttivi (economie di scala, senza investimenti diretti sulla dimensione produttiva, es. subfornitura); c) legami commerciali (canali commerciali e di vendita e sbocchi di mercato, es. franchising). 6
7 ... un famoso accordo come esempio L'OPEC L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Organization of the Petroleum Exporting Countries) comprende attualmente undici paesi che si sono associati, formando un cartello economico, per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi e concessioni. Gli stati membri OPEC controllano circa il 78% delle riserve mondiali accertate di petrolio, il 50% di quelle di gas naturale e forniscono circa il 42% della produzione mondiale di petrolio ed il 17% di quella di gas naturale. Il petrolio viene esportato principalmente in Oceania (45% del totale delle esportazioni OPEC), Europa Occidentale (21,8%) e Nord America (21,5%) (dati relativi al 2005, pubblicati dall'opec). 7
8 Rispetto alla forma: Accordi formali Ricerca di maggiore stabilità nel tempo e maggiore visibilità all'esterno Accordi informali Nascono da rapporti commerciali, organizzativi o personali Basati su relazioni patrimoniali (profondi e permanenti*) Basati su relazioni contrattuali (limitati e transitori) * No regole generali, più di uno scambio; durata decisa e non effettiva per successo o insuccesso 8
9 Esempi di accordi formali Equity agreement Gruppi (modello tedesco del Konzern) Trust (vincoli tra aziende indipendenti facenti capo a un organo di collegamento centrale; ora introdotto anche in Italia) Equity joint venture (nuova società gestita in comune dai partner apportatori di contributi)... Non equity agreement Associazioni in partecipazione (partecipazione agli utili a fronte di un apporto) Consorzi Gruppi di acquisto (per conseguire economie negli approvvigionamenti) Franchising (affiliazione commerciale) Non equity joint venture... 9
10 Le joint ventures Una joint venture è un accordo di collaborazione in cui due o più imprese (mantenendo la propria indipendenza giuridica) collaborano per la realizzazione di un progetto industriale o commerciale che prevede l'utilizzo sinergico delle risorse portate dalle singole imprese, e un equa suddivisione dei rischi legati all investimento. un esempio Nel 2000, FIAT e GM stipulano un accordo: GM acquista il 20% di FIAT Auto; FIAT entra nel capitale di GM con il 5,15%.L'accordo diventa operativo con la nascita di due joint venture: una per la produzione di motori e cambi, l'altra per gli acquisti. 10
11 Esempi di accordi informali Su base finanziaria o produttiva (più per decentramento o finanziamento rilevanti, che per costituire un aggregato) o personale: Reti di subfornitura; Distretti industriali Gentlemen's agreement Talvolta preliminari ad accordo formale. 11
12 Affinità concettuali q La rete (network): fenomeno concettualmente affine a quello di aggregazione, ma come sua astrazione teorica q definito come modo astratto di organizzazione generale delle forze produttive che valorizza al massimo le interazioni fra soggetti dotati di autonomia q non confondere l'astrazione con situazioni reali (es. i distretti industriali). 12
13 Caratteristiche delle reti Ø Ø Ø Ø Pluralità di soggetti (nodi della rete). Relazioni interattive (connessioni tra i nodi). Autonomia dei soggetti coinvolti. Linguaggio condiviso: Ø sostituisce prezzi, contratti e routine (no gerarchia o mercato); Ø codifica del sapere per trasferire informazioni e conoscenza a supporto dell interazione; Ø estende il tradizionale concetto di aggregazione; Ø richiede infrastrutture tecnologiche 13
14 Motivazioni dei processi aggregativi relativi a peculiarità delle forme e dei partner quanto meno come condizioni generali attivanti : Conseguimento di economie di scala (maggiori dimensioni di capacità produttiva tra aziende con attività simili) Quasi-integrazione verticale (aziende con attività dissimili ma complementari) Economie di raggio d'azione (aziende con attività dissimili e non complementari diversificazione) Condivisione di know how... 14
15 Una possibile interpretazione di accordo crescita dimensionale per linee interne od esterne modalità di organizzazione intermedia della produzione, basata su efficienza e flessibilità tecnologica, in risposta al fallimento di mercato e gerarchia. mercato gerarchia aggregazioni 15
16 I gruppi una delle strutture più diffuse in Italia (50% delle aziende) e a livello internazionale. diffusione generalizzata: per dimensione, forma giuridica, nazionalità, settore per scorporo o viceversa pluralità di soggetti giuridici e unico soggetto economico: aziende giuridicamente autonome sotto a strategia e controllo unitari, flessibilità nella gestione delle risorse mancanza di indipendenza economica: una sola azienda? continua modifica per numero e livelli, entità e tipologia delle partecipazioni, operazioni straordinarie 16
17 La fonte del controllo Contrattualistica (accordo di subordinazione/ dominio; autonomia ceduta ad un azienda, ad un organo costituito o designato; vietati in Italia non all estero); Vincolistica (rapporti finanziari/commerciali creano rischio tutelato da controllo diretto/ indiretto); Partecipativa (il più usuale; controllo come diritti di voto). 17
18 Il legame partecipativo Partecipazioni dirette a b Partecipazioni indirette a b c Partecipazioni reciproche a b Partecipazioni circolari a b c - Che differenza tra saggio di partecipazione/interessenza e controllo? 18
19 Riferimenti per l esame MARCHI Luciano (a cura di), Introduzione all Economia Aziendale, Giappichelli, 2012 (VIII edizione) (Paragrafo 1.6.) 19
20 Riassunto e auto-valutazione 1. Quali sono i presupposti e i requisiti di un aggregazione? 2. Come si distingue un aggregazione in base al contenuto? 3. Come si distingue un aggregazione in base alla forma? 4. Quali sono le tipologie di controllo all interno di un gruppo? 5. Che rapporto c è tra % di partecipazione e grado di controllo? 20
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