IL PIANO DI AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE. Patrimonio edilizio, reti e impianti tecnologici 1 sessione del Tavolo di lavoro 15_07_2015
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- Francesca Bernasconi
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1 IL PIANO DI AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE Patrimonio edilizio, reti e impianti tecnologici 1 sessione del Tavolo di lavoro 15_07_2015
2 COS È IL PAES Impegno volontario e unilaterale per contribuire al superamento degli obiettivi minimi adottati dalla UE entro il 2020: - riduzione delle emissioni di co 2 in atmosfera (-20%) - riduzione dei consumi energetici (-20%) - incremento dell uso di energia prodotta da fonti rinnovabili (+20%) Adozione di un protocollo condiviso tra gli aderenti al patto dei sindaci per l elaborazione del piano (fasi, criteri, tempi). Implementazione di azioni locali per la riduzione dei consumi di energia - complessivi e a lungo termine -degli utenti finali, pubblici e privati.
3 IL PAES IN 10 MOSSE
4 LA PARTECIPAZIONE ATTIVA Il coinvolgimento degli stakeholder In fase di avvio - per esprimere le proprie opinioni e descrivere il proprio possibile ruolo In fase di pianificazione - per condividere informazioni, dati e competenze - per partecipare all individuazione della visione strategica del piano In fase di attuazione - per sostenere il piano (es. campagne di informazione) - per partecipare all implementazione delle azioni di piano In fase di monitoraggio - per fornire informazioni sulla stato di avanzamento e feedback
5 LA PARTECIPAZIONE ATTIVA Il coinvolgimento degli stakeholder 3 tavoli di lavoro 1. Sviluppo economico, formazione e lavoro 2. Patrimonio edilizio, reti e impianti tecnologici 3. Stili di vita, consumi e mobilità urbana 2 sessioni per ogni tavolo 1. Illustrazione dei contenuti del piano, temi e ruoli. 2. Individuazione degli obiettivi strategici, delle linee di azione e del sistema di monitoraggio
6 LE AZIONI LOCALI Strumenti di programmazione e gestione Diretti: Piano Energetico Comunale, PAES Indiretti: PGT, Piani Attuativi, Piano Urbano del Traffico, Regolamento edilizio,. Strumenti di governance Distretto dell energia Partecipazioni in utility (es. PROARIS A2A).. Azioni specifiche Estensione della rete del teleriscaldamento Gestione diretta ed efficientamento rete illuminazione pubblica Lampioni verdi a led Convenzione con manutentori caldaie Progetto mobilità elettrica nell hinterland milanese (ENEL) Carsharing (CAR2GO, ENJOY).
7 IL QUADRO ATTUALE Una prima verifica sintetica sui consumi e le emissioni relative ai diversi settori presenti sul territorio comunale di Sesto è stata effettuata attraverso la Banca dati Regionale SIRENA20, che raccoglie statisticamente i consumi energetici rilevati su base provinciale o regionale. Attraverso alcuni correttivi, questi dati sono ridistribuiti a scala comunale secondo diverse variabili, quali: popolazione, abitazioni, addetti, numero veicoli, ecc.
8 IL QUADRO ATTUALE TRASPORTI RESIDENZIALE TERZIARIO INDUSTRIA AGRICOLTURA TOTALE Consumi di energia (in Mwh) per settore (fonte SIRENA20) complessivamente i consumi energetici del comune di Sesto San Giovanni si sarebbero ridotti del 14,09%, con una tendenza che, se venisse confermata, porterebbe al raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 20% al 2020.
9 IL QUADRO ATTUALE TRASPORTI RESIDENZIALE TERZIARIO INDUSTRIA AGRICOLTURA TOTALE Per quanto riguarda le emissioni di CO2, dal 2005 al 2012, il dato SIRENA20 è tendenzialmente favorevole, con una riduzione del 17,57% rispetto all obiettivo minimo del 20% al 2020.
10 EDIFICI ED IMPIANTI PUBBLICI % % I consumi energetici delle utenze pubbliche rappresentano circa il 3% dei consumi totali nel territorio sestese. Il 79% del patrimonio edilizio residenziale è stato costruito prima degli anni '80: 2983 edifici su 3677 (fonte ISTAT 2011).
11 EDIFICI ED IMPIANTI PUBBLICI % % % Teleriscaldamento (Mwh) Gas (Mwh) Elettricità (Mwh) Illuminazione pubblica (Mwh) % Sesto San Giovanni - Consumi energetici di edifici ed impianti pubblici, anno 2013
12 QUALCHE DATO Settore pubblico La spesa energetica (elettrica + termica) del settore pubblico in Italia è di circa 2,75 MLD di all'anno (fonte CNIPA). Analisi su comuni italiani tra 2mila e 60 mila abitanti (sito Qualenergia.it su dati SIOPE 2013) : la spesa unitaria annua di 67 /ab per consumi energetici e di 10 /ab per manutenzione immobili. Il costo dell'illuminazione pubblica è compreso tra il 15-25% del totale delle spese energetiche degli enti locali.
13 Settore privato In Europa, dal 2021 i nuovi edifici dovranno avere consumi energetici quasi zero. Gli edifici realizzati prima delle norme sul risparmio energetico consumano 2-3 volte in più che i nuovi edifici. I risparmi derivanti dalla riqualificazione energetica potrebbero raggiungere mld di nell'arco dei prossimi 35 anni, a fronte di investimenti per 940 mld di, con + 1ml di posti di lavoro (fonte: The Economist). Ogni anno viene riqualificata una superficie pari all'1% del totale con miglioramenti dell'ordine del 15-25%, in gran parte su singoli appartamenti.
14 LE NUOVE NORMATIVE A livello nazionale dal 1 gennaio 2021 i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative dovranno ridurre al minimo i consumi energetici grazie anche all'utilizzo delle fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici tale scadenza è anticipata al 1 gennaio In Lombardia dal 1 gennaio 2016 saranno anticipati di 5 anni (3 per gli edifici pubblici) gli obblighi di progetto degli edifici nzeb a energia quasi zero. In pratica tutti gli edifici di nuova costruzione o le ristrutturazioni rilevanti il cui progetto viene presentato a partire dal 01 gennaio 2016 dovranno rispondere ai requisiti nzeb. Gli edifici a energia quasi zero sono edifici ad altissima prestazione energetica. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in maniera molto significativa da energia proveniente da fonti rinnovabili
15 AMBITI DI INTERVENTO
16 LE RETI In seguito ai lavori di potenziamento della rete di teleriscaldamento a Sesto San Giovanni l 80% del territorio è coperto dalla rete, oltre residenti serviti (su circa ). Nell'ottobre 2013 è stata stipulata una convenzione Consip con EnelSole, che prevede un piano di 9 anni di gestione dell'illuminazione pubblica, ed impegna l'operatore alla sostituzione di 1600 apparecchi (dei quali 700 a Led) ed al ricablaggio di altri di 3000 con nuovi alimentatori elettromagnetici, il piano a regime comporterà un risparmio annuo complessivo di 1800 Mwh pari al 35% dell'attuale consumo. Ad oggi EnelSole ha già attuato circa un terzo degli interventi previsti.
17 L'ENERGY MANAGEMENT In Italia la legge obbliga gli Enti Pubblici a designare un Energy Manager. L obbligo riguarda i Comuni con oltre abitanti o che abbiano un costo energetico annuale superiore a euro. L Energy Manager è una figura chiave nella gestione energetica di Ente Locale, spesso trascurata dalle Amministrazioni Pubbliche vista come un obbligo, più che una risorsa.
18 LE FUNZIONI DELL'ENERGY MANAGER A - Contratti di fornitura di energia Analizzare le condizioni contrattuali, scegliendo fra le diverse opzioni tariffarie quella più conveniente e adeguando i parametri del contratto al variare delle esigenze di prelievo, ottenendo così risparmi economici anche consistenti. B - Monitoraggio dei consumi Monitorare mensilmente i consumi Manager al fine di valutarne malfunzionamenti o possibili ottimizzazioni. C - Monitoraggio dello stato del sistema edificio-impianto In collaborazione con l ufficio manutenzione del patrimonio, catalogare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli edifici, al fine di poter disporre di una conoscenza storica degli interventi fatti e valutarne l'efficacia. D - Coordinamento della divulgazione della cultura del risparmio energetico Gli interventi di miglioramento dell efficienza energetica realizzati dalle Amministrazioni Locali dovrebbero essere di esempio per i cittadini
19 LA GESTIONE DEL PATRIMONIO Il comune di Sesto San Giovanni intende predisporre un Programma di Gestione Energetica del patrimonio immobiliare comunale, con interventi di efficientamento, scorporando la gestione calore dagli attuali contratti di gestione Global Service, introducendo nuove modalità attuative come il Finanziamento Tramite Terzi (FTT) ed i Contratti di Prestazione Energetico (EPC). L FTT consente alle Amministrazioni di riqualificare edifici e impianti lasciando che le risorse finanziarie siano messe a disposizione dalla ESCO o da soggetti terzi, in genere banche e fondi di investimento. Il presupposto su cui si basa lo schema è la presenza di interventi di efficientamento energetico in grado di generare un risparmio misurabile in grado di ripagare l investimento realizzato e di garantire un margine adeguato in tempi compatibili con un contratto pubblico.
20 IL MONITORAGGIO DEI CONSUMI Quanto consumano gli edifici pubblici? Quali sono i fattori che incidono maggiormente sul conto energetico di un Ente? E dove possono essere applicati risparmi e razionalizzazioni? La conoscenza dei consumi energetici e la loro composizione, rappresentano il primo passo per poter dare una risposta a queste domande, essenziali per rispondere all esigenza sempre più sentita a livello pubblico e privato di ottimizzazione dei consumi, di incremento del risparmio energetico e della sostenibilità nell uso delle risorse. Solo per dare qualche dato la PA (centrale e locale) è il maggior energivoro in Italia con un consumo annuo di 18,3 Terawatt/h per una spesa in bolletta energetica di 2,75 miliardi di euro all anno. Mediante interventi basati sull utilizzo di reti di sensori e software di controllo, si possono realizzare risparmi dell ordine del 15-20%, mantenendo inalterata la produttività e aumentando l efficienza energetica, riducendo solo gli sprechi.
21 I CONTRATTI DI FORNITURA L adozione di Contratti di Prestazione Energetica (EPC) con Garanzia di Risultato è basata sul risparmio, misurato ad esempio in metri cubi di gas metano o kwh elettrici. La fornitura di combustibile e di energia elettrica è separata contabilmente dalla riqualificazione e dalla gestione degli edifici e degli impianti. Poichè la spesa per realizzare opere pubbliche può essere contabilizzata fuori bilancio, ai fini del deficit pubblico statale e del Patto di stabilità, solo se il canone pagato dall Amministrazione per ripagare l investimento del privato non è fisso, ma risulta contrattualmente variabile in base a parametri di prestazione della gestione.
22 L' ENERGY PERFORMANCE CONTRACTING La ESCo fornisce il capitale con fonti proprie o ricorrendo a finanziatori terzi; le parti si accordano sulla suddivisione dei proventi del risparmio. I contratti hanno una durata, di 5-10 anni) dipendendo dalla tipologia degli interventi e dalla quota percentuale lasciata al beneficiario, in considerazione del fatto che soltanto una quota del risparmio contribuisce al recupero dell investimento iniziale.
23 L' ENERGY PERFORMANCE CONTRACTING La ESCo fornisce il capitale con fonti proprie o ricorrendo a finanziatori terzi; le parti si accordano sulla suddivisione dei proventi del risparmio. I contratti hanno una durata, di 5-10 anni) dipendendo dalla tipologia degli interventi e dalla quota percentuale lasciata al beneficiario, in considerazione del fatto che soltanto una quota del risparmio contribuisce al recupero dell investimento iniziale.
24 ENERGY POINT Gli sportelli energia sono servizi rivolti ai cittadini e alle imprese finalizzati a promuovere l efficienza e il risparmio energetico e favorire la diffusione delle fonti rinnovabili di energia a livello locale. L'Energy Point svolgono attività di informazione sugli incentivi, i finanziamenti e le opportunità esistenti anche a scala locale: premialità del PGT, Regolamento edilizio, ecc. Il servizio può centro di riferimento dove trovare i servizi offerti da operatori locali che si occupano di efficientamento energetico: ESCo, Istituti Bancari, imprese.
25 OPEN DATA ENERGY Il Comune di Sesto San Giovanni sta approfondendo la possibilità di attivare una piattaforma volontaria per il rilevamento dei consumi energetici degli edifici presenti nel suo territorio, lo scopo è costituire una Banca Dati on-line aperta consultabile da tutti i cittadini e disponibile a tutti gli operatori del settore interessati a proporre analisi ed interventi di efficientamento energetico. L'ipotesi è quella di iniziare dagli edifici pubblici, invitando poi tutti i proprietari o gestori di condomini, edifici per uffici e imprese, a rendere disponibili le loro informazioni anche per far conoscere i loro comportamenti virtuosi. La Banca dati potrà sfruttare il Geoportale comunale, dove i consumi energetici potranno essere consultati e associati ai dati catastali, ai dati dimensionali degli impianti, alla classe energetica, orari di utilizzo, ecc.
26 OPEN DATA ENERGY I dati degli edifici della P.A., inizialmente verranno rilevati dalle bollette, per poi passare ad un sistema di monitoraggio in tempo reale; Nel settore privato molti edifici con impianto di riscaldamento centralizzato, sono già dotati del sistema di contabilizzazione del calore, che diventerà obbligatorio entro il dicembre 2016 (Direttiva europea 2012/27/UE sull efficienza energetica). I sistemi di contabilizzazione del calore consentono la telelettura dei dati in tempo reale; rendere disponibili questi dati in un data base aperto può consentire a tutti gli operatori del settore (liberi professionisti, impiantisti, EsCo, ecc) di offrire studi di fattibilità per la riqualificazione energetica degli edifici, con un livello di attendibilità molto più elevato, perché basato su dati reali e non su stime o simulazioni.
27 EFFICIENTAMENTO DELL'ESISTENTE Il problema principale dell'efficientamento del patrimonio edilizio esistente riguarda l'accesso alle risorse finanziarie. Finora a livello statale il meccanismo è stato di tipo fiscale, con incentivi una tantum (es. anche per il 2015, l'ecobonus 65% per interventi di efficienza energetica e le detrazioni del 50% per ristrutturazione edilizie) A livello locale si è prevalentemente agito con premialità di tipo volumetrico a partire dagli strumenti urbanistici (es. art. 11 comma 5 LR 12/2005) In alternativa anche in Italia esistono programmi che puntano a finanziare interventi con risorse private tramite ESCO, che effettuano interventi assumendosi il rischio delle iniziative.
28 INTERVENTI REGOLATIVI Il Comune di Sesto San Giovanni ha in programma la redazione del Nuovo Regolamento Edilizio, che potrà introdurre misure finalizzate a favorire il riuso degli edifici esistenti sottoutilizzati o dismessi e l efficientamento degli edifici privati esistenti (residenziali, commerciali, direzionali, ricettivi, produttivi).
29 EFFICIENTAMENTO DELL'ESISTENTE Incentivi introdotti dal nuovo Reg. Edilizio Comune di Milano Misure di efficientamento energetico previste nel nuovo regolamento edilizio il nuovo Regolamento Edilizio prevederà: livelli minimi di eco-sostenibilità per gli interventi di nuova costruzione, di ampliamento volumetrico, di ristrutturazione e di sostituzione edilizia; incentivi volumetrici graduati fino a un massimo del 5% della s.l.p. edificabile per interventi di nuova costruzione e sostituzione edilizia, che superino i livelli minimi di cui al punto precedente; benefici volumetrici graduati secondo livelli prestabiliti, fino a un massimo del 15% della s.l.p. esistente per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione.
30 LE RISORSE FINANZIARIE Il problema principale dell'efficientamento del patrimonio edilizio esistente riguarda l'accesso alle risorse finanziarie. Finora a livello statale il meccanismo è stato di tipo fiscale, con incentivi una tantum (es. anche per il 2015, l'ecobonus 65% per interventi di efficienza energetica e le detrazioni del 50% per ristrutturazione edilizie) A livello locale si è prevalentemente agito con premialità di tipo volumetrico a partire dagli strumenti urbanistici (es. art. 11 comma 5 LR 12/2005) In alternativa anche in Italia esistono programmi che puntano a finanziare interventi con risorse private tramite ESCO, che effettuano interventi assumendosi il rischio delle iniziative.
31 LE RISORSE FINANZIARIE Ingegneria finanziaria per l'efficientamento Il programma PACE - Property Assesed Clean Energy: dal 2008 adottato in USA, dove l'ente locale contrae un prestito obbligazionario (emette bond) costituendo un fondo per finanziare efficienza e rinnovabili. I proprietari accedono al fondo e ripagano il prestito nell'arco di anni tramite addizionale su imposta locale. Si lega l'impegno all'edificio e non al proprietario. Il vantaggio è che l'addizionale è inferiore ai costi per i consumi energetici pre intervento. I finanzatori investono su bond garantiti con interessi certi e appetibili. Il meccanismo è stato sperimentato anche in GB (Green Deal)
32 LE RISORSE FINANZIARIE Il programma Energiesprong (NL) svolge un ruolo di coordinamento tra banche assicurazioni e aziende costruttrici per realizzare interventi senza incentivi pubblici e senza anticipazione dei capitali da parte dei proprietari. Gli interventi sono a basso costo (40-50 mila ) e in tempi brevi (scansione 3d dell'edificio soluzioni prefabbricazione montaggio max 10 gg.). Dalle prime sperimentazioni su edifici di 2-4 piani si sta passando ad edifici anche di 7 piani e il modello si sta esportando in FRA e UK.
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