Reggio Emilia 26 luglio Ministero di Giustizia Via Arenula, Roma. Infocamere Direzione Generale Via G.B. Morgagni 30/H Roma;

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1 Reggio Emilia 26 luglio 2007 Prot. U/294/07 Spett.li Ministero di Giustizia Via Arenula, Roma Infocamere Direzione Generale Via G.B. Morgagni 30/H Roma; Infocamere Sede Operativa Corso Stati Uniti Padova Unioncamere Piazza Sallustio, Roma Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti Piazza della Repubblica, Roma Consiglio Nazionale Ragionieri Commercialisti Via Paisiello, Roma Egregio Dott. Parisoli Francesco c/o Tribunale di Reggio Emilia Tribunale di Parma Tribunale di Modena Tribunale di Bologna Tribunale di Mantova Egr. Dr. Ferrari Aldo Presidente C.C.I.A.A. di Reggio Emilia Piazza della Vittoria Reggio Emilia

2 Egr. Avv. Tumbiolo Francesco Conservatore Registro Imprese di Reggio Emilia c/o CCIAA di Reggio Emilia Piazza della Vittoria Reggio Emilia Spett.li Ordini dei Dottori Commercialisti d Italia Loro sedi OGGETTO: RELAZIONE EX ART. 33 N 5 LF Con riferimento al disposto di cui all oggetto 1, novellato dall entrata in vigore il 16/07/ 06 del D.Lgs. n 5 del 2006 e non modificato - nella parte in esame - dalle Disposizioni integrative e correttive approvate nella seduta del Consiglio dei Ministri n 55 del 15/06/ 07 che entreranno in vigore dal 01/09/ 07, si osserva come le note tecniche a suo tempo circolarizzate da Infocamere agli Uffici periferici del Registro Imprese prevedano l esenzione da diritti di segreteria per le comunicazioni fatte dalle Cancellerie fallimentari, diversamente da quelle da effettuarsi a cura dei Curatori fallimentari. Di seguito un estratto di tali disposizioni: SOGGETTO OBBLIGATO ALLA COMUNICAZIONE: IL CANCELLIERE PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA DICHIARATIVA DEL FALLIMENTO Artt. 9, 16, 17 L.F. Soggetto obbligato: il Cancelliere; Competenza: Il trasferimento della sede intervenuto nell anno antecedenteall esercizio dell iniziativa per la dichiarazione di fallimento, non rileva ai fini dellacompetenza. Quindi la sentenza di fallimento andrà annotata presso l Ufficio delregistro delle Imprese della sede legale e, se diversa dalla sede effettiva, anchequello dove è stata aperta la procedura fallimentare; Copia informatica dell estratto della sentenza di fallimento, se inviata telematicamente, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005, oppure copia della medesima se inviata via fax In caso di fallimento di società, in base all articolo 147 L.F. vi è il fallimento anche dei soci illimitatamente responsabili, pur se non persone fisiche. 1 Il curatore, ogni sei mesi successivi alla presentazione della relazione di cui al primo comma, redige altresì un rapporto riepilogativo delle attività svolte, con indicazione di tutte le informazioni raccolte dopo la prima relazione, accompagnato dal conto della sua gestione. Copia del rapporto è trasmessa al comitato dei creditori, unitamente agli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi al periodo. Il comitato dei creditori o ciascuno dei suoi componenti possono formulare osservazioni scritte. Altra copia del rapporto è trasmessa, assieme alle eventuali osservazioni, per via telematica all'ufficio del registro delle imprese, nei quindici giorni successivi alla scadenza del termine per il deposito delle osservazioni nella cancelleria del tribunale.

3 Se il socio illimitatamente responsabile che fallisce appare iscritto in altre posizioni del Registro delle Imprese, qualunque sia la carica/qualifica a lui attribuita, nelle stesse verrà annotato il fallimento in proprio di tale soggetto NOMINA DEL CURATORE Artt. 16, 17, 27 L.F. Soggetto obbligato: il Cancelliere; Competenza: Il trasferimento della sede intervenuto nell anno antecedente all esercizio dell iniziativa per la dichiarazione di fallimento, non rileva ai fini della competenza. Quindi la sentenza di fallimento andrà annotata presso l Ufficio del Registro delle Imprese della sede legale e, se diversa dalla sede effettiva, anche quello dove è stata aperta la procedura fallimentare; Copia informatica dell estratto della sentenza di fallimento, se inviata telematicamente, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005, oppure copia della medesima se inviata via fax PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA DI REVOCA DEL FALLIMENTO Artt. 17, 18, comma 6, L.F. Termine: entro il giorno successivo al deposito in Cancelleria Soggetto obbligato: il Cancelliere Copia informatica della sentenza che revoca il fallimento, se inviata telematicamente, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005, oppure copia della medesima se inviata via fax REVOCA SOSTITUZIONE DEL CURATORE Artt. 17, 37 L.F. TERMINE: non espressamente previsto Soggetto obbligato: Cancelliere Copia informatica, se inviata telematicamente, del decreto dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005, oppure copia della medesima se inviata via fax ESERCIZIO PROVVISORIO DI IMPRESA DICHIARATO CONTESTUALMENTE ALLA SENTENZA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO Art. 104, comma 1, L.F. Soggetto obbligato: il Cancelliere. Copia informatica, se inviata telematicamente, dell estratto della sentenza di fallimento contenente l autorizzazione, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005, oppure copia della medesima se inviata via fax ESERCIZIO PROVVISORIO DI IMPRESA DICHIARATO SUCCESSIVAMENTE ALLA SENTENZA DICHIARATIVA DI FALLIMENTO Art. 104, comma 2, L.F. TERMINE: non espressamente previsto Soggetto obbligato: il Cancelliere. Copia informatica, se inviata telematicamente, del Decreto del Tribunale competente l autorizzazione, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005, oppure copia della medesima se inviata via fax

4 CESSAZIONE DELL ESERCIZIO PROVVISORIO DELL IMPRESA Art. 104, comma 7, L.F. TERMINE: non espressamente previsto Soggetto obbligato: il Cancelliere. Copia informatica, se inviata telematicamente, del Decreto del Tribunale contenente l autorizzazione, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005, oppure copia della medesima se inviata via fax CHIUSURA DEL FALLIMENTO Art. 119 L.F. Soggetto obbligato: il Cancelliere Copia informatica, se inviata telepaticamente, del decreto di chiusura del fallimento contenente l indicazione del motivo di chiusura, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005 oppure copia della medesima inviata via fax PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA DI RIAPERTURA DEL FALLIMENTO Art. 121, comma 4, L.F. Soggetto obbligato: il Cancelliere Copia informatica, se inviata telematicamente, dell estratto della sentenza di riapertura del fallimento, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005 oppure copia della medesima inviata via fax PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA DI APPELLO ALLA RIAPERTURA DEL FALLIMENTO Artt. 18, 121, comma 3, L.F. Soggetto obbligato: il cancelliere Copia informatica, se inviata telematicamente, dell estratto della sentenza di riapertura del fallimento, dichiarata conforme dal Cancelliere ai sensi dell art. 22, comma 3, del D. Lgs. 82/2005 oppure copia della medesima inviata via fax. SOGGETTO OBBLIGATO ALLA COMUNICAZIONE: IL CURATORE FALLIMENTARE DEPOSITO RAPPORTO RIEPILOGATIVO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE Art. 33, comma 5, L.F. TERMINE: 15 giorni dalla scadenza del termine per il deposito delle osservazioni nella Cancelleria del Tribunale. Imprese individuali Soggetto obbligato: il curatore Codice atto: A15 Modulo I2, riquadro NOTE, indicando Deposito relazione del curatore al Giudice Delegato, di cui all art. 33 L.F.. La distinta dovrà essere sottoscritta digitalmente dal curatore Copia del rapporto riepilogativo delle attività svolte, del conto della gestione e delle eventuali osservazioni sottoscritta digitalmente dal curatore

5 Diritti di segreteria: Euro 23,00 Imposta di bollo: esente ai sensi art. 18, comma 1, DPR 115/2002 Società Soggetto obbligato: il curatore Codice atto: A15 Modulo S2, riquadro 20, indicando Deposito relazione del curatore al Giudice Delegato, di cui all art. 33 L.F.. La distinta dovrà essere sottoscritta digitalmente dal curatore Copia del rapporto riepilogativo delle attività svolte, del conto della gestione e delle eventuali osservazioni sottoscritta digitalmente dal curatore Diritti di segreteria: Euro 90,00 Bollo di quietanza: Euro 1,81 Imposta di bollo: esente ai sensi art. 18, comma 1, DPR 115/2002 CANCELLAZIONE DI SOCIETÀ A SEGUITO DI CHIUSURA DEL FALLIMENTO Artt. 118, comma 2, L.F. TERMINE: decorso il termine per la proposizione del reclamo (Art. 26 L.F.) Soggetto obbligato: il Curatore Codice atto: A14 Modulo S3 compilato nel modo seguente: riquadro 6A - ISTANZA DI CANCELLAZIONE DAL R.I. barrando la casella Altri Motivi, indicando come Causale Cessazione il codice CF Chiusura del fallimento riquadro NOTE, riportante la dichiarazione del curatore del decorso del termine per la proposizione del reclamo ai sensi dell art. 26 LF Diritti di segreteria: Euro 90,00 Bollo di quietanza: Euro 1,81 Imposta di bollo: esente ai sensi art. 18, comma 1, DPR 115/2002 Tale impostazione presuppone che la curatela: 1 ) abbia provveduto all attivazione dei servizi on line con la convenzione Telemaco; 2 ) anticipi le somme necessarie: 90,00 di diritti di segreteria per le società o 23,00 per le ditte individuali, oltre ad 65,00 di bollo per società di capitali o 59,00 per società di persone. Si tenga presente che nell ipotesi di fallimento di società con più soci illimitatamente responsabili, il numero delle comunicazioni telematiche verrebbe aumentato dal numero di questi ultimi. La ripetitività semestrale dell adempimento, ove vi siano attivi realizzabili risibili, rischia di mortificare le aspettative del Curatore, anche a livello di rimborso spese. E pur vero che la nuova norma argina la possibilità di Sentenze di fallimento riferite a situazioni di assenza di attivo, procedure che comunque possono anzi devono - essere chiuse nel breve periodo, tuttavia non si comprende la motivazione per cui adempimenti che hanno la stessa fonte giuridica, ovvero la gestione dell Ufficio fallimentare da parte degli Organi ad esso delegati, possano essere disciplinati con la differenza di cui sopra.

6 Si osserva che le Relazioni semestrali ex art. 33 LF, quelle del 5 comma, ancorchè non espressamente previsto (come invece lo è per la prima Relazione ex art. 33 LF quella da depositare entro 60 gg. dalla sentenza di fallimento 2 - e per la quale non è prevista la trasmissione telematica al Registro Imprese), dovranno essere preventivamente segretate in alcune parti, ove necessario, previa disposizione del Sig. Giudice Delegato in tal senso. Sulla base delle premesse di cui sopra si riterrebbe opportuno verificare la possibilità di conciliare fra loro le esigenze di: A) consentire al Sig. Giudice Delegato di disporre la segretazione, ove necessario, prima della trasmissione al Registro Imprese; con quella di B) evitare al Curatore l onere di anticipare le spese connesse alla trasmissione semestrale, come avviene per le trasmissioni inviate dal Cancelliere. Sulla base di quanto sopra, ringraziando sin d ora per l attenzione che presterete alla presente, sarà per noi cosa estremamente gradita poter disporre di un riscontro che individui le modalità di applicazione del percorso risolutivo. Con osservanza. Giancarlo Attolini Presidente Bartoli Bruno Consigliere e membro Commissione Procedure Concorsuali Sottoscrizione apposta con strumenti informatici ai sensi del D.Lgs , n. 39, articolo 3 2 Il curatore, entro sessanta giorni dalla dichiarazione di fallimento, deve presentare al giudice delegato una relazione particolareggiata sulle cause e circostanze del fallimento, sulla diligenza spiegata dal fallito nell'esercizio dell'impresa, sulla responsabilità del fallito o di altri e su quanto può interessare anche ai fini dell'istruttoria penale.(36) Il curatore deve inoltre indicare gli atti del fallito già impugnati dai creditori, nonché quelli che egli intende impugnare. Il giudice delegato può chiedere al curatore una relazione sommaria anche prima del termine suddetto.(37) Se si tratta di società, la relazione deve esporre i fatti accertati e le informazioni raccolte sulla responsabilità degli amministratori e degli organi di controllo, dei soci e, eventualmente, di estranei alla società.(37) Il giudice delegato ordina il deposito della relazione in cancelleria, disponendo la segretazione delle parti relative alla responsabilità penale del fallito e di terzi ed alle azioni che il curatore intende proporre qualora possano comportare l'adozione di provvedimenti cautelari, nonché alle circostanze estranee agli interessi della procedura e che investano la sfera personale del fallito. Copia della relazione, nel suo testo integrale, è trasmessa al pubblico ministero.(37)