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- Agnolo Gatto
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1 Titolo Leguminose minori Controllo ecocompatibile delle infestanti Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato Controllo ecocompatibile delle infestanti.nel primo anno sono stai saggiati, per l attività antigerminativa verso i semi di una crucifera (broccoletto di rapa) e di graminacee infestanti, 13 oli essenziali estratti da altrettante specie officinali e 165 isolati batterici per la ricerca di batteri deleteri della crescita delle piante (DBR). Nel campo sperimentale di Battipaglia (SA), per tutte e tre le specie di leguminose, nel secondo e nel terzo anno, sono state eseguite prove di lotta alle infestanti eseguendo periodicamente, a cadenza all incirca mensile, trattamenti al terreno con quegli oli essenziali ad azione antigerminativa verso semi di infestanti individuati nei test in vitro eseguiti il primo anno. Nel secondo anno sono stati impiegati i 6 oli più attivi mentre, nel terzo anno, sono stati impiegati quelli di melissa, rosmarino e timo irrorati singolarmente o opportunamente combinati tra loro. Per la cicerchia è stato anche valutato l effetto della riduzione dell interfila e della semina a file binate nel contenimento delle infestanti: queste ultime prove sono state realizzate anche c/o il campo di Guardia Perticara (PZ). I risultati dei test in vitro eseguiti il primo anno hanno evidenziato una maggiore attività antigerminativa degli oli estratti da carvi, melissa, rosmarino, verbena, origano e timo, impiegati alla concentrazione dello 0,1 %. In merito alla ricerca dei DBR delle piante infestanti, solo un paio di ceppi hanno mostrato una debole attività antigerminativa. Nelle prove in campo del secondo anno il cece è stato distrutto da A. rabiei, invalidando la prova; per la lenticchia, è stato riscontrato un effetto negativo del timo sulla produzione di granella e un effetto positivo della melissa, del rosmarino e del diserbo meccanico; per la cicerchia, è stato riscontrato un certo effetto negativo del diserbo meccanico, dell interfila ridotta e degli oli di carvi, rosmarino e origano, mentre con le file binate e gli oli di melissa le produzioni di granella sono risultate più elevate ma, comunque, comparabili a quelle fornite dalla coltura non diserbata. Nelle prove del terzo anno è stato osservato, sulla produzione di cece, un certo effetto positivo del diserbante di sintesi rispetto alle parcelle non diserbate e un certo effetto negativo del diserbo meccanico. Per la lenticchia, è stato osservato un effetto molto negativo del diserbo meccanico e positivo del diserbo con gli oli essenziali del solo rosmarino e con quelli di melissa e rosmarino miscelati insieme. Per la cicerchia, è stato osservato un certo effetto positivo del diserbo meccanico e un effetto negativo della semina a file binate. Uno degli ostacoli più grossi al loro utilizzo è rappresentato comunque dal fatto che, nel caso di semine autunno-vernine su terreni pesanti, in condizioni di eccessiva bagnatura si è impossibilitati ad eseguire i trattamenti. Responsabile del risultato Massimo Zaccardelli Strada statale n 18, 156, Battipaglia (ITALIA) Tel.: massimo.zaccardelli@entecra.it Anno /5
2 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO ORTICOLO Leguminose da granella e produzioni derivate Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: PRODOTTI TIPICI/TRADIZIONALI Prodotti tipici/tradizionali TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE PRODUTTIVE Piante, coltivazione e produzione primaria (varietà, genetica, coltivazione biologica, agrotecniche, difesa, ecc.) AGROTECNICHE E RELATIVI INPUT Agrotecniche e relativi input Parole chiave cece, cicerchia, infestanti, leguminose minori, lenticchia Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di prodotto Aree interessate Basilicata Campania Impatto dal punto di vista tecnico ottimizzazione tecniche agronomiche Impatto dal punto di vista socioeconomico altro Impatto dal punto di vista ambientale riduzione input chimici ed energetici 2/5
3 Presupposti di contesto altro Soggetti istituzionali da coinvolgere Assessorati agricoltura, ambiente, ricerca Servizi sviluppo agricolo Organizzazioni di produttori Organizzazioni professionali Consorzi di tutela e valorizzazione Ditte sementiere Potenziali utilizzatori Divulgatori Tecnici agricoli Imprenditori agricoli singoli e associati Ditte sementiere Consorzi di tutela e valorizzazione Modalità di diffusione Incontro con tecnici e divulgatori dei Servizi Sviluppo Agricolo regionali Da individuare di concerto con i referenti istituzionali e non che occorre coinvolgere Progetti comuni con consorzi di tutela Pubblicazioni Non sono presenti Pubblicazioni collegate al risultato _ Titolo del progetto Progetto / Ricerca di riferimento Progetto di Ricerca per Potenziare la Competitività di Orticole in Aree Meridionali (P.R.O.M.) - PROM Coordinatore del progetto Agostino Falavigna Via Paullese, 28, MONTANASO LOMBARDO () Tel.: agostino.falavigna@entecra.it 3/5
4 Ente finanziatore Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi L obiettivo generale del progetto è di migliorare il sistema produttivo e la qualità del prodotto di 15 orticole: asparago, cappero, cavolfiore, cavolo broccolo, cipolla, fagiolo, melanzana, melone d inverno, peperone, pomodoro da mensa, pomodoro da industria, leguminose minori (cece, cicerchia, fava, lenticchia). A queste si aggiungono tre tipi di ricerche trasversali alle specie: una per valorizzare i prodotti sia freschi che trasformati, la seconda per diagnosticare pericolose virosi emergenti in aree meridionali e conoscerne diffusione, danni e possibile controllo e la terza per mettere a punto mezzi di lotta per il contenimento di patogeni tellurici in sistemi orticoli intensivi. Il progetto si compone di due sottoprogetti che complessivamente impegnano 37 Unità Operative. Il primo sottoprogetto, dal titolo Miglioramento del sistema produttivo e valorizzazione di orticole (MIPROVO), prende in considerazione: asparago, cappero, cavolfiore, cavolo broccolo, cipolla, melanzana, melone d inverno, peperone, pomodoro da mensa, pomodoro da industria, controllo di virosi e di patogeni telurici. Per tutte le specie è prevista attività di ricerca e trasferimento di innovazioni per ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità, caratterizzare e valorizzare il prodotto fresco; inoltre per cappero, cavolfiore, cavolo broccolo, melanzana, peperone e pomodoro da industria, saranno condotte ricerche mirate alla valorizzazione industriale del prodotto (trasformato e V gamma). Al riguardo saranno considerate con particolare attenzione i prodotti ottenuti da varietà locali, soprattutto se utilizzate per ottenere produzioni garantite dai marchi DOP ed IGP. Il secondo sottoprogetto, dal titolo Miglioramento del sistema produttivo e valorizzazione di leguminose da granella (VALE), affronta problematiche relative a: fagiolo rampicante per coltivazione in ambiente protetto, fagiolo per coltura da pieno campo e leguminose cosiddette minori. Per il fagiolo rampicante (coltura emergente al Sud) si mira ad ottenere varietà adatte alle condizioni stressanti tipiche della coltura protetta in ambiente meridionale, con caratteristiche qualitative e nutraceutiche ben evidenziate. Riguardo al fagiolo per coltura di pieno campo si lavorerà per migliorare, caratterizzare e valorizzare il prodotto delle più importanti varietà locali; saranno inoltre costituite nuove linee con particolare composizione chimica del seme, utilizzabili per alimentazione (cibi funzionali) o per scopi industriali. Le tradizionali varietà di cece, cicerchia, fava e lenticchia saranno valorizzate attraverso l ottimizzazione della tecnica colturale e la caratterizzazione nutrizionale e nutraceutica del prodotto. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Centro di ricerca per l orticoltura (Pontecagnano SA) ex INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (nell'inran è confluita l'ex ENSE) Università degli Studi di Catania Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca - ALSIA Basilicata, A. Sperimentale Dimostrativa Incoronata di Melfi 4/5
5 - SeSIRCA Regione Campania 5/5
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