Valutazion Ambientale Strategica V.A.S de Piano del Traffico dell area urbana costituita dai comuni di Monfalcone Staranzano e Ronchi dei Legionari

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1 Comune di Ronchi dei Legionari Medaglia d Argento al Valor Militare Telefono Provincia di Gorizia C.F. e P.IVA SERVIZIO URBANISTICA E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO Valutazion Ambientale Strategica V.A.S de Piano del Traffico dell area urbana costituita dai comuni di Monfalcone Staranzano e Ronchi dei Legionari DICHIARAZIONE DI SINTESI art.17 del D.Lgs. 152/2006 Il presente documento costituisce la Dichiarazione di sintesi, come momento centrale dell informazione sulla decisione assunta dall Autorità a cui spetta l approvazione del piano in oggetto, a seguito della valutazione del Rapporto Ambientale del Piano del Traffico dell area urbana costituita dai comuni di Monfalcone Staranzano e Ronchi dei Legionari, prevista alla lettera b) del comma 1 dell art. 17 del D.Lgs. n. 152/06. Il sopracitato articolo prevede infatti, ad integrazione degli «adempimenti e fasi procedimentali previsti dal D.Lgs. n. 152 del 2006 così come integrato dal D.Lgs. 128/2010, «una dichiarazione di sintesi in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate». In base alle sopracitate leggi la Dichiarazione di sintesi ha dunque le seguenti finalità: ı dare conto degli esiti della V.A.S.; ı illustrare in che modo le considerazioni ambientali e territoriali sono state integrate nel Piano; ı indicare le misure adottate in merito al ; ı dare atto del recepimento, totale o parziale, del parere motivato espresso dalla Giunta di Ronchi dei Legionari, quale Autorità Competente designata. Con l intenzione di soddisfare le finalità che questo documento si pone, possiamo svolgere in modo riassuntivo questo lavoro partendo dal processo di pianificazione per la formazione del Piano del Traffico dell area urbana costituita dai comuni di Monfalcone Staranzano e Ronchi dei Legionari, che ha preso formale avvio nel 2004 con l approvazione della Delibera Giuntale n. 295 dd , con la quale il Comune di Ronchi dei Legionari approvava la convenzione per la predisposizione del Piano del Traffico dell area urbana costituita dai comuni di Monfalcone Staranzano e Ronchi dei Legionari, reg. in atti n del 01/02/2005 affidando al Comune di Monfalcone il ruolo di Comune capofila. Pag. 1

2 Il progetto è stato dunque predisposto secondo un programma di lavoro lungo ed articolato che ha visto per Ronchi dei Legionari l acquisizione degli elementi territoriali significativi, suscettibili di generare effetti rilevanti sul traffico e la sosta ed individuazione delle modalità di fruizione della rete da parte degli utenti; disamina dei piani e dei programmi in materia di sviluppo urbanistico e viario (PRGC, PRPC, piani di settore, progetti rilevanti, ecc.); esecuzione delle analisi per la definizione delle componenti e dei volumi di traffico, articolato nelle diverse categorie, e per la descrizione delle matrici origine/ destinazione; costruzione di uno scenario di riferimento (modello della mobilità) per mettere in relazione la struttura del territorio con la rete infrastrutturale attuale; predisposizione di elementi illustrativi di sintesi (grafici, tabelle) idonei ad illustrare i carichi di traffico negli scenari prevalenti (volumi veicolari leggeri e pesanti sulla rete e densità di mezzi in sosta); predisposizione di uno scenario di scala comprensoriale da assumere come elemento unificante delle strategie delle singole Amministrazioni; predisposizione delle proposte di Piano di breve periodo (da attuarsi mettendo in atto i sistemi della gestione del traffico, la segnaletica ed opere di risagomatura viaria), articolate nei diversi settori (classificazione viaria, stesura del relativo regolamento, individuazione degli schemi di circolazione sulla viabilità principale, individuazione dei regimi di sosta), con particolare riferimento agli obiettivi - chiave individuati dalla ; predisposizione di una strategia e del corrispondente sistema di provvedimenti in materia di gestione del traffico pesante; stesura delle Norme di Attuazione; definizione del sistema delle piste e degli itinerari ciclabili e pedonali e del corrispondente Regolamento di Attuazione; definizione del Piano dei parcheggi; individuazione di un programma di interventi e dei provvedimenti coordinati; Per la fase di adozione e successiva approvazione del Piano del Traffico Intercomunale è stata concordata di concerto con gli altri Comuni interessati una procedura partecipativa che si è concretizzata con una presentazione pubblica svoltasi il 02/07/2008, nonché incontri diversificati tra portatori di interesse ed emissione di informative rivolte ai gruppi istituzionali e agli enti interessati. Oltre alla parte progettuale del Piano si è tenuto conto che la L. n. 11/2005 così come modificata dalla LR 16/2008 e in base al DLgs 152/2006 e s.m.i. vengono date disposizioni per l adempimento degli obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alla Comunità Europea in attuazione delle direttive 2001/42/CE, e 2003/78/CE in materia di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e quindi si è reso necessario provvedere alla redazione della Valutazione Ambientale Strategica sul redatto Piano del Traffico. I tre Comuni, dopo una valutazione comparata di più proposte professionali, ha individuato il professionista, nella figura dell'arch. Maristella Caramaschi di Pordenone, regolarmente abilitata alla professione di architetto, per eseguire le analisi ambientali, le analisi dei punti di forza-debolezza e dei rischi opportunità (SWOT) e la predisposizione della Relazione finale di VAS che stabilisce tra l'altro se e in che modo i contenuti del Piano del Traffico potranno produrre effetti significativi sull'ambiente, sull'utilizzo del suolo, compresi gli aspetti relativi alla biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, l acqua, l aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico ed archeologico, il paesaggio e l interrelazione tra suddetti fattori; A tal fine, con D.G. n.143 dd , l di Ronchi dei Legionari ha provveduto a dare avvio alla procedura per la Valutazione Ambientale Strategica: recependo i contenuti del Rapporto Ambientale e relativi allegati; individuando le autorità competenti in materia ambientale invitate ad esprimersi con parere vincolante ai sensi dell'art. 4, comma 1 lettera d), della L.R. 16/08 allora vigente Pag. 2

3 e poi modificata con L.R. 24/2009, nella Regione FVG Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici servizio VIA, nell Provinciale di Gorizia Direzione Lavori e Mobilità, nell'arpa Friuli Venezia Giulia, Dipartimento Provinciale di Gorizia, nell'azienda per i Servizi Sanitari ASS n. 2 Isontina; Successivamente sono state adeguatamente pubblicizzate le procedure di consultazione indicate dal D.Lgs. 152/2006 provvedendo inoltre al deposito degli atti per 60 giorni decorrenti dal al , oltre alla pubblicazione sul sito Web del Comune, sul Bollettino Ufficiale della Regione ed all Albo Pretorio come previsto dall art. 14 del sopraccitato D.Lgs, affinché chiunque ne possa prendere visione e presentare le proprie osservazioni e/o fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. Come risulta dalla documentazione agli atti, durante il periodo di deposito degli elaborati costituenti il rapporto ambientale non sono pervenute osservazioni /opposizioni e/o nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, da parte di singoli cittadini e/o soggetti, associazioni, enti, ect. comunque interessati; In merito alla consultazione delle autorità competenti in materia ambientale si evidenzia che l ARPA, in data 02/10/2009 prot. 1051/2009/DS/74, ha espresso parere favorevole con osservazione in merito al rispetto della compatibilità del sistema mobilità mandamentale con i parametri previsti dai piani comunali di classificazione acustica previsti dalla L.R. 16/2007. Nel parere viene consigliata l aggiunta di ulteriori parametri di quali PM10 e O3, recettori di rumore nelle fasce di pertinenza delle infrastrutture stradali e consumi energetici( benzina gasolio GPL). L Azienda per i Servizi Sanitari - Dipartimento di prevenzione- Nucleo Igiene Urbana ed Ambientale, In data 15/09/2009 prot , ha espresso parere favorevole per quanto di competenza sulla V.A.S. del P.U.T., mentre relativamente ai pareri richiesti alla Regione FVG Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici servizio VIA ed all Provinciale di Gorizia Direzione Lavori e Mobilità, non sono pervenute osservazioni in merito. A completamento ulteriore della fase consultiva conoscitiva è stato indetto un incontro pubblico congiunto con i tre Comuni convenzionati per illustrare i contenuti della Valutazione Ambientale Strategica, il giorno 30/09/2009 al quale sono stati invitati i principali portatori di interesse; A livello interno il Piano Urbano del Traffico e stato esaminato dalla precedente Commissione Urbanistica nelle sedute del e ottenendo parere favorevole condizionato. Successivamente a seguito del soddisfacimento delle richiesta avanzate dalla Commissione, e stato sottoposto alla Seconda Commissione Consiliare Permanente nelle sedute del e ottenendo parere favorevole. Le osservazioni al piano pervenute al comune di Ronchi D.L. sono state inoltre discusse da quest ultima commissione in data ; A seguito degli esiti della fase di consultazione, dopo un lavoro completo di revisione, il Piano è stato integrato ai fini della sua adozione; In quest ultima fase, il P.U.T. così come presentato ai fini dell approvazione costituisce un primo esempio, nella nostra Regione, di Piano Intercomunale, ossia predisposto congiuntamente dalle tre Amministrazioni Comunali, al fine di raccordare a livello sovracomunale le strategie di governo della mobilità. Il PGTU, quale strumento urbanistico di settore, analizza le caratteristiche del traffico veicolare, ciclabile e pedonale all interno di un dato territorio e, valutate le criticità e le problematiche, individua una serie di obiettivi e di provvedimenti sia di carattere strategico che gestionale, non soltanto per migliorare la mobilità delle persone a fronte delle specificità della rete viaria, ma anche per riqualificare l ambiente della città, contenere l inquinamento ed aumentare la sicurezza stradale. Pag. 3

4 II rapporto ambientale è stato quindi sviluppato in modo integrato al piano attraverso un primo livello di valutazione, verificando la coerenza degli obiettivi di Piano con quelli del quadro strategico delineato a livello europeo, nazionale e regionale, e con quelli del quadro programmatico locale in cui il Piano stesso si inserisce. Un secondo livello di valutazione ha riguardato la verifica della consistenza degli effetti/impatti di carattere settoriale, ovvero delle variazioni nell organizzazione del traffico conseguenti alle previsioni di Piano. A questo riguardo è stata verificato un miglioramento della circolazione, con una sensibile riduzione dei volumi di traffico complessivo nei Comuni di Staranzano e Ronchi dei Legionari in conseguenza dell entrata in esercizio della bretella di collegamento tra la S.S. 14 e la S.P. 19 ed una razionalizzazione del traffico nel Comune di Monfalcone. Le previsioni del PGTU realizzano inoltre: -un sensibile aumento delle piste ciclabili e dei percorsi ciclo pedonali, che vengono quasi triplicati; -la creazione di una grande area pedonale nel centro di Monfalcone; -l aumento dell offerta di sosta ed il suo coordinamento con la gerarchia viaria; -l introduzione soprattutto delle zone 30 e la loro estensione a tutta l area urbanizzata dei tre Comuni. Questa previsione, in base alle esperienze realizzate, in particolare all estero, porta con sé importanti effetti positivi che riguardano non solo la distribuzione dei flussi di attraversamento e di distribuzione interna delle aree urbane, ma anche l aumento della sicurezza stradale e la riqualificazione del paesaggio urbano nel suo complesso. I provvedimenti del PTGU sono poi stati integrati con quelli del piano del Trasporto Pubblico Locale, verificando la compatibilità dei due scenari delineati. Il terzo livello di valutazione ha riguardato la verifica degli effetti/impatti ambientali derivanti dalle previsioni di Piano. La relazione sulle emissioni di CO2, redatta dai progettisti, ha evidenziato una riduzione della stessa del 2,4%, da cui ne deriva una conseguente riduzione anche degli altri inquinanti atmosferici ed una riduzione dell inquinamento acustico complessivo. Non sono stati altresì rilevati fenomeni significativi di frammentazione territoriale conseguenti alla realizzazione della nuova infrastrutturazione stradale, né danneggiamenti al valore estetico o di qualità percettiva. Le aree afferenti a rete Natura 2000 non sono state interessate minimamente né da nuove infrastrutture viabilistiche,né da variazioni significative dei flussi di traffico delle strade a margine. A conclusione della procedura di V.A.S. adottata, la Giunta, con D.G. 164 dd ha trasmesso al Consiglio il parere motivato espresso ai sensi dell art. 15/1 comma del D.Lgs. 152/2006 affinchè questo org ano assumesse la Decisione ai sensi e per gli effetti di cui all art.16 e 17 del D.Lgs. 152/2006. A seguito di una attenta valutazione, il Consiglio con D.C. nr. dd. facendo propri i contenuti del suddetto parere ha deciso di approvare il Piano Generale del Traffico ed il relativo Rapporto ambientale così come predisposti per l approvazione, unitamente al sistema di predisposto in adeguamento alla procedura di consultazione effettuata ai sensi delle normative vigenti, demandando all ufficio competente di adempiere alle operazioni di informazione sulla decisione indicate dall art.17 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Da questi ultimi atti si evidenzia che le considerazioni ambientali sono state integrate nel sistema di adottato. In ultimo si evidenzia che il sistema di che si riporta di seguito unitamente alla presente Dichiarazione di Sintesi ed al già citato Parere Motivato.saranno rese pubbliche con pubblicazione sul sito WEB comunale a seguito dell approvazione del Piano Urbano del Pag. 4

5 Traffico. FASE DI CONTROLLO 1. Costruzione del sistema di L articolo 10 della Direttiva 2001/42/CE riguarda il. Vi si afferma che 1. Gli Stati membri controllano gli effetti ambientali significativi dell attuazione dei piani e dei programmi al fine, tra l altro, di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti ed essere in grado di adottare le misure correttive che ritengono opportune. 2. Al fine di conformarsi al disposto del paragrafo 1, possono essere impiegati, se del caso, i meccanismi di controllo esistenti onde evitare una duplicazione del. Il piano di delineato deve cioè essere finalizzato a ridurre i rischi connessi all inevitabile livello di incertezza che caratterizza le previsioni condotte durante la formazione del piano e della VAS ex ante. Dal punto di vista della procedura, il può essere suddiviso in diverse attività, quali la raccolta delle informazioni sull ambiente, l elaborazione dei dati e l interpretazione dei risultati ottenuti. Lo stesso art. 10 della direttiva non fornisce un elenco dettagliato delle operazioni da compiere, lasciando ai decisori sufficiente flessibilità e libertà d azione. La valutazione ambientale ed il relativo, per quanto concerne la pianificazione dei trasporti sia nazionale che regionale, presentano un vuoto giuridico, cui fa seguito una genericità di linee guida e tecniche operative ed una carenza di esperienze in grado di costituire un punto di riferimento. Ricordiamo che la stessa VAS del Piano Nazionale dei Trasporti e della Logistica contiene la sola fase di scoping, mancando della fase valutativa e di quella relativa all indicazione delle misure di. Il set di indicatori individuati deve consentire di monitorare: l evoluzione del contesto ambientale (indicatori di contesto); gli effetti e gli impatti sui sistemi ambientali (indicatori di effetto/impatto); gli obiettivi di sostenibilità individuati dal Piano (indicatori di efficacia) Si ricorda peraltro che, secondo il Codice della Strada vigente, il è esplicitamente richiesto dalle direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico (art.36 del D.Lgs n. 285/92 e s.m.i.) per indagini e verifiche sulla mobilità Gli indicatori di contesto Gli indicatori di contesto andranno utilizzati per aggiornare ed integrare il quadro delineato nella parte III del RA (Il contesto ambientale di riferimento: stato di fatto e tendenze evolutive dei sistemi naturali ed antropici), al fine di evidenziare le dinamiche riguardanti criticità a potenzialità presenti sul territorio. Come citato in incipit di capitolo, l art. 10 della direttiva sollecita ad utilizzare i Pag. 5

6 meccanismi di controllo esistenti, al fine di evitare la duplicazione del. Si raccomanda pertanto di coordinare l applicazione delle misure, particolarmente per quanto riguarda gli indicatori di contesto e di impatto, con quelli relativi al previsto per la strumentazione urbanistica di recente approvazione (variante 31 e seguenti). La tabella che segue presenta una selezione di indicatori organizzati per componente ambientale; la scelta degli indicatori si basa sulla selezione dei temi di maggior interesse e sulla possibilità di disporre ed aggiornare i dati relativi. Si tratta per lo più di indicatori popolabili attraverso dati resi disponibili da enti istituzionalmente preposti quali l Agenzia per la Protezione Ambientale Regionale (ARPA) e l ISTAT, che possono essere periodicamente raccolti dall Autorità procedente (l ) e messi a disposizione del pubblico attraverso la pubblicazione sul sito web del Comune di Monfalcone. Nel caso di un Piano Urbano del Traffico buona parte degli indicatori di contesto (inquinamento atmosferico ed acustico) sono di fatto anche indicatori di impatto, essendo teoricamente- determinabile la frazione di inquinanti imputabile al traffico veicolare. Tabella n. 92. Monitoraggio di contesto Tematica Qualità dell aria Emissioni in atmosfera Rumore Rumore Indicatore Numero di superamenti dei valori limite per inquinante Emissioni inquinanti totali in atmosfera per inquinante (CO, CO 2, NO X, PM 10, O 3 ) prodotte da usi civili calcolate secondo il modello di simulazione utilizzato dall ARPA Numero dei superamenti dei valori limite riferiti all accettabilità per le sorgenti sonore (db(a)) per unità di tempo Numero di recettori sensibili ricadenti nelle fasce di pertinenza acustica delle infrastrutture stradali Target di riferimento Limiti di legge Limiti di legge Limiti di legge Criteri di classificazione stabiliti dalle linee guida regionali Fonte dati catasto emissioni ARPA (non realizzato), opp. CORINAIR acustico Rilievi attraverso Geomedia Periodicità del rilevamento Soggetto attuatore ARPA Amm. Com. ARPA Amm. Comun. Amm. Com. ASL n. 2 Isontina Amm. Com Gli indicatori di effetto/impatto La fase di valutazione strutturale ha evidenziato come gli interventi previsti dal Piano Urbano del Traffico in questione comportino complessivamente dei miglioramenti sulla qualità dell aria, sia da un punto di vista atmosferico (specificatamente sulla CO2) che acustico. Tabella n. 93 Monitoraggio degli effetti/impatti Tematica Indicatore Target di Fonte dati Periodicità Soggetto attuatore Pag. 6

7 Qualità dell aria Concentr. in atmosfera Rumore Incidentalità Consumo di combustibili fossili Emissioni inquinanti totali in atmosfera per inquinante (CO, CO 2, NO X ) derivante da traffico veicolare, calcolate secondo il modello di simulazione utilizzato dall ARPA Concentrazioni di inquinanti atmosferici rilevate lungo i principali corridoi di traffico veicolare Numero dei superamenti dei valori soglia relativi agli inquinanti atmosferici Numero dei superamenti dei valori limite riferiti all accettabilità per le sorgenti sonore (db(a)) per unità di tempo Rilevazione parametri di incidentalità come da analisi di incidentalità riferimento Limiti di legge Limiti di legge Limiti di legge Limiti di legge Target nazionali e regionali Consumi di benzina, gasolio e GPL - catasto emissioni ARPA (non realizzato) opp. CORINAIR atmosferico atmosferico acustico Rilievi Forze di Polizia Bollettini petroliferi Ministero Sviluppo Economico del rilevam. Amm. Comun. ARPA Amm. Comun. ARPA Amm. Comun. Amm. Com. ASL n. 2 Isontina Sist.Integr. di Monit. Region., Forze di Polizia Amm. Com Gli indicatori di efficacia Dal momento che obiettivo del non è solo il bilancio degli effetti delle azioni di Piano sui sistemi ambientali e territoriali, ma anche lo stato di attuazione del Piano, al fine della revisione o aggiornamento dello stesso, in fase di vengono introdotti gli indicatori di efficacia. Nell ambito della pianificazione territoriale l efficacia viene valutata dal raggiungimento degli obiettivi strategici e programmatici definiti dagli attori del processo decisionale. Negli obiettivi strategici si intendono inclusi quelli di sostenibilità. Si evidenzia che non essendo presenti target prefissati per tutti gli obiettivi individuati di sostenibilità, essi sono associati ad una linea di tendenza qualitativa: per questa ragione, al momento, gli indicatori misurano la direzione che la realizzazione del Piano assume nei confronti degli obiettivi, cui dovranno seguire opportune valutazioni, ma non consentono una vera e propria quantificazione dell avvicinamento precisi obiettivi, tranne che per quello di riduzione della CO2 che, essendo stata quantificata per il piano in oggetto in -2,4%, dista dal target di riferimento fissato dal Protocollo di Kyoto un ulteriore 4,1%. E auspicabile che nelle fasi successive dell espletamento delle attività di, si arrivi a fissare per un numero maggiore di indicatori dei target da raggiungere in termini di impatti positivi e/o delle soglie di attenzione in termini di impatti negativi. Il popolamento di questi indicatori risulta di competenza dell, che potrà realizzarlo, in parte, al pari degli indicatori di contesto, attraverso dati resi disponibili dall ARPA e dall ISTAT, in parte attraverso i propri uffici. Potranno altresì essere svolte specifiche campagne di rilevamento dati, soprattutto per quanto riguarda la valutazione del conseguimento di obiettivi di carattere sociale e per evidenziare effetti percepiti degli interventi. Il popolamento degli indicatori di efficacia indicati evidenzierà l eventuale manifestarsi di potenziali effetti negativi non previsti. La loro reversibilità sarà conseguibile attraverso la rimodulazione degli interventi di governo della circolazione. Pag. 7

8 Gli indicatori di efficacia sono indicati nella tabella seguente. Non sono indicati in questo caso target riferibili a limiti di legge: Tabella n. 94. Monitoraggio di efficacia Tematica Modalità del rilevamento dati Fonte dei dati flussi sulle sezioni Flussi nei nodi Flussi ciclistici flussi pedonali sulla base di un insieme significativo di archi (sia appartenenti alla viabilità principale, che a quella locale, scelti per le valutazioni di VAS ed indicati nelle tabelle n. 65, 66, 67), vanno condotti rilievi dei flussi ), articolando i dati per categorie veicolari, così come è stato fatto nella fase di analisi del presente piano (ossia con le stesse modalità) nelle intersezioni per le quali sono previsti interventi di ristrutturazione, vanno condotti rilievi dei flussi comprensivi delle manovre, sempre sulla base dello schema adottato nella fase di analisi del piano scelto un insieme di sezioni su itinerari significativi, vanno condotti rilievi del tipo di quelli da effettuare sulle sezioni stradali; scelto un insieme di sezioni su itinerari significativi, vanno condotti rilievi del tipo di quelli da effettuare sulle sezioni stradali zone 30Km/h superfici realizzate ZTL sosta Mq/abitante ZTL realizzate Monitoraggio dell occupazione dei parcheggi in impianto e nei siti concentrati Monitoraggio dell occupazione dei parcheggi su un insieme di vie dove la sosta è a pagamento, con le stesse modalità Monitoraggio dell occupazione dei parcheggi su un insieme di vie dove la sosta è libera, in corona delle zone dove è a pagamento, con le stesse modalità Rilievi strumentali Misurazioni attraverso Geomedia Misurazioni attraverso Geomedia Rilievi strumentali Rilievi strumentali Periodicità del rilevamento Nelle ore di punta canoniche, ossia e , almeno per due settimane, da ripetersi nelle stagioni primavera e autunno (orientativamente mesi di maggio e ottobre rilievi vanno ripetuti ogni anno, fino alla entrata in vigore di un nuovo piano intervalli e , per una settimana priva di festività e anomalie, sempre nella primavera e nell autunno, e annualmente, per tutta la durata del piano intervalli e , per una settimana priva di festività e anomalie, sempre nella primavera e nell autunno, e Soggetto attuatore Pag. 8

9 Condizioni di circolaz. Livello di gradimento della popolazione Monitoraggio del numero di parcheggi realizzati e totali per tipologia Percentuale di piste ciclabili in rapporto alle reti stradali Realizzazione di una campagna di rilevazione di customer satisfation,in il livello di gradimento delle trasformazioni in atto, anche rispetto al servizio di trasporto pubblico locale Rilievi strumentali Misurazioni attraverso Geomedia Interviste alla popolazione annualmente, per tutta la durata del piano 1 anno dall approvazione Poiché il consiste nella verifica dinamica degli indicatori, essi dovranno essere verificati ed integrati durante tutto il ciclo di vita del Piano, in modo da adeguarli alle reali esigenze di attuazione dello stesso. *********************************************************************************** U:\urbanistica\STAMPURB\MACCHI\Piano Urbano del traffico\dichiarazionedisintesivas.doc Pag. 9

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