Segnalazione e prevenzione :dai protocolli per la gestione dei casi sospetti alle misure di sorveglianza sui contatti

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1 CHE cos è ebola? Segnalazione e prevenzione :dai protocolli per la gestione dei casi sospetti alle misure di sorveglianza sui contatti Dr.ssa Silvia Crippa Responsabile Servizio Igiene UO DESIO CHE cos è ebola? non solo diagnosi e terapia Ma anche prevenzione, sorveglianza, pianificazione di strategie per il contenimento della malattia Obiettivo arrivare a dichiarare ebola free un paese 1

2 Ebola è anche Comunicazione,condivisione,contenimento,aller ta sorveglianza, informazione, diagnosi precoce, gestione del panico, individuazione contatti, graduazione del rischio, collaborazione, creazione rete per interventi efficaci, monitoraggio,buona conduzione di un counselling, rapporti con la stampa, meedia, segnalazione di casi sospetti, quarantena, dispositivi di protezione individuale, incontri con gruppi a rischio, con gli operatori del settore, con la cittadinanza e tanto altro Diagnosi cura Informazione comunicazione ebola sorveglianza prevenzione 2

3 La probabilità di introduzione del virus in Italia è bassa -Non esistono collegamenti aerei diretti con le aree più colpite dall epidemia -Le misure di controllo in aereoporti, sia in partenza dai paesi colpiti che di arrivo in Europa sono state rinforzate -L arrivo via mare con i flussi migratori di una persona contagiata è, considerato il breve periodo d incubazione, molto improbabile -Le strutture sanitarie sono state allertate per gestire eventuali casi sospetti, noi stasera siamo qui per questo Le persone più a rischio sono gli operatori sanitari o di assistenza che intervengono nei Paesi in cui l epidemia è in atto. E allora non servono solo ottimi protocolli operativi ma si deve creare una rete di collaborazione e condivisione MMG STRUTTURE RICOVERO 118 PLS ISP MTS DPV CURE PRIMARIE MCA 3

4 Allora armiamoci e partiamo? Gli interventi devono essere pianificati Devono assolutamente tener conto della natura dell agente patogena Devono essere mirati Devono essere praticabili Devono essere monitorati Devono essere modificati adattati ecc al cambio delle situazioni Allora armiamoci e partiamo? Gli interventi attuati sono dettati da direttive Ministeriali e Regionali, a noi spetta l applicazione delle stesse in base alle realtà locali attraverso un percorso di condivisione e collaborazione reciproca Nulla può essere lasciato all improvvisazione 4

5 prima ancora di iniziare. Due sono le condizioni indispensabili per definizione di caso anche solo sospetto Criterio clinico Criterio epidemiologico In assenza di uno dei due non si può assolutamente parlare di caso nemmeno sospetto pertanto indispensabile è il raccordo anamnestico Diagnosi tempestiva primo passo per una buona riuscita L identificazione di un caso sospetto può avvenire da parte dei MMG, PLS, MCA, PS, personale SISP che effettua la sorveglianza Per via telefonica o per accesso diretto del paziente presso l ambulatorio Immaginiamo gli scenari 5

6 il soggetto nei 21 giorni precedenti ha soggiornato o viaggiato in paese epidemico per Ebola ( Liberia, Sierra Leone, Guinea, Rep. Demdel Congo ex Zaire) NON ha sintomi clinici : il MMG deve segnalare il caso al Servizio Igiene dell ASL per attivare la sorveglianza (Tel. N dal lunal vendalle 8.00 alle 17.00, in altre fasce orarie e nei festivi e prefestivi chiamare al numero verde della continuità assistenziale ) che attiva il medico reperibile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica In questo caso NON siamo in presenza di un caso sospetto ma attiviamo comunque un sistema di sorveglianza che attraverso il contatto con il pz ci consente di fornire adeguate indicazioni Raccogliere una anamnesi più dettagliata Ci consentirebbe eventualmente una diagnosi in tempi più rapidi Rassicura il pz e la famiglia della presa in carico 6

7 Ipotesi 2 il soggetto nei 21 giorni precedenti ha soggiornato o viaggiato in paese epidemico per Ebola presenta febbre superiore a 38 o altri sintomi compatibili con Ebola: mal di testa, astenia, dolore muscolare o addominale, vomito, diarrea, emorragia Il MMG/MCA non si deve recare al Domicilio ma deve: avvertire il paziente di non muoversi da casa e di isolarsi in una stanza effettua telefonicamente l indagine anamnestica nella quale 1)ricercherà i sintomi clinici 2) paese visitato nei 21 giorni precedenti la sintomatologia Al momento paesi a rischio Guinea Liberia Sierra Leone Congo 3) data di partenza di arrivo e l inizio sintomi 4)Se ha curato pz affetti da ebola o se sia venuto a contatto con fluidi biologici di persone o malati sospetti 5)Identifica i primi contatti telefonare all AO San Gerardo per la consulenza infettivologica (l U.O. Malattie Infettive dell A.O. San Gerardo tel /330 dal lunedì alla domenica H24) 7

8 Se l infettivologo conferma che trattasi di caso sospetto: chiamerà il 118 per il trasporto o al San Gerardo o all AO Sacco richiamare il paziente per informarlo di quanto concordato con l infettivologo chiamare il Servizio Igiene per informarlo del caso e dargli le informazioni dell anamnesi raccolta per la relativa sorveglianza sui contatti il soggetto nei 21 giorni precedenti ha soggiornato o viaggiato in paese epidemico per Ebola ( Liberia, Sierra Leone, Guinea, Rep. Demdel Congo ex Zaire) non ha sintomi clinici : il MMG deve segnalare il caso al Servizio Igiene dell ASL per attivare la sorveglianza (Tel. N dal lunal vendalle 8.00 alle 17.00, in altre fasce orarie e nei festivi e prefestivi chiamare al numero verde della continuità assistenziale ) che attiva il medico reperibile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica 8

9 Anche in questo caso NON siamo in presenza di un caso sospetto ma cosa faccio per gli altri PZ presenti in ambulatorio? NULLA non sono soggetti a rischio! NON HO IL CASO E possibile che si debba gestire la paura che la conoscenza del caso ingenera.. Se serve aiuto il personale SISP c è Ipotesi 2 il pz presenta febbre superiore a 38 o altri sintomi compatibili con Ebola: mal di testa, astenia, dolore muscolare o addominale, vomito, diarrea, emorragia e ha visitato un paese a rischio Il MMG/MCA non deve LASCIARE USCIRE IL PAZIENTE DALL AMBULATORIO E NON DEVE VISITARLO ma deve: Tenere un metro di distanza dal paziente Far indossare al paziente la mascherina Compilare anamnesi Telefonare all AO San Gerardo per la consulenza infettivologica (l U.O. Malattie Infettive dell A.O. San Gerardo tel /330 dal lunedì alla domenica H24) 9

10 Se l infettivologo conferma che trattasi di caso sospetto: chiamare il 118 per il trasporto o al San Gerardo o all AO Sacco nel frattempo rimando a casa gli altri pazienti in sala d attesa dopo averne raccolto i riferimenti telefonici informandoli che verranno contattati dal Servizio Igiene per la sorveglianza Chiamare il ServIgiene per l individuazione immediata dei contatti e relativa sorveglianza ecc Se l infettivologo conferma che trattasi di caso sospetto: chiamare il 118 per il trasporto o al San Gerardo o all AO Sacco nel frattempo rimando a casa gli altri pazienti in sala d attesa dopo averne raccolto i riferimenti telefonici informandoli che verranno contattati dal Servizio Igiene per la sorveglianza Chiamare il ServIgiene per l individuazione immediata dei contatti e relativa sorveglianza ecc 10

11 L ospedale Sacco è in grado di confermare se trattasi di caso in 6 ore Se NON si tratta di ebola il soggetto verrà dimesso e si continuerà la sorveglianza del caso (rimane il criterio epidemiologico) Si procedere con la normale sanificazione dell ambulatorio Se caso confermato attendere istruzione da ASL per la sanificazione La ASL attiverà la sorveglianza sui contatti Sicuramente a noi insieme, a voi, ai colleghi ospedalieri toccherà di gestire il panico!!!! 11

12 Ricerca attiva contatti e soggetti a rischio Gestione contatti Sorveglianza Gestione mainf Ambulatorio viaggiatori internazionali Callcenter numero verde ampliato da una settimana Segreterie servizi igiene Front office materiale informativo sorveglianza A seguito della segnalazione di un caso anche sospetto di EVD il personale del servizio Igiene dovrà immediatamente attivarsi per la raccolta dell inchiesta epidemiologica da svolgere rigorosamente SOLO per via telefonica tesa a individuare i contatti da sottoporre a sorveglianza. 12

13 1) a basso rischio(casuali) persone che hanno condiviso con il caso spazi confinati (come aver viaggiato con lo stesso mezzo di trasporto, avere soggiornato nello stesso albergo, ecc.), senza contatto diretto con sangue o materiali biologici. 2) a rischio intermedio (stretti) i conviventi; coloro che hanno assistito un caso probabile o confermato, o lo hanno toccato senza venire a contatto visibile con fluidi corporei, onehannotoccatogliabiti,. Contatti a rischio elevato ( contatti stretti ad alto rischio ): coloro che hanno avuto esposizione diretta di cute (anche integra) o mucose a materiali biologici del paziente, ad esempio a sangue, vomito, secrezioni respiratorie, feci, urine; contatto viso a viso, rapporto sessuale, punture o altre ferite penetranti con materiale potenzialmente contaminato, manipolazione o ricomposizione della salma senza adeguata protezione. Normalmente trattasi di personale sanitario 13

14 COME AVVIENE LA SORVEGLIANZA SUI CONTATTI? Contatti a basso rischio: - automisurazione della temperatura ogni 12 ore per21giornidalcontattocolcaso; - sorveglianza sanitaria attiva telefonica da parte degli operatori del Servizio Igiene, per monitorare temperatura ed eventuale insorgenza di altri sintomi - compilazione giornaliera di un diario Contatti a rischio intermedio: - quarantena, possibilmente domiciliare per 21 giorni dal contatto col caso. Per opportunità di monitoraggio, il paziente non deve uscire anche se asintomatico; - automisurazione della temperatura ogni 12 ore; - sorveglianza sanitaria attiva telefonica da parte degli operatori del Servizio Igiene, per monitorare temperatura ed eventuale insorgenza di altri sintomi. - se compare febbre >38 C o altri sintomi, come da definizione di caso, entro il periodo di quarantena, il contatto viene riclassificato come caso sospetto e devono essere messe in atto le relative misure 14

15 Contatti a rischio elevato: quarantena in regime di ricovero ospedaliero, previo contatti con l ospedale S. Gerardo Inserimento applicativo regionale Ebola patologia a segnalazione immediata Inserimento dei casi anche sospetti in mainf entro tre giorni dalla segnalazione L inserimento dei casi sospetti serve per monitorare l andamento dell epidemia e verificare l efficacia degli inteventi di sorveglianza 15

16 prevenzione La prevenzione si accompagna all informazione Ambulatorio viaggiatori internazionali Callcenter numero verde ampliato da una settimana Segreterie servizi igiene Ambulatori servizi vaccinali Ambulatori malattie infettive Front office in giorni dedicati materiale informativo Aggiornamenti OMS, allerte prevenzione Ambulatorio viaggiatori commistione perfetta fra sorveglianza prevenzione informazione, comunicazione, educazione sanitaria 16

17 Come funziona l AVI accedono turisti, lavoratori, studenti, volontari, associazioni umanitarie 1)Counselling in cui si valuta destinazione, la permanenza, eventuali spostamenti che verranno effettuati durante il soggiorno, il motivo, se trattasi di viaggiatore esperto o occasionale, se precedenti vaccinazioni, se patologie pregresse o in atto, in quale tipologia di struttura avverrà il soggiorno, le attività principali del soggiorno 2) Si procede con l effettuazione delle eventuali vaccinazioni o con la prescrizione di profilassi (es antimalarica) 3)Si consegna un opuscolo che contiene : -Lista di farmaci di primo intervento da portare durante il viaggio -Elenco zoonosi e relative misure di profilassi -Malattie trasmesse da alimenti e quindi comportamenti da adottare o evitare 17

18 -Rischi legati alle condizioni climatiche (es colpo di calore,mal d aereo, alte quote ecc) -consigli per viaggiatori in situazioni particolari es gravidanza, neonato -Consiglio di informarsi sulle condizioni igienico sanitarie socio economiche del paese -Ma soprattutto il viaggiatore è vivamente consigliato al suo rientro di porre attenzione alla comparsa di febbre o altri disturbi, e di avvisare il servizio e il medico curante in caso di sospensione di profilassi, importante qualora il soggetto rientrasse da zone sottoposte a sorveglianza speciale lo stesso viene contattato direttamente dal personale per la relativa sorveglianza Tutto quanto sopra non solo per ebola!! 18

19 Gestione del panico La paura corre. corre sugli aerei. corre a scuola.. corre sugli autobus corre tra i genitori corre al supermercato. La paura va compresa e affrontata, può diventare panico se cambiano gli scenari, se non viene gestita in modo adeguato, se l informazione e la comunicazione non sono adeguate 19

20 La creazione di una rete dove le informazioni non sono contradditorie di sicuro aiuta, rassicura sia l operatore che l utente Comunicazione La Nigeria e il Senegal sono stati dichiarati ebola free ma non se ne parla molto Eppure dovrebbe essere il punto di partenza perché 20

21 1) Ci spinge ad analizzare tutti gli interventi effettuati, le risorse messe in campo, 2) È sicuramente di impatto positivo sulla popolazione 3) È la dimostrazione che quando le forze che scendono in campo si coordinano il risultato è sicuramente positivo E allora grazie a tutti voi che questa sera siete qui e insieme a noi costruite e rafforzate giornalmente un percorso di preziosa collaborazione 21

22 E allora grazie a tutti voi che giornalmente Molto più in fretta di quanto noi si riesca a rimanere al passo e allorae a Solo la creazione di una rete ci consente di controllare e governare gli eventi 22

23 Solo la creazione di una rete ci consente di controllare e governare gli eventi 23

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