Disposizioni in materia di gioco d'azzardo
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- Paolo Beretta
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1 FEDERAZIONE ITALIANA DEGLI OPERATORI DEI DIPARTIMENTI E DEI SERVIZI DELLE DIPENDENZE NOTE AL TESTO UNIFICATO ADOTTATO DALLE COMMISSIONI RIUNITE PER I DISEGNI DI LEGGE N. 2484, 2714, 909, 3104, 3192 Disposizioni in materia di gioco d'azzardo Queste note sono un contributo di carattere scientifico e professionale che fonda sulla esperienza e sulle competenze sviluppate dalla Federazione nell ambito delle patologie da dipendenza e nello specifico del Gioco d azzardo patologico. Le osservazioni quindi sono relative unicamente agli articoli del T.U. che affrontano aspetti organizzativi e gestionali del trattamento e i presupposti scientifici che li giustificano. Art. 1 laddove si parla di ludopatia sarebbe opportuno sostituire con i termini internazionalmente adottati, sia in ambito scientifico che di policy, di Gioco d azzardo patologico e Gioco d azzardo problematico Art. 2 anche qui sarebbe bene attenersi alle definizioni internazionalmente condivise, utilizzando costrutti neutri e descrittivi come il gioco problematico è caratterizzato dalla difficoltà a limitare la quantità di denaro e di tempo speso al gioco, che produce conseguenze avverse per il giocatore, gli altri significativi e la comunità ( Gambling Research Australia 2011). La maggior parte degli studi tendono a definire due tipologie di individui che giocano in modo problematico ((Abbott, Williams, & Volberg, 2004; Petry et al., 2006) il giocatore problematico e il giocatore patologico (Slutske, 2006;Suurvali,Cordingley,Hodgins &Cunningham,2009). Alcuni studi individuano una terza categoria chiamata giocatore a rischio (Delfabbro, 2008). Gli studi dimostrano che non c è soluzione di continuità tra queste tre tipologie, ove si passa dalla condizione di rischio a quella di livello sub clinico del disturbo, mentre i patologici rispondono a precisi criteri clinici. Tuttavia essendoci ancora dibattito sui criteri che stanno alla base di queste definizioni, appare del tutto inopportuno introdurre nella nostra legislazione una ulteriore terminologia che non sarebbe confrontabile con nessun livello internazionale.
2 Art. 3 si pone lo stesso problema concettuale sulla ludopatia. Visto che poi si usa a volte la definizione di disturbi da gioco d azzardo patologico sarebbe utile riprendere per tutti gli articoli questa definizione che ha il vantaggio di essere l analogo dell internazionalmente riconosciuto disturbi da uso di sostanze. Comma 4 non si capisce quale è il razionale per promuovere un presidio regionale convenzionato ( costi aggiuntivi e problemi organizzativi che in tempo di contrazione di risorse sembrano poco opportune) con il compito di certificare diagnosi che vengono già fatte da buona parte dei SerD italiani ( vedi relazione FeDerSerD depositata agli atti della Audizione XII Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati 20 marzo 2012 ) mentre è altrettanto noto che i DSM non si sono occupati fino ad ora delle patologie da gioco, se non in modo sporadico e occasionale. Esiste la rete dei Dipartimenti delle Dipendenze ( già presenti su buona parte del territorio nazionale, che andrebbero solamente potenziati e garantiti almeno uno per provincia ) che è perfettamente in grado di assolvere il compito di certificare i processi diagnostici e assicurare al contempo l organizzazione di servizi e controllare la qualità delle prestazioni offerte, in collaborazione con altri soggetti pubblici ( DSM ) e privati, che offrono cure ambulatoriali e residenziali, così come già avviene in modo soddisfacente, per tutta l area delle patologie da dipendenza. Da rilevare che servono non solo competenze cliniche, ma risorse e competenze di ordine legale, assistenziale ed economico che comportano la costruzione di ampia e specializzata rete di assistenza e counseling, che i Dipartimenti Dipendenze hanno già nel loro mandato e mission. Art. 5 Osservatorio come per tutti gli osservatori ( sia nazionali che periferici ) il problema è anche quello di identificare, acquisire e validare le fonti informative. Si ritiene importante che si costituisca una organismo con le competenze e i compiti descritti, e che nella definizione del Regolamento di funzionamento, venga assicurato il coinvolgimento dei partner fondamentali per il suo funzionamento,. Nell articolo non si fa alcun riferimento alle Regioni, che hanno la responsabilità ed il governo di tutte le attività sanitarie, ed è bene prevedere fin da subito i livelli e le forme del loro coinvolgimento. All osservatorio andrebbero assegnate quelle funzioni di sorveglianza e disciplina della pubblicità, che sono genericamente indicate all articolo 9. A documentazione di quanto scritto, si allegano i dati aggiornati sulla attività dei SerD in materia di gambling.
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