Il mestiere dei genitori

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1 Il mestiere dei genitori Bartolomea Granieri

2 Etimologia Mestiere dal lat. Ministerium Ministerium servizio, funzione si collega a Minister,tri= servitore, aiutante, complice, strumento Da cui derivano Ministrator, oris=servitore, consigliere, assistente, avvocato Ministrare= servire, dare, provvedere, governare, dirigere, somministrare B.GRANIERI 2

3 Dal figlio fantasticato al figlio reale La dimensione tangibile della produzione e del prodotto permette l esame di realtà, svincola la creatività umana dai limiti dell illusorietà e della follia: Si potrebbe dire che l artista ha un notevole senso della realtà. Spesso può mostrare una completa mancanza di obiettività; ma per due rispetti mostra un senso della realtà estremamente acuto. L uno è in rapporto alla sua stessa realtà interna, l altro al materiale della sua arte (Segal, 1955, p. 509). B.GRANIERI 3

4 L esame di realtà il senso.. della realtà.. èun giudizio di realtà. Sulla natura, sui bisogni, sulle possibilità, e sulle limitazioni del suo materiale, sia esso costituito da parole, suoni, colori o argilla. Il nevrotico adopera il suo materiale in modo magico, e così fa l artista mancato. L artista genuino, essendo consapevole del mondo interno che deve esprimere e dei materiali esterni con cui lavora, può con piena consapevolezza servirsi di quel materiale per esprimere le sue fantasie (Segal, 1955, p. 509). B.GRANIERI 4

5 Il desiderio dei genitori Noi desideriamo produrre trasformazioni, ma a tratti siamo frettolosi ediffidenti nell affrontare i risultati e non valorizziamo a sufficienza il punto da cui ciascuno parte che può essere molto lontano dalle mete auspicate. quelle che non abbiamo raggiunto noi (Borgogno, 1999) 5

6 Il desiderio dei genitori In modo fantasmatico i genitori cercano di mettere insieme sia quanto si è realizzato, ma anche quanto è rimasto inappagato della propria infanzia; sia la funzione dei loro genitori così come l'hanno vissuta, ma anche come l'avrebbero desiderata (Algini, p. 71, 2004). B.GRANIERI 6

7 Il narcisismo dei genitori Il bambino deve appagare i sogni e i desideri irrealizzati dei suoi genitori Nel punto più vulnerabile l'immortalità dell'io che la realtà mette radicalmente in forse si ottiene sicurezza rifugiandosi nel bambino (Freud, 1914, p.461). Fraintendimento originario: si attribuisce al figlio qualcosa che non gli appartiene B.GRANIERI 7

8 Il bambino interno all adulto Il bambino reale è per i genitori anche il bambino del loro desiderio. Deve essere una proiezione ed estensione delle loro parti migliori, sanare le loro difficoltà e ferite passate altrimenti diventa inaccettabile, un estraneo inquietante: Ma da dove è uscito? Questo non è nostro figlio. Io ero come lui Non c è nessun segreto fra me e lui..e superiore agli altri ragazzi B.GRANIERI 8

9 Genitori troppo richiedenti Chiedono inconsciamente al figlio di risarcirli della sofferenza e dell umiliazione sperimentate: il terrorismo della sofferenza (Ferenczi) Il figlio esiste non per scopi suoi ma per prestare attenzione e soddisfacimento ai bisogni dei genitori. B.GRANIERI 9

10 Genitori troppo attenti Si occupano e si curano molto del bambino ma lo inducono, con le migliori intenzioni, a un tipo di vita non adatto a lui, anche se apparentemente arricchente, troppo precoce e troppo competitivo per lo sviluppo equilibrato della sua personalità B.GRANIERI 10

11 Genitori troppo buoni Ibambini eccessivamente ben trattati, iquali non hanno modo di cimentarsi con emozioni primitive come rabbia, gelosia, rivalità diventano gazzelle, timidi, introversi, mentre le emozioni che non è stato dato loro la possibilità di vivere rimangono alungo scisse, generando paura, insicurezza epersecuzione (Ferro, 2007). B.Granieri 11

12 La fantasia del genitore Una mente altrui si insedia dentro il bambino. Se non si ribella il bambino si sforza ( con entusiasmo ma aperto a improvvisi tracolli ) di portare a compimento i progetti genitoriali su di lui... Così si sviluppa una vita altra diversa dalla sua propria. ( Vallino, 2009) B.GRANIERI 12

13 Relazione e sviluppo: integrazione emotiva Le aspettative e le competenze cognitive e affettive dell individuo crescono attraverso la disponibilità empatica del genitore Il bambino e l adolescente crescono perché c è qualcuno acui èpossibile comunicare isentimenti e che può capire (da capio). Le emozioni in quanto riconosciute e pensate, costituiscono i mattoncini di base del pensiero edella conoscenza (Bion, 1962, Ferro, 2007). 13

14 Teoria dello sviluppo Sin dalla nascita il bambino si vive come un soggetto attivo e vitale nella relazione con l adulto: si accorge che può influenzare la risposta dell adulto, inizia molto presto a prendersi cura delle carenze e delle difficoltà materne e dell ambiente. Tanto più è carente l ambiente tanto più è forte lo sforzo di adattarsi di far andare bene le cose. Persecutorietà B.GRANIERI 14

15 Soggettività e relazione Il sentire che si ha una presa personale sull'altro. che risponde alla nostra influenza, che riconosce che valorizza le nostre iniziative, le nostre proposte relazionali rispettandole non solo rende noi stessi reali e persistenti ma ci fa diventare ai nostri occhi dei soggetti intenzionali Connessi ad altri soggetti intenzionali dotati di iniziativa e di azione personale (Borgogno, 2011, p. 125). B.GRANIERI 15

16 Compito dell adulto Osservare eascoltare, dentro efuori di sé Senza troppa memoria né troppo desiderio Comprendere il significato del comportamento del figlio 16

17 Per promuovere crescita Considerare l azione impulsiva, l inettitudine o l ignoranza come difese contro il dolore di situazioni che necessitano di ulteriore indagine e di una più completa comprensione. B.GRANIERI 17

18 Regola Non bisogna mai porre l'interlocutore in condizione di perdere la faccia o di essere spodestato del problema (Schein, 1999). B. GRANIERI 18