Bozza Piano Offerta Formativa 2013 / 2014

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Professionale Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità Alberghiera A. Vespucci Via Valvassori Peroni Milano - Tel Fax sito web vespu.amm@tiscalinet.it Bozza Piano Offerta Formativa 2013 / 2014 Bozza presentata al DS e DSGA in data 7 giugno 2013 Ed.01 Rev.01 Versione approvata dal collegio dei docenti del 13 giugno 2013 Ed.01 Rev.01

2 Ordine e grado di scuola Denominazione ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE DI 2 GRADO Istituto Professionale Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità Amerigo Vespucci Sede VIA VALVASSORI PERONI, MILANO Tel. +39 O Fax Succursale Succursale Codice meccanografico V.le RIMEMBRANZE DI LAMBRATE, 24c MILANO Tel Via Crescenzago MIRH Codice fiscale E Mail : Istituto Sito Internet Ufficio amministrativo Studenti 1477 Classi 55 Docenti 149 ATA 43 info@ipsarvespucci.it vespu.amm@tiscalinet.it 1

3 INTRODUZIONE Il Piano dell Offerta Formativa (POF), previsto dal vigente regolamento dell autonomia scolastica, è il documento che definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall Istituto Vespucci e che attesta il nostro impegno educativo e didattico. Tale impegno trova il suo centro e la sua ragione d essere nel soggetto in formazione. L allievo e i bisogni di cui è concretamente portatore rappresentano il punto di partenza delle nostre analisi, della progettazione educativa e ricerca metodologica, del nostro agire pedagogico. La stessa organizzazione dei servizi e delle aree funzionali dell Istituto è progettata e realizzata al fine di promuovere lo sviluppo di saperi, abilità e competenze, per favorire in ogni studente la via personale alla formazione e all inserimento consapevole nel mondo del lavoro. Il POF è quindi un documento di: Identità dell Istituto che definisce il quadro delle scelte metodologiche e delle finalità educative e di istruzione della Scuola. Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale. Progettazione di attività curricolari ed extra curricolari con progetti che mirino ad ampliare e arricchire l offerta formativa aprendo l Istituto alle famiglie e alle realtà del territorio. Riferimento che regola la vita interna dell Istituto e organizza le proprie risorse di organici, attrezzature e spazi. Impegno di cui l Istituto si fa carico nei riguardi del personale, delle famiglie e del territorio. Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della Scuola e la realtà locale. Il POF è pertanto un documento espressione di tutte le componenti della comunità scolastica; elaborato e arricchito annualmente, è il frutto di un lavoro che vuole rispondere alle domande educative e formative delle famiglie e degli allievi. L IPSAR VESPUCCI L Istituto Professionale Alberghiero AMERIGO VESPUCCI nasce a Milano nel 1962, primo istituto superiore della città nel settore turistico-alberghiero. L Istituto diventa presto un valido punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e allarga progressivamente l ambito della propria utenza all intera provincia della città e ad alcune province limitrofe. Nel 1978 l esigenza di creare un secondo polo alberghiero nella zona ovest della città determina la nascita di una succursale, divenuta poi autonoma: l attuale Istituto Alberghiero Carlo Porta. Nel 1999 il Vespucci dà vita ad un altra succursale, oggi autonoma, in via Litta Modignani, terzo polo milanese. Le competenze acquisite permettono ai nostri studenti di raggiungere diversi traguardi professionali: chef, maître, barman e addetto al ricevimento dopo i primi tre anni; esperto in catering e banqueting, food & beverage manager, room division manager, direttore di hotel. Alcuni allievi, una volta superato l esame di Stato si specializzano ulteriormente attraverso i corsi post diploma. Altri, invece, proseguono gli studi a livello universitario prevalentemente nei nuovi indirizzi delle scienze turistiche e della ristorazione. IL TERRITORIO L IPSAR Vespucci si trova nella zona Est di Milano (Città Studi-Ortica). La sua utenza proviene da un vasto territorio che comprende oltre alla città di Milano (33%), la sua intera provincia e alcune province limitrofe (67%). L'aspettativa prevalente è legata alla scelta dell istruzione professionale che viene vissuta come esperienza formativa che consente maggiori opportunità di rapido inserimento nei processi produttivi. Nel corso degli anni Novanta il tessuto produttivo del territorio ha subito grandi trasformazioni passando da attività industriali alla forte presenza di imprese terziarie. Fra queste l industria del tempo libero ha creato le premesse per un forte sviluppo della domanda di istruzione professionale turistica e alberghiera, sia a livello di base sia a livello di specializzazione. 2

4 RISORSE STRUTTURALI L istituto svolge la sua attività su tre sedi (sede centrale di Via Valvassori Peroni, succursale in V.le Rimembranze di Lambrate, succursale in Via Crescenzago) con le seguenti strutture: Sede Valvassori Peroni 23 aule 4 laboratori di cucina 2 laboratori di sala bar 1 laboratorio di ricevimento 2 aule di informatica 1 palestra 1 aula video 1 biblioteca 12 aule Succursale Rimembranze di Lambrate 1 laboratori di cucina 1 laboratorio di sala bar 1 laboratorio di ricevimento 1 aula di informatica 1 palestra 1 aula video Succursale Via Crescenzago (Molinari) Aule in numero ancora da definire 1 aula di informatica IL CURRICOLO Il curricolo è l architettura degli insegnamenti, che intersecandosi e sviluppandosi nella progettualità, portano globalmente allo sviluppo di una ricchezza culturale e professionale degli alunni. Con l anno scolastico 2010/2011 ha preso avvio il riordino degli Istituti professionali a partire dalle classi prime. In un primo tempo conviveranno classi del nuovo e del vecchio ordinamento fino ad esaurimento di quest ultimo. La nuova istruzione professionale prevede un curricolo quinquennale che termina con l Esame di Stato e il rilascio del Diploma di Maturità professionale. Tale percorso quinquennale si sviluppa in un primo biennio orientativo comune a tutti gli indirizzi e in un triennio (secondo biennio e quinto anno) articolato per indirizzi di specializzazione. Gli indirizzi previsti sono: Tecnico dei Servizi per L enogastronomia, Tecnico per i Servizi di Sala e Vendita, Tecnico per i Servizi di Accoglienza Turistica. L offerta formativa dell Istituto prevede una omogenea articolazione degli indirizzi pertanto dovrà sempre essere garantito un numero adeguato di classi per ciascuna specializzazione. Agli allievi e alle famiglie sarà chiesto di indicare, al termine del primo biennio, la specializzazione prescelta e una seconda opzione obbligatoria. Al fine di supportare gli allievi nella scelta l Istituto si impegna a offrire servizi di orientamento e moduli orientativi da realizzarsi nell ambito della didattica disciplinare dell alternanza scuola-lavoro. Per rispondere comunque alla domanda di percorsi formativi più brevi e indirizzati ad un più veloce inserimento nel mondo del lavoro l istituto propone, in accordo con la Regione Lombardia, percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale che rilasciano un diploma di qualifica professionale regionale. 3

5 IL PROFILO PROFESSIONALE E I QUADRI ORARIO SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITÀ ALBERGHIERA PROFILO PROFESSIONALE Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell enogastronomia e dell ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di: Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità. Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane. Applicare le norme attinenti la conduzione dell esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all ottimizzazione della qualità del servizio. Comunicare in almeno due lingue straniere. Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi. Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici. Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. L indirizzo presenta le articolazioni: Enogastronomia, Servizi di sala e di vendita e Accoglienza turistica, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione dell Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Nell articolazione Servizi di sala e di vendita, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni Enogastronomia e Servizi di sala e di vendita, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimicofisico, nutrizionale e gastronomico. 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Nell articolazione Accoglienza turistica, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Servizi enogastronomici e dell ospitalità alberghiera consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. 2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. 3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistico, culturali e enogastronomiche del territorio. 4. Sovrintendere all organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. 4

6 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i seguenti risultati di apprendimento: 1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. 3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. 4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. 5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. 6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. QUADRO ORARIO SETTIMANALE Primo Biennio Prima Seconda Italiano 4 4 Storia 2 2 Inglese 3 3 Matematica 4 4 Diritto ed economia 2 2 Scienze Terra / Biologia 2 2 Fisica 2 // Chimica // 2 Scienza degli alimenti 2 2 Lab. Servizi cucina 2 2 Lab. Servizi sala e vendita 2 2 Lab. Servizi accoglienza turistica 2 2 Francese / Tedesco / Spagnolo 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione o alternativa 1 1 totale ore settimanali Secondo Biennio e Quinto anno - Articolazione Enogastronomia Terza Quarta Quinta Italiano Storia Inglese Matematica Scienza e cultura dell alimentazione Diritto e tecnica amministrativa della struttura ricettiva Lab. Servizi Enogastronomici settore cucina Lab. Servizi Enogastronomici settore sala e vendita // 2 2 Francese / Tedesco / Spagnolo Scienze motorie e sportive Religione o alternativa totale ore settimanali

7 Secondo Biennio e Quinto anno - Articolazione Servizi di Sala e Vendita Terza Quarta Quinta Italiano Storia Inglese Matematica Scienza e cultura dell alimentazione Diritto e tecnica amministrativa della struttura ricettiva Lab. Servizi Enogastronomici settore sala e vendita Lab. Servizi Enogastronomici settore cucina // 2 2 Francese / Tedesco / Spagnolo Scienze motorie e sportive Religione o alternativa totale ore settimanali Secondo Biennio e Quinto anno - Articolazione Accoglienza Turistica Terza Quarta Quinta Italiano Storia Inglese Matematica Scienza e cultura dell alimentazione Diritto e tecnica amministrativa della struttura ricettiva Lab. Servizi Accoglienza Turistica Tecniche di comunicazione // 2 2 Francese / Tedesco / Spagnolo Scienze motorie e sportive Religione o alternativa totale ore settimanali

8 SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE 1 TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE PROFILO PROFESSIONALE È il responsabile dei servizi della ristorazione nelle varie componenti in cui essi si articolano in rapporto anche alla specifica tipologia delle strutture alberghiere e ristorative in cui opera. È il responsabile dell approvvigionamento e del controllo qualità - quantità - costi della produzione e distribuzione pasti, dell organizzazione del lavoro, della guida di un gruppo e delle sue relazioni con altri gruppi e servizi. Ha buone conoscenze culturali, tecniche e organizzative rispetto all intero settore alberghiero e ristorativo, con particolare riferimento al mercato ristorativo e a tutti i suoi segmenti, agli stili alimentari, all igiene professionale, alle tecnologie e tecniche di lavorazione e conservazione degli alimenti, alle norma relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, ai principali istituti giuridici che regolano le imprese del settore. Tenuto conto dei suoi livelli di responsabilità e delle sue relazioni con fornitori, clienti e addetti ai servizi ha un adeguata competenza linguistica in italiano e in due lingue straniere. Prospettive di carriera Food & beverage manager, executive manager, maître, chef, imprenditorialità autonoma. QUADRO ORARIO SETTIMANALE Quinta Italiano 4 Storia 2 Inglese 3 Francese / Tedesco / Spagnolo 3 Matematica 3 Economia e gestione aziende ristorative 4 Legislazione 2 Alimenti e alimentazione 3 Laboratorio di servizi ristorativi 3 Educazione fisica 2 Religione/att. Alternative 1 Totale ore 30 TERZA AREA PROFESSIONALIZZANTE SETTORE RISTORAZIONE Nell ambito dei corsi post qualifica gli allievi seguono percorsi formativi professionalizzanti in cui si approfondiscono competenze specifiche di alcune figure professionali particolarmente legate ai fabbisogni formativi evidenziati dalle aziende e dal locale mercato del lavoro. A seguito del riordino dell istruzione professionale a partire dall anno scolastico 2010/2011, e sino alla messa a regime dell ordinamento, tali attività si realizzeranno con 132 ore annue di attività in alternanza scuola-lavoro 1 Vecchio ordinamento. In vigore fino all entrata a regime del nuovo ordinamento 7

9 TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI PROFILO PROFESSIONALE È un quadro intermedio delle imprese turistiche e alberghiere che conosce approfonditamente il fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni. Sa inserirsi nel contesto operativo con spirito d iniziativa, senso critico, capacità di recepire e di anticipare l evoluzione del mercato. Possiede una cultura di base storica, geografica e artistica. Ha una competenza linguistica scritta e parlata in italiano e conosce due lingue straniere. Conosce la struttura organizzativa delle imprese turistiche e alberghiere, le problematiche gestionali e di marketing. Conosce i prodotti turistici, le fasce d utenza potenziale, i modi per accrescere l interesse e la fruibilità del prodotto senza snaturarlo. Ha padronanza delle tecniche operative con particolare attenzione all utilizzo degli strumenti informatici. Prospettive di carriera Direzione di strutture ricettive, room-division manager, responsabile marketing, responsabile organizzazione congressuale, autonomia imprenditoriale. QUADRO ORARIO SETTIMANALE Quinta Italiano 4 Storia 2 Inglese 3 Francese / Tedesco / Spagnolo 3 Matematica 3 Economia e tecnica aziende turistiche 6 Geografia turistica 2 Storia dell Arte 2 Tecniche di comunicazione 2 Educazione fisica 2 Religione / att. Alternative 1 Totale ore 30 TERZA AREA PROFESSIONALIZZANTE SETTORE TURISTICO Nell ambito dei corsi post qualifica gli allievi seguono percorsi formativi professionalizzanti in cui si approfondiscono competenze specifiche di alcune figure professionali particolarmente legate ai fabbisogni formativi evidenziati dalle aziende e dal locale mercato del lavoro. A seguito del riordino dell istruzione professionale a partire dall anno scolastico 2010/2011, e sino alla messa a regime dell ordinamento, tali attività si realizzeranno con 132 ore annue di attività in alternanza scuola-lavoro 8

10 CORSO DI OPERATORE DELLA RISTORAZIONE (Corso Regionale di Istruzione e Formazione Professionale - IeFP) Indirizzi: Preparazione pasti Servizi di sala e bar Le competenze caratterizzanti l indirizzo Preparazione pasti sono funzionali all operatività nel settore della ristorazione; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti alla preparazione di piatti sulla base di ricettari e su indicazioni dello chef, nel rispetto delle norme igienico sanitarie Le competenze caratterizzanti l indirizzo Servizi di sala e bar sono funzionali all operatività nell ambito del servizio di sala e di bar; nello specifico sostengono lo svolgimento di attività attinenti alla predisposizione degli ordini, alla somministrazione di pasti e di prodotti da bar, secondo gli standard aziendali richiesti ed i criteri di qualità e sicurezza igienico sanitaria. ELEMENTI DI CONTESTO CONTESTI LAVORATIVI Ambito/i di riferimento: il qualificato può lavorare in un ristorante, in un albergo, nella cucina di una grande impresa di ristorazione, o in una agenzia di catering. Modalità di esercizio del lavoro: se lavora in un ristorante, facilmente è impegnato in orari non standard, compresi quelli serali COMPETENZE IN USCITA Al termine del corso triennale il qualificato in Preparazione pasti deve essere in grado di: effettuare la predisposizione del menù di un ristorante effettuare il rifornimento delle forniture per un ristorante effettuare la preparazione di un piatto effettuare la presentazione di un piatto effettuare la conservazione degli alimenti Al termine del corso triennale il qualificato in Servizi di sala e bar deve essere in grado di: Predisporre la comanda/ordine, secondo lo standard aziendale richiesto Servire in sala pasti e bevande nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti Somministrare bevande, gelati, snack, prodotti di caffetteria e pasticceria nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti 9

11 CORSO DI OPERATORE DELLA RISTORAZIONE - Quadri Orario INDIRIZZO PREPARAZIONE PASTI Disciplina Prima Seconda Terza Italiano Storia Inglese Matematica Diritto ed economia 2 2 2* Scienza degli alimenti Laboratorio cucina Laboratorio di Sala e Bar 4 // // Francese // 2 2 Scienze motorie e sportive Religione o alternativa totale ore settimanali Stage 160 *Economia aziendale (A017) INDIRIZZO SERVIZI DI SALA E BAR Disciplina Prima Seconda Terza Italiano Storia Inglese Matematica Diritto ed economia 2 2 2* Scienza degli alimenti Laboratorio cucina 2 // // Laboratorio di Sala e Bar Francese Scienze motorie e sportive Religione o alternativa totale ore settimanali Stage 160 *Economia aziendale (A017) 10

12 LO STAGE Nel percorso degli istituti professionali alberghieri è previsto da sempre un periodo di stage che si è articolato, negli anni, per durata e modalità di attuazione, in relazione alla programmazione e agli obiettivi didattici. L Istituto offre agli studenti delle classi terze e quarte l opportunità di svolgere (anche nel periodo estivo) stage presso le aziende, fatta salva la stipula di convenzioni con le aziende stesse, le loro rappresentanze sindacali e di categoria. Il "Vespucci", facendo proprio questo enorme bagaglio di esperienza maturato nel tempo, ha definito per lo stage aziendale finalità, procedure e risultati attesi. Finalità Tra gli obiettivi risulta prioritario il produrre forme di comunicazione reali tra ambiente formativo e contesti aziendali, così da accorciare la distanza formazione-mondo del lavoro Scuola e impresa, definendo strategie progettuali comuni, sono in grado di fornire allo studente conoscenze e esperienze del contesto produttivo che consolidano abilità e atteggiamenti professionali con positive ricadute per entrambe. Procedure Preliminarmente, sulla base della mailing list, si individuano aziende alberghiere, turistiche e ristorative disponibili ad accogliere gli allievi secondo il calendario proposto dall Istituto. Con le stesse si definisce un percorso che preveda criteri comuni di valutazione e di conduzione del periodo di stage; contestualmente si individuano le figure che fungono da tutor aziendale e scolastico. Gli studenti vengono quindi inviati nell azienda di destinazione, seconde le modalità previste dalla procedura del servizio stage. Al termine dell esperienza il tutor aziendale compila una griglia di valutazione e una relazione finale sullo stagista. Il responsabile del servizio stage le raccoglie e le mette a disposizione dei Consigli di Classe, della Commissione Stage, e relaziona alla fine dell anno al Collegio Docenti. Risultati attesi Questa esperienza vuole indurre nello studente attenzione ai mutamenti in atto nel mercato del lavoro e nelle realtà aziendali, promuovere la cultura della formazione permanente, atteggiamenti vincenti in un contesto produttivo dinamico, come è quello turistico-alberghiero. L ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Per assicurare agli studenti, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, il nostro istituto propone ai sensi dell art. 4 legge 53/2003 e DLgs 77/2005 percorsi in alternanza scuola-lavoro con le seguenti finalità: a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all'articolo 1, comma 2, nei processi formativi; e) correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Al fine di realizzare le finalità sopra elencate verrà costituita apposita commissione di lavoro coordinata dalla Funzione Strumentale dedicata. Il periodo di alternanza Scuola-Lavoro trova realizzazione attraverso convenzioni di durata annuale con le aziende selezionate che condividano con l istituto sia le finalità sia la progettualità per realizzarle. La durata si quantifica in 120 ore per le classi terze e circa 150 ore per le classi quarte del percorso di Istruzione Professionale, mentre per le classi seconde e terze del percorso di Istruzione e Formazione Professionale si prevedono circa 150 ore. 11

13 Qualora le aziende ospitanti richiedano di prolungare tale durata (anche in periodi non coincidenti con l attività didattica) l Istituto si impegna a rivedere i termini della convenzione sentite e valutate le proposte dell azienda stessa e recepita la disponibilità delle famiglie e degli allievi. FINALITÀ FORMATIVE ED EDUCATIVE Considerato il ruolo formativo non selettivo della scuola, le finalità formative che si intendono perseguire sono: 1. Successo formativo. 2. Pari opportunità. 3. Inserimento nel mondo del lavoro. 4. Qualità dell apprendimento attraverso: Sviluppo della personalità; raggiungimento di un più alto livello di conoscenze e capacità critiche. Sviluppo di conoscenze, competenze e abilità finalizzate ad un percorso personale di formazione. Sviluppo di una solida cultura di base e di una costante disponibilità all'apprendimento per affrontare le continue trasformazioni sociali ed economiche richieste dal mondo del lavoro. Le finalità educative che l Istituto si impegna a realizzare sono così declinabili: Rispetto di sé, degli altri e delle cose. Acquisizione di responsabilità. Capacità di autocontrollo. Capacità di riflettere criticamente sulla realtà. Capacità di compiere scelte pienamente autonome. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI 1. COMPETENZA CONOSCITIVA Saper appropriarsi di contenuti 2. COMPETENZA LINGUISTICO COMUNICATIVA Saper comprendere un testo (orale, scritto, iconico) Saper produrre un testo (scritto, orale) Saper utilizzare il linguaggio più idoneo al contesto Saper elaborare il messaggio Saper strutturare il messaggio 3. COMPETENZA METODOLOGICA Saper effettuare analisi Saper effettuare sintesi Saper operare rielaborazioni Saper utilizzare il metodo di lavoro 4. COMPETENZA OPERATIVA Saper utilizzare le fonti e gli strumenti di lavoro Saper risolvere un problema in ambito professionale 5. COMPETENZA PERSONALE Saper ascoltare, relazionarsi Saper collaborare Saper lavorare in gruppo OBIETTIVI SPECIFICI Per gli obiettivi specifici si fa riferimento alla programmazione definita da ogni coordinamento di materia secondo uno sviluppo modulare concordato. La programmazione così definita è raccolta nel documento di Programmazione d Istituto che può essere visionato in vicepresidenza. 12

14 LA VALUTAZIONE La valutazione è il momento in cui il percorso didattico definisce in modo visibile il proprio valore. È un momento di grande importanza formativa, essa serve: agli studenti perché chiarisce loro il livello di preparazione raggiunto; alla famiglia perché permette di seguire i progressi del percorso formativo dell alunno; alla scuola per verificare l adeguatezza delle risposte ai bisogni degli studenti e quindi mettere in atto le strategie per migliorare le proposte. La valutazione è quindi il momento in cui viene valorizzato il patto formativo alunni- genitori- insegnanti. La scuola è garante di trasparenza dei criteri di valutazione e della riservatezza rispetto alla valutazione dei singoli. La valutazione è incentrata sulle prove e non sulla persona, si basa su un congruo numero di verifiche scritte, pratiche e orali ; essa è di tipo: settoriale, cioè relativa a contenuti specifici; formativa, cioè mirante al recupero delle carenze; sommativa, cioè funzionale alla valutazione finale. Il D.M. 80 del 3 ottobre 2007 e l O.M. 92 del 5/11/2007 impongono alle scuole di organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico educativi di sostegno per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate (art.1 D.M. 80 del 3/10/2007). Il Collegio dei Docenti ha recepito le finalità delle predette norme e ritiene che le attività di sostegno e di recupero costituiscano parte integrante e permanente dell offerta formativa, che abbiano lo scopo fondamentale di prevenire l insuccesso formativo, e che si debbano, pertanto, realizzare in ogni periodo dell anno scolastico secondo modalità organizzative e di realizzazione coerenti con la diversa natura dei fabbisogni prevalenti e nel limite della disponibilità delle risorse assegnate. Il Collegio dei Docenti chiamato ad elaborare interventi di sostegno per prevenire l insuccesso scolastico ha individuato le seguenti tipologie di interventi: durante tutto l anno saranno previsti interventi di recupero in itinere, nell ambito della flessibilità del 20%, anche attraverso lavoro individuale monitorato assegnato dall insegnante all alunno durante l attività curricolare; al termine del primo quadrimestre e sulla base degli esiti rilevati in quella sede potranno essere predisposti corsi di recupero intensivi, con modifica dell orario didattico delle lezioni, per quegli studenti che risultassero carenti in determinate discipline. Il Consiglio di classe, al termine dello scrutinio, individuerà le materie oggetto di recupero, i docenti disponibili ad effettuare il corso, gli alunni destinatari e le carenze da colmare. I corsi saranno per gruppo monoclasse (fino a 15 studenti), per gruppo interclasse per numeri esigui di insufficienze per classe. Il calendario di tali interventi sarà comunicato alle famiglie che potranno anche decidere, previa richiesta scritta, di non volersene avvalere; ulteriori momenti di recupero potranno essere attivati anche con modalità diverse (sportello) nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. A conclusione di ogni intervento saranno programmati momenti di verifica per accertare il superamento delle lacune. Al termine delle lezioni (mese di giugno), sulla base dei criteri stabiliti nella riunione del 4/03/2008 e che qui di seguito si riportano, il consiglio di classe propone il rinvio della formulazione del giudizio finale per quegli alunni che presentino non più di tre insufficienze non gravi ed abbiano dimostrato durante l anno scolastico capacità di apprendimento tali da far ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi didattici che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell anno scolastico. Il Consiglio di Classe può deliberare la sospensione del giudizio anche, in presenza di non più di tre insufficienze gravi, considerato che si ritenga possibile il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente e la partecipazione agli appositi interventi di recupero che saranno attuati tra la fine del mese di giugno e la prima decade di luglio. Il 13

15 calendario di tali interventi sarà comunicato alle famiglie che potranno anche decidere, previa richiesta scritta, di non volersene avvalere. Le verifiche finali e l integrazione dello scrutinio, con ammissione o non ammissione, saranno effettuate non oltre la prima settimana di settembre. Criteri di valutazione Premesso che la valutazione finale: - consiste nella verifica in positivo della maturazione degli alunni e dei progressi avvenuti nell acquisizione di conoscenze, capacità e competenze; - esclude la definizione e l applicazione meccanica di criteri meramente quantitativi, il Collegio dei docenti dopo la consultazione dei Consigli di Classe, delibera i criteri e parametri di valutazione che seguono, da utilizzare nello svolgimento degli scrutini intermedi e finali, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni dei Consigli medesimi. 1. Le proposte di voto devono scaturire da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti e pratici svolti all interno delle ore di lezione e a casa, corretti e classificati nel corso dell anno scolastico, così da poter accertare il raggiungimento degli obbiettivi propri di ciascuna disciplina. 2. In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe delibererà: 2.1 la promozione per merito degli alunni che risultino sufficienti in tutte le materie; 2.2 il rinvio della formulazione del giudizio finale per quegli alunni degli alunni che presentino non più di tre insufficienze non gravi ed abbiano dimostrato durante l anno scolastico capacità di apprendimento tali da far ritenere possibile un proficuo recupero attraverso gli interventi didattici che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell anno scolastico. Il C.d.C. può deliberare il rinvio del giudizio anche, in presenza di non più di tre insufficienze gravi, considerato che si ritenga possibile il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente e la partecipazione agli appositi interventi di recupero. In questi casi la deliberazione sarà assunta con riferimento ai seguenti criteri: - una positività complessiva nelle competenze, capacità e conoscenze nelle rimanenti discipline; - un miglioramento rispetto alla situazione di partenza od ai risultati del primo quadrimestre ottenuto anche mediante la partecipazione ad attività di sostegno e/o a corsi di recupero, come documentato dalle relazioni dei corsi stessi, e tenendo conto del curricolo complessivo dell alunno; - una progressione in ordine ai livelli di apprendimento, e il raggiungimento di un livello che garantisca il recupero delle carenze, nelle discipline insufficienti, entro la fine dell anno la presenza di altri elementi positivi di giudizio quali: - la costanza e la qualità dell impegno - l interesse per le discipline e per il percorso formativo - la cooperazione al lavoro didattico ed il positivo comportamento dei propri doveri - un metodo di studio sufficientemente organizzato (in previsione di un recupero personale) - un curricolo di studi generalmente positivo; Per gli alunni delle classi prime il Consiglio di Classe porrà particolare attenzione alla possibilità di una maturazione delle capacità ed al conseguente recupero delle lacune nell arco del biennio 2.3 Il Consiglio delibera la non promozione, in presenza di insufficienze nelle conoscenze, capacità e competenze necessarie per affrontare la classe successiva in modo proficuo; carenze non recuperabili in tempi brevi né in modo autonomo da parte dell alunno, né mediante appositi interventi didattici integrativi, tenuto conto: - di diffuse insufficienze gravi e non gravi o di numerose insufficienze non gravi; - della mancata progressione dell allievo in ordine a conoscenze e capacità vedendo confermate le lacune evidenziate nella fase di partenza o durante l anno scolastico, pur in presenza di attività di recupero in qualsiasi modo a suo tempo deliberate dal C.d.C.; - del rifiuto sistematico di ogni impegno nello studio di una o più discipline, ripetuto nel corso degli anni; - del mancato recupero del debito formativo degli anni precedenti; 14

16 - uno scarso e discontinuo impegno di studio - la mancata partecipazione al lavoro di classe - un metodo di studio inefficace Per quanto riguarda gli studenti delle attuali classi quinte le nuove disposizioni contenute nella L. n. 1/2007 e dall O.M. n. 26/2007 art. 2 c.1 e di riforma dell esame di Stato hanno individuato i criteri che dovranno essere utilizzati per emettere il giudizio di ammissione/non ammissione. Il profilo valutativo comprende le seguenti voci: conoscenze competenze capacità critiche ed espressive sforzi compiuti per colmare le lacune (cfr. C.M. n. 5 del 17/1/2007). 2.4 Per gli alunni portatori di abilità diverse BES, certificati ai sensi della L. 104/92 e che fruiscono di interventi di sostegno, i docenti di sostegno fanno pare a pieno titolo del Consiglio di Classe e partecipano alla valutazione finale di tutti gli alunni della classe che fruisce degli interventi di sostegno. Gli allievi BES per i quali il consiglio di classe predispone il Piano Didattico per Obiettivi Minimi, saranno valutati tenendo conto degli obiettivi minimi ivi indicati o globalmente riconducibili alle linee guida e ai programmi ministeriali. Gli allievi BES per i quali il consiglio di classe predispone il Piano Didattico Differenziato, saranno valutati tenendo conto degli obiettivo specifici ivi descritti e non riconducibili strettamente alle linee guida e ai programmi ministeriali. 2.5 Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2.6 Per gli alunni stranieri inseriti nelle diverse classi, per la valutazione diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze essenziali acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella certificativa si prendono in considerazione il percorso dell alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell alunno. LA VALUTAZIONE DI SISTEMA La costruzione di un sistema di valutazione finalizzato al progressivo miglioramento e all armonizzazione della qualità del servizio di istruzione e formazione è un esigenza presente da tempo nel nostro istituto, anche in relazione all esigenza di una più ampia autonomia organizzativa e didattica. Il pieno sviluppo dell autonomia scolastica richiede infatti anche la capacità di rendere conto dei risultati ottenuti, dei percorsi di autovalutazione e di miglioramento della qualità avviati. Risulta pertanto evidente che la rilevazione esterna degli apprendimenti può fornire al nostro istituto uno strumento standardizzato utile per potersi rapportare sia ai livelli nazionali di riferimento, ma anche per poter oggettivamente verificare il proprio lavoro all interno della stessa scuola e poter progettare, sulla base di una autovalutazione interna, processi di miglioramento dell efficacia della nostra azione formativa ed educativa. 15

17 TABELLA DI CORRISPONDENZA VOTO-LIVELLO RAGGIUNTO CONOSCENZE: possesso dei contenuti della disciplina CAPACITÀ : disponibilità - attitudine ad affrontare aspetti delle discipline COMPETENZE: specifica e delimitata preparazione a risolvere un problema. VOTO 10 LIVELLO RAGGIUNTO Conoscenze : approfondite, integrate da ricerche e apporti personali Competenze: esposizione esauriente e critica; piena padronanza dei registri linguistici Capacità: critiche e creative con confronti interdisciplinari 9 Conoscenze: approfondite e personali, rielaborazione degli argomenti svolti Competenze: esposizione corretta; comprensione di testi e di documenti orali e scritti; utilizzando le strategie imparate; linguaggio specifico sempre costante e ricchezza lessicale; originalità nell applicazione di quanto appreso Capacità : critiche e valutative, collegamenti interdisciplinari, confronti nell ambito della disciplina 8 Conoscenze: puntuali e consapevoli di tutti gli argomenti svolti, comprensione sicura Competenze:esposizione corretta e fluida; applicazione e impostazione precisa e personale; linguaggio specifico appropriato Capacità critiche e di sintesi, collegamenti nell ambito della disciplina 7 Conoscenze: di tutti gli argomenti svolti, comprensione sicura Competenze: esposizione corretta e fluente; applicazione e impostazione puntuale; utilizzo quasi costante del linguaggio specifico Capacità: logiche costanti 6 Conoscenze: conoscenza e comprensione della quasi totalità degli argomenti svolti Competenze: esposizione chiara e sufficientemente fluida; linguaggio corretto anche se non sempre specifico; applicazione e impostazione corrette Capacità : di sintesi adeguata 5 Conoscenze: conoscenza e comprensione superficiali degli argomenti svolti Competenze: esposizione incerta con frequenti ripetizioni ed errori nelle strutture; linguaggio inadeguato, non sempre specifico; lievi errori di applicazione e di impostazione Capacità: elaborazione personale limitata e non del tutto corretta 4 Conoscenze: conoscenza e comprensione superficiali e incomplete degli argomenti svolti Competenze: esposizione stentata con improprietà e gravi errori linguistici; uso scarso del lessico specifico; gravi errori di impostazione e difficoltà marcante nell applicazione di quanto appreso Capacità: analitiche elementari 3 Conoscenze: conoscenza e comprensione mnemoniche, molto frammentarie e assai lacunose Competenze: esposizione disordinata e confusa; - linguaggio molto scorretto Capacità: mancanza di comprensione delle richieste e degli argomenti svolti 2 Conoscenze: copiatura certa; mancanza assoluta di preparazione; non conoscenza di alcun argomento svolto Competenze: nulle Capacità: nulla 1 Conoscenze: rifiuto di sottoporsi a verifica scritta o orale, scena muta, consegna del foglio in bianco Competenze: non emerge Capacità: non emerge 16

18 LA VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI Il Collegio dei Docenti ha predisposto e deliberato i seguenti criteri di valutazione del comportamento degli studenti: 1. Rispetto nei confronti delle persone, degli strumenti di lavoro, degli arredi e in generale degli ambienti di studio e di socializzazione. 2. Rispetto delle idee altrui, con conseguente superamento dei pregiudizi, dell individualismo e dell esibizionismo. 3. Autocontrollo sia nella sede scolastica che al di fuori di essa nel caso di attività e interventi educativi particolari, come viaggi di istruzione, visite guidate, partecipazione ad eventi culturali o sportivi. 4. frequenza regolare dei corsi; 5. assolvimento regolare degli impegni di studio; 6. partecipazione attiva e responsabile alla vita della comunità scolastica nel rispetto delle sue regole; 7. disponibilità alla collaborazione. Pertanto si ritiene che sia eccellente (voto 10), ottimo (voto 9) o buono (voto 8) il comportamento caratterizzato dalla presenza in vario grado di tutti i requisiti. Discreto (voto 7) il comportamento in cui siano riscontrabili in misura più attenuata tutti i requisiti e pur in presenza di note disciplinari per infrazioni di grado lieve o medio (si veda regolamento di disciplina). Per la valutazione di sufficienza (voto 6) sono da considerarsi irrinunciabili i primi tre requisiti e potranno essere presenti note disciplinari per infrazioni di grado più grave. La valutazione insufficiente (voto 5) potrà essere deliberata e opportunamente motivata nei confronti dell alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità, nei contesti di cui al comma 1 dell articolo 2 del decreto legge, dei comportamenti: a. previsti dai commi 9 e 9-bis dell articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni; b. che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni. La valutazione del comportamento può essere riassunta nella seguente tabella: Indicatori Voto Rispetto nei confronti delle persone, degli strumenti di lavoro, degli arredi e in generale degli ambienti di studio e di socializzazione. ***** **** *** ** * Rispetto delle idee altrui, con conseguente superamento dei pregiudizi, dell individualismo e dell esibizionismo. ***** **** *** ** * Autocontrollo sia nella sede scolastica che al di fuori di essa nel caso di attività e interventi educativi particolari, come viaggi di istruzione, visite guidate, partecipazione ad eventi ***** **** *** ** * culturali o sportivi. frequenza regolare dei corsi ***** **** *** ** * assolvimento regolare degli impegni di studio ***** **** *** ** * partecipazione attiva e responsabile alla vita della comunità scolastica nel rispetto delle sue regole ***** **** *** ** * disponibilità alla collaborazione. ***** **** *** ** * 17

19 CRITERI DI SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI FINALI Per assicurare omogeneità e coerenza di comportamento nello svolgimento degli scrutini finali, il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti criteri: Le proposte di voto che ogni insegnante presenta al Consiglio di Classe devono essere espresse da un numero intero. Tale numero sarà il risultato di un analisi che tenga conto della valutazione sommativa scaturita da un congruo numero di prove finalizzate all accertamento del raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi propri di ogni disciplina e anche da altri elementi di valutazione come l impegno, l interesse, la partecipazione, i progressi rispetto ai livelli di partenza. I voti sono espressi in decimi secondo la scala di corrispondenza tra voto e giudizio espressa dalla griglia di valutazione delle competenze approvata. Qualora lo studente presenti carenze in una o più discipline il Consiglio di Classe, prima dell approvazione dei voti, tiene conto: della possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e i contenuti propri della disciplina interessata nel corso dell anno scolastico successivo; della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell anno scolastico successivo; dell attitudine dell allievo ad organizzare autonomamente il proprio lavoro; della propensione dell allievo per il tipo di indirizzo scelto. Nel caso di sospensione del giudizio ( art.6 O.M. 92 del 5/11/2007), il Coordinatore di Classe comunica per iscritto alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe, la/le materia/e insufficienti e le modalità di recupero. Sul tabelloni apparirà la dicitura Sospensione del giudizio Nei casi di non ammissione alla classe successiva il Coordinatore di Classe comunica alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe. Nel caso di esito negativo degli scrutini finali e/o degli esami sul tabellone dell istituto l indicazione dei voti è sostituita con il riferimento al risultato negativo riportato ( non ammesso, non qualificato ). La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell alunno in sede di scrutinio finale. Pertanto il numero delle assenze, pur non essendo di per se stesso preclusivo della valutazione del profitto, incide tuttavia negativamente sul giudizio complessivo, a meno che da un congruo numero di verifiche, svolte a casa o a scuola, corrette e classificate, si possa comunque accertare il raggiungimento degli obiettivi propri di ciascuna disciplina. Il Consiglio di Classe procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base delle norme ministeriali e delle indicazioni generali approvate dal Collegio dei Docenti. 18

20 ATTIVITÀ DI FUNZIONI STRUMENTALI, COMMISSIONI, PROGETTI L attività dell Istituto alberghiero Vespucci si articola, oltre che nella tradizionale didattica in aula e nei laboratori, anche attraverso l intervento di Funzioni Strumentali, Commissioni, Progetti. GRUPPO QUALITÀ ATTIVITA DI FUNZIONI STRUMENTALI COMMISSIONI, PROGETTI Gestione del Sistema Qualità con particolare attenzione alla misurazione della qualità dei servizi offerti e del livello di soddisfazione del personale e dell utenza. Valutazione della funzionalità e dell efficacia dell offerta formativa sulla base degli indicatori individuati per il Sistema di Gestione della Qualità dell Istituto. Progettazione, in collaborazione con il Responsabile della Programmazione, dell offerta formativa sulla base dei consuntivi delle attività di Funzioni Strumentali, Commissioni, Progetti. PROGRAMMAZIONE ORARIO Definizione delle linee generali della programmazione didattica in coordinazione con il Dirigente Scolastico, i Coordinamenti di Materia e le Commissioni. Realizzazione, in collaborazione con i coordinatori di materia, della programmazione modulare per competenze. Modelli per la certificazione delle competenze. Progettazione, in collaborazione con il Gruppo Qualità, dell offerta formativa sulla base dei consuntivi delle attività di Funzioni Strumentali, Commissioni, Progetti. Definizione dell orario delle classi in coordinazione con il Dirigente Scolastico, sentito il parere del Collegio dei docenti e acquisiti i criteri definiti dal Consiglio di Istituto. In avvio di anno scolastico predispone un orario provvisorio. Provvede a definire l orario definitivo delle lezioni. Predispone inoltre l orario dei corsi di recupero ORGANIZZAZIONE Organizzazione dell attività didattica in collaborazione con il Dirigente Scolastico e con le Funzioni Strumentali. FORMAZIONE CLASSI Definizione dei gruppi classe in base ai criteri stabiliti dal Collegio Docenti. ORIENTAMENTO: ATTIVITÀ DI SPORTELLO Informazione all utenza interna ed esterna. ORIENTAMENTO IN ENTRATA Realizzazione di momenti collettivi di orientamento ORIENTAMENTO IN ITINERE Orientamento e riorientamento rivolto alle classi prime anche in collaborazione con formatori esterni. Orientamento alla scelta dell indirizzo nelle classi seconde anche in collaborazione con esperti esterni. ORIENTAMENTO IN USCITA Attività di tutoraggio rivolta agli studenti di quinta per l inserimento nel mondo del lavoro o per il proseguimento degli studi. Aggiornamento del data base degli studenti diplomati presenti in rete. Attività di orientamento alle professioni turistico-alberghiere in collaborazione con esperti del settore Intermediazione fra domanda e offerta di lavoro ATTIVITA MULTIMEDIALE GESTIONE DEL SITO WEB E DELLA MAIL BOX SALUTE Aggiornamento del sito e gestione ordinaria Gestione quotidiana della mail box Avvio progettazione per patente europea computer - ECDL Realizzazione del progetto Prevenzione tossicodipendenze rivolto a classi seconde in collaborazione con enti esterni. Realizzazione del progetto Educazione all affettività e alla sessualità rivolto a classi prime. Sportello psicologico. Raccordo con lo spazio ascolto psicologico, con lo sportello orientamento, con la commissione sostegno all handicap. Progetto genitori: incontri con la psicologa dell ASL distretto 3. Progetto problematiche andrologiche per le classi quarte e quinte. Progetto Educazione tra pari in collaborazione ASL 19

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