La TATTICA del MURO. Muro. giugno

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1 La TATTICA del 1.0 COMINCIAMO L'ANALISI DI UN FONDAMENTALE STRETTAMENTE CORRELATO CON GLI ALTRI DELLA FASE BREAK, PONENDO L'ATTENZIONE SUI QUATTRO OBIETTIVI PRINCIPALI DELLA NOSTRA AZIONE. Trattando della "fase break", abbiamo detto, che essa corrisponde ad un sistema, i cui elementi sono strettamente correlati. Non possiamo parlare di Muro, senza metterlo in correlazione con gli altri elementi della "fase break" che lo precedono (Servizio e Attacco) o che lo seguono (Difesa e Contrattacco). Per poter ottimizzare al meglio il gioco a Muro della nostra squadra, bisogna che definiamo bene le caratteristiche delle nostre atlete in questo fondamentale. Prima di tutto, bisogna definire le atlete forti (da far ruotare di fronte agli attaccanti avversari migliori) e le atlete meno forti (da far ruotare sugli attaccanti avversari più deboli). In base, a questa analisi definiamo le competenze di ogni singola giocatrice a Muro. Infine, affidiamo al centrale il compito di organizzare il tutto e di fare le scelte tattiche di squadra. E' importante che queste scelte vengano fatte dalla giocatrice centrale, che, per il suo ruolo, è l'atleta che deve avere maggiori responsabilità nel Muro, investendo molte energie e molta concentrazione sia in allenamento che in partita. Prima di andare ad analizzare le competenze di ogni atleta a Muro, definiamo bene quali sono gli obiettivi del Muro. Page 1 of 24

2 La TATTICA del 1.1 Tecnica di. Lo Spostamento: La tecnica e la rapidità dello spostamento, sono molto importanti nell'esecuzione del Muro, soprattutto per le atlete di posto 4 e 3. La tecnica di spostamento nel femminile si conclude spesso, con un'azione di "presalto". Il Tempo di Muro: Altro elemento fondamentale per la buona riuscita del Muro è il tempo di salto, che deve tenere conto dell'attaccante (tipo di caricamento del braccio, quanto salta, se tende a ritardare il colpo), del tipo di traiettoria dell'alzata (1 tempo, 2 tempo, palla alta) e della distanza dell'alzata da rete. Il Posto in cui si Salta: Tale elemento, che è sempre importante per posizionarsi davanti all'attaccante, assume maggiore valenza quando dobbiamo coprire una precisa zona del campo, in collegamento con la Difesa. La Penetrazione delle Mani: E' una capacità importante del giocatore di Muro, che deve andare non con le braccia in alto, ma deve cercare di invadere con le mani lo spazio aereo avversario. La Posizione delle Braccia e il Tempo di ingresso nel Muro: Le braccia vanno tenute ferme e se non diritte, devono essere verso l'interno del campo. Entrare con le braccia all'ultimo momento, per non permettere all'attaccante di leggere le intenzioni del Muro. Page 2 of 24

3 La TATTICA del 1.2 Obiettivi del. Conquistare un punto diretto: Quello che gli statunitensi chiamano "Killer/Block", ovvero, la ricerca di un' azione vincente, attraverso il Muro, che dia subito un punto diretto alla nostra squadra, senza che l'avversario abbia la possibilità di coprire e quindi rigiocare. Rallentare la palla per permettere alla Difesa di intervenire con facilità: Questa situazione, "Defender/Block" o Muro passivo, ha come scopo quello di ridurre la velocità dell'attacco avversario, attraverso un'azione del Muro, per favorire l'opportunità di un intervento difensivo su una palla più lenta. Coprire una precisa zona del campo per permettere alla Difesa di posizionarsi in un'altra: Il compito del Muro, è anche quello di andare a chiudere una zona del campo stabilita, per costringere l'attaccante avversario a schiacciare fuori da questa zona, dove ha il compito di intervenire la Difesa. Generalmente, la direzione più forte dell'attaccante si copre con il Muro e la meno forte è coperta dalla Difesa. In questo modo, si cerca di costringere l'attaccante a eseguire il suo colpo più debole. Indurre l'attaccante a commettere un errore: Quando l'attaccante si sente pressato dal Muro avversario, che gli chiude la sua direzione migliore, o nel caso di un Muro a tre, la maggior parte del campo disponibile per attaccare può essere indotto all'errore. Per capire bene il valore di un Muro, dobbiamo anche sapere valutare le traiettorie in caso di tocco della palla. Al primo posto va il Muro vincente, poi consideriamo tutti i muri che toccano/smorzano la traiettoria dell'attacco e consente alla nostra squadra di riattaccare la palla. In seguito valutiamo il Muro in cui la palla rimane nel campo avversario e può essere riattaccata e infine consideriamo il Muro negativo, che consiste nel tocco a Muro/OUT oppure il passaggio dell'attacco attraverso di esso senza possibilità di Difesa. Page 3 of 24

4 La TATTICA del 2.0 ANALIZZIAMO ATTRAVERSO QUATTRO DIVERSE SITUAZIONI DI GIOCO PRIORITA' E COMPETENZE DELLE ATLETE IPEGNATE A FERMARE GLI ATTACCHI AVVERSARI. 2.1 Le competenze delle atlete. Le atlete che eseguono il Muro, devono avere chiari i compiti da svolgere e saper distinguere tra loro compito principale e quello, per cosi dire, secondario. Tali compiti, nella pallavolo femminile, possono cambiare a seconda della posizione della palleggiatrice avversaria e del tipo d'azione d'attacco che esegue la giocatrice centrale avversaria. Analizziamo le competenze d'ogni giocatrice impegnata a Muro, distinguendo alcuni casi diversi. 2.2 Situazione 1. Partiamo da una situazione in cui la palleggiatrice avversaria si trova in seconda linea e la centrale attacca la "1", la "2", la "7", mentre la giocatrice opposta attacca da zona 2. In questo caso, la competenza principale della atleta di posto 4 è quella di murare l'attaccante di zona 2 avversaria. Le competenze secondarie sono: *fare assistenza sul primo tempo, in particolare sulla palla "1" e "2" fatta da zona 3 avversaria. *murare la "pipe" dell'attaccante di zona 6. *portare il terzo Muro su Attacco di palla alta dell'attaccante avversario di zona 4. Le ultime due competenze, naturalmente si effettuano in base al livello in cui stiamo giocando, dove l'attacco avversario è molto più pericoloso. Proseguiamo con l'atleta di posto 3 che ha due possibilità. *Se si sceglie l'opzione sulla centrale avversaria di zona 3, la competenza principale è quella di murare l'atleta di zona 3 avversario sul primo tempo "1" e "2" e la competenza secondaria di andare a murare le altre due attaccanti in banda. Page 4 of 24

5 La TATTICA del *Se si sceglie di effettuare la LETTURA, la competenza principale è quella di arrivare a murare le due attaccanti di zona 2 e di zona 4 e come competenza secondaria quella di fare un Muro passivo sull'attaccante centrale di zona 3 avversario. Per quanto riguarda l'atleta di posto 2, la competenza principale è quella di fare Muro all'attaccante avversaria di zona 4, mentre le competenze secondarie sono: *fare assistenza sul primo tempo, in particolare sulla palla "7" fatta da zona 3-4 avversaria. *murare la "pipe" dell'attaccante di zona 6 avversaria (se necessario). *portare il terzo Muro su Attacco di palla alta, per l'attaccante avversario di zona 2 (se necessario). Le competenze primarie restano sempre, mentre quelle secondarie sono assegnate o meno ad un atleta in base alla sua capacità di Muro, al livello del campionato che stiamo facendo e in base al livello delle avversarie che abbiamo di fronte. 2.3 Situazione 2. Nel secondo caso supponiamo che la palleggiatrice avversaria sia ancora in seconda linea ma a differenza di prima la centrale avversaria attacca la "fast" e la "2" mentre l'attaccante di zona 2 avversaria attacca la "3" ovvero un secondo tempo nel mezzo del campo. In questo caso i compiti del Muro variano nel seguente modo. La competenza principale della giocatrice di posto 4 è quella di murare ad OPZIONE la fast dell'attaccante avversaria di zona 3. In questo caso il Muro di posto 4 segue la centrale avversaria e salta un attimo dopo rispetto al tempo di salto di questa giocatrice. Le competenze secondarie sono: *arrivare se si ha il tempo a murare la palla 3 della giocatrice avversaria di zona 2. *portare il terzo Muro su Attacco di palla alta per l'attaccante avversario di zona 4 (se necessario). La competenza principale della giocatrice di posto 3 è quella di murare le giocatrici che giocano la palla di secondo tempo, quindi la giocatrice avversaria di zona 2 che attacca la "3" e la palla "5" (palla spinta in banda) giocata con la giocatrice di zona 4. La competenza secondaria è quella di arrivare a fare un Muro difensivo sugli attacchi "fast" e "2" del centrale avversario. La competenza principale di posto 2 è quella di murare zona 4 avversaria. La competenza secondaria è quella di murare la palla "3" dell'atleta di zona 2 avversario. Page 5 of 24

6 La TATTICA del 2.4 Situazione 3. Nel terzo caso supponiamo che la palleggiatrice avversaria sia in prima linea, la centrale avversaria attacca la "fast" e la "2" e venga usato l Attacco da zona 6 in "pipe" nel mezzo del campo. In questo caso i compiti del Muro variano nel seguente modo. La competenza principale della giocatrice di posto 4 è quella di murare ad OPZIONE la fast e la 2 dell'attaccante avversaria di zona 3. In questo caso il Muro di posto 4 segue la centrale avversaria. Le competenze secondarie sono: *arrivare se ha il tempo a murare la pipe della giocatrice avversaria di zona 6. *portare il terzo Muro su Attacco di palla alta per l'attaccante avversario di zona 4. Per la giocatrice di posto 3 dipende dalla tattica che si sceglie di adottare. Se si decide di murare a LETTURA, la competenza principale è quella di murare le giocatrici che giocano la palla di secondo tempo, ovvero la pipe per la giocatrice avversaria di zona 6 e la palla "5" (palla spinta in banda) giocata con la giocatrice di zona 4. La competenza secondaria è quella di arrivare a fare un Muro difensivo sugli attacchi "fast" e "2" del centrale avversario. Se si decide invece di murare a OPZIONE e SOVRACCARICARE una delle attaccanti, la competenza principale diventa quella di murare l attaccante avversario prescelto (generalmente la centrale oppure l Attacco da zona 4). La competenza principale di posto 2 è quella di murare zona 4 avversaria. La competenza secondaria è quella di murare la "pipe" dell'attaccante di zona 6 avversario. 2.5 Situazione 4. Nel quarto e ultimo caso analizzato supponiamo che la palleggiatrice avversaria sia in prima linea, la centrale avversaria attacca la "1", la "2" e la 7 e che venga usato l Attacco da seconda linea da zona 1. In questo caso se l Attacco da seconda linea viene valutato pericoloso e i compiti del Muro saranno come nella situazione 1 altrimenti variano nel seguente modo. La competenza principale della giocatrice di posto 4 è quella di murare ad OPZIONE la giocatrice avversaria di zona 3, sia che esegua la 1, la 2 o la 7. In questo caso il Muro di posto 4 segue la centrale avversaria. Le competenze secondarie sono: *murare l Attacco da seconda linea della giocatrice avversaria di zona 1. *portare il terzo Muro su Attacco di palla alta per l'attaccante avversario di zona 4 (se necessario). Page 6 of 24

7 La TATTICA del Per la giocatrice di posto 3 la competenza principale è quella di murare in LETTURA la giocatrice avversaria di zona 3 e di chiudere il Muro su palla "super" (palla tesa in banda) giocata con la giocatrice di zona 4. La competenza secondaria è quella di arrivare a fare un Muro sull Attacco "2" del centrale avversario e di raddoppiare il Muro sull Attacco da seconda linea da zona 1. La competenza principale di posto 2 è quella di murare zona 4 avversaria. La competenza secondaria è quella di raddoppiare il muro sulla "7" del attaccante centrale avversario. 2.6 Posizioni di partenza. In base alle competenze che abbiamo assegnato alle giocatrici a Muro, in base alle situazioni analizzate e in base alla tattica che intendiamo adottare, il Muro può partire più aperto, più chiuso o misto. La giocatrice centrale di posto 3 partirà comunque dal centro della rete, salvo poi spostarsi in anticipo se segue una tattica (stando sicuramente attenta a non farsi vedere dalla palleggiatrice avversaria). Le giocatrici di posto 2 e posto 4 partono in una posizione che garantisce la competenza principale, ma che possa consentire di effettuare anche le competenze secondarie. Page 7 of 24

8 La TATTICA del 3.0 A LETTURA O A OPZIONE. QUANDO SCEGLIERE E COME APPLICARE DUE DEI PIU COMUNI SISTEMI DI DI SQUADRA NELLA PALLAVOLO. 3.1 Tattiche di squadra. Prima di analizzare le tattiche di Muro più comuni, premetto che, per eseguire bene tatticamente il Muro, bisogna aver osservato con attenzione la situazione di gioco che abbiamo di fronte. Le atlete, prima della Battuta, devono aver esaminato la rotazione in cui si trova la palleggiatrice avversaria e le attaccanti di prima e seconda linea per quella rotazione. Devono poi, attraverso le informazioni che hanno a disposizione, valutare le situazioni offensive avversarie più probabili. Durante l'azione seguono visivamente nell'ordine: *la Ricezione avversaria (chi e come ha ricevuto), la posizione in cui si trova la palleggiatrice ad alzare (precisa, staccata, spostata). *i movimenti di avvicinamento all Attacco della centrale avversaria ("1", "2", "7" o "fast"). *il Palleggio (dove e come è indirizzato). *per ultima cosa l'attenzione va all'attaccante (direzione rincorsa e braccio) un attimo prima che colpisca. E' bene ricordare, che la tattica di squadra a Muro spetta alla giocatrice centrale. 3.2 Muro a LETTURA. L'atleta di posto 3 si trova sempre a scegliere tra due possibilità: *Aspettare e leggere il Palleggio, per poi spostarsi ed eseguire velocemente un'azione di Muro. *Anticipare l'azione del palleggiatore avversario, effettuando uno spostamento o un salto sull'attaccante che si è scelto.. Il Muro in LETTURA si caratterizza per il fatto che l'attenzione delle atlete a Muro è rivolta tutta nelle mani della palleggiatrice avversaria, nel momento in cui tocca la palla. Le atlete sono ferme e si spostano rapidamente solo dopo aver visto dove viene alzata la palla. La posizione di partenza deve comunque essere abbastanza stretta, per permettere alle atlete Page 8 of 24

9 La TATTICA del di posto 2 e posto 4 di intervenire sull'attacco di primo tempo della centrale avversaria. Tutte le atlete che partecipano a Muro, devono prepararsi con le braccia alte, in modo da arrivare prima possibile ad effettuare un Muro su Attacco di primo tempo. Questa tattica di squadra è molto diffusa nel maschile, mentre per la grande varietà di combinazioni di Attacco che si usano nel femminine, viene utilizzata solo in alcune occasioni. Il caso più ricorrente, nel femminile, dove si usa il Muro a LETTURA, è quello con la squadra avversaria è in situazione di Attacco a tre (fig1). Ci sono poi altre situazioni in cui si usa il Muro a LETTURA, come ad esempio nel caso in cui gli avversari siano in situazione di Attacco a due, con la centrale che attacca la "1", "2" e "7" e l'opposto che attacca la seconda linea da zona 1. Altro esempio di situazione dove gli avversari sono in situazione di Attacco a due, è quello di (fig2) dove la centrale attacca "1", "2", "7" e la "fast" e l'opposta attacca la seconda linea in "pipe" da zona 6. In questo caso, si ha un'esecuzione parziale del Muro a LETTURA, in quanto posto 4 ha la competenza di murare la "fast" della centrale avversaria (OPZIONE4) e posto 3 con posto 2 eseguono il Muro a LETTURA. Un altro esempio invece, dove gli avversari sono in situazione di Attacco a tre, è quello di (fig3) dove la centrale attacca il primo tempo avanti "1". In questo caso, si ha un'esecuzione parziale del Muro a LETTURA, in quanto posto 3, ha la competenza di murare la "1" della centrale avversaria (OPZIONE3) e posto 4 con posto 2 eseguono il Muro a LETTURA. Page 9 of 24

10 La TATTICA del 3.3 Muro a OPZIONE. Questo tipo di tattica di Muro, è caratterizzata dal fatto che almeno un'atleta che partecipa a Muro, decide di opzionare un'atleta avversario, marcandolo prima di aver visto dove la palleggiatrice avversaria dirigerà la palla. Questo tipo di tattica si utilizza soprattutto contro gli attaccanti che utilizzano attacchi veloci, quali la "fast" ed i primi tempi molto anticipati, che non si riescono ad intercettare se non anticipando l'azione di Muro. In questa tattica di Muro, si differenzia anche la tecnica, visto che la nostra atleta non porterà più attenzione alle mani della palleggiatrice avversaria, ma sul attaccante che ha deciso di opzionare. In questo caso il tempo di salto è anticipato rispetto alla "lettura" e la posizione è non più sul pallone ma sulla rincorsa dell'attaccante. Esempi: OPZIONE3 (fig3) dove, posto 3 mura ad OPZIONE la centrale avversaria su Attacco di primo tempo. OPZIONE4 (fig4) si ha quando è l'atleta di posto 4 esegue un Muro ad OPZIONE ad esempio seguire la centrale avversaria tralasciando l'opposta che magari viene poco servita. OPZIONE2 (fig5), è invece la giocatrice di posto 2 che sceglie di opzionare una giocatrice avversaria, come nel caso della centrale avversaria che gioca la "7", che quindi lascia in secondo piano l'avversaria di zona 4, perché è poco servita o perché ha ricevuto lei la Battuta. Page 10 of 24

11 La TATTICA del 4.0 LE SCELTE SPECIALI DA ADOTTARE SOLO IN SITUAZIONI PARTICOLARI O IN CERTI MOMENTI DELLA PARTITA. 4.1 Opzione + Assistenza. Continuiamo ad analizzare le tattiche di squadra e dopo aver distinto il Muro a LETTURA dal Muro ad OPZIONE, ci occupiamo di alcune tattiche "speciali" che adotteremo solo in situazioni particolari. Questa tattica di Muro, che prevede l'utilizzo di un atleta che esegue un Muro ad OPZIONE e un altro atleta che fa ASSISTENZA sullo stesso tipo di Attacco. 4.2 Opzione 3 + Assistenza di posto 4. In una situazione in cui vogliamo dare più attenzione all'attacco di primo tempo "1" della centrale avversaria, diamo al nostro Muro di posto 3 il compito di murare ad OPZIONE (OPZIONE3) ed a posto 4 di fare ASSISTENZA sullo stesso Attacco. In questo modo avremo, nel caso venga servita una palla "1", un Muro sicuro del posto 3, in più il Muro di posto 4 in aiuto su quel tipo di palla. 4.3 Opzione 3 + Assistenza di posto 2. In una situazione in cui vogliamo dare più attenzione all'attacco di secondo tempo "7" della centrale avversaria, diamo al nostro Muro di posto 3 il compito di murare ad OPZIONE (OPZIONE3) ed a posto 2 di fare ASSISTENZA sullo stesso Attacco. Anche in questo modo avremo, nel caso venga servita una palla "7", un Muro sicuro del posto 3, in più il Muro di posto 2 in aiuto su quel tipo di palla. Page 11 of 24

12 La TATTICA del 4.4 Opzione 4 + Assistenza di posto 3. Analizziamo la situazione in cui si trascuri l'attacco avversario da zona 2, per dare molta attenzione all'attacco del centrale avversario in primo tempo 1 o 2 effettuato da zona 3. Assegniamo cosi il compito di murare a OPZIONE a posto 4, mentre posto 3 in ASSISTENZA effettua un Muro in LETTURA. Nel caso venga giocata una palla di primo tempo avremo un Muro sicuro di posto 4 più posto 3 in aiuto. 4.5 Opzione 2 + Assistenza di posto 3. Nel caso in cui la centrale avversaria giochi più spesso un Attacco di secondo tempo "7" e riteniamo poco importante l'attacco proveniente da zona 4, assegniamo il compito di murare ad OPZIONE al giocatore di posto 2, mentre posto 3 sarà in assistenza effettuando un Muro in LETTURA. Nel caso in cui la centrale avversaria giochi questo tipo di palla, ci sarà un Muro sicuro di posto 2 in più posto 3 in aiuto. 4.6 Doppia Opzione o Sovraccarico. Questo tipo di tattica, è allo stesso tempo, molto rischiosa ma anche molto efficace se si "indovini" il tipo di Attacco avversario. Essa prevede che due atlete della nostra squadra vadano ad OPZIONE su un tipo di Attacco o per meglio dire, su qualsiasi tipo di Attacco effettuato da un preciso attaccante. Appare chiaro che, se da un lato avremo molte possibilità di successo nel caso in cui ad attaccare sia l'attaccante da noi opzionata, resteremo molto scoperti nel caso in cui ad attaccare sia un altro giocatore. Page 12 of 24

13 La TATTICA del 4.7 Doppia Opzione o Sovraccarico di posto 4 e posto 3. In questo caso sono le atlete di posto 4 e posto 3 a opzionare un'atleta avversaria trascurando le altre. Vediamo in (fig.5) che si privilegia il Muro sull'attacco della centrale avversaria in "fast" trascurando gli altri attacchi; "pipe" da zona 6 e zona 4. In questa situazione, posto 3 e posto 4 anticipano lo spostamento sulla "fast" avversaria effettuando una DOPPIA OPZIONE. Nel caso si verifichi l'azione prevista, avremo due atlete che sono in OPZIONE su quel tipo di Attacco con buone possibilità di successo nel Muro. 4.8 Doppia Opzione o Sovraccarico di posto 4 e posto 3. Analizziamo ora una situazione in cui il compito di DOPPIA OPZIONE sia affidato alle giocatrici di posto 2 e posto 3. Questa situazione si può verificare nel caso in cui si voglia privilegiare il Muro su Attacco da zona 4 avversario, trascurando gli altri attacchi; "pipe" da zona 6 e "fast" della centrale di zona 3. In questa situazione, posto 3 e posto 2 anticipano lo spostamento sulla palla alzata in zona 4 avversaria, eseguendo cosi una DOPPIA OPZIONE, dando meno attenzione per gli altri tipi di Attacco. Nel caso si verifichi l'azione prevista, avremo due atlete in OPZIONE con buone possibilità di successo a Muro. Page 13 of 24

14 La TATTICA del 5.0 SCOPRIAMO QUALI SONO TUTTE LE SOLUZIONI POSSIBILI PER NASCONDERE UN ATLETA DEBOLE IN QUESTO FONDAMENTALE. Abbiamo analizzato, in precedenza, la tattica di Muro di squadra in situazioni normali, ma cosa succede, quando abbiamo delle atlete a Muro di valore molto diverso tra loro? Generalmente ogni allenatore cerca di mettere il proprio Muro più forte contro all'attacco avversario più forte, lasciando il proprio Muro più debole contro l'attaccante più scarso o meno servito. Questa azione tattica, può generare uno di questi due fatti: l'avversario attacca poche volte sul nostro Muro debole (servendo più volte l'attaccante o gli attaccanti forti) e attacca molte volte contro il nostro Muro forte. l'avversario, per sfruttare il nostro Muro debole, è costretto ad alzare al suo attaccante più debole sfruttando meno i propri attaccanti forti. In entrambi i casi, l'azione sembra vantaggiosa per chi la compie, invece, lo svantaggio sta nel fatto che spesso i cambi di posizione che si fanno per spostare le atlete a Muro, non sono molto allenati e quindi vanno a generare delle situazioni svantaggiose, una su tutte, dopo la Difesa del pallone, i nostri attaccanti devono effettuare un azione di Contrattacco da una posizione che non è la loro abituale. Facciamo un esempio (fig1), l'opposto avversario attacca molto forte e noi abbiamo in posto 4 il nostro Muro peggiore e in posto 2 il nostro Muro migliore. La tattica di Muro, dovrebbe prevedere l inversione delle nostre due atlete, posto 4 va in 2 e posto 2 va in 4. Questa operazione ci da degli indubbi vantaggi a Muro, almeno sulla carta, per i motivi spiegati sopra, ma nell ipotesi in cui dovessimo difendere e contrattaccare, ci troveremo i nostri attaccanti, non nella loro posizione preferita. Generalmente gli allenatori si dividono in due categorie, quelli che ritengono più importante fermare l attaccante a Muro o indurlo a fare errori e quindi eseguono questi cambi e quelli che non eseguono cambi per avere, in caso di Difesa, un Contrattacco più efficace. Di sicuro, anche se è banale, bisogna tener conto di quanto è forte o scadente il nostro Muro e di quanto e forte o scadente l Attacco avversario. Per quanto riguarda il mio caso, sono propenso dalla parte di chi preferisce fermare l azione offensiva con un buon lavoro di Muro e Difesa, inducendo magari, l attaccante avversario, all errore. Per il Contrattacco ci si pensa dopo Page 14 of 24

15 La TATTICA del Oltre che sull attaccante debole, il Muro carente può essere spostato sulla direzione d Attacco meno incisiva dell attaccante avversario, anche se questa è una soluzione poco usata, ma che può portare degli effetti significativi. Accade spesso che attaccanti anche forti, per tirare sopra al Muro debole e sfruttare quella situazione, rischiano un colpo che magari non è quello che sanno fare meglio, aumentando la percentuale di errore. Questa situazione può essere sfruttata tatticamente, come vediamo ad esempio nell immagine (fig2). Se l attaccante opposto avversario gioca molto bene la diagonale e meno bene la parallela, possiamo provare a mettere il nostro Muro debole sul lungolinea. In questo modo, invitiamo l avversario ad attaccare in quella direzione e quindi, come dicevamo prima, per sfruttare tatticamente l occasione, aumenti la sua percentuale di errore. Abbiamo parlato genericamente di Muro debole, anche se non nascondiamo che la maggior parte delle volte, è il palleggiatore a ricoprire questo ruolo, specialmente nel femminile. Se abbiamo una squadra con il palleggiatore particolarmente scadente a Muro, possiamo provvedere con una situazione di cambio Muro, per nasconderla dall Attacco avversario. In una situazione normale il palleggiatore mura in posto 2 quindi se non eseguiamo cambi, dobbiamo provvedere con la Difesa ad un provabile Attacco da zona 4 avversaria. Sono molte le variabili da tenere conto, ad esempio (fig3) se la squadra avversaria ha un buon Attacco da zona 4 in parallela o manifori e usa poco quello da zona 3, conviene far rimanere il palleggiatore in posto 3. In questo caso ci dobbiamo aspettare: Di essere attaccati dall avversario di zona 3. Di essere attaccati in diagonale dagli attaccanti avversari di zona 2 e zona 4. Page 15 of 24

16 La TATTICA del In circostanze diverse, ad esempio (fig4), in una situazione in cui la squadra avversaria si trova con il palleggiatore in prima linea e un centrale che esegue principalmente la fast o la veloce dietro 2, possiamo optare per posizionare il nostro palleggiatore in posto 4. In questo caso ci dobbiamo aspettare: Di essere attaccati dalla zona 2. Di essere attaccati in parallela dalla zona 2. Questi cambi, oltre ad essere provati a lungo, per ottimizzare i tempi, durante il gioco devono essere effettuati dal palleggiatore il più tardi possibile per non rivelare le nostre intensioni. Particolare attenzione, sempre in fase di allenamento, va dato anche al provare la situazione di Difesa e di Contrattacco, che vedrà il palleggiatore in una zona di campo inusuale rispetto al normale svolgimento del gioco. Oltre a questi sistemi di cambio a Muro, molto semplici, ce ne sono anche altri più complessi, che tendono a nascondere ancora di più le nostre intenzioni e le nostre mosse per mascherare il nostro Muro più debole. Queste situazioni tattiche prevedono di lasciare il Muro debole in posto 2 (situazione normale), salvo poi toglierlo all ultimo momento: In situazione di palla scontata in zona 4 avversaria, facendo arretrare posto 2 in Copertura del pallonetto, affidiamo il compito di Muro a posto 3 e posto 4 (fig5). Page 16 of 24

17 La TATTICA del In situazione di palla buona, dove, qualora ci sia il tempo, le competenze saranno (fig6): posto 2 arretra per la Copertura del pallonetto. posto 3 ha la competenza primaria del Muro contro zona 4 avversaria e la competenza secondaria di raddoppiare il Muro contro la centrale di zona 3 avversaria. posto 4 ha la competenza di murare la centrale avversaria. Page 17 of 24

18 La TATTICA del 6.0 IN QUESTO FONDAMENTALE I MOVIMENTI DI SQUADRA, CHE Già ABBIAMO ANALIZZATO, SONO IMPORTANTI, COSI COME QUELLI INDIVIDUALI, UNO CONTRO UNO. Abbiamo analizzato le tattiche di squadra, ma, a muro, può essere importante anche la tattica individuale, soprattutto in quelle situazioni in cui l atleta si trova a murare da solo contro il proprio avversario. Vediamo alcuni esempi per chiarire meglio questo concetto: Muro a uno dell atleta di posto 4 o posto 2 sul rispettivo attaccante. In questo caso, succede spesso, che l atleta salti davanti all attaccante e all ultimo momento cerchi di proiettarsi con il corpo e con le braccia verso l interno del campo, per intercettare il quasi sicuro colpo in diagonale dell attaccante, che si trova a schiacciare con il Muro ad uno (fig1). Alcune volte, in una situazione analoga a quella precedente, l atleta immaginandosi che l attaccante avversario si aspetti un Muro verso la diagonale, può rimanere sul lungo linea saltando semplicemente dritto davanti allo schiacciatore (fig2). Altre volte, l atleta di posto 4 o posto 2 che, per scelta o per errore, salta troppo dentro al campo, si proietta e sposta le mani verso l esterno, temendo che lo schiacciatore avversario abbia visto lo spazio, in lungo linea, lasciato tra lui e la banda e che faccia un Attacco in quella direzione. Quest ultima soluzione, piace poco a quasi tutti gli allenatori, poiché di fatto, non da nessun riferimento alla nostra Difesa, senza considerare che spesso, in questa situazione subiamo il Mani-Out. Nonostante ciò, questa scelta, è eseguita sovente dalle atlete soprattutto quando si è in ritardo a Muro, come ad esempio su la giocata avversaria in fast (fig3). Page 18 of 24

19 La TATTICA del L atleta di posto 3 che si trova a Muro ad uno sul primo tempo avversario, cerca sempre di prendere una direzione, proiettandosi con le braccia e con il corpo, verso una delle due direzioni possibili e sicuramente cercate del centrale avversario per evitare il Muro (fig4). L atleta di posto 3, nella situazione precedente, può anche scegliere di saltare di fronte all attaccante avversario e di aprire le mani a Muro, cercando di intercettare le due diagonali (fig5). 6.1 Comunicazione a Muro [ Parole Chiave ]. La comunicazione tra compagni a Muro, come in ogni altra fase di gioco, riveste importanza per coordinare al meglio le azioni della squadra. Questa comunicazione avviene tra i giocatori attraverso delle parole chiave, ovvero parole che esprimono e descrivono un concetto, una situazione o una tattica precisa di gioco. SOLA Con tale parola, si avverte l atleta di posto 2 o di posto 4 che dovrà effettuare un azione di Muro ad uno contro l attaccante avversario, usando le varie tecniche descritte prima. Un esempio classico, quando il centrale ha eseguito un Muro a OPZIONE e non riesce ad arrivare per chiudere il Muro a due. CORTA Con questo segnale, si informa i giocatori a Muro, della qualità dell Alzata effettuata dal palleggiatore avversario, che magari risulta avere una traiettoria corta all interno del campo. In questo caso, in Muro centrale deve fermarsi prima per poter bloccare bene il colpo in diagonale (unico colpo forte possibile per l avversario con Alzata con questa traiettoria), mentre l atleta di posto 2 o di posto 4 deve stringere verso l interno del campo per poter chiudere il Muro a due con il centrale. STACCATA In questo caso, si informa i giocatori a Muro, della qualità dell Alzata effettuata dal palleggiatore avversario, che magari risulta avere una traiettoria staccata da rete. In questo caso il Muro non deve far altro che aspettare a saltare, visto che la palla impiegherà più tempo ad arrivare. Page 19 of 24

20 La TATTICA del LUNGA Con questo segnale si informa i giocatori a Muro, della qualità dell Alzata effettuata dal palleggiatore avversario, che magari risulta avere una traiettoria lunga al di fuori della rete e del campo. In questo caso bisogna gestire il salto (saltando poco) per evitare di impattare la palla negli avambracci anziché sulle mani, rendendo cosi più facile per l avversario fare un Muro-Out. Abbiamo anche varie scuole di pensiero, per quanto riguarda la posizione sulla rete del Muro, con questo tipo di Alzata. Possiamo saltare con il giocatore laterale a filo asticella per evitare di esporre il Muro ad un possibile Mani-Out e lasciando più spazio per un eventuale colpo in diagonale strettissimo, oppure, possiamo saltare più internamente al campo (lasciando lo spazio in lungo linea perché impossibile da effettuare) e coprire più campo, ma allo stesso tempo esporremo il nostro Muro ad un possibile Mani-Out. ADESSO ORA Questa parola è utilizzata dal centrale o da chi ha il compito di sincronizzare il tempo di salto a Muro di più atleti (due o tre), che eseguono il Muro su un Attacco di palla scontata. ASPETTA Questa parola è utilizzata dal centrale o da chi ha il compito di sincronizzare il tempo di salto a Muro di più atleti (due o tre), che eseguono il Muro contro un attaccante che tende molto a ritardare il colpo o su un atleta che gioca molto spesso sulle mani del Muro. In questo caso è opportuno che il nostro Muro salti più tardi possibile, per non permettere (o perlomeno rendere difficile), per l attaccante avversario, la visione di dove il Muro è posizionato. CHIUDI Questa parola è utilizzata dal centrale o da chi ha il compito di sincronizzare il tempo di salto a Muro di più atleti (due o tre), che eseguono il Muro contro una palla scontata. Dicendo chiudi si invita le compagne a fare una maggiore attenzione (visto che la palla è scontata) nella chiusura del Muro sia per quanto riguarda l invasione delle mani nel campo avversario sia per quanto riguarda gli spazi in mezzo alle mani. NIENTE VIA Generalmente questa parola è utilizzata dal centrale, che s incarica di decidere quando è opportuno non saltare a Muro, affidando alla Difesa il compito di recuperare un pallone che evidentemente è stato valutato come facile. A mio parere, è bene chiarire che in caso di palla a terra, è il Muro ad essere responsabile dell accaduto, per evitare ogni abuso di questo tipo di azione. POCO Anche questa parola è utilizzata dal centrale o da chi ha il compito di sincronizzare il tempo di salto a Muro di più atleti (due o tre), che eseguono il Muro contro uno schiacciatore che tende a chiudere molto il pallone e quindi far passare la palla molto vicino a rete. In questo caso è opportuno che il Muro esca dalla rete solo con le mani per evitare di farsi colpire sugli avambracci e conseguentemente perdere il controllo sul rimbalzo della palla. Page 20 of 24

21 La TATTICA del 7.0 OSSERVARE DALL ALTRA PARTE DELLA RETE CHI E COME RICEVE IL SERVIZIO E LA GESTUALITA DEL PALLEGGIATORE, POSSONO AIUTARE MOLTO LE SCELTE DEGLI ATLETI COIVOLTI A. 7.1 L osservazione della Ricezione. L osservazione della Ricezione e del palleggiatore avversario, offre agli atleti coinvolti a Muro, gli elementi indispensabili per eseguire le giuste scelte nella tattica di Muro. Le due cose della Ricezione avversaria che devono essere analizzate sono: Chi riceve la palla e la zona in cui viene effettuata la Ricezione. Qual è l effetto della Ricezione e da dove il palleggiatore avversario esegue l Alzata. Tenendo conto dell osservazione di questi due elementi, si può pensare di agire con il Muro in funzione della Battuta che è stata eseguita. 7.2 I collegamenti. Servizio-Muro Sulla base dei due elementi descritti in precedenza, si può provare a collegare il nostro Muro con la nostra Battuta, il che significa semplicemente tenere conto, nella scelta della tattica di Muro, di dove la Battuta è stata ricevuta e dove è andata a finire, cioè in che punto il palleggiatore avversario andrà ad effettuare l Alzata. Proviamo a vedere delle possibili applicazioni. Immaginiamo una situazione in cui la squadra avversaria si trovi in fase 3 (ossia con il palleggiatore in zona 3), e la nostra squadra ha scelto di battere sullo schiacciatore/ricevitore di prima linea, con dei servizi interni lunghi o corti (fig1,fig2). Se la nostra Battuta raggiunge l obbiettivo che ci siamo prefissati, il Muro può agire in due modi diversi: Nel primo caso, al quale diamo il nome BIANCO (fig1), la squadra sceglie la situazione più logica, cioè trascura lo schiacciatore avversario di zona 4, quindi posto 3 e posto 4 si dedicheranno ad effettuare il Muro sulla fast del centrale avversario e posto 2 stringerà sul centro del campo per effettuare il Muro sulla pipe da zona 6. Page 21 of 24

22 La TATTICA del Nel secondo caso, al quale diamo il nome NERO (fig2), la squadra agisce contro logica, aspettandosi che il palleggiatore avversario abbia intuito le nostre intenzioni e che abbia deciso di Alzare allo schiacciatore che è stato messo in difficoltà dalla Battuta. In questo caso il Muro non si sposta in anticipo verso la sinistra della rete come nel caso BIANCO, ma velocemente si sposta verso destra per intervenire sull Attacco da zona 4, avversaria. Vediamo un altra possibile applicazione di questo collegamento. Ad esempio, la situazione in cui la squadra avversaria è con il palleggiatore in zona 1 e la nostra tattica sia quella di servire sull attaccante in zona 2 che scende a ricevere. Anche in questo caso il nostro Muro, deve per prima cosa osservare se l obbiettivo della Battuta è stato raggiunto e, se ciò si verifica, può decidere di effettuare due scelte diverse: Nel primo caso BIANCO (fig3), la scelta più logica, la squadra decide di trascurare l atleta di zona 2 che è stato coinvolto nella Ricezione, spostandosi in anticipo, sempre cercando di nascondere le nostre intenzioni, verso la destra della rete, per prepararsi a murare con posto 4 e posto 3 il centrale avversario e con posto 3 e posto 2 lo schiacciatore di zona 4 avversaria. Nel secondo caso NERO (fig4), la scelta per cosi dire, contro logica, il nostro Muro si prepara in anticipo con posto 4 e posto 3 (nascondendo sempre le nostre intenzioni) per andare a giocare contro l avversario coinvolto nella Ricezione, aspettando che il palleggiatore avversario capisca la nostra tattica di Battuta e decida di rischiare un alzata all attaccante-ricevitore. Page 22 of 24

23 La TATTICA del Facciamo un ultimo esempio. Ammettiamo che dalla nostra accurata analisi della squadra avversaria, sia risultato che con una Battuta corta in zona 2, il palleggiatore avversario tenda a Palleggiare molto raramente al centrale e abbia una percentuale molto alta a favore dell attaccante di zona 4. Il nostro Muro, dopo aver verificato che l atleta in Battuta abbia effettivamente eseguito il servizio nella zona del campo prestabilita, ha due possibilità: Il primo caso BIANCO (fig5), la scelta più logica, la squadra decide di trascurare l atleta di zona 3 sull Attacco di primo tempo, spostandosi in anticipo, sempre cercando di nascondere le nostre intenzioni, verso la destra della rete, per prepararsi a murare con posto 2 e posto 3 lo schiacciatore avversario di zona 4 che con quel tipo di Battuta è l attaccante più servito e con posto 4 lo schiacciatore di zona 3 per il primo tempo e lo schiacciatore di zona 1 per l Attacco da seconda linea. Nel secondo caso NERO (fig6), la scelta per cosi dire, contro logica, il nostro Muro si prepara in anticipo con posto 4 e posto 3 (nascondendo sempre le nostre intenzioni) per andare a giocare contro l avversario di zona 3 effettuando una doppia OPZIONE contro l Attacco di primo tempo, aspettandosi che il palleggiatore avversario abbia capito la nostra tattica di Battuta e decida di rischiare un alzata al centrale. Tutte queste possibili scelte di collegamento tra Muro e Difesa sono applicabili solo dopo un attenta statistica della squadra avversaria. Abbiamo finora trattato di chi riceve e da dove è ricevuto il Servizio. Un altro elemento di valutazione importante è come la Battuta viene ricevuta e da dove il palleggiatore si trova per effettuare l azione di Alzata. Per prima cosa, va fatta una distinzione di massima tra Ricezione buona, che permette di attaccare anche con il giocatore centrale e Ricezione non buona che obbliga a giocare una palla scontata. Il Muro, deve tenere in considerazione questa distinzione nel posizionamento e nell anticipo verso l attaccante maggiormente servito, soprattutto qualora (come succede spesso nel femminile) non ci sia un Attacco da seconda linea di importanza. Tra queste due situazioni estreme, ne esistono diverse altre intermedie, che possono fornire al Muro interessanti dati, per la miglior scelta da fare. Il Muro deve avere capacità di valutare il tipo di pallone che arriva al palleggiatore, per poter anticipare le sue intenzioni, a volte scontate. Esempi pratici sono di palleggiatori che giocano al centro solo con palla perfetta, oppure palleggiatori che tendono a fare l inversione cioè con palla spostata avanti fare gioco dietro e viceversa. Rivedere un video del palleggiatore avversario può dare un grande aiuto nelle scelte del Muro. Page 23 of 24

24 La TATTICA del 8.0 LA SEGNALETICA DEL. UNO INDICE DRITTO In questo caso il Muro chiuderà la PARALLELA lasciando scoperta la diagonale che verrà Difesa dalla seconda linea. DUE INDICE E MEDIO DRITTO In questo caso il Muro chiuderà la DIAGONALE lasciando scoperta la parallela che verrà Difesa dalla seconda linea. CINQUE MANO APERTA In questo caso il Muro andrà in LETTURA e quindi sarà libero di fare delle scelte in base all Alzata del palleggiatore avversario. ZERO PUGNO CHIUSO In questo caso il Muro andrà in OPSIONE, il centrale salterà sicuramente sul primo tempo avversario e quindi ci sarà la possibilità di trovarsi in situazione di Muro ad uno contro gli schiacciatori laterali avversari. CINQUE-ZERO MANO APERTA PUGNO CHIUSO ALTERNATE In questo caso avremo il Muro APERTO con il centrale che lascerà uno spazio nel Muro tra lui ed il compagno, lasciando scoperta la zona 6 che verrà Difesa dalla seconda linea. Andrea Morucci Page 24 of 24

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