(ALPINO, NORDICO, SNOWBOARD) RELATIVI AGGIORNAMENTI E SPECIALIZZAZIONE TELEMARK

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1 MANUALE PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE ATTITUDINALI PRATICHE, DEI CORSI E DELLE SESSIONI D ESAMI PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI (ALPINO, NORDICO, SNOWBOARD) RELATIVI AGGIORNAMENTI E SPECIALIZZAZIONE TELEMARK

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3 Sommario 1. NORME GENERALI PREMESSA COLLEGIO MAESTRI DI SCI COMPETENZE DEL PRESIDENTE DEL COLLEGIO COORDINATORE DEI CORSI LE COMPETENZE DEL COORDINATORE DEI CORSI REQUISITI DEL COORDINATORE DEI CORSI REQUISITI E COMPETENZE DEL RESPONSABILE TECNICO DEL CORSO BANDO DI CONCORSO SVOLGIMENTO DELLA PROVA ATTITUDINALE DI AMMISSIONE AL CORSO SVOLGIMENTO DEI CORSI COMMISSIONE D ESAME MODALITÀ DI CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE D ESAME IDENTIFICAZIONE DELLE DISCIPLINE(L.R. N. 4 DEL 12 MARZO 2003 ART. 1 COMMA 1) PROGRAMMA CULTURALE PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI FINALI (L.R. 4/03 ART. 3 COMMA 1) AGGIORNAMENTO PER MAESTRO DI SNOWBOARD ( L. R. N. 4 DEL 12 MARZO 2003 ART. 3 COMMA 1) DISCIPLINA SCI FONDO PROVA ATTITUDINALE PRATICA DI AMMISSIONE L.R. 17/94 ART. 3 COMMA FASE UNICA PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEL CORSO (L.R. 17/94 ART. 3 LETTERA 5) PROGRAMMA TECNICO PROGRAMMA DIDATTICO PROGRAMMA CULTURALE PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI FINALI (L.R. 4/03 ART. 3 COMMA 1) AGGIORNAMENTO PER MAESTRO DI SCI NORDICO ( L. R. N. 4 DEL 12 MARZO 2003 ART. 3 COMMA 1) DISCIPLINA SCI ALPINO SPECIALIZZAZIONE TELEMARK PROVA ATTITUDINALE PRATICA DI AMMISSIONE L.R. 17/94 ART. 3 COMMA PRIMA FASE SECONDA FASE TERZA FASE PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEL CORSO (L.R. 17/94 ART. 3 LETTERA 5) PROGRAMMA TECNICO PROGRAMMA DIDATTICO PROGRAMMA CULTURALE PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI FINALI (L.R. 4/03 ART. 3 COMMA 1) AGGIORNAMENTO PER MAESTRO DI SCI ALPINO ( L. R. N. 4 DEL 12 MARZO 2003 ART. 3 COMMA 1) DISCIPLINA SNOWBOARD PROVA ATTITUDINALE PRATICA DI AMMISSIONE L.R. 17/94 COMMA 3 ART PRIMA FASE SECONDA FASE TERZA FASE PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEL CORSO (L.R. 17/94 ART. 3 LETTERA 5) PROGRAMMA TECNICO PROGRAMMA DIDATTICO 44 Pag. 3 di PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEL CORSO (L.R. 17/94 ART. 3 LETTERA 5) PROGRAMMA TECNICO PROGRAMMA DIDATTICO PROGRAMMA PER SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI FINALI (L.R. 4/03 ART. 3 COMMA 1) AGGIORNAMENTO PER MAESTRO DI TELEMARK ( L. R. N. 4 DEL 12 MARZO 2003 ART. 3 COMMA 1)_ 84 LEGGI E REGOLAMENTI 85 LEGGE 8 MARZO 1991, N OGGETTO DELLA LEGGE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI ALBO PROFESSIONALE DEI MAESTRI DI SCI CONDIZIONI PER L'ISCRIZIONE ALL'ALBO TRASFERIMENTO ABILITAZIONE TECNICO-DIDATTICO-CULTURALE MATERIE DI INSEGNAMENTO COMPETENZE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA SPORT INVERNALI COMMISSIONI DI ESAME SPECIALIZZAZIONI. 86

4 11. VALIDITÀ DELL'ISCRIZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE MAESTRI DI SCI STRANIERI COLLEGI REGIONALI DEI MAESTRI DI SCI COLLEGI INTERREGIONALI COLLEGIO NAZIONALE DEI MAESTRI DI SCI FUNZIONI DEL COLLEGIO NAZIONALE SANZIONI DISCIPLINARI E RICORSI ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE ESCLUSIONE DELLA NECESSITÀ DELLA LICENZA DI PUBBLICA SICUREZZA SCUOLE DI SCI CORSI ED ISTRUTTORI DEL CLUB ALPINO ITALIANO ADEGUAMENTO DELLA LEGISLAZIONE REGIONALE ABILITAZIONE TECNICA ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GUIDA ALPINA. 88 LEGGE N. 17 DEL ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI MAESTRO DI SCI. 89 LEGGE REGIONALE 12 MARZO 2003 N. 4 _ 93 LEGGE 24 DICEMBRE 2003, N COLLEGIO NAZIONALE DEI MAESTRI DI SCI 103 CODICE DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE 107 BIBLIOGRAFIA 111 DOCUMENTAZIONE 111 Pag. 4 di 117

5 PREFAZIONE sulla storia dello sci e sull uso dell attrezzo come mezzo di locomozione e successivamente come attrezzo sportivo dal 1890 in poi è scritto moltissimo. Una cronistoria dettagliata che si sviluppa in circa 5000 anni non è né opportuno né necessario ripetere in questa circostanza. I cenni successivi dovranno dare semplicemente un idea generale sullo sviluppo storico dello sport dello sci, sull evoluzione tecnica nel tempo e sull inevitabile progresso dell attrezzo. Il vecchio, ma mai dimenticato, testo di Teoria del Maestro di Sci inizia con le frasi appena lette, e dobbiamo ammettere che curve da allora, i Maestri di Sci, ne hanno fatte molte. L evoluzione della tecnica, dei materiali, dei gesti atletici, dello scambio di informazioni, hanno portato il mondo dello sci a cambiamenti sempre più veloci, cambiamenti che non hanno interessato solamente il comparto agonistico ai più alti livelli ma anche l intero corpo docente della Scuola Italiana Sci. La redazione di questo manuale ha il compito, di uniformare le procedure ed i processi per lo svolgimento dei corsi, dalla Prova Attitudinale Pratica al Esame Finale per il conseguimento dell abilitazione alla professione di Maestro di Sci per tutte le specialità e figure, oggi riconosciute, ed oggetto di insegnamento dalla CO.SCU.MA.. L opera esposta di seguito, viene redatta nel rispetto della Legge Quadro e delle singole Leggi Regionali viene indirizzata ai Collegi ed al corpo docente degli Istruttori Nazionali dello Sci Alpino, dello Snowboard, dello Sci Nordico e del Telemark, per i quali spero che, questo documento, diventi un utile strumento di lavoro. Collegio Maestri di Sci Regione Liguria Pag. 5 di 117

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7 1. Norme Generali 1.1 Premessa La Regione Liguria organizza i corsi tecnico didattico - culturale per l abilitazione all esercizio della professione di maestro di sci e a tal scopo stipula apposita convenzione con il Collegio Regionale dei Maestri di Sci (art. 3 L.R. N.17 05/04/1994); si è quindi sentita l esigenza di scrivere un manuale redatto ai sensi dalla L.R. Liguria N. 17 del 05/04/1994, modificata dalla L.R. Liguria n. 4 del 12/03/2003 in relazione alla Legge Quadro per la professione di Maestro di Sci n. 81 del 08/03/1991, per poter meglio organizzare i suddetti corsi nella miglior trasparenza e chiarezza possibile, il presente documento deve essere approvato dalla Giunta della Regione Liguria. Il Collegio Regionale dei Maestri di Sci della Regione Liguria ha l obbligo di aggiornare il programma al variare delle Tecniche, Metodiche e Didattiche effettuate dalla F.I.S.I. Copia del presente manuale deve essere pubblicata ed aggiornata al variare delle Leggi e Regolamenti su Internet all indirizzo: oppure area Formazione 1.2 Collegio Maestri di Sci In ogni Regione è istituto il Collegio Regionale dei Maestri di Sci composto da tutti i gli iscritti all albo della Regione, questi eleggono un Consiglio del Collegio il quale poi designa all interno un Presidente, un Vice Presidente ed un Tesoriere. Il Presidente del Collegio Regionale dei Maestri di Sci, per meglio svolgere l attività di organizzazione dei Corsi per Maestri di Sci, nomina, con delega di conferimento di poteri, un Coordinatore dei Corsi. dipende gerarchicamente dal Presidente del Collegio Competenze del Presidente del Collegio Norme di comportamento a. Il Presidente del Collegio deve informare il Coordinatore dei Corsi sulle disposizioni emanate dal Collegio Nazionale dei Maestri di Sci. b. Dialoga con il Responsabile Tecnico del Corso solo attraverso il Coordinatore dei Corsi. c. Ha compiti di vigilanza sull operato del Coordinatore dei Corsi. d. Convoca la Commissione per le prove d esame su richiesta del Coordinatore dei Corsi. e. Verifica che la Regione abbia stipulato apposita polizza per la Commissione relativa ai rischi da responsabilità civile e per gli infortuni, acquisendo copia delle relative polizze dove siano evidenziate modalità e massimali. f. Stipula apposita polizza relativa ai rischi da responsabilità civile e per gli infortuni, con appropriate modalità e massimali per tutti i partecipanti alla Prova Attitudinale Pratica. g. Stipula apposita polizza relativa ai rischi da responsabilità civile e per gli infortuni, con appropriate modalità e massimali per tutti i partecipanti al Corso. h. Copia delle polizze di cui al punto e.f.g., deve essere inviata al Coordinatore dei Corsi. i. Può dare informazioni ai Candidati ed agli Allievi solo attraverso il Coordinatore dei Corsi. 1.3 Coordinatore dei Corsi a. Presso il Consiglio dei Maestri di Sci della Regione Liguria, è stata istituita una nuova ed importante figura quale, è nominato a mezzo delega di conferimento di poteri dal Presidente del Collegio dei Maestri di Sci della Liguria dal quale dipende gerarchicamente e al quale deve inviare un rapporto informativo mensile sull andamento del Corso Le Competenze del Coordinatore dei Corsi Le competenze del Coordinatore dei Corsi sono le seguenti: a. Coordina le Prove Attitudinali pratiche per l ammissione ai corsi; b. Controlla la rispondenza dei corsi riguardo al programma; Pag. 7 di 117

8 c. Organizza i corsi relativamente alla scelta delle località, alla convocazione e scelta dei docenti al corso, d. Cura i rapporti con i Direttori delle Stazioni Sciistiche interessate allo svolgimento dei moduli e del tirocinio; e. Controlla e organizza la prova attitudinale pratica di accesso al corso, gli esami finali tecnico e i moduli pratico, didattico e culturali; f. Collabora con gli Istruttori docenti alla redazione di periodiche relazioni scritte sul recepimento del gruppo agli argomenti trattati; g. A fronte, della quantità di candidati ammessi al Corso di formazione, stabilisce il numero degli Istruttori Nazionali docenti e per quanti e quali moduli devono partecipare. h. Ha l obbligo di gestire il corso con trasparenza, equità e nell interesse dei candidati, non imponendo prescrizioni e limitazioni tali da ledere il principio d uguaglianza di tutti i candidati di fronte alle prove tecnico, didattiche e culturali ma cercando sempre e comunque di creare per tutti i partecipanti le stesse condizioni ed opportunità; i. La figura del Coordinatore dei Corsi è compatibile con quella del Presidente del Collegio dei Maestri di Sci della Regione Liguria; l. nomina, per ogni Disciplina, il Responsabile Tecnico del Corso identificato nell elenco degli Istruttori Nazionali fornito dalla F.I.S.I., Co.Scu.Ma. m. E facoltà del Coordinatore dei Corsi sostituire, a suo insindacabile giudizio, gli Istruttori Docenti prima dell inizio di ogni singolo modulo e in qualunque momento durante il modulo, nel caso siano riscontrati comportamenti lesivi verso i candidati, verso il Collegio, verso la moralità degli allievi/candidati, verso il buon costume o il mancato rispetto delle regole deontologiche professionali attualmente in vigore Requisiti del Coordinatore dei Corsi deve avere i seguenti requisiti: a. Deve essere membro del Consiglio del Collegio dei Maestri di Sci della Regione Liguria, b. Deve avere esperienza nella gestione e coordinazione di corsi per Maestri di Sci, essere Maestro di Sci o Istruttore Nazionale; c. Non deve far parte della Commissione d esame; d. Non deve aver, previa espulsione dall incarico, aver preparato nessuno dei candidati aspiranti ai corsi; e. Non deve partecipare alle riunioni, né alle decisioni della Commissione, può non esercitare la professione; f. Deve, se richiesto, rispondere alle domande della Commissione solo ed esclusivamente sulla coordinazione dei corsi stessi; 1.4 Requisiti e competenze del Responsabile Tecnico del Corso a. Il Responsabile Tecnico del Corso dipende gerarchicamente dal Coordinatore dei Corsi. b. Il Responsabile Tecnico del Corso deve essere un Istruttore Nazionale (1.3.1.l). c. Il Responsabile Tecnico del Corso, che perde il titolo di Istruttore Nazionale durante il corso (1.3.1.l), decade dall incarico di docente dal modulo immediatamente successivo. d. Il Responsabile Tecnico del Corso organizza la Prova pratiche attitudinali di ammissione al Corso e. Il Responsabile Tecnico del Corso, redige, il calendario dei moduli, decide e informa il Coordinatore dei Corsi sulla eventuale sospensione del modulo in caso di condizioni meteo avverse, acquisisce, per ogni modulo, dagli Istruttori Nazionali docenti, i profili personali sulle capacità tecniche e didattiche dei singoli candidati. f. Non può far parte della Commissione d esame. g. Il Responsabile Tecnico del Corso ha l obbligo di ricercare, nell elenco redatto dalla F.I.S.I. Co.Scu.Ma., un numero di Istruttori Nazionali docenti stabilito dal Coordinatore di Corsi. h. Il Responsabile Tecnico del Corso ha l obbligo di ricercare, in caso di impedimento suo o di altri Istruttori docenti, eventuali sostituti tra quelli indicati come al punto l. i. In caso di impedimento temporaneo, delega i compiti di Responsabile Tecnico del Corso ad un altro Istruttore Nazionale, informando il Coordinatore dei Corsi 1.5 Bando di Concorso Nel Bando di Concorso redatto dalla Regione Liguria devono essere indicate con dettaglio: a. la documentazione che il candidato deve inviare allegati alla domanda; b. i requisiti legali che il candidato deve dichiarare con apposito atto alla domanda; Pag. 8 di 117

9 c. le ricevute dei versamenti economici; d. il termine ultimo, ovvero il riferimento a quale tipo di documento postale sia riconosciuta la fedeltà quale data ultima per la presentazione e relativa accettazione delle domande di ammissione alle prove attitudinali pratiche; e. lo schema tipo della domanda di ammissione f. le modalità di presentazione delle domande di ammissione; g. le modalità di eventuale comunicazioni ai candidati; h. l elenco delle prove attitudinali - pratiche alle quali il candidato è tenuto a sottoporsi per l ammissione al Corso; i. la data, la località, l ora ed il luogo di ritrovo presso il quale viene svolta la riunione preliminare alla prova; l. la data, la località, l ora ed il luogo di ritrovo per la distribuzione dei pettorali e l identificazione dei candidati; m. il luogo e l ora presso il quale vengono esposti i risultati delle prove relative alla Prima Fase ed alla Seconda Fase ; n. le modalità di convocazione dei candidati ammessi al primo modulo del corso; o. le piste sulle quali vengono effettuate le prove (con riserva di modifiche da parte del Coordinatore dei Corsi e del Responsabile Tecnico del Corso); p. gli obblighi di sicurezza ai quali il candidato deve adeguarsi; q. dove è possibile reperire il programma dei corsi ed manuale per lo svolgimento dei corsi r. la prova agonistica alla quale i candidati si devo sottoporre nelle modalità indicate ai punti, , , ; s. le prove da svolgersi nelle giornate successive alla prima. 1.6 Svolgimento della Prova Attitudinale di Ammissione al Corso. a. L identificazione per ogni Disciplina delle prove relative alla Prova Attitudinale di Ammissione ai Corsi sono determinate nel rispetto dei criteri e dei livelli delle tecniche sciistiche definiti dalla F.I.S.I. Co.Scu.Ma. nel testo ufficiale per l insegnamento dello Sci Alpino, Sci Nordino e SnowBoard (L.R. N. 17 del 5 aprile 1994 art. 3 comma 5). b. La prenotazione dell alloggio/albergo è a cura del candidato. c. Il Collegio Maestri di Sci stipula inoltre una apposita polizza personale, per tutti gli allievi partecipanti alla prova, di responsabilità civile contro terzi (RCT) con appropriate modalità e massimali, a copertura di tutto il periodo della prova. d. L importo della polizza deve essere compreso nella quota di iscrizione alla prova attitudinale. e. Qualora le condizioni meteorologiche od ambientali, valutate a discrezioni del Coordinatore dei Corsi, del Responsabile Tecnico del Corso e della Commissione, non consentano la regolare esecuzione degli esercizi indicati nel bando, gli stessi congiuntamente potranno decidere di sostituire uno o più esercizi con altri anche di diverso livello tecnico, la soppressione di uno o più esercizi, la diversa distribuzione delle prove nella giornata d esame, la sospensione delle prove. 1.7 Svolgimento dei Corsi a. Il programma dei corsi e le prove d esame di ogni Disciplina è determinato nel rispetto dei criteri e dei livelli delle tecniche sciistiche definiti dalla F.I.S.I. nel testo ufficiale per l insegnamento dello Sci Alpino,Sci Nordino e SnowBoard (L.R. N. 17 del 5 aprile 1994 art. 3 comma 5). b. Durante lo svolgimento del corso,, congiuntamente con i Responsabili Tecnici dei Corsi, ognuno per le proprie competenze, stabiliscono verifiche Tecnico-Didattiche sulla preparazione dei candidati, che vengono indicate nel calendario dei moduli. c. Le verifiche consistono in prove pratiche svolte sul campo, e teoriche attraverso questionari. d. I testi F.I.S.I., relativi alle materie d esame ed i testi tecnico e didattici per l insegnamento dello sci sono consegnati ai candidati a cura del Collegio dei Maestri di Sci della Regione Liguria all inizio del primo modulo del corso. e. La convocazione al primo modulo è comunicata dal Coordinatore dei Corsi (a mezzo raccomandata AA.RR.) oppure comunicata durante la riunione informativa che si tiene durante la Prova Attitudinale di Ammissione al Corso a tutti gli allievi, nella quale viene indicata la località, il luogo, e l ora della riunione preliminare all inizio del modulo, oppure indicata sul bando di concorso. f. La prenotazione dell alloggio/albergo è a cura dell allievo. Pag. 9 di 117

10 g. Le successive convocazioni ai moduli sono consegnate, dal Responsabile Tecnico del Corso, in forma scritta a tutti gli allievi i quali controfirmeranno una copia per ricevuta, nelle stesse saranno indicate la località, il luogo e l ora dove si terrà la riunione. h. Per tutta la durata del corso, gli allievi dovranno firmare un apposito registro tenuto dall Istruttore docente, il quale, alla fine di ogni modulo darà copia al Responsabile Tecnico del Corso. i. Le assenza, debitamente motivate, sono ammesse in ragione del 10% sulla durata del corso (90 gg.). l. Sono ammessi all esame finale quei candidati che hanno frequentato i corsi regolarmente, con un massimo di assenze pari al 10% della loro durata complessiva e che hanno svolto regolarmente il modulo di tirocinio. m. In conformità a quanto disposto dalla L.R. 17/94 art. 3 comma 2 in materia di formazione dei Maestri di Sci, i corsi hanno una durata effettiva di 90 giorni, suddivisi in moduli non continuativi. n. I singoli moduli, hanno generalmente una durata compresa tra i 5-6 giorni continuativi infrasettimanali, eventuali giornate di sospensione devono essere recuperate nei moduli successivi. o. Il recupero di eventuali giorni di sospensione è preventivamente comunicato agli allievi e comunque specificato durante la convocazione del modulo, p. In deroga a quanto indicato al punto o., il recupero può essere accorpato ad uno o più moduli. q. Il Collegio Maestri di Sci stipula inoltre una apposita polizza personale, per tutti gli allievi partecipanti ai corsi, di responsabilità civile contro terzi (RCT) con appropriate modalità e massimali, a copertura di tutto il periodo del corso comprese tutte le discipline d esame pratico, didattico e culturale (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 3 comma 1). r. Al termine del percorso di formazione professionale il Maestro di Sci, deve possedere competenze cognitivo motorie, relazionali e organizzative ed essere in grado di trasferirle nel contesto in cui opera. 1.8 Commissione d esame Come disposto dalle L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 4 la Commissione d esame è così composta: a. Commissione Tecnico-Didattica (suddivisa per discipline relativamente ai punti 2. e 3.): Presidente della Commissione (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 2 lettera a); Due Maestri di Sci (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 2 lettera b); Tre Istruttori Nazionali (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 2 lettera c); Un funzionario della Regione Liguria (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 3). b. Commissione Culturale (Unica per tutte le discipline come disposto dalla L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 4 comma 4); Presidente della Commissione (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 2 lettera a); Quattro esperti nelle materie culturali previste dal programma (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 4); Un funzionario della Regione Liguria (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 3) Modalità di Convocazione della Commissione d esame a. Nella convocazione della Commissione (L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 5 comma 2), a cura dalla Regione Liguria, a mezzo raccomandata AA.RR., dovranno essere appositamente indicate la località, il luogo e l ora dove si terrà la riunione oltre ai tempi entro i quali, il Commissario, dovrà comunicare in forma scritta all ente convocante, una eventuale impossibilità a partecipare. 2. Identificazione delle Discipline(L.R. N. 4 del 12 marzo 2003 art. 1 comma 1). 1. Sci Alpino 2. SnowBoard 3. Sci Nordico Pag. 10 di 117

11 3. Disciplina SCI ALPINO 3.1 Prova Attitudinale Pratica di Ammissione L.R. 17/94 art. 3 comma 3. a. La prova attitudinale pratica consente, se superata, l ammissione al corso per l abilitazione all esercizio della professione di Maestro di Sci Alpino. b. La prova viene svolta in Tre Fasi, denominate Prima Fase, Seconda Fase e Terza Fase. c. La Prima Fase consiste nello svolgimento di una prova agonistica di Slalom Gigante. d. La prova agonistica, indicata sul Bando di Concorso ed è scelta tra le tre modalità di seguito elencate quali, Slalom Gigante Eurotest ( ), Slalom Gigante Cronometrato ( ), e Slalom Gigante a valutazione soggettiva ( ). e. La prova agonistica della Prima Fase, se superata, da diritto di ammissione alla Seconda Fase. f. La Seconda Fase, ha una durata di 2 (due) giorni nei quali gli allievi, che hanno superato la Prima Fase, sono esaminati attraverso una valutazione soggettiva dagli Istruttori facenti parte della Commissione. g. Nella Terza Fase infine gli allievi sono chiamati a dimostrare gli esercizi quali curve ad Arco Breve, Arco Medio, Arco Ampio e Prova Libera su terreno sconnesso Prima Fase Slalom Gigante Eurotest a. In una prima giornata (oppure, una o più giornate, secondo il numero degli iscritti) tutti i partecipanti devono sostenere la prova di: Slalom Gigante Eurotest che si svolge in due manches Norme per il superamento della prova 1. La prova è superata con esito positivo, se il candidato effettua regolarmente l intero percorso, senza salto di porte, con un tempo che non superi il 18% per gli uomini oppure il 24% per le donne, del tempo di riferimento. 2. La prova è superata con esito negativo se il candidato che ha conseguito un tempo superiore a quello di riferimento maggiorato dalle percentuali indicate al punto 1). 3. Il tempo di riferimento si ottiene applicando al tempo impiegato dall apripista, il parametro ad esso attribuito dal Collegio Nazionale dei Maestri di Sci, al tale proposito esiste un apposito elenco tenuto dal Collegio Nazionale di cui si allega copia al verbale, relativo alla Prima Fase redatto dalla Commissione. 4. Calcolo del tempo di riferimento: Sia X il tempo dell apripista ed Y il coefficiente dell apripista ricavato dall elenco di cui sopra. Il valore intermedio Z si ottiene moltiplicando X per Y. Al valore Z, per ricavare il tempo di riferimento, si applicano le percentuali distinte per gli uomini e per le donne indicate al punto 1). 5. Il tracciato è individuato con caratteristiche tali da essere percorso dall apripista con un tempo non inferiore a 40 e deve essere disegnato in uno stadio di slalom gigante che rispetti i criteri stabiliti dalla FIS ed individuati dal Coordinatore dei Corsi e dal Responsabile Tecnico del Corso. 6. I tempi sono rilevati dal servizio di cronometraggio della Federazione Italiana Cronometristi (F.I.Cr.), copia dei tabulati deve essere consegnata alla Commissione al termine delle prove e mantenuta agli atti. 7. In caso d esito negativo della prova, il candidato ha la facoltà di ripeterla soltanto per una seconda volta. 8. Sono esclusi dalla prova di Slalom Gigante cronometrato i candidati in possesso di punteggio FIS uguale o inferiore a 100 punti (uomini) ovvero 85 (donne) acquisiti in GS (slalom gigante), SG (super gigante), SL (slalom speciale), escluso DH (discesa libera), secondo gli elenchi FIS in vigore (Federazione Internazionale Sci). 9. Al fine di garantire parità di condizione, nell espletamento della prova attitudinale pratica, l ordine di partenza dei candidati nella prova cronometrata, è opportunamente invertito in occasione dei due tentativi. 10. I candidati che non supereranno la Prima Fase di selezione ( ), non sono ammessi a sostenere le prove della Seconda Fase (3.1.2) e sono, di conseguenza, definitivamente esclusi dall ammissione al corso per l abilitazione all esercizio della professione di Maestro di Sci alpino. 11. La Commissione, analizzati i tempi dei candidati a seguito di quanto indicato al punto 6), esprime una valutazione positiva o negativa che viene portata conoscenza degli aspiranti, attraverso l esposizione di un elenco di tutti i parteciparti alla prova entro le ore dello stesso giorno del test presso il luogo di riunione della Commissione indicato sul bando. Nel caso in cui la Prima Fase durasse più giorni, entro Sci Alpino Pag. 11 di 117

12 la stessa ora di ogni giorno d esame, la Commissione deve esporre l elenco dei punteggi dei candidati che hanno partecipato alla giornata di prova. 11. Nell elenco sono indicati tutti i candidati che hanno partecipato alla prova di quel giorno specifico, e vengono indicati con Ammesso, ed affiancato il relativo tempo, i candidati che possono partecipare alle prove della Seconda Fase e Non Ammesso 2-3 Fase, ed affiancato il relativo tempo, i candidati che non partecipano alle prove della Seconda Fase. 12. I candidati devono effettuare obbligatoriamente le prove con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper, Paraschiena. 13. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco non posso effettuare la prova e non hanno diritto ad essere inseriti successivamente. 14. Durante la ricognizione del percorso, effettuata dall alto verso il basso, il candidato deve aver indossato il pettorale, il quale deve risultare visibile su ambo i lati. 15. Le misure dei materiali dovranno seguire quelle stabilite dalla F.I.S. per l anno in corso. Sci Alpino Norme di Sicurezza 1. Alla partenza del tracciato, deve essere presente per tutta la durata della prova, il personale di soccorso con idoneo materiale ed attrezzatura. 2. I teli devono essere obbligatoriamente quelli da GS omologati FIS e devono essere del tipo a strappo sulla porta di curva 3. Lo svolgimento delle prova deve svolgersi su uno stadio di slalom gigante che rispetti i criteri stabili dalla FIS ed individuato dalla Coordinatore del Corso e dal Responsabile Tecnico del Corso. 4. I pali da slalom gigante usati per le prove sano del tipo previsto dall Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I. punto con dimensioni del palo snodato pari a 27 mm. di diametro. 5. Il tracciato deve rispettare i criteri stabiliti dal regolamento internazionale dello sci elaborato dalla FIS. 6. Il campo dove si svolge la prova di slalom gigante deve essere messo in sicurezza come disposto dalla Legge N. 363 del 23 dicembre 2003 art Il Coordinatore dei Corsi ed il Responsabile Tecnico dei Corsi prima dell inizio di ogni giornata di prove verificano e sottoscrivono un verbale sullo stato dei luoghi che diventa parte integrante del verbale giornaliero della Commissione (1.6.e). 8. I candidati devono effettuare obbligatoriamente la prova con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper, Paraschiena. 9. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco non posso effettuare la prova Norme di dettaglio 1. Gli apripista sono almeno due e devono essere domiciliati in uno stato dell Unione Europea che abbia aderito alla definizione di livello tecnico minimo. Inoltre, devono avere superato a loro volta il test nel proprio corso di formazione. 2. Ogni apripista deve ripetere la prova qualora il suo percorso non sia stato portato a termine normalmente e per intero. 3. La valutazione si effettua in riferimento ad un tempo base calcolato per ciascuna delle due manches, dal tempo dell apripista più veloce, adeguato al parametro personale attribuito annualmente. 4. Gli apripista proposti da ciascuno Stato devono essere classificati, negli ultimi 5 (cinque) anni, con un punteggio massimo di 50 (cinquanta) punti FIS in slalom gigante. 5. In caso di cedimento del manto nevoso durante la prova di slalom, il Coordinatore del Corso congiuntamente, il Responsabile Tecnico e la Commissione, possono decidere di modificare il tracciato mantenendo comunque il più possibile identici i livelli di difficoltà e ricalcolando i tempi di riferimento nel rispetto di quanto al punto h. 6. Nel caso in cui la prova, debba essere svolta in più giorni, i tracciati devono essere il più possibile simile per caratteristiche e difficoltà al fine di garantire il principio di uguaglianza dei candidati di fronte alla prova Slalom Gigante a tempo a. In una prima giornata (oppure una o più giornate, secondo il numero degli iscritti) tutti i partecipanti dovranno sostenere la prova di: Slalom Gigante cronometrato Pag. 12 di 117

13 Norme per il superamento della prova. 1. La prova è superata con esito positivo, se il candidato effettua regolarmente l intero percorso, senza salto di porte, con un tempo che non superi il 18% per gli uomini oppure il 24% per le donne, del tempo di riferimento. 2. La prova è superata con esito negativo se il candidato che ha conseguito un tempo superiore a quello di riferimento maggiorato dalle percentuali indicate al punto 1). 3. Il tempo di riferimento si ottiene applicando al tempo impiegato dall apripista, il parametro ad esso attribuito dal Collegio Nazionale dei Maestri di Sci, al tale proposito esiste un apposito elenco tenuto dal Collegio Nazionale di cui si allega copia al verbale relativo alla Prima Fase redatto dalla Commissione. 4. Calcolo del tempo di riferimento: Sia X il tempo dell apripista ed Y il coefficiente dell apripista ricavato dall elenco di cui sopra. Il valore intermedio Z si ottiene moltiplicando X per Y. Al valore Z, per ricavare il tempo di riferimento, si applicano le percentuali distinte per gli uomini e per le donne indicate al punto 1). 5. Il tracciato è individuato con caratteristiche tali da essere percorso dall apripista con un tempo non inferiore a I tempi sono rilevati dal servizio di cronometraggio della Federazione Italiana Cronometristi (F.I.Cr.), copia dei tabulati deve essere consegnata alla Commissione al termine delle prove e mantenuta agli atti. 7. In caso d esito negativo della prova, il candidato ha la facoltà di ripeterla soltanto per una seconda volta. 8. Sono esclusi dalla prova di Slalom Gigante cronometrato i candidati in possesso di punteggio FIS uguale o inferiore a 100 punti (uomini) ovvero 85 (donne) acquisiti in GS (slalom gigante), SG (super gigante), SL (slalom speciale), escluso DH (discesa libera), secondo gli elenchi FIS in vigore (Federazione Internazionale Sci). 9. Al fine di garantire parità di condizione, nell espletamento della prova attitudinale pratica, l ordine di partenza dei candidati nella prova cronometrata, è opportunamente invertito in occasione dei due tentativi. 10. I candidati che non supereranno la Prima Fase di selezione ( ), non sono ammessi a sostenere le prove della Seconda Fase (3.1.2) e sono, di conseguenza, definitivamente esclusi dall ammissione al corso per l abilitazione all esercizio della professione di Maestro di Sci alpino. 11. La Commissione, analizzati i tempi dei candidati a seguito di quanto indicato al punto 6), esprime una valutazione positiva o negativa che viene portata conoscenza degli aspiranti, attraverso l esposizione di un elenco di tutti i parteciparti alla prova entro le ore dello stesso giorno del test presso il luogo di riunione della commissione indicato sul bando. Nel caso in cui la Prima Fase durasse più giorni, entro la stessa ora di ogni giorno d esame, la Commissione deve esporre l elenco dei punteggi dei candidati che hanno partecipato alla giornata di prova. 11. Nell elenco sono indicati tutti i candidati che hanno partecipato alla prova di quel giorno specifico, e vengono indicati con Ammesso, ed affiancato il relativo tempo, i candidati che possono partecipare alle prove della Seconda Fase e Non Ammesso 2-3 Fase, ed affiancato il relativo tempo, i candidati che non partecipano alle prove della Seconda Fase. 12. I candidati devono effettuare obbligatoriamente le prove con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper, Paraschiena. 13. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco non posso effettuare la prova e non hanno diritto ad essere inseriti successivamente. 14. Durante la ricognizione del percorso, effettuata dall alto verso il basso, il candidato deve aver indossato il pettorale, il quale deve risultare visibile su ambo i lati. 15. Le misure dei materiali dovranno seguire quelle stabilite dalla F.I.S. per l anno in corso. Sci Alpino Norme di Sicurezza 1. Alla partenza del tracciato, deve essere presente per tutta la durata della prova, il personale di soccorso con idoneo materiale ed attrezzatura. 2. I teli devono essere obbligatoriamente quelli da GS omologati FIS e devono essere del tipo a strappo sulla porta di curva 3. Lo svolgimento delle prova deve svolgersi su uno stadio di slalom gigante che rispetti i criteri stabili dalla FIS ed individuato dalla Coordinatore del Corso e dal Responsabile Tecnico del Corso. 4. I pali da slalom gigante usati per le prove sano del tipo previsto dall Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I. punto con dimensioni del palo snodato pari a 27mm di diametro. 5. Il tracciato deve rispettare i criteri stabiliti dal regolamento internazionale dello sci elaborato dalla FIS Pag. 13 di 117

14 6. Il campo dove si svolge la prova di slalom gigante deve essere messo in sicurezza come disposto dalla Legge N. 363 del 23 dicembre 2003 art Il Coordinatore dei Corsi ed il Responsabile Tecnico dei Corsi prima dell inizio di ogni prova verificano e sottoscrivono un verbale sullo stato dei luoghi che diventa parte integrante del verbale giornaliero della Commissione (1.6.e). 8. I candidati devono effettuare obbligatoriamente la prova con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dall Art.3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper,Paraschiena. 9. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco non posso effettuare la prova. Sci Alpino Norme di dettaglio 1. Gli apripista sono almeno due e devono essere domiciliati in uno stato dell unione Europea che abbia aderito alla definizione di livello tecnico minimo. Inoltre, devono avere superato a loro volta il test nel proprio corso di formazione. 2. Ogni apripista deve ripetere la prova qualora il suo percorso non sia stato portato a termine normalmente. 3. La valutazione si effettua in riferimento ad un tempo base calcolato per ciascuna delle due manches, dal tempo dell apripista più veloce, adeguato al parametro personale attribuito annualmente. 4. Gli apripista proposti da ciascuno stato devono essere classificati, negli ultimi 5 (cinque) anni, con un punteggio massimo di 50 (cinquanta) punti FIS in slalom gigante. 5. In caso di cedimento del manto nevoso durante la prova di slalom, il Coordinatore del Corso congiuntamente, il Responsabile Tecnico e la Commissione, possono decidere di modificare il tracciato mantenendo comunque il più possibile identici i livelli di difficoltà e ricalcolando i tempi di riferimento nel rispetto di quanto al punto h. 6. Nel caso in cui la prova, debba essere svolta in più giorni, i tracciati devono essere il più possibile simile per caratteristiche e difficoltà al fine di garantire il principio di uguaglianza dei candidati di fronte alla prova Slalom Gigante a valutazione soggettiva a. In una prima giornata (oppure una o più giornate, secondo il numero degli iscritti) tutti i partecipanti dovranno sostenere la prova di: Slalom Gigante Norme per il superamento della prova 1. La prova è superata con esito positivo, se il candidato ha ottenuto un punteggio maggiore o uguale di 60, La prova è superata con esito negativo se il candidato ha ottenuto un punteggio minore di 60, Il punteggio valutativo delle prove è espresso dai membri della Commissione in centesimi. 4. Al fine del calcolo del punteggio ottenuto sono scartati il voto minore e quello maggiore espressi dagli esaminatori, quindi viene calcolata la media matematica dei rimanenti voti che rappresenta la valutazione della singola prova. 5. Il candidato ha la possibilità di svolgere la prova soltanto una volta. 6. Sono esclusi dalla prova di Slalom Gigante cronometrato i candidati in possesso di punteggio FIS uguale o inferiore a 100 punti (uomini) ovvero 85 (donne) acquisiti in GS (slalom gigante), SG (super gigante), SL (slalom speciale), escluso DH (discesa libera), secondo gli elenchi FIS in vigore (Federazione Internazionale Sci). 7. I candidati che non supereranno la Prima Fase di selezione ( ), non sono ammessi a sostenere le prove della Seconda Fase (3.1.2) e sono di conseguenza definitivamente esclusi dall ammissione al corso per l abilitazione all esercizio della professione di Maestro di Sci Alpino. 8. La Commissione, analizzato il punteggio ottenuto dal candidato, esprime una valutazione positiva o negativa che viene portata conoscenza degli aspiranti, attraverso l esposizione di un elenco di tutti i parteciparti alla prova entro le ore dello stesso giorno del test presso il luogo di riunione della Commissione indicato sul bando. Nel caso in cui la Prima Fase durasse più giorni, entro la stessa ora di ogni giorno d esame, la Commissione deve esporre l elenco dei punteggio dei candidati che hanno partecipato alla giornata di prova. 9. Nell elenco sono indicati tutti i candidati che hanno partecipato alla prova di quel giorno specifico, e vengono indicati con Ammesso, ed affiancato il relativo punteggio, i candidati che possono partecipare Pag. 14 di 117

15 alle prove della Seconda Fase e Non Ammesso 2-3 Fase, ed affiancato il relativo punteggio, i candidati che non partecipano alle prove della Seconda Fase. 10. I candidati devono effettuare obbligatoriamente la prova con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco,Ski - Stopper, Paraschiena. 11. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco non posso effettuare la prova e non hanno diritto ad essere inseriti successivamente. 12. Durante la ricognizione del percorso, effettuata dall alto verso il basso, il candidato deve aver indossato il pettorale, il quale deve risultare visibile su ambo i lati. Sci Alpino Norme di Sicurezza 1. Alla partenza del tracciato, deve essere presente per tutta la durata della prova, il personale di soccorso con idoneo materiale ed attrezzatura. 2. I teli devono essere obbligatoriamente quelli da GS e devono essere, i soli fini della sicurezza, del tipo a strappo sulla porta di curva. 3. Lo svolgimento delle prova deve svolgersi su uno stadio di slalom gigante individuato dalla Coordinatore del Corso e dal Responsabile Tecnico del Corso. 4. I pali da slalom gigante usati per le prove sano del tipo previsto dall Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I. punto con dimensioni del palo snodato pari a 27mm di diametro. 5. Il campo dove si svolge la prova di slalom gigante deve essere messo in sicurezza come disposto dalla Legge N. 363 del 23 dicembre 2003 art Il Coordinatore dei Corsi ed il Responsabile Tecnico dei Corsi prima dell inizio di ogni prova verificano e sottoscrivono un verbale sullo stato dei luoghi che diventa parte integrante del verbale giornaliero della Commissione (1.6.e). 8. I candidati devono effettuare obbligatoriamente la prova con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper, Paraschiena. 9. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco non posso effettuare la prova e non hanno diritto ad essere inseriti successivamente Norme di dettaglio 1. L apripista effettua una prova dimostrativa del percorso di slalom almeno una volta. 2. L apripista può essere effettuato dal Responsabile Tecnico del Corso. 3. In caso di cedimento del manto nevoso durante la prova di slalom, il Coordinatore del Corso congiuntamente, il Responsabile Tecnico e la Commissione, possono decidere di modificare il tracciato mantenendo comunque il più possibile identici i livelli di difficoltà, nel rispetto di quanto al punto h. 4. Nel caso in cui la prova, debba essere svolta in più giorni, i tracciati devono essere il più possibile simile per caratteristiche e difficoltà al fine di garantire il principio di uguaglianza dei candidati di fronte alla prova Seconda Fase a. A partire dal giorno successivo alla fine della prova agonistica, coloro che hanno superato la Prima Fase (3.1.1), saranno chiamati inderogabilmente a sostenere 2 (due) giornate di sci in campo libero con gli istruttori facenti parte della Commissione Norme per l attribuzione del punteggio 1. I candidati devono dimostrare capacità di conduzione sugli spigoli, centralità della posizione, tempismo, armoniosità dei movimenti, coordinazione tra arti inferiori ed arti superiori, capacità di controllo della velocità, dinamicità, giusta interpretazione delle dimensioni degli archi, buon adattamento delle curve al terreno, saper sciare in neve fresca e su terreni sconnessi. 2. La valutazione delle prove giornalmente effettuate spetta alla Commissione esaminatrice, composta ai sensi della L.R. n. 4 del 12/03/03 art Il punteggio valutativo delle prove è espresso dai membri della Commissione in centesimi. 4. Il punteggio minimo sufficiente deve essere maggiore o uguale a 60, Le prove dei candidati sono valutate nel suo complesso. Pag. 15 di 117

16 6. Al fine del calcolo del punteggio ottenuto sono scartati il voto minore e quello maggiore espressi dagli esaminatori per ciascuna delle prove valutate quindi viene calcolata la media matematica dei rimanenti voti che rappresenta la valutazione della singola prova. 7. Al fine di garantire parità di condizione nell espletamento della prova attitudinale pratica, ogni candidato deve ricevere un punteggio da ogni singolo Commissario. 8. I candidati devono effettuare obbligatoriamente le prove, durante i 2 (due) giorni con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper, Paraschiena. 9. Coloro i quali si presentano alla partenza degli esercizi senza il casco, non posso effettuare la prova. 10. Il candidato ha la possibilità di potersi esprimere nelle prove richieste più volte. 11. La Commissione, giornalmente analizzato il punteggio ottenuto dal candidati, a seguito di quanto indicato al punto 6), esprime una valutazione positiva o negativa che viene portata conoscenza degli aspiranti, attraverso l esposizione di un elenco di tutti i parteciparti alla Seconda Fase entro le ore di ogni giorno in cui sono stati svolti i test, presso il luogo di riunione della Commissione indicato sul bando. 12. Ad ogni singolo candidato è attribuito un pettorale con un numero che rimane quale unico identificativo per le due giornate di prove. 13. La valutazione delle due giornate di prova (punto 11), solamente se risultate sufficienti con punteggio maggiore o uguale a 60,00 per ognuna delle due giornate, costituisce per il candidato un credito a valore unico per la Terza Fase pari a 02,50. Sci Alpino Norme di Sicurezza 1. Alla partenza del campo di prova, deve essere presente per tutta la durata della prova, il personale di soccorso con idoneo materiale ed attrezzatura. 2. Il campo dove si svolge la prova deve essere messo in sicurezza come disposto dall art. 2 Legge N. 363 del 23 dicembre Il Coordinatore dei Corsi ed il Responsabile Tecnico dei Corsi prima dell inizio di ogni giornata di prove verificano e sottoscrivono un verbale sullo stato dei luoghi che diventa parte integrante del verbale giornaliero della Commissione (1.6.e). 4. I candidati devono compiere obbligatoriamente la prova con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper, Paraschiena. 5. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco, non posso effettuare la prova e non hanno diritto ad essere inseriti successivamente Norme di dettaglio 1. In caso di cedimento del manto nevoso durante le prove, il Coordinatore del Corso congiuntamente al Responsabile Tecnico ed alla Commissione, può decidere di effettuare una o più lisciature del sedime di pista utilizzato per le prove senza l utilizzo di mezzi meccanici, nel rispetto di quanto al punto h. 2. Essendo la mattinata interessata dalla dimostrazione di alcuni esercizi da parte dei candidati, un Istruttore deve dimostrare ogni singolo esercizio proposto. 3. ed Il Responsabile Tecnico del Corso identificheranno un pendio idoneo affinché i candidati possano esprimersi al meglio delle loro capacità a fronte di quanto richiesto dalla Commissione. 4. Nel caso in cui venga richiesto agli esaminandi di esprimersi su più archi, unitamente alla esposizione dell elenco degli Ammessi alla Seconda Fase verrà esposto il programma con orari e dimostrazioni richieste Terza Fase a. Alla fine delle giornate che caratterizzano la Seconda Fase, coloro che hanno superato la Prima Fase di cui al punto sono chiamati a sostenere un secondo test. b. Il superamento di questa prova dà la facoltà di partecipare al primo corso successivo alla stessa ovvero al secondo qualora non sia stato possibile partecipare al primo (L.R. N. 17 del 05 aprile 1994 art. 3 comma 3). c. Le prove della Terza Fase consistono nell esecuzione dei seguenti archi di curva: 1. Curve ad arco ampio Pag. 16 di 117

17 2. Curve ad arco medio 3. Curve ad arco breve 4. Prova libera su terreno sconnesso Norme per il superamento della prova 1. I candidati devono dimostrare capacità di conduzione sugli spigoli, centralità della posizione, tempismo, armoniosità dei movimenti, coordinazione tra arti inferiori ed arti superiori, capacità di controllo della velocità, dinamicità, giusta interpretazione delle dimensioni degli archi, buon adattamento delle curve al terreno. 2. La valutazione delle prove spetta alla Commissione esaminatrice, composta ai sensi della L.R. n. 4 del 12/03/03 art Il punteggio valutativo delle prove è espresso dai membri della Commissione in centesimi. 4. Il punteggio minimo sufficiente per superare la prova deve essere maggiore o uguale a 60, Le prove indicate al punto c., sono valutate singolarmente. 6. Al fine del calcolo del punteggio ottenuto sono scartati il voto minore e quello maggiore espressi dagli esaminatori per ciascuna delle prove valutate quindi, viene calcolata la media matematica dei rimanenti voti che rappresenta la valutazione della singola prova. 7. Il punteggio complessivo, della prova attitudinale pratica per ogni candidato, deriva dalla media dei punteggi riportata nelle singole prove sostenute nella Terza Fase c. 1,2,3.4.,. 8. Al fine di garantire parità di condizione nell espletamento della prova attitudinale pratica, l ordine di partenza dei candidati in ciascuna singola prova è invertito. 9. Gli archi specifici da dimostrare durante la prova attitudinale pratica sono opportunamente indicati nel relativo bando di concorso. 10. Al termine della Terza Fase, sono ammessi al corso di formazione, nei limiti dei posti complessivamente messi a concorso, i candidati collocati nella graduatoria di merito, formata sulla base del punteggio conseguito. 11. I candidati devono compiere obbligatoriamente la prova con l apposito casco regolamentare omologato in base alle vigenti disposizioni in materia come previsto dal Art. 3 del Regolamento vigente della F.I.S.I., punto Casco, Ski - Stopper, Paraschiena. 12. Coloro i quali si presentano in partenza senza il casco non posso effettuare la prova e non hanno diritto ad essere inseriti successivamente. 13. Il candidato ha la possibilità di svolgere la prova soltanto una volta. 14. La Commissione, analizzati i tempi dei candidati a seguito di quanto indicato al punto 6), esprime una valutazione positiva o negativa che viene portata conoscenza degli aspiranti, attraverso l esposizione di un elenco di tutti i parteciparti alla prova entro le ore dello stesso giorno del test presso il luogo di riunione della commissione indicato sul bando. Nel caso in cui la Terza Fase durasse più giorni, la Commissione deve esporre l elenco dei candidati solamente alla conclusione dell ultimo giorno di prove entro le ore Nell elenco sono indicati tutti i candidati che hanno partecipato alla prova di quel giorno oppure alle giornate, e vengono indicati con Ammesso, ed affiancato il relativo punteggio, i candidati che possono partecipare al corso e Non Ammesso, ed affiancato il relativo punteggio, i candidati che non partecipano al corso. 16. I candidati Non Ammesso che non supereranno la Terza Fase di selezione (3.1.3), sono, di conseguenza, definitivamente esclusi dall ammissione al corso per l abilitazione all esercizio della professione di Maestro di Sci Alpino (L.R. N. 17 del 5 aprile 1994 art. 3 comma 3). 17. L'ordine dei candidati ammessi al "Corso è redatto in ordine decrescente al punteggio ottenuto; 18. Nel caso, in cui il candidato ottenga un punteggio compreso tra 57,50 e 59,99, la Commissione analizza le valutazioni espresse dagli Istruttori nelle giornate costituenti la Seconda Fase. 19. Nel caso in cui il candidato non ha un giudizio positivo per le 2 (due) giornate della Seconda Fase viene considerato il punteggio espresso dalla Commissione al termine delle prove che caratterizzano la Terza Fase. 20. Ad ogni candidato che ha superato la Prima Fase, viene attribuito un nuovo pettorale con numero identificativo diverso da quello precedentemente assegnato durante la Seconda Fase. 21. Il bonus pari a 02,50 è applicato, se ottenuto, anche a tutti i canditati che nella "Terza Fase" hanno conseguito un punteggio maggiore o uguale a 60, Ai candidati che hanno ottenuto un punteggio compreso tra il 57,50 ed il 59,99 viene applicato il credito di cui al punto ). Sci Alpino Pag. 17 di 117

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