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1 anaborapi coperta dicembre :46 Pagina 1 ANNO XXXV / N ANABORAPI Strada Provinciale per Trinità 32/A Carrù (Cn) - ITALY POSTE ITALIANE s.p.a.- SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 2, DCB/CN

2 anaborapi coperta dicembre :46 Pagina 2 N U M E R O RAZZA PIEMONTESE 2 Razza Piemontese Periodico di informazioni tecniche economiche e d attualità a cura dell Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese. Direttore Responsabile: Andrea Quaglino Redazione: Fabia Pacher Realizzazione grafica e stampa: Tipolitografia Ghibaudo - Cuneo Ente Morale giuridicamente riconosciuto D.P.R. n. 1877/ Sede operativa e legale: Strada Trinità. 32/A CARRÙ (CN) Telefono Telefax info@anaborapi.it web: Autorizzazione del Tribunale di Mondovì numero 1/04 Anno XXXV - Numero 8/2004 È consentita la riproduzione di testi o fotografie citando la fonte. 3 Sommario Pistaaa!!! Arrivano i torinesi Guido Garnero Valutazioni e Mostre 5 Risultati per categoria 6 Ore 10: lezione di Zootecnica al Foro Boario 7 I campioni assoluti 8 4 Concorso Fotografico La mia Piemontese 9 Sapori della Carne L incognita della prima volta Ugo Vaccaneo Centro Tori ANABORAPI 13 Ottimi risultati selettivi nel 2004 Valter Gazzola Centro Genetico 15 Tori giovani 16 Corso di conoscenza e valutazione della razza Piemontese

3 IMPA anaborapi dicembre :42 Pagina 1 A N N O Mostre 25 a MOSTRA NAZIONALE Ancor prima delle olimpiadi invernali del 2006 ecco la provincia di Torino in grande evidenza alla XXVª edizione della Mostra Nazionale. Gli allevatori del capoluogo si sono imposti in molte categorie conquistando, oltre i titoli di campionessa delle vacche e delle manze, anche il prestigioso trofeo Amedo Damiano che va a premiare la passione e la tenacia di Barale Giuseppe e di sua figlia Pieranna di Rivarolo Canavese. Per la verità i cuneesi, da sempre mattatori della nazionale, sono stati ostacolati dalle restrittive norme sanitarie che hanno obbligato a lasciare a casa il meglio degli animali adulti. Altri allevatori, sicuri protagonisti, hanno dovuto rispettare un turno di riposo: per loro l appuntamento è per il prossimo anno. Il risultato complessivo è stata una mostra buona in qualità, ottimo il livello di animali, perfettamente preparati e presentati, l eccezione c è sempre, ma povera come quantità: 204 soggetti iscritti ai concorsi e trenta soggetti partecipanti al confronto delle progenie sono proprio pochini. Non serve abbattersi, speriamo che in quanto a numero si sia toccato il fondo e quindi, per i prossimi anni si potrà solo migliorare. La nazionale prende avvio la mattina del sabato 6 novembre dove sul ring principale sono di Guido Garnero Valutazioni e Mostre turno i torelli, mentre a fianco gli studenti delle scuole agrarie si sfidano nella competizione tra classi di valutazione morfologica. A condurre i giochi sono presenti il nostro dott. Ugo Vaccaneo in qualità di speaker, il giudice Costanzo Isoardi e nell insolita qualità di notaio la professoressa Pagano Toscano dell Università di Torino. Nel ring centrale le categorie dei torelli si susseguono valutate dal giudice Renato Giordano con il giovane segretario Dario Giraudo entrambi di Cuneo. Subito i torinesi in evidenza: sale sulla pedana sotto i riflettori per l acclamazione a campione nella prima categoria LEVIS (n. 7) di Barale Pieranna, la quale piazza un altro toro al terzo posto, mentre la riserva nella categoria è LUPO (n. 10) di Rosso Domenico. Si fanno vedere un po timidamente gli allevatori delle altre province; nella seconda categoria, tori da 11 a 14 mesi, si impone IGNAZIO (n. 26), un Baggio di Quaglia Pietro, mentre la riserva è ISRAELE (n. 28) un figlio di Dadi, toro aziendale della linea Vialli, che ha trasmesso ai figli ottima conformazione e correttezza. Al terzo posto si piazza INTER (n. 20) un figlio di Brasil, linea allevamento, presentato da Ameglio Fratelli di Alessandria Nei tori da 14 a 18 mesi, 3ª categoria, si impone un altro figlio di Baggio, ILANT (n. 33) di Negro Pier Vincenzo, mentre la riserva è INNO (n. 36) una linea aziendale ET il padre, ottimamente presentata da Serra Alberto. C è ancora tempo per una categoria di tori, la quarta, non molto numerosa: si impone INNO (n. 38) di Caffer Mario di linea Vialli, sul n. 40 GRIN- GO, un altro Baggio presentato da Ingaramo Fratelli. Al terzo posto una linea aziendale, IABO (n. 39) di Viale Luciano. I risultati finora ottenuti nelle categorie dei tori rappresentano una piacevole conferma: infatti si impongono o comunque sono sempre tra i primi, soggetti delle linee allevamen- 3

4 IMPA anaborapi dicembre :42 Pagina 2 Mostre N U M E R O 8 4 to: Baggio, Principe, Brasil e Delano. Vi era il timore che la linea allevamento potesse indirizzare la selezione verso soggetti con poca conformazione, grossolani, non morfologicamente corretti; invece vedere che ai primi posti della linea maschile si piazzano soggetti con molta taglia, ma che mantengono le caratteristiche tipiche della razza, quali la muscolosità e la finezza, ci lascia ben sperare nel successo dello schema selettivo che gli allevatori di Piemontese si sono dati. Nella tarda mattinata del sabato, quando già i profumi delle vicine cucine dei Sapori della Carne si diffondevano nell aria lasciando presagire ottime pietanze, c era ancora tempo per alcune categorie di manze. Il compito di giudicare le giovani riproduttrici spetta a Depetris Piergiorgio di Villafranca P.te che ha come collaboratore Momo Federico di Torrazza P.te (VC). Generalmente un giudice è più severo verso i suoi conterranei, ma in questa nazionale nelle giovani femmine i Torinesi la fanno da padrone lasciando ai big di Cuneo solamente le briciole. Rosso Domenico, Barale Pieranna, Demarchi Paolo, i Fratelli Camusso si impongono in tutte le categorie, ben spalleggiati da Negro PierVincenzo e da Caffer Mario. Le linee genetiche predominanti sono quelle dell allevamento, ma soprattutto ci conforta vedere ai vertici figlie di giovani tori: Ebron, Delano Eroe, Full. Soprattutto è di buon auspicio vedere che anche i soggetti esposti nella sezione dedicata alle progenie dei tori di FA riescono ad aggiudicarsi le categorie di manze. Nel pomeriggio sfilano le vacche giudicate da Elvio Satragno da Cassinasco mentre le funzioni di segretario sono svolte da Beltramo Mauro di Cavour, ed i cuneesi passano alla riscossa: nell undicesima categoria si impone Delsoglio Fratelli con GATTA (n. 127), una corretta Bianco, davanti a ERACLEA (n.141) figlia di Cairo di Ingaramo F.lli. Luino Edoardo si aggiudica la categoria delle vacche da 4 a 6 anni con EDERA (N. 148) una Tyson in piena forma con una conformazione da carne eccellente. La sua riserva è EDERA (n. 145) di Barale Pieranna, una vacca fine, corretta dalla ottima linea dorsale. Nella tredicesima categoria Rosso Domenico si impone con ZIA-83 (n. 184) una linea aziendale (il padre è Unico), ma con due nonni extra: Ergo e Pasarot. La riserva è la ZAMARA-273 (n. 189) di Quaglia Piero, una Zaffiro di taglia eccezionale, campionessa Nazionale in carica. E già notte quando sfila l ultima categoria: TITTI-223 (n. 202) di Quaglia Pietro si riconferma ai vertici mentre la piazza d onore va alla vacca più anziana presente in mostra, RENDA (n. 204), presentata da Negro Pier Vincenzo. Nell ultima categoria c è spazio per gli allevatori di Savona: Pastorino Sabina piazza al terzo posto UPPEGA (n. 197) e Scaiola Giacomo URA (n. 196) al quarto. La domenica mattina si svolgono le finalissime: si aggiudica la Campionessa Junior un giovane allevatore di Villafranca P.te, Demarchi Paolo, con IVONNE una figlia di Vischio dalla superba eleganza, corretta e muscolosa. La riserva Junior è IMOLA presentata da Barale Pieranna, una figlia di Cobra dal buon sviluppo e dall ottima finezza. Nelle vacche Rosso Domenico trionfa con ZIA-83, mentre Luino si deve accontentare della piazza d onore. Per concludere i tori: mancano per le note vicende sanitarie i big e quindi c è spazio per i giovani. Nella quinta categoria si impone GALLO (n. 42) un elegantissimo toro di Serra Giacomo che ha nel pedigree Vialli e Billy cioè un ottimo incontro fra linee da carne e da allevamento. La riserva è un muscoloso GIUSTO (n. 46) di Caffer Mario che aveva rappresentato la Piemontese alla Mostra del Sommet de l elevage a Clermont-Ferrand. Si aggiudica la sesta categoria Quaglia con FIORELLO-ET (n. 48) una linea allevamento (padre Ufo e nonno materno Tyson) davanti a ELEFANTE (n. 49) presentato da Colombero Bernardo. Nella finale riservata ai tori si aggiudicava il titolo di Campione Assoluto GALLO di Serra Giacomo mentre la riserva è FIORELLO-ET. Nel pomeriggio di domenica l epilogo della XXV nazionale: di fronte ad un folto pubblico si svolgono i concorsi riservati ai giovani e a chi ha voglia anche di divertirsi: dai paratori Junior, alla prima edizione dell Agility Cow e alla ormai tradizionale gara di mungitura. In conclusione è necessario ringraziare oltre agli sponsor della manifestazione (l assessorato all agricoltura della Regione Piemonte, il Comune di Cuneo, la Banca Regionale Europea, il Consorzio Agrario e la selleria Abbona), tutti coloro che hanno collaborato all allestimento e alla organizzazione della mostra: i controllori ed i tecnici delle APA, gli esperti di razza, i giudici ed i segretari, nonché il personale del Miac che con esperienza è sempre stato al nostro fianco.

5 IMPA anaborapi dicembre :42 Pagina 3 A N N O Mostre XXV MOSTRA NAZIONALE DEI BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE Risultati per categoria CATEGORIA 1 TORELLI DA 8 A 11 MESI Campione: IT LEVIS BARALE PIERANNA, RIVAROLO CANAVESE Riserva: IT LUPO ROSSO DOMENICO, VILLAFRANCA PIEMONTE CATEGORIA 2 TORI DA 11 A 14 MESI Campione: IT IGNAZIO QUAGLIA PIETRO, SALUZZO Riserva: IT ISRAELE SERRA GIACOMO E FIGLI, CARAGLIO CATEGORIA 3 TORI DA 14 A 18 MESI Campione: IT ILANT NEGRO PIER VINCENZO, VILLASTELLONE Riserva: IT INNO SERRA ALBERTO, CARAGLIO CATEGORIA 4 TORI DA 18 A 24 MESI Campione: IT INNO CAFFER MARIO, CAVOUR Riserva: IT GRINGO INGARAMO FRATELLI S.S., SAVIGLIANO CATEGORIA 5 TORI DA 24 A 36 MESI Campione: IT GALLO SERRA GIACOMO E FIGLI, CARAGLIO Riserva: IT GIUSTO CAFFER MARIO, CAVOUR CATEGORIA 6 TORI DI OLTRE 36 MESI Campione: IT FIORELLO-ET QUAGLIA PIETRO, SALUZZO Riserva: IT ELEFANTE COLOMBERO BERNARDO, VILLAFALLETTO CATEGORIA 7 MANZE DA 11 A 14 MESI Campione: IT IVONNE ROSSO DOMENICO, VILLAFRANCA PIEMONTE Riserva: IT IVREA BARALE PIERANNA, RIVAROLO CANAVESE CATEGORIA 8 MANZE DA 14 A 18 MESI Campione: IT ISLANDA BARALE PIERANNA, RIVAROLO CANAVESE Riserva: IT ITTICA DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE E DOMENICO, FOSSANO CATEGORIA 9 MANZE DA 18 A 24 MESI Campione: IT IVONNE DEMARCHI PAOLO, VILLAFRANCA PIEMONTE Riserva: IT IMOLA BARALE PIERANNA, RIVAROLO CANAVESE CATEGORIA 10 MANZE DA 24 A 30 MESI Campione: IT GRIGLIA AZIENDA AGRICOLA CASCINA MONACHE DEI F.LLI CAMUSSO E C. S.S., CAVOUR Riserva: IT GIOSTRA INGARAMO FRATELLI S.S., SAVIGLIANO CATEGORIA 11 VACCHE FINO A 4 ANNI Campione: IT GATTA DELSOGLIO ROBERTO GIUSEPPE E DOMENICO, FOSSANO Riserva: IT ERACLEA INGARAMO FRATELLI S.S., SAVIGLIANO 5

6 IMPA anaborapi dicembre :44 Pagina 4 Mostre N U M E R O 8 XXV MOSTRA NAZIONALE DEI BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE Risultati per categoria CATEGORIA 12 VACCHE DA 4 A 6 ANNI Campione: IT EDERA LUINO EDOARDO, CARAMAGNA PIEMONTE Riserva: IT EDERA BARALE PIERANNA, RIVAROLO CANAVESE CATEGORIA 13 VACCHE DA 6 A 10 ANNI Campione: TOLGN ZIA-83 ROSSO DOMENICO, VILLAFRANCA PIEMONTE Riserva: CN 48340D ZAMARA-273 QUAGLIA PIETRO, SALUZZO CATEGORIA 14 VACCHE DI OLTRE 10 ANNI Campione: CN 36478C TITTI-223 QUAGLIA PIETRO, SALUZZO Riserva: CN03543C RENDA NEGRO PIER VINCENZO, VILLASTELLONE 6 Ore 10: lezione di Zootecnica al Foro Boario Nell ambito delle iniziative collaterali della 25a Mostra Nazionale, sabato 6 Novembre, presso il Foro Boario di Cuneo, si è svolta la gara di Valutazione Morfologica riservata agli studenti delle scuole medie superiori. In lizza ben 9 classi provenienti, per l occasione, da tutto il Piemonte. Le scuole che quest anno hanno aderito all iniziativa sono state l Istituto Tecnico Agrario Cigna di Mondovì, l IPSAA Baldessano-Roccati di Carmagnola, l Istituto Umberto I di Fossano-Cussanio e l ITAS G.Dalmasso di Pianezza. La parte più strettamente didattica della manifestazione è stata tenuta dalla Prof.ssa Graziella Pagano (che sinceramente ringraziamo), docente di Valutazioni morfo-funzionali degli animali in produzione zootecnica presso la Facoltà di Agraria dell Università di Torino. Importante è stato il suo contributo per spiegare la rilevanza delle valutazioni morfologiche in ambito zootecnico e i rapporti forma-funzione legati alla produzione. Sono state altresì richiamate le caratteristiche essenziali della razza Piemontese e i principali criteri per l effettuazione delle valutazioni. A seguito delle indicazioni ricevute, le scolaresche, guidate dai loro insegnanti, si sono cimentate in quello che da sempre è l ingrato compito dei giudici di Mostra: redigere una classifica di merito di un gruppo di animali che nel frattempo sfilano nel ring. Dopo attento esame delle cinque manze presentate e lunghe discussioni da parte dei concorrenti, ciascun portavoce ha presentato la classifica stabilita dalla propria classe e con competenza ne ha anche illustrato le motivazioni tecniche. In un tifo da stadio, mai visto in un foro boario, alla fine il sospirato verdetto: la gara è stata vinta dalla classe III D dell Ist. Tecnico Agrario G. Dalmasso di Pianezza (TO), i cui componenti si sono aggiudicati un simpatico premio messo in palio dall Anaborapi. Un sincero apprezzamento va alla Professoressa Scaglia, da anni convinta sostenitrice della razza Piemontese, che ha accompagnato, con alcuni colleghi, le scolaresche di Pianezza e un grazie anche all Esperto Nazionale di Razza Costanzo Isoardi di Racconigi, che si è simpaticamente prestato nei panni del giudice in questa iniziativa tutta dedicata agli studenti delle scuole tecniche e professionali agrarie. Ugo Vaccaneo

7 IMPA anaborapi dicembre :44 Pagina 5 A N N O Mostre XXV MOSTRA NAZIONALE DEI BOVINI DI RAZZA PIEMONTESE I campioni assoluti CAMPIONE ASSOLUTO IT GALLO Serra Giacomo e figli - Caraglio IT FIORELLO-ET Quaglia Pietro - Saluzzo RISERVA CAMPIONE CAMPIONESSA ASSOLUTA TOLGN ZIA-83 Rosso Domenico - Villafranca Piemonte RISERVA IT CAMPIONESSA EDERA Luino Edoardo - Caramagna Piemonte CAMPIONESSA JUNIOR IT IVONNE Demarchi Paolo - Villafranca Piemonte RISERVA IT JUNIOR IMOLA Barale Pieranna - Rivarolo Canavese 7

8 IMPA anaborapi dicembre :44 Pagina 6 Mostre N U M E R O 8 4 Concorso Fotografico LA MIA PIEMONTESE 1 Premio B/N Madama La Piemontese Serazzi Giorgio - Cuneo 1 Premio COLORE Nascere a 2000 metri! Doriano Mandrile - Saluzzo (CN) 2 Premio COLORE Salita ai monti Lu giaras Ugo Costantino - Pomaretto (TO) 2 Premio B/N Foro Boario Angelo Partenza - Cuneo 8 3 Premio B/N Gli anni passano i tempi cambiano i bei ricordi restano Maristella Milanesio - Crissolo (CN) 3 Premio COLORE La mia Piemontese nella società multirazziale Luisa Morena - Roccavione (CN)

9 IMPA anaborapi dicembre :44 Pagina 7 A N N O Mostre SAPORI DELLA CARNE 2004 Grande successo di pubblico per il salone gastronomico Sulla scia del grande successo ottenuto l anno scorso anche quest anno l Anaborapi in collaborazione con il MIAC ha organizzato il salone gastronomico Sapori della carne dove i visitatori hanno potuto non solo degustare ed acquistare prodotti tipici, ma anche partecipare a numerose iniziative per conoscere sempre meglio la filiera della produzione di carne. Ampio risalto è stato dato ai momenti di informazione e spettacolo: dopo l inaugurazione il pubblico è stato coinvolto in una Tavola Rotonda che ha trattato de La Carne nell alimentazione dello sportivo, moderata dal giornalista Gian Paolo Ormezzano, dove, insieme a dietologi e medici dello sport, a parlare di carne sono stati grandi sportivi come Beppe Furino, Antonio Comi e Sandro Damilano. Durante la mattinata, inoltre, i bambini delle scuole elementari sono stati protagonisti di una degustazione di carne guidata, curata dal Club di Papillon nell ambito del progette Ambiente Territorio Salute. Nel pomeriggio di sabato è stata la volta di un Talk Show dal titolo Carne e Vino, condotto dal giornalista critico enogastronomico Paolo Massobrio con la partecipazione del cantautore Bruno Lauzi che ha regalato momenti dedicati alla musica e allo spettacolo. Domenica ha avuto luogo un interessante Corso per la conoscenza e l utilizzo dei diversi tagli di carne curato da esperti del settore, cuochi e macellai, mentre durante tutto il tempo della manifestazione i ricercatori dell Università di Agraria di Torino hanno proposto al pubblico di partecipare a panel-test di assaggio della carne. Un momento più tecnico per gli operatori del settore è stato dedicato alla presentazione della neonata Commissione Prezzi (settore bovino) della Camera di Commercio Cuneo, cui ha partecipato il Presidente Ferruccio Dardanello. Durante la manifestazione molti sono stati anche i visitatori provenienti da altre regioni, come Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e le delegazioni straniere (australiane, russe, tedesche, cinesi, olandesi, ceche e irlandesi) di allevatori e operatori del settore. Numerose le autorità che hanno presenziato alla manifestazione: il Sottosegretario On. Teresio Delfino, il Vicepresidente della Regione Piemonte William Casoni, l Assessore Provinciale all agricoltura Emilio Lombardi, il presidente della Camera di Commercio di Cuneo Ferruccio Dardanello, il vicepresidente del Consiglio Regionale Francesco Toselli, l assessore all agricoltura della provincia di Alessandria Davide Sandalo. Gli organizzatori ringraziano di cuore tutti gli operatori che hanno partecipato alla seconda edizione di Sapori della carne sia nel padiglione espositivo-istituzionale che nel padiglione gastronomico e rinnovano l appuntamento per l anno prossimo con nuovi progetti per rendere il salone sempre più variegato ed interessante. 9

10 IMPA anaborapi dicembre :45 Pagina 8 Informazioni tecniche N U M E R O 8 Ingrasso e Selezione Importanti informazioni dalle filiere certificate 10 L accrescimento è uno fra i principali caratteri oggetto della nostra selezione: buona crescita significa più peso in minor tempo, migliori caratteristiche della carne e di conseguenza maggior utile per l allevatore. Anche se è sotto gli occhi di tutti come i figli dei nuovi tori crescano in modo incomparabilmente superiore a quello dei figli di tori di pochi anni or sono, alcune volte viene ancora mossa l osservazione che questo carattere è selezionato nel Centro Genetico e non attraverso un rilevo diretto nelle aziende. Tralasciando di ripercorrere le motivazioni che anni fa portarono l Anaborapi a selezionare l accrescimento attraverso i rilievi nel Centro Genetico, merita evidenziare come le attuali filiere certificate come quelle del Andrea Quaglino Direttore Anaborapi Consorzio di Tutela, di Esselunga e di Coop permettono la raccolta di interessantissimi dati relativi all accrescimento dei vitelloni, ad un costo e con un accuratezza impensabili fino a poco tempo fa. Tutto ciò permette da un lato di verificare e dall altro lato di confermare la validità della nostra impostazione selettiva. Nelle filiere certificate confluiscono annualmente migliaia di soggetti dei quali viene rilevato con estrema precisione il peso della carcassa; conoscendo la data di nascita e la data di macellazione diventa facile calcolare l accrescimento di ogni animale ed è anche ipotizzabile, in un prossimo futuro, di utilizzare tutto ciò a fini selettivi. Se analizziamo i dati delle filiere certificate dal Consorzio di Tutela, possiamo notare che i vitelloni maschi crescono mediamente 0,692 Kg al giorno (in carcassa) ovvero 1,03 Kg (in peso vivo); entrando però nel dettaglio, notiamo che esistono aziende nelle quali si ottengono risultati decisamente più confortanti: nelle prime 50 aziende registriamo infatti accrescimenti di 0,865 Kg al giorno (in carcassa) cioè 1,291 Kg al giorno (peso vivo). Quali sono i fattori che determinano una tale disparità di risultati? In linea di massima possiamo suddividerli in tre grosse categorie: fattori genetici, fattori alimentari e gestionali. Cominciando dagli ultimi, risulta evidente come la gestione aziendale, intendendo con questa il tipo di stabulazione, la tecnica di svezzamento e la gestione sanitaria, influiscono enormemente sui risultati dell ingrasso: basta pensare al danno causato dalle così dette malattie condizionate come le diarree o le forme respiratorie dei giovani animali. Riguardo all alimentazione si potrebbe aprire un capitolo enorme, ma è sufficiente in que-

11 IMPA anaborapi dicembre :45 Pagina 9 A N N O Informazioni tecniche sta sede ricordare, ad esempio, come i vitellini che hanno avuto a disposizione il concentrato a volontà fin dalla più tenera età, arrivano allo svezzamento con un peso e con una capacità di ingestione ben superiore a quelli che hanno ricevuto soltanto latte e fieno (o erba), od altresì come un alimentazione sbilanciata possa creare un sacco di problemi, che vanno dal male ai piedi, ai dolori alle articolazioni, ai calcoli renali, con conseguente scarso accrescimento e diminuzione della qualità della carne. I fattori che però riguardano più da vicino il lavoro svolto dalla nostra Associazione sono quelli collegati alle selezione. Proprio per verificare quello che accade sul campo abbiamo elaborato i dati relativi all accrescimento dei soggetti certificati dal Consorzio di Tutela e li abbiamo messi in relazione alle genealogie. L elaborazione fatta è, per il momento, un po grossolana e basata soltanto su medie, tuttavia i risultati sono assai interessanti. Il primo dato riguarda la differenza di accrescimento tra i figli dei tori di monta naturale e quella dei figli dei tori di FA negli allevamenti iscritti al Libro Genealogico e che hanno certificato vitelloni attraverso il Consorzio; i figli dei tori di FA raggiungono il peso medio di macellazione (570 kg), circa 30 giorni prima dei figli dei tori di monta naturale, con un accrescimento medio di 30 grammi in più al giorno, cosa che a 17 mesi significa 16 kg di carne in più. Un altro raffronto possibile è quello fra i soggetti certificati come Tipo Genetico (animali senza ascendenti noti) e quelli certificati come Razza Piemontese (animali iscritti L.G.), questi ultimi mostrano un accrescimento giornaliero medio di 39 grammi superiore ai precedenti, cosa che a 17 mesi di età rappresenta circa 19 kg di carne in più. Ma guardiamo ora cosa accade nel nostro Centro Genetico: tutti gli allevatori che hanno avuto occasione di visitarlo sanno che gli animali sono ben alimentati, anche se non spinti come si farebbe nel caso di un ingrasso, per intenderci i soggetti dell ultimo ciclo (11-12 mesi) ricevono 5,9 kg. di concentrato più fieno a volontà; ebbene, il peso medio di questi soggetti a 12 mesi è kg 495 ovvero 1.24 kg di accrescimento al giorno, se poi ci riferiamo ai soli soggetti selezionati per la FA l accrescimento medio è di ben 1,34 kg al giorno comprendendo anche il periodo dello svezzamento! Una curiosità a questo proposito è che un torello del centro genetico, IGLU, ha sfiorato per la prima volta i 600 kg di peso vivo a dodici mesi. Questi pochi dati meritano un ampia riflessione, da un lato sull importanza di una efficace assistenza tecnica tesa a migliorare le tecniche di ingrasso dei bovini di Razza Piemontese, tecniche per altro non ancora così approfonditamente conosciute, dall altro lato sulla efficacia del nostro programma selettivo che, pur incrementando costantemente le performances produttive (accrescimento e conformazione), sta migliorando, sia pur più lentamente, anche caratteri di estrema importanza economica come parto e nascita. Ma questo è un altro capitolo. 11

12 IMPA anaborapi dicembre :45 Pagina 10 Informazioni tecniche N U M E R O 8 L incognita della prima volta 12 Sostengono gli esperti che la prima volta sia un momento molto importante dell esistenza! Dicono che occorra scegliere bene il momento giusto perchè la prima volta può lasciare un segno indelebile sul resto della vita! Consigliano anche di prendere delle precauzioni! Oltretutto, ci dimostrano le statistiche che l età della prima volta si sta progressivamente abbassando! Ma no! Che avete capito? Non stiamo parlando di quella volta lì! Del resto, nel nostro caso, di quella volta lì lei quasi nemmeno se ne accorge ( per non parlare poi di lui ). Quello che più ci preoccupa sono semmai le logiche Ugo Vaccaneo Centro Tori ANABORAPI conseguenze di quella volta lì, nove mesi dopo o poco più. Sì, perchè è allora che si vede se le cose sono state fatte con attenzione oppure se qualcosa è andato storto. Ma che significa farci attenzione? Si sa che i più sensibili ne sono spaventati oltre misura, ma è vero o no che, a volte, a quanto si va incontro nei nove mesi successivi, sul più bello neppure ci si pensa? Le precauzioni, Bene! Ora che abbiamo catturato (per la verità, un po fraudolentemente) la vostra attenzione, ci scusiamo se ci siamo permessi di introdurre scherzando un argomento che è invece quanto mai serio ed importante per il benessere dei nostri animali e per quello del nostro portafoglio. Come chiunque avrà arguito, desideriamo qui affrontare l aspetto dell avvio alla riproduzione delle manzette del nostro allevamento, operazione che richiede una buona dose di accortezza e di managerialità. Pensiamo anzitutto a quanto ci può costare un taglio cesareo oppure la sofferenza o la morte del feto durante la nascita (ci rimettiamo il prezzo di un vitello, che non riusciremo più a recuperare e nessuno ci rimborserà) o, peggio ancora, la perdita della puerpera! Fino a pochi anni or sono, gli allevatori più preoccupati dai problemi di parto ricercavano il vitello piccolo, che non incontrasse difficoltà durante la nascita. In realtà il parto è un evento complesso che dipende, oltre

13 IMPA anaborapi dicembre :45 Pagina 11 A N N O Informazioni tecniche che dalle dimensioni e dalla conformazione del nascituro, anche dal grado di rilassamento dei legamenti pelvici della bovina, dalla dilatazione della cervice, dalle dimensioni del canale pelvico, ecc.. Ecco perché non basta ricercare tori che mettano piccolo ma occorre affrontare il problema in modo più globale. Allora, quali sono le precauzioni da adottare in questi casi? E evidente che non tutte le bovine dell allevamento sono adatte alla riproduzione alla stessa maniera; nel caso specifico, le manze non hanno la stessa capacità di partorire che hanno le colleghe più anziane e vanno quindi trattate in maniera diversa. La precauzione principale, se così possiamo chiamarla, è quella di destinare alla riproduzione le femmine giuste, scegliendole fra le figlie di determinati tori che diano, al riguardo, migliori garanzie rispetto ad altri. Queste femmine andranno poi fatte partorire con tori dalla grande facilità di nascita per poter poi utilizzare, sulle pluripare ottenute, una più ampia gamma di tori che soddisfino le esigenze del nostro allevamento. Il consiglio che ci sentiamo di dare si spinge ancora più avanti: l ideale sarebbe addirittura quello di determinare in anticipo le future riproduttrici nel momento dell inseminazione che darà loro origine. Non per nulla il catalogo tori riporta da anni in bella evidenza l elenco dei tori di linea allevamento (con l indicazione dell indice parto) che l Anaborapi ha selezionato proprio con questo scopo. Come criterio generale, si ritiene che una buona impostazione preveda di mandare in pensione annualmente circa il 20% delle bovine, al posto delle quali la nostra azienda assumerà altrettante giovincelle di belle speranze. E ovvio che per ottenere ciò, considerato che circa la metà dei nascituri saranno maschi e alcune bovine non avranno probabilmente caratteristiche idonee, occorrerà accoppiare circa la metà delle nostre fattrici con tori di linea allevamento o di doppia linea, cosa che già molti allevatori stanno facendo. il momento giusto, Come abbiamo visto, se già la scelta delle manze avviene fra le figlie dei tori della tabellina arancione del Büta Bin? avremo qualche probabilità in più di avere delle buone attitudini al parto. E poi, a scelta avvenuta, di queste manze occorrerà avere particolare cura: se non si prevedono ragionevolmente gravi problemi di parto nel futuro, non bisogna dimenticare che la prima volta è pur sempre un momento critico anche per loro. La prima volta delle nostre femminucce è scesa mediamente alla tenera età di 20 mesi e mezzo, e diventano mamme poco oltre i 30 mesi, con una tendenza, economicamente auspicabile, ad una ulteriore riduzione di entrambe le età. L ideale, qualora le caratteristiche morfo-funzionali delle nostre bovine lo consentissero, sarebbe riuscire ad ottenere il primo parto fra i 24 e i 28 mesi di età. Se vogliamo fare un calcolo grossolano ma significativo, possiamo sottolineare il fatto che tre sole manze che partoriscano ciascuna tre mesi prima garantiscono un ricavo aggiuntivo pari ad un vitellino in più. e, soprattutto, il partner ideale! Per queste riproduttrici novelle, visto che si tratta comunque di un momento critico, è dunque consigliabile usare tutta la delicatezza che l occasione richiede ed utilizzare un partner che la prima volta la faccia passare indenne: ci riferiamo naturalmente ai cosiddetti tori da manze, riportati nella tabella color fucsia del Büta Bin? Non c è bisogno di ricordarlo, ma un eccesso di scrupolo ci porta a precisare che i tori da manze non sono quelli più adatti a produrre le manze di domani (anzi, di solito ne sono particolarmente controindicati), ma sono quelli che vanno bene ad accoppiare con le manze di oggi! Per la prima volta l Anaborapi ha voluto quest anno evidenziare in una tabella a parte i tori da impiegare su manze perché il loro uso è particolarmente importante nei nostri allevamenti. Questi tori, è bene sottolinearlo, non sono giovincelli alle prime armi, ma sono individui di provata esperienza che con le manze hanno già ampiamente dimostrato di saperci fare. 13

14 IMPA anaborapi dicembre :49 Pagina 12 Informazioni tecniche N U M E R O 8 Ma una volta sola e poi mai più! Va però rimarcato che l importanza dei tori da manze si esaurisce dopo avere originato il primo parto in quanto, per loro natura, non sono generalmente indicati per migliorare altri caratteri all infuori del parto diretto. Ciò significa che se è vero che le difficoltà di nascita probabilmente non saranno un problema, è anche vero che si tenderà ad avere figli che cresceranno tendenzialmente di meno, avranno magari muscolosità più limitata e, soprattutto si otterranno nuove generazioni di manze che riproporranno gli stessi problemi di nascite complicate, senza risolvere in definitiva il problema che ci sta a cuore. Ma perché è meglio non impiegare un toro da manze anche sulle pluripare? Abbiamo sicuramente sentito tutti parlare di caratteri antagonisti. Sono quei caratteri che, migliorandone uno, l altro generalmente peggiora. Nel nostro caso, tutti sanno ormai che famosi tori da manze come Oscar, Supremo, Ungaro, hanno dato origine a figlie nel complesso non adatte alla riproduzione perché un elevata percentuale di esse non partoriva bene. Allo stesso modo tori aventi figlie con spiccate attitudini al parto come Umayor, Vasco, Brasil erano assolutamente vietati sulle manze. E, in genere, più è spiccata l attitudine ad avere figli che nascono bene, più è difficile ricavarne figlie con buona predisposizione ai parti. Da questo deriva l importante considerazione che il toro da manze andrà usato, appunto, soltanto per le manze e poi sarà opportuno dimenticarselo, a favore di altri tori che, sulle pluripare, siano in grado di trasmettere accrescimento, conformazione ed, eventualmente, facilità di parto nelle figlie. Usare un toro da manze sulle pluripare sarebbe come lanciarsi col motorino in autostrada dopo averne apprezzato i pregi nelle viuzze e negli stretti parcheggi del centro cittadino: per ogni scopo occorre lo strumento più appropriato! Non solo: in regime di stoccaggi di seme limitati, le dosi di questi tori andranno razionalmente impiegate nei nostri allevamenti per ottenere da esse il massimo vantaggio possibile. Ciò significa che, una volta utilizzato il toro da manze sulle bovine ai loro primi passi, sulle vacche adulte andranno impiegati con maggiore successo tori presi dalla tabella azzurra o dalla tabella arancione del Büta Bin?. Queste poche pagine possono averci fatto sorridere, qualcuno potrà anche storcere il naso, ma speriamo almeno di aver contribuito a fare qualche riflessione affinchè questa fatidica prima volta possa essere il più soddisfacente possibile e non soltanto per i nostri amici a quattro zampe! 14 Delegazione irlandese a Bergamo Alla fine di ottobre una nutrita delegazione di allevatori irlandesi (45 persone) ha effettuato un viaggio in Italia per conoscere meglio la nostra situazione zootecnica e le nostre pregiate razze da carne autoctone. Per questioni di tempi ristretti ci è stato possibile far visitare loro soltanto un azienda, però, grazie alla perfetta organizzazione e grande disponibilità del conduttore e della sua famiglia la giornata è stata un vero successo. La delegazione si è recata presso un allevatore di Bergamo, il dott. Angelo Santinelli che, grazie all alto livello della sua mandria ed all allestimento di una proiezione con immagini e dati è riuscito, in pochissime ore, a dare un quadro esauriente sulle caratteristiche genetiche e produttive della razza Piemontese oltre ad offrire un graditissimo spuntino. L Anaborapi ringrazia di cuore l APA di Bergamo per la collaborazione e la famiglia Santinelli per l ospitalità e grande professionalità con cui è stata accolta la delegazione.

15 IMPA anaborapi dicembre :49 Pagina 13 A N N O Informazioni tecniche Tori giovani Dicembre Febbraio 2005 IGLÙ IT Nato l Allevatore: DELSOGLIO GIUSEPPE DOMENICO E ROBERTO di FOSSANO (CN) Genealogia IGLÙ Genealogia IRIDE IRIDE CEDRO (IA) ZERBINA TURBO (IA) DOGA Qualificato L. Carne + L. Allevamento dopo la Prova di Performance Uscita Dati di Nascita dei figli: aprile 2006 UFO (IA) SORRISO (IA) Qualificato Linea Allevamento dopo la Prova di Performance Uscita Dati di Nascita dei figli: aprile 2006 FINO (IA) BRASIL (IA) INDICI GENETICI di IGLÙ Carne121 Allevamento125 Muscolosità 119 Accrescimento INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto CEDRO ZERBINA IGLÙ è un toro di taglia molto grande con ottima muscolosità. E' il 6 figlio di Cedro qualificato per l'i.a. e da lui IGLÙ ha certamente ereditato l'ottimo accrescimento. Cedro è un toro buono sia per la carne che per l'allevamento. Il nonno materno Sorriso era un toro con eccelente facilità di parto delle figlie (indice 124). Quindi IGLÙ è da usare con cautela sulle vacche che già non hanno problemi di parto. Evitare le figlie di Principe e Pasarot. IT Nato il Allevatore: SERRA GIACOMO E FIGLI di CARAGLIO INDICI GENETICI di IRIDE Carne 110 Allevamento 119 Muscolosità108 Accrescimento INDICI GENETICI dei GENITORI Carne Allev. Nascita Parto TURBO DOGA IRIDE è un toro di taglia medio-grande con buone masse muscolari e scheletro fine. IRIDE è il 4 figlio di Turbo per l'i.a. (vedi Genepi, appena approvato per le 2 linee). Turbo aveva come caratteristica migliore la facilità di parto delle sue figlie (indice 123), come anche il nonno materno Brasil (indice 138), d'altra parte ben conosciuto per i suoi problemi sulla nascita dei vitelli. IRIDE è quindi da usare solo sulle vacche che non hanno problemi di parto. Evitare sulle figlie di Ramon. Parto trigemellare a Villastellone A casa dei fratelli Bruno e Roberto Ferrero di Villastellone i parti plurimi sono piuttosto frequenti e per fortuna si svolgono sempre senza complicazioni. Gli ultimi tre casi fanno notizia perché si sono verificati in rapida successione: infatti, nel giro di soli 20 giorni si è avuto un parto gemellare (2 femmine figlie di Caronte), un parto trigemellare (3 maschi figli di Delta) ed il giorno successivo a questo un altro parto gemellare (un maschio ed una femmina figli di Billy). Tutti i 7 soggetti godono di ottima salute e riescono ad essere allattati grazie anche alle altre bovine presenti in stalla. La madre dei tre gemelli è una bovina (Finta) di 3 anni e mezzo al secondo parto; i vitelli Lodo, Litro e Lenoso naturalmente i primi giorni erano un po deboli, ma non mancando certo di vitalità hanno recuperato senza problemi come si può ben vedere dalla foto. 15

16 IMPA anaborapi dicembre :49 Pagina 14 CORSO DI CONOSCENZA e VALUTAZIONE della RAZZA PIEMONTESE Si svolgerà a Carrù presso la sede operativa dell ANABORAPI il quarto Corso di conoscenza e valutazione della Razza Piemontese con il seguente programma: GIOVEDÌ 03/02/2005 Mattino - Presente e futuro della Piemontese - Andrea QUAGLINO (ANABORAPI) - L'attività del Libro Genealogico - Lo schema selettivo ed il miglioramento genetico - Andrea ALBERA (ANABORAPI) Pomeriggio - Il Centro di Performance Test e gli accoppiamenti programmati - Valter GAZZOLA e Sylvain BOTTONE (ANABORAPI) GIOVEDÌ 10/02/2005 Mattino - Applicazione del programma regionale di profilassi IBR - Giancarlo BERTOLA (ASL Mondovì Ceva) - La Fecondazione Artificiale ed il Centro Tori - Ugo VACCANEO (ANABORAPI) Pomeriggio - Aspetti veterinari legati all allevamento della Piemontese - L assistenza al parto - Silvio CANAVESE (veterinario libero professionista) MERCOLEDÌ 16/02/2005 Mattino - Tecniche di alimentazione del vitellone - Giuseppe FRANCO (Coalvi) - Tecniche di alimentazione della vacca - Alessio MORETTA (APA Torino) Pomeriggio - Elementi di Zoognostica applicati alla Razza Piemontese - Carla LAZZARONI (Università Scienze Agrarie, Torino) MERCOLEDÌ 23/02/2005 Mattino - La valutazione morfologica nella Piemontese - Guido GARNERO (ANABORAPI) Pomeriggio - La valutazione morfologica nella Piemontese esercitazione in azienda - Guido GARNERO (ANABORAPI) SABATO 26/02/ Dimostrazione pratica in azienda e consegna attestati di partecipazione Le lezioni inizieranno alle ore 9 e termineranno alle ore Tale corso è propedeutico per il successivo corso per Esperto di razza. Il corso prevede una quota di iscrizione di 50,00 a copertura dei costi per il materiale didattico e per i pasti.

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