Una rivoluzione lunga 20 anni

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1 Una rivoluzione lunga 20 anni

2 Obiettivi della lezione Il fenomeno della new economy Elementi distintivi delle nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione L emergere di un nuovo modello di impresa

3 L enterprise computing Direzione MIS, DSS Amm.ne EDP Personale EDP e DB EDP Finanza Marketing Produzione CAD, CAE, CAM, MRP 2, CRP, CIM Acquisti MRP1, MRP 2 Vendite Pubblicità Stabilimento MIS, Machine History, FMS, SFC, MES, CIM Magazzino MRP 1, MRP 2

4 La nascita del Web Berners-Lee created a browser-editor with the goal of developing a tool to make the Web a creative space to share and edit information and build a common hypertext. When they settled on a name in May 1990, it was the WorldWideWeb."

5 New economy e paradigmi economici Numerosi analisti hanno visto nella new economy le basi per la definizione di un paradigma economico in grado di superare le limitazioni della produzione di massa. L uso intensivo delle nuove tecnologie in ambito aziendale avrebbe consentito un sistematico abbattimento dei costi di transazione fra gli agenti economici. L uso delle tecnologie prefigurava una vera e propria rivoluzione delle regole che definiscono il funzionamento dell economia

6 Non solo Web Le nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione sono tante e diverse fra loro. Tre caratteristiche caratterizzano un processo di convergenza originale.

7 Chip, computer, persone La rete si compone di elementi diversi: chip, computer, persone (ubiquitous computing) La rete riduce la necessità di calcolatori particolarmente potenti a vantaggio di sistemi a intelligenza distribuita L intelligenza del sistema non dipende dalla capacità di calcolo del singolo computer, ma dall architettura complessiva del sistema

8 Agricoltura ad alta intensità informativa rilevazioni tramite GPS satellitare valutazioni input/ output ottimizzazione raccolto/concime

9 Applicazioni con intelligenza gestionale Le applicazioni tendono a incorporare una quota sempre maggiore di intelligenza gestionale La loro evoluzione dipende da un continuo confronto fra best practices a livello internazionale e dal rinnovamento dei processi a livello informatico Il valore dei pacchetti risiede nella qualità dei processi di coloro che lo utilizzano

10 La rivoluzione multimediale L introduzione della multimedialità consente la creazione di contesti virtuali alternativi a quelli reali Riduce i costi organizzativi e gestionali delle procedure di codifica e decodifica delle informazioni Aumenta la ricchezza di socialità nella comunicazione mediata da computer

11 Un esempio di Groupware

12 Quali discontinuità? Kevin Kelly ha proposto 12 regole per affrontare la new economy. Due principi fra gli altri: The Law of Generosity: Follow the free The Law of Inefficiencies: Don't solve problems ("Don't solve problems, seek opportunities )

13 La fine della bolla speculativa

14 Una nuova forma di impresa Le nuove tecnologie dell informazione costituiscono la premessa a forme di impresa radicalmente innovative Nel corso degli ultimi anni il modello emergente ha assunto nomi diversi: Impresa-rete Impresa virtuale E-business

15 L impresa rete Tre variabili caratterizzano l impresa in rete: una base tecnologica qualificante (la rete come infrastruttura) una logica di divisione del lavoro caratterizzata da forme accentuate di esternalizzazione (moduli autonomi) enfasi sull adozione di linguaggi condivisi specializzati a supporto della divisione del lavoro fra imprese

16 L impresa rete fornitori ricerca Direzione organizz consumatore finale forza vendita consumatore finale distribuzione consulenza un linguaggio comune all interno del sistema

17 Tecnologia e processi Per capire l impatto dell ICT sull impresa è necessario valutare 2 variabili: La varietà degli attori coinvolti nei processi aziendali Ampiezza dei confini della geografia dell impresa Il livello di strutturazione dei dialoghi aziendali Eterogeneità dei contenuti scambiati

18 La geografia degli attori Gli interlocutori con cui si relaziona l impresa possono essere: Interni (es. i dipendenti) Intermedi (es. soggetto contrattualizzati come gli agenti) Esterni (es. il cliente finale)

19 La strutturazione dei dialoghi Sono 3 i livelli di strutturazione dei dialoghi: dialoghi ad elevata strutturazione: dialoghi amministrativi regolati da normativa, rapporti routinari tra PA e impresa es. ciclo di fatturazione - dialoghi a media strutturazione: dialoghi negoziali, regolati da prassi consolidate - es. la negoziazione del prezzo - dialoghi a bassa strutturazione: dialoghi dell innovazione che prendono forma dentro e fuori l impresa es. la fase iniziale di sviluppo di un nuovo prodotto -

20 Una mappa dei dialoghi aziendali Strutturazione dei dialoghi Alta Media Bassa Sviluppo nuovi prodotti Definizione del budget Processi amministrativi e gestionali Pianificazione della produzione Interno Gestione forza vendita Attività R&D Ciclo commerciale Gestione relazione con il cliente finale Esterno Estensione della geografia degli attori

21 Un atlante tecnologico Strutturazione dei dialoghi Alta Media Bassa Knowledge management Soluzioni groupware sviluppo nuovi prodotti Soluzioni di gestione integrata (ERP) Sales force automation Supply chain management Community Portal - Web 2.0 Customer Relationship Management Interno Esterno Estensione della geografia degli attori

22 Tecnologie e vantaggio competitivo Strutturazione dei dialoghi Alta Media Bassa ERP Strumenti gestionali standard Community Portal Aree di intervento strategico Interno Esterno Estensione della geografia degli attori

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