Rischi per la salute 2. Agenti Chimici Agenti Fisici Agenti Biologici Materiali Radioattivi
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- Vittorio Giglio
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1 IL RISCHIO E LA SUA CONSIDERAZIONE Nella valutazione del rischio sono coinvolte varie fasi che richiedono il contributo di discipline differenti. È un documento redatto dal RSPP e che deve vivere all'interno all'azienda, non essere lasciato in archivio. È un documento in evoluzione, non statico. Non deve tralasciare nessun rischio. (Art.2) Una strategia strutturata dell'analisi dei rischi nell'ambito del luogo di lavoro comprende tre elementi fondamentali: la valutazione, la gestione, la comunicazione del rischio. La valutazione del rischio è il punto di partenza e quello da cui prendono origine e in cui si incardinano i problemi relativi alle decisioni da prendere in materia di sicurezza sul lavoro e di rischi ambientali per la collettività. È lo strumento fondamentale che permette al datore di lavoro di individuare le misure di prevenzione e protezione e di pianificarne l'attuazione. Il rischio va valutato sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo; il primo aspetto è più facilmente individuabile, esistono strumenti, sufficientemente validati e strutturati per diverse situazioni, che sono di grande aiuto nella valutazione dei rischi lavorativi e non, anche se ci si può trovare ad avere grosse difficoltà in alcuni casi in cui non sono disponibili sufficienti dati scientifici, statistici ed epidemiologici, per cui le informazioni sono scarse e rendono difficile l'attuazione della fase decisionale. La prima fase, l'identificazione del rischio, è finalizzata a determinare la possibilità, per un determinato elemento oggetto della valutazione (sostanza chimica, radiazione, rumore, ecc.), di causare un effetto avverso [QUALE FATTORE]. La seconda fase, detta quantificazione dell'esposizione, determina le dosi di esposizione ad un determinato elemento [QUANTO DI QUEL FATTORE] e la loro correlazione con la tipologia, severità e prevalenza dell'effetto avverso nella popolazione in oggetto. I risultati delle due fasi vengono poi combinati per produrre una stima del rischio. La valutazione del rischio, inteso come probabilità che si verifichi un evento dannoso conseguente all'esposizione ad un pericolo, è l'insieme delle complesse operazioni che devono essere effettuate per stimare qualsiasi esposizione ad un pericolo, in relazione con le modalità di svolgimento delle procedure lavorative. In base alle linee guida che l'ispesl ha predisposto per la valutazione dei rischi devono essere previsti alcuni criteri procedurali: 1. preliminare ricognizione dei rischi lavorativi, per quanto possibile approfondita Rischi per la sicurezza 1 Strutture Macchine Uso di energia elettrica Impiego di sostanze pericolose Incendio, Esplosione Rischi per la salute 2 Agenti Chimici Agenti Fisici Agenti Biologici Materiali Radioattivi Rischi trasversali o organizzativi Organizzazione del lavoro Fattori psicologici Fattori ergonomici Condizioni di lavoro difficili 2. identificazione delle sorgenti di rischio presenti nelle procedure 3. individuazione dei conseguenti potenziali rischi di esposizione in relazione allo svolgimento delle lavorazioni 4. stima dell'entità dei rischi 1 Può determinare accadimento evento con conseguente infortunio per il lavoratore. 2 Può determinare accadimento a medio lungo tempo lo scatenarsi di malattia professionale.
2 5. definizione di un programma di prevenzione e delle misure di protezione da adottare. Stima dei rischi - Una volta determinata l esposizione dei lavoratori si valuta: qual è la probabilità che dal pericolo al quale il lavoratore è esposto possa derivare effettivamente un infortunio o una malattia professionale; qual è l entità del possibile danno se tale probabilità si materializza. Fattori di rischio per la sicurezza:rischi fisici 1. meccanici cadute dall'alto urti, colpi impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni scivolamenti, cadute a livello vibrazioni 2. termici calore radiante, fiamme libere freddo microclima 3. elettrici e/o magnetici contatto con elementi in tensione rischi da campi statici campi a frequenza industriale campi a frequenze superiori 4. radiazioni non ionizzanti ultravioletti, radiofrequenze laser ionizzanti raggi X radioisotopi microscopi elettronici 5. rumore e/o ultrasuoni 6. altri rischi fisici non individuati sopra Rischi chimici 1. aerodispersi polveri, fibre fumi nebbie 2. liquidi immersioni areosol, schizzi 3. gas, vapori 4. sostanze irritanti e/o sensibilizzanti 5. sostanze corrosive 6. sostanze tossiche e/o nocive 7. sostanze cancerogene 8. sostanze mutagene 9. sostanze tossiche per il ciclo riproduttivo
3 10. sostanze pericolose per l'ambiente 11. piombo, amianto 12. fitofarmaci 13. farmaci 14. farmaci antiblastici 15. sostanze che causano sonnolenza e calo dell'attenzione 16. altri rischi chimici non individuati sopra Rischi biologici 1. batteri 2. virus 3. funghi 4. endoparassiti umani 5. altri parassiti 6. colture cellulari 7. agenti biologici gruppo 1 gruppo 2 gruppo 3 gruppo 4 8. microrganismi geneticamente modificati gruppo 1 gruppo 2 9. attività particolari con rischio biologico 10. altri rischi biologici non individuati sopra Altri rischi 1. videoterminali >= 4h continuative al giorno per tutto l'anno >= 20h alla settimana in media per tutto l'anno 2. movimentazione manuale dei carichi da 20 a 30 Kg da 3 a 20 Kg 3. rischi d'incendio sostanze combustibili sostanze infiammabili sostanze esplosive sostanze comburenti 4. locali particolari altri rischi non individuati sopra Rischio per la salute di tipo organizzativo 1 Movimentazione manuale dei carichi. 2 Sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (movimenti ripetuti). 3 Attrezzature munite di VDT (videoterminali) (esposizione >20 h/settimanali). 4 Stress lavoro correlato (cattiva organizzazione del lavoro). Gruppi particolari di lavoratori (rischio per la salute e la sicurezza): esaminati per alcoldipendenza esaminati per abuso di sostanze psicoattive lavoratrici di sesso femminile
4 lavoratori minorenni lavoratori di origine/lingua straniera La stima viene effettuata mediante il confronto tra la fonte potenziale di pericolo ed il soggetto esposto, secondo l'osservanza della normativa vigente in materia previdenziale, l' osservanza standard nazionali ed internazionali di buona tecnica, l'osservanza del buon senso ingegneristico, utilizzando le informazioni acquisite nella fase di "Valutazione dell'esposizione, utilizzando la scala semi-quantitativa descritta qui di seguito: Probabilità: Probabilità Definizione 1 Improbabile 2 Poco probabile 3 Probabile 4 Molto probabile Non sono noti episodi già verificati, e/o Il danno si può verificare solo per una concatenazione di eventi improbabili e tra loro indipendenti, e/o Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità in azienda Sono noti rari episodi già verificati, e/o Il danno può verificarsi solo in circostanze particolari Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa in azienda È noto qualche episodio in cui il pericolo ha causato danno, e/o Il pericolo può trasformarsi in danno anche se non in modo automatico, e/o Il verificarsi del danno susciterebbe scarsa sorpresa in azienda Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno, e/o Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione, e/o diretta Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa in azienda Danno: Gravità Definizione 1 Lieve Infortunio o inabilità temporanea con effetti rapidamente reversibili. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. 2 Significativo Infortunio o inabilità temporanea con disturbi o lesioni significative reversibili a medio termine. Esposizione cronica con effetti reversibili. 3 Grave Infortunio o inabilità temporanea con lesioni significative irreversibili o invalidità parziale.
5 Esposizione cronica con effetti irreversibili o parzialmente invalidanti. 4 Gravissimo Infortunio con lesioni molto gravi irreversibili e invalidità totale o conseguenze letali Esposizione cronica con effetti letali o totalmente invalidanti. Una volta fatto il quadro dei fattori di rischio, calcolata la gravità del danno possibile, calcolata la probabilità di accadimento, si può pervenire alla quantificazione dell'entità o del valore del rischio Si calcola il valore o entità del rischio R come prodotto PxD P = probabilità di accadimento D = danno conseguente R = entità del rischio (P X D) secondo i valori della tabella seguente. Probabilità danno Rischio basso Rischio medio Rischio alto Rischio altissimo I valori del rischio vanno da un minimo di 1 ad un max di 16 Es. 1 = bassissimo, 16 = altissimo, inaccettabile. Rischio basso, verde: non sono necessarie misure di prevenzione e protezione per ridurre il livello di rischio. Rischio medio, arancio chiaro: occorre programmare a breve periodo misure di prevenzione e protezione di tipo tecnico, organizzativo, e procedurale per ridurre il rischio. Rischio alto, arancio scuro: occorre programmare a breve periodo misure di prevenzione e protezione di tipo tecnico, organizzativo, e procedurale per ridurre il rischio. Rischio molto alto, rosso: occorre programmare in modo immediato misure di prevenzione e protezione di tipo tecnico, organizzativo, e procedurale per ridurre il rischio. Si procede quindi con l'esame delle misure di sicurezza attuate: protezione macchine, processo a ciclo chiuso, impianti aspiranti (cappe o altro tipo di aspiratori), schermature, piani di lavoro, automazione, dispositivi di protezione individuali, controlli sanitari, informazione, formazione.
6 Si può quindi procedere ad una stima dei rischi di esposizione o residui operando la verifica del rispetto delle norme di legge e/o di buona tecnica prevenzionistica durante il funzionamento delle macchine, la verifica dell'accettabilità delle condizioni igienico-ambientali, la misura dei parametri di rischio e loro quantificazione nel caso di specifiche norme di legge o obiettive situazioni di elevato rischio potenziale pervenendo ad una valutazione dei rischi residui e predisponendo un Programma di prevenzione e protezione ed un Documento della sicurezza La formula R = P x D non vale per tutti i rischi; ci sono poi le valutazioni particolareggiate. L'esposizione a sostanze chimiche, x es., deve essere misurata (o, in alcuni casi, si stima valutazione particolareggiata di alcuni rischi: rischio rumore, rischio incendio, rischio chimico, vi sono specifiche metodiche di valutazione). Il rischio incendio viene valutato dall'art. 2 del Decreto Ministeriale 10 marzo Il rischio chimico viene valutato con un criterio proposto dalla Regione Piemonte. Le classi sono a rischio basso, modesto, medio, alto, molto alto. Si valuta l'esposizione, il contatto con la sostanza. Il rischio rumore lo trovo nella scheda di sicurezza. D/Lgs 81/2008. Rischio da sollevamento manuale di carichi: norma /1 e 2 del Peso massimo raccomandato, altezza da terra delle mani all'inizio del sollevamento. Definire il rischio serve per mettere in atto le misure preventive e la loro programmazione.
7 Esempi di schema riepilogativo per la valutazione dei rischi MANSIONE:... Fattore di rischio Scivolamento, caduta a livello Caduta dall'alto Caduta materiali dall'alto. Urti, colpi, impatti, compressioni. Punture, tagli, abrasioni, ustioni. Cesoiamento, stritolamento. Getti e schizzi/proiezioni di materiali. Annegamento. Investimento/incidente stradale. Incendio Esplosione, scoppio. Elettrolocuzione. Presente SI/NO Valutazione del rischio 1 lieve 2 medio 3. grave 4 - gravissimo Fattori di rischio per la sicurezza dei lavoratori Esito valutazione particolareggi ata e/o note varie Agenti chimici. Agenti cancerogeni e mutageni. Amianto. Rumore Vibrazioni mano-braccio. Vibrazioni corpo intero. CEM (radiazioni non ionizzanti) Radiazioni ottiche artificiali. Radiazioni ionizzanti Campi elettromagnetici. Microclima termico. Agenti biologici Fattori di rischio per la salute di tipo chimico Fattori di rischio per la salute di tipo fisico Fattori di rischio per la salute di tipo biologico Movimentazione manuale dei carichi. Fattori di rischio per la salute di tipo organizzativo
8 Sovraccarico biomeccanico degli arti superiori Attrezzature munite di VDT Stress lavoro correlato lavoratrici di sesso femminile Gruppi particolari di lavoratori (presenti SI/NO) lavoratori minorenni lavoratori di origine/lingua straniera Lavoro notturno (SI/NO) Esaminati per alcoldipendenza (SI/NO descrizione attività tabellata)) Esaminati per abuso di sostanze psicoattive (SI/NO - descrizione) ATTIVITA' LAVORATIVA... Rischi per la sicurezza Rischi per la salute Rischi trasversali e organizzativi Misure di prevenzione, protezione ADOTTATE Misure di prevenzione, protezione DA ADOTTARE
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