3. ANALISI DEI RISCHI E SISTEMA DI ALLERTAMENTO

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1 3. ANALISI DEI RISCHI E SISTEMA DI ALLERTAMENTO 18

2 3.1 Analisi dei rischi L obiettivo finale dell analisi dei rischi contenuta in questo paragrafo è l elaborazione di scenari per i diversi rischi presenti sul territorio comunale. I principali rischi presi in considerazione, relativi a situazioni di pericolo legate sia a fenomeni naturali che provocati dall uomo, sono i seguenti: Rischio idraulico; Rischio idrogeologico (frane); Rischio sismico; Rischio vulcanico Rischio chimico-industriale (impianti a rischio di incidente rilevante) Rischio incendi di interfaccia Definizioni Per elaborare gli scenari occorre innanzitutto individuare le aree a rischio. A tal fine si premette che per rischio si intende il danno atteso a persone e beni in conseguenza di un fenomeno di una determinata intensità. Il rischio può essere sinteticamente definito come la frequenza di un evento potenzialmente pericoloso associato alla presenza di soggetti o beni che ne possano subire i danni." In formula viene espresso: R (Rischio) = H x D DOVE H è la pericolosità (hazard) e D indica il danno conseguente l'evento. La Pericolosità (H) è la probabilità con cui l evento può verificarsi in un dato intervallo di tempo; Il Tempo di Ritorno (T) è il numero di anni che mediamente intercorre tra il verificarsi di eventi della stessa intensità ed è l inverso della pericolosità Il Danno (D) viene espresso come: D = W x E DOVE W = (weakness) Vulnerabilità E' la debolezza del sistema sociale e territoriale, intesa come carenza che gli elementi sociali e territoriali possiedono nei confronti dell'evento ipotizzato ed il suo valore è compreso tra 0 e 1. E = Esposizione Può essere espressa come funzione del numero di individui coinvolti, del valore economico o sociale del bene esposto al danno, dei danni sul patrimonio culturale. Da quanto accennato derivano tra l'altro due importanti considerazioni: - Un fenomeno poco probabile (con H che tende a zero) determina un rischio basso anche a fronte di vulnerabilità di una certa consistenza (ad esempio, un terremoto molto forte in un area desertica fa poco danno) così come un danno di entità ridotta, anche a fronte di fenomeni molto frequenti, non induce rischi rilevanti. - In tutti i casi il rischio, essendo il prodotto tra la probabilità che si verifichi un evento e la probabilità che tale evento produca un danno, non può essere mai uguale a zero. 19

3 Gli scenari vengono elaborati considerando la pericolosità di una zona (determinata dai dati scientifici forniti da enti istituzionali e di ricerca, integrati da eventuali precedenti storici in essi non riportati) e la presenza di beni esposti. La pericolosità indica la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in un dato periodo di tempo ed in una data area. I dati scientifici sono contenuti negli studi elaborati da Enti ed Istituzioni scientifiche (Autorità di Bacino, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, CNR, Università.). Per precedenti storici si intendono gli eventi calamitosi, relativi ad ogni tipo di rischio considerato, che hanno interessato il territorio comunale negli ultimi anni. Per beni esposti si intende il complesso delle infrastrutture, degli edifici e delle aree strategiche, delle aree residenziali, e di ogni altro elemento presente sul territorio comunale, possibile bersaglio in caso di eventi calamitosi. I beni esposti ricadono, in genere, in una delle seguenti categorie: edifici residenziali, ospedali e strutture sanitarie, istituti scolastici, università, case di riposo, luoghi di culto e strutture annesse (es. oratori), luoghi di aggregazione di massa (stadi cinema teatri - centri commerciali e sportivi - ristoranti ), strutture turistiche (hotel alberghi villaggi residence campeggi ), beni di interesse artistico e culturale (musei, pinacoteche, palazzi monumentali ) aree di particolare interesse ambientale sedi periferiche di Enti Pubblici, istituzioni o altro (Regione, Provincia, Comunità Montana, uffici postali, banche, agenzie del territorio, INPS ) sedi di: VVF, Forze Armate, Polizia, Corpo Forestale dello Stato, Croce Rossa, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico attività produttive, industrie a rischio di incidente rilevante, discariche, impianti di smaltimento rifiuti pericolosi, impianti depositi siti di stoccaggio contenente materiale radiologico. 20

4 3.1.1 Rischio idraulico Precedenti storici In questa sezione del piano si elencano e si descrivono brevemente gli eventi alluvionali storicamente verificatisi sul territorio indicandone le caratteristiche e gli effetti su ambiente e popolazione. Il Territorio del Comune di Castel San Giorgio è storicamente interessato da fenomeni di allagamento dovuti all esondazione del Torrente Solofrana causati principalmente dal cedimento di alcuni tratti dei muri di sponda (argini). I principali eventi verificatisi negli ultimi anni sono i seguenti: - 03/12/2005, cedimento di circa metri 50 del muro di sponda lato destro del torrente Solofrana in proprietà Maresca con conseguente allagamento dei terreni limitrofi; - 06/10/2007, cedimento del muro di sponda lato destro del torrente Solofrana in località Palmeto con il conseguente allagamento dei terreni limitrofi. L allagamento ha causato danni alle colture, alle abitazioni rurali, al tratto della linea ferroviaria Castel San Giorgio Codola, al sistema fognario ed alla rete stradale (Via Palmeto, Via Schiamone, Via Cavalluccio, Via F. Lanzara, Via C. Pentagna, Via Laura di Sotto e Via Cupitella); - 31 Luglio 2010, crollo dell'argine destro del torrente Solofrana per uno sviluppo di circa 30,00 mt in località Palmeto con il conseguente allagamento di terreni, abitazioni e strutture pubbliche (Ferrovia, Strade, fognature, ecc) con interruzione dei servizi sia pubblici che privati; - 6 Settembre 2012, allagamento e discesa di materiale fangoso proveniente dalla selva Lavatoio (Via Paterno, Via P. Fimiani, Via Leone, Via F. Alfano, Via Mons. C.Grimaldi e Via Togliatti) e dal versante cava di Lanzara (adiacente Villa Clavanese) per la frazione Taverna. 21

5 Anche le frazioni di Torello, di Cortedomini e di Aiello ed un ampia zona in località Codola hanno subito negli anni fenomeni di allagamento. In particolare gli allagamenti delle frazioni di Torello e Cortedomini sono dovute all esondazione del canale di bonifica che attraversa la frazione di Torello. Quest ultimo, per assenza di una sistematica manutenzione, tende a riempirsi di fango e detriti che, trasportati dall acqua piovana convogliata dai canaloni montani in esso confluenti, ne comportano l ostruzione inficiando il regolare deflusso delle acque in fogna. La frazione di Aiello, invece, ha subito allagamenti dovuti alle acque piovane provenienti dai canaloni di Monte San Michele. La zona a contorno dell area dell ex Marina Militare in località Codola, invece, ha subito frequenti allagamenti dovuti all esondazione del canale proveniente dall ex depuratore che, dopo aver costeggiato via A. Volta e Via R. Livatino, attraversa l ex area militare e confluisce nel Torrente Solofrana. In particolare le esondazioni sono attribuibili al restringimento ed intubazione del citato canale avvenuto proprio nell area dell ex Marina Militare. Le fonti consultate sono: 1. Archivio comunale del Comando di Polizia Locale. 2. Piano Comunale di Protezione Civile redatto dall Arch. Teresa Montefusco nel Ordinanza n 131 dle 31 Luglio Nota della perizia giustificata dei lavori - prot del 10/08/ Emergenza del settembre prot del 25/10/2012. Pericolosità Per il rischio idraulico la pericolosità considerata scaturisce dall analisi dei precedenti storici e dai Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) elaborati dalle Autorità di Bacino, ed in particolare, per la perimetrazione delle aree, alle Carte di pericolosità idraulica, o carta delle fasce fluviali. Si riporta di seguito una sintetica descrizione delle aree pericolose classificate P3 e P4: - Area individuata con il cod. PRC101 in Località Aiello classificata P4: interessa sia parte dell area montana che parte dell abitato della frazione Aiello (Via degli Iuliani, Vicolo Silvestri, Via D. Iennaco, Via San Michele); - Area individuata con il cod. PRC102 in Località Aiello classificata P4: interessa parte dell abitato della frazione Aiello (Via Telegrafo e Via San Michele); - Area individuata con il cod. PRC103 in Località Aiello classificata P3: interessa parte dell abitato della frazione Aiello (area compresa tra Via D. Iennaco, Via Telegrafo e Via degli Iuliani); - Area individuata con il cod. PRC104 in Località Torello classificata P4: interessa la zona a ridosso del canale di bonifica e le strade Via Grottole e Via Petrelle della frazione Torello; - Area individuata con il cod. PRC105 in Località Torello - Cortedomini classificata P3: interessa una vasta zona in cui ricadono parzialmente gli abitati delle frazioni Torello e Cortedomini (Via Casa Amabile, Via Zambiano, Via Cupa delle Selve, Via Risorgimento, Via del Pozzo, Via Antica Torello e Corso Claudio; - Area individuata con il cod. PRC106 in Località Torello classificata P3: interessa il Torrente Calcare ed una piccola zona con edifici sparsi tra Via Cupa delle Selve e Via Antica Torello; - Aree individuate con i cod. PRC107 e PRC108 in Località varie classificate P4: interessano rispettivamente l alveo del Torrente Solofrana ed un ampia zona alla sua destra in cui ricadono parte dell abitato della frazione di Santa Maria a Favore, il metanodotto, la rete ferroviaria, parte della rete stradale sia comunale che provinciale, numerosi edifici rurali con annessi terreni agricoli e parte della zona industriale compresa tra il torrente e Via R. Livatino. 22

6 - Area individuata con il cod. PRC109 in Località Campomanfoli classificata P4: interessa il Vallone Lavinara posto sul confine con il Comune di Siano e la vasca Valesana in cui lo stesso confluisce; - Area individuata con il cod. PRC110 in Località Taverna di Lanzara classificata P4: interessa il vallone a monte della Cava di Lanzara e la vasca posta a valle in cui lo stesso confluisce. Individuazione degli esposti Sulla base della perimetrazione delle aree ad elevata pericolosità di cui al punto precedente, il Comune ha individuato gli elementi esposti, ovvero le persone e i beni che si ritiene possano essere interessati dall evento atteso, quelli, cioè, che ricadono all interno delle suddette aree ad elevata pericolosità. Per una dettagliata individuazione degli esposti si rimanda ai Report relativi alla pericolosità RP02 e agli esposti RP03 per il rischio idraulico 23

7 3.1.2 Rischio idrogeologico (frane) Precedenti storici In questa sezione del piano si elencano e si descrivono brevemente gli eventi franosi storicamente verificatisi sul territorio indicandone le caratteristiche e gli effetti su ambiente e popolazione. Il Territorio del Comune di Castel San Giorgio è stato interessato negli anni passati da eventi franosi ed in particolare da colate di fango che hanno colpito diverse località tra cui Aiello, Monte Castello, Taverna di Lanzara, Paterno e Selva Lavatoio. Negli ultimi anni non si sono registrati fenomeni degni di nota. Le fonti consultate sono: 1. Archivio comunale del Comando di Polizia Locale; 2. Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani (IFFI), disponibile all indirizzo WEB 3. Piano Comunale di Protezione Civile redatto dall Arch. Teresa Montefusco nel Pericolosità Per il rischio frane la pericolosità considerata scaturisce dall analisi dei precedenti storici e dai Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) elaborati dalle Autorità di Bacino, ed in particolare, per quanto attiene alla perimetrazione delle aree in frana o suscettibili al dissesto, ove presente questa ulteriore caratterizzazione, alle Carte di Pericolosità Geomorfologica o da Frana o alle Carte Inventario delle frane. Si riporta di seguito una sintetica descrizione delle aree pericolose classificate P3 e P4: - Area individuata con il cod. PRC111 in Località Torello classificata P4: interessa quella parte dell abitato della frazione Torello a valle dell omonimo monte delimitata da Via Grottole, Via Casa Amabile e Via Chiesa; - Area individuata con il cod. PRC112 in Località Campomanfoli classificata P4: interessa il Vallone Lavinara posto sul confine con il Comune di Siano e la vasca Valesana in cui lo stesso confluisce; - Area individuata con il cod. PRC113 in Località Campomanfoli classificata P4: interessa una piccola parte dell abitato della frazione Campomanfoli a monte di Via Santa Maria di Costantinopoli; - Area individuata con il cod. PRC114 in Località Aiello classificata P4: interessa Monte San Michele e parte del sottostante abitato della frazione Aiello (Via D. Iennaco); - Area individuata con il cod. PRC115 in Località Vigna classificata P4: interessa esclusivamente una limitata zona montuosa a nord di Via dei Pini; - Area individuata con il cod. PRC116 in Località Taverna di Lanzara classificata P4: interessa il vallone a monte della Cava di Lanzara, la cava stessa e parte del parco di Palazzo Lanzara; - Area individuata con il cod. PRC117 in Località Selva Lavatoio classificata P4: interessa esclusivamente una limitata zona montuosa; - Area individuata con il cod. PRC118 in Località Aiello - Campomanfoli classificata P3: interessa una vasta zona montuosa di Monte San Michele e, marginalmente, i sottostanti abitati delle frazioni di Aiello e Campomanfoli; 24

8 - Area individuata con il cod. PRC119 in Località Monte Torello - Monte Castello - Selva Lavatoio classificata P3: interessa una vasta zona montuosa e, marginalmente, i sottostanti abitati delle frazioni di Torello, Cortedomini, Capoluogo, Santa Croce e Lanzara; - Area individuata con il cod. PRC120 in Località Paterno classificata P3: interessa esclusivamente una vasta zona montuosa; - Area individuata con il cod. PRC121 in Località S.M. a Castello - Montagna Spaccata classificata P3: interessa principalmente una vasta zona montuosa dove si erge l Eremo di S.M. a Castello e la sottostante cava. Individuazione degli esposti Sulla base della perimetrazione delle aree ad elevata pericolosità di cui al punto precedente, il Comune ha individuato gli elementi esposti, ovvero le persone e i beni che si ritiene possano essere interessati dall evento atteso, quelli, cioè, che ricadono all interno delle suddette aree ad elevata pericolosità. Per una dettagliata individuazione degli esposti si rimanda ai Report relativi alla pericolosità RP02 e agli esposti RP03 per il rischio frane 25

9 3.1.3 Rischio sismico Precedenti storici In questa sezione del piano si elencano e si descrivono brevemente gli eventi sismici storicamente verificatisi sul territorio indicandone le caratteristiche e gli effetti su ambiente e popolazione. Il Territorio del Comune di Castel San Giorgio è stato interessato principalmente dal terremoto del 23 novembre 1980 con epicentro in Irpinia-Basilicata che causò ingenti danni. Tuttavia altri terremoti sono stati registrati in Campania ed avvertiti anche nel territorio comunale senza provocare danni. Di seguito si riporta la storia sismica del comune di Castel San Giorgio estratta dal DBMI04 - il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani Is Anno Me Gi Or Area epicentrale Studio nmdp Io Mw Basilicata CFTI Salernitano DOM Irpinia-Basilicata CFTI Appennino abruzzese CFTI Potentino BMING Potentino BMING Irpinia BMING NF Appennino Umbro-March. BMING Le fonti consultate sono: 1. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, indirizzo WEB ed in particolare il DBMI04 - il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani disponibile all indirizzo WEB 2. Piano Comunale di Protezione Civile redatto dall Arch. Teresa Montefusco nel Pericolosità Con riferimento alla deliberazione di Giunta Regionale n 5447 del 07/11/ Aggiornamento della Classificazione Sismica dei Comuni della Regione Campania, il comune è classificato a: Media sismicità categoria 2 (S9) Nei comuni inseriti in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti. I dati riportati nel Censimento ISTAT 2001 evidenziano che nel Comune di Castel San Giorgio, con una popolazione residente di persone, vi sono edifici ad uso abitativo di cui realizzati in muratura portante e 608 in calcestruzzo armato. Di questi il 78% circa (pari a edifici) sono stati costruiti prima del 1981 ossia in assenza di specifica normativa antisismica. 26

10 Gli edifici ad uso abitativo censiti e classificati in ottimo o buono stato di conservazione sono risultati pari a (circa il 63% del patrimonio abitativo). Il 57% circa degli edifici ad uso abitativo ha 2 piani mentre solo il 7% circa presenta 4 piani o più. Degli edifici ad uso abitativo sono in centri abitati, 13 in nuclei abitati e 146 in case sparse. Elementi particolarmente vulnerabili, presenti sul territorio comunale, sono i campanili delle chiese di Santa Barbara, di Santa Maria di Costantinopoli, del SS. Salvatore, di Sant Anna a Santa Maria a Favore e di S. Biagio. Individuazione degli esposti La classificazione sismica del comune riguarda l intero territorio, pertanto si sono individuati tutti gli elementi esposti, ovvero le persone e i beni che si ritiene possano essere interessati dall evento atteso. Per una dettagliata individuazione degli esposti si rimanda ai Report relativi alla pericolosità RP02 e agli esposti RP03 per il rischio sismico 27

11 3.1.4 Rischio vulcanico Precedenti storici In questa sezione del piano si elencano e si descrivono brevemente i fenomeni vulcanici storicamente verificatisi sul territorio in seguito alle eruzioni del Vesuvio, indicandone le caratteristiche e gli effetti su ambiente e popolazione. Il Territorio del Comune di Castel San Giorgio è stato interessato dall eruzione del Vesuvio avvenuta tra il 18 Marzo ed il 7 Aprile L intero territorio comunale fu interessato dalla caduta di prodotti piroclastici (lapilli e ceneri). Le varie fasi dell eruzione furono accompagnate da intensa attività sismica. Le fonti consultate sono: 1. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, indirizzo WEB 2. Osservatorio Vesuviano - Sezione di Napoli dell Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), indirizzo WEB 3. Piano Comunale di Protezione Civile redatto dall Arch. Teresa Montefusco nel Pericolosità Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha elaborato il Piano Emergenza Vesuvio, un piano di emergenza dell area vesuviana e dei comuni limitrofi da attivare nel caso di ripresa dell attività eruttiva del vulcano. Sostanzialmente il Piano individua due aree di intervento: una ad alto rischio comprendente 18 comuni della provincia di Napoli, e una caratterizzata da fenomenologie minori (zona gialla) comprendente anche 21 comuni della provincia di Salerno: Tabella A: comuni compresi nell area gialla del Piano Vesuvio ANGRI BARONISSI BRACIGLIANO CALVANICO CASTEL SAN GIORGIO CAVA DE' TIRRENI CORBARA FISCIANO MERCATO SAN SEVERINO NOCERA INFERIORE NOCERA SUPERIORE PAGANI PELLEZZANO ROCCAPIEMONTE SAN MARZANO SUL SARNO SAN VALENTINO TORIO SANT'EGIDIO DEL MONTE ALBINO SARNO SCAFATI SIANO TRAMONTI 28

12 Pertanto il Comune di Castel San Giorgio RIENTRA X NON RIENTRA nella zona gialla. Come detto, lo scenario previsto dal Piano Vesuvio evidenzia i fenomeni che potrebbero interessare aree non immediatamente a ridosso del vulcano come appunto quelle della zona gialla, per i quali si prospetta la possibilità di ricaduta di ceneri e lapilli: «La ricaduta sottovento di lapilli e ceneri da una colonna pliniana tipo eruzione del 1631 può causare il collasso dei tetti in vaste zone poste al di fuori dell area, concentrica all edificio vulcanico soggetta ad evacuazione preventiva. Le zone eventualmente sottoposte a tale pericolo non sono comunque note a priori essendo esse totalmente condizionate dalla situazione atmosferica presente al momento dell eruzione ed in particolare dalla direzione e velocità dei venti in quota. Nel caso di formazione di una colonna pliniana, è da attendersi che zone sottovento siano esposte al pericolo di collasso di tetti, ben al di fuori dell area di evacuazione preventiva. Occorre quindi che il piano consideri seriamente questo problema predisponendo interventi da far scattare appena iniziata l eruzione e conseguentemente non appena determinate le zone interessate. E opportuno ricordare che, a parte il problema del collasso dei tetti, le condizioni in queste zone, pur non immediatamente pericolose per la vita umana, saranno molto pesanti (oscurità, atmosfera irrespirabile, intasamento delle fognature, inquinamento delle acque, avvelenamento dei pascoli, difficoltà di circolazione, interruzione di linee elettriche e di comunicazione, possibilità di arresto di motori». Individuazione degli esposti La pericolosità riguarda l intero territorio comunale, pertanto si sono individuati tutti gli elementi esposti, ovvero le persone e i beni che si ritiene possano essere interessati dall evento atteso. Per una dettagliata individuazione degli esposti si rimanda ai Report relativi alla pericolosità RP02 e agli esposti RP03 per il rischio vulcanico 29

13 3.1.5 Rischio chimico industriale Precedenti storici In questa sezione del piano si elencano e si descrivono brevemente gli incidenti industriali eventualmente verificatisi sul territorio indicandone le caratteristiche e gli effetti su ambiente e popolazione. Non si sono verificati incidenti industriali che hanno interessato il Comune di Castel San Giorgio. Le fonti consultate sono: 1. Archivio comunale del Comando di Polizia Locale; 2. Piano Comunale di Protezione Civile redatto dall Arch. Teresa Montefusco nel Pericolosità Per l elaborazione dello scenario relativo al rischio chimico industriale si fa riferimento ai Piani di Emergenza Esterni redatti dalla Prefettura di Salerno per ogni azienda a rischio di incidente rilevante di cui ai Decreti Legislativi 334/99 e 238/2005 e s.m.i. (cosiddette Leggi Seveso). A tal fine si riporta di seguito l elenco delle aziende con rischio di incidente rilevante presenti sul territorio provinciale. COMUNE AZIENDA Albanella DIPOGAS Angri POMPEAN GAS Buccino CHIMECO Cava De' Tirreni ROBURGAS Eboli ELLEPIGAS SUD Giffoni Sei Casali MEDAGAS Padula ULTRAGAS Padula DEPORGAS Pagani DINAGAS Roccadaspide FONTEGAS S. Giovanni a Piro SEI (BASM) Esplosivi Scarpitta S.Cipriano Picentino PETROLCHIMICA SUD Sala Consilina - Sassano DIANGAS Salerno SOL Siano-Castel S. Giorgio FA.CO.M. Tabella B: aziende a rischio di incidente rilevante in Provincia di Salerno 30

14 Pertanto il Comune di Castel San Giorgio E INTERESSATO X NON E INTERESSATO da emergenze per rischio chimico-industriale. Il territorio del Comune di Castel San Giorgio è parzialmente interessato dagli scenari incidentali relativi al rischio chimico industriale individuati nel Piano di Emergenza Esterna (PEE) della ditta FA.CO.M. S.r.L. ubicata nel Comune di Siano in Via Kennedy n 26. L impianto industriale FA.CO.M. è destinato allo stoccaggio e commercio di GPL (rifornimento di cisternette per la distribuzione diretta e imbottigliamento di contenitori mobili). La capacità geometrica dell area di stoccaggio, realizzata con l impiego di serbatoi tumulati, è di 600 mc (N 3 serbatoi da 200 mc), con una movimentazione annua complessiva di ton di prodotto. Lo stabilimento è caratterizzato dalle seguenti aree funzionali: - stoccaggio: 3 serbatoi tumulati da 200 mc (3 x 200 = 600 mc); - punto di travaso autobotti; - sala pompe e compressori per movimentazione GPL; - zona imbottigliamento e stoccaggio bombole piene; Il GPL arriva al deposito a mezzo autocisterne e viene immesso nei serbatoi di stoccaggio con operazioni a ciclo chiuso, al fine di non avere dispersioni del prodotto in atmosfera. Il prodotto in uscita è movimentato sia da autocisterne, destinate al rifornimento di piccoli serbatoi all esterno, sia a mezzo autocarri destinati al trasporto di bidoni di piccola capacità. Nel deposito non avvengono processi di trasformazione, ma unicamente attività di carico, scarico ed imbottigliamento. Il GPL è una sostanza altamente infiammabile, conservata allo stato liquido, a pressione superiore a quella atmosferica. Non è tossico o nocivo e pertanto non dà luogo a fenomeni di inquinamento ambientale. Può invece provocare gravi incidenti per le elevate caratteristiche di infiammabilità e volatilità, con effetti dinamici (esplosioni, che possono dar luogo ad eventi estremamente distruttivi) e termici (dovuti all intenso irraggiamento termico conseguente alla sua accensione). Gli eventi credibili, con ripercussioni al di fuori allo stabilimento, presi in considerazione per la pianificazione dell emergenza esterna, sono il flash-fire (causato dalla ipotetica dispersione in atmosfera di un quantitativo massimo di 300 kg di propano) ed il B.L.E.V.E. dell autocisterna sul punto di travaso. 31

15 Il flash-fire consiste nell incendio istantaneo, provocato da un innesco fortuito, di una nube di prodotto in precedenza rilasciato e già miscelato con aria. Il fenomeno determina un notevole irraggiamento termico in tutta l area interessata o direttamente esposta, con la formazione, in qualche caso di una trascurabile onda di sovrappressione, che peraltro non produce in generale effetti significativi. L estensione dell area interessata dipende dall entità del rilascio, dalle condizioni atmosferiche (vento, temperatura, umidità), dalla morfologia del territorio e dalla geometria delle strutture e costruzioni presenti. I danni causati da un flash-fire sono un immediato irraggiamento termico, di notevole entità, ma di breve durata, con conseguenze che possono essere anche gravi per le persone coinvolte. Non è trascurabile inoltre il rischio di incendi, di altra natura, indotti dallo stesso flash-fire. Il B.L.E.V.E. consiste invece nella rottura catastrofica di un recipiente di stoccaggio, sottoposto ad un incendio esterno che incrementi la pressione interna del recipiente con successiva rottura, depressurizzazione e violentissima ebollizione istantanea della massa liquida, con la conseguente formazione di una grande palla di fuoco (fire-ball), caratterizzata dalla dispersione di una rilevante quantità di prodotto, in combustione e sospesa ad altezza tale da irradiare, in misura grave, un area di notevole estensione, pertanto in considerazione delle caratteristiche di stoccaggio (serbatoi tumulati) l unica evenienza può avvenire solo a causa di eventuali pozze di prodotto liquido, formatesi in prossimità del punto di travaso, che con coinvolgimento della cisterna dell automezzo lì presente per effettuare rifornimento di prodotto, in fase di carico o di scarico. Dalle conclusioni dell analisi del Rapporto di Sicurezza, redatto dalla Ditta ai sensi del D.Leg.vo 334/99, sono scaturite le aree esterne allo stabilimento che risentono direttamente degli effetti del flash-fire o del B.L.E.V.E. di un autocisterna; le aree sono individuate attraverso la suddivisione in tre distinte zone di danno: ZONA 1 (zona di sicuro impatto) - è la zona in cui la possibilità di sopravvivenza è estremamente bassa; essa si estende per un raggio di 100 metri dall area di stoccaggio; ai margini di tale zona si estendono i territori dei Comuni di Siano e di Castel San Giorgio; ZONA 2 (zona di danno) - è la zona in cui sono ancora possibili effetti letali e molto probabili lesioni gravi di natura irreversibile; tale zona, estremamente variabile in relazione al tipo di incidente, si assume pari all area della corona circolare compresa tra il cerchio corrispondente alla zona 1 e la circonferenza di pari centro e raggio di 180 metri ed interessa i territori dei Comuni di Siano e di Castel San Giorgio; ZONA 3 (zona di attenzione) - è la zona esterna alla zona 2, fino ad una distanza presunta di 400 metri dall area di stoccaggio, dove possono ancora determinarsi, per fatti sporadici e casuali, esigenze di soccorso. Individuazione degli esposti Per una dettagliata individuazione degli esposti si rimanda ai Report relativi alla pericolosità RP02 e agli esposti RP03 per il rischio industriale 32

16 3.1.6 Rischio Incendi di Interfaccia Definizione Per interfaccia urbano-rurale si definiscono quelle zone, aree o fasce, nelle quali l interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali è molto stretta; cioè sono quei luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono, così da considerarsi a rischio d incendio di interfaccia, potendo venire rapidamente in contatto con la possibile propagazione di un incendio originato da vegetazione combustibile. Tale incendio, infatti, può avere origine sia in prossimità dell insediamento (ad es. dovuto all abbruciamento di residui vegetali o all accensione di fuochi durante attività ricreative in parchi urbani e/o periurbani, ecc.), sia come incendio propriamente boschivo per poi interessare le zone di interfaccia. Precedenti storici In questa sezione del piano si elencano e si descrivono brevemente gli incendi di interfaccia verificatisi sul territorio indicandone le caratteristiche e gli effetti su ambiente e popolazione. Il Territorio del Comune di Castel San Giorgio è interessato ogni anno, prevalentemente nel periodo estivo, da numerosi incendi boschivi. Di seguito si riportano gli eventi verificatisi negli ultimi due anni: Data Località Caratteristiche Danni 16/08/2008 Torrione San Salvatore Incendio boschivo radente -- 20/08/2008 Paterno San Salvatore Incendio boschivo radente -- 25/08/2008 Torrione San Salvatore Incendio boschivo radente -- 08/09/2008 Torello Incendio area a pascolo -- 13/10/2008 Torello Incendio boschivo radente -- 19/07/2009 Torello Incendio area a pascolo -- 26/07/2009 Torello Incendio area a pascolo -- 05/09/2009 Torrione San Salvatore Incendio boschivo radente e di chioma -- Le fonti consultate sono: 1. Archivio comunale, Catasto Incendi e Rapporti del Corpo Forestale dello Stato. 33

17 Pericolosità Per gli incendi di interfaccia la pericolosità è valutata nella porzione di territorio, interna alla cosiddetta fascia perimetrale, ritenuta potenzialmente interessata da possibili incendi. La pericolosità è calcolata considerando i seguenti sei fattori: Tipo di vegetazione Densità della vegetazione Pendenza Tipo di contatto Incendi pregressi Classificazione del piano AIB regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi redatta ai sensi della 353/2000. Assegnato un valore numerico a ciascuna area individuata all interno della fascia perimetrale, la somma dei valori determina il grado di pericolosità che può essere basso, medio o alto. Il Comune di Castel San Giorgio ha redatto il PEC incendi di interfaccia di cui all OPCM 3606 del 28 agosto 2007 approvato con Delibera di Giunta Comunale n 84 del 01/04/2008. Di seguito si riporta una sintetica descrizione delle aree pericolose P3 e P4 così come individuate nel citato PEC: - Aree individuate con il cod. PRC125 in Località varie classificate P3: interessano principalmente zone montuose del territorio comunale coperte prevalentemente da vegetazione (tra l altro già colpite da incendi) e marginalmente gli abitati delle frazioni di Torello, del Capoluogo, di Santa Croce, di Aiello e di Lanzara. - Aree individuate con il cod. PRC126 in Località varie classificate P4: interessano principalmente zone montuose del territorio comunale coperte prevalentemente da vegetazione (tra l altro già colpite da incendi) per lo più adiacenti a zone classificate P3 e marginalmente il solo abitato della frazione di Torello. Individuazione degli esposti Sulla base della perimetrazione delle aree ad alta pericolosità di cui al punto precedente, il Comune ha individuato gli elementi esposti, ovvero le persone e i beni che si ritiene possano essere interessati dall evento atteso, quelli, cioè, che ricadono all interno delle suddette aree ad alta pericolosità. Per una dettagliata individuazione degli esposti si rimanda ai Report relativi alla pericolosità RP02 e agli esposti RP03 per il rischio incendi interfaccia 34

18 3.1.7 Altri rischi Sul territorio del Comune di Castel San Giorgio non sono stati riscontrati ulteriori rischi. 35

19 3.2 Scenario di rischio di riferimento Determinato il rischio così come in precedenza indicato, è possibile elaborare gli scenari di riferimento. A tal fine, in questa parte del piano è elaborato il quadro dei possibili effetti sull uomo, sulle infrastrutture e sugli altri beni esposti causati da eventi naturali o antropici che si ipotizza avvengano in determinate aree del territorio comunale. Sulla base dello scenario di rischio viene redatta la pianificazione, successivamente descritta nel modello di intervento. Si riporta di seguito, per ogni rischio una descrizione dettagliata del relativo scenario. SCENARIO SCN101 - IDRAULICO Località: Aiello Popolazione interessata: 536 persone Aree di attesa da utilizzare: Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana. Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino Vie di fuga verso area di attesa: Via San Michele, Via Santa Maria di Costantinopoli, Via O. Rescigno, Via Valesana -- Via degli Iuliani, Via Valesana -- Via degli Iuliani, Via San Salvatore, Via Nocelleto, Nuova Via di Fuga, Via O. Rescigno, Via Valesana Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via Chiummariello, in Via Nocelleto, in Via San Salvatore, in Via E. Lanzara, Via Valesana, in Via Santa Maria di Costantinopoli, in Via O. Rescigno, in Via San Michele Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN102 - IDRAULICO Località: Torello - Cortedomini Popolazione interessata: 477 persone Aree di attesa da utilizzare: Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana, Piazza della Concordia (ex Piazza Martiri d Ungheria) Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino Vie di fuga verso area di attesa: Via Casa Amabile, Via Cupa delle Selve, Via Risorgimento, Via O. Rescigno, Via Valesana -- Corso Claudio, Via San Francesco, Via O. Rescigno, Via Valesana -- Corso Claudio, Via G. Cerrato, Via F. Conforti Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: 36

20 Cancelli previsti: in Via San Francesco, in Via Avv. A. Capuano, in Via O. Rescigno, in Via A. Della Monica, in Via G. Cerrato. Altri cancelli andranno predisposti nel territorio del Comune di Siano per impedire l accesso all area interessata dallo scenario Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN103 - IDRAULICO Località: Varie - Area a destra del torrente Solofrana Popolazione interessata: 908 persone (diviso per n 3 scenari) Aree di attesa da utilizzare: Piazza S. Anna e slargo antistante il Centro sportivo polivalente Montefusco, Parcheggio di Largo D. Onorato, Giardino pubblico antistante la chiesa di S. Giuseppe in loc. Fimiani, Giardino pubblico in Piazza ing. Fimiani, Parcheggio pubblico Mattia Izzo in Via Garibaldi Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Scuola dell Infanzia (ex Materna) di S. Maria a Favore in Piazza S. Anna, Tendopoli da allestire nel Centro sportivo polivalente Montefusco in Via A. Gramsci, Tendopoli da allestire nello Stadio Comunale Domenico Sessa in Via C. Napoletani, Istituto Professionale Statale Agricoltura e Ambiente in Via C. Napoletani, Scuola Primaria (ex Elementare) di Lanzara Ins. Francesco Amendola in Via P. Ferrentino, Istituto Comprensivo di Lanzara - Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) con annessa Palestra in Via V. Calvanese, Struttura prefabbricata montata nell area IACP in loc. Castelluccio Vie di fuga verso area di attesa: Via Ten. B. Lombardi, Via A. Croce -- Via A. Gramsci -- Via Villa, Via A. Croce -- Via Villa, Via Cupitella, Via Vipera, Via S. Pertini -- Via Schiavone, Via R. Ciancio, Via Cav. V. D Auria, Via Monteforte, Via L. Guerrasio, Via C. Napoletani -- Via C. Pentagna -- Via G. Petti, Via S. Di Giacomo, Via Rizzi, Via E. Mattei, Via P. Togliatti, Via F. Alfano, Via E. Berlinguer, Via A. Fasolino Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via A. Croce, in Via Mannara, in Via S. Pertini, in Via L. Sturzo, in Via L. Guerrasio, in Via Schiavone, in Via Cavalluccio, in Via Sac. G. Fimiani, in Via S. Di Giacomo, in Via G. Petti, in Via E. Mattei, in Via R. Livatino, in Via Crocinola, in Via Tufara, in Via Ten. B. Lombardi, in Via R. Ciancio. Altri cancelli andranno predisposti nei territori dei Comuni di Mercato Sanseverino e Roccapiemonte per impedire l accesso all area interessata dallo scenario Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN104 - FRANA Località: Campomanfoli Popolazione interessata: 314 persone Aree di attesa da utilizzare: Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino Vie di fuga verso area di attesa: Via Santa Maria di Costantinopoli, Via O. Rescigno, Via Valesana -- Via Santa Maria di Costantinopoli, Via O. Campomanfoli, Via O. Rescigno, Via Valesana Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via D. Iennaco, in Via O. Campomanfoli, in Via Santa Maria di Costantinopoli 37

21 Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN105 - FRANA Località: Aiello Popolazione interessata: 281 persone Aree di attesa da utilizzare: Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino Vie di fuga verso area di attesa: Via San Michele, Via Santa Maria di Costantinopoli, Via O. Rescigno, Via Valesana -- Via D. Iennaco, Via degli Iuliani, Via Valesana -- Via Telegrafo, Via degli Iuliani, Via San Salvatore, Via Nocelleto, Nuova Via di Fuga, Via O. Rescigno, Via Valesana Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via Chiummariello, in Via Nocelleto, in Via San Salvatore, in Via E. Lanzara, Via Valesana, in Via Santa Maria di Costantinopoli, in Via O. Rescigno Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN106 - FRANA Località: Cortedomini Popolazione interessata: 249 persone Aree di attesa da utilizzare: Piazza della Concordia (ex Piazza Martiri d Ungheria) Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino Vie di fuga verso area di attesa: Corso Claudio, Via G. Falcone, Via Avv. A. Capuano, Via G. Della Monica -- Corso Claudio, Via G. Cerrato, Via F. Conforti Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Corso Claudio, in Via San Francesco, in Via Avv. A. Capuano, in Via Antica Torello, in Via A. Della Monica, in Via G. Cerrato Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN107 - FRANA Località: Capoluogo - Santa Croce Popolazione interessata: 864 persone (diviso in n 2 scenari) 38

22 Aree di attesa da utilizzare: Piazza della Concordia (ex Piazza Martiri d Ungheria), Parcheggio di Largo D. Onorato, Parcheggio di Via V. Calvanese ed Area esterna dell Istituto Comprensivo di Lanzara - Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano, Tendopoli da allestire nello Stadio Comunale Domenico Sessa in Via C. Napoletani, Istituto Professionale Statale Agricoltura e Ambiente in Via C. Napoletani, Istituto Comprensivo di Lanzara - Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) con annessa Palestra in Via V. Calvanese Vie di fuga verso area di attesa: Via G. Cerrato, Via F. Conforti -- Via G. Cerrato, Via A. Rescigno, Via Ten. B. Lombardi -- Via A. Rescigno, Via Piave, Via L. Guerrasio, Via C. Napolitani -- Via Piave, Via Cav. V. D Auria, Via C. Napolitani -- Via dei Pini, Via Piave, Via V. Calvanese Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via Piave, in Via Cav. V. D Auria, in Via C. De Caro, in Via Ten. B. Lombardi, in Corso Claudio, in Via A. Della Monica, in Via C. Napolitani, in Via F. Conforti Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN108 - FRANA Località: Torello Popolazione interessata: 273 persone Aree di attesa da utilizzare: Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino Vie di fuga verso area di attesa: Via Casa Amabile, Via Vecchia per siano, Via Santa Barbara, Via Risorgimento, Via O. Rescigno, Via Valesana Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via Risorgimento, in Via del Pozzo, in Via Antica Torello Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN109 - FRANA Località: Lanzara Popolazione interessata: 255 persone Aree di attesa da utilizzare: Parcheggio di Largo D. Onorato, Parcheggio di Via Biagio Alfano, Area esterna dell Istituto Comprensivo di Lanzara - Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media,) Parcheggio di Via P. Ferrentino Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nello Stadio Comunale Domenico Sessa in Via C. Napoletani, Istituto Comprensivo di Lanzara - Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) con annessa Palestra in Via V. Calvanese, Scuola Primaria (ex Elementare) di Lanzara Ins. Francesco Amendola in Via P. Ferrentino 39

23 Vie di fuga verso area di attesa: Via Piave, Via L. Guerrasio, Via C. Napolitani -- Via Piave, Via V. Calvanese Vicolo Sica, Via Dott. U. De Conciliis, Via Trieste, Via F. Calvanese, Via V. Calvanese Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via Dott. U. De Conciliis, in Via P. Togliatti, in Via Pantrice, in Via V. Calvanese, in Via Garibaldi, in Via Piave, in Via Dott. P. Fimiani Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN110 - FRANA Località: Aiello - Via San Salvatore Popolazione interessata: 62 persone Aree di attesa da utilizzare: Piazza S. Anna e slargo antistante il Centro sportivo polivalente Montefusco Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Scuola dell Infanzia (ex Materna) di S. Maria a Favore in Piazza S. Anna, Tendopoli da allestire nel Centro sportivo polivalente Montefusco in Via A. Gramsci Vie di fuga verso area di attesa: Via papa Giovanni XIII, Via San Salvatore, Via Ten. B. Lombardi, Via A. Croce -- Via San Salvatore, Via E. Lanzara, Via Ten. B. Lombardi, Via A. Croce Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via San Salvatore, in Via Tufara Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN113 CHIMICO-INDUSTRIALE Località: Campomanfoli Popolazione interessata: 122 persone Aree di attesa da utilizzare: Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano Vie di fuga verso area di attesa: Via Santa Maria di Costantinopoli, Via O. Rescigno, Via Valesana -- Via O. Campomanfoli, Via O. Rescigno, Via Valesana Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via D. Iennaco, in Via O. Campomanfoli, in Via Santa Maria di Costantinopoli, in Via Valesana, in Via G. Pascoli. Altri cancelli andranno predisposti nel territorio del Comune di Siano per impedire l accesso all area interessata dallo scenario Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN114 INCENDIO DI INTERFACCIA Località: Torello Popolazione interessata: 181 persone 40

24 Aree di attesa da utilizzare: Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino Vie di fuga verso area di attesa: Via Casa Amabile, Via Vecchia per siano, Via Santa Barbara, Via Risorgimento, Via O. Rescigno, Via Valesana Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via Risorgimento, in Via del Pozzo, in Via Antica Torello Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1.- Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN115 - INCENDIO DI INTERFACCIA Località: Aiello Popolazione interessata: 212 persone Aree di attesa da utilizzare: Piazza S. Anna e slargo antistante il Centro sportivo polivalente Montefusco, Area del Centro di Comunità Maria SS. di Costantinopoli sito in via Valesana Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Scuola dell Infanzia (ex Materna) di S. Maria a Favore in Piazza S. Anna, Tendopoli da allestire nel Centro sportivo polivalente Montefusco in Via A. Gramsci, Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano Vie di fuga verso area di attesa: Via papa Giovanni XIII, Via San Salvatore, Via Tufara, Via Ten. B. Lombardi, Via A. Croce -- Via San Salvatore, Via Telegrafo, Via D. Iennaco, Via degli Iuliani, Via Valesana -- Via San Michele, Via Santa Maria di Costantinopoli, Via O. Rescigno, Via Valesana Viabilità coinvolta e viabilità alternativa: Cancelli previsti: in Via Chiummariello, in Via Nocelleto, in Via Valesana, in Via Santa Maria di Costantinopoli, in Via E. Lanzara, in Via San Michele, in Via San Salvatore, Via Tufara Posto Medico Avanzato o presidi di pronto soccorso: Assistenza sanitaria c/o la sede della C.R.I. in Largo della Pace ai caduti di Nassirya ed eventualmente Posto Medico Avanzato da allestire a cura dell ASL SA 1 - Emergenza 118 presso l area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya SCENARIO SCN116 - INCENDIO DI INTERFACCIA Località: Cortedomini - Capoluogo - Santa Croce Popolazione interessata: 574 persone Aree di attesa da utilizzare: Piazza della Concordia (ex Piazza Martiri d Ungheria), Parcheggio di Largo D. Onorato, Parcheggio di Via V. Calvanese ed Area esterna dell Istituto Comprensivo di Lanzara - Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) Strutture di accoglienza dove ricoverare eventuali evacuati: Tendopoli da allestire nell area mercatale di Largo della pace ai caduti di Nassirya, Scuola Primaria (ex Elementare) Antonio Gerardo Galluzzo con annessa palestra in Via Della Monica, Scuola dell Infanzia (ex Materna) Pina Pappalardo in Via Tufara traversa di Via P. Borsellino, Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) T. Tasso in Via Avv. A. Capuano, Tendopoli da allestire nello Stadio Comunale Domenico Sessa in Via C. Napoletani, Istituto Professionale Statale Agricoltura e Ambiente in Via C. Napoletani, Istituto Comprensivo di Lanzara - Scuola Superiore di 1 Grado (ex Media) con annessa Palestra in Via V. Calvanese 41

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