ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI: UN EQUILIBRIO POSSIBILE
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1 ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI: UN EQUILIBRIO POSSIBILE Giovanni Bergna Lariana Depur SpA - Fino Mornasco, Como LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE Varese - 27 Settembre 2016 Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 1
2 PREMESSA UN FATTORE DI COMPETITIVITA Per l impresa utilizzatrice la risorsa acqua è un fattore di competitività e una risorsa strategica, in particolare per alcuni settori produttivi come il tessile, ed è quindi oggetto di particolare attenzione. IL CONTRIBUTO AL PROBLEMA Le acque reflue di origine industriale rappresentano una parte delle problematiche oggetto della giornata, come componente delle acque reflue urbane. La componente è più o meno elevata nei diversi bacini depurativi, in funzioni della tipologie di aziende insediate e della presenza di settori produttivi idroesigenti (tessile, alimentare, ). Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 2
3 IL CASO COMO: IL SERVIZIO IDRICO «INDUSTRIALE» Il refluo di origine industriale adotto al sistema fognario è pari a circa il 25% del refluo urbano nell intero Ambito di Como, ma su alcuni bacini raggiunge oltre il 50% del volume trattato. Il sistema di approvvigionamento Gli attuali utenti dell Acquedotto Industriale consumano circa 8 milioni di m³ di acqua all'anno per uso industriale. Il sistema depurativo Gli impianti, le reti di collettamento e gli Utenti costituiscono il sistema depurativo del Distretto tessile. Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 3
4 CHE COSA E STATO GARANTITO Nel Distretto tessile comasco, lo sviluppo del servizi idrici in accordo tra Impresa e Enti pubblici con attenzione alle necessità delle attività produttive, ha consentito: il rispetto delle risorse naturali e dell ambiente; l ottimizzazione nell uso delle risorse naturali ed economiche del territorio; lo sviluppo delle attività produttive e la crescita economica; l accesso al servizio a costi sostenibili per l impresa. Questo è quello che le imprese si auspicano dai servizi idrici del territorio Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 4
5 I LIMITI ALLO SCARICO IN FOGNATURA perché le deroghe Nel distretto tessile comasco, come in molte altri Ambiti, i limiti di scarico in fognatura per le acque reflue di origine industriale sono stati determinati con valori superiori a quelli previsti dalla normativa. Per esempio nel bacino Lariana Depur sono previsti i seguenti limiti: Limiti consortili di scarico ph SST mg/l COD mg/l BOD mg/l Azoto Totale mg/l Questa scelta ha consentito di scaricare in fognatura il refluo tal quale e di trattarlo nell impianto centralizzato. In questo modo: si è evitata la realizzazioni di impianti di trattamento aziendali; si sono ottenute economie di scala e maggior efficienza; si sono concentrati gli investimenti sugli impianti centralizzati. Tensioattivi mg/l 5,5 9, Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 5
6 I LIMITI ALLO SCARICO IN FOGNATURA perché continuare con le deroghe: le ragioni dell impresa Per le imprese, in particolare le PMI, e per il territorio, la possibilità di scarico di acque reflue in fognatura con limiti che consentono di evitare trattamenti a piè di fabbrica, è una scelta strategica per lo sviluppo. Le deroghe sono funzionali ad ottimizzare le risorse del territorio e i risultati della depurazione centralizzata. Con le deroghe, le aziende non devono dedicare le risorse ad un impianto di trattamento interno, ma possono porre attenzione a modificare i processi produttivi, all uso dei prodotti e a provvedere a pre-trattamenti del refluo per rimuovere i parametri che possono presentare problematiche sugli impianti centralizzati; la leva tariffaria può incentivare questa azione. Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 6
7 I LIMITI ALLO SCARICO IN FOGNATURA perché un limite alle deroghe: le ragioni della tutela Fatto salvo la capacità dell impianto di depurazione di trattare gli scarichi addotti, i reflui industriali con deroga possono essere critici per la salvaguardia dei corpi idrici se: le concentrazioni risultanti nel sistema fognario misto a monte di uno sfioratore, sono elevate; la rete di fognatura non è efficiente (ammaloramenti, sottodimensionamento idraulico, by-pass, ); gli sfioratori non sono adeguati o non correttamente funzionanti;...; Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 7
8 LE CONDIZIONI DI UN EQUILIBRIO In una logica di sistema le deroghe possono sussistere se: sono valutate considerando anche le condizioni di funzionamento del sistema di collettamento; il sistema fognario è efficiente e adeguato; Gli interventi a piè di fabbrica devono essere destinati a inquinanti: non trattabili negli impianti centralizzati o critici; il cui trattamento non è conveniente negli impianti centralizzati. Per il sistema fognario è necessario: migliorare le infrastrutture; realizzare vasche di raccolta del first flush ; ridurre le acque meteoriche in fognatura; privilegiare la realizzazione di fognature separate o lo scarico dei reflui industriali a valle degli scolmatori; conoscere il sistema fognario e avere strumenti di modellizzazione e controllo; SOLUZIONI INTEGRATE E INVESTIMENTI Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 8
9 DEFICIT INFRASTRUTTURALE E DI INVESTIMENTO Il 7% e il 22% degli italiani risultano sprovvisti rispettivamente dei servizi di fognatura e depurazione. Le reti fognarie presentano una situazione di vetustà (AEEGSI), dove il 27% ha un età superiore ai 50 anni, a fronte di vite utili regolatorie di 40 anni. Ne consegue che un quarto delle reti di fognatura non è adeguatamente riconosciuto in tariffa, cioè non genera le risorse necessarie alla sua manutenzione e rimpiazzo. Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 9
10 INVESTIMENTI NECESSARI Attualmente investiamo 1,8 miliardi di euro l anno nel servizio idrico, circa 34 euro pro capite. Uno scenario coerente con il volume degli investimenti registrati nelle maggiori economie europee e che ambisca a recuperare il ritardo accumulato negli ultimi 20 anni dovrebbe prevedere almeno 5 miliardi di euro l anno (90 euro/abitante/anno) coerenti con le migliori esperienze nazionali e internazionali. Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 10
11 CONCLUSIONI L impresa si aspetta che i servizi idrici siano pianificati e gestiti in una logica di sistema con l adozione di soluzioni integrate, dove gli interessi degli attori: Ente pubblico, Gestore del servizio, Utenti, siano tenuti in considerazione al fine di garantire: il rispetto dell ambiente lo sviluppo economico ottimizzando l uso delle risorse naturali ed economiche del territorio. Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 11
12 CONTATTI LARIANA DEPUR S.p.A. Via Laghetto Fino Mornasco (CO) Tel Fax giovannibergna@lariana.it Varese, 27 Settembre 2016 LA SALVAGUARDIA DEI CORPI IDRICI DAGLI SCARICHI DELLE ACQUE REFLUE 12
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