Esercitazioni del corso: RELAZIONI TRA VARIABILI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esercitazioni del corso: RELAZIONI TRA VARIABILI"

Transcript

1 A. A Esercitazioni del corso: RELAZIONI TRA VARIABILI Isabella Romeo: ommario Esercitazione 1: Tabelle a doppia entrata Distribuzioni marginali e condizionate Indipendenza statistica Connessione

2 Relazioni tra Variabili a. a RICHIAMI MATEMATICI 1) Approssimazione Quando si ha a che are con dei numeri non interi, ovvero con una parte decimale, è necessario decidere con che grado di approssimazione è opportuno proseguire. In generale negli esercizi proposti durante il corso e nelle prove d esame vi sarà consigliato di approssimare alla seconda cira decimale, tuttavia in presenza di valori molto piccoli sarà necessario approssimare anche alla quarta od alla quinta cira decimale. In generale la regola da seguire per approssimare alla seconda cira decimale è la seguente: se la terza cira decimale è compresa tra 0 e 4 si tronca il numero alla seconda cira decimale; se la terza cira decimale è compresa tra 5 e 9 si aggiunge un unità alla seconda cira decimale; Un esempio: E, similarmente, quando si approssima alla quarta o quinta cira: ) ommatoria Il simbolo di sommatoria Σ (lettera greca maiuscola sigma) viene utilizzato per esprimere in orma sintetica e compatta la somma di un certo numero di addendi. Nel caso più generale si ha una scrittura del tipo: n i m a a a i m n si legge: somma per i che va da m ad n di a con i. Con questa notazione si indica la somma di tutti gli addendi (generiche espressioni algebriche) che si ottengono sostituendo all indice i di a i tutti i valori interi che vanno dal numero m al numero n. m rappresenta il valore iniziale dell indice della sommatoria i ed n il valore inale. Nel caso particolare in cui m 1 si ha: n i 1 a a + a a i 1 Tra le proprietà dell operatore sommatoria ricordiamo: n n k a k a + k a k a k a i 1 n i i 1 i 1 n

3 Relazioni tra Variabili a. a EERCIZIO 1 i supponga di aver intervistato 10 studenti immatricolati nell a. a alla acoltà di scienze. Tra le diverse inormazioni ornite dallo studente vi è il sesso e il corso di laurea. Per quanto riguarda il corso di laurea si considerano il corso di laurea in cienze Naturali (N) e cienze Biologiche (B). I dati raccolti riguardo i due enomeni sono riportati nella tabella successiva M F F M F M F M M F N B B B B N 1. ornire una rappresentazione sintetica dei dati;. mettere in evidenza le distribuzioni marginali; 3. costruire le distribuzioni condizionate; 4. dire se i due enomeni sono in relazione tra loro; 5. misurare opportunamente, se esiste, tale relazione. volgimento 1. Ai ini dell analisi statistica bivariata il risultato della rilevazione congiunta viene organizzato in una tabella a doppia entrata. Identiicando con il enomeno sesso con k due modalità e con il enomeno corso di laurea con h due modalità si ottiene la seguente tabella ( x ): M F In tale tabella si possono riconoscere: le requenze congiunte, ovvero che riguardano entrambi i enomeni, che mettiamo in evidenza con il colore rosso; le requenze marginali, che riguardano i enomeni considerati singolarmente, che mettiamo in evidenza con il colore blu e verde. Le requenze marginali di riga si ottengono sommando le requenze congiunte che stanno sulla stessa riga (blu), mentre le requenze marginali di colonna si ottengono sommando le requenze congiunte che stanno sulla stessa colonna (verde). 3. Le inormazioni circa il comportamento di un enomeno condizionatamente all altro si ottengono considerando le righe o le colonne della tabella a doppia entrata separatamente, mediante la costruzione delle requenze condizionate. La distribuzione del enomeno corso di laurea rispetto al enomeno sesso ovvero la distribuzione condizionata di rispetto è: 3

4 Relazioni tra Variabili a. a M 1/5 4/5 5/5 F 3/5 /5 5/5 M F Mentre la distribuzione del enomeno sesso rispetto al enomeno corso di laurea ovvero la distribuzione condizionata di rispetto è: M 1/4 4/6 F 3/4 /6 4/4 6/6 M F Il primo passo nell analisi statistica dell eventuale relazione tra i due enomeni considerati consiste nello stabilire se esiste una qualche relazione tra essi. e non esiste alcuna relazione statistica si dice che ed sono statisticamente indipendenti. Il metodo per stabilire se sono statisticamente indipendenti consiste nel conrontare le requenze condizionate. e al variare delle modalità del enomeno condizionante la distribuzioni condizionate non variano, allora i due enomeni sono statisticamente indipendenti. Nel nostro esercizio è diverso da M F quindi esiste una relazione tra i due enomeni che non sono statisticamente indipendenti. 5. e due enomeni non sono statisticamente indipendenti allora esiste una qualche relazione e si dice che i enomeni sono connessi. Il passo successivo nell analisi bivariata consiste nello stabilire se la relazione è orte o debole, ovvero è necessario misurare il grado di connessione. Il metodo più utilizzato consiste nel considerare la dierenza ra le requenze congiunte osservate e le requenze teoriche ovvero le requenze che si avrebbero in condizione di indipendenza statistica. e queste dierenze sono vicine a zero si conclude che la connessione è bassa ed all aumentare del valore di tali dierenze si ha connessione sempre più alta. 4

5 Relazioni tra Variabili a. a L indice utilizzato per misurare la connessione è il Chi quadro: k h * ( ) * i 1 j 1 È a disposizione una ormula alternativa che non richiede il calcolo delle requenze teoriche e che è quindi più conveniente quando si devono are i conti a mano: k h N 1 i 1 j 1 i.. j Costruendo le requenza teoriche otteniamo: M F ed utilizzando la prima ormula otteniamo: k k * ( ) ( 1 ) ( 4 3) ( 3 3) ( 3) * i 1 i ( 1) ( 1) Mentre utilizzando la ormula alternativa otteniamo: N k k i 1 i 1 i j ( ) 10( 0.16) 1. 6 Abbiamo ottenuto un 1. 6, ma cosa signiica? I enomeni considerati sono poco o molto connessi? Il valore assoluto dell indice di Pearson non è interpretabile, è necessario ricorrere alla normalizzazione: ~ N min 1.6 ( k 1; h 1) 10 min( 1;1 ) Ovvero considerando che l indice normalizzato varia da zero, assenza di connessione, ad 1, massima connessione, i enomeni sesso e corso di laurea considerati nell esercizio sono scarsamente connessi. 5

6 Relazioni tra Variabili a. a EERCIZIO i hanno i dati sulla supericie delle province lombarde () e sul numero di abitazioni amiliari (). La supericie territoriale è espressa in ettari e il numero di abitazioni in migliaia. Tali inormazioni sono riassunte nella matrice di dati seguente. Provincia Provincia Bergamo Milano Brescia Mantova Como Pavia Cremona ondrio Lecco Varese Lodi Costruire la tabella a doppia entrata per i enomeni ed, utilizzando per le seguenti classi: minore o uguale a 50.00, , , ; e per le seguenti classi: , ;. Nella tabella costruita al punto 1. si possono individuare le distribuzioni univariate dei enomeni considerati; 3. Determinare la distribuzione di condizionata alla classe di numero abitazioni amiliari ; 4. Veriicare se le due variabili sono statisticamente indipendenti. volgimento 1. La variabile deve essere sintetizzata in k 4 classi e la variabile in h classi < le distribuzioni univariate dei enomeni coincidono con le distribuzioni marginali delle tabelle a doppia entrata quindi nel nostro caso: < Rappresenta la distribuzione univariata o marginale della variabile numero abitazioni amiliari ; Rappresenta la distribuzione univariata o marginale della variabile supericie. 3. La distribuzione di condizionata alla classe di supericie è rappresentata dalla seconda colonna della tabella a doppia entrata: <

7 E se si considerano le requenze relative è: UNIVERITÀ DEGLI TUDI DI MILANO BICOCCA Relazioni tra Variabili a. a < /50 1/5 0. 3/ / già osservando la tabella a doppia entrata si può capire che i due enomeni non sono statisticamente indipendenti perché sono presenti degli zeri, ma anche considerando le requenze condizionate, che risultano tra loro dierenti, si evince che le due variabili non sono statisticamente indipendenti. < / / /5 0. 3/ /5 0. EERCIZIO 3 Per un gruppo di 50 studenti si hanno le distribuzioni univariate riguardo a due enomeni: classe di età (< 0, 0-5, >5) ed tipo di laurea. Per enomeno tipo di laurea si considerano le modalità Economia (E) e tatistica () <0 0-5 > E Costruire una tabella a doppia entrata per i due enomeni ed ipotizzando una situazione di indipendenza statistica.. Costruire una tabella a doppia entrata per i due enomeni ed ipotizzando una situazione di massima connessione. volgimento 1. In caso di indipendenza statistica le requenze congiunte coincidono con le requenze teoriche ovvero con le requenze ottenute utilizzando le requenze marginali o univariate nel seguente modo: N * i.. j 7

8 Relazioni tra Variabili a. a Ottenendo: < 0 4 E > Volendo, per veriica, calcolare le requenze condizionate si otterrebbe: E < 0 4/ / / / > 5 4/ / / / Indipendentemente dall età i 50 studenti si distribuiscono nei due corsi di laurea nella percentuale, rispettivamente, del 40 % e del 60 %.. Ci troviamo nel caso in cui h k, k > h: nell ipotesi di massima connessione, issata una modalità della variabile, a questa corrisponde una ed una sola modalità della variabile. Ad esempio si ottiene: E < > oppure: E < >

9 Relazioni tra Variabili a. a EERCIZIO 4 Nella tabella sono riportati i dati inerenti il numero esami sostenuti () in un anno ed il sesso () di 6 studenti della acoltà di Matematica M F Calcolare media aritmetica e varianza del enomeno.. Fornire un adeguata rappresentazione graica del enomeno. 3. Calcolare ed interpretare le contingenze. 4. Calcolare e darne un adeguata interpretazione. volgimento NOR 1. è una variabile quantitativa discreta. La media aritmetica è: 1 3 y y j N j 1 ovvero circa 5 esami. La varianza è: j ( ) ( ) ( ) h ( y j y ) j N j σ 3.09 o utilizzando la ormula operativa: σ h y j j y N j 1. è una mutabile sconnessa o variabile categoriale, quindi una rappresentazione graica adeguata è il graico a barre o a rettangoli. 9

10 Relazioni tra Variabili a. a Le dierenze tra le requenze osservate e quelle teoriche sono dette contingenze e * sono date dalle quantità: C. In condizioni di indipendenza le contingenze sono nulle. * i j Calcolare le requenze teoriche date da: N M F E successivamente calcolare le contingenze: M F Non essendo nulle si può dire che i enomeni ed non sono statisticamente indipendenti. k h C 4. Il Chi quadrato di Pearson è dato da: ( ) ( ) ( ) [ ] C 3 * * i 1 j 1 i 1 j Per normalizzare tale indice è necessario dividerlo per il suo massimo, ovvero per: N min ( k 1 );( h 1) N min [ 1;] NOR NOR In generale 0 1: l indice vale 0 in presenza di indipendenza ra i caratteri e vale 1 quando c è massima dipendenza; quindi in questo caso i due enomeni sono praticamente indipendenti. 10

Y M F Calcolare X e darne un adeguata interpretazione;

Y M F Calcolare X e darne un adeguata interpretazione; Corso di Laurea INTERACOLTÀ - Esercitazione di tatistica n 4 EERCIZIO 1: Nella tabella sono riportati i dati inerenti il numero di anni di attività () ed il sesso () di 48 agenti di commercio dell azienda

Dettagli

Esercitazioni del corso: STATISTICA

Esercitazioni del corso: STATISTICA A. A. 0-0 Esercitazioni del corso: STATISTICA Sommario Esercitazione 4: Medie e varianze marginali Medie e varianze condizionate Scomposizione della varianza Indipendenza in media ESERCIZIO UNIVERSITÀ

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2009/2010.

Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2009/2010. Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2009/2010 Statistica Esercitazione 4 12 maggio 2010 Dipendenza in media. Covarianza e

Dettagli

Statistica. Esercitazione 4 15 maggio 2012 Connessione. Medie condizionate. Covarianza e correlazione

Statistica. Esercitazione 4 15 maggio 2012 Connessione. Medie condizionate. Covarianza e correlazione Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2011/2012 Statistica Esercitazione 4 15 maggio 2012 Connessione. Medie condizionate.

Dettagli

Capitolo 12. Suggerimenti agli esercizi a cura di Elena Siletti. Esercizio 12.1: Suggerimento

Capitolo 12. Suggerimenti agli esercizi a cura di Elena Siletti. Esercizio 12.1: Suggerimento Capitolo Suggerimenti agli esercizi a cura di Elena Siletti Esercizio.: Suggerimento Per verificare se due fenomeni sono dipendenti in media sarebbe necessario confrontare le medie condizionate, in questo

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@gmail.com Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 41 Outline 1 2 3 4 5 () Statistica 2 / 41 Misura del legame Data una variabile doppia (X, Y ), la

Dettagli

Statistica. Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza e correlazione

Statistica. Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza e correlazione Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2010/2011 Statistica Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unina.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 24 Outline 1 () Statistica 2 / 24 Outline 1 2 () Statistica 2 / 24 Outline 1 2 3 () Statistica 2 /

Dettagli

Capitolo uno STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA

Capitolo uno STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA Capitolo uno STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA La statistica unidimensionale si occupa di studiare una sola variabile statistica. La statistica bidimensionale o bivariata si occupa dello studio congiunto

Dettagli

ANALISI STATISTICHE BIVARIATE. Tabelle di contingenza

ANALISI STATISTICHE BIVARIATE. Tabelle di contingenza ANALISI STATISTICHE BIVARIATE Tabelle di contingenza 1 Analisi Statistica Bivariata Generalmente, lo studio quantitativo di un fenomeno di interesse si svolge rilevando contemporaneamente più caratteri

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo

ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo 1 La seguente tabella riporta le frequenze relative riguardanti gli studenti di un università e gli esiti dell esame da essi sostenuto. Qual è la percentuale

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA

STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA Si parla di Analisi Multivariata quando su ogni unità statistica, appartenente ad una determinata popolazione, si rileva un certo numero s di caratteri X, X 2,,X s. Si

Dettagli

REGRESSIONE E CORRELAZIONE

REGRESSIONE E CORRELAZIONE REGRESSIONE E CORRELAZIONE Nella Statistica, per studio della connessione si intende la ricerca di eventuali relazioni, di dipendenza ed interdipendenza, intercorrenti tra due variabili statistiche 1.

Dettagli

A proposito di valutazione scolastica

A proposito di valutazione scolastica A proposito di valutazione scolastica Livello scolare: 2 biennio Abilità interessate Identificare situazioni che richiedono di rilevare lo stesso carattere su una unità statistica formata da 2 elementi,

Dettagli

Esercizi su distribuzioni doppie, dipendenza, correlazione e regressione (Statistica I, IV Canale)

Esercizi su distribuzioni doppie, dipendenza, correlazione e regressione (Statistica I, IV Canale) Esercizi su distribuzioni doppie, dipendenza, correlazione e regressione (Statistica I, IV Canale) Esercizio 1: Un indagine su 10.000 famiglie ha dato luogo, fra le altre, alle osservazioni riportate nella

Dettagli

Analisi congiunta di più fenomeni

Analisi congiunta di più fenomeni Analisi congiunta di più fenomeni Dati relativi al disastro del Titanic: Morti Sopravvissuti Classe Sesso Età 1 a Uomini Bambini 0 5 Adulti 118 57 Donne Bambini 0 1 Adulti 4 140 2 a Uomini Bambini 0 11

Dettagli

STATISTICA esercizi svolti su: INTERPOLAZIONE PONDERATA, REGRESSIONE E CORRELAZIONE

STATISTICA esercizi svolti su: INTERPOLAZIONE PONDERATA, REGRESSIONE E CORRELAZIONE STATISTICA esercizi svolti su: INTERPOLAZIONE PONDERATA, REGRESSIONE E CORRELAZIONE 1 1 INTERPOLAZIONE PONDERATA, REGRESSIONE E CORRELAZIONE 2 1 INTERPOLAZIONE PONDERATA, REGRESSIONE E CORRELAZIONE 1.1

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 4

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 4 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 4 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Differenze semplici medie, confronti in termini di mutua variabilità La distribuzione del prezzo

Dettagli

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE Dott.ssa Antonella Costanzo STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 7 11.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Test di indipendenza tra mutabili In un indagine vengono rilevate le informazioni su settore produttivo (Y) e genere (X)

Dettagli

STATISTICA: esercizi svolti sulla DIPENDENZA IN MEDIA

STATISTICA: esercizi svolti sulla DIPENDENZA IN MEDIA STATISTICA: esercizi svolti sulla DIPEDEZA I MEDIA 1 1 LA DIPEDEZA I MEDIA 2 1 LA DIPEDEZA I MEDIA 1. La popolazione in migliaia di unità occupata in Piemonte nel 1985 per reddito annuo Y (migliaia di

Dettagli

Istituzioni di Statistica 1 Esercizi su tabelle di contingenza

Istituzioni di Statistica 1 Esercizi su tabelle di contingenza Istituzioni di Statistica 1 Esercizi su tabelle di contingenza Esercizio 1 Per stimare la percentuale di fumatori nella popolazione italiana adulta viene intervistato un campione di 60 donne e uno di 40

Dettagli

Casa dello Studente. Casa dello Studente

Casa dello Studente. Casa dello Studente Esercitazione - 14 aprile 2016 ESERCIZIO 1 Di seguito si riporta il giudizio (punteggio da 0 a 5) espresso da un gruppo di studenti rispetto alle diverse residenze studentesche di un Ateneo: a) Si calcolino

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 5 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Misura dell associazione tra due caratteri Uno store manager è interessato a studiare la relazione

Dettagli

Copyright Esselibri S.p.A.

Copyright Esselibri S.p.A. 70 3000 500 000 1500 1000 500 A B C D (a) Capitolo Terzo A B C D 500 1000 1500 000 5003000 3500 Fig. 1 - Ortogramma a colonne (a) e ortogramma a nastri (b) 4. MISURE DI ASSOCIAZIONE E DI COGRADUAZIONE

Dettagli

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 2

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 2 Frequenze STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 2 Dott. Giuseppe Pandolfo 7 Ottobre 2013 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI DATI Le rappresentazioni grafiche dei dati consentono di cogliere la struttura e gli aspetti caratterizzanti

Dettagli

Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 7. Confronto tra Due Gruppi Esercitazione

Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 7. Confronto tra Due Gruppi Esercitazione Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 7. Confronto tra Due Gruppi Esercitazione Alessandra Mattei Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni (DiSIA) Università degli Studi di Firenze

Dettagli

Statistica 1 A.A. 2015/2016

Statistica 1 A.A. 2015/2016 Corso di Laurea in Economia e Finanza Statistica 1 A.A. 2015/2016 (8 CFU, corrispondenti a 48 ore di lezione frontale e 24 ore di esercitazione) Prof. Luigi Augugliaro 1 / 19 Analisi dell associazione

Dettagli

Statistica Descrittiva Soluzioni 3. Medie potenziate

Statistica Descrittiva Soluzioni 3. Medie potenziate ISTITUZIONI DI STATISTICA A. A. 2007/2008 Marco Minozzo e Annamaria Guolo Laurea in Economia del Commercio Internazionale Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Università degli Studi di Verona

Dettagli

Distribuzioni di due variabili aleatorie

Distribuzioni di due variabili aleatorie Statistica e analisi dei dati Data: 6 Maggio 206 Distribuzioni di due variabili aleatorie Docente: Prof. Giuseppe Boccignone Scriba: Noemi Tentori Distribuzioni congiunte e marginali Consideriamo due variabili

Dettagli

DIPENDENZA E ASSOCIAZIONE DISTRIBUZIONE CONGIUNTA DI DUE VARIABILI. Ci limiteremo a considerare il caso di due variabili.

DIPENDENZA E ASSOCIAZIONE DISTRIBUZIONE CONGIUNTA DI DUE VARIABILI. Ci limiteremo a considerare il caso di due variabili. DIPENDENZA E ASSOCIAZIONE DISTRIBUZIONE CONGIUNTA DI DUE VARIABILI Sinora abbiamo considerato l analisi di un unica variabile per volta Tuttavia, le rilevazioni su un unità statistica sono in generale

Dettagli

INFERENZA STATISTICA I (CANALE B)

INFERENZA STATISTICA I (CANALE B) INFERENZA STATISTICA I (CANALE B) FORMULE E TAVOLE PER L ESAME a.a. 2003/04 Indice A. Formule 2 B. Quantili di una distribuzione normale standard 4 C. Quantili di una distribuzione t di Student 5 D. Quantili

Dettagli

Analisi delle corrispondenze

Analisi delle corrispondenze Capitolo 11 Analisi delle corrispondenze L obiettivo dell analisi delle corrispondenze, i cui primi sviluppi risalgono alla metà degli anni 60 in Francia ad opera di JP Benzécri e la sua equipe, è quello

Dettagli

Esercizi Svolti. 2. Costruire la distribuzione delle frequenze cumulate del tempo di attesa

Esercizi Svolti. 2. Costruire la distribuzione delle frequenze cumulate del tempo di attesa Esercizi Svolti Esercizio 1 Per una certa linea urbana di autobus sono state effettuate una serie di rilevazioni sui tempi di attesa ad una determinata fermata; la corrispondente distribuzione di frequenza

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 43 I principali test statistici per la verifica di ipotesi: Il test del χ 2 per tavole di contingenza a 2 vie Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 33 Outline 1 2 3 4 5 6 () Statistica 2 / 33 Misura del legame Nel caso di variabili quantitative

Dettagli

Il teorema di Rouché-Capelli

Il teorema di Rouché-Capelli Luciano Battaia Questi appunti (1), ad uso degli studenti del corso di Matematica (A-La) del corso di laurea in Commercio Estero dell Università Ca Foscari di Venezia, campus di Treviso, contengono un

Dettagli

Lezione 8. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 8. A. Iodice. Relazioni tra variabili

Lezione 8. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 8. A. Iodice. Relazioni tra variabili Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 26 Outline 1 2 3 4 () Statistica 2 / 26 Misura del legame Data una variabile doppia (X, Y ), la misura

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 2

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 2 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 2 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Indici di posizione variabilità e forma per caratteri qualitativi Il seguente data set riporta la rilevazione

Dettagli

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s)

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s) 1 La distribuzione delle frequenze Si vuole misurare il periodo di oscillazione di un pendolo costituito da una sferetta metallica agganciata a un filo (fig. 1). A Figura 1 B Ricordiamo che il periodo

Dettagli

Il χ 2 (Pearson, 1900)

Il χ 2 (Pearson, 1900) Il χ 2 (Pearson, 1900) Relazioni tra variabili: le tabelle di contingenza "The Physicians' Health Study" è uno studio clinico randomizzato condotto allo scopo di valutare il possibile eetto di riduzione

Dettagli

La dipendenza. Antonello Maruotti

La dipendenza. Antonello Maruotti La dipendenza Antonello Maruotti Outline 1 Distribuzioni doppie 2 Medie e varianze condizionate 3 Indici di associazione Distribuzione doppia Definizione Una distribuzione doppia si ha quando su di uno

Dettagli

Distribuzioni secondo due caratteri. Rappresentazioni e prime sintesi

Distribuzioni secondo due caratteri. Rappresentazioni e prime sintesi Distribuzioni secondo due caratteri Rappresentazioni e prime sintesi Rappresentazioni delle distribuzioni doppie Quando per ogni unità del collettivo rileviamo due caratteri otteniamo una Esempio. Ad alcuni

Dettagli

Analisi delle corrispondenze

Analisi delle corrispondenze Analisi delle corrispondenze Obiettivo: analisi delle relazioni tra le modalità di due (o più) caratteri qualitativi Individuazione della struttura dell associazione interna a una tabella di contingenza

Dettagli

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6 STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6 Dott. Giuseppe Pandolfo 5 Novembre 013 CONCENTRAZIONE Osservando l ammontare di un carattere quantitativo trasferibile su un collettivo statistico può essere interessante sapere

Dettagli

Esercitazione di Statistica Indici di associazione

Esercitazione di Statistica Indici di associazione Esercitazione di Statistica Indici di associazione 28/10/2015 La relazione tra caratteri Indipendenza logica Quando si suppone che tra due caratteri non ci sia alcuna relazione di causa-effetto. Indipendenza

Dettagli

Statistica Sociale - modulo A

Statistica Sociale - modulo A Statistica Sociale - modulo A e-mail: stella.iezzi@uniroma2.it in Excel in Excel e un evento (soggetto, entita, accadimento, caratteristica) osservato e registrato che si differenzia dall evento stesso,

Dettagli

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di dispersione

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di dispersione Consentono di descrivere la variabilità all interno della distribuzione di requenza tramite un unico valore che ne sintetizza le caratteristiche CAMPO DI VARIAZIONE DIFFERENZA INTERQUARTILE SCOSTAMENTO

Dettagli

INFERENZA STATISTICA I (CANALE B)

INFERENZA STATISTICA I (CANALE B) INFERENZA STATISTICA I (CANALE B) FORMULE E TAVOLE a.a. 2005/06 Indice A. Formule 2 B. Quantili di una distribuzione normale standard 4 C. Quantili di una distribuzione t di Student 5 D. Quantili di una

Dettagli

Esercitazioni del corso: STATISTICA

Esercitazioni del corso: STATISTICA A. A. Esercitazioi del corso: STATISTICA Sommario Esercitazioe : Matrice di dati Distribuzioi uivariate Rappresetazioi grafiche Idici di Posizioe Statistica a. a. - RICHIAMI MATEMATICI ) Approssimazioe

Dettagli

Statistica Analisi bidimensionale La dipendenza in media. alessandro polli facoltà di scienze politiche, sociologia, comunicazione

Statistica Analisi bidimensionale La dipendenza in media. alessandro polli facoltà di scienze politiche, sociologia, comunicazione Statistica Analisi bidimensionale La dipendenza in media alessandro polli facoltà di scienze politiche, sociologia, comunicazione Obiettivo Nella sezione precedente abbiamo esaminato i principali metodi

Dettagli

1) Entropia di variabili aleatorie continue. 2) Esempi di variabili aleatorie continue. 3) Canali di comunicazione continui. 4) Canale Gaussiano

1) Entropia di variabili aleatorie continue. 2) Esempi di variabili aleatorie continue. 3) Canali di comunicazione continui. 4) Canale Gaussiano Argomenti della Lezione 1) Entropia di variabili aleatorie continue ) Esempi di variabili aleatorie continue 3) Canali di comunicazione continui 4) Canale Gaussiano 5) Limite di Shannon 1 Entropia di una

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA (canale B)

STATISTICA DESCRITTIVA (canale B) STATISTICA DESCRITTIVA (canale B) compito n. 1 del 28 marzo 2008 nome e cognome: corso di laurea: Astronomia matricola: Parte teorica Si ricorda che la corretta risposta ai quesiti della parte teorica

Dettagli

4 Sistemi di equazioni.

4 Sistemi di equazioni. 4 Sistemi di equazioni. Risolvere un sistema significa erminare le soluzioni comuni a tutte le equazioni che lo compongono. Il grado di un sistema è il prodotto dei gradi di tali equazioni. 4. Sistemi

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Sintesi a cinque e misure di variabilità rispetto ad un centro Una catena di fast-food ha selezionato

Dettagli

DISTRIBUZIONI DOPPIE (ANALISI DESCRITTIVE) Fulvio De Santis a.a Prerequisiti Popolazione, unità, carattere Come nascono i dati:

DISTRIBUZIONI DOPPIE (ANALISI DESCRITTIVE) Fulvio De Santis a.a Prerequisiti Popolazione, unità, carattere Come nascono i dati: DISTRIBUZIONI DOPPIE (ANALISI DESCRITTIVE) Fulvio De Santis a.a. 2007-2008 Prerequisiti Popolazione, unità, carattere Come nascono i dati: osservazione e sperimentazione Popolazione: reale e virtuale Classificazione

Dettagli

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez. 9 - Distribuzioni di frequenza e rappresentazione grafica

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez. 9 - Distribuzioni di frequenza e rappresentazione grafica Pro. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez. 9 - Distribuzioni di requenza e rappresentazione graica ARGOMENTI DELLA LEZIONE Le distribuzioni di requenza in classi La rappresentazione graica Le tabelle

Dettagli

Statistica descrittiva in due variabili

Statistica descrittiva in due variabili Statistica descrittiva in due variabili 1 / 65 Statistica descrittiva in due variabili 1 / 65 Supponiamo di misurare su un campione statistico due diverse variabili X e Y. Indichiamo come al solito con

Dettagli

ESAME. 9 Gennaio 2017 COMPITO B

ESAME. 9 Gennaio 2017 COMPITO B ESAME 9 Gennaio 2017 COMPITO B Cognome Nome Numero di matricola 1) Approssimare tutti i calcoli alla quarta cifra decimale. 2) Ai fini della valutazione si terrà conto solo ed esclusivamente di quanto

Dettagli

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Metodi per l Analisi dei Dati Sperimentali AA009/010 IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Sommario Massima Verosimiglianza Introduzione La Massima Verosimiglianza Esempio 1: una sola misura sperimentale

Dettagli

Anno 4 Matrice inversa

Anno 4 Matrice inversa Anno 4 Matrice inversa 1 Introduzione In questa lezione parleremo della matrice inversa di una matrice quadrata: definizione metodo per individuarla Al termine della lezione sarai in grado di: descrivere

Dettagli

Introduzione soft alla matematica per l economia e la finanza. Marta Cardin, Paola Ferretti, Stefania Funari

Introduzione soft alla matematica per l economia e la finanza. Marta Cardin, Paola Ferretti, Stefania Funari Introduzione soft alla matematica per l economia e la finanza Marta Cardin, Paola Ferretti, Stefania Funari Capitolo Sistemi di equazioni lineari.8 Il Teorema di Cramer Si consideri un generico sistema

Dettagli

Livello di misura Scala Nominale Scala Ordinale Scala di Rapporti. Scala Nominale

Livello di misura Scala Nominale Scala Ordinale Scala di Rapporti. Scala Nominale Esercitazione Supponiamo che il collettivo che si vuole studiare sia composto da un gruppo di turisti. La seguente tabella raccoglie l osservazione di alcuni caratteri di interesse. Costo Soggetto Titolo

Dettagli

Esercizio 1 Nella seguente tabella sono riportate le lunghezze in millimetri di 40 foglie di platano:

Esercizio 1 Nella seguente tabella sono riportate le lunghezze in millimetri di 40 foglie di platano: 4. STATISTICA DESCRITTIVA ESERCIZI Esercizio 1 Nella seguente tabella sono riportate le lunghezze in millimetri di 40 foglie di platano: 138 164 150 132 144 125 149 157 146 158 140 147 136 148 152 144

Dettagli

Statistiche e relazioni

Statistiche e relazioni tatistiche descrittive per frequenze e misure Frequenze e misure Per le frequenze e le misure, molte di queste statistiche perdono senso. In compenso, esistono indici appropriati, inutilizzabili per i

Dettagli

Corso di Laurea: Diritto per le Imprese e le istituzioni a.a Statistica. Statistica Descrittiva 3. Esercizi: 5, 6. Docente: Alessandra Durio

Corso di Laurea: Diritto per le Imprese e le istituzioni a.a Statistica. Statistica Descrittiva 3. Esercizi: 5, 6. Docente: Alessandra Durio Corso di Laurea: Diritto per le Imprese e le istituzioni a.a. 2016-17 Statistica Statistica Descrittiva 3 Esercizi: 5, 6 Docente: Alessandra Durio 1 Contenuti I quantili nel caso dei dati raccolti in classi

Dettagli

E la rappresentazione grafica, in questo caso, è la dispersione x,y, cioè una nuvola di punti nel piano cartesiano

E la rappresentazione grafica, in questo caso, è la dispersione x,y, cioè una nuvola di punti nel piano cartesiano Capitolo uno STATISTICA DESCRITTIVA BIVARIATA La statistica bidimensionale o bivariata si occupa dello studio del grado di dipendenza di due caratteri distinti della stessa unità statistica. E possibile,

Dettagli

Funzioni Esercizi e complementi

Funzioni Esercizi e complementi Funzioni Esercizi e complementi e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Novembre 05. Indice Esercizi Insiemi ininiti 6 Suggerimenti e risposte 9 Esercizi. Scrivere la deinizione di unzione e ornire almeno un

Dettagli

Esercitazione 5 del corso di Statistica (parte 1)

Esercitazione 5 del corso di Statistica (parte 1) Esercitazione 5 del corso di Statistica (parte 1) Dott.ssa Paola Costantini 1 Febbraio 009 La seguente tabella riporta le informazioni relative a 5 laureati nell anno 005 in Economia, ad un anno dal conseguimento

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unina.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 1 Outline () Statistica 2 / 1 La curtosi La curtosi è la caratteristica della forma della distribuzione

Dettagli

Lezione 3. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 3. A. Iodice

Lezione 3. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 3. A. Iodice Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino La () Statistica 1 / 27 Outline La 1 2 3 4 5 6 Proprietà del 7 La () Statistica 2 / 27 La Si consideri il carattere

Dettagli

= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con

= elemento che compare nella seconda riga e quinta colonna = -4 In generale una matrice A di m righe e n colonne si denota con Definizione di matrice Una matrice (di numeri reali) è una tabella di m x n numeri disposti su m righe e n colonne. I numeri che compaiono nella tabella si dicono elementi della matrice. La loro individuazione

Dettagli

Data set relativo a 40 titolari di esercizi commerciali. Durata del percorso casa lavoro (in minuti) Numero dipendenti che lavorano nel negozio

Data set relativo a 40 titolari di esercizi commerciali. Durata del percorso casa lavoro (in minuti) Numero dipendenti che lavorano nel negozio ESERCITAZIONE 1: VARIABILI E DISTRIBUZIONI 1.TIPOLOGIA DEI DATI 2. CALCOLO DI FREQUENZE 3. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI UNA VARIABILE A Roma nel 2006 è stata effettuata un indagine, tramite questionario,

Dettagli

Esercitazioni. Es 1. Dato il seguente dataset

Esercitazioni. Es 1. Dato il seguente dataset Esercitazioni Es 1 Dato il seguente dataset N SESSO ETA' PESO ALTEZZA DIPLOMA COMPONENTI OCCHIALI FUMO 1 0 20,6 65 180 Ist.Tecnico 6 0 1 2 0 20,2 75 180 Liceo 4 0 0 3 0 20,3 60 173 Ist.Tecnico 4 1 0 4

Dettagli

Lezione 2. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 2. A. Iodice. Distribuzioni unitarie

Lezione 2. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 2. A. Iodice. Distribuzioni unitarie Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 39 Outline 1 2 3 4 5 6 7 8 () Statistica 2 / 39 La distribuzione unitaria semplice di un carattere

Dettagli

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara

Sistemi lineari. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara Sistemi lineari Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utenti.unife.it/lorenzo.pareschi/ lorenzo.pareschi@unife.it Lorenzo Pareschi (Univ. Ferrara)

Dettagli

Con riferimento ai dati riportati nella seguente tabella, indicare la tipologia dei caratteri rilevati.

Con riferimento ai dati riportati nella seguente tabella, indicare la tipologia dei caratteri rilevati. Corso di Laurea INTERFACOLTÀ - Esercitazione di Statistica n 1 ESERCIZIO 1: Con riferimento ai dati riportati nella seguente tabella, indicare la tipologia dei caratteri rilevati. ESERCIZIO 1 Soluzione:

Dettagli

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica Istituzioni di Statistica e Statistica Economica Università degli Studi di Perugia Facoltà di Economia, Assisi, a.a. 2013/14 Esercitazione n. 1 A. I dati riportati nella seguente tabella si riferiscono

Dettagli

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 2. Dott.ssa Antonella Costanzo

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 2. Dott.ssa Antonella Costanzo STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 2 5.02.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. La v.c. Normale: uso delle tavole E noto che un certo tipo di dati si distribuiscono secondo una gaussiana di media 10

Dettagli

Il Sistema di numerazione decimale

Il Sistema di numerazione decimale Il Sistema di numerazione decimale Il NUMERO è un oggetto astratto, rappresentato da un simbolo (o cifra) ed è usato per contare e misurare. I numeri usati per contare, 0,1,2,3,4,5,. sono detti NUMERI

Dettagli

Elementi di Statistica

Elementi di Statistica Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Informatica Informatica ed Elementi di Statistica 3 c.f.u. Anno Accademico 2010/2011 Docente: ing. Salvatore Sorce Elementi di Statistica Statistica

Dettagli

Compiti tematici dai capitoli 2,3,4

Compiti tematici dai capitoli 2,3,4 Compiti tematici dai capitoli 2,3,4 a cura di Giovanni M. Marchetti 2016 ver. 0.8 1. In un indagine recente, i rispondenti sono stati classificati rispetto al sesso, lo stato civile e l area geografica

Dettagli

Dati relativi a 25 clienti di un azienda che vende Fondi di investimento

Dati relativi a 25 clienti di un azienda che vende Fondi di investimento ESERCITAZIONE 6 TABELLE A DOPPIA ENTRATA 1) COSTRUZIONE TABELLA DOPPIA ENTRATA Dati relativi a 25 clienti di un azienda che vende Fondi di investimento Professione Stato civile primo 1 Sposato/a Azioni

Dettagli

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Alfonso Iodice D Enza La per Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@gmail.com Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 1 Outline 1 La La per () Statistica 2 / 1 Outline La per 1 La 2 per () Statistica 2 / 1 Outline

Dettagli

1 4 Esempio 2. Si determini la distribuzione di probabilità della variabile casuale X = punteggio ottenuto lanciando un dado. Si ha immediatamente:

1 4 Esempio 2. Si determini la distribuzione di probabilità della variabile casuale X = punteggio ottenuto lanciando un dado. Si ha immediatamente: CAPITOLO TERZO VARIABILI CASUALI. Le variabili casuali e la loro distribuzione di probabilità In molte situazioni, dato uno spazio di probabilità S, si è interessati non tanto agli eventi elementari (o

Dettagli

Indicatori di Posizione e di Variabilità. Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica

Indicatori di Posizione e di Variabilità. Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica Indicatori di Posizione e di Variabilità Corso di Laurea Specialistica in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE Statistica Medica Indici Sintetici Consentono il passaggio da una pluralità

Dettagli

Università di Cassino Corso di Statistica 1 Esercitazione del 14/01/2008 Dott. Alfonso Piscitelli

Università di Cassino Corso di Statistica 1 Esercitazione del 14/01/2008 Dott. Alfonso Piscitelli Università di Cassino Corso di Statistica 1 Esercitazione del 14/01/2008 Dott. Alfonso Piscitelli Esercizio 1 Supponiamo che il collettivo che si vuole studiare sia composto da un gruppo di amici. La seguente

Dettagli

Esercizio 1 Questa tabella esprime i tempi di durata di 200 apparecchiature elettriche:

Esercizio 1 Questa tabella esprime i tempi di durata di 200 apparecchiature elettriche: Istituzioni di Statistica 1 Esercizi su indici di posizione e di variabilità Esercizio 1 Questa tabella esprime i tempi di durata di 200 apparecchiature elettriche: Durata (ore) Frequenza 0 100? 100 200

Dettagli

3.1 Classificazione dei fenomeni statistici Questionari e scale di modalità Classificazione delle scale di modalità 17

3.1 Classificazione dei fenomeni statistici Questionari e scale di modalità Classificazione delle scale di modalità 17 C L Autore Ringraziamenti dell Editore Elenco dei simboli e delle abbreviazioni in ordine di apparizione XI XI XIII 1 Introduzione 1 FAQ e qualcos altro, da leggere prima 1.1 Questo è un libro di Statistica

Dettagli

Variabilità. ..senza variabilità non ci sarebbe la statistica

Variabilità. ..senza variabilità non ci sarebbe la statistica Variabilità..senza variabilità non ci sarebbe la statistica Se tutti votassimo lo stesso partito alle elezioni (=moda), non ci sarebbero i sondaggi, nè le previsioni elettorali il voto politico sarebbe

Dettagli

Esercizi svolti. delle matrici

Esercizi svolti. delle matrici Esercizi svolti. astratti. Si dica se l insieme delle coppie reali (x, y) soddisfacenti alla relazione x + y è un sottospazio vettoriale di R La risposta è sì, perchè l unica coppia reale che soddisfa

Dettagli

Architetture aritmetiche

Architetture aritmetiche Architetture aritmetiche Sommatori: : Full Adder, Ripple Carry Sommatori: Carry Look-Ahead Ahead, Carry Save, Add/Subtract Moltiplicatori: Combinatori, Wallace,, Sequenziali Circuiti per aritmetica in

Dettagli

ESERCIZI SULLE TABELLE DI CONTINGENZA

ESERCIZI SULLE TABELLE DI CONTINGENZA ESERCIZI SULLE TABELLE DI CONTINGENZA Esercizio 1 Negli Stati Uniti, sembra che la razza abbia influenza sul fatto che un omicida sia condannato a morte o meno. La Tabella1 riporta 326 casi in cui l imputato

Dettagli

STATISTICA (I modulo - Statistica Descrittiva) Esercitazione I 24/02/2006

STATISTICA (I modulo - Statistica Descrittiva) Esercitazione I 24/02/2006 STATISTICA (I modulo - Statistica Descrittiva) Esercitazione I 24/02/2006 La seguente tabella contiene i dati inerenti le unità del settore della ristorazione in un dato comune: Unità X 1 X 2 X 3 X 4 X

Dettagli

Prova d'esame di Statistica I - Corso Prof.ssa S. Terzi

Prova d'esame di Statistica I - Corso Prof.ssa S. Terzi Prova d'esame di Statistica I - Corso Prof.ssa S. Terzi Esercizio 1 Data la variabile casuale X con funzione di densità f(x) = 2x, per 0 x 1; f(x) = 0 per x [0, 1], determinare: a) P( - 0,5 < X< 0,7) b)

Dettagli

Sistemi II. Sistemi II. Elisabetta Colombo

Sistemi II. Sistemi II. Elisabetta Colombo Corso di Approfondimenti di Matematica per Biotecnologie, Anno Accademico 2011-2012, http://users.mat.unimi.it/users/colombo/programmabio.html 1 2 3 con R.C.+ o 1.10 Rango massimo e determinante con R.C.+

Dettagli

Statistica Corso Base (Serale) Dott.ssa Cristina Mollica

Statistica Corso Base (Serale) Dott.ssa Cristina Mollica Statistica Corso Base (Serale) Dott.ssa Cristina Mollica cristina.mollica@uniroma1.it Caratteri e distribuzioni di frequenza Esercizio 1: Stabilire la tipologia dei seguenti caratteri (Qualitativo Nominale,

Dettagli

STATISTICA: esercizi svolti sulle VARIABILI CASUALI

STATISTICA: esercizi svolti sulle VARIABILI CASUALI STATISTICA: esercizi svolti sulle VARIABILI CASUALI VARIABILI CASUALI 2 VARIABILI CASUALI. Variabili casuali generiche. Si supponga che un dado truccato, formato da sei facce contrassegnate dai numeri

Dettagli

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2 Esercitazione con generatori di numeri casuali Seconda parte Sommario Trasformazioni di Variabili Aleatorie Trasformazione non lineare: numeri casuali di tipo Lognormale Trasformazioni affini Numeri casuali

Dettagli

Statistica Descrittiva Soluzioni 1. Caratteri e distribuzioni statistiche

Statistica Descrittiva Soluzioni 1. Caratteri e distribuzioni statistiche ISTITUZIONI DI STATISTICA A. A. 2007/2008 Marco Minozzo e Annamaria Guolo Laurea in Economia del Commercio Internazionale Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Università degli Studi di Verona

Dettagli