Management dell'informazione e della comunicazione aziendale DIRITTO PUBBLICO - L' INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO
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- Carlo Costanzo
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1 Management dell'informazione e della comunicazione aziendale DIRITTO PUBBLICO - L' INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO M. LI VOLTI 2014
2 INDICE DEGLI ARGOMENTI 1.Il fenomeno dell'interpretazione 2. Disposizione/norma 3. Il ruolo dell'interprete 4. L'interpretazione del giurista 5. Tipi di interpretazione 6. Considerazioni finali m. li volti 2014
3 DEFINIZIONE L intepretazione consiste nell attribuzione di un significato ad un determinato enunciato normativo PROCESSO INTELLETTIVO
4 FENOMENO GENERALE LEGGI CONTRATTI REGOLAMENTI DISCIPLINE
5 DISPOSIZIONE NORMA Ciò che è testuale La regola giuridica
6 IL SENSO DELL'INTERPRETAZIONE MEZZO PER RICERCARE NELLE DISPOSIZIONI (il testuale) IL SIGNIFICATO DELLA NORMA (la regola giuridica per il caso concreto)
7 INTERPRETAZIONE/APPLICAZIONE Cogliere il SIGNIFICATO della norma Presuppone il c.d. DUBBIO INTERPRETATIVO Forte negli ordinamenti dinamici Applicazione di una norma GENERALE ED ASTRATTA al caso CONCRETO Forte negli ordinamenti statici
8 IL RUOLO DELL'INTERPRETE MEDIATORE TRA NORMA REGOLATRICE E FATTO DA REGOLARE
9 L'INTERPRETE I giuristi (il giudice, la dottrina, gli avvocati) Il legislatore (lavori preparatori, legge di interpretazione autentica) La P.A (verso i propri regolamenti, circolari, atti e discipline) i privati stessi (interpretazione di contratti)
10 FERMIAMOCI AI GIURISTI
11 TIPI DI INTERPETAZIONE DAL PUNTO DI VISTA DEI SOGGETTI DA CUI PROVIENE INTERPRETAZIONE SCIENTIFICA (O DELLA DOTTRINA) INTERPRETAZIONE GIUDIZIARIA (la giurisprudenza)
12 Art. 12 Preleggi c.1. Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal SIGNIFICATO DELLE PAROLE secondo la CONNESSIONE di esse e dall'intenzione DEL LEGISLATORE
13 INTERPRETAZIONE LETTERALE Deducibile dalla LETTURA disposizione della
14 L'INTENZIONE DEL LEGISLATORE (lo SCOPO DELLA NORMA) INTENZIONE SOGGETTIVA (il Legislatore concreto) un aiuto dai lavori preparatori alle leggi, regolamenti interpretativi...utili ma non vincolanti per il giudice INTENZIONE OGGETTIVA (il Legislatore astratto) per rendere la norma IDONEA ad operare nel contesto attuale un aiuto dalla Costituzione (effetto stabilizzatore - integratore) SCOPO DELL'INTEPRETAZIONE: SALVARE IL PIU' POSSIBILE LA NORMA
15 Art. 12 Preleggi c.2. Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano CASI SIMILI O MATERIE ANALOGHE ; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i PRINCIPI GENERALI DELL'ORDINAMENTO DELLO STATO
16 Interpretazione sistematica (Regola della completezza dell'ordinamento giuridico) Presuppone una lacuna nel nostro ordinamento La lacuna viene colmata dall'interprete alla ricerca della norma più conforme alle linee essenziali del diritto
17 Tipi di interpretazione sistematica INTERPRETAZONE ANALOGICA INTERPRETAZIONE ADEGUATRICE
18 INTERPRETAZIONE ANALOGICA ANALOGIA LEGIS: a) CASI SIMILI b) MATERIE ANALOGHE ANALOGIA IURIS: PRINCIPI GENERALI che concorrono a formare il tessuto dell'ordinamento vigente
19 IN COMUNE ANALOGIA LEGIS + ANALOGIA IURIS: hanno in comune la presunzione di coerenza e di completezza dell'ordinamento giuridico che non ammette lacune normative. NON FA CHE RENDERE ESPLICITA LA RAZIONALITA' IMMANENTE AL SISTEMA (Bobbio) limite naturale: norme speciali, eccezionali, penali
20 INTERPRETAZIONE ADEGUATRICE Identificazione dei principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato con i principi della nostra Costituzione INTERPRETAZIONE ADEGUATRICE AI PRINCIPI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE
21 Art. 14 Preleggi Le leggi penali e quelle che fanno eccezione a regole generali o a altre leggi non si applicano oltre i casi e i tempi in esse considerati (art. 25 comma 2 cost. Artt. 1 e 2 c.p.). PRINCIPIO DELLA STRETTA INTERPRETAZIONE
22 SIGNIFICATO DEL DIVIETO DI ANALOGIA DELLE LEGGI PENALI ED ECCEZIONALI PRINCIPIO DI LEGALITA'=PIENA CONOSCIBILITA' DELLA NORMA AL MOMENTO DELLA COMMISSIONE DE FATTO
23 DA NON DIMENTICARE! Queste ipotesi richiamano le regole sul divieto di retroattivita' penale per le leggi che istituiscono nuove figure di reati e nuove pene o aggravamento di pena (per cui si rimanda alle slides della lezione sul sistema delle fonti )
24 CONSIDERAZIONI FINALI
25 LA STRUMENTALITA' DELLE REGOLE SULL'INTERPRETAZIONE NON ESISTE UN'INTERPRETAZIONE ASSOLUTA ED INDISCUTIBILE L'INTERPRETAZIONE è CORRETTA: quando fa un corretto uso delle regole sull'interpretazione. SCORRETTA quando non fa...
26 L'INTERPETAZIONE CONFORME AL DIRITTO L'INTERPRETAZIONE NON CREA LA NORMA MA LE DA UN SIGNIFICATO CHE SIA CONFORME AL DIRITTO
27 LA GIURISPRUDENZA IL GIUDICE COME INTERPRETE DELLA NORMA VIVENTE Ruolo della Suprema corte di Cassazione (Roma) come giudice di utima istanza con funzione NOMOFILATTICA l'importanza del Precedente giudiziario art. 101 u.c. cost: I giudici sono soggetti solo alla legge Ruolo dei giudici come anticipatori delle norme di diritto
28 INTERPRETAZIONE AUTENTICA INTERPRETAZIONE INDICATA DA UNA LEGGE SUCCESSIVA CHE FORNISCE L'INTERPRETAZlONE DI UN TERMINE O DI UNA LOCUZIONE DELLA LEGGE ESAMINATA (DIRETTA IN QUANTO ESPRESSA) (INDIRETTA IN QUANTO RICAVATA DALLA NORMA)
29 CARATTERIStICHE LEGGE NATURALMENTE RETROATTIVA VALE PER TUTTI I GIUDIZI IN CORSO O FUTURI SUO LIMITE: PRINCIPIO DI AFFIDABILITA' (ECCESSO DI POTERE DELLA FUNZIONE LEGISLATIVA USATA PER UN FINE NON CONSENTITO CORTE COST.SENT. 187/1981)
30 Esempio di norma di interpretazione autentica Art. 1 comma 24 della Legge 92 del 28 giugno 2012, recante : Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita (G. u. 153 del 3 luglio 2012, Riforma del lavoro)" L'articolo 69, comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, si interpreta nel senso che l'individuazione di uno specifico progetto costituisce elemento essenziale di validità del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, la cui mancanza determina la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato".
31 L'articolo 69, comma 1, del D.l.vo 276/03 L'articolo 69, comma 1, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, così recita: I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa instaurati senza l'individuazione di uno specifico progetto (...) sono considerati rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato sin dalla data di costituzione del rapporto.
32 CASO L' articolo 1, secondo comma della legge 27/2/2000 n. 212 (Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente) limita molto l'utilizzo di norme di interpretazione autentica: esso prevede che in campo tributario le norme interpretative possono essere utilizzate soltanto in casi eccezionali e con legge ordinaria, attraverso una specifica qualificazione di esse come disposizioni di interpretazione autentica.
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