Bilancio Consolidato Gruppo Conafi Prestitò Al 31 Dicembre 2013

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1 Bilancio Consolidato Gruppo Conafi Prestitò Al 31 Dicembre 2013 Sede legale e Direzione Generale: via Cordero di Pamparato, 15 - Torino Codice Fiscale, Partita IVA, Registro delle Imprese di Torino n UIF : iscrizione elenco generale ex art. 106 T.U.B al n Banca D Italia : iscrizione elenco speciale ex art.107 T.U.B Associata Assofin 1

2 Sommario Cariche sociali e società di revisione Introduzione...5 Struttura del gruppo...6 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO CONAFI PRESTITÓ AL Relazioni degli amministratori sulla gestione consolidata...8 Lettera del Presidente...9 Azionisti...10 Trend del titolo...10 Internal dealing...12 Azioni proprie: Piano di buy back...13 Mercato di riferimento...13 Quadro normativo e regolamentare...14 Analisi della situazione economica e finanziaria del gruppo Conafi...15 Conto economico sintetico...16 Stato patrimoniale sintetico...17 Prospetto di raccordo fra patrimonio netto di Conafi S.p.A. e quello consolidato Informativa di settore: le Business Unit...20 Le società del Gruppo e rapporti con parti correlate Principali rischi e incertezze a cui Conafi S.p.A. e il Gruppo sono esposti.33 Normativa: le disposizioni di Vigilanza e la gestione dei rischi.36 Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari...37 Eventi e operazioni significative non ricorrenti..37 Operazioni atipiche e/o inusuali...37 Attività di ricerca e sviluppo...38 Altri fatti di rilievo del periodo...38 Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell esercizio...38 Evoluzione prevedibile della gestione...38 Ulteriori informazioni sulle politiche d impresa...39 Schemi di bilancio consolidato...40 Stato Patrimoniale Consolidato...41 Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva consolidata...42 Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato...44 Rendiconto finanziario

3 Nota integrativa al bilancio consolidato...47 Parte A: Politiche contabili...48 Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale...74 Parte C: Informazioni sul Conto Economico...93 Parte D: Altre informazioni Attestazione ai sensi dell art. 81-ter del regolamento Consob n /99 e successive modifiche e integrazioni BILANCIO DI CONAFI PRESTITÒ S.p.A. AL Relazione degli amministratori sulla gestione Analisi della situazione economica e finanziaria Conto economico sintetico Stato patrimoniale sintetico La Produzione.144 Rapporti con le imprese del Gruppo Schemi di bilancio Stato Patrimoniale Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Rendiconto finanziario Nota integrativa Parte A: Politiche contabili Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C: Informazioni sul Conto Economico Parte D: Altre Informazioni Allegati di bilancio Attestazione ai sensi dell art. 81-ter del regolamento Consob n /99 e successive modifiche e integrazioni

4 CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE Consiglio di Amministrazione Nunzio Chiolo Simona Chiolo Giuseppe Vimercati Mauro Pontillo Roberto Accornero Carlo Colombotti Marco Gerardo Presidente e Amministratore Delegato Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Collegio Sindacale Renato Bogoni Eros De March Vittorio Ferreri Andrea Araldi Daniela Rosa Rendine Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente Marco Gerardo Claudio Forte Direttore Generale Vice Direttore Generale Mazars S.p.A. Società di Revisione 4

5 INTRODUZIONE 5

6 Struttura del Gruppo Conafi al 31 dicembre 2013 CONAFI PRESTITO' S.P.A. Capogruppo H.P.B. S.P.A. (Partecipata 100% Conafi) ALBA FINANZIARIA S.P.A. (Partecipata 100% Conafi) ALTA ITALIA SERVIZI S.R.L. (Partecipata 100% H.P.B.) EURIS EUROPE S.R.L.in liquidazione (Partecipata 51% H.P.B.) 6

7 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO CONAFI PRESTITÓ AL

8 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE CONSOLIDATA 8

9 Lettera del Presidente Signori Azionisti, le persistenti criticità del mercato del credito e dei meccanismi di trasferimento di liquidità da parte del sistema bancario hanno sinora impedito il reperimento di adeguate fonti di provvista, nonostante le numerose azioni effettuate in tal senso, e conseguentemente comportato rilevanti sacrifici a fronte del mantenimento dell attuale modello operativo. L attività di intermediazione nel settore dei finanziamenti con cessione del quinto è stata quindi fortemente penalizzata ed ha segnato nel 2013 una rilevante contrazione dei volumi di circa il 64% rispetto al precedente esercizio, con una produzione espressa in termini di montante lordo complessivamente pari a 30,2 milioni di euro e con una riduzione delle commissioni nette di circa il 60% rispetto al precedente esercizio. Il risultato consolidato del 2013, a fronte di un utile di 1,7 milioni di euro conseguito lo scorso esercizio, registra una perdita di 9,4 milioni di euro, sulla quale hanno pesato, oltre che la riduzione di circa 6 milioni di euro delle commissioni nette, sia il risultato negativo di 3,3 milioni di euro conseguito dall attività di gestione attiva della tesoreria che la svalutazione dell avviamento di 1,2 milioni di euro. La forte contrazione dei ricavi è stata dunque solo in parte compensata dagli effetti positivi degli interventi effettuati per il contenimento dei costi e la razionalizzazione della struttura societaria e di Gruppo, con particolare riferimento alle operazioni di semplificazione del perimetro (segnatamente la messa in liquidazione della controllata Euris Europe Srl e la fusione per incorporazione della controllata Italifin Srl), al ricorso alla cassa integrazione straordinaria in deroga ed alla riduzione degli investimenti pubblicitari, delle consulenze e dei compensi. Il Gruppo a fine 2013 dispone peraltro di una rilevante dotazione patrimoniale di circa 41,7 milioni di euro sostanzialmente investita in attività liquide o liquidabili a breve (con una posizione finanziaria netta di circa 38,7 milioni di euro), largamente superiore ai requisiti prudenziali di vigilanza (con un free capital di circa 15,6 milioni di euro) ed alle esigenze del circolante. In un contesto assai difficile, il Gruppo ha saputo operare nel 2013 con flessibilità e capacità di adattare la propria organizzazione alle mutevoli condizioni del mercato e dei suoi regolamenti, avendo come obiettivo primario la salvaguardia del patrimonio aziendale e della professionalità sviluppata in venticinque anni di attività. Si ritiene difatti che il settore dei finanziamenti con cessione del quinto, con l attuazione della riforma del credito al consumo ed il conseguente riordino normativo e regolamentare, offra ancora importanti opportunità, alla luce dell ampio bacino di potenziali clienti e del fatto che tale tipologia di prestito possa costituire la forma più adeguata per soddisfare in modo controllato i fabbisogni finanziari delle famiglie e sostenere i consumi. Il finanziamento con cessione del quinto è stato peraltro l unico prodotto del credito al consumo ad aver registrato una crescita nel corso del 2013 rispetto al precedente esercizio. Sono proseguiti quindi i colloqui e gli approfondimenti, ancora in corso, con operatori finanziari di primario standing con l obiettivo di ottenere le fonti di liquidità necessarie per la ripresa di un trend di crescita, la predisposizione di un nuovo piano strategico e la valorizzazione del core business. Nel protrarsi tuttavia di una situazione complessa e ancora poco definita dal punto di vista del mercato del credito, i livelli di funding, nonostante le azioni in atto, potranno essere ancora insufficienti e tali da generare anche nel 2014 perdite operative, peraltro ampiamente ammortizzabili con il patrimonio in essere. Saranno dunque valutate le modalità di intervento più appropriate, proseguendo con un attenta azione di controllo e contenimento dei costi, minimizzando così l impatto della contrazione dei ricavi fintanto che le azioni in corso per l acquisizione di nuove fonti di provvista non avranno prodotto i loro risultati, oppure non venga adottato un modello operativo diverso da quello attuale, ma comunque sostenibile sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale. Presidente e Amministratore Delegato Nunzio Chiolo 9

10 Azionisti Trend del titolo CONAFI PRESTITÒ , , , ,3 2/1/13 13/2/13 27/3/13 13/5/13 24/6/13 5/8/13 17/9/13 29/10/13 10/12/13 28/1/14 11/3/14 Volume Prezzo Nel 2013 il prezzo del titolo Conafi Prestitò si è attestato su un prezzo medio pari a Euro 0,64 raggiungendo il valore massimo di Euro 0,75 in data 3 maggio Il titolo rivela un trend maggiormente stabile nella seconda parte dell anno, registrando un picco di volumi alla fine di ottobre. Nel corso del 2013, i volumi medi sono stati pari a unità scambiate giornalmente. Mercato MTA ISIN IT Reuters CNP.MI Bloomberg CNP IM Numero azioni Capitalizzazione ( mln) al 21/03/ ,92 Volumi medi giornalieri (dal 02/01/2013) Dati aggiornati al 25/03/

11 Principali dati per azione Conafi Prestitò 19.2 Utile per azione Voci/Valori 31/12/13 31/12/12 Utile (perdita) d'esercizio del Gruppo (9.336) Numero di azioni ordinarie all'inizio del'esercizio Azioni emesse nell'esercizio 0 0 Numero di azioni ordinarie alla fine dell'esercizio Numero medio ponderato di azioni ordinarie Utile Base per Azione (Euro) (0,22) 0,04 Mercato; 27,99% Nusia s.r.l.; 45,09% Laperchia Maria; 4,82% Conafi Prestitò S.p.A.; 10,01% Banca Pop.Emilia Romagna Romagna s.c.a.r.l.; s.c.a.r.l.; 4,61% 5,87% Alite s.r.l.; 6,23% Dati aggiornati al 31/03/2014 Azionista % quota Nusia s.r.l. 45,09% Alite s.r.l. 6,23% Banca Pop. Emilia Romagna s.c.a.r.l. 4,61% Conafi Prestitò S.p.A. 10,01% Laperchia Maria 4,82% Mercato 29,24% Fonte: Società Nota: Nunzio Chiolo possiede il 100% di Nusia srl che detiene a sua volta la totalità del capitale sociale di Alite srl; pertanto Nunzio Chiolo detiene complessivamente una quota pari al 51,31% di Conafi Spa. 11

12 La comunicazione finanziaria Conafi Prestitò mantiene un dialogo costante con i suoi Investitori attraverso una politica di comunicazione svolta dalla funzione di Investor Relations interna ed esterna, cui è affidato il compito di gestire i rapporti con la comunità finanziaria. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito istituzionale alla sezione Investor Relations, che raccoglie tutti i documenti economico-finanziari dalla quotazione ad oggi (comunicati stampa, presentazioni istituzionali, pubblicazioni periodiche e aggiornamenti in tempo reale sul titolo). Sono inoltre disponibili agli azionisti i seguenti contatti: Conafi Prestitò S.p.A. IR TOP S.r.l. Via Cordero di Pamparato, Torino Via C. Cantù, Milano Tel: Tel: /3 Fax: Fax: investor_relator@conafi.it ir.conafi@irtop.com Calendario finanziario Aprile 2014 CdA: Esame ed approvazione Progetto di Bilancio Maggio 2014 CdA: Esame e approvazione del Resoconto intermedio di gestione al maggio 2014 Assemblea degli Azionisti: Approvazione del Bilancio di esercizio agosto 2014 CdA: Esame e approvazione della Relazione Finanziaria al novembre 2014 CdA: Esame e approvazione del Resoconto intermedio di gestione al Internal Dealing Riguardo alle partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dei direttori generali e dei dirigenti con responsabilità strategiche in Conafi SpA., si fornisce nelle tabelle che seguono l informativa richiesta dall art. 152 octies del Regolamento Consob n del 14/5/99 e successive modifiche e integrazioni. Dettaglio: DATA SOGGETTO TIPO DI OPERAZIONE STRUMENTO FINANZIARIO QUANTITA PREZZO ( ) CONTROVALORE ( ) Riepilogo : Cognome e Nome Ruolo Società Partecipata N. azioni possedute al 31/12/2012 N. azioni acquistate N. azioni vendute N. azioni possedute a fine 2013 Chiolo Nunzio Presidente e Amministratore Delegato Conafi S.p.A (*) (*) Vimercati Giuseppe Consigliere Conafi S.p.A Laperchia Maria Dirigente Conafi S.p.A (*) di cui indirettamente

13 Azioni proprie: Piano di buy back Aggiornamento programma di acquisto azioni proprie In data 23 aprile 2013 l Assemblea di Conafi Prestito ha autorizzato il Consiglio di amministrazione ad avviare un nuovo programma di acquisto di azioni proprie con durata confermata fino al 24 ottobre 2014, con le stesse finalità del programma precedente. Nel corso del 2013 Conafi ha proceduto all acquisto di n azioni per un controvalore di ,57 euro. Alla data del 31/12/2013 pertanto Conafi Prestitò detiene complessivamente n azioni proprie, pari al 10,00986% del capitale sociale per un controvalore pari a ,95 Euro. Il mercato monetario e finanziario Mercato di riferimento Il tasso di riferimento della Bce ha subito nel corso del 2013 due variazioni: la prima il 02/05 che ha portato il tasso allo 0,50% e la seconda il 07/11 quando è stato collocato allo 0,25%; a favore della riduzione del tasso ha giocato anche la quotazione della moneta unica sul dollaro che continua a non favorire le aziende esportatrici, utili all Europa di fronte ad un mercato interno molto debole. A novembre scorso il Governatore della BCE Draghi ha motivato la decisione di ridurre i tassi con le stime dell Eurotower che prevedono un prolungato periodo di bassa inflazione e quindi altrettanto lungo sarà il periodo per il quale i tassi resteranno bassi, senza escludere la possibilità che possano scendere ancora. Sulla scorta di questo quadro, il Governatore ha ribadito che la politica monetaria resterà accomodante anche in futuro e che la Bce è pronta a valutare tutti gli strumenti a disposizione per altri possibili interventi, anche sul livello dei tassi in quanto non è ancora stata raggiunta la soglia minima. Per quanto riguarda la Fed, occorre ricordare come a partire dalla fine del 2013 sia iniziata la riduzione degli stimoli all economia veicolati attraverso l immissione di liquidità, riducendo il cd. quantitative easing da 85 mld di dollari al mese a 55 mld nel mese di Marzo 2014, mentre per ciò che concerne i tassi d interesse non ci sono segnali di possibili variazioni di politica da parte della Federal Reserve. Il 2013 è stato altresì un anno caratterizzato dalla stabilità dei tassi euribor; la scadenza trimestrale al 02/01/2013 era pari allo 0,19% mentre a fine anno raggiungeva lo 0,29%; il 2014 dovrebbe presentare un lieve aumento del tasso, previsto a fine anno allo 0,35%, quindi tutto sommato il 2014 dovrebbe essere stabile sul fronte dei tassi, mentre gli aumenti sono attesi negli anni successivi: nel 2015 infatti l euribor a tre mesi è previsto oltre lo 0,60%, ed all 1% nel 2016; i futures quotati a Londra prevedono livelli di tassi euribor tre mesi pari all 1,50% nel 2015, al 2% nel 2016 ed al 2,50% nel Il mercato del credito al consumo Sulla base dei dati pubblicati da Assofin, associazione che rappresenta circa il 90% del mercato totale, l attività di erogazione prestiti nel 2013 rimane negativa, con una flessione pari al 5,3% sul 2012, anche se in attenuazione rispetto a quella registrata nel 2012 sul 2011; in termini di flussi il mercato si colloca sui valori di circa otto anni fa con volumi pari a Euro 45,5 mld.; la quasi totalità dei prodotti di credito al consumo mostra un calo dei flussi, con i prestiti personali che fanno registrare l andamento peggiore (-9,6%), seguiti dai finanziamenti finalizzati all acquisto di auto e moto (-6,6%), ai prestiti finalizzati per altri acquisti di beni e servizi (- 4,8%), alle carte rateali (-1,9%); unico prodotto in ripresa è la cessione del quinto dello stipendio/pensione (+3,1%). Sempre secondo Assofin per tutto il 2013 il mercato ha registrato, oltre ad un calo della richiesta di finanziamento da parte delle famiglie, il mantenimento di politiche caute nell erogazione. La diminuzione della richiesta di prestiti è originata in via prevalente da fattori legati alla crisi finanziaria ed alle fasi recessive successive che hanno reso sempre più prudenti i consumatori, anche in virtù della riduzione del reddito disponibile che prosegue ormai da sei anni; a seguito della riduzione dei flussi finanziati, in essere da cinque anni, anche le consistenze a fine dicembre 2013 segnano un calo del 5,6% rispetto al 2012; occorre altresì rilevare come i debiti finanziari delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile, rimangono bassi nel confronto con gli altri principali paesi europei attestandosi al 65%, contro una media europea pari a circa il 100%. La dimensione del mercato italiano del credito al consumo risulta in linea con quella dei principali mercati europei, raggiungendo un incidenza sul prodotto interno lordo a fine 2012 pari al 7%, superando quella della Spagna (6,4%) e della Germania (6,8%), pur rimanendo al di sotto della media europea che risulta essere del 7,2%, e ben lontana da quella del Regno Unito (10,3%) e degli Stati Uniti (17,8%); sempre secondo Assofin il mercato italiano in termini di stock si colloca da anni al quarto posto in Europa, con un valore più che dimezzato rispetto al Regno Unito che occupa la prima posizione, mentre in termini di credito al consumo pro capite, 13

14 l Italia si posizione, con un ammontare di stock di finanziamenti a persona appena superiore ad Euro 1.500,00, agli ultimi posti tra i maggiori paesi dell Europa occidentale, confermando come si caratterizzi per un ricorso al finanziamento dei consumi molto contenuto. Quadro normativo e regolamentare Nel corso del 2013 sono stati emanati diversi provvedimenti di carattere regolamentare che hanno interessato la società, sia nell ambito della propria attività specifica sia quale società quotata; con riferimento all operato della Banca d Italia, che verrà successivamente meglio dettagliato, è proseguita l emanazione di diversi provvedimenti, inerenti l attività degli intermediari finanziari sia relativi a quanto previsto dal D.Lgs. n. 141/2010 sia a tematiche più generali, quali l antiriciclaggio e la trasparenza nei rapporti con il consumatore. L operato della Banca d Italia Nel mese di giugno 2013 la Banca d Italia ha posto in consultazione alcune modifiche alle disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti (provvedimento della Banca d Italia del 29/07/2009, e successive modificazioni); esse recepiscono le innovazioni normative intervenute negli ultimi anni, realizzano un ulteriore semplificazione dei documenti informativi e forniscono chiarimenti sulla disciplina attuale; la consultazione si è chiusa il 06/09 u.s. ed il provvedimento definitivo non è ancora stato pubblicato. L Organo di Vigilanza ha altresì emanato in data 11/04/2013 il provvedimento recante disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela, ai sensi dell art. 7, comma 2, del Decreto Legislativo 21/11/2007 n.231, che è entrato in vigore il 01/01/2014; il documento pone l accento sulla determinazione del profilo di rischio del cliente, con l indicazione di alcuni elementi utili alla sua valutazione, sulle modalità da seguire in relazione all identificazione della clientela, sui processi relativi al monitoraggio del rapporto continuativo, ed infine sugli obblighi semplificati e rafforzati di adeguata verifica della clientela; in data 03/04 u.s. la Banca d Italia ha altresì emanato il Provvedimento recante disposizioni attuative per la tenuta dell archivio unico informatico e per le modalità semplificate di registrazione di cui all articolo 37, commi 7 e 8, del Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n.231. Il Provvedimento posto in consultazione da Banca d Italia in data 12/01/2012, avente ad oggetto lo schema delle nuove disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari in attuazione del D.Lgs. n. 141/2010, non è ancora stato emanato nella versione definitiva, pur essendo terminata la consultazione in data 12/03/2012; si ricorda che tale documento conferma la scelta di applicare agli intermediari finanziari, pur osservando un principio di proporzionalità, un regime di vigilanza equivalente a quello delle banche fondato sui tre pilastri dell accordo di Basilea: -Requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi di credito, di controparte, di mercato ed operativi; -L adozione da parte degli intermediari di una strategia e di un processo di controllo dell adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica (Processo ICAAP); -Obblighi di informativa al pubblico riguardante l adeguatezza patrimoniale. Si segnala infine che in data 12/09 u.s. è stato emanato da Banca d Italia il provvedimento in materia di bilanci anche degli intermediari finanziari, con il quale si disciplinano gli schemi di bilancio (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, rendiconto finanziario e prospetto delle variazioni del patrimonio netto), gli schemi del rendiconto dei patrimoni destinati, nonché le principali informazioni da fornire in nota integrativa del bilancio e del rendiconto. L operato di Consob Nel corso del 2013 la Consob ha emanato alcuni provvedimenti, fra cui si citano il documento in consultazione relativo a proposte di modifica del regolamento emittenti in materia di prospetto di quotazione, di documenti price sensitive, diritti dei soci, offerte pubbliche di acquisto o di scambio, e la comunicazione Consob del 04/04/2013 in materia di informazioni da pubblicare in occasione di operazioni di rafforzamento patrimoniale; occorre altresì ricordare che il 20/02/2013 ed il 10/04/2013 l Organo di Vigilanza ha emanato rispettivamente la delibera n e con le quali sono state apportate alcune modifiche al regolamento di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernente la disciplina degli emittenti, adottato con delibera n del 14 maggio 1999 e successive modificazioni. Infine in data 19/12 u.s. la Consob ha emanato la delibera n con la quale è stata comunicata l adozione di un nuovo regolamento, che prevede il dimezzamento dei termini entro cui devono concludersi gli iter relativi ai provvedimenti sanzionatori che possono essere comminati in sede amministrativa dall Organo di Vigilanza, ora stabiliti in 180 giorni. 14

15 Analisi della situazione economica e finanziaria del Gruppo Conafi I dati di stato patrimoniale e di conto economico al sono stati predisposti in conformità agli IAS/IFRS e sono comparati ai dati del bilancio consolidato al Si informa che gli schemi utilizzati sono quelli previsti dalle nuove Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell elenco speciale emanata dalla Banca d Italia in data 21 gennaio 2014 e, ove possibile quale aggiornamento delle Istruzioni allegate al Regolamento del 14 febbraio Si riportano qui di seguito alcune tabelle con i principali aggregati economici e patrimoniali seguite da una breve descrizione delle maggiori differenze intervenute fra i due periodi di riferimento. Per riconciliare i dati riportati nei prospetti sintetici con i dati indicati negli schemi di bilancio riportiamo qui di seguito l elenco delle aggregazioni effettuate : Nel conto economico: - Altri oneri/proventi finanziari : somma delle voci 50, 60 e 90 - Rettifiche di valore nette su immobilizzazioni : somma delle voci 120 e 130 Nello stato patrimoniale: - Immobilizzazioni : somma delle voci 100 e 110 dell attivo - Altre attività : somma delle voci 120 e 140 dell attivo - Altre passività : somma delle voci 70 e 90 del passivo - Fondi per rischi e oneri e TFR: somma delle voci 100 e 110 del passivo Il perimetro di consolidamento presenta una variazione rispetto all esercizio precedente per la fusione per incorporazione della società controllata Italifin s.r.l. ( detenuta al 100% al ) in Conafi S.p.a. 15

16 Conto Economico Sintetico : VALORI 31/12/13 31/12/12 Variazione % Margine di interesse (44,3%) Commissioni nette (60,3%) Risultato di Negoziazione ed Altri Oneri/Proventi Finanziari (3.410) (297,9%) Margine di intermediazione (89,9%) Spese Amministrative (7.281) (8.421) (13,5%) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160 (252) (163,5%) Rettifiche di valore nette su Immobilizzazioni (1.492) (811) 84,0% Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti (1.642) (1.307) 25,6% Altri Oneri/Proventi di gestione (250) (330) (24,2%) Risultato della gestione operativa (9.172) (553,4%) Utili (Perdite) da cessione di investimenti 9 (17) (152,9%) Imposte sul reddito (273) (296) (7,8%) Utile (perdita) netto (9.436) (651,8%) Utile (Perdita) di pertinenza di terzi (100) (138) (27,5%) Utile (perdita) del Gruppo (9.336) (605,2%) Conto Economico Sintetico : INDICATORI 31/12/13 31/12/12 Variazione % Cost to income (664,9%) (74,7%) 790,5% Spese amministrative complessive / margine intermediazione 546,2% 64,1% 752,6% Spese per il personale / margine intermediazione 358,4% 38,5% 831,8% Altre Spese amministrative / margine intermediazione 187,8% 25,6% 633,5% Altre Spese amministrative escluse spese di pubblicità / margine intermediazione 184,4% 20,8% 785,2% Risultato della gestione operativa / margine intermediazione (688,1%) 15,4% (4570,6%) ROE ( utile / patrimonio netto) (18,5%) 3,3% (661,8%) L esercizio 2013 chiude con una perdita netta di 9.336m, contro un utile netto del 2012 pari a m. Il risultato della gestione operativa a livello di gruppo, negativo per m, evidenzia al 31/12/13 un consistente peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2012 ( m ), cui hanno contribuito in modo significativo sia la riduzione delle commissioni nette di m che il risultato netto negativo conseguito dall attività di negoziazione/ proventi e oneri finanziari pari a m in diminuzione rispetto all esercizio precedente di m. Il risultato negativo delle attività operative è stato solo in parte mitigato dalla riduzione delle spese amministrative e del personale per complessivi m. Il margine di interesse risulta in diminuzione di 585 m rispetto all esercizio precedente principalmente per l utilizzo di parte della liquidità nell attività di negoziazione, con conseguente riduzione delle giacenze medie dei depositi di conto corrente. Le commissioni nette si attestano a m contro i m dell anno precedente registrando una diminuzione del 60,3%. Tale risultato negativo, è imputabile essenzialmente alla riduzione dei finanziamenti erogati rispetto al 2013, pari al 64,2% in termini di montante lordo erogato. La voce negoziazione/ proventi e oneri finanziari riporta una perdita netta di m, ed è relativa per m all attività di negoziazione in titoli e derivati, che nell esercizio precedente aveva apportato proventi per m. Le spese amministrative ammontano complessivamente a m contro i m dello stesso periodo Il risparmio dei costi in termini assoluti ammonta a m. Fra le voci più significative, i costi pubblicitari hanno subito una riduzione del 93% quantificata in 582 m, e il costo del personale ha subito una diminuzione del 5,5% pari a 278 m. Per quanto riguarda in particolare il costo per il personale, pari a m, si evidenzia una diminuzione rispetto all esercizio precedente dovuta per 207 m al decremento del numero medio dei dipendenti (5 unità espresse in termini di F.T.E), e per 71 m al decremento del costo complessivo per compensi amministratori e sindaci. 16

17 Gli accantonamenti netti ai fondi rischi del 2013 sono positivi per 160 m rispetto ad un accantonamento del 2012 pari a 252 m. La rettifica positiva dell esercizio beneficia della ripresa netta di valore del fondo indennità suppletiva clientela pari a 135 m dovuta principalmente ai recessi anticipati, e di una ripresa di valore netta del fondo spese legali per 66 m. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti comprendono sia le svalutazioni specifiche effettuate a fronte crediti in incaglio, in sofferenza e scaduti da oltre 90 giorni, sia le rettifiche collettive di prestiti intermediati su mandato e collocati con la clausola del Patto del non riscosso per riscosso (voce 100). Le prime ammontano a m (1.439 m al ), mentre le seconde riportano una svalutazione di 288 m (ripresa di valore 132 m al ). Le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni al ammontano complessivamente a m contro gli 811 m dell esercizio precedente. L incremento è dovuto alla svalutazione da impairment test dell avviamento della Italifin S.r.l, per m. mentre nel 2012 le svalutazione degli avviamenti erano state pari a 454 m. Per una trattazione piu dettagliata in merito si rimanda alla parte A -Politiche contabili sezione 4-Altri aspetti. Le imposte sul reddito sono costituite per 347 m dallo storno del credito per Ires anticipata sulle perdite contabilizzate negli esercizi precedenti, da imposte correnti Irap per 11 m, e da proventi per 85 m relativi a Ires e Irap anticipata e differita. Per maggiori dettagli e informazioni sulle dinamiche delle voci di bilancio si rimanda alle tabelle riportate nella Note di commento al bilancio consolidato. Per quanto riguarda invece i commenti relativi all andamento della produzione effettuata si rimanda alla relazione sulla gestione alla parte ad essa dedicata. Stato Patrimoniale 31/12/13 Voci dell'attivo 31/12/13 31/12/12 Variazione % Cassa e disponibilità liquide ,0% Attività finanziarie detenute per la negoziazione (58,3%) Attività finanziarie disponibili per la vendita (0,0%) Crediti (16,4%) Immobilizzazioni (66,6%) Altre attività (4,3%) TOTALE ATT IVO (18,0%) Voci del Passivo e del patrimonio netto 31/12/13 31/12/12 DELTA% Debiti (12,6%) Altre passività (2,5%) Fondi per rischi e oneri e TFR (30,9%) Patrimonio netto (22,5%) Patrimonio di pertinenza di terzi (329) (269) 22,3% TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO (18,0%) Le attività finanziarie detenute per la negoziazione, sono pari a m, mentre al erano pari a m, e sono composte da titoli azionari quotati su mercati regolamentati. Al la società detiene in portafoglio contratti futures su indici azionari, i cui depositi per margini di garanzia versati agli istituti emittenti pari a m, sono classificati nei crediti intermediari finanziari. Le attività finanziarie disponibili per la vendita per m sono relative a un piano di investimento in un fondo di private equity. L impegno complessivo sottoscritto dalla società ammonta a m di cui m devono ancora essere richiamati. I crediti, che complessivamente sono diminuiti del 16,4%, includono crediti verso banche per depositi di conto corrente che registrano un decremento di m, altri crediti verso banche che diminuiscono di m, crediti verso enti finanziari che aumentano di m principalmente per effetto del versamento dei margini di garanzia sui derivati e, infine, crediti verso la clientela che si riducono di m. 17

18 La posizione finanziaria netta al è pari a m contro i m al , registrando un decremento di m. I principali effetti negativi del periodo sono riferibili alle perdite da cessione generate dall attività di negoziazione m, alla distribuzione di dividendi per m, e alle perdite per cassa conseguite dalla gestione ordinaria. Il saldo dei conti correnti attivi bancari pari a m è in diminuzione rispetto al del 46,9%, parzialmente compensato dall incremento di m delle disponibilità liquide equivalenti. Le disponibilità liquide equivalenti incluse nella posizioni finanziaria netta sono costituite da disponibilità liquide diverse dai conti correnti bancari attivi, depositate presso le Sim e gli intermediari finanziari cui Conafi S.p.a. ha conferito mandato alla custodia e amministrazione dei titoli in portafoglio, e dalle garanzie versate sui derivati finanziari. Le immobilizzazioni, complessivamente pari a 716 m, comprendono immobilizzazioni materiali per 247 m e immateriali per 469 m. In quest ultima voce e ricompreso il valore dell avviamento derivante dalle aggregazioni aziendali che al ammonta a 398 m contro i m dell esercizio precedente. Ai sensi dello IAS 36 tale voce è stata sottoposta ad impairment test il cui esito negativo per l avviamento relativo alla società Italifin s.r.l., ha generato una svalutazione pari a m. Le altre attività comprendono attività fiscali correnti e anticipate per m (3.560 m al ) e attività diverse per m (2.986 m al ). I debiti, complessivamente pari a m, fanno registrare un decremento di 799 m ( -12,6% rispetto al ), tale variazione è principalmente attribuibile al decremento dei debiti verso clienti pari a 643 m Le altre passività, complessivamente pari a m ( m al ), accolgono i debiti di funzionamento quali i debiti verso banche, fornitori, intermediari, le passività fiscali, i risconti passivi e infine il fondo svalutazione delle garanzie prestate con la clausola del non riscosso per riscosso e non evidenziano significative variazioni. I fondi per rischi e oneri e TFR presentano un decremento del 30,9% rispetto all esercizio precedente, principalmente per effetto della ripresa di valore netta del fondo indennità supplettiva di clientela agenti pari a 135 m, e per la ripresa di valore del fondo rischi spese legali per 66 m La riduzione del patrimonio netto del Gruppo, evidenziata dettagliatamente nel prospetto delle variazioni di patrimonio netto al è pari a m. La variazione è composta dalla distribuzione straordinaria di dividendi della capogruppo Conafi per m avvenuta nell esercizio, dall acquisto di azioni proprie per 226 m, dalla perdita netta di periodo pari a m, e dalla variazione negativa delle riserve di valutazione pari a 16 m. Il patrimonio netto di terzi è negativo per 329 m ed è formato da capitale sociale e riserve negative per 229 m e dalla perdita dell esercizio 2013 di 100 m. Per ulteriori informazioni sulla composizione o movimentazione delle voci di bilancio si rimanda alla Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale. In riferimento alla raccomandazione del CESR B la Conafi S.p.a. ha ritenuto di non dover aderire alla facoltà concessa alle società quotate di utilizzare indicatori alternativi di performance diversi da quelli già forniti nella presente relazione. 18

19 Posizione finanziaria netta 31/12/13 Voci/Valori 31/12/13 31/12/12 V ariazione% Disponibilità liquide ,0% C/C di corrispondenza attivi (45,8%) Disponibilità liquide equivalenti ,9% Liquidità finanziaria (A) (17,0%) C/C di corrispondenza passivi (8) (26) (69,2%) Liquidità finanziaria netta (B) (16,9%) Posizione finanziaria netta di negoziazione (58,3%) Finanziamenti in corso di accreditamento (44,2%) Debiti per estinzioni anticipate e rimborsi (2.203) (2.329) (5,4%) Saldo Finanziario Corrente ( C ) (79,2%) Posizione Finanziaria Netta ( B + C ) (21,8%) Prospetto di raccordo fra il patrimonio netto e il risultato della capogruppo Conafi S.p.A con quelli consolidati al 31 dicembre 2013 importi in m Risultato di periodo Patrimonio netto Totale da bilancio individuale di Conafi S.p.A (9.006) Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate con il metodo integrale Valore aggregato delle partecipazioni in società consolidate (13.487) Differenza di consolidamento Svalutazione di Differenza di consolidamento (3.034) Risultati e patrimoni IFRS conseguiti dalle società consolidate integralmente (884) Altre rettifiche di consolidamento: a) Storno svalutazione partecipazioni infragruppo b) Svalutazione avviamento (502) c) Storno minusvalenze su partecipazioni infragruppo 21 e) Altre rettifiche e operazioni infragruppo Totale da bilancio consolidato gruppo Conafi S.p.A

20 Informativa di Settore: le Business Unit Introduzione Le informazioni relative ai settori di attività operativa del gruppo sono state predisposte nel rispetto del principio del management approach ossia individuando i segmenti operativi in cui l alta direzione struttura i propri report gestionali. I settori operativi sono stati inoltre identificati aggregando in un unico settore le attività che presentano caratteristiche simili sia con riferimento alla tipologia dei servizi venduti che alla classe di clientela. Secondo questa impostazione i risultati del Gruppo sono stati pertanto suddivisi e articolati in tre Business Unit : - RETAIL - CORPORATE - CAPITAL MANAGEMENT. A ciascun settore competono specifiche responsabilità di funzione. In particolare, la Divisione Retail, che rappresenta il core business del Gruppo, ha il compito di rispondere alle esigenze finanziarie delle famiglie mediante l erogazione e/o l intermediazione di finanziamenti con rimborso mediante Cessione del Quinto, e, piu in generale, il collocamento di prodotti finanziari rientranti nell ambito del credito al consumo. Al riguardo, il settore Retail comprende l aggregato dei risultati al delle società Conafi Spa e Alba Finanziaria Spa. La Divisione Corporate ha la mission di servire la clientela corporate sia attraverso l offerta di prodotti finanziari ( fideiussioni, leasing, factoring ecc), sia offendo alle imprese attività consulenziale di carattere finanziario ( finanza agevolata, straordinaria ecc). Il perimetro del settore Corporate include, al 31 dicembre 2013, l aggregato delle altre società del gruppo quali HPB Spa e Alta Italia Servizi Srl. Il settore Capital Management, a differenza dei precedenti settori di attività a cui corrispondono di fatto l operato di specifiche società prodotto, rappresenta il centro di supporto finanziario che, attraverso l istituzione di una struttura interna dedicata alla gestione attiva della tesoreria e nell ambito delle proprie scelte strategiche, ha come mission l ottimizzazione e l efficientamento della gestione delle disponibilità liquide risultanti eccedenti rispetto alle esigenze finanziarie sia di Conafi che delle società del gruppo. Data la concentrazione dell attività del Gruppo esclusivamente in ambito nazionale la presentazione dei risultati secondo i raggruppamenti geografici non e stata ritenuta significativa. I risultati per settore di attività sono stati rappresentati secondo gli schemi degli aggregati economici gia utilizzati nella presente Relazione sulla gestione consolidata. Nella tabella sottostante (TAB A), relativa all esercizio 2013, è stato riportato il contributo delle Divisioni al risultato del Gruppo tenendo in considerazione la ripartizione dei costi di Governance e di struttura fra le Business Unit mentre nel prospetto successivo (TAB B) sono sinteticamente esposti alcuni dati economici a confronto con lo stesso periodo dell esercizio precedente e maggiormente dettagliati nelle sezioni dedicate all analisi dei singoli settori di attività. I costi indiretti e di Governance (fra cui i compensi agli organi di controllo, consulenze societarie e organizzative ecc) sono stati attribuiti convenzionalmente alle Business Unit in proporzione all ammontare complessivo dei costi fissi diretti. I dati aggregati per settore sono stati presentati al netto dei rapporti infragruppo generatosi all interno dei settori stessi ma al lordo rapporti esterni ai diversi settori e tralasciando la ripartizione delle imposte fra le B.U ritenuta scarsamente significativa. Per quanto attiene alla suddivisione dei dati di stato patrimoniale fra le Business units con la riconciliazione dei dati stessi con il bilancio consolidato riteniamo non comporti un analisi significativa per due fattori: il primo riguarda il fatto che, per tecnica contabile, la maggior parte dei crediti del settore Core non sono iscritti in bilancio ma fra le garanzie rilasciate e il secondo che il peso dell attivo del settore Core rappresenta da solo l 87% del totale aggregato. 20

21 TAB A: (valori espressi in migliaia di euro) CONTO ECONOMICO PER SETTORI RETAIL CORPORATE CAPITAL MANAGEMENT ELISIONI CONSOLIDA TO 2013 CONSOLIDA TO 2012 MARGINE DI INTERESSE COMMISSIONI NETTE (247) (25) Dividendi e proventi asssimilati Risultato netto dell'attività di negoziazione 0 0 (3.358) 0 (3.358) Utile/Perdita da cessione o riacquisto di (56) (56) 9 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (3.013) (25) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (1.642) (1.642) (1.307) 110. Spese Amministrative (5.052) (1.067) (1.216) 54 (7.281) (8.421) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (110) (12) 0 0 (122) (144) 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (1.348) (22) 0 0 (1.370) (667) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 201 (41) (252) 160. Altri oneri e proventi di gestione (11) (217) 0 (22) (250) (330) RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (3.874) (1.076) (4.229) 7 (9.172) TAB. B: Confronto dei risultati per settore di attività con l esercizio precedente RETAIL CORPORATE CAPITAL MANAGEMENT Altro/elisioni Totale 2013 Margine interessi Anno Anno (2) Commissioni nette Anno (247) (25) Anno (113) Dividendi e proventi assimilati Anno Anno Risultato netto dell attività di negoziazione Anno 2013 (3.358) (3.358) Anno Oneri operativi e rettifiche di valore Anno 2013 (8.018) (1.359) (1.216) 32 (10.561) Anno 2012 (7.918) (2.602) (592) (11.112) Risultato della gestione operative Anno 2013 (3.874) (1.076) (4.229) 7 (9.172) Anno (2.092) N dipendenti medi Anno ,5 5, Anno

22 RETAIL La Divisione Retail, che rappresenta nel suo complesso il Core Business del Gruppo Conafi, offre ai propri clienti privati le diverse tipologie di finanziamenti con rimborso mediante cessione del quinto dello stipendio ( CQS), della pensione (CQP) o delle delegazioni di pagamento (DEL). I finanziamenti offerti sono caratterizzati da una durata compresa tra 18 e 120 mesi, da un tasso di interesse fisso e infine da garanzie assicurative obbligatorie per legge ovvero richieste per prassi. Sia nel caso di erogazione in nome proprio che nel caso di collocamento dei finanziamenti in nome e per conto di istituzioni Finanziarie la Divisione Retail provvede direttamente alla completa gestione dell ammortamento del finanziamento, curando l incasso delle rate, sollecitando l ATC (Amministrazioni Terze Cedute) e il soggetto finanziato in ritardo con i pagamenti e richiedendo il risarcimento presso le compagnie di assicurazione in caso di sinistro. Tutto ciò, avvalendosi del sistema informatico di proprietà (CQSWeb) che consente al Gruppo Conafi di operare con grande efficienza. Il Gruppo Conafi dispone di una rete commerciale esterna, che garantisce una capillare presenza su tutto il territorio nazionale. Inoltre, attraverso il marchio Prestitò, la clientela Retail e acquisita direttamente mediante un attività pubblicitaria sui media estesa a tutto il territorio nazionale. Come già anticipato precedentemente il perimetro della Divisione Retail e costituito dalle società che possono istituzionalmente erogare o collocare prodotti finanziari alle famiglie quali la Conafi Spa e Alba Finanziaria Spa iscritte rispettivamente all elenco speciale ex art. 107 e 106 del T.U.B La produzione Retail : Finanziamenti alle famiglie Tipologia di prodotti Nel 2013 il Gruppo ha intermediato pratiche per un valore complessivo, in termini di Montante Lordo pari a circa 30,2 mln di Euro registrando una contrazione del numero delle pratiche vendute pari al 63,5% rispetto all esercizio precedente (-64,2% il calo registrato dal Montante Lordo). L andamento delle diverse tipologie di prodotto offerte dal Gruppo è evidenziato nelle tabelle seguenti: (valori espressi in euro) Voci/Valori Numero di pratiche 31/12/13 Montante Lordo Numero di pratiche 31/12/12 Variazioni T / T-1 Montante Lordo Numero di pratiche Montante Lordo CQP (61,4%) (63,2%) CQS (68,9%) (67,3%) DEL (61,7%) (60,4%) Totale (63,5%) (64,2%) Il prodotto più penalizzato dal calo delle vendite è stato la Cessione del Quinto dello Stipendio che ha subito una riduzione in termini di numero di pratiche intermediate pari al 68,9% (-67,3% in termini di Montante Lordo). Il prodotto Cessione del Quinto della Pensione è sceso del 61,4% per numero di pratiche intermediate (-63,2% la contrazione del valore del Montante Lordo). Il prodotto Delega di Pagamento ha subito un calo del numero delle pratiche vendute pari al 61,7% (-60,4% la riduzione subita dal Montante Lordo). Modalità di collocamento e erogazione Escludendo il collocamento dei prodotti di terzi (c/terzi) l attività di collocamento dei finanziamenti del Gruppo Conafi, osservata secondo la modalità di collocamento si è svolta attraverso l utilizzo di plafond rotativi concessi da primarie istituzioni finanziarie mandanti. 22

23 Voci/Valori N umero di pratiche 31/12/13 Montante Lordo N umero di pratiche 31/12/12 Variazioni T / T-1 M ontante Lordo N umero di pratiche M ontante Lordo Ind iretta (6 4,0% ) (64,8%) Totale (64,0 %) (64,8%) Settore Clientela La tabella seguente riporta la suddivisione della produzione, escluso il c/terzi, per settore di appartenenza della clientela. Voci/Valori Numero di pratiche 31/12/13 Montante Lordo Numero di pratiche 31/12/12 Variazioni T / T-1 Montante Lordo Numero di pratiche Montante Lordo Altri Enti (23,5%) (20,2%) Pensionati (62,8%) (65,1%) Privati (86,6%) (89,3%) Pubblici (56,6%) (53,0%) Statali (65,3%) (65,1%) Totale (64,0%) (64,8%) Nel corso del 2013 il settore Privati è quello che ha subito maggiormente la contrazione delle vendite registrando un calo del numero delle pratiche pari al 86,6% (89,3% in termini di Montante Lordo). Il settore Statali è sceso, in termini di numero di pratiche collocate del 65,3% (del 65,1% in termini di Montante Lordo). I settori Pensionati e Pubblici hanno avuto una riduzione della vendita delle pratiche rispettivamente pari al 62,8% e al 56,6% (calo del Montante Lordo rispettivamente del 65,1% e del 53,0%). La suddivisione della produzione per settore prodotto evidenzia la maggiore concentrazione delle pratiche vendute nell ambito dei prodotti dedicati al settore Pensionati che in termini di Montante Lordo costituisce il 55% della produzione totale, seguita dal settore Pubblico e Statale che con gli Altri Enti rappresenta il 42%. La concentrazione del Settore Privato si attesta complessivamente al 3%. Le variazioni che si sono registrate nella composizione delle pratiche intermediate confermano il proseguimento della prudente politica commerciale intrapresa mirata al contenimento del rischio di credito a cui sono maggiormente sottoposte le aziende del settore privato colpite dalla crisi finanziaria generale in atto. Area geografica Nella tabella che segue è riportata la produzione del Gruppo Conafi, con esclusione del collocamento di prodotti di terzi ripartita secondo il criterio territoriale. La suddivisione per area geografica evidenzia la maggiore concentrazione del numero dei finanziamenti intermediati nel 2013 nel Sud con il 71 %, segue il Centro con il 15% e infine il Nord con il 14%. Voci/Valori Numero di pratiche 31/12/13 Montante Lordo Numero di pratiche 31/12/12 Variazioni T / T-1 Montante Lordo Numero di pratiche Montante Lordo Nord (75,6%) (76,8%) Centro (64,7%) (65,5%) Sud (60,3%) (61,0%) Totale (64,0%) (64,8%) Durata finanziamenti Nella tabella che segue è riportata la produzione del Gruppo, con esclusione del collocamento di prodotti di terzi ripartita secondo la durata originaria del finanziamento. 23

24 31/12/13 31/12/12 Variazioni T / T-1 Voci/Valori Numero di pratiche Montante Lordo Numero di pratiche Montante Lordo Numero di pratiche Montante Lordo <= 5anni (57,0%) (52,2%) > 5 anni (64,4%) (65,1%) Totale (64,0%) (64,8%) Come si evince dalla precedente tabella si è verificato un calo del numero dei finanziamenti con durata superiore a 5 anni pari al 64,4% rispetto al 2012 a fronte di una flessione dei finanziamenti a breve termine pari al 57,0%. I finanziamenti a lungo termine hanno costituito in termini di Montante Lordo il 96,8% delle pratiche intermediate. La produzione trimestrale Delta % Montante lordo Montante lordo 2013 su Trimestre (80,6%) 2 Trimestre (66,6%) 3 Trimestre (50,0%) 4 Trimestre (24,2%) TOTALI (64,2%) Confronto conto economico con esercizio precedente (valori espressi in migliaia di euro) RET AIL I TRIM 2013 II TRIM III TRIM 2013 IV TRIM 2013 TOTALE 2013 TOTALE 2012 MARGINE DI INTERES SE COMMISSIONI NETTE Utile/Perdita da cessione o riacquisto di crediti 0 6 (62) 0 (56) 9 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Rettifiche/rip rese di valo re nette per deterioramento (292) (359) (252) (739 ) (1.6 42) (1.30 7) 110. Spese Amministrative (1.387) (1.156) (1.052) (1.457 ) (5.052) (6.113) 120. Rettifiche/rip rese di valo re nette su attività materiali (26 ) (28 ) (28) (28) (110) (124) 130. Rettifiche/rip rese di valo re nette su attività immateriali (33 ) (257) (40) (1.018 ) (1.3 48) (289) 150. Accantonamenti n etti ai fon di per rischi e oneri (36) 201 (252) 160. Altri oneri e proventi di gestione (36 ) (1) (1) 27 (11) 158 RISULTAT O DE LLA GESTIONE OPERATIVA (590) (651) (320) (2.313) (3.874) Dal confronto dei risultati economici del settore Retail fra i due esercizi emerge un sostanziale peggioramento del risultato lordo operativo, pur in presenza di una marginalità commissionale solo lievemente inferiore, dovuto soprattutto alla forte contrazione dei volumi intermediati del 2013 (circa il 64%) rispetto all esercizio precedente. La riduzione delle spese amministrative di circa m non e stata quindi sufficiente a compensare la riduzione delle commissioni nette. Le aree su cui si e maggiormente inciso con la politica dei costi sono state il Marketing che evidenzia un risparmio a livello consolidato di circa 504 m seguita dal Personale con una contrazione della spesa di circa 300 m L aumento delle rettifiche su crediti attiene soprattutto a una piu prudente valutazione delle posizioni in incaglio per tener conto sia del contesto ancora negativo della qualità del credito a livello di sistema e sia delle politiche improntate a una crescente prudenza valutativa da tempo richieste dall Autorità di vigilanza. Fra le rettifiche di valore sulle attività immateriali del 2013 e ricompresa la rettifica del valore dell avviamento relativo al Ramo prestiti e cessione del quinto originato dall acquisizione della controllata Italifin Srl che, a seguito delle risultanze del test di impairment, è stato svalutato per m. Per quanto attiene ai dati patrimoniali, si segnala che il valore delle attività, inclusivo delle garanzie, del settore Core al ammonta a 268 milioni di euro contro i 308 milioni risultanti al

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