IL GRUPPO BANCA CARIGE

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2 IL GRUPPO BANCA CARIGE Fondazione CR Genova e Imperia BPCE Generali Assicurazioni Altri Azionisti 44,05% 14,98% 2,97% 38,00% BANCA CARIGE S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Gruppo Bancario Gruppo Assicurativo 95,90% Cassa di Risparmio di Savona S.p.A. Carige Vita Nuova S.p.A. 100,00% 90,00% Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A. Carige Assicurazioni S.p.A. 98,40% 60,00% Banca del Monte di Lucca S.p.A. 1,16% detenuto a titolo di azioni proprie. 100,00% Banca Cesare Ponti S.p.A. Gruppo Banca Carige 100,00% 99,50% 100,00% 100,00% 60,00% 60,00% 60,00% 100,00% Creditis Servizi Finanziari S.p.A. Carige A. M. SGR S.p.A. Centro Fiduciario CF S.p.A. Argo Finance One S.r.l. Priamar Finance One S.r.l. Argo Mortgage S.r.l. Argo Mortgage 2 S.r.l. Carige Covered Bond S.r.l. Columbus Carige Immobiliare S.p.A. Immobiliare Carisa S.r.l. 0,50% 76,95% 20,00% 100,00% 58,97% 100,00% Assi90 S.r.l. I.H. Roma S.r.l. Dafne Immobiliare S.r.l. 38,47% 100,00% Attività bancaria Attività fiduciaria Attività assicurativa Attività strumentali Attività finanziaria 2

3 GRUPPO BANCA CARIGE RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2011 INDICE SCHEDA DI SINTESI CONSOLIDATA E INDICATORI DI GESTIONE 4 CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 5 RELAZIONE INTERMEDIA SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE 6 Il quadro reale e monetario 7 La strategia 8 Andamento della gestione 10 I fatti di rilievo del semestre 11 La gestione dei rischi 13 Eventi successivi alla chiusura del semestre 13 Principali rischi ed incertezze ed evoluzione prevedibile della gestione 13 Informativa sui rapporti con parti correlate 14 BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO 15 Prospetti contabili 16 - Stato patrimoniale consolidato 17 - Conto economico consolidato 18 - Prospetto della redditività consolidata complessiva 19 - Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 20 - Rendiconto finanziario consolidato 23 Note illustrative 24 - Politiche contabili 24 - Area e metodi di consolidamento 27 - L attività di intermediazione 29 - I risultati economici 47 - I dividendi distribuiti nel semestre dalla Capogruppo Banca Carige 51 - L attività assicurativa 53 - I rapporti con parti correlate 54 - Le partecipazioni 55 - Azioni proprie, rendiconto finanziario e patrimonio netto 56 - La gestione delle risorse 56 - La gestione dei rischi 59 - I risultati per settore di attività economica 65 - La Capogruppo: prospetti contabili e note di commento 72 - Le controllate bancarie 97 - Le controllate assicurative Le controllate finanziarie Le altre principali controllate 107 ALLEGATI 108 ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL ART. 81-TER DEL 123 REGOLAMENTO CONSOB N DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE SULLA REVISIONE CONTABILE LIMITATA DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO 125 3

4 SCHEDA DI SINTESI CONSOLIDATA E INDICATORI DI GESTIONE SITUAZIONE PATRIMONIALE (1) Situazione al Variazioni % 30/06/ /03/ /12/ /06/ / / / /2010 Totale attività ,9 7,4 Provvista ,8 9,1 - Raccolta diretta (a) ,5 8,0 * Debiti verso clientela ,3-1,2 * Titoli in circolazione ,0 22,5 * Passività al fair value (2) ,2 17,1 - Debiti verso banche ,6 21,7 Raccolta indiretta (b) ,8 5,4 - Risparmio gestito ,5 3,3 - Risparmio amministrato ,5 7,1 Attività finanziarie intermediate (AFI) (a+b) ,8 6,8 Investimenti ,2 9,0 - Crediti verso clientela (3) (4) ,7 9,4 - Crediti verso banche (3) (4) ,2 3,8 - Portafoglio titoli (5) ,8 8,9 Capitale e riserve ,2 2,6 CONTO ECONOMICO (1) Situazione al Variazione % 30/06/ /03/ /12/ /06/ / /2011 (11) 12/ /2010 Margine di intermediazione ,7 Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa ,8 Utile della operatività corrente al lordo delle imposte ,0 Utile d'esercizio ,4 RISORSE (6) Rete sportelli ,4 0,8 Agenzie assicurative ,9 2,1 Personale bancario ,2-0,9 Personale bancario e assicurativo ,2-0,4 INDICATORI DI GESTIONE Costi operativi /Margine d'intermediazione 62,5% 60,6% 59,9% 62,4% Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte /Capitale e riserve 3,3% 1,5% 7,4% 3,3% ROE 2,1% 1,0% 5,0% 2,0% ROE (7) 2,7% 1,2% 6,5% 2,6% ROAE (8) 2,1% 1,0% 5,0% 2,0% ROAE (7) (8) 2,7% 1,3% 6,3% 2,6% Utile per azione (in euro) - base 0,041 0,020 0,097 0,039 - diluito 0,041 0,020 0,097 0,039 ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA (9) Totale attivo ponderato ,1 9,2 Core Tier1/Totale attivo ponderato (10) 6,0% 5,9% 6,0% 6,1% Patrimonio di base (Tier1)/Totale attivo ponderato 6,7% 6,6% 6,7% 6,9% Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3/Totale attivo ponderato 9,2% 9,1% 9,1% 9,2% (1) Importi in migliaia di euro. (2) Le passività al fair value di Carige Vita Nuova, relative ai prodotti in cui il rischio dell'investimento è a carico degli assicurati, non sono state incluse in questa tabella. (3) Al lordo delle rettifiche di valore. (4) Al netto dei titoli di debito classificati L&R. (5) Sono incluse nell'aggregato le voci di Stato patrimoniale 20 (al netto dei derivati), 30, 40, 60 (solo per la parte relativa ai L&R) e 70 (solo per la parte relativa ai L&R). (6) Dati puntuali di fine periodo. (7) Al netto della riserva AFS costituita a fronte della rivalutazione della partecipazione in Banca d'italia. (8) Indicatore calcolato rapportando l'utile netto al patrimonio medio (Return On Average Equity). (9) I dati relativi al 30/06/2011 sono il risultato di stime contabili e gestionali in attesa della segnalazione ufficiale consolidata. (10) Indicatore comprensivo delle azioni di risparmio a seguito della modifiche statutarie approvate dall assemblea dei soci del 29/4/2011 finalizzate al raggiungimento dei requisiti previsti per l inserimento nel Core Tier 1. (11) I dati al 30/6/2010 sono stati oggetto di riclassifica al fine di evidenziare le componenti inerenti i gruppi di attività e passività in via di dismissione (in particolare il ramo d'azienda relativo alla banca depositaria). 4

5 CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO CONSIGLIO DI DIREZIONE GENERALE* COLLEGIO AMMINISTRAZIONE * SINDACALE* PRESIDENTE DIRETTORE GENERALE PRESIDENTE Giovanni Berneschi ** Ennio La Monica Andrea Traverso VICE PRESIDENTE CONDIRETTORE SINDACI EFFETTIVI Alessandro Scajola ** GENERALE PRODOTTI Domenico Sardano Massimo Scotton Mario Cavanna CONSIGLIERI Piergiorgio Alberti ** CONDIRETTORE SINDACI SUPPLENTI Piero Guido Alpa GENERALE Stefano Lunardi Luca Bonsignore AMMINISTRAZIONE E Cesare Castelbarco Albani RISORSE Remo Angelo Checconi ** Giacomo Ottonello SOCIETA DI REVISIONE* Bruno Cordazzo Deloitte & Touche SpA Bruno Deletré VICE DIRETTORE Gabriele Galateri di Genola GENERALE DIRIGENTE PREPOSTO Luigi Gastaldi ** GOVERNO E CONTROLLO ALLA REDAZIONE Paul Marie Le Bihan Daria Bagnasco DEI DOCUMENTI Alain Jean Pierre Lemaire CONTABILI SOCIETARI* Paolo Cesare Odone ** VICE DIRETTORE Daria Bagnasco Renata Oliveri ** GENERALE Guido Pescione RETE Marco Simeon Gabriele Delmonte Mario Venturino * alla data del 30/6/2011 ** Membro del Comitato Esecutivo Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea ordinaria degli Azionisti del 29/4/2009 per gli esercizi L Assemblea degli Azionisti del 29/4/2010 ha nominato il Dott. Bruno Deletré e il Dott. Paul Marie Le Bihan - già cooptati da parte del Consiglio di Amministrazione rispettivamente nelle sedute del 14/12/2009 e del 22/2/2010 in sostituzione dei cessati Dott. Jean-Marie Paintendre e Dott. Jean-Jacques Bonnaud - quali membri del Consiglio di Amministrazione della CARIGE S.p.A. con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Consiglio. L Assemblea degli Azionisti del 31/1/2011 ha nominato il Dott. Marco Simeon - già cooptato da parte del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 18/10/2010 in sostituzione del cessato Comm. Pietro Isnardi - quale membro del Consiglio di Amministrazione della CARIGE S.p.A. con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Consiglio. Il Comitato Esecutivo è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione dell'11/5/2009 con durata fino al 31/10/2010. Nella seduta del 18/10/2010 il Consiglio, in relazione alla prevista scadenza del Comitato Esecutivo, ha confermato i precedenti membri elettivi e nominato altresì quale membro la Dott.ssa Renata Oliveri, con durata della carica dall 1/11/2010 fino alla data dell Assemblea convocata per l approvazione del bilancio al 31/12/2011. Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'assemblea ordinaria degli Azionisti del 29/4/2011 per gli esercizi e pertanto con scadenza della carica con l approvazione del bilancio al 31/12/2013. A seguito dell avvenuto decesso del Sindaco effettivo Dott. Antonio Semeria, in data 12/5/2011 è subentrato nella carica, ai sensi dell art. 26 dello Statuto, il Sindaco supplente Dott. Domenico Sardano, il quale - ai sensi dell art. 2401, comma 1, del Codice Civile - resterà in carica fino alla prossima Assemblea, che provvederà alla necessaria integrazione del Collegio Sindacale L'incarico alla Società di Revisione è stato conferito dall Assemblea ordinaria degli Azionisti del 20/4/2006 per gli esercizi

6 RELAZIONE INTERMEDIA SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE 6

7 IL QUADRO REALE E MONETARIO Nei primi mesi del 2011 lo scenario macroeconomico ha evidenziato, da un lato, una decelerazione della produzione mondiale, in presenza di un intonazione meno espansiva delle politiche economiche; dall altro lato, le tensioni geopolitiche in Nord Africa e la crescita dei Paesi emergenti hanno spinto al rialzo i prezzi del petrolio e delle altre materie prime, con ripercussioni sui prezzi al consumo. In questo contesto, per l intero anno, il PIL mondiale è stimato in aumento del 4,2% (+5,1% nel 2010) e il commercio internazionale in crescita del 7,7% rispetto al 15,7% del Negli Stati Uniti gli interventi espansivi della politica di bilancio, approvati a dicembre 2010 per il biennio , non hanno fornito per ora l impulso desiderato alla domanda interna, penalizzata anche dall aumento dell inflazione (3,1% ad aprile). Nel primo trimestre 2011, la crescita del PIL (+2,3% annuo) è risultata inferiore alle attese e al 2010, il tasso di disoccupazione si è attestato a maggio al 9,1%, di poco inferiore al 9,6% del 2010, e il tasso di occupazione intorno al 58,4%, rispetto al 63% medio del periodo pre-crisi I Paesi emergenti hanno attuato provvedimenti restrittivi per mantenere sotto controllo l inflazione, in un contesto di vivace crescita della domanda interna. Ciò ha determinato un generalizzato rafforzamento delle valute nazionali e un incremento dell afflusso di capitali esteri, ma anche un rallentamento del ritmo di crescita del PIL, che si è mantenuto tuttavia su livelli elevati. L economia dei Paesi dell'area dell Euro (UEM) ha evidenziato un accelerazione della crescita trainata dalla domanda interna (+2,5% annuo nel primo trimestre 2011, a fronte dell 1,7% nel 2010). Tale dinamica è il risultato di profili di sviluppo differenziati all interno dell area: mentre Germania e Francia crescono a ritmi sostenuti, Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo attraversano ancora una fase recessiva principalmente a causa della crisi dei conti pubblici; in particolare, l approfondimento della crisi fiscale della Grecia ha richiesto l attivazione a luglio di un nuovo pacchetto di aiuti europei per 12 miliardi, dei quali 8,7 a carico degli Stati membri e 3,3 del FMI. La produzione industriale nel complesso dell Area ad aprile risulta in crescita annua del 5,7% (+9,6% in Germania); in sostenuto aumento i nuovi ordinativi manifatturieri (+12,3% a marzo) e in ripresa più moderata le vendite al dettaglio (+1% ad aprile). Il tasso di disoccupazione si mantiene elevato, attestandosi a maggio al 9,9%. I prezzi al consumo segnano a maggio una crescita su base annua del 2,7%, imputabile soprattutto alla componente energetica; anche la core inflation, ma, risulta in aumento (+1,8% ad aprile). L Italia continua ad essere una delle economie in più lenta ripresa, soprattutto per il ristagno della domanda interna. Il PIL, cresciuto dell 1,2% nel 2010, aumenta dell 1% annuo nel primo trimestre 2011: il contributo più significativo proviene dalla bilancia commerciale (+0,7%), mentre spesa pubblica e consumi privati contribuiscono ciascuno per lo 0,4% e gli investimenti mostrano un contributo pressoché nullo. Nei primi cinque mesi del 2011 la crescita della produzione industriale (+2,4% su base annua) riflette l aumento dei beni strumentali (+6,3%) ed intermedi (+4%), a fronte di una contrazione dei beni di consumo (-1,5%) e dell energia (-1,6%). Più dinamici risultano il fatturato e gli ordinativi industriali, in crescita annua rispettivamente del 10,8% e del 15,2%, mentre le vendite al dettaglio risultano sostanzialmente stazionarie (-0,1%), con una performance migliore per gli alimentari (+0,4%) e, sotto il profilo della forma distributiva, per la grande distribuzione (+0,3%). Il mercato del lavoro, pur confermando le difficoltà, soprattutto dell occupazione giovanile, registra su base annua un lieve miglioramento, riferibile alla componente femminile: a maggio gli occupati risultano in crescita annua dello 0,2% (+1,4% le donne), con un tasso di disoccupazione in diminuzione all 8,1% (8,6% a maggio 2010). L inflazione registra un trend in forte incremento (+3% a marzo), trainato dalla componente e- nergetica (+2,1% la core inflation), ma sostenuto anche dalle vivaci dinamiche di quasi tutte le divisioni di spesa, in particolare trasporti e alimentari. Quanto al commercio estero, aumentano sia le esportazioni (+16,9% annuo nei primi quattro mesi) sia le importazioni (+22,5%), con una più vivace dinamica dell interscambio verso i Paesi extra UE. 7

8 La finanza pubblica risulta in lieve miglioramento: il fabbisogno cumulato di cassa del settore statale dei primi quattro mesi del 2011 è pari a circa 45 miliardi, inferiore rispetto ai 50 miliardi dei primi quattro mesi del Tuttavia, il rapporto debito pubblico / PIL è salito fino al 120%, e lo spread tra i titoli di stato italiani e il bund tedesco ha superato, a luglio, i 330 bp. In questo contesto, e in accordo con quanto richiesto dagli organismi internazionali, il governo ha varato una manovra correttiva dei conti che punta a raggiungere il pareggio di bilancio entro il Nella versione approvata dal parlamento il 15 luglio la correzione a regime nel 2014 sarà pari a 47,9 miliardi di euro, per la maggior parte gravanti sul biennio , e costituita per il 40% da riduzioni di spesa. Le misure più rilevanti sono ulteriori risparmi richiesti agli enti locali, interventi in materia sanitaria con l aumento/reintroduzione dei ticket e in materia pensionistica con innalzamento dell età pensionistica, sanatoria sulle liti fiscali pendenti, aumento dell IRAP per banche e intermediari finanziari e innalzamento delle imposte di bollo sulle polizze titoli. I mercati finanziari risentono della poco vivace crescita economica e dell acuirsi della crisi del debito sovrano che in Europa ha contagiato numerosi Paesi. I tassi di mercato hanno continuato a crescere, coerentemente con la politica monetaria meno espansiva: il tasso Euribor 3 mesi è aumentato dall 1,02% di dicembre all 1,48% di giugno, l Euribor 6 mesi dall 1,25% all 1,74% e il Rendistato lordo dal 3,96% al 4,26%. In Italia, in particolare, sono saliti anche i rendimenti dei titoli di Stato: i BOT da una media dell 1,86% a dicembre al 2,07% di giugno 2011, i CCT dal 2,59% al 2,70%, i BTP dal 4,55% al 4,70%. Quanto alla politica monetaria, sulla scorta del rialzo dei prezzi, il 7 luglio 2011 la BCE ha operato un ulteriore innalzamento di un quarto di punto del tasso di riferimento, dopo quello di aprile, portandolo all 1,50%. Gli Stati Uniti invece hanno continuato la politica di tasso zero e di elevata liquidità bancaria, iniziata a fine 2008: la FED, il cui mandato coniuga obiettivi di controllo della stabilità dei prezzi e di occupazione, ha mantenuto il tasso di interesse nell intervallo 0-0,25%. Il mercato dei cambi si è caratterizzato per un progressivo apprezzamento dell euro verso il dollaro nel primo trimestre, seguito da una fase più altalenante: nel complesso, il tasso di cambio è salito da 1,34 a fine 2010 a 1,45 a fine giugno. Quanto all'intermediazione bancaria, la raccolta diretta evidenzia a maggio un assestamento, mostrando una crescita annua di circa il 2%: in particolare, decelerano i depositi (+1,1%; +6,6% a dicembre 2010), mentre le obbligazioni mostrano un lieve recupero (+3,3%; -1,6% a dicembre 2010). La dinamica degli impieghi si conferma più vivace anche rispetto al 2010 con una crescita su base annua dei prestiti al settore privato del 6,1% (+4,3% a dicembre 2010); in particolare, si è registrato un consolidamento dei finanziamenti alle imprese (4,8% annuo) che ritornano sui livelli di crescita di inizio 2009, ed un incremento sempre sostenuto dei finanziamenti alle famiglie (+8,4%). La qualità del credito bancario è ulteriormente peggiorata, con un rapporto sofferenze nette/impieghi pari al 2,6% (2,4% a dicembre 2010). I tassi di interesse bancari, pur restando su valori contenuti, evidenziano una leggera ripresa, coerentemente con l andamento delle condizioni del mercato interbancario. Il tasso medio sui prestiti alle famiglie e società non finanziarie a maggio si colloca al 3,82% (3,62% a fine 2010) e quello sui depositi allo 0,83% (0,69% a dicembre 2010). I tassi sulle nuove operazioni si confermano più bassi in Italia rispetto all Area Euro. LA STRATEGIA L orientamento strategico di fondo del Gruppo, tracciato a partire dagli anni 90, consiste nella creazione di valore nel medio lungo periodo per tutti gli stakeholder (azionisti, risorse umane, clienti e collettività) in modo equilibrato, facendo leva sulla valorizzazione delle relazioni di clientela e sulla crescita dimensionale, come requisito fondamentale per mantenere un ruolo di rilievo nel sistema bancario nazionale. In linea con tale orientamento, il 16 maggio è stato approvato il nuovo Piano Strategico di Gruppo per il quadriennio , nel quale è stata ribadita come mission il consolidamento del ruolo di conglomerato bancario, finanziario, previdenziale e assicurativo di livello nazionale, radicato nei singoli mercati locali, capace di differenziarsi nella qualità del servizio offerto al cliente anche attraverso l intercanalità 8

9 ed una progressiva evoluzione qualitativa delle risorse e delle strutture. In particolare, tale mission è declinata nella volontà di affermarsi come: - conglomerato finanziario, inteso in termini di gamma completa dei prodotti e servizi offerti, continuando a svolgere il ruolo di polo aggregante per altre realtà bancarie di piccola e media dimensione e presidiando la redditività derivante dalle fabbriche prodotto; - di livello nazionale, in termini di presenza diffusa in Italia, con forte radicamento in Liguria e progressiva estensione sul territorio nazionale con particolare attenzione alla valorizzazione del rapporto con le realtà locali (multilocalismo); - focalizzato sulla clientela retail, ovvero sui segmenti delle famiglie, delle piccole e medie imprese, degli artigiani, dei commercianti e degli enti pubblici locali utilizzando prodotti semplici e trasparenti e facendo leva sul più ampio utilizzo della tecnologia; - determinato a perseguire l evoluzione delle risorse e delle strutture, nel senso di una maggiore specializzazione delle reti e delle funzioni produttive, della gestione unitaria delle competenze chiave di Gruppo e dello sviluppo professionale del personale per l ottenimento di livelli sempre crescenti di efficienza, attraverso anche un sistema IT allineato alle best practice di Sistema; - determinato altresì a perseguire lo sviluppo dell intercanalità e, quindi, di tutte le tipologie di canali di vendita (tradizionali, remoti, mobili) per consentire la fruizione dei servizi bancari nel momento, modo e luogo preferiti dalla clientela. In coerenza con quanto sopra ed al fine di proseguire nel miglioramento della produttività complessiva del Gruppo, nel solco di quanto già fatto in passato, il Piano Strategico ha individuato per il prossimo futuro i seguenti indirizzi strategici finalizzati alla creazione di valore: - sviluppo dei ricavi e dell offerta commerciale, con l obiettivo di individuare le aree di business (territori, prodotti, clienti) in cui esiste ancora potenziale di valore inespresso; - razionalizzazione dei costi e dei processi operativi attraverso la tensione costante all efficienza tecnicooperativa, soprattutto con riguardo alla rivisitazione di quei processi che assorbono notevoli quantità di risorse; - ottimizzazione della liquidità, del capitale e del costo del rischio, finalizzata all efficienza allocativa delle risorse scarse; - focalizzazione sull innovazione e sulle competenze, per il continuo miglioramento dei processi e dei prodotti, ma anche dei comportamenti e delle capacità relazionali delle risorse umane. Questi indirizzi trovano declinazione in precisi obiettivi strategici: - aumento della produttività commerciale, aumento della base della clientela, sviluppo dell intercanalità, affinamento del modello di servizio e revisione delle politiche di prezzo; - utilizzo di nuovi processi di vendita per liberare risorse per l attività commerciale, atteggiamento proattivo del personale, gestione efficiente della base costi e dei processi; - attenzione alla raccolta da clientela e i- stituzionale, chiusura del circuito di intermediazione, gestione attiva del capitale in ottica Basilea 3, selezione qualitativa e gestione del credito; - diffusione della tecnologia, riconoscimento del merito, valorizzazione delle competenze (conoscenze e saper fare). Gli indirizzi e gli obiettivi strategici trovano attuazione in 20 iniziative strategiche individuate dal management e riferite a: - rete distributiva e modello di servizio, con interventi che mirano soprattutto a riallineare la performance della Rete Extra Liguria a quella della Rete Liguria, a ridurre la varianza di produttività e redditività tra sportelli della stessa area, oltre che ad ampliare la rete distributiva mediante l apertura di 48 sportelli e lo sviluppo dell intercanalità. Inoltre gli interventi sono volti ad affinare il modello di servizio delle imprese e a sviluppare il segmento private anche attraverso il brand Banca Cesare Ponti; - portafoglio prodotti/servizi, efficienza allocativa e politiche di prezzo, in cui i principali interventi riguardano il miglioramento della gestione attiva dei crediti lungo il loro intero ciclo di vita e 9

10 un intensa attività di repricing dei principali prodotti del Gruppo; - risorse, innovazione e efficienza tecnico operativa, che concerne il progressivo incremento dell efficienza operativa attraverso il continuo presidio dei costi generali e amministrativi e l analisi dei processi al fine di individuare opportunità di risparmio di tempi/risorse, facendo leva sull innovazione tecnologica; - solvibilità, solidità e bassa rischiosità, in cui gli interventi riguardano il bilanciamento delle strutture di finanziamento, il remix dei prodotti di raccolta qualificabili per il miglioramento del liquidity ratio, lo sviluppo e la messa a regime dei modelli di credit rating e di portafoglio crediti, nonché le attività di capital management coerenti con la regolamentazione del Nuovo Accordo di Basilea 3. Attraverso la realizzazione delle iniziative strategiche, il piano prevede di raggiungere nel 2014 i seguenti target economici e patrimoniali, da conseguire attraverso la crescita organica: - un utile netto consolidato pari a 263 milioni con una crescita media annua del 10,1% sul 2010; - un incremento del ROE (rettificato del valore della riserva di rivalutazione AFS della partecipazione in Banca d Italia) all 8,1%; - una diminuzione del cost/income ratio dal 60% al 50,3%; - una crescita media annua dei volumi: 6,1% per il risparmio complessivamente raccolto (AFI) e 5,2% per gli impieghi. Dal 1997 Banca Carige ha richiesto ed ottenuto i rating dalle principali agenzie internazionali specializzate, Moody s, Standard & Poor s e IBCA (oggi Fitch). Mentre le prime hanno tempo per tempo confermato i propri giudizi su Banca Carige, Fitch, ha recentemente (25 luglio) rivisto al ribasso il rating a lungo termine di Carige da A ad A- (outlook mantenuto stabile) e da F1 a F2 quello a breve termine. Analoghe decisioni di ribasso del rating sono state peraltro adottate di recente su altri emittenti italiani, anche in relazione al mutato contesto economico e finanziario in cui gli stessi si trovano ad operare. Bisogna sottolineare però che il Gruppo Carige, pur in un contesto difficile come quello attuale, ha proseguito nel proprio regolare percorso di crescita mantenendo un profilo di redditività costante e registrando risultati crescenti anche durante la crisi; risentendo meno del Sistema del deterioramento della qualità degli attivi grazie anche all elevato grado di frazionamento della clientela e ad una rilevante quota di posizioni assistite da garanzie reali; mantenendo sempre monitorati i livelli di capitalizzazione, anche prospettici, con la previsione di leve attivabili nel corso del Piano Strategico Di seguito si riportano i rating assegnati alla Capogruppo: RATING BANCA CARIGE data a breve a lungo BFSR (1) (2) Individual (2) Support (3) Fitch luglio 2011 F2 A- - B/C 3 Moody's settembre 2010 (4) P-1 A2 C- - - Standard & Poor's maggio 2011 A2 A (1) Bank Financial Strength Ratings. (2) Tali indici esprimono l'intrinseca solidità e sicurezza di una banca, nonchè l'affidabilità finanziaria sulla base delle sue attività. Gli indicatori vanno da A ad E. (3) Indica la probabilità che lo Stato o altro organo pubblico, o al limite gli azionisti, intervengano a sostegno della banca in stato di crisi. L'indicatore va da 1 a 5. (4) Data dell'ultima credit opinion emessa dall'agenzia di rating. ANDAMENTO DELLA GESTIONE Il contesto economico finanziario del primo semestre del 2011 conferma la lenta e difficile u- scita dalla recessione. La crescita del PIL italiano rimane infatti modesta e si accompagna sia alla stagnazione dei consumi delle famiglie frenati 10

11 dalla debolezza del reddito disponibile, nonché dalle prospettive reddituali e occupazionali incerte sia alla scarsa domanda di investimenti da parte delle imprese. La turbolenza dei mercati finanziari, che ha caratterizzato l intero semestre accentrandosi negli ultimi tre mesi, ha rapidamente contagiato gran parte del mercato del debito sovrano europeo, in relazione alle preoccupazioni per i conti pubblici degli stati europei periferici e degli Stati Uniti. Lo sviluppo dell attività di intermediazione del Gruppo Carige, tradizionalmente radicata nel territorio, è proseguito nonostante le difficili condizioni economiche, permettendo di conseguire un utile netto in crescita, grazie all incremento del margine d interesse, sostenuto da uno scenario di tassi in graduale ripresa, e delle commissioni nette, che hanno ampiamente compensato il calo del risultato delle voci finanziarie. L utile netto consolidato è pertanto ammontato a 75,2 milioni, in aumento del 5,4% rispetto allo scorso semestre (+11,4% al netto della maggiore imposizione IRAP introdotta con il decreto n 98 del 2011, convertito in legge il 15 luglio u.s. L. n 111/2011). La ripresa del margine d interesse (+9,2% a 372,6 milioni) e la positiva dinamica delle commissioni nette (+5,3% a 147 milioni) hanno compensato gli effetti della volatilità dei mercati (-29% a 22,5 milioni le poste finanziarie) e della rischiosità del contesto (+8,6% a 62 milioni le rettifiche di valore su crediti e altre poste finanziarie); il cost income ratio a fine settembre è risultato pari al 62,5%. L azione di sostegno al tessuto economico di riferimento si è tradotta in una crescita dei crediti 1 concessi all economia a 25,2 miliardi (+5,9% e +3,3% rispettivamente nei dodici e nei sei mesi), sia alle imprese (15,7 miliardi 2 ; +1,9% e +1%), sia alle famiglie (8 miliardi 2 ; +6,9% e +3,9%). Nel contesto delineato, il costante controllo della qualità del credito ha consentito di mantenere il rapporto sofferenze/impieghi al 4,7%, in linea con il 4,8% di Sistema 3, rispetto al quale l incremento annuo delle sofferenze risulta inferiore 4 : 24,8% contro 44,3%. Il risparmio complessivamente raccolto ammonta a 52,6 miliardi, in crescita del 6,8% annuo e del 3,8% nel semestre. La raccolta obbligazionaria a medio/lungo termine, nonostante le tensioni per l approvvigionamento di fondi verificatesi sui mercati finanziari, cresce del 24,3% nell anno e del 17,4% nel semestre. Anche nel primo semestre dell esercizio è proseguita l attenzione al profilo della liquidità, segnatamente attraverso il collocamento di circa 2,7 miliardi di obbligazioni presso investitori, retail ed istituzionali, italiani ed esteri. I ratio di vigilanza 5 consolidati si mantengono su livelli adeguati Core Tier 1 ratio 6%, Tier 1 ratio 6,7% e Total Capital ratio 9,2%; si fa presente che l integrale conversione, perfezionabile a partire dal prossimo mese di settembre, del prestito Banca Carige 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni, in funzione dei valori correnti dell azione sul mercato borsistico ne determinerebbe un aumento compreso tra i 120 e i 170 b.p. 6 I FATTI DI RILIEVO DEL SEMESTRE Con decorrenza 1 gennaio 2011, la Nuova Banca Cesare Ponti ha assunto la denominazione di Banca Cesare Ponti SpA e il nuovo perimetro costituito dalle attività di private banking della precedente Banca Cesare Ponti (fusa nella Capogruppo con efficacia 31 dicembre 2010) e di Banca Carige in Lombardia. Il 31 gennaio l Assemblea della Banca Carige SpA, in sede straordinaria, ha deliberato alcune modifiche statutarie principalmente in adeguamento alla recente normativa in materia di diritti degli azionisti di società quotate ed in tema di parti correlate. Il 10 marzo, nell ambito del Programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite (covered bond) Banca Carige SpA ha collocato sul mercato istituzionale la terza emissione pubblica, per un importo nominale di 500 milioni. 1 Al netto delle operazioni in pronti contro termine con finanziarie 2 Dato gestionale. 3 Fonte: ABI Monthly Outlook Luglio Fonte: ABI Monthly Outlook Luglio Dati stimati. 6 Stime effettuate in ipotesi di conversione a valori dell azione rispettivamente pari a 1,8 Euro e 2,4 Euro. 11

12 Il 18 marzo l Assemblea straordinaria della Carige Vita Nuova SpA, ha deliberato di procedere, subordinatamente alle necessarie autorizzazioni delle Autorità di Vigilanza competenti, all aumento di capitale a pagamento per un controvalore di 50 milioni, comprensivo del sovrapprezzo di emissione. Il 25 marzo, a seguito della delibera dell Assemblea straordinaria della Banca del Monte di Lucca SpA del 1 marzo, è stato sottoscritto dai soci inclusa la Capogruppo per la quota di sua competenza l aumento di capitale di 15 milioni, comprensivo del sovrapprezzo di emissione. Il 13 aprile, nell ambito del programma Euro Medium Term Note (EMTN), Banca Carige SpA ha collocato il prestito senior Banca Carige SpA Tasso Fisso 4% 2011/2013 per un importo nominale di 750 milioni. Il 29 aprile, l Assemblea ordinaria di Banca Carige SpA ha, tra l altro, provveduto a nominare il Collegio Sindacale per il triennio (cfr. pag. 5 Cariche sociali della Capogruppo ). In sede straordinaria l Assemblea ha approvato alcune modifiche all art. 35 dello Statuto sociale in relazione alle innovazioni normative apportate alla disciplina prudenziale in materia di composizione del patrimonio di vigilanza. L Assemblea ha altresì apportato al testo dello Statuto alcuni ulteriori affinamenti agli artt. 10, 11, 13 e 18 al fine di meglio precisare alcuni aspetti riguardanti i diritti degli azionisti di società quotate. Inoltre, su proposta motivata del Collegio Sindacale, ha conferito l incarico di revisione legale dei conti per il novennio alla Società di Revisione Reconta Ernst & Young SpA, ai sensi del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39. Il conferimento dell incarico è avvenuto in via anticipata rispetto alla scadenza dell attuale Società di Revisione Deloitte & Touche SpA (il cui mandato, conferito per il sessennio , non può essere rinnovato), per garantire alla nuova Società di Revisione il tempo necessario al consolidamento delle proprie conoscenze in merito alle specificità e complessità del Gruppo. Il 16 maggio il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige SpA ha approvato il Piano Strategico del Gruppo, sui contenuti del quale si rimanda al paragrafo La strategia. In relazione al Programma di emissione di covered bond avviato dalla Capogruppo nel 2008, in maggio Banca Carige SpA ha ceduto 413,8 milioni di mutui residenziali aventi i requisiti richiesti dalla vigente normativa e i Consigli di Amministrazione delle controllate Banca del Monte di Lucca, Cassa di Risparmio di Carrara e Cassa di Risparmio di Savona hanno espresso parere favorevole all adesione al Programma deliberando di procedere alla cessione - in data 27 maggio - alla società veicolo Carige Covered Bond Srl di un portafoglio di crediti residenziali per complessivi 625,3 milioni. In relazione al contenzioso fiscale in essere, il 24 marzo la Commissione Tributaria Provinciale di Genova ha accolto il ricorso del Gruppo contro il rilievo inerente la competenza di costi dedotti fiscalmente nell anno 2004 dalla Carige Assicurazioni SpA per un ammontare pari a circa 7,6 milioni. Contestualmente, la stessa Commissione ha respinto il ricorso contro l avviso di accertamento riguardante il periodo di imposta 2004 che aveva qualificato come abuso di diritto la fruizione del credito di imposta per imposte pagate all estero su interessi relativi ad obbligazioni inglesi per un ammontare di circa 4,3 milioni; avverso la citata sentenza è stato presentato il ricorso in appello. Sempre in merito alla vertenza per il periodo di imposta 2004, si segnala che il pagamento dell imposta e dei relativi interessi iscritti a ruolo a titolo provvisorio risultano al momento ancora sospesi in attesa del ricorso proposto avverso la cartella di pagamento per vizi propri (sospensione del 8 giugno u.s. da parte della Commissione Provinciale Tributaria di Genova). Con riferimento invece al periodo di imposta 2005, il 28 maggio scorso sono stati depositati sempre presso la medesima Commissione i ricorsi avverso gli avvisi di accertamento notificati nel Le passività potenziali concernenti il contenzioso tributario basate sulla pretesa applicabilità del principio di abuso di diritto non sono mutate rispetto a quanto descritto nella Nota Integrativa al Bilancio Consolidato al 31/12/2010 (cui si rimanda per i relativi dettagli). Al riguardo, il Gruppo, supportato dal parere di qualificati professionisti esterni, ritiene sussistere i presupposti di fatto e di diritto per vedere riconosciute le ragioni in merito alla legittimità del proprio operato, ragioni che saranno tutelate in ogni opportuna sede nazionale e internazionale. Il conto economico recepisce inoltre le disposizioni in materia di Irap, aumentata dal 4,82% al 5,57% (L. n 111/2011), determinando, a livello consolidato, maggiori accantonamenti per 12

13 imposte per circa 4 milioni (circa 2,5 milioni relativamente alle imposte correnti e circa 1,5 milioni relativamente alle imposte differite). LA GESTIONE DEI RISCHI Nel Gruppo Carige le politiche relative all assunzione dei rischi sono statuite dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in sede di pianificazione strategica e budget annuale. La Capogruppo svolge funzioni di indirizzo e supervisione per tutti i rischi, in particolare gestendo in ottica integrata i rischi di Pillar 1 e Pillar 2, secondo quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d Italia (circ. 263 del 27/12/2006 e successivi aggiornamenti). Le banche del gruppo operano nell ambito di specifici limiti di autonomia avvalendosi di proprie strutture di controllo. Le analisi sono supportate, oltre che dai modelli regolamentari, da metodologie più avanzate che hanno consentito, nel tempo, di ampliare la gamma dei rischi presidiati e di migliorare la valutazione dell adeguatezza patrimoniale sia in ottica regolamentare che gestionale. Per dettagli della gestione dei rischi si rinvia al paragrafo La gestione dei rischi all interno delle Note illustrative del bilancio semestrale abbreviato. EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL SEMESTRE In data 25 luglio l agenzia Fitch ha modificato il rating a lungo termine della Banca Carige SpA da A ad A- (con outlook mantenuto stabile ) e il rating a breve termine da F1 a F2. PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Nel corso di un primo semestre 2011 ancora molto critico, caratterizzato da una lieve ripresa economica, dal perdurare di una dinamica dei tassi di interesse su livelli storicamente bassi e da continue turbolenze sui mercati finanziari innescate dalla crisi del debito pubblico degli Stati sovrani, il Gruppo ha proseguito lo sviluppo della tradizionale attività di intermediazione chiudendo il semestre con un utile superiore a quello del primo semestre L andamento del semestre, che conferma il solido posizionamento strategico del Gruppo nell attività bancario-assicurativa tradizionale orientata al territorio, nonché l adeguatezza in termini di patrimonializzazione e liquidità, ha consentito, anche considerando le informazioni disponibili sul futuro, di valutare la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per la redazione della Relazione finanziaria semestrale. Il Gruppo gestisce i rischi tipici dell attività bancaria, tra i quali il rischio di liquidità, di mercato, di credito, nonché quelli derivanti dall attività assicurativa utilizzando, oltre ai modelli regolamentari, metodologie più avanzate, che hanno permesso, nel tempo, di ampliare la gamma dei rischi presidiati e di migliorare la valutazione dell adeguatezza patrimoniale in ottica sia regolamentare, sia economica (cfr. il paragrafo La gestione dei rischi delle Note illustrative). La gestione nel prosieguo dell esercizio sarà esposta a diversi rischi e incertezze discendenti da un contesto che prevedibilmente si manterrà critico anche nel secondo semestre, in relazione innanzitutto alle difficoltà del quadro reale, che stenta a consolidare la ripresa economica e potrebbe determinare la riduzione dei redditi delle famiglie e quindi dei consumi, nonché la stagnazione degli investimenti da parte delle imprese, con peggioramento del merito creditizio sia delle prime che delle seconde. Inoltre, il perdurare delle tensioni sui mercati finanziari, condizionati dalle preoccupazioni per la tenuta dei conti pubblici di diversi Stati europei e degli Stati Uniti, assume una particolare rilevanza per il settore finanziario, che incontra sempre maggiori difficoltà e onerosità nell approvvigionamento di fondi e vede significative minusvalenze dei portafogli titoli proprietari, largamente investiti in titoli di stato. L estrema volatilità che sta caratterizzando i mercati finanziari e che si prevede possa durare anche nei prossimi mesi, induce poi a mantenere una politica prudente nella gestione del portafoglio titoli, accettando livelli di redditività più contenuti per non assumere eccessivo rischio. Per contro, la gestione economica dovrebbe avvantaggiarsi di fattori positivi, quali l intonazione 13

14 restrittiva della politica monetaria, che consentirà una quanto meno parziale compensazione degli aumentati oneri di provvista, e la possibilità di affrancare fiscalmente alcuni avviamenti iscritti nei bilanci consolidati (ai sensi dell art. n 15, co. 10 bis e ter D.L. n 185/2008 come modificato dall art. 23 co. 12 del D.L. n 98/2001 convertito in L. n 111/2011). Con riferimento agli avviamenti del Gruppo, sono state svolte analisi al fine di verificare l eventuale presenza di indicatori di impairment e la conseguente necessità di procedere ad una nuova determinazione del valore recuperabile delle diverse CGU. Dalle suddette analisi non sono emersi fattori di criticità tali da incidere in modo significativo sul valore recuperabile delle diverse CGU determinato ai fini dell impairment test del Bilancio 2010 Dopo un approfondita valutazione di tali fattori e fatti salvi fenomeni al momento non prevedibili, nella restante parte dell esercizio il Gruppo confida comunque di proseguire il proprio equilibrato percorso di crescita. INFORMATIVA SUI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE La presente relazione finanziaria semestrale recepisce le modifiche normative apportate allo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate pubblicate nel novembre 2009 dallo IASB (Reg. CE n. 632/2010 del 19/07/2010) relativamente alla definizione del perimetro di parte correlata. Il Gruppo intrattiene rapporti con azionisti di Banca Carige che possono esercitare una influenza notevole, società partecipate e altre parti correlate regolati a condizioni di mercato. Per un dettaglio dei rapporti in essere si fa rinvio al paragrafo Rapporti con parti correlate all interno delle note illustrative del bilancio consolidato semestrale abbreviato. Si evidenzia che nei primi sei mesi non sono state concluse operazioni con parti correlate soggette ad informativa al pubblico. Le operazioni concluse rientrano altresì nella normale attività del Gruppo. 14

15 BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO 15

16 PROSPETTI CONTABILI 16

17 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ATTIVO (importi in migliaia di euro) Variazioni % 6/11 12/10 30/06/ /03/ /12/ /06/ CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ,4-0,0 20 -ATTIVITA' FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE ,4-62,4 30 -ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE ,6-12,2 40 -ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA ,7 16,7 60 -CREDITI VERSO BANCHE ,5 1,4 70 -CREDITI VERSO CLIENTELA ,4 8,9 80 -DERIVATI DI COPERTURA ,2-37, PARTECIPAZIONI ,6-10, RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI ,3-14, ATTIVITA' MATERIALI ,2 2, ATTIVITA' IMMATERIALI ,0 0,3 di cui: - avviamento ,0 0, ATTIVITA' FISCALI ,4 14,9 a) correnti ,6-1,6 b) anticipate ,9 21, ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA' IN VIA DI DISMISSIONE , ALTRE ATTIVITA' ,7-14,0 TOTALE DELL'ATTIVO ,9 7,4 6/11 6/10 PASSIVO (importi in migliaia di euro) Variazioni % 6/11 12/10 30/06/ /03/ /12/ /06/ DEBITI VERSO BANCHE ,6 21,7 20 -DEBITI VERSO CLIENTELA ,3-1,2 30 -TITOLI IN CIRCOLAZIONE ,0 22,5 40 -PASSIVITA' FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE ,0-40,0 50 -PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE ,9 5,9 60 -DERIVATI DI COPERTURA ,4 14,0 80 -PASSIVITA' FISCALI ,9 21,0 (a) correnti ,9 (b) differite ,4 25, PASSIVITA' ASSOCIATE A GRUPPI DI ATTIVITA' IN VIA DI DISMISSIONE , ALTRE PASSIVITA' ,8-16, TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE ,9-6, FONDI PER RISCHI ED ONERI: ,6-2,2 a) quiescenza e obblighi simili ,3-2,0 b) altri fondi ,5-3, RISERVE TECNICHE ,8 13, RISERVE DA VALUTAZIONE ,3 8, STRUMENTI DI CAPITALE ,1-0, RISERVE ,1 18, SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE ,0 0, CAPITALE ,0 0, AZIONI PROPRIE (-) , PATRIMONIO DI PERTINENZA DI TERZI (+/-) ,9 21, UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO (+/-) ,6 5,4 TOTALE DEL PASSIVO ,9 7,4 I dati al 30/6/2010 sono stati oggetto di riclassifica al fine di evidenziare le componenti patrimoniali inerenti i gruppi di attività in via di dismissione (in particolare il ramo d'azienda Banca Depositaria della Capogruppo) Il Dirigente preposto alla redazione dei Documenti contabili societari Il Presidente del Consiglio di Amministrazione 6/11 6/10 Il Direttore Generale 17

18 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO CONTO ECONOMICO (importi in migliaia di euro) 30/06/11 31/03/ /06/10 6/11 6/ INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI ,0 20 -INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI ,9 30 -MARGINE DI INTERESSE ,2 40 -COMMISSIONI ATTIVE ,8 50 -COMMISSIONI PASSIVE ,2 60 -COMMISSIONI NETTE ,3 70 -DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI ,1 80 -RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITA' DI NEGOZIAZIONE RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITA' DI COPERTURA , UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: ,5 a) crediti ,6 b) attività finanziarie disponibili per la vendita ,1 d) passività finanziarie RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE MARGINE DI INTERMEDIAZIONE , RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO DI : ,6 a) crediti ,5 b) attività finanziarie disponibili per la vendita d) altre operazioni finanziarie RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA , PREMI NETTI , SALDO ALTRI PROVENTI/ONERI DELLA GESTIONE ASSICURATIVA , RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA E ASSICURATIVA , SPESE AMMINISTRATIVE: ,7 a) spese per il personale ,6 b) altre spese amministrative , ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI ED ONERI , RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' MATERIALI , RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' IMMATERIALI , ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE , COSTI OPERATIVI , UTILE( PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI , UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI , UTILE ( PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE , IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE , UTILE ( PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE , UTILE ( PERDITA) DELLE ATTIVITA' NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DI IMPOSTE , UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO , UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DI TERZI , UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO ,4 Utile per azione (in euro) - Base 0,041 0,020 0,097 0,039 5,1 - Diluito 0,041 0,020 0,097 0,039 5,1 Var % I dati al 30/6/2010 sono stati oggetto di riclassifica al fine di evidenziare le componenti economiche inerenti i gruppi di attività in via di dismissione (in particolare il ramo d'azienda Banca Depositaria della Capogruppo) Il Dirigente preposto alla redazione dei Documenti contabili societari Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Direttore Generale 18

19 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA CONSOLIDATA COMPLESSIVA PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA Variaz. 06/11-06/10 30/06/ /103/ /06/2010 assoluta % 10 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO ,4% Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita ( ) ( ) Copertura dei flussi finanziari (19.129) (48.579) Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (233) 0 (829) (1.308) ,2% 110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte ( ) ( ) REDDITIVITA' COMPLESSIVA (Voce ) ( ) Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi ,0% 140 Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo ( ) Importi in migliaia di euro Il Dirigente preposto alla redazione dei Documenti contabili societari Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Direttore Generale 19

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