IL NOME. Daniela Notarbartolo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL NOME. Daniela Notarbartolo"

Transcript

1 IL NOME Daniela Notarbartolo

2 Definizione Ancora in classi della scuola secondaria il nome viene riconosciuto solo quando corrisponde alla definizione semplificata («indica persone animali o cose») Nomi non «prototipici» sono fonte di dubbio o di errore* lentezza, bellezza, verità (derivati da aggettivo) lucidatura, spegnimento, splendore (derivati da verbo) nomina, corsa (da verbo a suffisso zero) vagone ristorante, asilo nido (polirematici) *M.G. Lo Duca et a., in Perché la grammatica (cur. Fiorentino), Carocci 2

3 Domanda Invalsi D4. In ognuna delle seguenti frasi, a quale categoria appartiene la parola sottolineata? Metti una crocetta per ogni riga. a) Domani ci sarà la distribuzione dei premi ai vincitori delle Olimpiadi di grammatica. Nome Verbo b) I giovani sono sempre pronti a nuove avventure. d) Il generale prese il potere con un colpo di Stato. Aggettivo Verbo Nome Nome Prova nazionale

4 Rinforzare i criteri Bisogna rinforzare i criteri attraverso cui gli studenti possono «distinguere» Criteri semantici: il nome non indica solo persone animali o cose, ma qualunque cosa! Criteri sintattici: bisogna osservare la posizione del nome... rispetto al verbo (nella frase) rispetto ad altre parole (nel gruppo del nome)... e chi può occuparla («funzione» di nome) 4

5 1. Criterio semantico Il nome serve a NOMINARE qualunque entità Prima si nominano gli oggetti e le persone noti: il papà, la casa, il gatto; Piero, Mario, Francesco la lavagna, il banco, il cancellino Poi si dà il nome a entità nuove che si incontrano: il luccichìo, il riflesso, il risveglio, il tramonto l amicizia, la curiosità i rebbi (della forchetta), il raspo (dell uva) Anche se non esistono: il nanetto, il tappeto volante, Superbimbo lo strologhino, il lonfo, lo schrumpf* * da cui la fortunata serie dei Puffi 5

6 La questione dei nomi «astratti» Distinguere «concreto» da «astratto» introduce una distinzione impropria all interno dell esperienza. Molte cose non si vedono e non si toccano ma sono altrettanto reali di quelle che si vedono e si toccano: l intelligenza, la paura... Per i bambini dire che l amicizia è nome «astratto» non è adeguato : è molto più evidente l amicizia che vivono («astratto») che non un cacciatorpediniere che non hanno mai visto («concreto») 6

7 La questione dei nomi «astratti» Non dovrebbe essere dominante la preoccupazione di classificare i nomi Nome di persona animale o cosa Nome di processo, di qualità,... Piuttosto si può «nominare un sentimento», «nominare un azione» ecc. Il centro è il NOMINARE tutte le cose per farle entrare nell orizzonte della conoscenza, descriverle, entrare in rapporto con loro 7

8 Aiuta la derivazione lessicale navigazione è il nome del verbo navigare nevicata è il nome del verbo nevicare riscaldamento è il nome del verbo riscaldare debolezza è il nome dell aggettivo debole utilità è il nome dell aggettivo utile mansuetudine è il nome dell aggettivo mansueto Il suffisso su un verbo o un aggettivo lo fa diventare nome 8

9 2. Criterio sintattico Da soli i nomi sono protagonisti immobili Il bambino (non succede niente) Perché la scena si metta in moto ci vuole il verbo Il bambino gioca (succede qualcosa) 9

10 I nomi entrano nel discorso Dorothy, il leone, la gabbia, il cibo Dorothy porta il cibo al leone in gabbia Il leone in gabbia aspetta il cibo da Dorothy Dorothy appoggia il cibo fuori dalla gabbia del leone 10

11 I nomi entrano nel discorso Stessi nomi, diverse scene, diversa disposizione Dorothy, il leone, la gabbia, il cibo Dorothy porta il cibo al leone in gabbia Il leone in gabbia aspetta il cibo da Dorothy Dorothy appoggia il cibo fuori dalla gabbia del leone 11

12 2.1 I nomi «intorno» al verbo Dove stanno i nomi? (v. valenziale_1) La nipotina riceve un gattino dalla zia 12

13 Cambia il verbo La zia regala un gattino alla nipotina 13

14 NB Prototipi e varianti Anche i non prototipi si presentano attorno al verbo in «posizione» di nome gatto, sedia... bellezza (da bello)... corsa (da correre), luccichìo (da luccicare-luce) ferro-da-stiro (polirematico), 14

15 Strutture equivalenti prototipo Il gatto dorme 15

16 Strutture equivalenti derivato La bellezza affascina 16

17 Strutture equivalenti derivato a suffisso zero La corsa finì 17

18 Strutture equivalenti polirematico Il ferro da stiro scotta 18

19 Nomi equivalenti sostantivato Lavorare stanca 19

20 Derivazione lessicale e sintassi Cambiando «classe» le parole cambiano anche «posizione» navigazione debolezza piacevole fortunato nevicare utilizzare è il nome del verbo navigare è il nome dell aggettivo debole è l aggettivo del verbo piacere è l aggettivo del nome fortuna è il verbo del nome neve è il verbo dell aggettivo utile 20

21 Diverse posizioni dei derivati verbo... Nevica 21

22 Diverse posizioni dei derivati...diventa nome e si sposta La nevicata ha imbiancato le strade 22

23 Diverse posizioni dei derivati aggettivo... La maestra fa fare un esercizio utile 23

24 Diverse posizioni dei derivati...diventa verbo e si sposta La maestra utilizza una cartina geografica 24

25 Il Lonfo ovvero la sintassi non mente: i nomi «finti» si riconoscono subito! Il Lonfo non vaterca né gluisce e molto raramente barigatta, ma quando soffia il bego a bisce a bisce sdilenca un poco e gnagio s'archipatta. E' frusco il Lonfo! E' pieno di lupigna arrafferia malversa e sofolenta! Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna se lugri ti botalla e ti criventa. Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto che bete e zugghia e fonca nei trombazzi fa legica busia (probabile), fa gisbuto; e quasi quasi in segno di sberdazzi gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto t'alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi. (Fosco Maraini) 25

26 Diversa importanza I nomi intorno al verbo non sono tutti uguali La zia regala un gattino alla nipotina 26

27 Uno è più importante Il soggetto fa modificare il verbo Le zie regalano un gattino alla nipotina 27

28 Gli altri dipendono dal verbo Le zie regalano un gattino alla nipotina Col tempo si imparerà a riconoscerli e a descriverli 28

29 2.2 Rispetto ad altre parole Con chi sta il nome? Compagni fissi articolo la maestra apposizione la maestra Laura aggettivo-attributo la mia maestra, la maestra severa Altri compagni (modificatori del nome) la maestra della 5c la maestra che è arrivata oggi 29

30 Subito chiederanno se possono aggiungere La vecchia zia regala un gattino siamese alla nipotina preferita 30

31 Nome e gruppo del nome: sono equivalenti La maestra ritira i quaderni 31

32 ...sono equivalenti La maestra Laura ritira i quaderni 32

33 ...sono equivalenti La mia maestra ritira i quaderni 33

34 ...sono equivalenti La maestra severa ritira i quaderni 34

35 ...sono equivalenti La maestra della 5C ritira i quaderni 35

36 ...sono equivalenti La maestra che è arrivata oggi ritira i quaderni 36

37 4. Chi altro può fare da nome? Stanno nelle stesse posizioni del nome, e a volte con gli stessi «compagni» del nome, anche: - i sostantivati - i pronomi - le completive (v. valenziale_2) 37

38 nome = sostantivato = pronome: stessa posizione il panorama I ragazzi osservavano il sorgere del sole tutto questo 38

39 nome = frasi (completive): stessa posizione l ora Il passante chiede :«che ore sono?» che ore sono 39

40 Il nome è una classe ma anche una funzione sostantivato pronome completiva = sta al posto di un gruppo del nome = sta al posto di un gruppo del nome = sta al posto di un gruppo del nome 40

41 Sintesi sul nome A che cosa serve? Serve a nominare (oggetti reali, eventi, sentimenti,...) Dove stanno i nomi nella frase? Attorno al verbo («argomenti» del verbo) Che cosa può fare il (gruppo del) nome nella frase? Può fare da soggetto o da non-soggetto Con chi sta il nome? Con l articolo e l aggettivo (e anche altro) Chi altro fa la «funzione» di nome? Sostantivati e pronomi (e completive) occupano la sua stessa posizione 41

Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.)

Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.) Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.) Docente: Giuseppe Spolaore Orario: Martedì ore 17.20 aula T4, mercoledì ore 17.20 aula 1.4, giovedì ore 14.00 aula 1.4 (per un totale di circa 10 lezioni). Ricevimento:

Dettagli

Strategie didattiche per la lingua italiana. Daniela Notarbartolo

Strategie didattiche per la lingua italiana. Daniela Notarbartolo Strategie didattiche per la lingua italiana Daniela Notarbartolo Didattica La didattica è rendere possibile allo studente quello che non lo è è introdurlo in una realtà che non conosce rendendogliela familiare

Dettagli

Logotipo metasemantico

Logotipo metasemantico Università degli Studi Ferrara Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto industriale A.A. 2015/2016 Design di prodotto prof. Jacopo Piccione 01/03/2016 1 a Esercitazione Logotipo

Dettagli

Giocare con il significante per capirne la funzione comunicativa. Una proposta didattica

Giocare con il significante per capirne la funzione comunicativa. Una proposta didattica Giocare con il significante per capirne la funzione comunicativa. Una proposta didattica Molti sono gli studenti che si mostrano increduli quando il docente vuol far capire loro che il livello del significante,

Dettagli

FSE Investiamo nel vostro futuro Cresce l Europa, Cresce la Toscana

FSE Investiamo nel vostro futuro Cresce l Europa, Cresce la Toscana A scuola di plurilinguismo L'esperienza delle scuole secondarie di I e II grado della Provincia di Pistoia Claudia Manetti Università di Siena, Saperi Aperti XVIII Convegno Nazionale dei Centri Interculturali

Dettagli

Leggere le parti del discorso in prospettiva sintattica: le parole nelle frasi. Daniela Notarbartolo Padova 5 aprile 2016

Leggere le parti del discorso in prospettiva sintattica: le parole nelle frasi. Daniela Notarbartolo Padova 5 aprile 2016 Leggere le parti del discorso in prospettiva sintattica: le parole nelle frasi Daniela Notarbartolo Padova 5 aprile 2016 Grammatica tradizionale È idea condivisa che vadano conservati l apparato terminologico

Dettagli

Io apprendo, nonostante la mia volontà. Scommettiamo. che vi obbligo. a compiere un azione. contro la vostra volontà? Suoni, video, parole

Io apprendo, nonostante la mia volontà. Scommettiamo. che vi obbligo. a compiere un azione. contro la vostra volontà? Suoni, video, parole Suoni, video, parole SCUOLE PER IL TERZO MILLENNIO - 4 CONVEGNO - Se non riesco a leggere non è solo colpa dei miei occhi Strategie informatiche e cliniche per i disturbi sensoriali di apprendimento Finanziamento

Dettagli

Le «funzioni» nella frase (a proposito delle «preposizioni improprie») Daniela Notarbartolo

Le «funzioni» nella frase (a proposito delle «preposizioni improprie») Daniela Notarbartolo Le «funzioni» nella frase (a proposito delle «preposizioni improprie») Daniela Notarbartolo Contro gli «elenchi» Le «preposizioni improprie» nei manuali di grammatica sono una delle categorie ibride, come

Dettagli

LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) positività e criticità. Daniela Notarbartolo

LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) positività e criticità. Daniela Notarbartolo LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) positività e criticità Daniela Notarbartolo Positività Frase come struttura organizzata Riorganizzazione dei complementi (da «lista» a gerarchia) Struttura prima che «nomi»

Dettagli

LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) positività e criticità. Daniela Notarbartolo

LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) positività e criticità. Daniela Notarbartolo LA GRAMMATICA VALENZIALE (2) positività e criticità Daniela Notarbartolo FAQ L insegnamento della grammatica valenziale è interessante perché dà subito l idea della frase completa, ma... pone qualche problema

Dettagli

Modelli della competenza linguistica. Modelli e dati empirici. Prima approssimazione: inventari di segni a due facce. Il segno saussuriano 10/7/2013

Modelli della competenza linguistica. Modelli e dati empirici. Prima approssimazione: inventari di segni a due facce. Il segno saussuriano 10/7/2013 Modelli e dati empirici Modelli della competenza linguistica Il linguaggio è suono con significato Quindi, sapere una lingua vuol dire avere la capacità di - rappresentarsi internamente i suoni; - rappresentarsi

Dettagli

LE CONGIUNZIONI NELL ANALISI ORIZZONTALE

LE CONGIUNZIONI NELL ANALISI ORIZZONTALE Le Botteghe dell Insegnare ITALIANO -LINGUA Seminario 6 novembre 2015 Insegnare lingua italiana nella scuola media. Esperienze degli specializzandi PAS A043 LE CONGIUNZIONI NELL ANALISI ORIZZONTALE Francesca

Dettagli

Argomento La frase Frase e non frase (fase 1)

Argomento La frase Frase e non frase (fase 1) Argomento La frase Frase e non frase (fase 1) Attività Cos è una frase? Destinatari: secondaria di I grado - classe prima Obiettivo di riflessione: individuare le caratteristiche della frase Durata: 1

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto industriale A.A. 2016/2017

Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto industriale A.A. 2016/2017 Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto industriale A.A. 2016/2017 Design di prodotto prof. Jacopo Piccione 27/02/2017 Logo design In grafica

Dettagli

Grammatica valenziale e curricolo di grammatica. Daniela Notarbartolo Castelbolognese, 6 giugno 2017

Grammatica valenziale e curricolo di grammatica. Daniela Notarbartolo Castelbolognese, 6 giugno 2017 Grammatica valenziale e curricolo di grammatica Daniela Notarbartolo Castelbolognese, 6 giugno 2017 Obiettivi del corso In formazione Favorire uno studio della grammatica utile per comprendere il funzionamento

Dettagli

IL PREDICATO NOMINALE. Daniela Notarbartolo

IL PREDICATO NOMINALE. Daniela Notarbartolo IL PREDICATO NOMINALE Daniela Notarbartolo Definizione? Le definizioni dovrebbero essere univoche e permettere di distinguere i fenomeni in modo certo. Invece tutte le definizioni di predicato nominale

Dettagli

Grammatica esplicita e riflessione sulla lingua

Grammatica esplicita e riflessione sulla lingua Grammatica esplicita e riflessione sulla lingua Maria Cristina Peccianti Esperta di Glottodidattica e di Italiano L1 e L2 Riflessioni sugli usi della lingua RIFLETTERE SULLA LINGUA Insegnare a osservare

Dettagli

AppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppu ntibicoccaappuntibicoccaappuntibic occaappuntibicoccaappuntibicoccaa ppuntibicoccaappuntibicoccaappunt

AppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppu ntibicoccaappuntibicoccaappuntibic occaappuntibicoccaappuntibicoccaa ppuntibicoccaappuntibicoccaappunt AppuntiBicoccaAppuntiBicoccaAppu ntibicoccaappuntibicoccaappuntibic occaappuntibicoccaappuntibicoccaa ppuntibicoccaappuntibicoccaappunt Struttura delle parole ibicoccaappuntibicoccaappuntibicoc Riassunto

Dettagli

IL MODELLO DEI GRUPPI SINTATTICI E L ANALISI MORFOSINTATTICA

IL MODELLO DEI GRUPPI SINTATTICI E L ANALISI MORFOSINTATTICA Le Botteghe dell Insegnare ITALIANO -LINGUA Seminario 6 novembre 2015 Insegnare lingua italiana nella scuola media. Esperienze degli specializzandi PAS A043 IL MODELLO DEI GRUPPI SINTATTICI E L ANALISI

Dettagli

Verso l invalsi. Allora... in un tempo assai lunge felice fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora!

Verso l invalsi. Allora... in un tempo assai lunge felice fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora! Invalsi Allora Allora... in un tempo assai lunge fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora! 5 Quell anno! per anni che poi fuggirono, che fuggiranno, non puoi, mio pensiero,

Dettagli

Le Botteghe dell Insegnare. ITALIANO LINGUA Grammatica visiva e strumenti (anche multimediali)

Le Botteghe dell Insegnare. ITALIANO LINGUA Grammatica visiva e strumenti (anche multimediali) Le Botteghe dell Insegnare ITALIANO LINGUA Grammatica visiva e strumenti (anche multimediali) percorso 2013-2014 Aspetti visivi in grammatica Premessa Da quale intuizione nasce questa «bottega»: linguaggio,

Dettagli

DALLE PAROLE PIENE, VUOTE ALL ANALISI GRAMMATICALE

DALLE PAROLE PIENE, VUOTE ALL ANALISI GRAMMATICALE DALLE PAROLE PIENE, VUOTE ALL ANALISI GRAMMATICALE Facilitare il percorso di apprendimento della funzione dei vari elementi della frase comporta l uso di strategie procedurali e di supporti grafici. Questo

Dettagli

... non solo DSA nuove opportunità con le nuove tecnologie I.S.I.S. A. Palladio - Treviso

... non solo DSA nuove opportunità con le nuove tecnologie I.S.I.S. A. Palladio - Treviso ... non solo DSA nuove opportunità con le nuove tecnologie I.S.I.S. A. Palladio - Treviso LIM, e-book e Didattica: lo stato dell'arte Iacopo Balocco venerdì 14 dicembre 2012, 9:00-10:00 Non siamo nati

Dettagli

La valenziale in classe

La valenziale in classe La valenziale in classe Una testimonianza artigianale Laura Azzoni e Benedetta Nanni I punti di forza: Un'integrazione feconda con la GT Una soluzione efficace di nodi problematici nella trattazione della

Dettagli

Prove per l accertamento del livello conoscenza dell Italiano L2 FASCIA 9-11 ANNI

Prove per l accertamento del livello conoscenza dell Italiano L2 FASCIA 9-11 ANNI Prove per l accertamento del livello conoscenza dell Italiano L2 LIVELLO A1 PROVA N. 1 PROVA N. 2 PROVA N. 3 FASCIA 9-11 ANNI Completa con gli articoli determinativi singolari Completa con gli articoli

Dettagli

Milena Catucci Schede facilitate per esercizi di analisi logica e grammaticale

Milena Catucci Schede facilitate per esercizi di analisi logica e grammaticale www.ilmelograno.net Milena Catucci il QUADERNINO delle REGOLE di ITALIANO Schede facilitate per esercizi di analisi logica e grammaticale GUIDA PER FARE L ANALISI GRAMMATICALE ( come utilizzare le schede

Dettagli

2 LE PARTI DEL DISCORSO Le nove parti del discorso Caratteristiche delle parti del discorso 48 ESERCIZI 50 INDICE

2 LE PARTI DEL DISCORSO Le nove parti del discorso Caratteristiche delle parti del discorso 48 ESERCIZI 50 INDICE 1 FONOLOGIA E ORTOGRAFIA SUONI, LETTERE E ORTOGRAFIA 2 A COLPO D OCCHIO - PERCORSO DI STUDIO 2 QUIZ PER COMINCIARE 4 1. I suoni e le lettere 5 1. L alfabeto italiano 5 2. Le sette vocali 6 3. Dittonghi,

Dettagli

Test di Strutture grammaticali - Livello A1

Test di Strutture grammaticali - Livello A1 Test di Strutture grammaticali - Livello A1 PROVA N. 1 Metti la parolina giusta davanti al nome. Scegli una di queste IL LO LA Guarda come fare LA PALLA IL LO LA Adesso scrivi tu 1 2 3 4... CASA... MELA...

Dettagli

che cosa sai fare Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua parlata 4 Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua scritta 5

che cosa sai fare Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua parlata 4 Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua scritta 5 Percorso 1 La fonortografia mappa del percorso 2 Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua parlata 4 Prova a misurare la tua consapevolezza sulla lingua scritta 5 Come si parla e come si scrive

Dettagli

GLOSSARIO GRAMMATICALE

GLOSSARIO GRAMMATICALE D. Notarbartolo, Italiano secondo le Indicazioni nazionali Grammatica, in S. Ferreri e D. Notarbartolo, Insegnare e apprendere italiano - Lessico e Grammatica - con le Indicazioni Nazionali, Giunti (e-book)

Dettagli

VIII. Indice. Unità 2 La semantica 20

VIII. Indice. Unità 2 La semantica 20 Presentazione Metodo e menti Struttura dell 0pera Percorso A Il lessico: parole, suoni, segni e significati Unità 1 Il lessico 2 2 1. Che cos è il lessico 3 2. La forma delle parole: il significante 3

Dettagli

NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE - Caterina Caselli

NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE - Caterina Caselli NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE - Caterina Caselli - 1966 1) Ascolta la canzone e completa con i pronomi/aggettivi indefiniti che mancano. La verità mi fa male, lo so... La verità mi fa male, lo sai! mi può giudicare,

Dettagli

Frase. Una frase è costituita da più parole che debbono essere. Una frase è riconoscibile perché inizia con una lettera

Frase. Una frase è costituita da più parole che debbono essere. Una frase è riconoscibile perché inizia con una lettera La frase Frase Una frase è costituita da più parole che debbono essere combinate secondo le regole della grammatica. Una frase è riconoscibile perché inizia con una lettera maiuscola e termina con un segno

Dettagli

LA GRAMMATICA VALENZIALE (1) Daniela Notarbartolo

LA GRAMMATICA VALENZIALE (1) Daniela Notarbartolo LA GRAMMATICA VALENZIALE (1) Daniela Notarbartolo Valenza La grammatica valenziale si fonda sull osservazione che molte parole generano dei posti vuoti (o valenze) che devono essere riempiti da altre parole

Dettagli

Introduzione all analisi logica. Prof. Stefano Maroni

Introduzione all analisi logica. Prof. Stefano Maroni Introduzione all analisi logica Prof. Stefano Maroni Analisi Analisi = parola greca che significa esame l analisi grammaticale esaminare le parole e classificarle, riconducendole al proprio gruppo (sostantivi,

Dettagli

Il genere naturale e il genere grammaticale

Il genere naturale e il genere grammaticale Argomento Il nome Il genere naturale e il genere grammaticale Attività Scoprire il genere dei nomi Destinatari: primaria primo biennio Obiettivo di riflessione: individuare dei criteri per distinguere

Dettagli

A: COMPRENSIONE GENERALE DEL TESTO: MASSIMO 10 PUNTI

A: COMPRENSIONE GENERALE DEL TESTO: MASSIMO 10 PUNTI Rilevazione degli apprendimenti - Prova di comprensione del testo- Correttore Scuola secondaria di secondo grado Prerequisito: conoscenza della lingua italiana al livello A2- B1 A: COMPRENSIONE GENERALE

Dettagli

I modelli sintattici di frase e il testo. Daniela Notarbartolo

I modelli sintattici di frase e il testo. Daniela Notarbartolo I modelli sintattici di frase e il testo Daniela Notarbartolo 26.2.2015 Distanza fra grammatica e testo L oggetto attuale della grammatica: le «parti staccate» (classi del lessico, complementi, proposizioni)

Dettagli

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano Linguistica generale a.a.2014-2015 Federica Da Milano La sintassi: frasi e enunciati La frase intesa come modulo di un testo è chiamata enunciato, per differenziarla dalla frase intesa come costruzione

Dettagli

SUBORDINATE SOSTANTIVE

SUBORDINATE SOSTANTIVE SUBORDINATE SOSTANTIVE SUBORDINATE SOSTANTIVE Sono chiamate anche: completive Svolgono la stessa funzione del SOGGETTO e del COMPLEMENTO OGGETTO nella frase semplice ES. È importante il tuo impegno È importante

Dettagli

Le parti del discorso

Le parti del discorso Le parti del discorso Quando si comunica non si utilizza solo un vocabolo, una parola. Noi formuliamo delle frasi unite insieme, che formano un messaggio più lungo e articolato: un discorso. Le parti del

Dettagli

L avverbio: Piero sorseggia allegramente il tè. Forse verrò alla festa. Domani giocherò con te. Marco sta male. Essi hanno mangiato molto.

L avverbio: Piero sorseggia allegramente il tè. Forse verrò alla festa. Domani giocherò con te. Marco sta male. Essi hanno mangiato molto. L avverbio: Piero sorseggia allegramente il tè. Forse verrò alla festa. Domani giocherò con te. Marco sta male. Essi hanno mangiato molto. Arriverò prestissimo. Qui non ci si comporta così. a) Caratteristiche

Dettagli

PROGRAMMA SVOLTO ITALIANO ANNO SCOLASTICO CLASSE: ID INSEGNANTE: Gemma Marras

PROGRAMMA SVOLTO ITALIANO ANNO SCOLASTICO CLASSE: ID INSEGNANTE: Gemma Marras ITALIANO INSEGNANTE: GRAMMATICA Fonologia L alfabeto italiano: scrivere ordinatamente nella pagina in stampatello maiuscolo e minuscolo, in corsivo maiuscolo e minuscolo; esercitazioni pratiche. Vocali,

Dettagli

La comprensione dei testi rigidi: testo scientifico e testo normativo

La comprensione dei testi rigidi: testo scientifico e testo normativo ACCADEMIA DELLA CRUSCA L italiano competenza trasversale. La comprensione dei testi rigidi: testo scientifico e testo normativo A.Valeria Saura VERIFICA DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO Molta tradizione didattica,

Dettagli

Corso di Letteratura per l'infanzia

Corso di Letteratura per l'infanzia Corso di Letteratura per l'infanzia Docente: prof.ssa Luciana Bellatalla Lezioni: Ma, ore 16,15-18 Aula AP1 Adelardi ME ore 12,15-14 Aula M Via Paradiso Ricevimento: LU ore 11-12 MA ore 11-12 ME ore 11-12

Dettagli

INDICE. Introduzione 9. Funzioni comunicative 52 Come comunicare la frequenza delle azioni Posso Voglio Devo

INDICE. Introduzione 9. Funzioni comunicative 52 Come comunicare la frequenza delle azioni Posso Voglio Devo INDICE Introduzione 9 1 Essere e Avere 11 Funzioni comunicative 12 Presentarsi 2 I nomi 17 3 Gli articoli determinativi 23 4 Gli articoli indeterminativi 27 5 Gli aggettivi 31 Aggettivi della I classe:

Dettagli

Grammatica valenziale

Grammatica valenziale Grammatica valenziale Un modello di analisi unitario La grammatica tradizionale divide l analisi degli enunciati in tre livelli separati: Morfologia - strumento d analisi: analisi grammaticale Sintassi

Dettagli

jeans e il mio peluche berretto Bene grazie: sono contenta perché partirò domani Vai sola o con la famiglia? E dove vai?

jeans e il mio peluche berretto Bene grazie: sono contenta perché partirò domani Vai sola o con la famiglia? E dove vai? IN PARTENZA Bene grazie: sono contenta perché partirò domani E dove vai? Vai sola o con la famiglia? Ciao Ling, come va? Dormirete in albergo? Avete già fatto le valigie? Andrò a Firenze a trovare gli

Dettagli

L aggettivo e il pronome:

L aggettivo e il pronome: L aggettivo e il pronome: Quel ragazzo alto è il mio compagno di banco. Alla tua festa sono venute molte persone interessanti. Queste ghiande sono cadute da quella quercia. Quale libro hai letto? Ogni

Dettagli

Prova di verifica (p.228) (in rosso la soluzione; in verde i criteri per il punteggio da assegnare) CLASSE. DATA.

Prova di verifica (p.228) (in rosso la soluzione; in verde i criteri per il punteggio da assegnare) CLASSE. DATA. E. Lugarini (a cura di), Valutare le competenze linguistiche, Collana Giscel, F. Angeli, Milano, 2010. LA COMPETENZA GRAMMATICALE: RAPPORTO TRA OBIETTIVI DEL CURRICOLO, DESCRITTORI, MODELLI. (pp. 222-232)

Dettagli

Che cos è il pronome. Rispetto al SIGNIFICATO i pronomi si distinguono in:

Che cos è il pronome. Rispetto al SIGNIFICATO i pronomi si distinguono in: IL PRONOME Che cos è il pronome Il pronome è la parte variabile del discorso che SOSTITUISCE: un nome È l autobus CHE (l autobus) prendo ogni mattina. un aggettivo Dicono che sei gentile, ma a me non LO

Dettagli

Argomento La frase Classificazione dei circostanti del nucleo ( Fase 3 ) Attività Classifichiamo i circostanti: - circostanti a grappolo e a catena

Argomento La frase Classificazione dei circostanti del nucleo ( Fase 3 ) Attività Classifichiamo i circostanti: - circostanti a grappolo e a catena Argomento La frase Classificazione dei circostanti del nucleo ( Fase 3 ) Attività Classifichiamo i circostanti: - circostanti a grappolo e a catena Destinatari: secondaria di I grado - classe seconda Obiettivo

Dettagli

INDIVIDUARE IL TITOLO ADATTO AL TESTO DI UN PROBLEMA 1

INDIVIDUARE IL TITOLO ADATTO AL TESTO DI UN PROBLEMA 1 INDIVIDUARE IL TITOLO ADATTO AL TESTO DI UN PROBLEMA 1 Per ogni problema Scegli il titolo più adatto. LUCA HA RICEVUTO IN REGALO DAL SUO AMICO 12 FIGURINE DI CALCIATORI E 20 FIGURINE DI ANIMALI. QUANTE

Dettagli

L'algebra Booleana. Generalità. Definizioni

L'algebra Booleana. Generalità. Definizioni L'algebra Booleana Generalità L algebra booleana è stata sviluppata da George Boole nel 1854, ed è diventata famosa intorno al 1938 poiché permette l analisi delle reti di commutazione, i cui soli stati

Dettagli

Chi prende il latte? I bambini piccoli. Cosa fanno i bambini piccoli? Prendono il latte Cosa prendono i bambini piccoli? Il latte

Chi prende il latte? I bambini piccoli. Cosa fanno i bambini piccoli? Prendono il latte Cosa prendono i bambini piccoli? Il latte SINTASSI si occupa delle combinazioni possibili delle parole e delle leggi che le governano. Unità minima: la PAROLA Unità intermedia: il SINTAGMA Unità massima: la FRASE SINTAGMA: è un gruppo di parole

Dettagli

CRITERI SINTATTICI NELLA CLASSIFICAZIONE DELLE PARTI

CRITERI SINTATTICI NELLA CLASSIFICAZIONE DELLE PARTI CRITERI SINTATTICI NELLA CLASSIFICAZIONE DELLE PARTI DEL DISCORSO. ALCUNI QUESITI INVALSI SU PAROLE NON PROTOTIPICHE O POLIFUNZIONALI Daniela Notarbartolo, Giuseppe Branciforti 1 1. LE PARTI DEL DISCORSO

Dettagli

Logica Formale. Introduzione. Marco Piastra. Intelligenza Artificiale I. Intelligenza Artificiale I - A.A Logica Formale [1]

Logica Formale. Introduzione. Marco Piastra. Intelligenza Artificiale I. Intelligenza Artificiale I - A.A Logica Formale [1] Intelligenza Artificiale I Logica Formale Introduzione Marco Piastra Intelligenza Artificiale I - A.A. 2010- Logica Formale 1] Sistemicità del linguaggio naturale Capacità di astrazione della descrizione

Dettagli

verso l esame di stato scuola secondaria di primo grado

verso l esame di stato scuola secondaria di primo grado verso l esame di stato scuola secondaria di primo grado PROVA DI ITALIANO Comprensione della lettura Scuola..................................................................................................................................................

Dettagli

Argomento La frase L oggetto diretto e l oggetto indiretto (fase 2): verbi transitivi e intransitivi. Attività Classifica i verbi!

Argomento La frase L oggetto diretto e l oggetto indiretto (fase 2): verbi transitivi e intransitivi. Attività Classifica i verbi! Argomento La frase L oggetto diretto e l oggetto indiretto (fase 2): verbi transitivi e intransitivi Attività Classifica i verbi! Destinatari: secondaria di I grado - classe prima Obiettivo di riflessione:

Dettagli

Modulo: III. Il lavoro livello: Basso

Modulo: III. Il lavoro livello: Basso 1. Che lavoro fai Conoscere i mestieri e collegarli a se stessi I nomi dei mestieri e le funzioni svolte verbo essere e avere Fotocopia con il dialogo e 1 con la relativa comprensione scritta Fotocopia

Dettagli

1. I pronomi personali oggetto diretto e indiretto 1.1. I pronomi personali atoni e tonici

1. I pronomi personali oggetto diretto e indiretto 1.1. I pronomi personali atoni e tonici 1. I pronomi personali oggetto diretto e indiretto 1.1. I pronomi personali atoni e tonici In questo primo paragrafo ci soffermiamo sulla differenza fra pronomi personali atoni e tonici. Nelle frasi dei

Dettagli

Arrivederci! 1 Unità 9 Una giornata in famiglia

Arrivederci! 1 Unità 9 Una giornata in famiglia Con la mia famiglia Indicazioni per l insegnante Obiettivi didattici parlare della famiglia utilizzo degli aggettivi possessivi con i nomi di parentela al singolare e al plurale Svolgimento Dividete la

Dettagli

Quali fatti linguistici vanno presi in considerazione nelle prove? Come vanno designati (terminologia)? In quali cicli scolari vanno proposti?

Quali fatti linguistici vanno presi in considerazione nelle prove? Come vanno designati (terminologia)? In quali cicli scolari vanno proposti? 1 LA RIFLESSIONE SULLA LINGUA NELLA PROVA INVALSI DI ITALIANO Maria G. Lo Duca. Che cosa misurano le prove Invalsi, relativamente alla riflessione sulla lingua 1? Questo è un primo problema, che ha a che

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO Scuola Secondaria di primo grado classi prime Insegnante: Enrico Masi. Solidi, liquidi e gas

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO Scuola Secondaria di primo grado classi prime Insegnante: Enrico Masi. Solidi, liquidi e gas ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO Scuola Secondaria di primo grado classi prime Insegnante: Enrico Masi Solidi, liquidi e gas 1 PREFAZIONE Alcune note sul metodo usato Non si deve dare definizioni

Dettagli

QUIZ. 1- Scegli la frase che ti sembra più corretta:

QUIZ. 1- Scegli la frase che ti sembra più corretta: QUIZ DATA: 1- Scegli la frase che ti sembra più corretta: a- Il mare occupa una piccola parte del Pianeta Terra b- Il mare occupa la metà esatta del Pianeta Terra c- Il mare occupa la maggior parte del

Dettagli

Classificazione dei vrebi in base alla valenza: - avalenti o zerovalenti > nessun argomento es. piove, nevica

Classificazione dei vrebi in base alla valenza: - avalenti o zerovalenti > nessun argomento es. piove, nevica I verbi Valenza verbale: indica il numero di elementi che devono obbligatoriamente accompagnare il verbo. Questi gruppi nominali sono detti argomenti. Gli altri elementi non obbligatori che occorrono in

Dettagli

TEST III (Unità 9, 10 e 11)

TEST III (Unità 9, 10 e 11) TEST III (Unità 9, 10 e 11) 1) Indica l alternativa che non può completare le frasi date. (1)... fosse possibile parcheggiare in questa strada. a) Non sapevo che... b) Ho saputo che... c) Credevo che...

Dettagli

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO. Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO. Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware 1 LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Barriera di astrazione Fortran Cobol Basic Pascal Python C

Dettagli

Argomento La frase L unità verbale nominale e il predicato nominale

Argomento La frase L unità verbale nominale e il predicato nominale Argomento La frase L unità verbale nominale e il predicato nominale Attività La copula è un legame Le funzioni del verbo essere Le possibili valenze dell unità verbale nominale Il predicato nominale Destinatari:

Dettagli

A SCUOLA LIVELLO 3. Osserva le vignette. Poi ascolta. A cura di: Nadia Marinelli. Education Department Italian Consulate in London

A SCUOLA LIVELLO 3. Osserva le vignette. Poi ascolta. A cura di: Nadia Marinelli. Education Department Italian Consulate in London A SCUOLA LIVELLO 3 Education Department Italian Consulate in London 1 Osserva le vignette. Poi ascolta. LE MATERIE SCOLASTICHE Collega l'immagine alla parola. e Art Inglese Storia Scienz e toria o m e

Dettagli

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware 1 LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Barriera di astrazione C Fortran Modula-2 Cobol Algol Basic

Dettagli

Il codice linguistico

Il codice linguistico Laboratorio Linguistico Il Testo narrativo Il codice linguistico www.nicolanapolitano.altervista.org App Generation Writers I. C. San Francesco Nicola Napolitano Anguillara Sabazia - RM Le funzioni e la

Dettagli

Argomento La frase. Nel nucleo della frase (fase 2)

Argomento La frase. Nel nucleo della frase (fase 2) Argomento La frase Nel nucleo della frase (fase 2) Attività Come è fatto il predicato? Destinatari: primaria classe quarta Obiettivo di riflessione: riconoscere il predicato Durata: 2 ore Sillabo pp. 30

Dettagli

La Morfologia. L aggettivo

La Morfologia. L aggettivo La Morfologia L aggettivo L aggettivo - Definizione L aggettivo è la parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicarne qualità e caratteristiche. Esso concorda in genere e numero con il

Dettagli

CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE

CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE è inscindibile da chi sei al livello più profondo. L Adesso Ci sono molte cose importanti nella tua vita, ma solo una conta in modo assoluto. Conta se hai successo o se fallisci

Dettagli

Alda Baldaccini Patrizia Pugliese Maria Cristina Zanti IL MIO LIBRO DI ITALIANO

Alda Baldaccini Patrizia Pugliese Maria Cristina Zanti IL MIO LIBRO DI ITALIANO Alda Baldaccini Patrizia Pugliese Maria Cristina Zanti IL MIO LIBRO DI ITALIANO 1998 by G. B. Palumbo & C. Editore S.p.A. progetto grafico e coordinamento tecnico Federica Giovannini videoimpaginazione

Dettagli

Il tempo libero. Livello A1

Il tempo libero. Livello A1 Obiettivo specifico 2 obiettivo nazionale 3 lett. I) Record rete territoriale per l emersione, il contrasto e la rilevazione delle discriminazioni etnico-razziali Il tempo libero Livello A1 Laboratorio

Dettagli

Dalla frase semplice alla frase nucleare (fase 2) La frase nucleare: le valenze del verbo

Dalla frase semplice alla frase nucleare (fase 2) La frase nucleare: le valenze del verbo Argomento La frase Dalla frase semplice alla frase nucleare (fase 2) La frase nucleare: le valenze del Attività Quanti argomenti ha il? Destinatari: secondaria di I grado - classe prima Obiettivo di riflessione:

Dettagli

Relazione convegno sui BES del 23 febbraio 2015 a cura delle professoresse Maria Margherita Carrozzini e Maria Salvatora Elia

Relazione convegno sui BES del 23 febbraio 2015 a cura delle professoresse Maria Margherita Carrozzini e Maria Salvatora Elia Relazione convegno sui BES del 23 febbraio 2015 a cura delle professoresse Maria Margherita Carrozzini e Maria Salvatora Elia Il 23 febbraio, presso l'hotel Tiziano di Lecce, si è tenuto un convegno patrocinato

Dettagli

INDICE STRUTTURATO 2^ UNITA

INDICE STRUTTURATO 2^ UNITA INDICE STRUTTURATO 2^ UNITA FUNZIONI COMUNICATIVE : Riconoscere e numerare oggetti e persone nell ambito scolastico Saper dire e chiedere agli altri l età e la classe frequentata Riconoscere le azioni

Dettagli

LA CHIESA IN EUROPA TRA IL 400 E IL E' l'insieme di tutte le persone che credono in Gesù Cristo. Capi dei Sacerdoti di un grande territorio

LA CHIESA IN EUROPA TRA IL 400 E IL E' l'insieme di tutte le persone che credono in Gesù Cristo. Capi dei Sacerdoti di un grande territorio LA CHIESA IN EUROPA TRA IL 400 E IL 1000 In questi anni la vita delle persone è difficile nelle terre che sono state dell'impero Romano. Perché la vita è difficile? C'è la guerra, perché i barbari entrano

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ANAGNI 2 A.S. 2015/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO ANAGNI 2 A.S. 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO ANAGNI 2 A.S. 2015/2016 METODO ANALOGICO di CAMILLO BORTOLATO Teoria dell apprendimento intuitivo della matematica INTRODUZIONE COSA E IL METODO ANALOGICO? Il Metodo Analogico è basato

Dettagli

GLI AGGETTIVI AGG. QUALIFICATIVI: INDICANO UNA QUALITA GRADO POSITIVO, COMPARATIVO, SUPERLATIVO. AGG. POSSESSIVI: INDICANO IL POSSESSO

GLI AGGETTIVI AGG. QUALIFICATIVI: INDICANO UNA QUALITA GRADO POSITIVO, COMPARATIVO, SUPERLATIVO. AGG. POSSESSIVI: INDICANO IL POSSESSO GLI AGGETTIVI 1 SI TROVANO VICINO AL NOME, SONO VARIABILI (MASCH/FEMM SING/PLUR) E POSSONO ESSERE DI VARI TIPI: AGG. QUALIFICATIVI: INDICANO UNA QUALITA GRADO POSITIVO, COMPARATIVO, SUPERLATIVO. BELLO,

Dettagli

Verbi sovrabbondanti

Verbi sovrabbondanti Verbi difettivi Verbi che non presentano alcuni modi o tempi o persone Es. p. 274-275 vb. Addirsi vb. Aggradare vb. Bisognare vb. Fervere vb. Prudere vb. urgere Verbi sovrabbondanti Sono verbi che mantengono

Dettagli

QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009

QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009 QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009 RIFERIMENTI NORMATIVI INDICAZIONI NAZIONALI 2003 (OSA) L. n 53/2003 e D. Lgs 59/2004 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULO 2007 QUADRO DI RIFERIMENTO

Dettagli

Comunicare e parlare

Comunicare e parlare Lo sviluppo del lessico Fase I Fase II 12-16 mesi circa 17-22 mesi circa L ampiezza del vocabolario si attesta in media sulle 10 parole Maggiore rapidità nell acquisire nuove parole Può assumere la forma

Dettagli

Modulo: I. Mi presento Livello: Basso

Modulo: I. Mi presento Livello: Basso 1. Saluti, Spelling ufficiale Imparare la distinzione dei saluti: in base all'ora e alla formalità. Imparare l'alfabeto ufficiale per lo spelling saluti, alfabeto spelling (nomi di città) - fogli esercizi

Dettagli

Un ultimo suggerimento Per capire se ci vuole l'h

Un ultimo suggerimento Per capire se ci vuole l'h Altre informazioni, per capire bene leggi attentamente! possedere Avere HAI sentire agire a chi? AI dove? come? possedere HANNO sentire agire N.B. : ANNO è quello del calendario HANNO significa AVERE Un

Dettagli

Verso l invalsi. C era una volta un re in Thule fino alla tomba tanto fedele, a cui l amata in punto di morte aveva dato una coppa d oro.

Verso l invalsi. C era una volta un re in Thule fino alla tomba tanto fedele, a cui l amata in punto di morte aveva dato una coppa d oro. Invalsi Sera C era una volta un re in Thule fino alla tomba tanto fedele, a cui l amata in punto di morte aveva dato una coppa d oro. Nulla gli era più caro di quella, sempre alle feste la vuotava. Gli

Dettagli

Morfologia della LIS

Morfologia della LIS Morfologia della LIS La LIS possiede meccanismi morfologici attraverso i quali le parole possono essere modificate DERIVAZIONE: aggiungendo un suffisso ad un segno si modifica il suo significato. In LIS

Dettagli

PROGRAMMAZIONE LINGUA ITALIANA. Classe quarta

PROGRAMMAZIONE LINGUA ITALIANA. Classe quarta PROGRAMMAZIONE LINGUA ITALIANA Classe quarta ASCOLTARE E PARLARE 1. Strategie essenziali dell'ascolto. 2. Processi di controllo da mettere in atto durante l'ascolto. 3. Interazioni fra testo e contesto.

Dettagli

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.

Dettagli

Argomento La frase Frase semplice e frase complessa. Attività Definiamo la frase semplice e la frase complessa

Argomento La frase Frase semplice e frase complessa. Attività Definiamo la frase semplice e la frase complessa Argomento La frase Frase semplice e frase complessa Attività Definiamo la frase semplice e la frase complessa Destinatari: secondaria di I grado - classe prima Obiettivo di riflessione: distinguere la

Dettagli

Morfologia e sintassi: sicuri di sapere che cosa sono? Daniela Notarbartolo Diesse 13 ottobre 2012

Morfologia e sintassi: sicuri di sapere che cosa sono? Daniela Notarbartolo Diesse 13 ottobre 2012 Morfologia e sintassi: sicuri di sapere che cosa sono? Daniela Notarbartolo Diesse 13 ottobre 2012 Morfologia Libro di testo Categorie grammaticali o parti del discorso Sottocategorie Sintassi Analisi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO RIGNANO INCISA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO

ISTITUTO COMPRENSIVO RIGNANO INCISA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO ASCOLTARE E PARLARE ISTITUTO COMPRENSIVO RIGNANO INCISA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO Classi QUARTE Primo quadrimestre Obiettivi Attività - Interagire in una conversazione formulando domande e dando

Dettagli

1. Al lavoro. 1. Chi fa cosa? Metti la parola accanto alla definizione giusta. 2. Elimina la professione che non c entra.

1. Al lavoro. 1. Chi fa cosa? Metti la parola accanto alla definizione giusta. 2. Elimina la professione che non c entra. 1. Al lavoro 1. Chi fa cosa? Metti la parola accanto alla definizione giusta. INFERMIERE CUOCO - MECCANICO OPERAIO PARRUCCHIERE IDRAULICO POSTINO CANTANTE PROFESSORE CAMERIERE ATTORE CENTRALINISTA - DOTTORE

Dettagli

Prove INVALSI ITALIANO

Prove INVALSI ITALIANO I.C. FAENZA SAN ROCCO Prove INVALSI 2010-11 ITALIANO REPORT Quadro di riferimento Le competenze linguistiche valutate dalle prove INVALSI: COMPETENZA/CONOSCENZE GRAMMATICALI (ortografia e punteggiatura;

Dettagli

Semantica I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I

Semantica I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I Semantica I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I Cos è? Aspetti «interni» del linguaggio 2 i suoni linguistici la struttura delle parole la combinazione delle parole in gruppi

Dettagli

I Linguaggi di Programmazione

I Linguaggi di Programmazione I Linguaggi di Programmazione 1 Linguaggio naturale e linguaggio macchina La comunicazione uomo-macchina avviene attraverso formalismi che assumono la forma di un linguaggio. Caratteristiche del Linguaggio

Dettagli

Le parole si organizzano in sintagmi (gruppi, costituenti) gerarchizzati gli uni rispetto agli altri

Le parole si organizzano in sintagmi (gruppi, costituenti) gerarchizzati gli uni rispetto agli altri SINTASSI I STRUTTURA SINTAGMATICA Le parole si organizzano in sintagmi (gruppi, costituenti) gerarchizzati gli uni rispetto agli altri (1) [la signora ] [ legge [il giornale ]] Categorie grammaticali:

Dettagli