IL NOME. Daniela Notarbartolo
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- Miranda Marra
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1 IL NOME Daniela Notarbartolo
2 Definizione Ancora in classi della scuola secondaria il nome viene riconosciuto solo quando corrisponde alla definizione semplificata («indica persone animali o cose») Nomi non «prototipici» sono fonte di dubbio o di errore* lentezza, bellezza, verità (derivati da aggettivo) lucidatura, spegnimento, splendore (derivati da verbo) nomina, corsa (da verbo a suffisso zero) vagone ristorante, asilo nido (polirematici) *M.G. Lo Duca et a., in Perché la grammatica (cur. Fiorentino), Carocci 2
3 Domanda Invalsi D4. In ognuna delle seguenti frasi, a quale categoria appartiene la parola sottolineata? Metti una crocetta per ogni riga. a) Domani ci sarà la distribuzione dei premi ai vincitori delle Olimpiadi di grammatica. Nome Verbo b) I giovani sono sempre pronti a nuove avventure. d) Il generale prese il potere con un colpo di Stato. Aggettivo Verbo Nome Nome Prova nazionale
4 Rinforzare i criteri Bisogna rinforzare i criteri attraverso cui gli studenti possono «distinguere» Criteri semantici: il nome non indica solo persone animali o cose, ma qualunque cosa! Criteri sintattici: bisogna osservare la posizione del nome... rispetto al verbo (nella frase) rispetto ad altre parole (nel gruppo del nome)... e chi può occuparla («funzione» di nome) 4
5 1. Criterio semantico Il nome serve a NOMINARE qualunque entità Prima si nominano gli oggetti e le persone noti: il papà, la casa, il gatto; Piero, Mario, Francesco la lavagna, il banco, il cancellino Poi si dà il nome a entità nuove che si incontrano: il luccichìo, il riflesso, il risveglio, il tramonto l amicizia, la curiosità i rebbi (della forchetta), il raspo (dell uva) Anche se non esistono: il nanetto, il tappeto volante, Superbimbo lo strologhino, il lonfo, lo schrumpf* * da cui la fortunata serie dei Puffi 5
6 La questione dei nomi «astratti» Distinguere «concreto» da «astratto» introduce una distinzione impropria all interno dell esperienza. Molte cose non si vedono e non si toccano ma sono altrettanto reali di quelle che si vedono e si toccano: l intelligenza, la paura... Per i bambini dire che l amicizia è nome «astratto» non è adeguato : è molto più evidente l amicizia che vivono («astratto») che non un cacciatorpediniere che non hanno mai visto («concreto») 6
7 La questione dei nomi «astratti» Non dovrebbe essere dominante la preoccupazione di classificare i nomi Nome di persona animale o cosa Nome di processo, di qualità,... Piuttosto si può «nominare un sentimento», «nominare un azione» ecc. Il centro è il NOMINARE tutte le cose per farle entrare nell orizzonte della conoscenza, descriverle, entrare in rapporto con loro 7
8 Aiuta la derivazione lessicale navigazione è il nome del verbo navigare nevicata è il nome del verbo nevicare riscaldamento è il nome del verbo riscaldare debolezza è il nome dell aggettivo debole utilità è il nome dell aggettivo utile mansuetudine è il nome dell aggettivo mansueto Il suffisso su un verbo o un aggettivo lo fa diventare nome 8
9 2. Criterio sintattico Da soli i nomi sono protagonisti immobili Il bambino (non succede niente) Perché la scena si metta in moto ci vuole il verbo Il bambino gioca (succede qualcosa) 9
10 I nomi entrano nel discorso Dorothy, il leone, la gabbia, il cibo Dorothy porta il cibo al leone in gabbia Il leone in gabbia aspetta il cibo da Dorothy Dorothy appoggia il cibo fuori dalla gabbia del leone 10
11 I nomi entrano nel discorso Stessi nomi, diverse scene, diversa disposizione Dorothy, il leone, la gabbia, il cibo Dorothy porta il cibo al leone in gabbia Il leone in gabbia aspetta il cibo da Dorothy Dorothy appoggia il cibo fuori dalla gabbia del leone 11
12 2.1 I nomi «intorno» al verbo Dove stanno i nomi? (v. valenziale_1) La nipotina riceve un gattino dalla zia 12
13 Cambia il verbo La zia regala un gattino alla nipotina 13
14 NB Prototipi e varianti Anche i non prototipi si presentano attorno al verbo in «posizione» di nome gatto, sedia... bellezza (da bello)... corsa (da correre), luccichìo (da luccicare-luce) ferro-da-stiro (polirematico), 14
15 Strutture equivalenti prototipo Il gatto dorme 15
16 Strutture equivalenti derivato La bellezza affascina 16
17 Strutture equivalenti derivato a suffisso zero La corsa finì 17
18 Strutture equivalenti polirematico Il ferro da stiro scotta 18
19 Nomi equivalenti sostantivato Lavorare stanca 19
20 Derivazione lessicale e sintassi Cambiando «classe» le parole cambiano anche «posizione» navigazione debolezza piacevole fortunato nevicare utilizzare è il nome del verbo navigare è il nome dell aggettivo debole è l aggettivo del verbo piacere è l aggettivo del nome fortuna è il verbo del nome neve è il verbo dell aggettivo utile 20
21 Diverse posizioni dei derivati verbo... Nevica 21
22 Diverse posizioni dei derivati...diventa nome e si sposta La nevicata ha imbiancato le strade 22
23 Diverse posizioni dei derivati aggettivo... La maestra fa fare un esercizio utile 23
24 Diverse posizioni dei derivati...diventa verbo e si sposta La maestra utilizza una cartina geografica 24
25 Il Lonfo ovvero la sintassi non mente: i nomi «finti» si riconoscono subito! Il Lonfo non vaterca né gluisce e molto raramente barigatta, ma quando soffia il bego a bisce a bisce sdilenca un poco e gnagio s'archipatta. E' frusco il Lonfo! E' pieno di lupigna arrafferia malversa e sofolenta! Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna se lugri ti botalla e ti criventa. Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto che bete e zugghia e fonca nei trombazzi fa legica busia (probabile), fa gisbuto; e quasi quasi in segno di sberdazzi gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto t'alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi. (Fosco Maraini) 25
26 Diversa importanza I nomi intorno al verbo non sono tutti uguali La zia regala un gattino alla nipotina 26
27 Uno è più importante Il soggetto fa modificare il verbo Le zie regalano un gattino alla nipotina 27
28 Gli altri dipendono dal verbo Le zie regalano un gattino alla nipotina Col tempo si imparerà a riconoscerli e a descriverli 28
29 2.2 Rispetto ad altre parole Con chi sta il nome? Compagni fissi articolo la maestra apposizione la maestra Laura aggettivo-attributo la mia maestra, la maestra severa Altri compagni (modificatori del nome) la maestra della 5c la maestra che è arrivata oggi 29
30 Subito chiederanno se possono aggiungere La vecchia zia regala un gattino siamese alla nipotina preferita 30
31 Nome e gruppo del nome: sono equivalenti La maestra ritira i quaderni 31
32 ...sono equivalenti La maestra Laura ritira i quaderni 32
33 ...sono equivalenti La mia maestra ritira i quaderni 33
34 ...sono equivalenti La maestra severa ritira i quaderni 34
35 ...sono equivalenti La maestra della 5C ritira i quaderni 35
36 ...sono equivalenti La maestra che è arrivata oggi ritira i quaderni 36
37 4. Chi altro può fare da nome? Stanno nelle stesse posizioni del nome, e a volte con gli stessi «compagni» del nome, anche: - i sostantivati - i pronomi - le completive (v. valenziale_2) 37
38 nome = sostantivato = pronome: stessa posizione il panorama I ragazzi osservavano il sorgere del sole tutto questo 38
39 nome = frasi (completive): stessa posizione l ora Il passante chiede :«che ore sono?» che ore sono 39
40 Il nome è una classe ma anche una funzione sostantivato pronome completiva = sta al posto di un gruppo del nome = sta al posto di un gruppo del nome = sta al posto di un gruppo del nome 40
41 Sintesi sul nome A che cosa serve? Serve a nominare (oggetti reali, eventi, sentimenti,...) Dove stanno i nomi nella frase? Attorno al verbo («argomenti» del verbo) Che cosa può fare il (gruppo del) nome nella frase? Può fare da soggetto o da non-soggetto Con chi sta il nome? Con l articolo e l aggettivo (e anche altro) Chi altro fa la «funzione» di nome? Sostantivati e pronomi (e completive) occupano la sua stessa posizione 41
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