SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA

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1 Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI BIBBIENA (AR) 2) Codice regionale: RT 3C bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16) - NOME E COGNOME: CRISTINA MORALDI - DATA DI NASCITA:20/07/64 - CODICE FISCALE: MRLCST64L60A851W - INDIRIZZO MAIL:cristinamoraldi@casentino.toscana.it - TELEFONO: ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): - SILVIA ZICHELLA CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: IN BUONE MANI 4) Settore di intervento del progetto: ASSISTENZA anziani disabili giovani 4bis) Codice identificativo dell'area di intervento: CODICE AREA GEN 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

2 Allegato B) Il comune di Bibbiena in provincia di Arezzo fa parte della zona socio-sanitaria del Casentino, la zona è formata da 11 comuni, con una popolazione di circa abitanti al 31 dicembre Il Casentino ha un territorio prevalentemente montano, con una ristretta viabilità e undici piani urbanistici comunali, che definiscono un territorio prevalentemente agricolo, con piccoli insediamenti industriali, artigianali e commerciali situati lungo le principali vie di comunicazione. Le industrie sono sviluppate lungo le aree pianeggianti, vicine all unica strada di collegamento con l esterno, la SP 152 Umbro Casentinese Romagnola, dette aree coincidono, prevalentemente, con il territorio del comune di Bibbiena, conformazione che determina il motivo dell incremento della popolazione residente nel comune corso degli anni. Differenti sono i livelli di crescita della popolazione nella vallata, i comuni che hanno aumentato i propri residenti, valutando i dati della popolazione dal 2001 al 2011, sono cinque, ma solo due hanno avuto aumenti che superano le 500 unità: Bibbiena con 1252 nuovi abitanti e Poppi con 529, oltre a Pratovecchio 65, Montemignaio 38 ed Ortignano Raggiolo 30. Gli altri sei comuni del Casentino dal 2001 al 2011 hanno perso popolazione. Il comune di Bibbiena conta, alla data del 31 dicembre 2012, abitanti e presenta un tasso di invecchiamento della popolazione più consistente, rispetto alle altre 4 zone della provincia di Arezzo. Bibbiena - Popolazione per Età Anno % 0-14 % % 65+ Abitanti Indice Vecchiaia Età Media ,1% 65,6% 21,3% ,3% 43, ,6% 65,6% 20,9% ,6% 43, ,5% 65,6% 20,9% ,4% 43, ,2% 66,0% 20,9% ,3% 43, ,6% 65,7% 20,7% ,6% 43,6 Tabella da LA POPOLAZIONE ANZIANA DEL COMUNE DI BIBBIENA Interessanti la consistenza e le caratteristiche della fascia della popolazione anziana, che sembrano rimanere stabili negli anni dal 2007 al 2011, sopra considerati. Gli anziani con più di 65 anni d età sono circa Dalla ricerca BiSS, condotta dalla Agenzia regionale di Sanità Toscana (A.r.s.), che utilizza la scala inglese Sheerbroke, si è rilevato che l area della fragilità rappresenta una quota prossima ad 1/5 della popolazione di età superiore ai 75 anni (19,9%), con quote più significative nelle donne, che non negli uomini. Secondo la scala di misurazione citata, la stima della fragilità degli anziani nel comune di Bibbiena è di circa 272 persone. Se consideriamo invece la stima della non autosufficienza (secondo A.r.s. il 7,8% della popolazione oltre i 65 anni di età), si calcola, che il totale degli anziani non autosufficienti siano 204. P. Peruzzi (vedi fonti), individua cinque aree per mappare i bisogni presenti nella popolazione anziana del comune, calcolando secondo A.r.s. i numeri: 1. area del bisogno della salvaguardia della salute: 1258 anziani; 2. area della solitudine: 738 anziani; 3. area della fragilità: 272 anziani;

3 Allegato B) 4. area della non autosufficienza moderata: 61 anziani; 5. area della non autosufficienza grave: 143 anziani; 1. Area del bisogno della salvaguardia della salute Si tratta di attivare le forze sociali per operare e per mantenere in salute le 1258 persone anziane, incluse nella fascia fra i 65/74 anni residenti nel comune. Va rilevata la grande utilità sociale della fascia d età in parola, che si esprime sia nell esercizio dell aiuto familiare, in particolare verso i nipoti, ma anche nell esercizio di ruoli sociali attivi, anche attraverso il volontariato. 2. Area della solitudine Di per se l essere soli non è uno svantaggio, ma per qualsiasi persona ed in particolare per una persona anziana, l essere soli complica notevolmente la vita. Pensiamo ad un frattura al femore o quant altro ed aggiungiamo la dispersione nel territorio delle abitazioni. A tal proposito si rileva che i 738 anziani soli, sono circa il 28,12% della popolazione ultra sessantacinquenne e qui si trovano i soggetti, che hanno più bisogno di aiuto ed assistenza abitando, spesso, in piccole frazioni o casolari isolati e non potendo contare su vicini, parenti o amici. Un altro dato di notevole importanza, che merita di essere sottolineato è che nel comune vi è un alto numero di persone anziane oltre i 65 anni, con reddito pro-capite basso, al limite della povertà. Inoltre, una criticità emersa alla fine del 2012, è stata la chiusura di 74 Uffici Postali in Toscana dovuta all arretramento dei servizi nei territori marginali e montani. L Ufficio Postale rappresentava per quelle 74 comunità prima di tutto un presidio di civiltà e una grande risorsa per i cittadini che risiedono nelle frazioni. Per quanto riguarda il nostro territorio è stato chiuso l ufficio postale di Serravalle. Gli abitanti di questa frazione devono recarsi nell ufficio postale di Partina, di Soci o di Bibbiena che distano rispettivamente 9 e 10 e 15 km. Il Comune ha attivato, a proprio carico, un servizio di trasporto collettivo mensile che interessa 7/8 anziani residenti a Serravalle e zone limitrofe per una spesa di 110,00 al e per un giorno al. 3. Area della fragilità La condizione di fragilità (scala Sheerbroke ) è determinata dall esistenza di specifiche condizioni sociali o fisiche: vivere soli, impiegare più di 4 medicine al giorno, avere problemi alla vista, problemi alla memoria, etc. Detta area, formata da 272 anziani, è da monitorare e sostenere con i servizi sociali e sanitari. 4 e 5. Aree della non autosufficienza moderata e grave L area della non autosufficienza moderata o grave purtroppo definisce una situazione di perdita di autonomia dell individuo e lo sviluppo dei servizi si orienta verso l attivazione di una rete di solidarietà che aiuti la famiglia, anche dal punto di vista economico, nel gravoso compito dell assistenza e, in ultima analisi, la realizzazione di una nuova R.S.A. LA DIVERSA ABILITÀ La Zona Casentino evidenzia la presenza di un alto numero di soggetti diversamente abili, sia minori che adulti. Da un analisi dei dati epidemiologici a livello provinciale, infatti, si evince che la zona Casentino ha la percentuale più alta di persone disabili rispetto alla popolazione residente: 0,99%, contro una media

4 Allegato B) provinciale pari allo 0,73%. I predetti dati rilevano, che la percentuale più alta è presente nella tipologia Handicap Fisico, pari al 44%, al quale segue Handicap Psichico 35%; Pluri -handicap 14%; Handicap Sensoriale 7%. I residenti diversamente abili nel Comune di Bibbiena sono circa 120, molti dei quali usufruiscono dei servizi socio sanitari della zona, dei servizi scolastici o frequentano i centri diurni del territorio. Altri soggetti sono quasi esclusivamente a carico delle rispettive famiglie, a loro prevalentemente si rivolge il servizio di accompagnamento e compagnia attivato dal comune, contribuendo al benessere dei soggetti e alleviando l onere gravante sulla famiglia. DIVERSAMENTE ABILI ZONA CASENTINO TIPOLOGIA FASCE DI ETA TOTALE Psichico Fisico Sensoriale Pluri handicap TOTALE L'ubicazione degli utenti è collocata nell'intera vallata, ponendo problemi pratici all organizzazione dei servizi, per il complicato raggiungimento degli stessi. L integrazione sociale, la mancanza di autonomia personale e la presenza di genitori in età avanzata, sono i principali problemi da affrontare nell organizzazione dei servizi a sostegno delle persone diversamente abili, essa è resa difficile anche dalla stessa dispersione nel territorio degli utenti e dalla conformazione morfologica prevalentemente montana. Centri Diurni Socio-Educativi e Riabilitativi Sono attivi due Centri Diurni socio-educativi e riabilitativi per disabili, a Rassina e a Pratovecchio, dove l attività è finalizzata al mantenimento delle potenzialità residue, onde prevenire l'istituzionalizzazione degli utenti stessi e sostenendo, nel contempo, i congiunti nella difficile gestione familiare. Il totale dei diversamente abili residenti nel comune di Bibbiena inseriti nei centri diurni è di 8 soggetti. Soggetti diversamente abili in famiglia Per i soggetti diversamente abili, che hanno assolto l'obbligo scolastico e per i quali non è prevista, o voluta, la frequenza dei Centri Diurni socio-educativi e riabilitativi, sono attivati dal comune interventi di supporto a livello familiare e di aiuto personale, per favorire l inserimento del soggetto nel contesto sociale in cui risiede. Alcuni soggetti presentano un carico economico - assistenziale particolarmente impegnativo, per cui occorre incentivare od integrare l'impegno della famiglia di appartenenza, sostenendola con servizi educativi e sociali. I servizi forniti mirano a favorire le occasioni di socializzazione e di integrazione, sviluppando e sostenendo iniziative legate alla partecipazione ed organizzazione di momenti di aggregazione e di turismo sociale. Il totale della domanda emersa, compresi quattro minori per i quali si fornisce il solo accompagnamento scolastico, ammonta a 15 unità. Diversamente abili nelle scuole del territorio del comune di Bibbiena CASENTINO 2011

5 Allegato B) Infanzia 4 3 Primaria 9 8 Secondaria I grado 4 5 Secondaria II grado 7 6 TOTALE Comune di Bibbiena N.R. 16 DESTINATARI - BENEFICIARI DEL PROGETTO I destinatari degli interventi previsti nel presente progetto sono la popolazione anziana ed i soggetti diversamente abili, giovani e meno giovani, che non usufruiscono dei servizi diurni attivati in forma associata. Alcune fasi e attività del progetto, coinvolgeranno direttamente anche i giovani frequentanti la scuola dell obbligo, relativamente ad iniziative che saranno realizzate congiuntamente ad anziani e diversamente abili e relativamente alla promozione del servizio civile nazionale. MODALITA ATTUATIVE Agire sulla promozione del benessere, mettendo in rete, valorizzando e sostenendo le attività distribuite nel territorio, che a diverso titolo favoriscono l integrazione sociale e l affermazione di ruoli attivi degli anziani e dei diversamente abili, attivando i flussi informativi e stimolando incontri e collaborazione fra le istituzioni (servizi sociali ed educativi comunali, servizio sanitario, Istituti Comprensivi) e terzo settore. Dare spessore alla prevenzione dell emarginazione, del decadimento e del degrado, creando programmi ed interventi mirati sulle situazioni a maggior rischio (anziani soli e diversamente abili non inseriti nei centri diurni) e fragili (persone anziane sole che hanno subito traumi, lutti, fasi acute di patologie), come insieme di opportunità per svolgere attività motoria adeguata, servizi leggeri di sorveglianza attiva e di aiuto nelle autonomie, valorizzando il vicinato, il volontariato, il reticolo delle misericordie, le associazioni del volontariato e onlus. 6) Obiettivi del progetto: Il presente progetto si propone il consolidamento della domiciliarità, assunta come strategia di base delle politiche di sviluppo dei servizi a favore della popolazione anziana, intesa come insieme di servizi ed occasioni finalizzati a contrastare l isolamento e la solitudine, a prevenire l insorgenza o la cronicizzazione di fattori visti come causa o concausa della non autosufficienza, finalizzati ad evitare l istituzionalizzazione e a favorire la permanenza dell anziano nella propria abitazione e nel proprio ambiente. Il progetto tende inoltre ad incrementare la cultura dell integrazione della diversità, e favorire la realizzazione di attività e servizi in rete con i locali Istituti scolastici, le associazioni del volontariato e le cooperative sociali Onlus, per migliorare il benessere e l'integrazione sociale della persona anziana e/o diversamente abile. Il coordinamento fra servizi, enti ed il terzo settore potrà costituire una risorsa aggiuntiva, che andrà ad integrare la rete già esistente

6 Allegato B) aumentando il numero degli utenti raggiunti dai servizi ed il numero delle prestazioni, qualificando la capacità del territorio e della comunità, di prendersi cura dei soggetti più deboli. I volontari non effettueranno interventi di tipo professionale propri del personale in organico qualificato e specializzato, ma costituiranno un valore aggiunto alle attività del Servizio Sociale, svolgendo la loro attività per un totale di 12 mesi, articolato su 5 ore giornaliere per 6 giorni settimanali. L inserimento dei volontari nei servizi presuppone, da parte dei volontari la conoscenza diretta delle persone, che usufruiranno dei servizi e programmi d intervento individuali, oltre che la condivisione degli obiettivi con gli operatori incaricati. Il passaggio delle informazioni si articolerà in più momenti di incontro e di lavoro di gruppo con le figure professionali attive nei servizi comunali in cui saranno inseriti a supporto i volontari. La definizione dei compiti e delle funzioni di ogni operatore coinvolto nei progetti individuali, ivi compresi le mansioni che andrà a svolgere il volontario, avrà sempre come riferimento l Operatore di Progetto e l assistente sociale referente. Sono previsti periodici momenti di verifica e valutazione del progetto assistenziale e sarà in tale ambito, che verrà valutata l esperienza vissuta dal singolo volontario del servizio civile, ai fini della certificazione da parte dell ente delle competenze acquisite. Ai volontari non si richiedono competenze professionali specifiche ma motivazione ed attitudine alle relazioni interpersonali. I referenti comunali e gli operatori professionali coinvolti aiuteranno il volontario a sviluppare dette attitudini anche nel compimento dell esperienza stessa, sostenendolo e affiancandolo durante il percorso da compiere nei servizi sociali del Comune. FASI ATTUATIVE FASE 1 - INSERIMENTO E FORMAZIONE DEI VOLONTARI Fase a) Avvio del progetto - tempi previsti circa 4 settimane - presentazione dei volontari ai responsabili ed operatori dei servizi sociali comunali e zonali; sviluppo della conoscenza del territorio, degli utenti e dei servizi esistenti; affiancare i volontari agli operatori incaricati dell effettuazione dei servizi territoriali programmati; attivazione della formazione generale per le prime 20 ore; attivazione della prima parte della formazione specifica di 20 ore; passaggio delle informazioni relativamente ai progetti e programmi individualizzati di intervento, nei quali saranno inseriti i volontari, tenendo conto delle loro personali propensioni e competenze. Fase b) inserimento dei volontari nella fase operativa - tempi previsti dalla quinta settimana al quarto circa) - Progressivo inserimento dei volontari in servizio, tenendo conto delle personali competenze e predisposizioni; supervisione e tutoraggio dei formatori generali e specifici, per avviare i volontari all apprendimento della metodologia di lavoro scelta dall ente ed alle specificità dei singoli interventi; affiancamento operatori-volontari per sperimentare concretamente le relazioni

7 Allegato B) con anziani e disabili e con i loro nuclei familiari; partecipazione agli incontri periodici finalizzati alla messa a punto ed alla verifica del lavoro svolto nell ambito dei progetti individuali; formazione specifica seconda parte di 12 ore; seconda parte di formazione generale di 20 ore; Fase c) Completo inserimento dei volontari negli interventi ed attività programmati - tempi previsti dal quinto in poi - i volontari operano attivamente in esecuzione dei progetti e programmi di intervento previsti; i volontari partecipano ai previsti momenti di monitoraggio, confronto e verifica nei gruppi di lavoro; Completamento delle restanti ore di formazione generale (2) e specifica (10); Attività 1 Fase a Xx x Fase b xxxx xxxx xxxxx Fase c xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx xxxxx FASE 2 - ATTIVITA DA REALIZZARE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Attività di assistenza domiciliare leggera: Consegna farmaci e spesa a domicilio Accompagnamento per visite sanitarie, per adempimenti presso gli uffici postali ed altro Espletamento pratiche burocratiche Compagnia e socializzazione Facilitazione dei rapporti fra la persona anziana e/o disabile e le loro famiglie con i Servizi Sociali Realizzazioni di trasporti sociali funzionali alle varie necessità del singolo utente Attività di supporto socio - educativo: Accompagnamento e supporto finalizzato alla realizzazione di esperienze di socializzazione e integrazione Rispetto ai minori diversamente abili: - accompagnamento scolastico - supporto e sostegno in ambito scolastico - aiuto nello svolgimento di attività didattica in ambito familiare e/o CIAF - supporto alla famiglia nella funzione educativa Attività culturali, di socializzazione e promozione: promozione del servizio civile volontario organizzazione e gestione delle attività ricreative, sportive e di socializzazione rivolte ad anziani e diversamente abili, con il coinvolgimento, in taluni casi, anche del mondo giovanile; consolidamento e ampliamento delle attività culturali rivolte alle medesime fasce di utenza; attivazione di un punto di ascolto, accoglienza e relazione con il pubblico,

8 Allegato B) indirizzato in particolare ad anziani e giovani, relativo alle attività socio culturali ricomprese nel presente progetto, da realizzarsi presso la Biblioteca comunale; In merito alla promozione del servizio civile un volontario dovrà: collaborare alla gestione di uno sportello informativo per il servizio civile; predisporre un adeguato materiale informativo e promozionale; partecipare a incontri divulgativi nelle scuole, presso la Biblioteca comunale ed altri luoghi di socializzazione; collaborare con i responsabili ed i coordinatori dei servizi interessati; collaborare all attività di monitoraggio della progettazione locale. Obiettivo 1 - Prevenzione del decadimento, degrado ed isolamento delle persone anziane, con particolare attenzione alla fascia in condizione di fragilità e dei soggetti diversamente abili non inseriti nei centri diurni del territorio. Intervento sulla domanda emersa. Utenti da seguire n. 21 Indicatori di risultato: numero interventi effettuati sulle seguenti azioni di assistenza domiciliare leggera: Consegna farmaci e spesa a domicilio Accompagnamento per visite sanitarie ed altro Espletamento pratiche burocratiche Compagnia e socializzazione Facilitazione dei rapporti fra la persona anziana e/o disabile e le loro famiglie con i Servizi Sociali Realizzazioni di trasporti sociali funzionali alle varie necessità del singolo utente Recapito pasti caldi a domicilio. Obiettivo 2 - Sostegno, in ambito familiare, alle persone anziane fragili e ai soggetti diversamente abili. Intervento sulla domanda emersa. Utenti da seguire n. 32 Indicatori di risultato: numero interventi effettuati sulle seguenti attività di supporto socio-educativo: Accompagnamento e supporto finalizzato alla realizzazione di esperienze di socializzazione e integrazione Accompagnamento degli anziani residenti a Serravalle e zone limitrofe presso l ufficio postale di Partina e/o per altre necessità della vita quotidiana, con incremento del numero degli utenti che fino ad ora utilizzano il servizio di trasporto predisposto dal Comune e il numero di giorni in cui il servizio è svolto. Rispetto ai minori diversamente abili: - accompagnamento scolastico - supporto e sostegno in ambito scolastico - aiuto nello svolgimento di attività didattica in ambito familiare e/o C.I.A.F.(Centro Infanzia Adolescenza e Famiglia) - supporto alla famiglia nella funzione educativa. Obiettivo 3 - Attivare sinergie con i soggetti attivi nel territorio, con particolare attenzione a valorizzare le esperienze delle Misericordie, delle associazioni di volontariato e delle cooperative Onlus. Azione su aree precedentemente individuate

9 Allegato B) alla voce descrizione area d intervento Utenti di riferimento totali n anziani area del bisogno della salvaguardia della salute: 1258 anziani; area della solitudine: 738 anziani; diversamente abili residenti 120 Indicatori di risultato: numero interventi realizzati nell ambito delle seguenti attività culturali, di socializzazione e promozione: organizzazione e gestione delle attività ricreative, sportive e di socializzazione rivolte ad anziani e diversamente abili, coinvolgendo, in taluni casi, anche il mondo giovanile; consolidamento e ampliamento delle attività culturali rivolte alle medesime fasce di utenza; attivazione di un punto di ascolto, accoglienza e relazione con il pubblico, indirizzato in particolare ad anziani e giovani, relativo alle attività socio culturali ricomprese nel presente progetto, da realizzarsi presso la Biblioteca comunale; Obiettivo 4 - promozione del servizio civile regionale, inteso come risorsa sociale rivolta alle fasce giovanili e diffusione delle informazioni sulla buona pratica del servizio civile nazionale; Utenza prevista: alunni delle classi terze della scuola secondaria primo grado degli Istituti Comprensivi di Bibbiena e Soci; alunni delle classi quarte e quinte della scuola secondaria di secondo grado dell Istituto E. Fermi di Bibbiena; cittadini con particolare riferimento ai giovani fino a 30 anni di età, che parteciperanno agli incontri organizzati per la promozione del servizio civile; Indicatori di risultato: numero interventi realizzati e numero dei partecipanti, alle seguenti attività di promozione ed informazione per un totale di 10 ore complessive: n 2 incontri di circa 2 ore ciascuno con gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di 1 grado degli Istituti Scolastici Comprensivi di Bibbiena e Soci; n. 2 incontri di circa 2 ore ciascuno con gli studenti delle classi quarte e quinte dell ITIS di Bibbiena; n. 1 incontro di 2 ore, aperto alla cittadinanza, dedicata all informazione e promozione del servizio civile da tenersi presso la sala conferenze della Biblioteca comunale. 7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Le risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste saranno le seguenti:

10 Allegato B) il responsabile comunale dei Servizi socio culturali (con ultra decennale esperienza anche nel settore dell obiezione di coscienza e servizio civile volontario) le tre assistenti sociali competenti per territorio (laureate, una dipendente di questo Ente e le altre dipendenti della locale Azienda USL) due addetti comunali ai Servizi Sociali (dipendenti di ruolo, uno dei quali con ultra decennale esperienza anche nel settore dell obiezione di coscienza e servizio civile volontario) una addetta ai servizi educativi comunali (laureata, specializzata dipendente dell ente con ultra decennale esperienza anche nel settore dell obiezione di coscienza e servizio civile volontario) due addetti al servizio cultura e biblioteca (dipendenti di ruolo con ultra decennale esperienza anche nel settore dell obiezione di coscienza e servizio civile volontario) la coordinatrice zonale del Servizio Sociale professionale integrato altro personale socio - sanitario coinvolto nei singoli programmi di intervento comprende i responsabili di GOIM e GOIF, la neuropsichiatra, la logopedista e il responsabile del DSM dipendenti della locale Azienda USL, la coordinatrice pedagogica dei servizi per l infanzia del comune di Bibbiena. gli operatori di altri Enti pubblici e privati e delle locali Associazioni di volontariato e delle onlus attive nel territorio; i Dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi di Soci e Bibbiena, il Dirigente scolastico dell Istituto ISIS E. Fermi, presidenti e volontari Misericordie di Soci e Bibbiena e CRI di Bibbiena, cooperativa sociale Koinè Onlus, Il Rifugio di Francesco associazione Onlus, Associazione CIAF. 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell ambito del progetto. I sei volontari che svolgeranno il servizio civile presso l Ente nel settore dell assistenza saranno impiegati nel modo seguente: 2 volontari nell attività di assistenza territoriale leggera di accompagnamento e di compagnia agli anziani, attraverso la realizzazione di specifici programmi personalizzati di intervento, aiuto e socializzazione, contribuendo al compimento delle piccole azioni quotidiane necessarie ai vari utenti cercando di instaurare con essi un adeguato rapporto relazionale; 1 volontario sarà impiegato nella medesima assistenza rivolta agli adulti diversamente abili, mediante l attivazione di interventi di accompagnamento e compagnia analoghi a quelli previsti per la popolazione anziana; 1 volontario sarà impiegato per le attività di trasporto scolastico, oltre che per eventuale assistenza e supporto educativo sempre in ambito scolastico, dovrà collaborare, quindi, con il personale docente ed educativo del nido e degli Istituti scolastici comprensivi statali interessati; anche per i giovani studenti diversamente abili, potrà necessaria un attività di aiuto per lo svolgimento di attività didattiche in ambito familiare e/o presso il C.I.A.F.; 1 volontario sarà impiegato per le attività di accompagnamento degli anziani residenti a Serravalle e zone limitrofe presso l ufficio postale di Partina e/o per altre necessità della vita quotidiana, con incremento del numero degli utenti che fino ad ora utilizzano il servizio di trasporto predisposto dal Comune e il numero di giorni in cui il servizio è svolto. 1 volontario sarà impiegato nelle attività di promozione locale del servizio

11 Allegato B) civile, oltre che: - nell organizzazione e gestione delle attività ricreative, motorie e di socializzazione rivolte ad anziani e diversamente abili, coinvolgendo, in taluni casi, anche il mondo giovanile; - nel consolidamento e ampliamento delle attività culturali rivolte alle medesime fasce di utenza, quali incontri con autori, letture animate, educazione all utilizzo degli strumenti informatici compreso quello dell Open Source, attivazione di un punto di ascolto, accoglienza e relazione con il pubblico, indirizzato in particolare ad anziani e giovani relativo alle attività socio culturali ricomprese nel presente progetto da realizzarsi presso la Biblioteca comunale per anziani e giovani. 8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 6 9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio: 0 10) numero posti con vitto: 0 11) Numero posti senza vitto: 6 12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30 13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 6 14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: - massima riservatezza in merito a particolari informazioni di cui è possibile venire a conoscenza nell espletamento del servizio; - flessibilità oraria per poter organizzare al meglio i servizi programmati e quelli imprevisti, sia in orario mattutino che pomeridiano; - massima collaborazione per i momenti di verifica, supervisione e monitoraggio; - disponibilità all eventuale svolgimento del servizio anche in giorni festivi; - disponibilità a svolgere temporanee attività progettuali esternamente alla sede di realizzazione del progetto.

12 15) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2) 1 Uff. Servizi Sociali Bibbiena Via Berni n. 25 piano terra 5 2 Biblioteca comunale Bibbiena Via Cappucci n (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)

13 16) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede): - NOME E COGNOME: DANIELA AGOSTINI - DATA DI NASCITA: 18/11/ CODICE FISCALE: GSTDNL60S58D612A - INDIRIZZO MAIL: scuola.bibbiena@casentino.toscana.it - TELEFONO: CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Ufficio Servizi Sociali Bibbiena Via Berni 25 piano terra - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso svolto in data sede del corso oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI è già iscritta al corso che si terrà ad Arezzo, presso l Ospedale San Donato in data 5/06/ NOME E COGNOME: EDA NORCINI - DATA DI NASCITA: 03/11/ CODICE FISCALE: NRCDEA56S43A851Q - INDIRIZZO MAIL: biblioteca.bibbiena@casentino.toscana.it - TELEFONO: CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Biblioteca comunale Giovanni Giovannini Bibbiena Via Cappucci 48 - HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso svolto in data sede del corso oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI è già iscritta al corso che si terrà ad Arezzo, presso l Ospedale San Donato in data 5/06/2013

14 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Sarà effettuata attività di promozione del S.C.R. come risorsa sociale, rivolta soprattutto alla fascia dei giovani, dando informazione sui temi, le opportunità e le attività relative al Servizio civile, coinvolgendo tutti i volontari in servizio ed in particolare incaricandone uno, mediante: gestione di uno sportello informativo per il servizio civile, aperto presso la biblioteca comunale; predisposizione di adeguato materiale informativo e promozionale da distribuire ai giovani del territorio; organizzare incontri divulgativi nelle scuole, presso la Biblioteca comunale ed altri luoghi di socializzazione aperti alla cittadinanza o ai giovani; raccogliere e curare le informazioni da pubblicare nel sito internet del comune nel link: Servizio Civile volontario, insieme al referente comunale del servizio; Il presente progetto sarà pubblicizzato mediante: affissione al proprio albo pretorio ed in forma integrale sul sito internet del comune e sulla rete civica della U.d.C.M. sarà trasmesso a tutti gli Enti pubblici e Istituti scolastici della zona con preghiera di darne massima diffusione e pubblicizzazione una campagna informativa mediante avvisi, manifesti, volantini, articoli pubblicati su quotidiani o periodici locali promozione presso le scuole secondarie di primo e secondo grado verrà inviata apposita comunicazione a tutti i CIAF e sportelli informativi Informagiovani operanti sul territorio. Complessivamente, con la partecipazione di esperti del settore e il coinvolgimento dei volontari in servizio, saranno organizzati, nel periodo di svolgimento del servizio, 8 incontri ed una giornata, per un totale di 10 ore complessive: n 2 incontri di circa 2 ore ciascuno con gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di 1 grado degli Istituti Scolastici Comprensivi di Bibbiena e Soci; n. 2 incontri di circa 2 ore ciascuno con gli studenti delle classi quarte e quinte dell ITIS di Bibbiena; n. 1 incontro di 2 ore, giornata dedicata al servizio civile volontario aperta alla cittadinanza, dedicata all informazione e promozione del servizio civile da tenersi presso la sala conferenze della Biblioteca comunale. Durante lo svolgimento dei predetti incontri sarà consegnato anche del materiale promozionale ideato e realizzato dai volontari stessi. 18) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Per la valutazione e la verifica dell andamento delle attività progettuali, sia per la valutazione dell'apprendimento e della crescita da assicurare ai volontari, si prevede durante tutte le fasi di attuazione del progetto stesso, un monitoraggio continuo, rivolto sia ai volontari, che agli operatori di progetto, con delle attività di rilevazione precise. Le attività di rilevazione sono previste al termine dei primi sei mesi ed a conclusione del progetto stesso, mediante: Compilazione ed elaborazione di schede per la rilevazione dei servizi forniti; rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti;

15 Supervisione tutoraggio, colloqui con i volontari/e; somministrazione questionari anonimi ai volontari; I volontari, a metà e nell ultima settimana di realizzazione del progetto, saranno chiamati a compilare una scheda di auto valutazione, che dovrà evidenziare il loro grado di preparazione, motivazione e coinvolgimento, oltre che di soddisfazione complessiva in merito all esperienza maturata. Indicatori per i volontari indici quantitativi: percentuale copertura progetto; numero abbandoni (prima e durante il servizio); grado di incidenza sul contesto evidenziato; indici qualitativi: indice di soddisfazione generale; rispondenza attese; percezione dell utilità del proprio ruolo; sviluppo di nuove conoscenze; sviluppo di nuove competenze; qualità dei rapporti con altri operatori, con il responsabile locale e con il responsabile del progetto. Indicatori per gli operatori difficoltà incontrate con volontari difficoltà incontrate nella gestione e negli aspetti organizzativi eventuali conoscenze e competenze maturate e/o acquisite. 19) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Considerato che, prevalentemente, il presente progetto si propone l attivazione di interventi leggeri di aiuto e in ambito relazionale - emotivo, assunti come strategia di base delle politiche di sviluppo dei servizi a favore della popolazione anziana e/o soggetti con disabilità, finalizzati a contrastare l isolamento e la solitudine, oltre che, in taluni casi, a prevenire l istituzionalizzazione e a favorire la permanenza dell utente nella propria abitazione e nel proprio ambiente di vita, ai volontari non si richiedono titoli e/o competenze professionali specifiche, ma solamente adeguate motivazioni e attitudine alle relazioni interpersonali. Risulta comunque utile alla realizzazione del progetto il possesso di patente di guida cat. B e sufficiente conoscenza dei principali strumenti e programmi informatici. 20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio: 1.000,00 finalizzati alle previste attività di formazione e promozione del servizio civile, oltre che per il rimborso spese viaggio per far partecipare i giovani alla formazione aggiuntiva della Regione e a due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana.

16 21) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Saranno messi a disposizione tutte le risorse umane e strumentali necessarie alla completa realizzazione del progetto, quali: - costante attività di supporto, collaborazione, formazione e informazione da parte di personale qualificato, dipendente dell Ente e non - adeguati locali e spazi specifici - adeguate postazioni lavorative - attrezzature informatiche - telefoni, fax ed internet point - idonei automezzi comunali per gli spostamenti sul territorio utili alla realizzazione degli interventi previsti dal presente progetto. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Al completamento dell attività progettuale saranno riconosciute al volontario, a richiesta dello stesso, le competenze acquisite e l esperienza professionale svolta all interno del progetto, dettagliando le abilità sviluppate durante l anno di servizio. Tale certificazione potrà essere inserita nel curriculum professionale e formativo e utilizzata dal volontario in future collaborazioni professionali negli ambiti attinenti al servizio prestato, con particolare riferimento alle imprese, che lavorano in campo socio assistenziale, educativo e culturale. CONOSCENZE E COMPETENZE ACQUISIBILI: competenze e conoscenze connesse alle funzioni effettivamente svolte di assistenza domiciliare leggera e interventi socio educativi rivolti ad anziani, giovani e diversamente abili; competenze e conoscenze in ordine alla gestione e realizzazione di attività di accompagnamento, compagnia e supporto psicologico a persone anziane e/o parzialmente non autosufficienti o diversamente abili; verifica dell attitudine dimostrata in merito al contatto quotidiano con un utenza differenziata per età, necessità, istruzione personale; conoscenza dei servizi alla persona nell ambito della normativa di riferimento nazionale e regionale; conoscenza dell organizzazione e strutturazione dei servizi alla persona nella zona socio sanitaria Casentino; sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali, della capacità di lavorare in gruppo, della capacità di comunicare, di assumere responsabilità, di condividere obiettivi con il gruppo di lavoro. Sviluppo della conoscenza delle finalità e dei modelli organizzativi degli Enti locali; Sviluppo della conoscenza dell attività di prevenzione sui luoghi di lavoro, soggetti preposti, obblighi e responsabilità.

17 Formazione generale dei giovani 23) Sede di realizzazione: Sede comunale: c/o Biblioteca comunale e Ufficio Servizi Sociali 24) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà svolta direttamente dall Ente e verrà realizzata da personale dipendente qualificato e accreditato secondo le procedure previste per il servizio civile nazionale, che ha già realizzato l attività di formazione generale per i volontari di servizio civile in servizio presso l Ente negli anni passati (Sig. Dino Moneti, responsabile del Servizio Civile e responsabile dell U.O. n. 2; Dott.ssa Sandra Sonni, U.O.2.2, Responsabile procedimento servizi educativi; Ing. Guido Rossi, Responsabile U.O. n. 5 Lavori Pubblici Protezione Civile). 25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: 1. Formazione frontale su temi previsti dal programma consegnato ai volontari il primo giorno del corso. 2. Formazione interattiva, con coinvolgimento attivo dei partecipanti: discussione in aula, esercitazioni, role- playing, materiale audiovisivo 3. distribuzione materiale didattico, cartaceo e informatico. 26) Contenuti della formazione: MODULO n.1 Diritti e doveri del volontario e dell ente accreditato; lettura del contratto di servizio civile regionale e chiarimenti; presentazione del progetto In buone mani MODULO n. 2 Presentazione e conoscenza: apertura della relazione tra i componenti del gruppo di studio. Prime impressioni dei volontari sul servizio, loro motivazioni riguardo l adesione al progetto comunale ed esplicitazione delle aspettative; Analisi e riflessioni sul progetto comunale; Presentazione del programma di formazione generale e delle metodologie che saranno utilizzate. MODULO n. 3 La nozione di difesa della Patria secondo la nostra Costituzione; storia dell obiezione di coscienza: dal servizio civile alternativo, al servizio militare, al servizio civile; carta di impegno etico: identità e finalità del SCR; la difesa civile nonviolenta; la nonviolenza, l educazione alla pace;

18 servizio civile e la promozione della pace; MODULO 4 Introduzione alla comunicazione interpersonale: glossario Riflessioni sulla comunicazione, modelli formali; I tre livelli della comunicazione: verbale, non verbale e paraverbale; empatia ed ascolto attivo; finestra di Johari e i quattro quadranti; il conflitto; mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti; MODULO 5 Disagio e diversità; forme di cittadinanza attiva; il volontariato e l associazionismo; terzo settore e sussidiarietà; democrazia possibile e partecipata; MODULO 6 Analisi dei bisogni: scala di Maslow e secondo Murray; concetto di povertà e povertà relativa; Storia della solidarietà I poveri in Casentino - dati dell Osservatorio Provinciale di Arezzo; Il Regolamento Sociale Comprensoriale: risposte degli enti locali allo stato di povertà; Discussione ed analisi temi proposti MODULO 7 D. Lgs. 267/2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"; Il funzionamento dell ente locale nell ambito delle pubbliche amministrazioni e nel contesto territoriale: ruolo, competenza, programmazione, presenza; il Casentino e gli enti locali; MODULO 8 Educazione civica Protezione civile, protezione dai rischi ed interventi di soccorso. Prevenzione, conoscenza e difesa del territorio. MODULO 9 D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni attività di prevenzione sui luoghi di lavoro, soggetti preposti, obblighi e responsabilità. Ufficio tecnico, funzionamento e compiti. 27) Durata (espressa in ore): 42

19 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani 28) Sede di realizzazione: Ufficio Servizi Sociali e Biblioteca comunale 29) Modalità di attuazione: La formazione specifica verrà realizzata con personale dell Ente qualificato in materie socio assistenziali e con esperienza sia nell organizzazione di attività di assistenza e integrazione che nell organizzazione di attività culturali rivolte ad anziani e diversamente abili. Ass. sociale MARILENA SANTORO nata a Avigliana (TO) il 22/02/1965 e residente ad Arezzo in via E. Torricelli n. 1 CRISTINA MORALDI, nata a Bibbiena il 20/07/64 e residente a Bibbiena, in via Dante n. 30 SILVIA ZICHELLA nata a Roma 03/07/1965 e residente a Bibbiena, loc. Soci, via Mazzini n ) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: - Formazione in aula su moduli con supporti cartacei, informatici - Modalità di svolgimento del servizio e rapporto con l utenza - Lezioni specifiche con i volontari per affrontare le problematiche che potrebbero emergere dalle attività - Analisi di gruppo di eventuali casi particolari - Formazione sul campo condotta da operatori professionali e assistenti sociali 31) Contenuti della formazione: Gli obiettivi formativi del presente progetto si possono distinguere in: conoscenze strumentali necessarie allo svolgimento delle mansioni previste dal servizio, conoscenze teoriche relative a normative, forme organizzative e modalità di intervento, acquisizione di competenze personali nella relazione di aiuto, sostegno ed educativa. La formazione specifica prevede l individuazione di 3 fasi così articolate: 1^ fase 20 ore Nelle prime 4 settimane verranno svolti incontri di formazione personale e di gruppo, riguardante la capacità di gestire le dinamiche relazionali e la realizzazione in equipe dei progetti e programmi di intervento. Il percorso formativo prevede un lavoro di analisi su:

20 - normativa nazionale e regionale in materia di servizi sociali - il lavoro di gruppo - progetti e programmi individuali di assistenza - il contesto sociale territoriale degli interventi - la rete dei servizi e i soggetti utenti - la movimentazione nei disabili non autosufficienti - attività di reference e di orientamento nell ambito della biblioteca; 2^ fase - per complessive 12 ore( ): - lo stato di bisogno - la non autosufficienza - gli aspetti motivazionali - le cure domiciliari - concetti generali riguardo a menomazione, disabilità, handicap - conoscenza delle principali malattie e menomazioni causanti disabilità - la gestione dei software necessari allo svolgimento delle attività di prestito bibliotecario e interbibliotecario; 3^ fase - per 10 ore complessive: - Prevenzione e stili di vita - le dinamiche relazionali - la capacità di gestire situazioni di difficoltà - la gestione e risoluzione di conflitti interpersonali nell ambito lavorativo 32) Durata (espressa in ore): 42 Altri elementi 33) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale (diversa dall'operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto): Nome e cognome: Silvia Zichella Ruolo Coordinatore di progetto corso frequentato Corso per coordinatore di progetto data del corso 09/04/2013 sede Asl 8 Ospedale San Donato Nome e cognome: Cristina Moraldi Ruolo Responsabile di progetto corso frequentato Corso per responsabile di progetto data del corso 16/04/2013 sede Misericordia di Arezzo 34) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana: SI

21 35) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza: SI n progetti presentati: 1 n posti richiesti complessivamente: 6 36) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI 37) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila): Denominazione ente Codice RT Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato Il sottoscritto Bernardini Daniele nato a Bibbiena (AR) il 27/07/1964 in qualità di responsabile legale dell'ente Comune di Bibbiena dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Data, 22/04/2013 Il Sindaco/ Responsabile legale dell ente Daniele Bernardini

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