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1 Il sistema di gestione della sicurezza e salute sul lavoro OHSAS 18001:2007 e il Modello di organizzazione e controllo secondo il D. Lgs. 231/01 Venerdì 20 marzo 2009 Centro Congressi Relaisfranciacorta Via Manzoni, Colombaro di Corte Franca (BS)

2 L'importanza del D. Lgs. 231/2001 Prima del D. Lgs. n. 231/2001 Soltanto l'autore (persona fisica) del fatto illecito rispondeva penalmente per il fatto illecito compiuto Dopo il D. Lgs. n. 231/2001 Sia l'autore (persona fisica) del fatto illecito che l'ente di appartenenza rispondono penalmente per il fatto illecito compiuto L'ente di appartenenza continuava a svolgere regolarmente le proprie attività L'ente può essere soggetto a una serie di sanzioni, pecuniarie e interdittive, previste dal decreto stesso

3 Responsabilità parapenale Responsabilità amministrativa da reato Tipo di responsabilità che coniuga i tratti essenziali del sistema penale con quelli del sistema amministrativo - il meccanismo di irrogazione delle sanzioni è basato sul processo penale (Art. 34) - l'autorità competente a contestare l'illecito è il Pubblico Ministero (Art. 35) - l'autorità competente adi irrogare le sanzioni è il Giudice penale (Art. 36) - le condanne sono riportate nel Casellario Giudiziale Penale

4 Esonero da responsabilità L'esonero dipende da Adozione di modelli di organizzazione e gestione Elusione fraudolenta (aggiramento intenzionale) Istituzione di un organismo di vigilanza Assenza di carenze nel monitoraggio

5 Soggetti destinatari Soggetti destinatari della disciplina (Art. 1, co. 2) - Società di persone - Società di capitali - Società cooperative - Associazioni con o senza personalità giuridica - Altri enti privati con o senza personalità giuridica - Enti pubblici economici

6 Soggetti esclusi Soggetti esclusi dalla disciplina (Art. 1, co. 3) -Stato - Enti pubblici territoriali (Regioni, Province, Comuni) - Enti pubblici non economici - Enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale - Aziende ospedaliere - Istituti di assistenza - Scuole e Università pubbliche - Ordini e collegi professionali -ACI -CRI - Imprese individuali (Cass. Pen., , n )

7 Condizioni perché sia configurabile la responsabilità Commesso un reato a cui la legge collega la responsabilità dell'ente Nell'interesse o a vantaggio dell'ente L'autore sia un soggetto in posizione apicale o sottoposto

8 Reati presupposto Per quali reati è responsabile l'ente? L'ente è responsabile solo per i reati specificamente indicati dalla legge (Art. 2) c.d. catalogo dei reati presupposto Reati non contemplati nel catalogo non danno luogo a responsabilità

9 Catalogo dei reati presupposto - Delitti contro la Pubblica Amministrazione - Reati societari - Reati di terrorismo e di eversione dell'ordine - Reati contro la personalità individuale - Market abuse - Reati transnazionali - Reati contro la fede pubblica - Infortunistica sul lavoro

10 Criterio oggettivo e soggettivo Quali sono i criteri di imputazione di un reato all'ente? Criteri oggettivi Criteri soggettivi - Reati commessi nell'interesse o a vantaggio della società - Reati commessi da soggetti legati alla società Colpa dell'ente, caratterizzata in modo diverso a seconda dell'autore del reato

11 Criterio di imputazione oggettiva Criterio di imputazione oggettiva (Art. 5, co. 1) Interesse Vantaggio Azione finalizzata all'utilità dell'ente. Indagine su elemento soggettivo dell'autore Concreta acquisizione di una utilità economica per la società. Indagine oggettiva Valutazione ex ante Valutazione ex post

12 Soggetti in posizione apicale Soggetti che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa (Art. 5, co. 1, a) - Amministratori - Direttori generali - Rappresentanti legali a qualsiasi titolo - Preposti a sedi secondarie - Direttori di divisione

13 Soggetti sottoposti Sono tutti i soggetti che eseguono nell'interesse dell'ente le decisioni intraprese dal vertice (Art. 5, co. 1, b) Criterio verifica caso per caso su natura rapporto e continuità attività - Lavoratori dipendenti - Collaboratori -Agenti - Parasubordinati - Consulenti

14 Criterio di imputazione soggettivo Criterio di imputazione soggettivo L'ente è colpevole se ha voluto o consentito la commissione del reato Colpa di organizzazione per mancata prevenzione

15 Colpa dell'ente: soggetti apicali Colpa dell'ente soggetti apicali Principio di immedesimazione organica Il vertice esprime la volontà dell'ente Se commette dei reati esprime la volontà criminosa dell'ente

16 Soggetti apicali Soggetti apicali La società è presunta colpevole salvo che provi che il modello è stato fraudolentemente eluso Inversione onere della prova -Il PM non deve provare la colpa della società - è l'ente che deve dimostrare l'innocenza

17 Colpa dell'ente: soggetti sottoposti Colpa dell'ente soggetti sottoposti Solo se sono stati violati gli obblighi di direzione e controllo Colpa di organizzazione Mancata attività di presidio sulle attività e di vigilanza sui subordinati

18 Soggetti sottoposti Soggetti sottoposti L'ente risponde solo se la commissione dell'illecito è stata resa possibile dall'inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza generalmente facenti capo agli organi dirigenti L'ente non è presunto colpevole Il PM deve provare la colpa della società per inosservanza degli obblighi di direzione e vigilanza

19 Tipologia delle sanzioni - Sanzioni pecuniarie - Sanzioni interdittive -Confisca - Pubblicazione della sentenza - Sanzioni sostitutive

20 Dimostrare la non colpevolezza Come si può dimostrare la non colpevolezza dell'ente? Reato commesso da soggetti apicali Reato commesso da soggetti subordinati -Modello efficace nel prevenire i reati del tipo di quello commesso - Modello attuato -Istituzione di un OdV autonomo che ha vigilato - Elusione fraudolenta da parte del soggetto -Modello efficace nel prevenire i reati del tipo di quello commesso - Modello attuato -Istituzione di un OdV autonomo che ha vigilato

21 Modello organizzativo Modello organizzativo Se adottato Se non adottato Esimente della responsabilità Responsabilità dell'ente Possibile risarcimento danni amministratori

22 Componenti del modello organizzativo - Codice etico - Mappa dei rischi e protocolli - Piano di miglioramento - Sistema disciplinare

23 Caratteristiche del modello organizzativo -Efficace -Specifico -Attuale

24 Tempi di predisposizione del modello organizzativo Prima della commissione del reato Prima della dichiarazione di apertura del dibattimento Entro 20 giorni dalla notifica della sentenza L'ente non è responsabile Riduzione sanzioni Non si applicano le sanzioni interdittive Conversione sanzioni interdittive in sanzione pecuniaria

25 Rilevazione della struttura organizzativa Obiettivi Principali attività Risultati - Individuazione struttura - Linee gerarchiche - Mansioni, ruoli e responsabilità dell' organico - Analisi organigrammi e mansionari - Interviste e questionari - Rilevazione dei ruoli, delle mansioni e delle responsabilità

26 Mappatura delle aree di rischio Obiettivi Principali attività Risultati - Individuazione delle aree di rischio di commissione reati -Monitoraggio delle modalità di svolgimento delle attività - Interviste con i soggetti che operano nelle aree a rischio -Esame dei rapporti con la P.A. - Individuazione svolgimento delle attività a rischio - Mappatura arre a rischio - Rilevazione dei modi potenziali di commissione dei reati - Individuazione dei comportamenti che potrebbero portare alla commissione di reati

27 Esame delle procedure aziendali esistenti Obiettivi Principali attività Risultati Rilevare il vigente sistema di gestione del rischio nelle aree identificate come critiche Analisi e valutazione delle procedure esistenti Rilevazione delle carenze nelle procedure esistenti o di loro assenza

28 Elaborazione di un codice etico Obiettivi Principali attività Risultati Definire un codice etico che riassuma i valori ai quali deve uniformarsi l'attività e l'organizzazione dell'ente - Identificazione di valori di riferimento - Elaborazione del sistema sanzionatorio -Elaborazione del codice etico Definizione di regole di comportamento di riferimento nei rapporti con gli interlocutori pubblici e privati

29 Elaborazione di un modello organizzativo Obiettivi Principali attività Risultati Predisposizione di un modello in grado di esentare l'ente da responsabilità amministrativa - Disciplina organo di vigilanza - Ideazione procedure e protocolli comportamentali e ideazione sistema sanzionatorio Modello da approvare dall'organo dirigente

30 GRAZIE PER L'ATTENZIONE

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