Ma che bel castello... Un viaggio a ritroso nel

Transcript

1

2 70 Ma che bel castello... Antichi manieri e rocche medievali fra Parma e Piacenza, è il suggestivo viaggio a ritroso, fra arte, storia e leggende. E si parla ancora di fantasmi... Elena Pizzetti Un viaggio a ritroso nel tempo dal Medioevo al Rinascimento, tra manieri, rocche e castelli che sono stati teatro di vicende politiche, trame di corte, epopee di nobili dinastie e amori di dame e condottieri, ma anche di fermenti artistici, economici, intellettuali. Dove vivono molte leggende legate ad antichi fantasmi. È il Ducato di Parma e Piacenza, lembo di terra ricco di boschi e vigneti che sta tra l Appennino e il Po, dove l associazione Castelli del riunisce 22 gioielli architettonici, 12 nel parmense e 10 nel piacentino, a volte adibiti anche a camere di charme. Medioevo piacentino Sul crinale che divide le valli dei torrenti Ongina e Stirone, il borgo fortificato di Vigoleno, perfettamente conservato, proviene direttamente dal Medioevo. Meritano una visita la chiesa di San Giorgio della seconda metà del XII secolo e il percorso museale medie-

3 Weekend 71 Veduta sul chiostro di San Pietro in Cerro, nel piacentino. Il castello custodisce una ricca biblioteca storica e il Museum in Motion con 800 opere Fra boschi e vigneti spuntano gioielli architettonici. Alloggiando nei castelli ci si immerge nell atmosfera che fu di dame e cavalieri vale allestito presso Casa Tanzi. Ma, per immergersi appieno nell atmosfera fatata che fu di dame e cavalieri si può alloggiare nel Castello, tra ambienti suggestivi e magari dormire nelle torri di guardia dove sono state ricavate suite di fascino. È legata a Luchino Visconti la nascita della Rocca Viscontea di Castell Arquato, che ancor oggi domina, con le sue torri, l intera Val d Arda. A due passi, un soggiorno di charme è offerto dalla casa che diede i natali a Luigi Illica, famoso librettista di Giacomo Piccini, dove soggiornarono celebri ospiti come Gabriele D Annunzio e Giosuè Carduccci. Casa Illica in stile liberty, è arredata con mobili dell Ottocento, pezzi di design e opere di artisti emergenti. Proseguendo si ar- riva ad Agazzano, nota per la Rocca del Duecento austera e militare e il Castello convertito alla fine del 700 in un elegante dimora nobiliare, dove sembra si aggiri la presenza pacifica del conte Pier Maria Scotti, meglio conosciuto come Il Buso. Da qui si arriva in Val Tidone: incastonata nella roccia domina la Rocca d Olgisio, tra le più antiche e suggestive rocche piacentine, cinta da ben sei ordini di mura, dove si può pernottare, per poi raggiungere Bobbio in Val Trebbia, sede del Castello Malaspina Dal Verme racchiuso entro una possente cinta muraria. Immerso nella verdissima valle di Vezzano, il Castello di Gropparello è invece circondato da un bosco che ospita il Parco delle Fiabe, il primo parco emotivo d Italia dove i bambini vestiti da cavaliere e dame assistiti da guide cercano i segni del passaggio di fate, elfi e folletti. Chi desidera farsi ammaliare da una sontuosa residenza signorile deve visitare il Castello di Rivalta, ancora oggi meta di soggiorno dei reali d Inghilterra, che ospita il museo del costume militare. Si narra che nel pozzo di corte fu calato da mano ignota (probabilmente invidiosa) il talentuoso cuoco di corte Giuseppe che ancora oggi dà segni di sé nelle cucine. Gli amanti dei giardini, invece, non possono perdersi l enorme parco del Castello di Grazzano Visconti, realizzato all inizio del 900 con elementi del giardino all italiana, alla francese e all inglese, labirinto, casetta dei giochi, piccio-

4 72 Weekend Da sinistra immagine notturna della Rocca Viscontea di Castell Arquato, corte Pallavicina, qui accanto il Castello di Felino i cui sotterranei sono occupati dal museo del salame, visitabile da marzo. Qui sopra: un corridoio del castello di Soragna oggi residenza dei principi Meli Lupi naia e tanto di fantasma che risponde al dolce nome di Aloisa, morta per gelosia in seguito al tradimento del marito. Molto interessante anche il castello di Paderna, sede di un azienda biologica con un orto-giardino e una fattoria didattica (aperto da maggio). L ultima tappa in territorio piacentino è il Castello di San Pietro in Cerro, che custodisce una ricca biblioteca storica e il Museum In Motion: una collezione di oltre 800 opere di artisti contemporanei con una sezione dedicata ai pittori piacentini. Rocche stellate del parmense Se si è appassionati di architettura militare, il massimo esempio in Emilia è rappresentato dalla Fortezza di Bardi (aperta da marzo), arroccata sopra uno sperone di diaspro rosso, dove si può visitare il Museo della Civiltà Valligiana, percorrere i suggestivi camminamenti di ronda e visitare il Museo degli strumenti delle torture. Attenzione perché nel castello si aggira lo spirito quattrocentesco del cavaliere Moroello, innamorato della castellana Soleste che, credutolo morto, si gettò dalle mura. A pochi chilometri il massiccio Castello di Compiano, fondato prima del Mille, roccaforte dei Landi e poi dei Farnese, ospita la collezione Gambarotta che raccoglie oggetti d arte sei-settecenteschi e la singolare mostra permanente Orizzonti Massonici. Ma la vera magia è trascorrere una notte in una delle sue raffinate stanze. La gustosa tappa successiva è il Castello di Felino, con sotterranei adibiti al Museo del Salame (visitabile da marzo) mentre, per lasciarsi sedurre dai grandi fasti del passato bisogna raggiungere la Reggia di Colorno, affacciata su un giardino alla francese che rievoca Versailles con interni sontuosi e la neoclassica Cappella di San Liborio, che custodisce il prezioso organo Serassi. I fasti dell arte proseguono nella Rocca Sanvitale di Fontanellato che racchiude un capolavoro del manierismo italiano: la saletta dipinta nel 1524 dal Parmigianino con il mito di Diana e Atteone. Divertente la Camera Ottica da dove si può spiare di nascosto la piazza imitando gli antichi castellani. Proprio di fronte sorge In Villa, affacciata su un parco ottocentesco con suite immerse nel verde e un invitante spazio dedicato a degustazioni. Splendide sale affrescate accolgono anche al Castello di Monte-

5 74 Weekend La Fortezza di Bardi, qui sotto interno ed estrerno, arroccata sopra uno sperone di diaspro rosso. In basso a sinistra il Castello di Torrechiara con interni decorati a grottesche. Accanto: il castello di Gropparello nella verdissima valle di Vezzano chiarugolo, dove la leggenda vuole che si aggiri ancora il fantasma della fata Bema. Si ammirano invece pregevoli decori e stemmi araldici al Castello di Roccabianca, insieme alla Camera di Griselda con la ricostruzione moderna del quattrocentesco ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Boccaccio. Adagiata sulle prime colline dell Appennino, presso il torrente Baganza, svetta poi la Rocca di Sala Baganza, con pregiate opere cinquecentesche dove vengono organizzati laboratori di affresco, miniatura e doratura su pergamena. Perfettamente conservati gli affreschi nella Rocca dei Rossi a San Secondo, che da fortezza medievale è divenuta una sfarzosa residenza rinascimentale. Per trovare un atmosfera molto romantica si consiglia il grande parco all inglese cinto da mura che circonda la Rocca di Soragna, oggi residenza dei principi Meli Lupi. Se salta la luce e s attivano gli elettrodomestici è segno che Donna Cenerina sta dando dei segnali. Si tratta del fantasma della giovane Cassandra Marinoni, moglie del marchese Diofebo II Meli Lupi, che morì assassinata nel 1573 dal cognato insieme alla sorella Lucrezia. A pochi passi è d obbligo dormire (senza strane presenze) e soprattutto cenare alla Locanda del Lupo di Soragna, antico punto di incontro per gioiosi convivi, che custodisce mobili d antan e quadri della scuola italiana del Seicento. Sempre in tema di cibo, l Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense ha ottenuto di recente una stella Michelin grazie alla cucina dello chef Massimo Spigaroli. Nota per la stagionatura di salumi e formaggi, primi tra tutti il culatello e il parmigiano, è anche un relais con arredi signorili. A pochi chilometri da Salsomaggiore, si erge il Castello di Scipione fatto costruire nell XI secolo dai marchesi Pallavicino e ancor oggi abitato dalla famiglia, dove sono conservati soffitti a cassettoni, affreschi e decorazioni originali. L ultimo gioiello del percorso è il Castello di Torrechiara, esempio tra i più significativi di architettura castellare italiana, con interni decorati a grottesche e la famosa camera d oro attribuita a Benedetto Bembo. Qui sbocciò l idillio tra Bianca Pellegrini e Pier Maria Rossi, che sembra rivivere ancora durante le notti di luna piena.