Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame"

Transcript

1 Università di orino Corso di Studi in Chimica - Laurea riennale Anno Accademico Corso di Chimica Fisica A Prove d esame Roberto Dovesi Bartolomeo Civalleri /home/mimmo/testitex/tut cf-a 04/new/esami cfa.pdf (March 30, 2004) 1

2 2

3 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO PROA DELL ESAME DI CHIMICA FISICA A January 26, 2003 Regole per lo svolgimento dell esame 1) barrare gli esercizi che si sono svolti; 2) scrivere qui sotto in quale pagina si trova l esercizio svolto; 3) separare nettamente, con una riga, la fine di un esercizio dall inizio di un altro; 4) mettere nome e cognome su ogni foglio; 5) sottolineare il risultato finale. Cognome:... Nome:... N. di Matricola:... Data di nascita:... Firma:... Parte obbligatoria 1. Discutere l equazione di van der Waals. 2. Calcolare la pressione a cui la CO 2 presenta un volume molare pari a L (litri) alla temperatura di 300 K usando l equazione di van der Waals con a= 3.66 bar L 2 mol 2 ; b = L mol 1 ). (R = L bar K 1 mol 1 ). 3. Si dispongano le seguenti reazioni secondo valori crescenti di S 0 r (senza consultare fonti di riferimento) (a) 2 H 2 (g) + O 2 (g) H 2 O(l) (b) NH 3 (g) + HCl(g) NH 4 Cl(s) (c) K(s) + O 2 (g) KO 2 (s) (d) N 2 (g) + 3 H 2 (g) 2 NH 3 (g) 4. Calcolare il rendimento di una macchina termica che lavori tra due temperature 1 = 2000 K e 2 = 2 K. Si ripeta l esercizio per 1 = 2 K e 2 = K e per 1 = 2 K e 2 = K. Quali osservazioni si possono fare? 5. Definire la variazione dell entalpia di una reazione chimica. Che cosa si intende con i termini esotermico e endotermico? 6. (a) Calcolare l entalpia standard H 0 r (298 K) della seguente reazione C 2 H 4 (g) + H 2 (g) C 2 H 6 (g), sapendo che: C 2 H 4 (g) + 3 O 2 (g) 2 CO 2 (g) + 2H 2 O(l) H 2 (g) + 1/2 O 2 (g) H 2 O(l) C 2 H 6 (g) + 7/2 O 2 (g) 2 CO 2 (g) + 3 H 2 O(l) (b) Calcolare l entalpia standard di formazione del UO 2 (s) a 298 K sapendo che: Hc 0 (298 K) = kj mol 1 Hf 0 (298) = -286 kj mol 1 Hc 0 (298) = kj mol 1 3 UO 2 (s) + O 2 (g) U 3 O 8 (s) H 0 r (298) = -318 kj mol 1 3 U(s) + 4 O 2 (g) U 3 O 8 (s) H 0 r (298) = kj mol 1 3

4 7. Un campione di 1.75 kg di alluminio viene raffreddato a pressione costante da 300 K a 265 K. Calcolare la quantità di energia che deve essere rimossa come calore e il cambiamento di entropia del campione. Si assuma che C P,m = a + b, dove a = J mol 1 K 1 e b = J mol 1 K 2 (Il peso atomico dell Al è g/mol). 8. L entalpia della transizione di fase grafite diamante, che alla pressione di 100 Kbar avviene a 2000 K, è pari a +1.7 kj/mol. Calcolare la variazione di entropia S tr della reazione. 9. Calcolare la variazione di entropia quando 50 g d acqua a 80 C vengono mescolati con 100 g d acqua a 10 C in un recipiente isolato termicamente, sapendo che C P,m = 75.5 J K 1 mol 1. (MM = g/mol) 10. Ricavare la relazione di Maxwell corrispondente a du = ds P d. Parte facoltativa 11. Quali sono le dimensioni dell entropia, S? (a) energia mol 1 (b) energia 1 (c) energia (d) forza lunghezza (e) energia 12. Scrivere le U, H e S per una mole di gas perfetto che passi da uno stato i = 10 m 3, i = 300 K ad uno stato f = 1 m 3, f = 300 K. 13. Calcolare il lavoro w fatto dalla forza esterna sul sistema durante una espansione adiabatica reversibile di una mole di gas perfetto che abbia C P = 5/2 R e che passi da i = 100 K e i = 15 dm 3 a f = 30 dm 3. 4

5 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO CORREZIONE DELLA PROA DELL ESAME DI CHIMICA FISICA A January 26, 2003 Parte obbligatoria 1. Discutere l equazione di van der Waals. La discussione dell equazione di van der Waals deve come minimo prevedere: differenza tra un gas ideale e un gas reale; la formulazione dell equazione stessa; come l equazione di van der Waals tiene conto delle deviazioni dall idealità; significato fisico dei parametri a e b che compaiono nell equazione. Il candidato può eventualmente estendere la risposta considerando anche la discussione del diagramma P-, l importanza del flesso, la transizione liquido-gas, il valore di Z, costanti critiche, Calcolare la pressione a cui la CO 2 presenta un volume molare pari a L (litri) alla temperatura di 300 K usando l equazione di van der Waals con a= 3.66 bar L 2 mol 2 ; b = L mol 1 ). (R = L bar K 1 mol 1 ). L esercizio richiede l applicazione diretta dell equazione di van der Waals espressa in termini di grandezze molari. P = R m b + a m 2 (1) Sostituendo i dati numerici forniti dall esercizio si ottiene P = L bar K 1 mol K L/mol L/mol bar L2 mol 2 (0.248L/mol) 2 = 62.0 bar (2) 3. Si dispongano le seguenti reazioni secondo valori crescenti di S 0 r (senza consultare fonti di riferimento) (a) 2 H 2 (g) + O 2 (g) H 2 O(l) (b) NH 3 (g) + HCl(g) NH 4 Cl(s) (c) K(s) + O 2 (g) KO 2 (s) (d) N 2 (g) + 3 H 2 (g) 2 NH 3 (g) Nell ordinare le reazioni in esame, si può tenere conto del fatto che le entropie di solidi e liquidi sono molto più piccole di quelle dei gas. Possiamo così trascurare il contributo dato a S 0 r da solidi e liquidi e considerare solo i prodotti e i reagenti che si trovano in forma gassosa. Come parametro per la variazione di entropia della reazione si può usare la differenza di moli, tra prodotti e reagenti gassosi. Quindi si ha a. n = 3 b. n = 2 c. n = 1 d. n = 2 5

6 L ordine corretto delle reazioni è pertanto: c > b d > a 4. Calcolare il rendimento di una macchina termica che lavori tra due temperature 1 = 2000 K e 2 = 2 K. Si ripeta l esercizio per 1 = 2 K e 2 = K e per 1 = 2 K e 2 = K. Quali osservazioni si possono fare? Il rendimento di una macchina termica è dato dall espressione η max = 1 f c (3) dove f e c sono rispettivamente le temperature della sorgente fredda e di quella calda. Sostituendo nella formula i dati numerici si ricava: (a) (b) (c) η max = 1 2 = (4) 2000 η max = η max = = (5) = (6) Il rendimento η di una macchina termica è il rapporto tra il lavoro compiuto e il calore assorbito dalla sorgente più calda η max = w = q rev,c q rev,f = 1 + q rev,f (7) q rev,c q rev,c q rev,c che è anche uguale a η max = 1 f c. Ciò dimostra che per ottenere il massimo rendimento possibile si può operare in due modi: o si diminuisce la temperatura della sorgente fredda o si utilizza una sorgente calda ad altissima temperatura. Infatti η 1 se f 0 o se c. Maggiore è il salto termico tra le due sorgenti, maggiore è il rendimento che si può ottenere. 5. Definire la variazione dell entalpia di una reazione chimica. Che cosa si intende con i termini esotermico e endotermico? Nella risposta, si richiede di formulare l espressione della variazione di entalpia di una reazione in termini di differenza di entalpia tra prodotti e reagenti a pressione costante e poi di discutere il significato di esotermico e endotermico considerando il segno della variazione di entalpia di reazione, H r. Se H r < 0 la reazione è esotermica e viene liberato calore al procedere della reazione. Se H r > 0 la reazione è endotermica e occorre somministrare calore. 6. (a) Calcolare l entalpia standard H 0 r (298 K) della seguente reazione C 2 H 4 (g) + H 2 (g) C 2 H 6 (g), sapendo che: 6

7 C 2 H 4 (g) + 3 O 2 (g) 2 CO 2 (g) + 2H 2 O(l) H 2 (g) + 1/2 O 2 (g) H 2 O(l) C 2 H 6 (g) + 7/2 O 2 (g) 2 CO 2 (g) + 3 H 2 O(l) Hc 0 (298 K) = kj mol 1 Hf 0 (298) = -286 kj mol 1 Hc 0 (298) = kj mol 1 (b) Calcolare l entalpia standard di formazione del UO 2 (s) a 298 K sapendo che: 3 UO 2 (s) + O 2 (g) U 3 O 8 (s) H 0 r (298) = -318 kj mol 1 3 U(s) + 4 O 2 (g) U 3 O 8 (s) H 0 r (298) = kj mol 1 La soluzione di questo esercizio richiede di applicare la legge di Hess sull additività delle entalpie di reazione. (a) Numeriamo le reazioni fornite dall esercizio da 1 a 3. La reazione oggetto dell esercizio può quindi essere ottenuta sommando la reazione 1 alla 2, e alla reazione 3 invertita. Di conseguenza la corrispondente entalpia di reazione si ricava come H 0 r = H 0 r (1) + H 0 r (2) H 0 r (3) (8) dove, però, il valore di H 0 r (3) si deve usare con il segno cambiato. Quindi H 0 r = 1411 kj/mol + ( 286 kj/mol) ( 1560 kj/mol) = -137 kj/mol (9) (b) La reazione di formazione di UO 2 è U(s) + O 2 (g) UO 2 (s) che si può ottenere dalle reazioni date nel testo sommando la prima, invertita, alla seconda. Occorre tenere conto però che la reazione somma ha coefficienti stechiometrici triplicati e quindi l entalpia di reazione, ottenuta come somma delle due reazioni, deve essere divisa per 3. H 0 r = ( H 0 r (1) + H 0 r (2))/3 (10) H 0 r = [ ( 318 kj/mol) + ( 3571 kj/mol)]/3 = kj/mol (11) 7. Un campione di 1.75 kg di alluminio viene raffreddato a pressione costante da 300 K a 265 K. Calcolare la quantità di energia che deve essere rimossa come calore e il cambiamento di entropia del campione. Si assuma che C P,m = a + b, dove a = J mol 1 K 1 e b = J mol 1 K 2 (Il peso atomico dell Al è g/mol). A pressione costante la quantità di energia in gioco è data dalla variazione di entalpia del processo H m = C P,m ( )d (12) Nell integrare occorre tenere conto della dipendenza di C P,m dalla temperatura: C P,m = a + b. Sostituendo e integrando tra i e f si ottiene H m = a( f i ) + b 2 ( 2 f 2 i ) (13) H m = J mol 1 K 1 (265 K 300 K) J mol 1 K 2 ((265) 2 (300) 2 ) K 2 = J/mol 2 (14) 7

8 Il calore rimosso dipende dalla massa del campione e quindi si ottiene moltiplicando la variazione di entalpia ottenuta per il numero di moli q = 1750 g g/mol ( J/mol) = J/mol = kj/mol (15) Il calore ceduto dal sistema è considerato una quantità negativa. La variazione di entropia del processo si ottiene da CP,m ( ) S = d (16) Anche in questo caso, nell integrare, occorre considerare la dipendenza di C P,m dalla temperatura: C P,m = a + b. Sostituendo e integrando tra i e f si ottiene S m = f i ( a + b)d = a ln f i + b( f i ) (17) S m = J mol 1 K 1 ln 265 K 300 K J mol 1 K 2 (265 K 300 K) = 3.00J K 1 mol 1 (18) Infine, la variazione di entropia del processo si ricava moltiplicando per il numero di moli S = 1750 g g/mol ( 3.00J K 1 mol 1 ) = -195 J/K (19) 8. L entalpia della transizione di fase grafite diamante, che alla pressione di 100 Kbar avviene a 2000 K, è pari a +1.7 kj/mol. Calcolare la variazione di entropia S tr della reazione. Dato che si sta considerando una transizione di fase, la formula da applicare è S trs = H trs trs (20) quindi S trs = 1700 J/mol 2000 K = 0.85 J/K (21) 9. Calcolare la variazione di entropia quando 50 g d acqua a 80 C vengono mescolati con 100 g d acqua a 10 C in un recipiente isolato termicamente, sapendo che C P,m = 75.5 J K 1 mol 1. Per poter calcolare la variazione di entropia totale abbiamo bisogno di conoscere la temperatura finale del sistema in esame. La temperatura finale dipenderà dal bilancio di calore tra l acqua a 80 C e quella a 10 C. Inoltre, dato che il sistema è isolato termicamente tutto il calore scambiato entra nel bilancio termico. A pressione costante, quindi, il calore scambiato è dato da q = nc P, e possiamo scrivere: in cui l unica incognita è la temperatura finale che si può ottenere come n 1 C P ( i1 f ) = n 2 C P ( f i2 ) (22) f = n 1 i1 + n 2 i2 n 1 + n 2 (23) 8

9 dato che n 2 = 2 n1 si ricava f = 1/3 (353 K K) = 306 K (24) La variazione totale di entropia è data dalla somma dei singoli contributi calcolati come S = C P d. Quindi S = S 1 + S 2 = n 1 C P ln f i1 + n 2 C P ln f = 50 g g/mol 75.5 J K 1 mol 1 (25) ( i2 ln 306 ) ln = 2.8 J/K (26) Ricavare la relazione di Maxwell corrispondente a du = ds P d. Data l equazione du = ds P d che indica come S e siano le variabili naturali dell energia interna, U = U(S, ), possiamo anche esprimere du scrivendo la derivata totale di U ( ) ( ) U U du = ds + d (27) S Eguagliando le due equazioni si ottiene e Sfruttando il fatto che le derivate parziali seconde miste sono uguali ( ) ( ) ( ) ( ) U U = S S si ricava S S ( ) U = (28) S ( ) U = P (29) S ( ) ( ) P = S S S (30) (31) Parte facoltativa 11. Quali sono le dimensioni dell entropia, S? (a) energia mol 1 (b) energia 1 (c) energia (d) forza lunghezza (e) energia 9

10 Dalla definizione di entropia: S = qrev, ne consegue che la risposta esatta è la (b). 12. Scrivere le U, H e S per una mole di gas perfetto che passi da uno stato i = 10 m 3, i = 300 K ad uno stato f = 1 m 3, f = 300 K. Dai dati del problema si evince che il processo è isotermico: i = f. Quindi, dato che, per un gas ideale, l energia interna e l entalpia dipendono solo dalla temperatura: U = H = 0. Ricordare che, se U = 0, q rev = w = P d. La variazione di entropia è data da S = qrev. Da cui, usando l espressione di q rev data sopra e l equazione di stato dei gas ideali, si ottiene Sostituendo, infine, i dati numerici si ricava S = nr ln f i (32) S = 1 mol J K 1 mol 1 ln 1 = J/K (33) Calcolare il lavoro w fatto dalla forza esterna sul sistema durante una espansione adiabatica reversibile di una mole di gas perfetto che abbia C P = 5/2 R e che passi da i = 100 K e i = 15 dm 3 a f = 30 dm 3. Per una espansione adiabatica reversibile q rev = 0 e quindi w = U. Il lavoro si ottiene come w = U = C = C ( f i ) (34) Per poter applicare la relazione sopra bisogna ottenere prima il valore della temperatura finale raggiunta al termine del processo di espansione adiabatica reversibile. Dato che si sta trattando un gas perfetto la temperatura finale si può ottenere dall equazione f = ( i f ) 1/c i (35) dove c = C /R. (Nota: l equazione sopra si ricava tenendo conto che l espressione del primo principio per una trasformazione adiabatica reversibile è U = w rev. Per un gas ideale questa relazione si trasforma in C d = pd = nr (d/ ) che integrata porta quindi all equazione (35)) Per un gas ideale C = C P R, quindi C = 5/2R R = 3/2R e c = 2/3. Sostituendo nella (35) si ottiene Infine, sostituendo il valore di f nell equazione (45) si ricava ( ) 15 dm 3 2/3 f = 30 dm K = 63 K (36) w = C ( f i ) = 3/ J/K (63 K 100 K) = -461 J (37) 10

11 11

12 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO ESAME DI CHIMICA FISICA A 31 Gennaio 2003 Regole per lo svolgimento dell esame 1) barrare gli esercizi che si sono svolti; 2) scrivere qui sotto in quale pagina si trova l esercizio svolto; 3) separare nettamente, con una riga, la fine di un esercizio dall inizio di un altro; 4) mettere nome e cognome su ogni foglio; 5) sottolineare il risultato finale. Cognome:... Nome:... N. di Matricola:... Data di nascita:... Firma:... Parte obbligatoria 1. Dare tutti gli enunciati del primo principio della termodinamica. 2. Un pneumatico d automobile viene gonfiato a 2 atm in un giorno d inverno, quando la temperatura è di -5 C; quale sarà la pressione (in atm, in bar e in Pa) in un giorno d estate, quando la temperatura è di 35 C? Si consideri (a) che il volume rimanga costante; (b) che si verifichi una dilatazione del 5% del pneumatico. (Si assuma che il gas sia perfetto e che non vi siano perdite) 3. (a) Che cosa è il punto critico? (b) Che cosa sono le costanti critiche? (c) In che modo le costanti critiche sono collegate ai coefficienti di van der Waals? (Dire che cosa deve capitare all equazione di stato nel punto critico dal punto di vista delle proprietà analitiche). 4. Calcolare le variazioni di U e H per una mole di gas perfetto con C = 3/2R che passi da uno stato con 1 = 100 K e 1 = 50 dm 3 ad uno stato con 2 = 600 K e 2 = 500 dm (a) Calcolare l entalpia standard di combustione H 0 c del propene C 3 H 6 (g). (b) Calcolare l entalpia standard di formazione H 0 f del propene C 3H 6 (g). Dai seguenti dati: C 3 H 6 (g) + H 2 (g) C 3 H 8 (g) C 3 H 8 (g) + 5 O 2 3 CO 2 (g) + 4 H 2 O(l) C(s) + O 2 (g) CO 2 (g) H 2 + 1/2 O 2 H 2 O(l) Hr 0 = kj/mol Hc 0 = kj/mol Hf 0 = -393 kj/mol = -286 kj/mol H 0 f 12

13 6. Che cosa è l entalpia standard? L entalpia standard di formazione di H 2 O(g) a 25 C è di kj/mol. Se ne calcoli il valore a 200 C conoscendo i seguenti valori delle capacità termiche molari a pressione costante: C P,m [H 2 O(g)] = J K 1 mol 1 ; C P,m [H 2 (g)] = J K 1 mol 1 ; C P,m [O 2 (g)] = J K 1 mol 1 ; nell ipotesi che la capacità termica sia indipendente dalla temperatura. 7. Definire C P e C in termini di U e H. Nel caso di un gas perfetto, quanto vale la loro differenza? Commentare il risultato. 8. Si supponga di effettuare un espansione isotermica reversibile di un gas perfetto, quanto valgono: w, q, U,? 9. Si supponga di lavorare a P e costanti, è possibile che una reazione endotermica avvenga spontaneamente? Spiegare in quali condizioni, usando le opportune funzioni di stato. 10. Calcolare la variazione di entropia quando un gas perfetto è compresso a metà del suo volume e simultaneamente portato ad una temperatura doppia. (Suggerimento: dividere il processo in due stadi) Parte facoltativa 11. Calcolare la variazione di entropia quando 25 kj di energia vengono trasferiti reversibilmente e isotermicamente sotto forma di calore a un pezzo di ferro alla temperatura di 100 C. 12. Ricavare la relazione di Maxwell corrispondente a da = Sd P d. 13. Partendo dalla definizione dell energia di Helmholtz: A = U S, (a) si faccia la sua derivata rispetto al volume a costante e si dimostri che ( ) ( ) U P = P + (Suggerimento: usare i risultati dell esercizio precedente) (b) usando la relazione sopra, verificare che per un gas ideale ( ) U = 0 (Nota: questo dimostra che l energia interna di un gas ideale dipende solo dalla temperatura) 13

14 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO CORREZIONE DELL ESAME DI CHIMICA FISICA A 31 Gennaio 2003 Parte obbligatoria 1. Dare tutti gli enunciati del primo principio della termodinamica. La discussione degli enunciati del primo principio della termodinamica deve come minimo prevedere: (a) un enunciato formale del tipo: l energia interna di un sistema isolato è costante o altre forme che riguardano la conservazione dell energia, che l energia dell universo è costante,... (b) l enunciato matematico che definisce l energia interna: U = q + w con discussione sulle proprietà di U come funzione di stato, du differenziale esatto, w e q funzioni che dipendono dal cammino percorso, significato di w e q... La discussione può essere ulteriormente estensa alle espressioni di U per i vari processi: isotermico, isobaro, ecc., nel caso di un gas ideale. Dipendenza di U dalla temperatura. 2. Un pneumatico d automobile viene gonfiato a 2 atm in un giorno d inverno, quando la temperatura è di -5 C; quale sarà la pressione (in atm, in bar e in Pa) in un giorno d estate, quando la temperatura è di 35 C? Si consideri (a) che il volume rimanga costante; (b) che si verifichi una dilatazione del 5% del pneumatico. (Si assuma che il gas sia perfetto e che non vi siano perdite) Il problema richiede l applicazione dell equazione di stato per i gas ideali Dato che non ci sono perdite il pneumatico si comporta come un normale recipiente contenente un gas. Quindi possiamo scrivere che in inverno si ha e in estate vale P i i = nr i P e e = nr e dove i pedici i e e stanno rispettivamente per inverno e per estate. (a) In questo caso il volume del pneumatico rimane costante nel passaggio dall inverno all estate, cioè i = e. Usando le due espressioni scritte sopra di ricava P i P e = i e da cui P e = P i e i Sostituendo i dati forniti dal problema di ottiene: P e = 2 atm = atm Esprimendo il risultato in bar e Pa, si ha: atm = bar = P a 14

15 (b) In estate, il volume del pneumatico aumenta del 5% rispetto a quello in inverno, cioè e = i i = 1.05 i. Quindi P i i = i P e 1.05 i e da cui Sostituendo i dati forniti dal problema di ottiene: P e = P i e i P e = 2 atm = atm Esprimendo il risultato in bar e Pa, si ha: atm = bar = P a 3. (a) Che cosa è il punto critico? (b) Che cosa sono le costanti critiche? (c) In che modo le costanti critiche sono collegate ai coefficienti di van der Waals? (Dire che cosa deve capitare all equazione di stato nel punto critico dal punto di vista delle proprietà analitiche). (a) Il punto critico è il punto in cui non vi è distinzione tra liquido e gas. Il menisco tra liquido e vapore scompare, la tensione superficiale sparisce e le fasi liquida e gassosa possiedono entrambe la stessa densità (critica). (b) Le costanti critiche corrispondono ai valori di temperatura, pressione e volume nel punto critico. La temperatura critica è anche la temperatura oltre la quale non è possibile liquefare un gas, indipendentemente dalla pressione. Le costanti critiche sono specifiche per ogni gas. (c) L equazione di van der Waals può essere usata per ottenere un espressione delle costanti critiche in termini dei parametri a e b. Per fare questo occorre ricordare che nel punto critico la curva P- presenta un flesso orizzontale in cui ( ( ) P m = 0 e ) 2 P = 0 (38) m 2 c c Imponendo le condizioni di esistenza di un punto di flesso di ottiene (eventualmente dimostarlo): m,c = 3b ; P c = a 27b 2 ; c = 8a 27bR (39) 4. Calcolare le variazioni di U e H per una mole di gas perfetto con C = 3/2R che passi da uno stato con 1 = 100 K e 1 = 50 dm 3 ad uno stato con 2 = 600 K e 2 = 500 dm 3. Il problema considera un gas perfetto che subisce una variazione di e. Dato che il gas è ideale, sia U che H non dipendono dal volume, ma solo dalla temperatura, quindi U = n C,m = n 3/2 R 15

16 da cui U = 1 mol 3/ J mol 1 K K = 6236 J La variazione di entalpia si può ottenere combinando la definizione di H e l equazione di stato per un gas ideale H = U + P = U + nr da cui H = U + nr = 6236J + 1 mol J mol 1 K K = J oppure, tenendo conto che per un gas ideale vale: C P,m = C,m + R, H si può anche ottenere come H = n C P,m = n (3/2 R + R) H = n 5/2 R = 1 mol 5/ J mol 1 K K = 10393J 5. (a) Calcolare l entalpia standard di combustione Hc 0 del propene C 3 H 6 (g). (b) Calcolare l entalpia standard di formazione Hf 0 del propene C 3H 6 (g). Dai seguenti dati: C 3 H 6 (g) + H 2 (g) C 3 H 8 (g) C 3 H 8 (g) + 5 O 2 (g) 3 CO 2 (g) + 4 H 2 O(l) C(s) + O 2 (g) CO 2 (g) H 2 (g) + 1/2 O 2 (g) H 2 O(l) Hr 0 = kj/mol Hc 0 = kj/mol Hf 0 = -393 kj/mol = -286 kj/mol H 0 f (a) L entalpia standard di combustione del propene si può ottenere scrivendo la reazione di combustione del propene: C 3 H 6 (g) + 9/2 O 2 (g) 3 CO 2 (g) + 3 H 2 O(l) come combinazione di tre delle reazioni riportate nel testo del problema. Cioè, sommando la prima alla seconda, e alla quarta invertita. Usando la legge di Hess possiamo ottenere H 0 c [C 3 H 6 (g)] = H 0 r (1) + H 0 c (2) H 0 f (4) H 0 c [C 3 H 6 (g)] = 1246 kj/mol + ( 2220 kj/mol) ( 286 kj/mol) = kj/mol (b) L entalpia standard di formazione del propene si può ottenere scrivendo la reazione di formazione del propene: 3 C(s) + 3 H 2 (g) C 3 H 6 (g) come somma della reazione di combustione del propene invertita (vedi punto (a)) con la terza e la quarta reazione riportate nel testo del problema, moltiplicate entrambe per un fattore 3. Usando la legge di Hess possiamo quindi ottenere: H 0 f [C 3 H 6 (g)] = H 0 c [C 3 H 6 (g)] + 3 H 0 c (3) + 3 H 0 f (4) H 0 f [C 3 H 6 (g)] = 3180 kj/mol + 3( 393 kj/mol) + 3( 286 kj/mol) = 1143 kj/mol 16

17 6. (a) Che cosa è l entalpia standard? (b) L entalpia standard di formazione di H 2 O(g) a 25 C è di kj/mol Se ne calcoli il valore a 200 C conoscendo i seguenti valori delle capacità termiche molari a pressione costante: C P,m [H 2 O(g)] = J K 1 mol 1 ; C P,m [H 2 (g)] = J K 1 mol 1 ; C P,m [O 2 (g)] = J K 1 mol 1 ; nell ipotesi che la capacità termica sia indipendente dalla temperatura. (a) L entalpia standard è la variazione di entalpia di una mole di gas ideale in un processo che avviene alla pressione di un bar e alla temperatura di interesse. Per una reazione chimica, l entalpia di reazione standard si riferisce alla variazione di entalpia associata ad una mole di un reagente specificato quando tutti i reagenti e i prodotti si trovano nei loro stato standard. Per un gas lo stato standard è quello dell ipotetico gas ideale equivalente alla pressione di un bar e alla temperatura di interesse. (b) Data la reazione di formazione dell acqua H 2 (g) + 1/2 O 2 (g) H 2 O(g) Il problema richiede di calcolare l entalpia standard di reazione ad una temperatura diversa da quella fornita. Si può applicare la legge di Kirchoff che esprime la dipendenza dell entalpia di reazione dalla temperatura H 0 r ( 2 ) = H 0 r ( 1 ) C P,m ( )d (40) Per fare questo occorre conoscere C P,m che si può ottenere dai dati delle capacità termiche dei reagenti e prodotti della reazione scritta sopra, quindi C P,m = C P,m [H 2 O(g)] C P,m [H 2 (g)] 1/2 C P,m [O 2 (g)] C P,m = J K 1 mol J K 1 mol 1 1/ J K 1 mol 1 = 9.95 J K 1 mol 1 Nella (46), bisogna tenere conto della dipendenza della capacità termica di reazione dalla temperatura. In questo caso, però, C P,m non dipende dalla temperatura e si può portare fuori del segno di integrazione, ottenendo Usando i dati a disposizione si ricava H 0 r ( 2 ) = H 0 r ( 1 ) + C P,m H 0 r ( K) = J/mol +( 9.95 J K 1 mol 1 )( K K) = J/mol 7. Definire C P e C in termini di U e H. Nel caso di un gas perfetto, quanto vale la loro differenza? Commentare il risultato. La capacità termica è definita come l energia sotto forma di calore richiesta per innalzare di un grado la temperatura di una sostanza. A volume costante, l energia richiesta è la variazione di energia interna e la capacità termica si esprime quindi come ( ) U C = A pressione costante, l energia richiesta è la variazione di entalpia e la capacità termica si esprime quindi come ( ) H C P = 17 P

18 Dato che H = U + P e per un gas ideale vale P = nr, si può anche scrivere H = U + nr. Derivando rispetto alla temperatura si ottiene ( ) ( ) H U = + nr P da cui C P C = nr Quindi, ne risulta che C P > C. Questo è dovuta al fatto che parte del calore viene speso come lavoro, P, fatto contro la pressione esterna costante. 8. Si supponga di effettuare un espansione isotermica reversibile di un gas perfetto, quanto valgono: w, q, U,? Se il processo è isotermico allora = 0. Per un gas ideale U dipende solo dalla temperatura e quindi U = 0. Dal primo principio sappiamo che U = q + w, per cui se U = 0 si ha che w = q. Ma A temperatura costante si ottiene quindi e w = 2 1 P d = 2 1 w = nr ln 2 1 q = nr ln 2 1 nr d 9. Si supponga di lavorare a P e costanti, è possibile che una reazione endotermica avvenga spontaneamente? Spiegare in quali condizioni, usando le opportune funzioni di stato. A P e costanti, la funzione di stato che determina la spontaneità di una reazione è l energia di Gibbs, G. Dalla definizione dell energia di Gibbs: G = H S si ottiene che la variazione di energia di Gibbs di una reazione è, a costante G = H S Affinchè la reazione sia spontanea deve valere G < 0. Se la reazione è endotermica H > 0 e quindi la condizione di spontaneità è soddisfatta solo se S > 0 e S > H. 10. Calcolare la variazione di entropia quando un gas perfetto è compresso a metà del suo volume e simultaneamente portato ad una temperatura doppia. (Suggerimento: dividere il processo in due stadi) Il problema considera un gas ideale che cambia contemporaneamente temperatura e volume, da ( 1, 1 ) a ( 2 = 2 1, 2 = 1/2 1 ). Bisogna determinare S = δq rev e quindi occorre conoscere q rev. Dato che l entropia è una funzione di stato e non dipende dal cammino percorso il processo può essere diviso in due stadi più semplici: (I) uno isotermico e (II) uno isocoro. (I) Per un gas ideale, a temperatura costante, U = 0 e q rev = w rev, da cui δq rev = 18 nr d

19 quindi S I = 2 1 nrd = nr ln 2 1 = Dato che 2 = 1/2 1 S I = nr ln 1/2 1 1 = nr ln 2 (II) A volume costante δq rev = U = C d, quindi S II = 2 1 C d = C ln 2 1 Dato che 2 = 2 1 S II = C ln = C ln 2 La variazione di entropia finale è data dalla somma dei due contributi S tot = S I + S II = nr ln 2 + C ln 2 Parte facoltativa 11. Calcolare la variazione di entropia quando 25 kj di energia vengono trasferiti reversibilmente e isotermicamente sotto forma di calore a un pezzo di ferro alla temperatura di 100 C. Dato che il processo è isotermico e reversibile e tutta l energia viene trasferita come calore, la variazione di entropia si può calcolare applicando direttamente la sua definizione Sostituendo i dati forniti dal problema, si ottiene S = q rev S = J K = 67 J/K 12. Ricavare la relazione di Maxwell corrispondente a da = Sd P d. Data l equazione da = Sd P d che indica come e siano le variabili naturali dell energia di Helmholtz, A = A(, ), possiamo anche esprimere da scrivendo la derivata totale di A ( ) ( ) A A da = d + d Eguagliando le due equazioni si ottiene ( ) A = S 19

20 e Sfruttando il fatto che le derivate parziali seconde miste sono uguali ( ) ( ) ( ) A = si ricava ( ) A = P (41) ( A ) ( S ) = ( ) P (42) 13. Partendo dalla definizione dell energia di Helmholtz: A = U S, (a) si faccia la sua derivata rispetto al volume a costante si dimostri che ( ) ( ) U P P + (Suggerimento: usare i risultati dell esercizio precedente) (b) usando la relazione sopra, verificare che per un gas ideale ( ) U = 0 (Nota: questo dimostra che l energia interna di un gas ideale dipende solo dalla temperatura) (a) La derivata rispetto al volume a costante di A = U S è data da ( ) ( ) ( ) A U S = Usando la relazione (47) e la relazione di Maxwell (42), ottenute nel problema precedente, e sostituendole nell equazione sopra si ricava ( ) ( ) U P P = che si può riscrivere come ( ) ( ) U P = P + (43) (b) la relazione sopra può essere esplicitata considerando come la pressione dipende dalla temperatura. Per un gas ideale, questa informazione è contenuta nella corrispondente equazione di stato, cioè P = nr Derivando questa espressione rispetto alla temperatura a volume costante, si ricava ( P Sostituendo le due relazioni sopra nella (43), si ottiene ( ) U = nr ) = nr + nr = 0 (44) Come indicato nel testo del problema, questo risultato dimostra che l energia interna di un gas ideale non dipende dal volume. 20

21 21

22 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO ESAME DI CHIMICA FISICA A 13 Febbraio 2003 Regole per lo svolgimento dell esame 1) barrare gli esercizi che si sono svolti; 2) scrivere qui sotto in quale pagina si trova l esercizio svolto; 3) separare nettamente, con una riga, la fine di un esercizio dall inizio di un altro; 4) mettere nome e cognome su ogni foglio; 5) sottolineare il risultato finale. Cognome:... Nome:... N. di Matricola:... Data di nascita:... Firma:... Parte obbligatoria 1. Enunciare e commentare il terzo principio della termodinamica. 2. Calcolare la variazione di entropia del sistema, dell ambiente e la variazione totale quando 14 g di H 2 (g) ( g/mol) a 298 K a 1.00 bar triplicano il proprio volume: (a) in modo isotermico reversibile; (b) in modo isotermico irreversibile contro una pressione esterna nulla; (c) in modo adiabatico. 3. Calcolare il lavoro fatto sul sistema dall ambiente esterno per la compressione reversibile isoterma da 30 a 10 dm 3 di 12 moli di gas con equazione di stato P = nr a ( ) n 2 alla temperatura di 25 C, essendo a = 3.72 L 2 bar mol 2. Confrontare il risultato con quello ottenuto per 12 moli di gas perfetto. (R = L bar K 1 mol 1 ) 4. Calcolare l entalpia standard della seguente reazione a 298 K: dalle entalpie standard di formazione dei componenti 2 HN 3 (l) + 2 NO(g) H 2 O 2 (l) + 4 N 2 (g) HN 3 (l) NO(g) H 2 O 2 (l) Hf 0 Hf 0 Hf 0 (298 K) = kj/mol (298 K) = kj/mol (298 K) = kj/mol 5. Usando il risultato dell esercizio precendente e i seguenti dati sulle capacità termiche di prodotti e reagenti (si supponga che C P,m sia indipendente dalla temperatura): HN 3 (l) NO(g) H 2 O 2 (l) N 2 (g) C P,m = 98.87J K 1 mol 1 C P,m = 20.78J K 1 mol 1 C P,m = 89.10J K 1 mol 1 C P,m = 29.13J K 1 mol 1 calcolare l entalpia standard di reazione a 398 K. 22

23 6. Quali sono le condizioni di evoluzione spontanea per un sistema isolato, per un sistema a e costante e per un sistema a e P costante? E le condizioni di equilibrio? Commentare. 7. Si supponga di effettuare un espansione reversibile adiabatica, quanto valgono w, q, U, nel caso di un gas perfetto? 8. Si scaldi una mole di Ne(g) a volume costante da 298 K a 500 K; quale sarà la sua entropia molare a 500 K, sapendo che a 298 K essa è pari a J K 1 mol 1 e che C,m è pari a J K 1 mol 1? 9. A 25 C l entalpia della transizione di fase grafite diamante è kj/mol, mentre l entropia corrispondente è J K 1 mol 1. In quale verso si svolgerà spontaneamente il processo a 25 C? Quale verso di svolgimento risulterebbe favorito da un innalzamento della temperatura? 10. Che cosa è una funzione di stato? E un differenziale esatto? dz = x 2 y 3 dx + xdy è un differenziale esatto? du è un differenziale esatto? Parte facoltativa 11. Che cosa dice la legge di Hess? 12. Mostrare come si ricava la relazione di Maxwell corrispondente a dh = ds + dp. 13. Prevedere quale tra le due molecole, che si trovano nelle stesse condizioni, ha entropia molare maggiore e commentare. (a) NO e NO 2 ; (b) HCl e HBr; (c) n-pentano e ciclopentano. 23

24 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO CORREZIONE DELL ESAME DI CHIMICA FISICA A 13 Febbraio 2003 Parte obbligatoria 1. Enunciare e commentare il terzo principio della termodinamica. La risposta doveva come minimo prevedere l enunciato del terzo principio che stabilisce che a 0 K l entropia di una sostanza pura nel proprio stato più stabile è nulla. Eventualmente, si potevano dare altri enunciati come quello di Nerst o quello dell impossibilità di raggiungere lo zero assoluto con un numero finito di operazioni. Il commento del terzo principio deve almeno comprendere il fatto che l entropia di una sostanza è una quantità positiva e che è possibile definire un entropia assoluta. Eventualmente, si poteva riportare la relazione che esprime la dipendenza dell entropia dalla temperatura. 2. Calcolare la variazione di entropia del sistema, dell ambiente e la variazione totale quando 14 g di H 2 (g) ( g/mol) a 298 K a 1.00 bar triplicano il proprio volume: (a) in modo isotermico reversibile; (b) in modo isotermico irreversibile contro una pressione esterna nulla; (c) in modo adiabatico. (Si assuma un comportamento ideale) (a) Per una trasformazione isoterma reversibile di un gas ideale U = 0, quindi vale δq rev = δw = P d. La variazione di entropia del sistema è allora data da S sis = δqrev = P d = nr d integrando tra f e i si ottiene Sostituendo i dati del problema, si ricava S sis = nr ln f i S sis = 14 g g/mol J mol 1 K 1 ln 3 = 63.4 J/K Poichè l espansione è reversibile S tot = 0, quindi S amb = S sis = 63.4 J/K. (b) Dato che l entropia è una funzione di stato, la sua variazione per un sistema che subisce una trasformazione isoterma irreversibile coincide con quella di una trasformazione isoterma reversibile (punto (a)), quindi S sis = 63.4 J/K. Per valutare la variazione di entropia dell ambiente bisogna considerare che: (i) l espansione avviene contro una pressione esterna nulla quindi non si compie lavoro meccanico di tipo P, cioè δw = 0, (ii) per un gas ideale l energia interna dipende solo dalla temperatura, quindi a costante U = 0; perciò non c è scambio di calore con l ambiente e la variazione di entropia dell ambiente è di conseguenza nulla: S amb = 0. Per cui S tot = 63.4 J/K. 24

25 (c) Per una trasformazione adiabatica reversibil q rev = 0, quindi S sis = 0, S amb = 0 e quindi S tot = 0. Una trasformazione adiabatica è una trasformazione isoentropica. 3. Calcolare il lavoro fatto sul sistema dall ambiente esterno per la compressione reversibile isoterma da 30 a 10 dm 3 di 12 moli di gas con equazione di stato P = nr a ( ) n 2 alla temperatura di 25 C, essendo a = 3.72 L 2 bar mol 2. Confrontare il risultato con quello ottenuto per 12 moli di gas perfetto. (R = L bar K 1 mol 1 ) Per una compressione isoterma reversibile il lavoro fatto sul sistema è dato da f w = P d i Sostituendo nell espressione sopra l equazione di stato che descrive il gas in esame e integrando tra i e f, si ricava f ( nr ( n ) ) 2 w = a d = nr ln ( f + an ) (45) i i f i Infine, introducendo i dati forniti dal testo, si ottiene w = 12 mol L bar K 1 mol K ln L 2 bar mol 2 (12 mol) 2 ( ) 10 rasformando il risultato in kj, si ottiene w = L bar 10 3 m 3 /L 10 5 P a/bar = kj Per in gas perfetto basta considerare il primo termine della (45), da cui w = 12 mol L bar K 1 mol K ln 3 = L bar = kj = L bar La differenza tra il lavoro di compressione isotermo revesibile di un gas ideale e quello descritto dall equazione di stato P = nr a ( ) n 2 ( sta nel termine aggiuntivo a n ) 2 che è di tipo attrattivo, quindi il lavoro di compressione per il gas non ideale è minore perchè il gas risente delle forze attrattive e tende più facilmente a comprimersi. 4. Calcolare l entalpia standard della seguente reazione a 298 K: dalle entalpie standard di formazione dei componenti 2 HN 3 (l) + 2 NO(g) H 2 O 2 (l) + 4 N 2 (g) HN 3 (l) NO(g) H 2 O 2 (l) Hf 0 Hf 0 Hf 0 (298 K) = kj/mol (298 K) = kj/mol (298 K) = kj/mol L entalpia standard della reazione in esame si può ottenere come differenza tra la somma delle entalpie standard di formazione dei prodotti e la somma delle entalpie standard di formazione dei reagenti, ovviamente tenendo conto dei coefficienti stechiometrici della reazione, cioè H 0 r (298K) = H 0 f [H 2 O 2 (l)] + 4 H 0 f [N 2 (g)] 2 H 0 f [HN 3 (l)] 2 H 0 f [NO(g)] 25

26 l entalpia standard di formazione degli elementi nel loro stato standard si pone uguale a zero, si ottiene H 0 r (298K) = kj/mol kj/mol kj/mol kj/mol = kj/mol 5. Usando il risultato dell esercizio precendente e i seguenti dati sulle capacità termiche di prodotti e reagenti (si supponga che C P,m sia indipendente dalla temperatura): HN 3 (l) NO(g) H 2 O 2 (l) N 2 (g) C P,m = J K 1 mol 1 C P,m = J K 1 mol 1 C P,m = J K 1 mol 1 C P,m = J K 1 mol 1 calcolare l entalpia standard di reazione a 398 K. Il problema richiede di calcolare l entalpia standard di reazione ad una temperatura diversa da quella dell esercizio precedente. Si può applicare la legge di Kirchoff che esprime la dipendenza dell entalpia di reazione dalla temperatura 2 Hr 0 ( 2 ) = Hr 0 ( 1 ) + C P,m ( )d (46) 1 Per fare questo occorre conoscere C P,m che si può ottenere dai dati delle capacità termiche dei reagenti e prodotti riportate nel testo dell esercizio, quindi C P,m = C P,m [H 2 O 2 (l)] + 4 C P,m [N 2 (g)] 2 C P,m [HN 3 (l)] 2 C P,m [NO(g)] C P,m = J K 1 mol J K 1 mol J K 1 mol J K 1 mol 1 1 = J K 1 mol Nella (46), bisogna tenere conto della dipendenza della capacità termica di reazione dalla temperatura. In questo caso, però, C P,m non dipende dalla temperatura e si può portare fuori del segno di integrazione, ottenendo H 0 r ( 2 ) = H 0 r ( 1 ) + C P,m Usando quindi il risultato dell esercizio precedente si ricava H 0 r ( K) = J/mol+( kj K 1 mol 1 )( K K) = J/mol 6. Quali sono le condizioni di evoluzione spontanea per un sistema isolato, per un sistema a e costante e per un sistema a e P costante? E le condizioni di equilibrio? Commentare. (a) Per un sistema isolato, che quindi non scambia calore con l ambiente, le condizioni di spontaneità e di equilibrio sono legate alla variazione di entropia, cioè isolato ds > 0 ds = 0 (b) Per un sistema a e costante che scambia calore con l ambiente, le condizioni di spontaneità e di equilibrio si esprimono in termini di variazione dell energia di Helmholtz, quindi e costante da < 0 da = 0 26

27 (c) Per un sistema a e P costante che scambia calore con l ambiente, le condizioni di spontaneità e di equilibrio si esprimono in termini di variazione dell energia di Gibbs, per cui e costante dg < 0 dg = 0 7. Si supponga di effettuare un espansione reversibile adiabatica, quanto valgono w, q, U, nel caso di un gas perfetto? Per un espansione reversibile adiabatica non c è scambio di calore quindi q = 0. Per cui vale: U = w = C. si può ottenere tenendo conto che du = δw, che per si può anche scrivere come C d = P d. Per un gas ideale P = R e si ha C d = nr d da cui Integrando tra ( i, i ) e ( f, f ) e tenendo conto che R C d = nr d C non dipende dal volume, si ottiene f i d = R C f i d da cui, ponendo C R quindi da cui = γ, si ricava ln f i = R C ln f i ( ) 1 f i γ = i f f = ( i [ ( = i f ) 1 γ f ( ) R i C = ln f ) 1 γ i ] 1 i 8. Si scaldi una mole di Ne(g) a volume costante da 298 K a 500 K; quale sarà la sua entropia molare a 500 K, sapendo che a 298 K essa è pari a J K 1 mol 1 e che C,m è pari a J K 1 mol 1? (si assuma un comportamento ideale) A volume costante δw = P d = 0, quindi δq = du = C d. La variazione di entropia è data da S = f i δq d = C f i d = C ln f i Conoscendo quindi l entropia molare a 298 K, possiamo ottenere l entropia molare a 500 K usando la relazione scritta sopra, come S m [500 K] = S m [298 K] + C ln 500 K 298 K 27

28 Si ottiene, infine S m [500 K] = JK 1 mol JK 1 mol 1 ln 500 K 298 K = JK 1 mol 1 9. A 25 C l entalpia della transizione di fase grafite diamante è kj/mol, mentre l entropia corrispondente è J K 1 mol 1. In quale verso si svolgerà spontaneamente il processo a 25 C? Quale verso di svolgimento risulterebbe favorito da un innalzamento della temperatura? La spontaneità della transizione è stabilita dal valore di G tr,m. La transizione di fase è spontanea se G tr,m < 0. Per il processo in esame: grafite diamante, questa vale A = K si ottiene quindi G tr,m = H tr,m S tr,m G tr,m [ K] = 1896 J/mol K ( JK 1 mol 1 ) = 2867 J/mol = kj/mol essendo G tr,m > 0 significa che la transizione di fase è spontanea nel verso opposto, cioè: diamante grafite. Nell ipotesi che entalpia ed entropia di transizione non dipendano dalla temperatura e dato che H tr,m > 0 e S tr,m < 0, un aumento di temperatura favorisce la transizione di fase nel verso: diamante grafite. 10. Che cosa è una funzione di stato? E un differenziale esatto? dz = x 2 y 3 dx + xdy è un differenziale esatto? du è un differenziale esatto? Una funzione di stato è una funzione che dipende solo dallo stato (definito da un numero minimo di variabili), non da come ci si arriva. Quindi, la differenza tra due stati dipende solo dal punto iniziale e finale ed è perciò indipendente dal cammino percorso. Un differenziale esatto è una variazione infinitesima di una funzione di stato. In termini più formali, per una funzione z = z(x, y) con differenziale totale: dz è un differenziale esatto se dz = g(x, y)dx + h(x, y)dy ( ) g = y x ( ) h x y Per verificare se dz = x 2 y 3 dx + xdy è un differenziale esatto occorre dimostrare se la relazione scritta sopra è soddisfatta ( ) g = 3x 2 y 2 y x e ( ) h = 1 x dz = x 2 y 3 dx + xdy non è un differenziale esatto. U è una funzione di stato per cui du è un differenziale esatto. y 28

29 Parte facoltativa 11. Che cosa dice la legge di Hess? L entalpia standard di una reazione complessiva coincide con la somma delle entalpie standard delle singole reazioni nelle quali quella in oggetto può essere scomposta. L esercizio 4 è una applicazione della legge di Hess. 12. Mostrare come si ricava la relazione di Maxwell corrispondente a dh = ds + dp. Data l equazione dh = ds + dp che indica come S e P siano le variabili naturali dell energia di Helmholtz, H = H(S, P ), possiamo anche esprimere dh scrivendo la derivata totale di H ( ) ( ) H H dh = ds + dp S P Eguagliando le due equazioni si ottiene e Sfruttando il fatto che le derivate parziali seconde miste sono uguali [ ( ) ] [ ( ) H H = P S S P si ricava P S ( ) H S P = ( ) H P = (47) P S S ( ) P = ( ) S S P S ] P 13. Prevedere quale tra le due molecole, che si trovano nelle stesse condizioni, ha entropia molare maggiore e commentare. (a) NO e NO 2 ; (b) HCl e HBr; (c) n-pentano e ciclopentano. (a) NO 2, perchè ha un numero di atomi maggiore; (b) HBr, perchè il bromo ha una massa atomica maggiore del cloro; (c) n-pentano, perchè è più flessibile. 29

30 30

31 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO ESAME DI CHIMICA FISICA A 20 Febbraio 2003 Regole per lo svolgimento dell esame 1) barrare gli esercizi che si sono svolti; 2) scrivere qui sotto in quale pagina si trova l esercizio svolto; 3) separare nettamente, con una riga, la fine di un esercizio dall inizio di un altro; 4) mettere nome e cognome su ogni foglio; 5) sottolineare il risultato finale. Cognome:... Nome:... N. di Matricola:... Data di nascita:... Firma:... Parte obbligatoria 1. Enunciare e commentare il secondo principio della termodinamica 2. Calcolare il rendimento massimo di una macchina a vapore primitiva che funziona con vapore a 100 C e che scarica a 60 C. Ripetere il calcolo per una moderna macchina a vapore funzionante con vapore a 300 C e che scarica a 80 C. Commentare il risultato. 3. Qual è l origine della non idealità dei gas reali e come se ne tiene conto nell equazione di stato di van der Waals? 4. Se il metano si comportasse idealmente, sarebbe necessaria una pressione di 100 bar per forzare 1 mol del gas a stare in un volume di L a 25 C. Usare l equazione di stato di van der Waals per stimare il valore della pressione effettivamente richiesta. Confrontare e commentare i risultati. (Usare a = 2.29 bar L 2 mol 2, b = L mol 1 e R = L bar K 1 mol 1 ) 5. L entalpia di combustione a 25 C di etanolo liquido, C 2 H 5 OH, idrogeno gassoso e grafite, per formare CO 2 (g) e H 2 O(l), sono rispettivamente: kj/mol, kj/mol e kj/mol. Scrivere le reazioni corrispondenti alla combustione dei tre composti (es. H 2 (g) O 2(g) H 2 O(l)) e poi la reazione di formazione dell etanolo liquido, infine combinarle e calcolare l entalpia di formazione Hf 0 per l etanolo liquido a K. 6. Ricavare la relazione di Maxwell corrispondente a dg = Sd + dp. 7. Calcolare H m e S m nel processo che trasforma il ghiaccio (a i =-10 C) in acqua ( f =+10 C). Si supponga che le capacità termiche di ghiaccio (C P,m [H 2 O(s)] = 37 J K 1 mol 1 ) e acqua (C P,m [H 2 O(l)] = 76 J K 1 mol 1 ) siano indipendenti dalla temperatura e che l entalpia di fusione dell acqua è H trs = 6 kj/mol. 8. L entalpia molare di fusione del metanolo a K e 1 atm è H fus,m = kj/mol e l entropia di fusione sotto le stesse condizioni è S fus,m = J K 1 mol 1. Dimostrare che G fus,m = 0 a K e 1 atm, che G fus,m < 0 quando la temperatura è maggiore di K, infine che G fus,m > 0 quando la temperatura è minore di K. 31

32 9. Due blocchi identici di metallo con C P = 15 J/K (considerata indipendente dalla temperatura) si trovano a due differenti temperature: 300 K e 400 K, rispettivamente. Calcolare la temperatura finale e la variazione di entropia se i blocchi vengono posti in contatto e raggiungono l equilibrio termico. Si consideri l insieme dei due blocchi un sistema isolato. Commentare il risultato. 10. Si supponga di lavorare a P e costante; è possibile che una reazione esotermica non avvenga spontaneamente? Spiegare in quali condizioni, usando le opportune funzioni di stato. Parte facoltativa 11. La compressibilità isoterma, κ, di una sostanza è definita nella maniera seguente κ = 1 ( ) P Ricavare un espressione per la compressibilità isoterma di un gas ideale. 12. Il coefficiente di espansionea termica, α, di una sostanza è definita nella maniera seguente α = 1 ( ) Ricavare un espressione per il coefficiente di espansionea termica di un gas ideale. 13. Sapendo che C P C = α2 κ e usando i risultati degli esercizi 11 e 12, dimostrare che per un gas ideale vale P C P C = nr 32

33 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO CORREZIONE DELL ESAME DI CHIMICA FISICA A 20 Febbraio 2003 Parte obbligatoria 1. Enunciare e commentare il secondo principio della termodinamica La risposta all esercizio doveva prevedere come minimo la definizione dell entropia e la discussione della disuguaglianza di Clausius per processi reversibili e irreversibili, le relazioni di spontaneità di un processo per un sistema isolato. Enunciati di Clausius. 2. Calcolare il rendimento massimo di una macchina a vapore primitiva che funziona con vapore a 100 C e che scarica a 60 C. Ripetere il calcolo per una moderna macchina a vapore funzionante con vapore a 300 C e che scarica a 80 C. Commentare il risultato. Il rendimento η di una macchina termica è il rapporto tra il lavoro compiuto e il calore assorbito dalla sorgente più calda η max = w = q rev,c q rev,f = 1 + q rev,f (48) q rev,c q rev,c q rev,c che è anche uguale a η max = 1 f c, dove f e c sono rispettivamente le temperature della sorgente fredda e di quella calda. Sostituendo nella formula i dati numerici si ricava: (a) (b) η max = K K η max = K K = (49) = (50) Ciò dimostra che maggiore è il salto termico tra le due sorgenti, maggiore è il rendimento che si può ottenere. Infatti η 1 o se f 0 o se c. 3. Qual è l origine della non idealità dei gas reali e come se ne tiene conto nell equazione di stato di van der Waals? La risposta all esercizio doveva prevedere come minimo la discussione della differenza tra un gas ideale e un gas reale dovuta all esistenza di interazioni tra le particelle costituenti il gas e come questo si manifesti sperimentalmente (es. curva P-, grafico di Z in funzione di P,...). La discussione dell equazione di van der Waals richiedeva la formulazione dell equazione stessa, il significato fisico dei parametri a e b e conseguenze nella descrizione di un gas reale. 33

Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame

Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame Università di orino Corso di Studi in Chimica - Laurea riennale A. A. 2004-2005 Corso di Chimica Fisica A rove d esame Roberto Dovesi Bartolomeo Civalleri /home/mimmo/testitex/tut cf-a 05/esami cfa 05.pdf

Dettagli

Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame

Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame Università di Torino Corso di Studi in Chimica - Laurea Triennale A. A. 2006-2007 Corso di Chimica Fisica A Prove d esame Roberto Dovesi Loredana Valenzano 1 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA - ANNO ACCADEMICO

Dettagli

Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame

Corso di Chimica Fisica A. Prove d esame Università di orino Corso di Studi in Chimica - Laurea riennale A. A. 2005-2006 Corso di Chimica Fisica A rove d esame Roberto Dovesi Bartolomeo Civalleri /home/mimmo/testitex/tut cf-a 06/esami cfa 06.pdf

Dettagli

SCIENZA DEI MATERIALI. Chimica Fisica. VI Lezione. Dr. Fabio Mavelli. Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Bari

SCIENZA DEI MATERIALI. Chimica Fisica. VI Lezione. Dr. Fabio Mavelli. Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Bari SCIENZA DEI MATERIALI Chimica Fisica VI Lezione Dr. Fabio Mavelli Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Bari Energia Libera di Helmholtz F 2 Definiamo la funzione di stato Energia Libera di

Dettagli

Energia e trasformazioni spontanee

Energia e trasformazioni spontanee Energia e trasformazioni spontanee Durante le trasformazioni (sia chimiche che fisiche) la materia acquista o cede energia. La termodinamica è quella scienza che studia le variazioni di energia in una

Dettagli

relazioni tra il calore e le altre forme di energia.

relazioni tra il calore e le altre forme di energia. Termodinamica i Termodinamica: ramo della scienza che studia le relazioni tra il calore e le altre forme di energia. Sistema e ambiente sistema: zona dello spazio all interno della quale studiamo i fenomeni

Dettagli

Termodinamica e termochimica

Termodinamica e termochimica Termodinamica e termochimica La termodinamica è una scienza che studia proprietà macroscopiche della materia e prevede quali processi chimici e fisici siano possibili, in quali condizioni e con quali energie

Dettagli

Calore, lavoro e trasformazioni termodinamiche (1)

Calore, lavoro e trasformazioni termodinamiche (1) Calore, lavoro e trasformazioni termodinamiche (1) Attraverso scambi di calore un sistema scambia energia con l ambiente. Tuttavia si scambia energia anche quando le forze (esterne e interne al sistema)

Dettagli

CorsI di Laurea in Ingegneria Aereospaziale-Meccanica-Energetica. FONDAMENTI DI CHIMICA Docente: Cristian Gambarotti. Esercitazione del 03/11/2010

CorsI di Laurea in Ingegneria Aereospaziale-Meccanica-Energetica. FONDAMENTI DI CHIMICA Docente: Cristian Gambarotti. Esercitazione del 03/11/2010 CorsI di aurea in Ingegneria Aereospaziale-Meccanica-Energetica FONDAMENTI DI CIMICA Docente: Cristian Gambarotti Esercitazione del // Argomenti della lezione avoro, Calore, Energia Interna, Entalpia relativi

Dettagli

La Termodinamica è la disciplina che si occupa dello studio degli scambi di energia e di materia nei processi fisici e chimici

La Termodinamica è la disciplina che si occupa dello studio degli scambi di energia e di materia nei processi fisici e chimici La Termodinamica è la disciplina che si occupa dello studio degli scambi di energia e di materia nei processi fisici e chimici Materia = tutto ciò che possiede una massa ed occupa uno spazio Energia =

Dettagli

Sistemi termodinamici. I sistemi aperti e chiusi possono essere adiabatici quando non è consentito lo scambio di calore

Sistemi termodinamici. I sistemi aperti e chiusi possono essere adiabatici quando non è consentito lo scambio di calore Sistemi termodinamici Sistema: regione dello spazio oggetto delle nostre indagini. Ambiente: tutto ciò che circonda un sistema. Universo: sistema + ambiente Sistema aperto: sistema che consente scambi

Dettagli

Il I principio della termodinamica. Calore, lavoro ed energia interna

Il I principio della termodinamica. Calore, lavoro ed energia interna Il I principio della termodinamica Calore, lavoro ed energia interna Riassunto Sistemi termodinamici Un sistema termodinamico è una porzione di materia descritto da funzioni di stato che ne caratterizzano

Dettagli

Termodinamica e termochimica

Termodinamica e termochimica Termodinamica e termochimica La termodinamica è una scienza che studia proprietà macroscopiche della materia e prevede quali processi chimici e fisici siano possibili, in quali condizioni e con quali energie

Dettagli

Entropia e secondo principio della termodinamica: prevedere la spontaneità di un processo

Entropia e secondo principio della termodinamica: prevedere la spontaneità di un processo 1 Entropia e secondo principio della termodinamica: prevedere la spontaneità di un processo Limitazioni della prima legge della termodinamica 2 E = q + w E universo = E sistema + E ambiente E sistema =

Dettagli

Esercitazione 7. Soluzione. Il sistema è isolato, quindi l energia totale si conserva. Applicando il primo principio della termodinamica si ottiene:

Esercitazione 7. Soluzione. Il sistema è isolato, quindi l energia totale si conserva. Applicando il primo principio della termodinamica si ottiene: Esercitazione 7 Esercizio 1 Una massa m g = 20 g di ghiaccio a 0 C è contenuta in un recipiente termicamente isolato. Successivamente viene aggiunta una massa m a = 80 di acqua a 80 C. Quale sarà, all

Dettagli

Lezione n. 5. Entalpia. a volume costante a pressione costante Calorimetria differenziale Reazione esotermiche ed endotermiche Legge di Hess

Lezione n. 5. Entalpia. a volume costante a pressione costante Calorimetria differenziale Reazione esotermiche ed endotermiche Legge di Hess himica Fisica - himica e Tecnologia Farmaceutiche Lezione n. 5 Entalpia alorimetria a volume costante alorimetria a pressione costante alorimetria differenziale Reazione esotermiche ed endotermiche Legge

Dettagli

b) Essendo p A V A = p C V C ne risulta T C = T A = 300 K.

b) Essendo p A V A = p C V C ne risulta T C = T A = 300 K. 2.00 moli di un gas perfetto di volume V 1 = 3.50 m 3 e T 1 = 300 K possono espandersi fino a V 2 = 7.00 m 3 e T 2 = 300 K. Il processo è compiuto isotermicamente. Determinare: a) Il lavoro fatto dal gas;

Dettagli

CORSO DI CHIMICA. Esercitazione del 7 Giugno 2016

CORSO DI CHIMICA. Esercitazione del 7 Giugno 2016 CORSO DI CHIMICA Esercitazione del 7 Giugno 2016 25 ml di una miscela di CO e CO 2 diffondono attraverso un foro in 38 s. Un volume uguale di O 2 diffonde nelle stesse condizioni in 34,3 s. Quale è la

Dettagli

TERMODINAMICA E TERMOCHIMICA

TERMODINAMICA E TERMOCHIMICA TERMODINAMICA E TERMOCHIMICA La TERMODINAMICA è una scienza chimico-fisica che studia le trasformazioni dell energia. La TERMOCHIMICA è una particolare branca della termodinamica che valuta quantitativamente

Dettagli

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura

L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura Termodinamica 1. L equilibrio dei gas 2. L effetto della temperatura sui gas 3. La teoria cinetica dei gas 4. Lavoro e calore 5. Il rendimento delle macchine termiche 6. Il secondo principio della termodinamica

Dettagli

Dinamica delle reazioni chimiche (attenzione: mancano i disegni)

Dinamica delle reazioni chimiche (attenzione: mancano i disegni) Dinamica delle reazioni chimiche (attenzione: mancano i disegni) Primo principio della termodinamica L energia non si può creare o distruggere, ma solo convertire da una forma all altra. Questo significa

Dettagli

Sistema termodinamico: porzione di universo separata da tutto il resto del mondo. Ambiente esterno confini del sistema

Sistema termodinamico: porzione di universo separata da tutto il resto del mondo. Ambiente esterno confini del sistema Termodinamica: concetti di base Sistema termodinamico: porzione di universo separata da tutto il resto del mondo Ambiente esterno confini del sistema sistema Stato del sistema: definito dal valore delle

Dettagli

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA Il 1 principio non è in grado di escludere il passaggio di calore da un corpo più freddo ad uno più caldo; richiede soltanto che le quantità di calore scambiate siano

Dettagli

ESERCIZI DI TERMODINAMICA. costante di equilibrio della reazione. costante di equilibrio della reazione

ESERCIZI DI TERMODINAMICA. costante di equilibrio della reazione. costante di equilibrio della reazione ESECIZI DI EMODINAMICA Esercizio Calcolare a c.s. la costante di equilibrio della seguente reazione: CO (g) + H CH OH (g) H f (kj/mole) CH OH (g) -, CO (g) -,5 H (g) S (J/mole K) CH OH (g) 6,8 CO (g) 97,9

Dettagli

Lezione 5: Termodinamica. Seminario didattico

Lezione 5: Termodinamica. Seminario didattico Lezione 5: Termodinamica Seminario didattico Esercizio n 1 Ad una mole di gas monoatomico viene fatto percorrere il ciclo mostrato in figura il processo bc è una espansione adiabatica; p B =1.03 bar, V

Dettagli

PCl5 (g) <====> PCl3(g) + Cl2(g)

PCl5 (g) <====> PCl3(g) + Cl2(g) ESERCITAZIONE 10 DISSOCIAZIONE TERMICA Alcuni gas si decompongono per effetto del riscaldamento in altre sostanze, che possono essere tutte o solo in parte gassose. Ad esempio: PCl5 (g) PCl3(g)

Dettagli

dq = C P (T ) dt dq = T 1 C P (T ) dt q = [16.10T ] K K (JK 1 ) + 2 K 1 ( K)2 = 18.6 kj

dq = C P (T ) dt dq = T 1 C P (T ) dt q = [16.10T ] K K (JK 1 ) + 2 K 1 ( K)2 = 18.6 kj Esercizio 1 Calcolo q, w, U e H per riscaldamento gas ideale Calcolare q, w, U e H per un gas ideale in seguito all'aumento della sua temperatura da 25 C a 120 C in condizioni di pressione costante, sapendo

Dettagli

Tirocinio formativo attivo (TFA)

Tirocinio formativo attivo (TFA) Tirocinio formativo attivo (TFA) Chimica Fisica Dr. Sergio Brutti Libri di testo/approfondimento/altro (Lib.testo) Pasquetto/Patrone Chimica Fisica (1-2-3 o volume unico) ed. Zanichelli (Approf.) Di Cocco/Manetti/Micchelli

Dettagli

GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE. G. Pugliese 1

GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE. G. Pugliese 1 GAS IDEALI E MACCHINE TERMICHE G. Pugliese 1 Proprietà dei gas 1. Non hanno forma né volume proprio 2. Sono facilmente comprimibili 3. Le variabili termodinamiche più appropriate a descrivere lo stato

Dettagli

FISICA. Un sistema formato da un gas ideale monoatomico(= sistema) alla pressione costante di 110kPa acquista 820J di energia nella modalità calore.

FISICA. Un sistema formato da un gas ideale monoatomico(= sistema) alla pressione costante di 110kPa acquista 820J di energia nella modalità calore. Serie 5: Termodinamica V FISICA II liceo Esercizio 1 Primo principio Un cilindro contiene 4 mol di un gas(= sistema) monoatomico a temperatura iniziale di 27 C. Il gas viene compresso effettuano su di

Dettagli

LA MATERIA ED I SUOI STATI

LA MATERIA ED I SUOI STATI LA MATERIA ED I SUOI STATI GAS COMPOSIZIONE DELL ARIA 1. I gas ideali e la teoria cineticomolecolare Nel modello del gas ideale le particelle 1. l energia cinetica media delle particelle è proporzionale

Dettagli

Termodinamica. Scienza che studia le relazioni tra il calore e le altre forme di energia coinvolte in un processo fisico o chimico

Termodinamica. Scienza che studia le relazioni tra il calore e le altre forme di energia coinvolte in un processo fisico o chimico Termodinamica Scienza che studia le relazioni tra il calore e le altre forme di energia coinvolte in un processo fisico o chimico La termodinamica fa uso di modelli astratti per rappresentare sistemi e

Dettagli

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Anno Scolastico 2009/2010 Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Prof. Matteo Intermite 1 5.1 LEGGE DEI GAS I gas sono delle sostanze che in determinate condizioni di

Dettagli

Dalla legge dei gas perfetti si ha il rapporto tra il numero di moli dei due gas R T 1 V 2 P V 1. =n 1. RT 2 =V 2 qundi: n 1 = T 2. =n 2.

Dalla legge dei gas perfetti si ha il rapporto tra il numero di moli dei due gas R T 1 V 2 P V 1. =n 1. RT 2 =V 2 qundi: n 1 = T 2. =n 2. Compito intercorso Fisica II ICI 1 giugno 2006 1 Due recipienti uguali, isolati termicamente dall'ambiente esterno, sono connessi da un condotto con un rubinetto, inizialmente chiuso. Uno dei recipienti

Dettagli

14 Gas reali. Potenziali termodinamici

14 Gas reali. Potenziali termodinamici 4 Gas reali. Potenziali termodinamici (9 problemi, difficoltà 62, soglia 43) Formulario Equazione di van der Waals per i gas reali per mol p + a v 2 (v b) RT, dove a e b sono due costanti diverse da gas

Dettagli

Fisica per scienze ed ingegneria

Fisica per scienze ed ingegneria Serway, Jewett Fisica per scienze ed ingegneria Capitolo 20 Fino a circa il 1850 su riteneva che la meccanica e la termodinamica fossero due scienze completamente distinte. La legge di conservazione dell

Dettagli

Un problema di grande interesse è la possibilità di prevedere se due o più sostanze poste a contatto sono in grado di reagire.

Un problema di grande interesse è la possibilità di prevedere se due o più sostanze poste a contatto sono in grado di reagire. Un problema di grande interesse è la possibilità di prevedere se due o più sostanze poste a contatto sono in grado di reagire. Molte reazioni procedono in modo incompleto; è importante quindi determinare

Dettagli

Opera rilasciata sotto licenza CC BY-NC-SA 3.0 Italia da Studio Bells (www.studiobells.it)

Opera rilasciata sotto licenza CC BY-NC-SA 3.0 Italia da Studio Bells (www.studiobells.it) Esercizio Argomenti: gas perfetti, trasformazioni adiabatiche, primo principio. Livello: scuola superiore. Un gas perfetto monoatomico si trova in un contenitore chiuso da un pistone mobile. Inizialmente

Dettagli

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Proprietà volumetriche delle sostanze pure Termodinamica dell Ingegneria Chimica le fasi di una specie pura Una sostanza la cui composizione chimica non varia in tutta la massa presa in considerazione

Dettagli

Entropia, energia libera ed equilibrio

Entropia, energia libera ed equilibrio Entropia, energia libera ed equilibrio Processi chimici e fisici spontanei Una cascata cade verso il basso Una zolletta di zucchero si scioglie in una tazza di caffé Ad 1 atm, l acqua ghiaccia sotto 0

Dettagli

La costante (p 0 0 /273) la si riesprime come n R dove R è una costante universale il cui valore dipende solo dalle unità di misura usate: R8.31 Joule/(K mole) e n è il numero di moli L equazione di stato

Dettagli

Quesiti di Fisica Generale

Quesiti di Fisica Generale Quesiti di Fisica Generale 2. Temodinamica prof. Domenico Galli, prof. Umberto Marconi 27 marzo 2012 I compiti scritti di esame del prof. D. Galli propongono 4 quesiti, sorteggiati individualmente per

Dettagli

Lo stato gassoso e le sue proprietà

Lo stato gassoso e le sue proprietà Lo stato gassoso e le sue proprietà Dr. Gabriella Giulia Pulcini Ph.D. Student, Development of new approaches to teaching and learning Natural and Environmental Sciences University of Camerino, ITALY 1

Dettagli

PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI)

PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI) 1 PROBLEMI E QUESITI DI TERMOLOGIA (SOLUZIONI) Qui di seguito viene riportata la risoluzione dei problemi presentati nel file Unità omonimo (enunciati). Si raccomanda di prestare molta attenzione ai ragionamenti

Dettagli

Capitolo 16 L energia si trasferisce

Capitolo 16 L energia si trasferisce Capitolo 16 L energia si trasferisce 1. L «ABC» dei trasferimenti energetici 2. Le reazioni scambiano energia con l ambiente 3. Durante le reazioni varia l energia chimica del sistema 4. L energia chimica

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 19 L energia si trasferisce 3 Sommario (I) 1. L «ABC» dei trasferimenti energetici 2. Durante le reazioni varia l energia chimica

Dettagli

Corso di Chimica Fisica A. Tutoraggio

Corso di Chimica Fisica A. Tutoraggio Università di orino Corso di Studi in Chimica - Laurea riennale Anno Accademico 2004-2005 Corso di Chimica Fisica A utoraggio Bartolomeo Civalleri Roberto Dovesi /home/mimmo/testitex/tut cf-a 05/tuto/tut

Dettagli

Termodinamica. studia le modificazioni subite da un sistema a seguitodel trasferimento di energia sotto forma di calore e lavoro.

Termodinamica. studia le modificazioni subite da un sistema a seguitodel trasferimento di energia sotto forma di calore e lavoro. Termodinamica studia le modificazioni subite da un sistema a seguitodel trasferimento di energia sotto forma di calore e lavoro. La termodinamica parte da osservazioni sperimentali e quindi si esprime

Dettagli

GAS IDEALI (o gas perfetti )

GAS IDEALI (o gas perfetti ) GAS IDEALI (o gas perfetti ) TEORIA CINETICA DEI GAS (modello di gas ideale ) molecole puntiformi moto rettilineo ed urti elastici forze attrattive - repulsive intermolecolari nulle PARAMETRI DELLO STATO

Dettagli

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato gassoso

GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato gassoso GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA Lo stato gassoso Classificazione della materia MATERIA Composizione Struttura Proprietà Trasformazioni 3 STATI DI AGGREGAZIONE SOLIDO (volume e forma propri) LIQUIDO

Dettagli

Trasformazioni termodinamiche

Trasformazioni termodinamiche Trasformazioni termodinamiche Evoluzione di un sistema termodinamico -> trasformazione termodinamica Trasformazione quasi statica : stati successivi assunti dal sistema sono stati di equilibrio (parametri

Dettagli

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA I DUE ENUNCIATI DEL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA I DUE ENUNCIATI DEL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA I DUE ENUNCIATI DEL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA Enunciato di Clausius: È impossibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia quello di fare

Dettagli

Riepilogo di calorimetria

Riepilogo di calorimetria Riepilogo di calorimetria Applicate la conservazione dell energia: Calore assorbito = Calore ceduto Se non ci sono trasformazioni di fase: 1. Calore assorbito = massa x calore specifico x (T fin T iniz

Dettagli

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di Laurea in Astronomia 23 giugno 2015

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di Laurea in Astronomia 23 giugno 2015 Prova scritta di Fisica Generale I Corso di Laurea in Astronomia 3 giugno 015 Problema 1 Si consideri un sistema costituito da un cilindro omogeneo di raggio R 1 = 10 cm e altezza h = 0 cm, inserito all

Dettagli

Esercizi di Termochimica

Esercizi di Termochimica Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT A.A. 2015/2016 (I Semestre) Esercizi di Termochimica Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://iscamap.chem.polimi.it/citterio Esercizio 1-2 (Capacita

Dettagli

IL CICLO DI CARNOT. Scambi di energia durante il ciclo

IL CICLO DI CARNOT. Scambi di energia durante il ciclo IL CICLO DI CNO Consideriamo un gas ideale, contenuto nel solito cilindro, che compie un ciclo di 4 trasformazioni reversibili (2 isoterme + 2 adiabatiche) rappresentate nel piano -p come in figura. cambi

Dettagli

Temi di termodinamica

Temi di termodinamica Temi di termodinamica Prova scritta del 12/04/1995 Una mole di gas perfetto monoatomico alla temperatura T A =243 K e pressione p A = 2 atm, esegue un ciclo reversibile costituito dalle seguenti trasformazioni:

Dettagli

CAPITOLO 3: SECONDO PRINCIPIO

CAPITOLO 3: SECONDO PRINCIPIO Introduzione alla ermodinamica Esercizi svolti CAPIOLO : SECONDO PRINCIPIO Esercizio n Calcolare la variazione di entropia quando moli di un gas ideale si espandono dal volume iniziale di 5 L a 4 L Calcolare

Dettagli

Capacità termica e calore specifico

Capacità termica e calore specifico Calori specifici Capacità termica e calore specifico Il calore si trasferisce da un corpo ad un altro fintanto che i corpi sono a temperature differenti. Potremo scrivere quindi: Q = C ΔT = C (T f T i

Dettagli

Termodinamica e trasmissione del calore 3/ed Yunus A. Çengel Copyright 2009 The McGraw-Hill Companies srl

Termodinamica e trasmissione del calore 3/ed Yunus A. Çengel Copyright 2009 The McGraw-Hill Companies srl SOLUZIONI problemi cap.8 8.1 La pressione del vapore è mantenuta costante. Perciò, la temperatura del vapore rimane costante anche alla temperatura Se si suppone che la trasformazione non implichi irreversibilità

Dettagli

TERMODINAMICA CHIMICA E SPONTANEITA DELLE REAZIONI

TERMODINAMICA CHIMICA E SPONTANEITA DELLE REAZIONI TERMODINAMICA CHIMICA E SPONTANEITA DELLE 9.A PRE-REQUISITI 9.B PRE-TEST 9.C OBIETTIVI 9.4 IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA E L ENTROPIA - VALUTAZIONE DELLA SPONTANEITA DI UNA REAZIONE 9.V VERIFICA

Dettagli

Riassunto Termodinamica

Riassunto Termodinamica Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT Riassunto Termodinamica Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://iscamap.chem.polimi.it/citterio/

Dettagli

TERMODINAMICA Per lo studio scientifico di un problema occorre separare idealmente una regione di spazio limitata ( sistema ) da tutto ciò che la

TERMODINAMICA Per lo studio scientifico di un problema occorre separare idealmente una regione di spazio limitata ( sistema ) da tutto ciò che la ERMODINAMICA Per lo studio scientifico di un problema occorre separare idealmente una regione di spazio limitata ( sistema ) da tutto ciò che la circonda e può influenzarne il comportamento ( ambiente

Dettagli

Sistema Termodinamico

Sistema Termodinamico Sistema Termodinamico Un insieme di elementi con un certo grado di correlazione. Esempio: un organismo; un organo; un organello; una macromolecola biologica; una reazione chimica. Ambiente Sistema Q, W

Dettagli

Ultima verifica pentamestre. 1)definizione di miscuglio, soluzione, composto, elemento, molecola ( definizione importantissima!!!!!!!!

Ultima verifica pentamestre. 1)definizione di miscuglio, soluzione, composto, elemento, molecola ( definizione importantissima!!!!!!!! Ultima verifica pentamestre 1)definizione di miscuglio, soluzione, composto, elemento, molecola ( definizione importantissima!!!!!!!!) 2) gruppi dal IV al VIII 3) differenza tra massa atomica e massa atomica

Dettagli

Per un sistema isolato la somma di energia potenziale ed energia cinetica si mantiene costante.

Per un sistema isolato la somma di energia potenziale ed energia cinetica si mantiene costante. All origine di tutto c è il teorema di conservazione dell energia totale meccanica: Per un sistema isolato la somma di energia potenziale ed energia cinetica si mantiene costante. Il teorema è tipicamente

Dettagli

( ) ( ) ( ) mol. mol. Esercitazione Bovisa 14/10/2010. Es.1 Si consideri la seguente reazione:

( ) ( ) ( ) mol. mol. Esercitazione Bovisa 14/10/2010. Es.1 Si consideri la seguente reazione: Esercitazione Bovisa 4// Es. Si consideri la seguente reazione: + ( g ) ( g ) ( g ) a) Calcolare la costante di equilibrio a C. b) In un reattore operante a atm vengono introdotte moli di e moli di. Calcolare

Dettagli

il ciclo di Ericsson (1853) caratterizzato da due isoterme e due isobare; il ciclo di Reitlinger (1873) con due isoterme e due politropiche.

il ciclo di Ericsson (1853) caratterizzato da due isoterme e due isobare; il ciclo di Reitlinger (1873) con due isoterme e due politropiche. 16 Il ciclo di Stirling Il coefficiente di effetto utile per il ciclo frigorifero di Carnot è, in base alla (2.9): T min ɛ =. (2.31) T max T min Il ciclo di Carnot è il ciclo termodinamico che dà il maggior

Dettagli

Il Gas Ideale. Il gas ideale é un'astrazione

Il Gas Ideale. Il gas ideale é un'astrazione Il Gas Ideale a) le particelle sono animate da moto perenne, ed occupano omogeneamente tutto lo spazio a loro disposizione b) il movimento delle particelle è casuale c) le particelle hanno volume proprio

Dettagli

Termodinamica: - cenni sui gas perfetti - macchine termiche - secondo principio. 18/12/2013 Macchine termiche e Secondo Principio della Termodinamica

Termodinamica: - cenni sui gas perfetti - macchine termiche - secondo principio. 18/12/2013 Macchine termiche e Secondo Principio della Termodinamica Termodinamica: - cenni sui gas perfetti - macchine termiche - secondo principio 1 Definizione di Gas Perfetto Un gas perfetto è un gas ideale il cui comportamento approssima quello dei gas reali a densità

Dettagli

Entropia, energia libera ed equilibrio. Capitolo 17

Entropia, energia libera ed equilibrio. Capitolo 17 Entropia, energia libera ed equilibrio Capitolo 17 Processi chimici e fisici spontanei Una cascata cade verso il basso Una zolletta di zucchero si scioglie in una tazza di caffé Ad 1 atm, l acqua ghiaccia

Dettagli

Un modello per il gas ideale

Un modello per il gas ideale Un modello per il gas ideale Un gas ideale consiste di particelle (atomi o molecole) che hanno le seguenti proprietà 1. Il volume proprio delle particelle è trascurabile rispetto al volume occupato dal

Dettagli

Esercitazione 13/5/2016

Esercitazione 13/5/2016 Esercitazione 3/5/206 Esercizio Un anello di massa m e raggio r rotola senza strisciare su un piano orizzontale con velocità v CM costante. Ad un certo istante inizia a salire lungo un piano inclinato.

Dettagli

Termodinamica II. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.

Termodinamica II. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. Termodinamica II Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. 1 Processi Chimici e Fisici Spontanei L acqua scende a valle Un cucchiaino di zucchero si scioglio

Dettagli

Termodinamica. Ireneo Kikic. DICAMP - SFLAB - University of Trieste

Termodinamica. Ireneo Kikic. DICAMP - SFLAB - University of Trieste ermodinamica Ireneo Kikic DIAM - FLAB - University of rieste IRENEO.KIKI@DIAM.UNI.I rimo principio della termodinamica alore e lavoro solo quando sono trasferiti tra i corpi Energia uò essere convertita

Dettagli

Termodinamica classica e termodinamica chimica

Termodinamica classica e termodinamica chimica Termodinamica classica e termodinamica chimica Matteo Bonfanti 23 marzo 2015 Indice 1. Definizioni 3 1.1. Il sistema termodinamico........................... 3 1.2. Lo stato del sistema e le trasformazioni

Dettagli

La macchina termica. Marina Cobal - Dipt.di Fisica - Universita' di Udine 1

La macchina termica. Marina Cobal - Dipt.di Fisica - Universita' di Udine 1 La macchina termica Universita' di Udine 1 La macchina termica Un insieme di trasformazioni che parta da uno stato e vi ritorni costituisce una macchina termica un ciclo termodinamico Universita' di Udine

Dettagli

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale

Proprietà volumetriche delle sostanze pure. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale Proprietà volumetriche delle sostanze pure Principi di Ingegneria Chimica Ambientale le fasi di una specie pura Una sostanza la cui composizione chimica non varia in tutta la massa presa in considerazione

Dettagli

La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa.

La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa. La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa. ChimicaGenerale_lezione17 1 L'Equilibrio Chimico Nella chimica

Dettagli

FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2013/2014 1) FLUIDI V= 5 dm3 a= 2 m/s2 aria = g / cm 3 Spinta Archimedea Tensione della fune

FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2013/2014 1) FLUIDI V= 5 dm3 a= 2 m/s2 aria = g / cm 3 Spinta Archimedea Tensione della fune FISICA per SCIENZE BIOLOGICHE A.A. 2013/2014 II Compitino 26 Giugno 2014 1) FLUIDI Un bambino trattiene un palloncino, tramite una sottile fune. Il palloncino ha volume V= 5 dm 3. La sua massa, senza il

Dettagli

Termodinamica(3) Fabrizio Margaroli

Termodinamica(3) Fabrizio Margaroli Termodinamica(3) Fabrizio Margaroli 1 Macchine termiche e frigoriferi MACCHINA TERMICA Dispositivo che assorbe calore da una sorgente calda, compie lavoro meccanico, cede calore non utilizzato ad una sorgente

Dettagli

TERMODINAMICA. Studia le trasformazioni dei sistemi in relazione agli scambi di calore e lavoro. GENERALITÀ SUI SISTEMI TERMODINAMICI

TERMODINAMICA. Studia le trasformazioni dei sistemi in relazione agli scambi di calore e lavoro. GENERALITÀ SUI SISTEMI TERMODINAMICI TERMODINAMICA Termodinamica: scienza che studia le proprietà e il comportamento dei sistemi, la loro evoluzione e interazione con l'ambiente esterno che li circonda. Studia le trasformazioni dei sistemi

Dettagli

Lezione 4: Termodinamica. Seminario didattico

Lezione 4: Termodinamica. Seminario didattico Lezione 4: Termodinamica Seminario didattico Esercizio n 1 Un vaso di massa 150g in rame (calore specifico 0,0923 cal/g K) contiene 220g di acqua, entrambi alla temperatura di 20,0 C. Un cilindro di 300g

Dettagli

Processi spontanei. -Passaggio di calore da un corpo caldo ad uno freddo -Mescolamento di due gas -Svolgimento di una reazione fortemente esotermica

Processi spontanei. -Passaggio di calore da un corpo caldo ad uno freddo -Mescolamento di due gas -Svolgimento di una reazione fortemente esotermica TERMODINAMICA Processi spontanei Un processo spontaneo è un processo fisico o chimico che ha luogo senza interventi esterni. Alcuni esempi di processi spontanei sono: -Passaggio di calore da un corpo caldo

Dettagli

Il primo principio della termodinamica

Il primo principio della termodinamica La termodinamica In molte reazioni viene prodotto o assorbito del calore. Altre reazioni possono essere usate per produrre del lavoro: il motore a scoppio produce energia meccanica sfruttando la reazioni

Dettagli

Compito di Fisica Generale I mod. B, Corsi di Laurea in Fisica e in Astronomia, AA 2010/11. Cognome... Nome... Matricola n...

Compito di Fisica Generale I mod. B, Corsi di Laurea in Fisica e in Astronomia, AA 2010/11. Cognome... Nome... Matricola n... 22.06.2011 Compito di Fisica Generale I mod. B, Corsi di Laurea in Fisica e in Astronomia, AA 2010/11 Cognome... Nome... Matricola n... Esercizio 1. Si abbia un recipiente a pareti adiabatiche contenente

Dettagli

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica

Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica. Termodinamica dell Ingegneria Chimica Bilancio di energia: il Primo Principio della Termodinamica Termodinamica dell Ingegneria Chimica 1 I Sistemi termodinamici Un sistema è definito da una superficie di controllo, reale o immaginaria, che

Dettagli

SECONDO PRINCIPIO TERMODINAMICA Problemi di Fisica secondo principio termodinamica

SECONDO PRINCIPIO TERMODINAMICA Problemi di Fisica secondo principio termodinamica SEONO PRINIPIO ERMOINMI Problemi di Fisica secondo principio termodinamica SEONO PRINIPIO ERMOINMI PROEM alcolare il rendimento di una macchina di arnot che lavora fra la temperatura di ebollizione dell'acqua

Dettagli

numero complessivo di variabili = c f + 2

numero complessivo di variabili = c f + 2 Regola delle fasi Definiamo sostanza pura quella che ha composizione chimica costante Diremo fase di una sostanza pura una sua regione omogenea dal punto di vista fisico. Lo stato di un sistema è individuato

Dettagli

Dipendenza dell'energia libera dalla T e P

Dipendenza dell'energia libera dalla T e P Dipendenza dell'energia libera dalla T e P G = H - TS essendo H = U + PV G = U + PV - TS Una variazione infinitesima di una o più variabili che definiscono lo stato del sistema determina una variazione

Dettagli

Legge dell azione di massa. Misura sperimentale della costante di equilibrio. Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica

Legge dell azione di massa. Misura sperimentale della costante di equilibrio. Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica Corso di Studi di Fisica Corso di Chimica Luigi Cerruti www.minerva.unito.it Legge dell azione di massa Il caso dei gas: utilizziamo le pressioni parziali Lezione 7-8 1 Per definizione le concentrazioni

Dettagli

C e detta capacita termica

C e detta capacita termica Capacita termica la quantita di calore che occorre fornire o sottrarre ad un corpo per modificarne la temperatura e direttamente proporzionale alla sua variazione T T f T i di temperatura ( attenzione

Dettagli

FISICA. isoterma T f. T c. Considera il ciclo di Stirling, in cui il fluido (=sistema) è considerato un gas ideale.

FISICA. isoterma T f. T c. Considera il ciclo di Stirling, in cui il fluido (=sistema) è considerato un gas ideale. Serie 10: ermodinamica X FISICA II liceo Esercizio 1 Ciclo di Carnot Considera il ciclo di Carnot, in cui il fluido (=sistema) è considerato un gas ideale. Si considerano inoltre delle trasformazioni reversibili.

Dettagli

2) Primo principio della Termodinamica

2) Primo principio della Termodinamica 2) Primo principio della Termodinamica Antefatto: conservazione dell energia dalla descrizione molecolare (secondo la meccanica classica/quantistica) del sistema materiale Energia() = energia cinetica

Dettagli

Figura 1 Trasformazione proibita dal Secondo Principio

Figura 1 Trasformazione proibita dal Secondo Principio ENUNCIATO DEL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA Si dice sorgente di calore o serbatoio di calore alla temperatura θ un corpo che si trovi uniformemente alla temperatura θ e sia in condizioni di scambiare

Dettagli

Fisica. Architettura (corso magistrale a ciclo unico quinquennale) Prof. Lanzalone Gaetano. Lezione 6 maggio 2013

Fisica. Architettura (corso magistrale a ciclo unico quinquennale) Prof. Lanzalone Gaetano. Lezione 6 maggio 2013 Fisica Facoltà di Ingegneria, Architettura e delle Scienze Motorie Lezione 6 maggio 2013 Architettura (corso magistrale a ciclo unico quinquennale) Prof. Lanzalone Gaetano Macchine Termiche Le macchine

Dettagli

Gas ideale: velocità delle particelle e pressione (1)

Gas ideale: velocità delle particelle e pressione (1) Gas ideale: velocità delle particelle e pressione (1) In un gas ideale le particelle sono considerate puntiformi e risentono di forze solo durante gli urti (perfettamente elastici) con le pareti del recipiente.

Dettagli

Programma svolto a.s. 2015/2016. Materia: fisica

Programma svolto a.s. 2015/2016. Materia: fisica Programma svolto a.s. 2015/2016 Classe: 4A Docente: Daniela Fadda Materia: fisica Dettagli programma Cinematica e dinamica: moto circolare uniforme (ripasso); moto armonico (ripasso); moto parabolico (ripasso);

Dettagli

PRIMI ELEMENTI DI TERMODINAMICA. La termodinamica studia le leggi con cui i sistemi scambiano (cedono e ricevono) energia con l ambiente.

PRIMI ELEMENTI DI TERMODINAMICA. La termodinamica studia le leggi con cui i sistemi scambiano (cedono e ricevono) energia con l ambiente. PRIMI ELEMENTI DI TERMODINAMICA Un sistema è un insieme di corpi che possiamo immaginare avvolti da una superficie chiusa, ma permeabile alla materia e all energia. L ambiente è tutto ciò che si trova

Dettagli

Esercizi di termologia

Esercizi di termologia Esercizi di termologia L. Paolucci 4 dicembre 2009 Sommario Termologia: esercizi e problemi con soluzioni. Per la classe seconda. Anno Scolastico 2009/0. Versione: v Si ricordi che cal 4,86. Quindi il

Dettagli