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1 Convegno Sistemi di Gestione della Sicurezza e Rifiuti: Le Linee di indirizzo INAIL- Federambiente Rimini, 11 novembre 2011 Manutenzione: gli ambienti confinati Paolo Fioretti

2 Ambienti confinati US Department of labour (58 FR 4549, Jan. 14, 1993): Definizioni "Confined space" means a space that: (1) Is large enough and so configured that t an employee can bodily enter and perform assigned work; and (2) Has limited or restricted means for entry or exit (for example, tanks, vessels, silos, storage bins, hoppers, vaults, and pits are spaces that may have limited means of entry.); and (3) Is not designed d for continuous employee occupancy.

3 Definizioni Spazi confinati : generalmente definiti come aree di lavoro: (INAIL D.ssa Liliana Frusteri) non destinate allo stazionamento fisso di lavoratori adibite all immagazzinamento o trasporto di prodotti aperture per l entrata e l uscita limitate e di difficile utilizzo condizioni di ventilazione sfavorevole in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti chimici pericolosi (ad esempio, gas, vapori, polveri).

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5 LINEE DI INDIRIZZO SGSL-R Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza dei Lavoratori per le Aziende dei Servizi Ambientali e Territoriali e la MANUTENZIONE Convegno Sistemi di Gestione della Sicurezza e Rifiuti: Le Linee di indirizzo INAIL- Federambiente

6 Il ciclo del miglioramento continuo Linee guida UNI INAIL PIANIFICAZIONE ATTUAZIONE E IMPLEMENTAZIONE

7 RISULTATI ATTESI Pianificazione Svolgimento in sicurezza delle operazioni di manutenzione ordinaria, straordinaria e programmata e periodica. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Individuare e valutare i rischi legati alle attività di manutenzione, ordinaria, periodica e straordinaria, di mezzi, macchine, impianti, attrezzature e ambienti di lavoro, ivi compresi i rischi da interferenze tra lavorazioni contigue o contemporanee. Verificare l idoneità tecnico-professionale del personale incaricato. Analizzare e valutare le modalità di intervento e la presenza di procedure operative. Analizzare e valutare le situazioni anomale avvenute o potenzialmente pericolose con riferimento a:

8 Individuare gli spazi confinati

9 Analizzare e valutare le modalità di intervento un esempio Tecniche di analisi della sicurezza delle attività (ASA) tecnica di valutazione del rischio/ implementazione i delle misure analizza fasi, rischi, individua possibili misure di prevenzione/protezione valuta la riduzione del rischio fino a ALARP individua responsabilità coinvolge tutti gli attori (DL, committenti, appaltatori) il prodotto è riassunto in un formato facilmente utilizzabile l applicazione è programmata e verificata al momento

10 Foglio dati JSA

11 Foglio dati ASA FASE Pericolo Entità(*) Misure Entità (dopo misure) MP R M P R Responsabile Pulizia Presenza A A A Bonifica con B M M Rossi Operazioni cisterna zolfo liquido di gas tossici aria Gas tossici presenti dopo bonifica B M M Verifica analitica residui gas M: entità del pericolo; P: Probabilità; R: Rischio A: Alto; M: Medio; B: Basso B B B Bianchi - Laboratorio

12 Verifiche di sicurezza APPLICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE Prima di procedere alla manutenzione, l azienda valuta i seguenti elementi: rischi specifici legati all'attività nell'area utilizzo di attrezzature di lavoro utilizzo di sostanze pericolose utilizzo di macchine e attrezzature contaminate da agenti biologici i i e potenzialmente infette lavorazioni svolte in ambiente confinato bonifica di attrezzature di lavoro, impianti, macchine lavorazioni svolte in ambienti pericolosi per dimensioni e tipologia i di rischi presenti (es.: microclima disagevole, ambienti rumorosi e/o biocontaminati, etc).

13 Attività preliminari APPLICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE Occorre effettuare un analisi del rischio dell attività di manutenzione prevedendo eventuali misure di riduzione del rischio. E opportuno individuare, in particolare nel caso di situazioni anomale o particolarmente pericolose: procedure operative DPI collettivi e/o individuali controlli e personale in appoggio disponibilità di mezzi di estinzione predisposizione di mezzi di salvataggio misure e procedure da adottare in caso di emergenze.

14 APPLICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE Ogni attività di manutenzione deve essere preparata e organizzata a valle di un analisi di rischio dettagliata e finalizzata all individuazione degli eventuali lavori preliminari e delle attività di coordinamento necessarie all eliminazione dei rischi interferenziali. Inoltre dovrà essere attuato il coordinamento tra le imprese appaltatrici eventualmente presenti, verificando, le possibili interferenze oggetto di redazione del DUVRI

15 Responsabilità Datore di Lavoro approvare i piani di manutenzione, di monitoraggio e di controllo specifici Dirigenti pianificare le attività di manutenzione redigere i piani di manutenzione, di monitoraggio e di controllo specifici

16 Preposti controllare le attività di manutenzione segnalare le apparecchiature che necessitano di manutenzione nei diversi casi individuati. RSPP collaborare alla pianificazione ifi i delle attività ità di manutenzione e di ispezione per gli aspetti di competenza specifici per la SSL. Lavoratori seguire le procedure per la corretta esecuzione degli interventi.

17 Il Permesso di lavoro

18 Normativa Manutenzione UNI 10449/2008 Criteri per la formulazione e gestione del permesso di lavoro

19 La norma ha lo scopo di definire i requisiti minimi per la formulazione, la compilazione e la gestione dei permessi di lavoro. La norma si applica in tutte le aree di lavoro nelle quali sono effettuati ti lavori di manutenzione, di miglioria i e modifiche assegnati in appalto, per mettere in evidenza ed informare i lavoratori dei rischi specifici inerenti all area area di lavoro ed al lavoro stesso. Essa si applica, inoltre, in tutte le aree di lavoro nelle quali sono effettuati i lavori di manutenzione, di miglioria e modifiche di beni, eseguiti da personale aziendale, ad eccezione: - dei lavori di normale esercizio/gestione e di automanutenzione - procedurizzati; - dei lavori eseguiti all interno di officine autorizzate o di aree adibite a cantiere.

20 permesso di lavoro: documento con il quale: - il committente indica i rischi specifici dell'ambiente in cui l'assuntore dovrà operare (ed in particolare del cantiere) e le operazioni preliminari all'esecuzione di un lavoro;

21 permesso di lavoro: documento con il quale: - il committente indica i rischi specifici dell'ambiente in cui l'assuntore dovrà operare (ed in particolare del cantiere) e le operazioni preliminari all'esecuzione di un lavoro;

22 Figure coinvolte supervisore dei lavori: persona nominata dal committente che tutela gli interessi dello stesso durante lo svolgimento dei lavori per la verifica delle obbligazioni. responsabile di unità: persona che ha la responsabilità della conduzione dell'unità ove si esegue l'intervento, delegata dal legale rappresentante. responsabile operativo: persona delegata dal legale rappresentante e dipendente dal responsabile di unità. È presente all inizio e durante l esecuzione del lavoro. preposto: persona delegata dall'assuntore a gestire i lavori.

23 Criteri Ogni lavoro affidato a personale aziendale o a terzi deve essere eseguito con appropriato permesso di lavoro scritto. Il datore di lavoro o il committente t ha la responsabilità di identificare le aree nelle quali, per eccezione, non è necessario il permesso di lavoro.

24 Iter procedurale

25 Iter procedurale

26 Esperienze dai SGSSL LINEE DI INDIRIZZO SGI - AE Sistema di Gestione Integrato Sistema di Gestione Integrato Salute Sicurezza Ambiente Aziende energia

27 Esperienze dai SGSSL PERMESSI DI LAVORO Scopo e obiettivi Scopo Realizzare una metodologia per lo svolgimento di attività operative al fine di garantire il controllo, l eliminazione/riduzione dei rischi durante l esecuzione lesecuzione delle stesse. Obiettivi e risultati attesi Identificare i pericoli, valutare i rischi ad essi correlati, definire gli apprestamenti necessari al loro controllo attraverso un sistema di permessi di lavoro riguardanti le attività operative, al fine di una loro corretta esecuzione e della prevenzione di infortuni ed incidenti.

28 Aggiornamenti DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 settembre 2011, n. 177 Regolamento recante norme per la qualificazione i delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. (11G0219)

29 Art. 1 Finalità eambito di applicazione. i 1. In attesa della definizione di un complessivo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, come previsto.., il presente e regolamento e o disciplina il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi destinati ad operare nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati.

30 Art. 2 Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati

31 Art. 3 Procedure di sicurezza nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati. 1. Prima dell'accesso nei luoghi nei quali devono volgersi le attività lavorative a di cui all'articolo a o 1, comma 2, tutti i lavoratori impiegati dalla impresa appaltatrice, compreso il datore di lavoro ove impiegato nelle medesime attività, o i lavoratori autonomi devono essere puntualmente e dettagliatamente informati.

32 INAIL Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione

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