UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
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2 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Giuseppe Bertagna DALL EDUCAZIONE ALLA PEDAGOGIA Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Capitolo IV
3 CAPITOLO 4: L intenzionalità e le sue regioni
4 l evoluzioneche dellacos è speciel intenzionalità? umana rispetto ai nostri Storia etimologica e semantica molto lunga e complessa Intenzionalità come espressione riassuntiva in quanto impiegata per riferirsi a quattro significati (intrecciati, ma concettualmente distinguibili, tanto da poter parlare di quattro differenti regioni della più ampia intenzionalità umana ) L UOMO, GRAZIE ALL INTENZIONALITÀ, RIESCE AD ANDARE OLTRE L ESPERIENZA (come ex-perire)
5 l evoluzione della specie umana rispetto ai nostri I quattro significati dell intenzionalità 1 Intenzionalità come DIREZIONE (o relazione) della coscienza verso un oltre che non contiene 2 Intenzionalità come RAPPRESENTAZIONE ed ESECUZIONE DI INTENZIONI 3 Intenzionalità come ANALISI FORMALE DELLE RAPPRESENTAZIONI 4 Intenzionalità come COSCIENZA DELLA COSCIENZA(AUTOCOSCIENZA)
6 l evoluzione 1 della specie umana rispetto ai nostri Brentano: Intenzionalità come direzione (o relazione) L intenzionalità è direzione verso un oggetto, poiché ogni fenomeno psichico implica la presenza di un oggetto che sarà percepito, desiderato, ecc L intenzionalità è la caratteristica originaria degli stati mentali che li mette in relazione con oggetti diversi (pp 95-96)
7 l evoluzione 1 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come direzione (o relazione) Es: p 96 L atto consapevole di vedere un tavolo non può che riferirsi al suo contenuto (vedo un rettangolo, con 4 gambe, color ciliegio, in legno, le 4 gambe terminano leggermente smussate, ecc)
8 l evoluzione 2 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come rappresentazione ed esecuzione di intenzioni Se l intenzionalità è direzione verso un oggetto, questa direzione implica un movimento Livello biologico Nel cervello umano esistono diverse aree che si occupano del movimento: - area prefrontale (decisione dello scopo del movimento) - area premotoria (pianificazione dell esecuzione per raggiungere quello scopo) - area motoria (esecuzione concreta del programma pianificato)
9 l evoluzione 2 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come rappresentazione ed esecuzione di intenzioni Che cosa ricaviamo da quello che i neurofisiologi affermano? Importanza dello skopòs (in greco: l oggetto su cui si fissano gli occhi ; dunque il traguardo, la meta) È come, perciò, se il movimento umano si attivasse solo in presenza di una precisa rappresentazione del traguardo che è chiamato a raggiungere (la sua intenzione, il suo scopo) (p 98)
10 l evoluzione 2 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come rappresentazione ed esecuzione di intenzioni Es: un bambino (soggetto) vede una fetta di torta (oggetto) sul tavolo, pensa a quanto è buona (magari è la sua torta preferita rappresentazione) e ne prende una fetta (muove il braccio e ne afferra una fetta movimento ed esecuzione dell intenzione)
11 L intenzione di Le compiere pulsioni un movimento e i movimenti che ne conseguono sono prodotto causa La soglia dell iceberg (Leggere p99) Modulo 1 Lezione 2 Dall educazione alla pedagogia
12 l evoluzione 2 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come rappresentazione ed esecuzione di intenzioni Tale rappresentazione (del soggetto su un oggetto) può essere: Precisa, ma inconsapevole (es: togliere la mano dal fuoco) Precisa, ma del tutto consapevole (es: abbraccio) Ad ogni modo, i nostri movimenti sono sì regolati dai vincoli fisici imposti dall ambiente e dal nostro stesso corpo, ma grazie a questo 2 significato possiamo vedere come l intenzionalità permetta all uomo di andare oltre le pulsioni, l imitazione, i neuroni specchio, ecc per giungere alla piena consapevolezza
13 l evoluzione 2 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come rappresentazione ed esecuzione di intenzioni Oltre i neuroni Nell uomo (unico tra tutti gli animali) si manifesta la capacità di: - Rappresentarsi mentalmente scopi da realizzare e modi diversi per realizzarli; - Scegliere tra scopi diversi e realizzarli (prescindendo anche dai condizionamenti operanti in natura) Considerare l uomo solo a livello biologico = forma di riduzionismo ontologico
14 l evoluzione 3 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come analisi formale delle rappresentazioni Livello biologico L uomo è attrezzato per due generi di operazioni: 1 Motoria (seconda regione dell intenzionalità) 2 Formale e rappresentativa (assume i concetti concepiti nella precedente operazione oppure prodotti per combinazione di precedenti e li analizza per giudicarli) L intenzionalità umana non si manifesta solo come direzione degli atti psichici (1), ma sia che si rappresenti scopi per movimenti a cui dà seguito sia che rifletta in maniera formale su tali scopi motori (2), essa si palesa anche come fenomeno che ha a che fare con una specie di oggetti che sono mentali alla doppia potenza, pensieri di pensieri (3)
15 l evoluzione 3 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come analisi formale delle rappresentazioni Dunque di un oggetto possiamo avere: ESPERIENZA DIRETTA (esperienza nella quale non avviene nessuna rappresentazione) es: ho fame prendo la fetta di torta e la mangio ESPERIENZA INDIRETTA (esperienza nella quale intervengono le rappresentazioni i pensieri sull oggetto e i pensieri dei pensieri sull oggetto) es: è ora di pranzo, sebbene io abbia fame, la mamma non vuole che prima di pranzo si mangino dolci, quindi aspetto a mangiare la torta, la mangerò come dessert dopo il pasto
16 l evoluzione 3 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come analisi formale delle rappresentazioni L INTENZIONALITA E ANCHE LA SCOPERTA CHE CIO CHE MI RAPPRESENTO DELL OGGETTO ( L immagine ) NON è MENO REALE DELL OGGETTO STESSO Es: I girasoli di Van Gogh
17 l evoluzione della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come analisi formale delle rappresentazioni 3Esempio: scoperta dell obbligazione (p108) Grazie all intenzionalità, scopriamo che il pensabile non solo non è meno reale del sensibile, ma soprattutto il pensabile modella il sensibile dall esterno, ob-ligandolo ( legandolo da fuori ) a dimensioni che esso non mostra sul piano empirico, ma che sarebbe bene assumere per evitare in futuro di essere in contrasto con la realtà pensata In tal senso Es: è ora di pranzo, sebbene io abbia fame, la mamma non vuole che prima di pranzo si mangino dolci, quindi aspetto a mangiare la torta, la mangerò come dessert dopo il pasto La mia rappresentazione, il pensabile sull oggetto obbliga il sensibile dall esterno
18 l evoluzione 3 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità come analisi formale delle rappresentazioni E queste rappresentazioni avvengono: sul piano morale quando ci chiediamo se ciò che abbiamo fatto è ciò che sarebbe stato bene fare es: decidere se mangiare o meno la seconda fetta di torta, quando il dottore mi ha messo a dieta perché ho il colesterolo alto sul piano estetico quando esprimiamo le ragioni del nostro giudizio estetico es: il quadro di Van Gogh è culturalmente riconosciuto come un capolavoro dell arte, ma preferisco le ninfee di Monet perché amo di più la pennellata impressionista, i colori tenui, ecc sul piano tecnico quando sentiamo l esigenza di costruire qualcosa secondo il nostro modello mentale es: nel dipingere il quadro, decido prima di dipingere i girasoli e poi lo sfondo
19 l evoluzione 4 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità coscienza ed autocoscienza La quarta regione dell intenzionalità è sia causa sia risultato delle tre regioni precedenti: LA COSCIENZA È IL LUOGO IN CUI GLI ATTI PSICHICI UMANI SI RENDONO POSSIBILI E SI UNIFICANO (pp ) Intenzionalità come coscienza aperta a, ma a che cosa? -Al continuo guardare in una direzione; -a continui scopi e mezzi per realizzarli; -alle continue rappresentazioni formali dell esperienza e delle rappresentazioni stesse
20 l evoluzione 4 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità coscienza ed autocoscienza L intenzionalità, dunque, esige: -un soggetto (es: il bambino) -un oggetto (es: la torta) Nella coscienza l oggetto non si può dare se non con la direzione, il senso, l ordine e il giudizio colto dal soggetto stesso L OGGETTO È SEMPRE CO-ORIGINARIO AL SOGGETTO
21 l evoluzione 4 della specie umana rispetto ai nostri Intenzionalità coscienza ed autocoscienza Tuttavia, questa dimensione co-originaria si rivela non solo come coscienza di qualcosa, ma soprattutto quando l oggetto della coscienza è la coscienza stessa Autocoscienza = la coscienza che prende se stessa, come coscienza del corpo e del mondo, a proprio oggetto (FORMA PIU ALTA DI INTENZIONALITA )
22 l evoluzione dellaconclusioni specie umana rispetto ai nostri PROBLEMA Origine dell intenzionalità - Molti sostengono la teoria di una provenienza solamente fisiopsichico-biologica - Nietzsche - Crick - Pinker - Altri scienziati e filosofi sono persuasi che non si possa spiegare scientificamente la nostra coscienza razionale E sarebbero per ora impossibili risposte chiare e condivise (carattere irriducibilmente misterioso dell intenzionalità)
23 l evoluzione dellaconclusioni specie umana rispetto ai nostri Altri autori restano convinti, con buoni argomenti, anche senza entrare in un ottica di fede, che le regioni dell intenzionalità abbiano caratteristiche così eccezionali e qualitativamente diverse da qualsiasi altra manifestazione umana di matrice materiale, pur dandosi in e attraverso la materia, da esigere una spiegazione ultrasensibile di sé, ovvero trascendente Nonostante le diverse opinioni e teorie, è indubitabile che L INTENZIONALITA SI COLLOCA AL CULMINE DELLE MANIFESTAZIONI DELLA VITA UMANA, ESSENDONE SUA PERFEZIONE E SUA CONDIZIONE (per tale ragione ci permette di andare oltre l esperienza)
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