NEWSLETTER S.COOP MARZO 2015

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1 NEWSLETTER S.COOP MARZO 2015 INTERNAZIONALIZZAZIONE- LA COOPERAZIONE DICE SI AL SUPERPIANO MADE IN ITALY STORIA DELLA COOPERAZIONE AL CONVEGNO ALLE ORIGINI DELL ALLEANZA COOPERATIVA: I GRUPPI DIRIGENTI EUROPEI E L INTERNATIONA CO-OPERATIVE ALLIANCE COOPERAZIONE COOPERATORI IN UDIENZA DA PAPA FRANCESCO: CINQUE GLI INCORAGGIAMENTI CONCRETI AI SOCI COOPERAZIONE SU RINNOVO CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA: INTERPRETARE ESIGENZE MONDO IMPRESE 8 MARZO ORGANISMI DI PARITA ALLEANZA COOPERATIVE: UN CAMBIAMENTO CULTURALE PER LA PARITA DI GENERE 8 MARZO COMITATO MONDIALE PARITA DI GENERE: DARE POTERE ALLE DONNE PER DARE POTERE ALL UMANITA : IMPEGNO DEL COOPERATIVISMO MAFIA- XX GIORNATA DELLA MEMORIA - COOPERATIVE IN PRIMA LINEA ACCANTO A DON CIOTTI: NON SARA SOLO MARCIA DEL RICORDO MA SOPRATTUTTO QUELLA DELL IMPEGNO SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: PUBBLICATO IL BANDO PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI FON.COOP - PROGRAMMAZIONE 2015: 50 MILIONI DI EURO PER LA FORMAZIONE DELLE COOPERATIVE SHARING ECONOMY - LA DUE GIORNI DEI GIOVANI COOPERATORI DI CONFCOOPERATIVE A CONFRONTO SULLA SHARING ECONOMY INTERNAZIONALIZZAZIONE- LA COOPERAZIONE DICE SI AL SUPERPIANO MADE IN ITALY 26 febbraio, 2015

2 «Valutiamo molto positivamente e incoraggiamo con decisione il superpiano Made In Italy che prevede di far crescere di 50 miliardi in 3 anni il volume dell export italiano. Un progetto ambizioso che riteniamo realizzabile e vede impegnati sei ministeri (Sviluppo Economico, Esteri e Cooperazione Internazionale, Economia e Finanza, Infrastrutture, Politiche Agricole, Beni Culturali). Così Rosario Altieri, presidente dell Alleanza delle Cooperative Italiane commentando, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Mauro Lusetti l incontro della Cabina di Regia per l Italia Internazionale che si è svolta al Ministero dello Sviluppo Economico. «Il 2015 è l anno di Expo, la vetrina universale per eccellenza. Un occasione che dobbiamo utilizzare per valorizzare, ulteriormente, il Made in Italy e rafforzare l internazionalizzazione e l export delle imprese italiane. L Alleanza delle Cooperative che promuove le politiche di sviluppo, delle proprie aderenti, verso export e internazionalizzazione è disponibile a collaborare con il governo conclude la nota per individuare le misure più idonee a favorire la crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese condizione necessaria per potersi proiettare sui mercati esteri» STORIA DELLA COOPERAZIONE AL CONVEGNO: ALLE ORIGINI DELL ALLEANZA COOPERATIVA: I GRUPPI DIRIGENTI EUROPEI E L INTERNATIONA CO-OPERATIVE ALLIANCE 27 febbraio, 2015 Presso l Università LUMSA si è tenuto, il 24 e 25 febbraio scorsi, il Convegno internazionale dedicato all approfondimento della fase di costituzione dell ICA ed ai suoi primi anni di attività. Molti i temi di particolare interesse emersi nel corso della due giorni aperta dal Presidente di Legacoop e Copresidente dell Alleanza delle Cooperative Italiane, Mauro Lusetti, il quale ha sottolineato come ripensare al passato ed ai valori fondanti della Cooperazione è cosa estremamente opportuna ed utile anche con riferimento al percorso di unificazione oggi in atto fra le tre maggiori Centrali del Movimento cooperativo, che rappresenta una ambiziosa operazione di ingegneria organizzativa tesa a mettere insieme tre storie differenti e tre Associazioni molto diverse tra loro. Le riflessioni dei relatori intervenuti all iniziativa, a partire dal prof. Andrea Ciampani, si sono quindi incentrate sul ruolo delle élites e sui processi di formazione delle decisioni economico/sociali tra la fine dell Ottocento e l inizio del Novecento, assumendo l International Co-operative Alliance come caso di studio tale da evidenziare una graduale convergenza di approcci e culture politiche in un network in cui esse potessero coesistere, organizzarsi insieme e rivelarsi una ricchezza anziché un ostacolo alle attività comuni. Atteso l intervento di Pauline Green, la quale, dopo aver sottolineato che l ICA rappresenta attualmente un miliardo di cittadini, conta 284 membri, è la seconda organizzazione nel mondo per dimensioni e ha rapporti intensi con molti enti internazionali, si è soffermata sulla storia della Cooperazione, sugli ostacoli che si sono frapposti lungo il suo cammino di sviluppo, sui periodi di crescita e su quelli di declino, sui suoi punti di forza e sull apertura al cambiamento pur nel rispetto

3 dei principi fondanti del Movimento. Ha quindi ricordato la figura di Ivano Barberini, personaggiochiave nel processo di riforma dell ICA, che era assolutamente necessario per evitarne il tracollo, fortunatamente scongiurato grazie ad una riorganizzazione e ad un nuovo approccio strategico comune a lungo termine, che permettesse di affermare la voce delle cooperative nel mutato contesto globale. Di particolare interesse anche la lettura storiografica proposta dal Prof. Fabio Fabbri della progressiva definizione dei principi cooperativi a partire dalla società costituita dai Probi Pionieri di Rochdale, preceduta soltanto da primordiali forme di villaggi agricoli ispirati al pensiero di Robert Owen, fino alla Dichiarazione internazionale di identità cooperativa che sarà poi approvata durante il XXXI Congresso dell ICA a Manchester nel 1995: analisi, questa, da cui si evince la sostanziale invarianza di detti principi, che si configurano così quale vero e proprio punto di forza della Cooperazione mondiale. La prima giornata di lavoro si è conclusa con la ricostruzione delle dinamiche registrate in occasione dei vari Congressi dell ICA, da quello di Londra a quello di Cremona, mentre la seconda giornata si è aperta con una ricognizione dello sviluppo della Cooperazione in alcuni contesti internazionali e settoriali, con la presentazione di figure centrali quali Luigi Luzzatti, Antonio Graziadei e Vincenzo Magaldi, senza trascurare i rapporti con il femminismo e la significativa esperienza del periodico Cooperazione Italiana. Nella tavola rotonda conclusiva del convegno, moderata dal Presidente di Confcooperative e Copresidente dell Alleanza delle Cooperative Italiane, Maurizio Gardini, che ha molto opportunamente posto l accento sull importanza delle radici cooperative quali elementi propulsivi per lo sviluppo del Movimento, sono emersi molti interessanti spunti di riflessione circa la forza dei valori e dei principi fondanti della Cooperazione, ma anche le sue prospettive future con una attenzione particolare, da un lato, ai profili di criticità e, dall altro, agli spazi in cui essa può ancora espandersi. Nello specifico, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha posto l accento su tre temi oggi centrali per il Movimento Cooperativo - democrazia, partecipazione e responsabilità sottolineando come in essi siano racchiuse grandi sfide da cui dipende il futuro della società e la possibilità per i cittadini di riappropriarsi di un ruolo da protagonisti all interno della stessa. Raccogliendo le suggestioni dei relatori intervenuti sia sull efficacia della formula cooperativa, sia sui rischi di autoreferenzialità e di mutualizzazione in cui il Movimento cooperativo potrà incorrere ed a fronte dei quali è chiamato ad innovarsi, il Presidente di AGCI e dell Alleanza delle Cooperative Italiane, Rosario Altieri, concludendo il convegno, ha auspicato la prosecuzione della collaborazione con l Università nell approfondimento di temi così importanti, a partire dall analisi storica che è base necessaria per poter immaginare il futuro di una società profondamente mutata a seguito della recente crisi finanziaria, poi divenuta anche economica e sociale: una crisi di sistema, che ha generato un preoccupante squilibrio nella macchina economica, facendo emergere con tutta evidenza nel mondo occidentale un problema non di produzione ma di redistribuzione della ricchezza. Altieri ha quindi sottolineato innanzitutto il contributo che la Cooperazione ha sempre assicurato, mantenendo inalterati ed anzi accrescendo - i propri livelli produttivi ed occupazionali anche durante la congiuntura negativa, senza regressi almeno fino al 2012; ha poi ricordato che essa è fenomeno storico oltre che economico, è fenomeno sociale ed umano, che pone al centro la persona

4 ed è tale da accompagnare la crescita dei territori e delle comunità locali; ha infine affermato che al grande bisogno di Cooperazione che la società avverte, essa stessa deve rispondere ripensando le proprie regole, rivisitando alcuni meccanismi obsoleti e perseguendo una maggiore partecipazione dei soci all interno delle cooperative, anche per evitare che vengano attribuite a tale tipologia di impresa comportamenti impropri ed episodi di malcostume che con essa nulla hanno a che vedere. COOPERAZIONE COOPERATORI IN UDIENZA DA PAPA FRANCESCO: CINQUE GLI INCORAGGIAMENTI CONCRETI AI SOCI 1 marzo, 2015 Settemila cooperatori in udienza nell Aula Paolo VI: da Papa Francesco messaggi di convinto sostegno allo sviluppo della Cooperazione ed alla costruzione dell Alleanza. Cinque gli incoraggiamenti concreti che il Pontefice ha voluto indirizzare, sabato 28 febbraio, ai numerosi soci di Confcooperative che hanno partecipato, insieme al Presidente ed ai Copresidenti dell Alleanza, Rosario Altieri, Maurizio Gardini e Mauro Lusetti, all udienza in Vaticano. Il primo è relativo all impegno per la costituzione di nuove cooperative e per il consolidamento di quelle già esistenti, per far sì che esse continuino ad essere il motore che solleva e sviluppa la parte più debole delle nostre comunità locali e della società civile, contribuendo a creare opportunità di lavoro a beneficio soprattutto dei giovani e delle donne, senza trascurare gli adulti che rimangono prematuramente privi di un occupazione. Si aggiunga a ciò l invito, rivolto a tutti i cooperatori, a non fermarsi a guardare indietro, ovvero a quel che si è stati capaci di realizzare finora, bensì a sperimentare strade intentate, percorsi ancora inesplorati, aprendosi al cambiamento e rimettendosi in gioco con la disponibilità a rinnovarsi per poter essere competitivi nel mutato contesto globale. Con una efficace suggestione, dopo aver ricordato l apprezzamento, il riconoscimento ed il sostegno che la Chiesa, storicamente, ha sempre assicurato alla Cooperazione, Papa Francesco ha affermato che le cooperative sfidano tutto, sfidano anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre!. Il secondo stimolo è quello di attivarsi come protagonisti per realizzare nuove soluzioni di welfare, con particolare riferimento all ambito socio-sanitario, in cui una fascia sempre più ampia di cittadini avverte l esigenza di trovare risposte adeguate a bisogni che lo Stato non è più in grado di soddisfare sotto il profilo sia qualitativo sia quantitativo. È di assoluto valore, infatti, l efficace rete cooperativa di assistenza e di solidarietà che ogni giorno, con cuore e con passione, interviene in soccorso dei più bisognosi. La terza indicazione riguarda l economia, la giustizia sociale, la dignità e il valore delle persone, tutti elementi da coniugare superando l egoismo e la supremazia assoluta del dio denaro per

5 puntare invece al coinvolgimento ed alla crescita delle persone nell attività d impresa, obiettivo che le società cooperative sono naturalmente predisposte a perseguire. Richiamando le parole di Papa Benedetto, il Pontefice ha poi sottolineato la necessità di ridisegnare un economia che sia in grado di dar vita a imprese ispirate al principio della solidarietà e capace di creare socialità. La quarta esortazione consiste nell imprimere ulteriore impulso allo sviluppo della Cooperazione in quanto forma d impresa incline a sostenere, facilitare e anche incoraggiare la vita delle famiglie, consentendo in misura più significativa delle altre tipologie imprenditoriali la conciliazione delle esigenze di vita con quelle del lavoro, nonché allestendo servizi, quali gli asili nido, indispensabili per permettere alle donne di intraprendere percorsi di carriera altrimenti inaccessibili. Il quinto ed ultimo appello è da ricondurre alla necessità di investire e, anzi, di investire bene, mettendo insieme con determinazione i mezzi buoni per realizzare opere buone attraverso una cooperazione autentica, vera, dove non comanda il capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale. Papa Francesco ha voluto fare, inoltre, un rapido richiamo alle preziose esperienze che vengono comunemente ricondotte oggi alla dizione workers buy out, o meglio imprese recuperate, salvate grazie all iniziativa, da sostenere con ancora maggiore convinzione, degli stessi lavoratori che le fanno rivivere con la loro dedizione, il loro impegno ed i loro sforzi quotidiani. Non è mancato l invito a continuare con sempre maggiore forza a contrastare e combattere le false cooperative, quelle che prostituiscono il proprio nome di cooperativa, cioè di una realtà assai buona, per ingannare la gente con scopi di lucro contrari a quelli della vera e autentica cooperazione, perché assumere una facciata onorata e perseguire invece finalità disonorevoli e immorali, spesso rivolte allo sfruttamento del lavoro, oppure alle manipolazioni del mercato, e persino a scandalosi traffici di corruzione, è una vergognosa e gravissima menzogna che non si può assolutamente accettare. Altrettanto convinto apprezzamento il Pontefice ha, infine, espresso per il percorso intrapreso dalle tre Associazioni impegnate a creare un Alleanza delle cooperative e dei cooperatori italiani, mettendo da parte i fattori di divisione e gli elementi di distinzione a lungo predominanti nel passato e valorizzando invece quelli di unione, che rappresentano a ben guardare la parte più autentica, più profonda e più vitale delle cooperative stesse. COOPERAZIONE SU RINNOVO CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA: INTERPRETARE ESIGENZE MONDO IMPRESE 4 marzo, 2015 «Interpretare le esigenze del mondo delle imprese associate e contribuire a un forte e radicale cambiamento che possa essere percepito in modo chiaro dai soci e dai cittadini». Così l'alleanza delle Cooperative Roma (Confcooperative, Legacoop e Agci) in una lettera indirizzata alle Organizzazioni Imprenditoriali, alle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, alle Associazioni dei Consumatori e Utenti di fronte alla scadenza del rinnovo della Camera di Commercio di Roma.

6 Due i macrotemi della lettera: le regole e le attività strategiche del prossimo organo camerale. In merito alle REGOLE: una Camera di Commercio con al centro le imprese e non gli interessi; la gratuità delle prestazioni degli amministratori; l impegno degli eletti a ricercare il massimo della coesione in modo da portare avanti con il consenso delle parti le scelte di programma; la riduzione della partecipazione camerale ad un'unica società, attraverso un programma di dismissioni e privatizzazioni degli investimenti; il 40% di presenza del genere meno rappresentato; un ricambio generazionale potenziale garantendo una significativa presenza, almeno del 10% di consiglieri under 40. Riguardo alle attività principali l Alleanza delle Cooperative sottolinea, nella lettera, la necessità di concentrarsi particolarmente su: Accesso al credito e ritardi di pagamento: dedicare risorse per supportare gli strumenti di garanzia, quali ad esempio i Consorzi fidi. Una finanza orientata a processi di internazionalizzazione, innovazione, formazione. Assistenza alle start-up, in particolare a quelle innovative.burocrazia, semplificare e rendere meno onerose le procedure amministrative per le imprese in particolare nella gestione degli albi camerali. supporto finanziario alle imprese: la Camera di Commercio quale cofinanziatore di quota parte di fondi europei del Pon Nazionale dedicato alle aree metropolitane. Sviluppo di processi di rete: investire risorse per sviluppare le reti sia immateriali che infrastrutturali. «Come organizzazioni di rappresentanza si legge nella lettera abbiamo il dovere di saper cogliere il bisogno di cambiamento che le imprese associate richiedono e l'esigenza di voler interpretare un rinnovamento nella rappresentanza che il momento impone. Vuole essere un contributo verso una auspicabile coesione di tutte le rappresentanze e le forze in campo. 8 MARZO ORGANISMI DI PARITA ALLEANZA COOPERATIVE: UN CAMBIAMENTO CULTURALE PER LA PARITA DI GENERE 6 marzo, 2015 Gli organismi di Parità dell Alleanza delle Cooperative Italiane confermano il loro impegno, insieme alle donne cooperatrici e lavoratrici a tutti i livelli, per un cambiamento culturale che veda la parità di genere come un valore fondante della nostra società. Un cambiamento che ci vede impegnate insieme agli uomini per costruire un organizzazione che valorizzi le differenze di genere, che consenta l espressione delle potenzialità di tutto il capitale umano di cui dispone, coprendo progressivamente il gap di presenza femminile nei ruoli apicali e nella governance. Per questo riteniamo che vadano introdotte forme di premialità per le imprese che attivano azioni positive per la realizzazione di politiche di welfare aziendale e per la promozione di percorsi professionali equilibrati e attenti al merito.

7 Nello stesso tempo condividiamo e sosteniamo direttamente e indirettamente progettualità che consentano di supportare le donne contro ogni forma di violenza, nei luoghi di lavoro e nel privato. 8 MARZO COMITATO MONDIALE PARITA DI GENERE: DARE POTERE ALLE DONNE PER DARE POTERE ALL UMANITA : IMPEGNO DEL COOPERATIVISMO 8 marzo, 2015 Tradizionalmente, l idea del potere è stata associata al controllo ed al dominio. In molti scenari, soprattutto nell ambiente globale dell economia capitalistica, l aumento del potere di alcuni significa la perdita di potere per altri. Ma nel movimento cooperativo non è così. Al centro della nostra dottrina filosofica il potere significa associarsi con altri e agire con il consenso. Il termine, che per un lato può alludere alla soppressione, per noi include il senso di resilienza, di poter decidere e una fonte di emancipazione. Questo è il cuore dell empowerment. L invito molto importante delle Nazioni Unite per questo 8 marzo 2015, in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna, è quello di dare potere alle donne e di immaginare questo slancio di empowerment esteso a tutta l umanità. Siamo chiamati a ricreare un mondo in cui ogni donna possa assumere le proprie decisioni, come la partecipazione alla politica, allo sviluppo economico, all educazione, alla creazione d impresa, a godere dei frutti della democratizzazione della ricchezza e vivere in una società senza violenza e discriminazione. Questo invito giunge in un anno storico, in cui si celebra il 20 anniversario della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne tenutasi a Pechino, il 2015 è l anno in cui il mondo si prepara a definire un agenda di azione globale per lo sviluppo sostenibile. In questo scenario mondiale, l ICA era presente a Pechino 20 anni fa e lo siamo anche oggi in occasione delle celebrazioni di Pechino + 20, assumendo i nostri impegni come organizzazione leader dello sviluppo cooperativo nel mondo. Immaginare un mondo in cui le donne vivano in parità di diritti e con piena giustizia sociale che garantisca ed estenda le loro libertà, è un invito che il movimento cooperativo ed il Comitato mondiale di parità di genere dell ICA accettano con convinzione. Siamo convinti, come deciso a Pechino, che il rafforzamento delle questioni relative alla piena partecipazione delle donne in condizioni di eguaglianza in tutte le sfere della società, compresa la partecipazione ai processi decisionali e l accesso ai ruoli di alta dirigenza, siano fondamentali per il raggiungimento della parità, lo sviluppo e la pace. Sappiamo che l empowerment delle donne è un presupposto necessario per la parità di genere. L avanzamento nell eguaglianza di diritti e nell eguaglianza di genere dipenderà dalla capacità di trasformare le nostre relazioni di potere tra uomini e donne e nella società. Ma, a sua volta, promuovere l equità di genere è una chiave determinante per processi sostenibili di empowerment femminile. L Empowerment è la forza originale che dà alla cooperazione il suo potenziale di attore di cambiamento. La cooperazione in sé, per definizione, include l empowerment.

8 Dobbiamo partire dalla convinzione che siamo capaci; che siamo in grado di sviluppare e di utilizzare le risorse che ci permettono di prendere in mano il controllo del nostro destino e di essere protagoniste attive dello stesso; con una capacità di affrontare, confrontarci ed assumere le decisioni per il nostro futuro e lo sviluppo. Nel 2010 in occasione celebrazione della nostra Giornata Internazionale delle Cooperative, abbiamo riconosciuto che questi temi appartengono al movimento cooperativo sin dalle nostre origini ed abbiamo riflettuto pubblicamente sulle modalità attraverso le quali le imprese cooperative promuovono l empowerment delle donne. Con riferimento alla nostra natura ed ai principi cooperativi siamo costretti a ripensare costantemente le relazioni gerarchiche di potere e di subordinazione, imposte come naturali dalla società. I principi di uguaglianza, democrazia, autonomia, responsabilità, aiuto reciproco e solidarietà offrono alle donne la possibilità di essere ascoltate e considerate come soggetti portatori di significato e di credibilità. Questi propositi globali che sono stati alla base del movimento cooperativo dalle sue origini storiche, ci pongono oggi al centro della riflessione e dell azione per quanto riguarda l empowerment delle donne. La celebrazione di quest anno della Giornata Internazionale della donna, offre all ICA ed alle sue organizzazioni aderenti uno scenario favorevole non solo per immaginare l empowerment delle donne, ma anche per agire concretamente per realizzarlo. È una nuova opportunità di riconoscere i nostri punti di forza ed i successi come promotori di cambiamento e di trasformazione delle donne e degli uomini in una società con una maggiore equità. È anche un momento per riflettere sulle lacune, le sfide, le nuove opportunità che abbiamo di fronte per rispondere all obiettivo di promuovere la leadership e la rivendicazione del potere delle donne. Siamo chiamati a promuovere l empowerment delle donne dalle molteplici alternative offerte dal nostro modello di sviluppo cooperativo: sul piano personale, su quello sociale, economico, lavorativo ed l imprenditoriale, partendo dalle differenti opzioni per ottenere una vita dignitosa ed espandere le opzioni di libertà. E, inoltre, partendo da quello che alcuni hanno recentemente definito empowerment speciale delle donne, ossia offrire possibilità di protagonismo, voce e legittimazione delle donne nello spazio pubblico. Come movimento cooperativo mondiale rifiutiamo i modelli tradizionali di potere di leadership e di autorità, e appoggiamo i modelli di autonomia sociale e leadership condivisa. Le cooperatrici assumono l autorità non come potere sopra gli altri o come mezzo di sottomissione e di segregazione, ma piuttosto come capacità di influenza, di gestione empatica e flessibile per un collegamento solidale con altri gruppi sociali, o con team di lavoro in cui primeggino l innovazione sociale, la creatività, e l azione partecipativa democratica e la solidarietà. Per questo, l agenda cooperativa deve includere le seguenti azioni: Rompere le percezioni di subordinazioni.dobbiamo lavorare ancora più duramente affinchè le donne rompano la percezione abituale di impotenza e di subordinazione, e che la loro maggiore consapevolezza divenga il detonatore per i processi di empowerment.

9 Promuovere capitale sociale e creazioni di rete. La consapevolezza del potere interno delle donne e l identificazione con altre persone che condividono la stessa situazione sono la base per il creare reti e costruire capitale sociale. Dare visibilità alle esperienze ed alle voci femminili. Dare visibilità alle donne ed alla leadership è un modo per promuovere il loro empowerment. In ogni cooperativa del mondo vi è una esperienza di autonomia e di leadership femminile. Espandere le capacità delle donne la loro autorità. Una donna che ha acquisito potere contribuisce al benessere della sua famiglia ed al benessere comune. Significa che una donna che acquisisce potere proietta alla comunità, il senso di sicurezza, capacità di guadagnarsi da vivere, capacità di operare in modo efficace nella sfera pubblica. Per promuovere la proprietà, l autodeterminazione e la negoziazione dei ruoli. Le donne rappresentano il 70% dei poveri nel mondo e detengono solo l 1% della proprietà. Il movimento cooperativo deve continuare a promuovere iniziative che portino a più donne la proprietà. Il movimento cooperativo deve continuare a promuovere iniziative che portino ad un aumento del numero delle donne che possiedono collettivamente i mezzi di produzione, facilitare l accesso al mercato ed alle opportunità di lavoro, all autogestione ed ad una maggiore autonomia nell organizzazione della loro vita. Il dibattito all interno del movimento globale e la sua azione in materia di eguaglianza di genere ed empowerment delle donne deve continuare. Il nostro impatto, come movimento, è ancora di dimensioni ridotte rispetto ai contributi che possono derivare dall espansione di pratiche innovative. Questioni vitali come aumentare la partecipazione attiva delle donne e la loro rappresentanza in posizioni di direzione, decisionali e di leadership, all interno di cooperative, devono essere esaminate e valutate per promuovere ulteriori passi avanti. Abbiamo stabilito prima e lo ribadiamo oggi che un migliore equilibrio tra cooperatrici e cooperatori è una forza rinnovatrice ed un vantaggio competitivo per le cooperative. L empowerment delle donne è ancora il modo migliore per rafforzare il ruolo sociale e l impatto delle cooperative e della cooperazione nel suo complesso. Questo implica oggi come ieri, l impegno da parte degli uomini come agenti promotori dell empowerment delle donne, partecipando agli sforzi che sono ancora necessari affinchè le donne sempre di più riconoscano il loro potere interiore e rafforzino le loro capacità di empowerment e di azione. In questo anno speciale di celebrazione della Giornata Internazionale della Donna del 2015 e degli eventi legati Pechino + 20, l ICA sostiene gli sforzi e le iniziative delle migliaia di organizzazioni cooperative nel mondo che promuovono l empowerment delle donne e sono agenti di trasformazione dei rapporti di potere per creare un mondo migliore per tutti. Nell ICA noi ci riconosciamo, di fronte al mondo, come un organizzazione di cooperatori e cooperative impegnati nell identificazione di modalità nuove e nell azione quotidiana di promozione dell empowerment delle donne e dell umanità. La base e la garanzia che rispetteremo questo impegno, é la garanzia stessa di mantenere viva la fiamma e la forza della nostra identità cooperativa ed il radicamento ai nostri principi. Il nostro appello, rivolto a tutti i cooperatori del

10 mondo è di mantenere la nostra azione permanente e collettiva per raggiungere gli obiettivi sui quali ci siamo impegnati: consolidare un movimento cooperativo e società liberate per le donne egli uomini con l autonomia, l autodeterminazione e pari opportunità di esercitare e godere delle capacità e delle libertà che ci portano a definire e promuovere il nostro sviluppo ed il futuro desiderato. María Eugenia Perez, Presidente Colombia, Marzo 2015 MAFIA- XX GIORNATA DELLA MEMORIA - COOPERATIVE IN PRIMA LINEA ACCANTO A DON CIOTTI: NON SARA SOLO MARCIA DEL RICORDO MA SOPRATTUTTO QUELLA DELL IMPEGNO 20 marzo, 2015 «In prima linea, accanto a Don Ciotti, per ricordare le vittime del crimine, per ribadire il nostro impegno nella lotta alle mafie e alla criminalità economica». È l appello che l Alleanza delle Cooperative Italiane rivolge ai cooperatori e alle cooperatrici invitandoli a partecipare alla XX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera a Bologna. «Molte delle nostre cooperative fanno inserimento lavorativo di persone svantaggiate su beni confiscati alla mafia. Un gesto che sfida a viso aperto la criminalità, che richiede coraggio. Il coraggio di riaffermare la centralità della persona rispetto al primato del profitto e di contrapporre a un modello fondato sulla sopraffazione, sulla violenza, sul disprezzo delle regole, uno in grado di costruire relazioni, favorire l integrazione, rendere più vivo un territorio. Questo è l antidoto che la cooperazione mette in campo per contribuire a costruire un Paese in cui non ci sia più spazio per le mafie e in cui a vincere sia la legalità». La cooperazione, quella vera, quella sana, è uno dei pilastri su cui viene edificata ogni giorno l economia della legalità. A testimonianza di questo l Alleanza delle Cooperative ha siglato il Protocollo sulla Legalità con il ministero dell Interno. «Il nostro è un Paese in cui troppo spesso si preferisce parlare di legalità piuttosto che praticarla. Abbiamo bisogno di gesti concreti che diano forma e sostanza alle parole. Sarà non solo la marcia del ricordo, ma soprattutto la marcia dell impegno». SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: PUBBLICATO IL BANDO PER LA SELEZIONE DI VOLONTARI 22 marzo, 2015

11 È stato pubblicato il bando per la selezione di volontari da impiegare nei progetti di servizio civile: saranno impegnati in quelli presentati dagli enti iscritti negli Albi regionali e delle provincie autonome; verranno impiegati in quelli presentati dagli enti inseriti nell'albo nazionale. Nello specifico, AGCI, ente di prima classe, avvierà 7 progetti uno nel Lazio, uno in Sardegna e cinque in Sicilia grazie ai quali 44 giovani potranno realizzare una importante esperienza nei settori Assistenza ed Educazione e promozione culturale. Possono partecipare alla selezione, senza distinzione di sesso, tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, a condizione che siano in possesso dei requisiti richiesti dal Bando e dal progetto stesso. La domanda di partecipazione, indirizzata ad AGCI Nazionale, Via Angelo Bargoni n. 78, scala F, V piano, cap Roma, deve pervenire entro e non oltre le ore del 16 aprile Non farà fede il timbro postale. Le domande pervenute oltre il termine sopra indicato non saranno prese in considerazione. FON.COOP - PROGRAMMAZIONE 2015: 50 MILIONI DI EURO PER LA FORMAZIONE DELLE COOPERATIVE 25 marzo, 2015 Sono 50 i milioni di euro che Fon.Coop, il Fondo Interprofessionale delle imprese cooperative, mette a disposizione per la formazione delle imprese aderenti: 41 milioni per il Conto Formativo per le grandi e 9 milioni per due Avvisi Fondo di Rotazione dedicati alle PMI e microimprese nel corso dell anno usciranno altri Avvisi per un totale di 14 milioni di euro. La programmazione 2015 di Fon.Coop è un importante opportunità di crescita per le imprese e di valorizzazione delle professionalità per i lavoratori e soci. Con questa programmazione il Fondo ha inoltre tenuto fede all impegno di minimizzare l impatto sulle imprese associate del taglio delle risorse operato dal Governo nel 2014 ai Fondi Interprofessionali. Dal 1 gennaio 2015 le imprese in Conto Formativo hanno più risorse da destinare alla formazione dei propri lavoratori e soci; il Fondo infatti accantona per loro l 80% delle risorse versate. Le PMI possono partecipare al Conto Formativo in forma aggregata. l Avviso 26 Standard finanzia piani prontamente cantierabili che prevedono esclusivamente attività formative, anche su tematiche di tipo generale - la sicurezza, la qualità, etc. l Avviso 27 Complessi finanzia attività che ripercorrono tutte le fasi del ciclo formativo, dall analisi dei fabbisogni alla diffusione dei risultati, e sono finalizzati alla crescita delle competenze professionali delle persone nonché allo sviluppo organizzativo dell azienda.

12 I due Avvisi del Fondo di Rotazione incentivano inoltre la partecipazione delle imprese neoaderenti, delle start up e delle imprese nate per working by out. Le imprese non aderenti al Fondo possono chiedere un finanziamento aderendo al momento della presentazione del piano. Tutte le imprese e tutti gli enti di formazione che intendono presentare un piano sul Conto Formativo e sugli Avvisi Fondo di Rotazione dovranno preventivamente registrarsi a GIFCOOP, la nuova piattaforma informatica del Fondo. La nuova piattaforma consente ai soggetti dotati di firma digitale di presentare i piani esclusivamente on line. SHARING ECONOMY - LA DUE GIORNI DEI GIOVANI COOPERATORI DI CONFCOOPERATIVE A CONFRONTO SULLA SHARING ECONOMY 27 marzo, 2015 MUTANTI: E questo il titolo della due giorni organizzata dai giovani cooperatori che si confronteranno sulla sharing economy, l economia collaborativa. Un fenomeno in rapida diffusione che sta contaminando molte delle pratiche quotidiane: dalla mobilità (car sharing) all abitazione (co-housing). In questi settori e in molti altri queste esperienze trovano declinazioni nello strumento cooperativo. «Con MUTANTI vogliamo esplorare i punti di incontro tra Sharing Economy e Cooperazione partendo dalle storie presenti sui nostri territori e interrogandoci sul futuro che queste storie possono avere» dicono i giovani nel presentare l iniziativa. La due giorni sarà strutturata in due fasi: il pomeriggio di venerdì 27 e la mattina di sabato 28 marzo attraverso uno scambio e un confronto più partecipato con i rappresentanti dei gruppi territoriali dei Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative. Venerdì 27 marzo 15:30 I PARTE: Le parole chiave della sharing ne parlano Marta Mainieri (co-founder collaboriamo.org), Toti di Dio (Ines Bajardi Push), Andrea Pazzi (Power Energia), Cristina Tajani (Assessore Comune di Milano). II PARTE: Le parole chiave della sharing economy ne parlano Agostino della Gatta (Borgo di CastelVetere albergo diffuso), Maurizio Busacca (Cooperativa sociale Sumo),Alessandro Maggioni (Federabitazione), Angelo Rindone (Produzioni dal basso), Matteo Ragnacci (Generazioni). Coordinamento OOP! Giovani Imprenditori Confcooperative. Sabato 28 marzo 9.30 Introduzione dei lavori, Presidente Maurizio Ottolini, Sharing experience, Esperienze a confronto, testimonianze di economia collaborativa dai territori. A norma del Dlgs 196/2003, Codice in materia di protezione dei dati personali, la Sua è stata inserita nel nostro database perchè espressamente da Lei richiesto o perchè reperita da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque, fermi restando i limiti e le modalità che le leggi, i regolamenti e la normativa comunitaria stabiliscono per la conoscibilità e pubblicità dei dati.

13 Questo messaggio include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni la preghiamo di comunicarcelo rispondendo a questa .

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