PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA

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1 REGIONE PIEMONTE - A.S.L. NO PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA Informazioni dai Certificati di Assistenza al Parto (CeDAP) A cura di Maria Chiara Antoniotti ASL NO Servizio Sovrazonale di Epidemiologia Premessa La presente relazione utilizza i dati contenuti nei Certificati di Assistenza al Parto (CeDAP) relativi ai parti delle residenti nell ASL di Novara (ASL NO) avvenuti in Piemonte dal 2002 al Il Certificato di Assistenza al Parto viene compilato da operatori sanitari, generalmente da ostetriche, appena dopo il parto e contiene informazioni socio-anagrafiche della puerpera e del padre del bambino (es. età, cittadinanza, livello di istruzione, attività lavorativa), informazioni relative al percorso assistenziale seguito in gravidanza, oltre che informazioni riguardanti il parto e le caratteristiche del neonato. L obiettivo dell indagine effettuata è quello di individuare eventuali differenze tra residenti italiane e straniere, relativamente agli aspetti sopra menzionati. 1. Caratteristiche delle partorienti 1.1. Cittadinanza Nel quinquennio in Piemonte sono stati registrati mediamente 2362 parti all anno di donne residenti nell ASL NO Numero Tabella 1 Numero di CeDAP registrati in Piemonte di donne residenti nell ASL NO per anno. A partire dal 2002 i neonati di donne straniere risultano in aumento, con una crescita più graduale negli anni (vedi Fig. 1 e Tab. 2 ). 1

2 % di parti di donne straniere sem. 2 sem. 1 sem. 2 sem. 1 sem. 2 sem. 1 sem. 2 sem. 1 sem. 2 sem Figura 1 Percentuali di parti in Piemonte di donne straniere residenti nell ASL NO: andamento temporale per semestre ( ). periodo italiana cittadinanza estera totale % straniere sem ,4 2 sem ,5 1 sem ,2 2 sem , ,3 Tabella 2 Cittadinanza delle donne residenti nell ASL NO che hanno partorito in Regione Piemonte: andamento temporale per semestri ( ). Va segnalato che la percentuale complessiva di parti di donne straniere sul totale dei parti delle residenti nella ASL NO è però minore di quella rilevata attraverso i CeDAP (per il biennio % 1 rispetto al 20%). Infatti i CeDAP riguardano solo i parti avvenuti in Piemonte e non quelli avvenuti fuori Regione che sono più frequenti tra le donne italiane rispetto alle straniere (nel 2007 il 21% rispetto al 13% 2 ). L aumento dei parti delle cittadine straniere riguarda tutti i distretti dell ASL, anche se con andamento non uniforme: Borgomanero risulta il distretto che fa registrare la minor percentuale di parti di donne straniere per singoli anni ed anche il minor incremento nel periodo (vedi Fig. 2) Schede Dimissioni Ospedaliere ASL NO. 2

3 Figura 2 Percentuali di parti di donne straniere: andamento temporale per distretto di residenza della mamma ( ). Le donne straniere residenti nell ASL NO, che hanno partorito in Regione Piemonte nel biennio , provengono da 66 nazioni diverse, ma più del 40% di esse proviene da due sole nazioni: Marocco (24,6%) e Albania (17,5%) (vedi Fig. 3). Le donne provenienti dalla Romania costituiscono il 7,4% dei parti, quelle provenienti dalle restanti 63 nazioni presentano ciascuna percentuali inferiori al 6% dei parti di residenti straniere. Figura 3 Cittadinanza di neomamme straniere (%): periodo

4 Anche se Marocco e Albania sono ovunque la nazioni più rappresentate, esistono differenze tra i distretti (vedi Fig. 4). Le donne di nazionalità marocchina e senegalese sono maggiormente rappresentate nel distretto di Borgomanero (dove raggiungono rispettivamente il 35,1% e il 9,5%), quelle di nazionalità albanese nel distretto di Galliate (26,4%). Le tunisine sono più numerose nella zona sud dell ASL (6,3% nel distretto di Galliate e 6,7% in quello di Novara) mentre a nord (distretti di Arona e Borgomanero) sono più numerose le ucraine, con il 5,4% in entrambi i distretti. Le donne di nazionalità cinese sono più numerose nei distretti di Arona (6,9%) e Galliate (5,7%) mentre nel distretto di Novara raggiungono solo il 2,8% (compreso in Altro insieme alle restanti 61 nazionalità). Figura 4 Cittadinanza delle neomamme straniere (%) per distretto di residenza (periodo ) Età L'età media delle donne che hanno partorito nel biennio è di 31,5 anni; quella delle straniere si conferma significativamente più bassa rispetto a quella delle italiane (28,4 vs 32,3) (vedi Tab. 3) 4

5 età media cittadinanza italiana estera totale 1 sem. 32,5 28,8 31,7 2 sem. 31,9 28,2 31,2 1 sem. 32,6 28,4 31,8 2 sem. 32,3 28,3 31, ,3 28,4 31,5 Tabella 3 Età media: andamento annuale per semestri e per cittadinanza Tra le neomamme straniere quasi il 60% ha un età inferiore ai 29 anni, mentre oltre il 60% di quelle italiane ha un età compresa tra i 30 e i 39 anni (vedi Fig. 5). Figura 5 Distribuzione percentuale delle partorienti per cittadinanza e classe d età (periodo ) 1.3. Titolo di studio e condizione professionale Più della metà delle donne che ha partorito nel biennio è laureata o possiede un diploma di scuola media superiore ma, tra le donne straniere, più della metà ha un titolo di studio di scuole medie inferiori/professionali o più basso (vedi Tab. 4). Titolo di studio laurea scuola media superiore medie inferiori o scuole professionali scuole elementari o nessun titolo dato non disponibile cittadinanza italiana 16,0 44,8 36,7 1,8 0,7 cittadinanza straniera 7,4 28,3 50,9 9,2 4,1 Totale 14,3 41,4 39,6 3,3 1,4 Tabella 4 Titolo di studio per cittadinanza (biennio ). 5

6 Tra il 2002 e il 2006 le differenze di scolarità tra le mamme italiane e quelle straniere sono rimaste più o meno costanti. Va segnalata la differenza di scolarità esistente anche tra le donne straniere: sono in possesso di laurea o diploma di scuola media superiore il 60% delle donne provenienti dall est europeo (Moldavia, Romania, Repubblica Ceca, Ucraina), che quindi raggiungono percentuali analoghe alle donne italiane. Di molto inferiori invece le percentuali di laureate o in possesso di diploma di scuola media superiore tra le due nazionalità maggiormente rappresentate (albanesi 30%, marocchine <25%). Tra le neomamme risulta occupato il 77,4% delle italiane e solo il 21% delle straniere; viceversa, le casalinghe rappresentano il 69,4% delle straniere e il 17,7% delle italiane (vedi Fig. 6). Figura 6 Condizione professionale delle partorienti per cittadinanza (periodo ) Stato civile Negli anni quasi tre quarti (72%) delle donne che hanno partorito risultano coniugate, il 17% è nubile e il 2% circa è separato o divorziato. Le differenze osservabili tra italiane e straniere sono di difficile interpretazione a causa della presenza di un certo numero di dati con informazione non disponibile soprattutto a carico delle straniere (15,4% vs 6,4%) (vedi Tab. 5). stato civile nubile coniugata separata divorziata vedova dato non disponibile cittadinanza straniera 15,9 67,1 0,8 0,6 0,1 15,4 cittadinanza italiana 17,3 72,9 2,2 1,0 0,3 6,4 Totale 17,0 71,7 1,9 0,9 0,2 8,1 Tabella 5 Stato civile per cittadinanza (periodo ). 6

7 Il 77,0% delle coppie è formato da madre e padre italiani, il 15,9% è formato da genitori stranieri; le coppie miste sono il 5,7%, delle quali due terzi costituite da madre straniera e padre italiano e un terzo formato da madre italiana e padre straniero (vedi Fig. 7). Figura 7 Composizione delle coppie di neogenitori 2. Percorsi assistenziali in gravidanza 2.1. Strutture sanitarie utilizzate Tra le italiane e le straniere esistono differenze significative relative al percorso seguito in gravidanza. Le italiane si rivolgono nella quasi totalità (4 donne su 5) ad un professionista o ad una struttura privata, mentre le donne straniere lo fanno solo in un quarto dei casi. Per le donne straniere che partoriscono nel presidio ospedaliero dell ASL NO (ospedale di Borgomanero), nel periodo si evidenzia una diminuzione di utilizzo del privato che non si registra per quelle che partoriscono nell A.O.U. Maggiore della Carità (vedi Fig. 8). 7

8 Italiane - % percorso nel privato Straniere - % percorso nel privato sem sem sem sem sem sem sem sem. 06 ASL NO A.O. Maggiore della Carità ASL NO A.O. Maggiore della Carità Figura 8 Percorso in gravidanza nel privato: andamento temporale per cittadinanza e per Azienda Sanitaria dove è avvenuto il parto 2.2. Frequenza e tempi dei controlli Oltre il 90% delle donne effettua più di 4 controlli durante la gravidanza, ma anche su questo aspetto esistono differenze significative tra italiane e straniere: le straniere che effettuano più di 4 controlli nel corso della gravidanza sono meno rispetto alle italiane (nel periodo il 66,9% vs il 91,8% delle italiane) (vedi Fig. 9); viceversa quelle che non effettuano alcun controllo sono significativamente più numerose delle italiane (nel periodo il 2,9% vs lo 0,6% delle italiane) anche se in calo (dal 5,2% del 2002 si è passati al 2,3% del 2006). Figura 9 Più di 4 controlli in gravidanza per anno e per cittadinanza 8

9 Relativamente al numero di ecografie eseguite in gravidanza, nel biennio , solo 25 straniere (2,5%) e 50 italiane (1,3%) riferiscono di non averne effettuate. L esecuzione di più di 4 ecografie è però molto meno frequente nelle straniere rispetto alle italiane (12,7% vs 38,6%); queste ultime nel 13,5% dei casi riferiscono di avere effettuato oltre 7 ecografie (vedi Fig. 10). Figura 10 Numero di ecografie in gravidanza per cittadinanza periodo Ricoveri Nel biennio le donne ricoverate una volta nel corso della gravidanza sono risultate 270 (5,5% del totale), quelle con ricovero ripetuto 44 (0,9% del totale); le donne straniere vengono ricoverate con frequenza maggiore rispetto alle italiane (un ricovero: 7,7% vs 4,9% con una differenza statisticamente significativa, ricovero ripetuto 1,2% vs 0,8% con una differenza statisticamente non significativa). 3. Esiti di gravidanza 3.1. Modalità del parto Nel biennio due terzi dei parti è stato di tipo vaginale spontaneo (66% nelle italiane, 67,9% nelle straniere); i tagli cesarei d elezione (cesarei programmati) costituiscono il 18,5% dei parti e risultano significativamente più frequenti tra le donne italiane rispetto a quelle straniere (19,7% vs 14%); i cesarei d urgenza sono invece meno frequenti tra le italiane, anche se in maniera non significativa (5,3% vs 7,4%). 9

10 Dai CeDAP risulta che per i parti naturali (vaginali spontanei) i padri che assistono sono circa 9 su 10 per le donne italiane e 7 su 10 per le donne straniere; per quest ultime si registra con maggiore frequenza delle italiane la presenza di un altra persona di famiglia (16,1% vs 3,9%) Tipologia del parto e genere del neonato Nel biennio i neonati da parti plurimi rappresentano il 2,4% del totale, sia per le italiane che per le straniere; i neonati maschi hanno costituito il 50% dei nati da madri italiane e il 51% dei nati da madri straniere Età gestazionale e peso alla nascita Il parto pretermine (<36 settimana) ed il basso peso alla nascita sono considerati indicatori negativi riguardo alla gravidanza ed alla salute futura del bambino. I parti pretermine sono il 7,1% del totale (italiane 6,9%, straniere 7,4%) (vedi Tab. 6). Settimane età gestazionale % > 36 Italiane 1,0 5,9 93,0 Straniere 1,4 6,0 92,6 Totale 1,1 6,0 92,9 Tabella 6 Età gestazionale alla nascita per cittadinanza della madre Il 7% dei neonati, indipendentemente dalla cittadinanza delle madri, ha un peso inferiore ai 2499 g, ma i neonati di madri straniere con peso superiore ai 4000 g sono proporzionalmente più del doppio rispetto a quelli delle madri italiane (10,3% vs 4,6%) con una differenza statisticamente significativa (vedi Fig. 11). 10

11 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% straniere italiane = 4.000g g < 2.499g Figura 11 Classi di peso dei neonati alla nascita per cittadinanza della madre (periodo ) Natimortalità Nel periodo sono nati morti 38 bambini (7,6 in media all anno), con un tasso di natimortalità complessivo di 3,2 per 1000 (3,4 per 1000 nelle straniere e 3,2 per 1000 nelle italiane senza differenze significative) (vedi Tab. 7). Vitalità nati vivi nati morti tasso di natimortalità N N (x 1000) straniere ,4 italiane ,2 totale ,2 Tabella 7 Natimortalità per cittadinanza (periodo ). Conclusioni Dall analisi dei Certificati di Assistenza al Parto delle residenti nell ASL di Novara, che hanno partorito in Piemonte nel periodo , appare l immagine di una popolazione di neomamme in cui le straniere costituiscono una parte sempre crescente. Le straniere presentano caratteristiche socio-demografiche differenti rispetto a quelle delle neomamme italiane: sono più giovani, hanno un titolo di studio più basso (anche se questo dato presenta una variabilità non trascurabile in base alla nazione di provenienza della donna) e un minor grado di occupazione. 11

12 Anche il percorso in gravidanza presenta delle peculiarità: le donne straniere si rivolgono in misura minore al settore privato, effettuano un minor numero di controlli ma vengono ricoverate più frequentemente. Il parto naturale interessa in egual misura italiane e straniere, viceversa, nelle italiane è più frequente il parto cesareo programmato. Per quanto riguarda gli esiti di gravidanza non si osservano differenze significative riguardo al tasso di natimortalità, alla percentuale di nati pretermine e con basso peso alla nascita; i neonati con un peso superiore ai 4 Kg sono invece significativamente più frequenti tra le donne straniere. 12

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