MERCATI ASIA NUOVE ASSET CLASS NUOVI PAC NOVITÀ GAMMA FONDI. Andamento La linfa per ritornare a crescere. Opportunità di investimento

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1 MERCATI Andamento 2008 ASIA La linfa per ritornare a crescere NUOVE ASSET CLASS Opportunità di investimento NUOVI PAC Risparmiare in modo semplice NOVITÀ GAMMA FONDI Supplemento al prospetto informativo

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3 Gentile Cliente, in questo numero di Euromobiliare News Le presentiamo le importanti novità che entreranno in vigore dal 1 gennaio 2009 riguardanti alcuni prodotti della nostra gamma. In particolare: il Fondo Euromobiliare Real Estate, ridenominato in Euromobiliare Real Asset, diventerà un fondo flessibile e potrà investire, oltre che nel settore immobiliare, anche in strumenti finanziari legati all inflazione; il Fondo Euromobiliare Japan Equity Fund, ridenominato in Asian Opportunities, estenderà i mercati nei quali investire a tutte le economie dell area Pacifico. All interno di questo numero potrà inoltre trovare alcuni approfondimenti sui temi caldi del momento, quali la situazione e le prospettive macroeconomiche internazionali, le opportunità di crescita dei mercati asiatici e le nuove asset class diventate ormai un elemento fondamentale nella diversificazione dei portafogli. Troverà inoltre la sintesi delle principali variazioni che riguarderanno il Regolamento e il Prospetto Informativo del Sistema Euromobiliare in vigore dal 1 gennaio Con l occasione Le inviamo inoltre le norme e le modalità operative adottate dalla nostra Società in coerenza con quanto previsto dalla Direttiva 2004/39/CE (c.d. Direttiva MiFID ) e dalla relativa normativa di attuazione, già disponibili sul nostro sito internet Le ricordiamo infine che dal 1 ottobre 2008 saranno disponibili i nuovi Piani di Accumulo (PAC) Euromobiliare. Per avere maggiori informazioni La invitiamo a rivolgersi alla Sua Filiale o al Suo Promotore Finanziario di riferimento. Con i migliori saluti, Alberto Rabbia Direttore Responsabile

4 INDICE L ANDAMENTO DEI MERCATI NEL 2008 pag. 05 ASIA: DALLA CRISI LA LINFA PER RITORNARE A CRESCERE pag. 07 OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO OFFERTE DALLE NUOVE ASSET CLASS pag. 09 I NUOVI PAC EUROMOBILIARE: RISPARMIARE IN MODO SEMPLICE pag. 10 MODIFICHE ALLA GAMMA FONDI - SUPPLEMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO pag. 11 POLICY ADOTTATE DA EUROMOBILIARE AM SGR pag. 22

5 L ANDAMENTO DEI MERCATI NEL 2008 Intervista ad Alessandro Fugnoli * 5 Iniziamo facendo una piccola panoramica su quanto è successo nei primi 8 mesi del 2008, quali considerazioni possiamo fare? A metà gennaio, improvvisamente, i mercati si sono resi conto di non vivere una semplice crisi immobiliare circoscritta all America e con implicazioni finanziarie limitate ai mutui subprime, ma di essere probabilmente già dentro una recessione che non era stata prevista. È stato un risveglio brusco che ha provocato un riposizionamento aggressivo dei portafogli che, da ancora sovrappesati in azioni, si sono portati a sottopesati nel giro di pochi giorni, a prezzo ovviamente di perdite consistenti. Otto mesi dopo constatiamo che la recessione globale in cui si pensava di essere immersi non c è stata, grazie anche alla risposta tempestiva della Fed, e che non c è stato nemmeno un pesante mercato orso sull azionario. Le borse sono infatti oggi sugli stessi livelli di metà gennaio. Tutto bene, dunque? Possiamo dire che, arrivati fin qui e con un anno di crisi alle spalle, il più è fatto e il peggio è alle spalle? Ancora no, purtroppo. Sul piano economico, infatti, è vero che il mondo, anche se sempre più lentamente, sta ancora crescendo, ma è altrettanto vero che le aree a crescita vicina a zero si sono allargate e comprendono l Europa e il Giappone, cui si aggiungerà entro fine anno anche l America. Sul piano dei mercati, d altra parte, l apparente tranquillità degli indici in questi otto mesi nasconde un gigantesco processo di rotazione tra settori che ha visto da una parte una forte discesa dei titoli finanziari e dei ciclici e, dall altra, un apprezzamento dei titoli legati all energia e alle materie prime. Fino alla prossima primavera la strada si preannuncia ancora faticosa, anche se non necessariamente drammatica. La speranza, per i mercati, è legata al fatto che la ripresa delle borse ha sempre preceduto di qualche mese quella dell economia. I tempi della ripresa sono legati al petrolio, al risanamento delle banche e delle istituzioni finanziarie colpite dalla crisi immobiliare e alla stabilità del quadro geopolitico. Ritiene puntuali le misure adottate dalle Banche Centrali per contrastare la crisi finanziaria? Quali sono gli spazi di manovra per il futuro? La banca centrale che si è mossa di più, stupendo per la sua aggressività, è stata la Fed. Bernanke, da professore a Princeton, aveva studiato a fondo le grandi crisi economiche del passato, spesso aggravate da una risposta ritardata da parte delle autorità monetarie. Memore di questi errori, la Fed ha usato prontamente una potenza di fuoco straordinaria. Ha dato liquidità alle banche, ha evitato, con l operazione Bear Stearns, un collasso del sistema, ha tagliato drasticamente i tassi e si prepara nei prossimi mesi ad avere un ruolo importante nel puntellare il sistema dei mutui immobiliari. La Bce ha preferito dare la priorità alla lotta all inflazione e ha alzato i tassi. Il comportamento divergente di Europa e Stati Uniti mostra quanto sia stato difficile, in questi mesi, trovare la politica giusta in un contesto di crescita bassa e di inflazione elevata. Nel complesso, in ogni caso, la risposta alla crisi è stata all altezza della sfida. Da qui in avanti spetterà soprattutto ai governi, in particolare in America, trovare soluzioni ai problemi del sistema finanziario, ricorrendo nel caso a forme di seminazionalizzazione temporanea dei settori in crisi. Le banche centrali, dal canto loro, godranno augurabilmente di un maggiore spazio di manovra se l inflazione scenderà. Fino alla prossima primavera la strada si preannuncia ancora faticosa, anche se non necessariamente drammatica. Petrolio e materie prime. Quali gli effetti sulla crescita economica? Petrolio e materie prime sono saliti dal Segue pag. successiva

6 al 2007 senza fare troppi danni perché trainati essenzialmente da una domanda esuberante, segno di esuberanza dell economia globale. Dall inizio del 2007 si è però prodotta una crescente strozzatura dell offerta, in parte per scelte dei paesi produttori, in parte per l incessante aumento dei costi di produzione. In pratica negli ultimi 12 mesi l offerta non è cresciuta, mentre la domanda cinese aumentava costantemente. Ora sembra si sia trovato finalmente un equilibrio. L America che consuma di meno permette alla Cina di consumare di più. La produzione, dal canto suo, dà cenni di ripresa. Parliamo dell inflazione, pensa che sia un fenomeno da temere? Petrolio in salita, stagnazione e inflazione crescente hanno creato in questi mesi un mix che cominciava a somigliare pericolosamente all atmosfera tossica degli anni Settanta. Solo un elemento mancava ancora a ricreare i guasti di quel decennio, la rincorsa tra prezzi e salari. Con ogni probabilità ci siamo fermati in tempo. L inflazione sta infatti raggiungendo il suo punto più alto e già in autunno inizierà a calare. Perché cali è sufficiente che il petrolio si stabilizzi, non occorre che scenda. Tolti alimentari ed energia, tutti gli altri settori non hanno mai destato serie preoccupazioni nei mesi passati e tanto meno creeranno problemi nei prossimi mesi di crescita bassa. Possiamo fare qualche considerazioni anche sul rapporto euro dollaro? Non occorre fare un viaggio in America, basta guardare i prezzi su Internet di case, vestiti e oggetti di qualsiasi tipo per notare quanto siano a buon mercato gli Stati Uniti rispetto all Europa. Una situazione di questo tipo, di solito, anticipa una correzione del cambio. Questa correzione non si è verificata nel 2007 e si verificherà in misura limitata quest anno perchè c è ancora un problema strutturale da risolvere. Questo problema consiste nel fatto ben noto che l America consuma più di quanto non produca. È un fenomeno che perdura dal 2002 e che ha prodotto una crescita dell indebitamento americano verso il resto del mondo. Da qualche mese ci sono però due fatti nuovi. Il primo è che l America, impoverita dalla crisi dei mutui, si è messa a consumare di meno. Il secondo è che l Europa sta iniziando a fare più fatica a esportare e sta quindi perdendo velocità. C è dunque spazio per un indebolimento dell euro. Sembra però ancora presto per parlare di una duratura e forte inversione di tendenza. Lo squilibrio dei conti con l estero degli Stati Uniti è ancora molto alto e un dollaro relativamente debole sarà necessario ancora per qualche tempo. Paesi Emergenti. Che ruolo avranno nella crescita mondiale? Negli ultimi cinque anni Cina, India, Russia e Brasile hanno avuto un peso decisivo per trainare la crescita mondiale. Quest anno, insieme ai paesi dell Opec, sono stati decisivi per attutire i colpi della crisi finanziaria in America e in Europa. Oltre a importare i nostri prodotti, da alcuni mesi hanno iniziato a investire parte degli ingenti capitali che stanno accumulando nelle nostre borse, partecipando spesso, in particolare, ai processi di ricapitalizzazione delle banche. Nei prossimi mesi questi Al momento, in ogni caso, il consenso è ampio sul fatto che per la fine del 2009 il peggio sarà davvero alle spalle. paesi risentiranno però del rallentamento euroamericano e della discesa dei corsi delle materie prime che producono. Non entreranno in recessione, ma faranno registrare livelli di crescita più bassi. Le condizioni strutturali, per questi paesi, rimangono comunque molto positive, anche se resta da risolvere il problema dell inflazione, in alcuni casi sfuggita di controllo. Le borse di questi paesi sono state fortemente penalizzate dall avversione al rischio che si è diffusa in questi mesi. Le quotazioni, che in alcuni casi avevano raggiunto livelli da bolla, sono oggi più equilibrate. Non c è dubbio che, non appena l economia globale darà segni di ripresa, i corsi azionari di questi paesi torneranno a crescere. In conclusione, a novembre ci saranno le elezioni americane, che influenza potranno avere sull andamento dell economia? L influenza sarà notevole, ma graduale. Chiunque vinca, per i mercati non sarà uno shock. Già in primavera però, Congresso e Amministrazione saranno chiamati a scelte importanti. Aumentare o no le tasse. Introdurre o meno misure protezionistiche, in particolare nei confronti della Cina. Come ridurre la crescente dipendenza energetica dell America. Ma soprattutto, si tratterà di decidere come arrestare la discesa dei prezzi delle case, causa del malessere dei proprietari debitori da una parte e delle banche creditrici dall altra. Non saranno scelte semplici. Aggredire il problema con ampie nazionalizzazioni aumenterà il livello del debito pubblico. Limitarsi a misure più contenute (come quelle prese quest anno) rischierà di ritardare il momento di uscita dalla crisi. Al momento, in ogni caso, il consenso è ampio sul fatto che per la fine del 2009 il peggio sarà davvero alle spalle. *Alessandro Fugnoli Strategist di Abaxbank, Banca d'investimento del Gruppo Credem.

7 ASIA: DALLA CRISI LA LINFA PER RITORNARE A CRESCERE È stata protagonista dell ultimo rally delle Borse. Ora risente del rallentamento globale, ma continua ad avere tassi di crescita superiori all occidente. 7 Alle Olimpiadi di Pechino, i cinesi si sono dati un gran daffare per riempire il medagliere, gareggiando con gli Stati Uniti per il primato del numero di vittorie. D altra parte l ex Celeste impero è abituato ai record. È il Paese più popolato al mondo, con oltre 1,3 miliardi di persone, e quello con la maggior crescita economica (nel primo semestre, il Prodotto interno lordo è aumentato più del 10%). Inoltre, si trova nel continente in cui risiede oltre la metà della popolazione mondiale e alcune delle nazioni con i più elevati tassi di sviluppo. L Asia è stata una delle protagoniste dell ultimo rally delle Borse, cominciato nel marzo 2003 e terminato nell ottobre 2007, con incrementi delle quotazioni mediamente superiori ai listini internazionali. Dall inizio dell anno, però, l Msci Asia Pacific, che comprende anche il Giappone, ha perso oltre il 20%, zavorrato dal calo della Cina e dell India, che ne avevano spinto la crescita negli anni scorsi. La brusca inversione si spiega principalmente con i timori che il rallentamento dell economia americana trascini il resto del mondo in una recessione. Molti Paesi asiatici, infatti, si sono sviluppati grazie alle esportazioni verso i mercati occidentali, in particolare gli Stati Uniti, che oggi devono fare i conti con la crisi immobiliare e le maggiori incertezze nel mercato del lavoro, che riducono i consumi delle famiglie. Nel primo semestre, la Cina ha registrato una diminuzione del surplus commerciale del 12% su base annua per la prima volta nell ultimo quinquennio. Un altro problema è rappresentato dall inflazione che si è infiammata in seguito all aumento del prezzo del petrolio, delle materie prime e dei generi alimentari. Secondo gli analisti, il caro-greggio continuerà a gravare sulla congiuntura, nonostante il calo registrato ad agosto, mentre le quotazioni dei prodotti agricoli dovrebbero tornare su valori più normali, grazie all aumento della produzione. I contadini, infatti, hanno approfittato dei maggiori prezzi per incrementare le semine e i raccolti e le autorità governative di alcuni Paesi del Pacifico hanno dichiarato che il periodo di emergenza è terminato. L Asia non riuscirà a sottrarsi al rallentamento della congiuntura mon- Segue pag. successiva

8 8 diale, ma i tassi di crescita restano superiori a quelli occidentali. Per il 2008, in Cina si stima un aumento del 10% del Prodotto interno lordo, in India intorno al 7,5%, contro l 1,6% previsto per l area Euro. Fa eccezione il Giappone, la cui economia è sempre più anemica. In un rapporto la Banca centrale ha ribassato le stime sulle esportazioni, la produzione, i consumi e gli investimenti, mentre la disoccupazione è al livello più alto degli ultimi due anni. L attuale crisi rappresenta per l Asia una sfida ad attuare le riforme strutturali necessarie per proseguire nello sviluppo e competere a livello internazionale. La Cina, ad esempio, si troverà costretta a superare le inefficienze che caratterizzano il suo sistema industriale e che sono state finora mascherate dalla robusta crescita. Molte aziende potrebbero usare questo periodo difficile per rafforzare la loro capacità competitiva e ristrutturarsi in modo da migliorare i conti economici. Un altro capitolo importante è quello della trasparenza e dell apertura dei mercati. Nell ex Celeste impero sono stati fatti passi in avanti in questa direzione, ma il governo ha ancora una notevole influenza sui listini di Shanghai e Shenzhen. Gli osservatori sono convinti che questa situazione non potrà durare a lungo, dal momento che le azioni cinesi sono quotate anche ad Hong Kong, un listino completamente aperto agli investitori internazionali. Sul fronte della trasparenza, un segnale positivo per il continente asiatico viene dalla Banca del Giappone. Il governatore Masaaki Shirakawa ha, infatti, detto di voler porre fine al senso di mistero che avvolge le decisioni dell istituto centrale, finora il più opaco tra quelli dei Paesi industrializzati. Sara Silano Capo Redattore Morningstar Italy CONFRONTO MSCI WORLD E MSCI AC ASIA DA MARZO 2003 A OTTOBRE 2007 CONFRONTO TRA MSCI INDIA, CHINA E JAPAN DA MARZO 2003 AD AGOSTO 2008 Dati in Euro. Base 100. Fonte: Morningstar Direct Dati in Euro. Base 100. Fonte: Morningstar Direct

9 OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO OFFERTE DALLE NUOVE ASSET CLASS Ottimizzare il portafoglio attraverso l'investimento in attivi impliciti, geografie di nicchia e strategie market neutral. 9 In un contesto di mercato particolarmente turbolento l investimento in nuove asset class, ad integrazione di quelle tradizionali (azioni, obbligazioni e liquidità), può rappresentare un elemento di diversificazione di portafoglio e un interessante opportunità di investimento. Ci riferiamo in particolare a: attivi cosiddetti impliciti : tra questi è importante menzionare la volatilità implicita (grandezza di sintesi delle attese del mercato sulla futura volatilità), che oggi risulta investibile sotto forma di derivato o di sicav armonizzata, consentendo di trarre profitto dall incremento della turbolenza di mercato che tipicamente si accompagna alle fasi di discesa; geografie di nicchia: Africa, Medio Oriente, Paesi del bacino del Mar Nero; è possibile partecipare alle prime pionieristiche contrattazioni delle borse valori locali, riservate a operatori istituzionali, sulle quali vengono trattati titoli di imprese che operano in mercati emergenti ad alta potenzialità di sviluppo; strategie market neutral : si tratta di strategie riservate sino a poco tempo fa al mondo degli hedge funds, con caratteristiche che rendevano questo tipo di investimenti al di fuori della portata della gran parte degli investitori privati. Semplificando, una strategia market neutral consente di poter guadagnare indipendentemente dalla direzione del mercato (da qui il termine neutral ), essendo basata sull equilibrio di posizioni lunghe (cioè in acquisto) e posizioni corte (cioè in vendita). Ad esempio, se imamaginiamo di comprare 1000 euro di ENI e vendere 1000 euro di FIAT abbiamo impostato una strategia neutrale rispetto al mercato: per guadagnare non occorre che il mercato nel suo complesso si apprezzi, essendo sufficiente che ENI cresca di più, o perda meno, di FIAT. In un mercato come quello attuale, caratterizzato da grande dispersione settoriale, le strategie market neutral stanno avendo molto successo. Gli investitori privati possono accedere a queste asset class alternative attraverso l investimento in Sicav e Fondi Comuni armonizzati. Abbinando adeguatamente queste asset class a quelle tradizionali si possono generare significativi miglioramenti del profilo rischio/rendimento atteso del portafoglio di un investitore privato. Filippo Casolari Responsabile Area Multimanager Euromobiliare AM SGR

10 10 I NUOVI PAC EUROMOBILIARE: RISPARMIARE IN MODO SEMPLICE Al fine di rendere ancora più accessibile la sottoscrizione dei Fondi tramite la modalità PAC (Piano di Accumulo), per tutti i Fondi del Sistema Euromobiliare, a partire dal 1 Ottobre 2008 la soglia di ingresso della prima rata Pac è stata abbassata a 50 euro. Con piccoli versamenti periodici di 50 euro sarà possibile crearsi un capitale nel tempo per realizzare i progetti desiderati, pianificando nel miglior modo le proprie entrate e le proprie uscite. Inoltre in qualsiasi momento sarà possibile modificare le caratteristiche del piano (durata, numero di versamenti, importo della rata, cadenza dei versamenti) ed adeguarlo alle nuove esigenze e al tenore di vita. Per avere maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla propria Filiale o al proprio Promotore Finanziario o consultare il Prospetto Informativo disponibile sul nostro sito internet I VANTAGGI DEL PAC: Costituzione di un CAPITALE OBIETTIVO senza rinunce: il PAC è lo strumento ideale per chi vuole crearsi un capitale nel tempo, anche disponendo di piccoli importi, per realizzare i progetti desiderati pianificando nel migliore dei modi le proprie entrate e uscite. MEDIARE I PREZZI e ridurre il rischio: attraverso il sistema dei versamenti periodici programmati, si diluisce nel tempo l ingresso nei mercati, attenuando i possibili rischi di un investimento in un unica soluzione e trasformando le oscillazioni di mercato in opportunità di investimento. ANTI-STRESS da scelta del momento giusto : elimina il problema della scelta del momento giusto in cui entrare e uscire dai mercati (market timing), evitando di cadere nella trappola della scelta dell investimento guidata dall emotività. Massima LIBERTÀ nel servizio: il cliente può in qualsiasi momento sospendere i versamenti senza penali, con la facoltà di riattivarli successivamente ed effettuare dei versamenti aggiuntivi di importo uguale o multiplo delle rate del fondo fino all ammontare massimo del capitale obiettivo. CARATTERISTICHE PAC EUROMOBILIARE Versamento minimo iniziale Importo minimo rata Periodicità versamenti 50 euro 50 euro Numero versamenti minimo 12 Mensile, bimestrale trimestrale, semestrale e annuale Prima dell adesione leggere il Prospetto Informativo disponibile su Nel caso di piani di accumulo con commissioni di ingresso, l interruzione anticipata del piano comporta una maggior incidenza percentuale delle commissioni fino ad allora pagate. MASSIMA FLESSIBILITÀ: il capitale maturato è a completa disposizione del cliente e può essere liquidato totalmente o parzialmente in qualsiasi momento. Investimento DIVERSIFICATO con piccoli importi: il cliente con piccoli versamenti mensili potrà beneficiare di tutti i vantaggi di un fondo comune di investimento quali massima diversificazione sia per la tipologia dello strumento sottostante (azioni, obbligazioni, titoli di Stato, ecc.) sia per l area geografica e/o il settore di investimento; possibilità di beneficiare delle opportunità offerte da mercati difficilmente accessibili con importi limitati (mercati emergenti, settori specifici, ecc).

11 MODIFICHE ALLA GAMMA FONDI 11 Supplemento al Prospetto Informativo relativo all offerta pubblica di quote dei Fondi Comuni d Investimento Mobiliare di diritto italiano appartenenti al Sistema Euromobiliare. COMUNICAZIONE AI PARTECIPANTI AI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO MOBILIARE APPARTENENTI AL SISTEMA EUROMOBILIARE VALIDA ANCHE COME SUPPLEMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO AI SENSI DELL ART. 23 BIS DEL REGOLAMENTO EMITTENTI DELLA CONSOB (DELIBERA 11971/99 E SUCCESSIVE MODIFICHE) Milano, 03 ottobre 2008 Si informa che il Consiglio di Amministrazione di Euromobiliare Asset Management SGR SpA. riunitosi il ed il ha deliberato alcune modifiche al Regolamento Unico dei Fondi dalla stessa istituiti e gestiti. Tali modifiche, approvate in via generale dalla Banca d Italia, sono state pubblicate sul quotidiano Il Sole 24 ORE del e saranno efficaci, decorsi 90 giorni da tale data, dal Dal fino al , l eventuale rimborso delle quote di tutti i Fondi disciplinati dal suddetto Regolamento Unico, ad eccezione di Euromobiliare Rendifit ed Euromobiliare Tesoreria, non sarà gravato da alcun tipo di onere. Nel documento che segue vengono illustrate in modo dettagliato le principali modifiche apportate al Prospetto Informativo dei Fondi appartenenti al Sistema Euromobiliare. Euromobiliare Asset Management SGR SpA Il presente Supplemento riporta il contenuto della comunicazione inviata ai Partecipanti ai Fondi comuni di investimento appartenenti al Sistema Euromobiliare ai sensi del Provvedimento della Banca d'italia del , riguardante le modifiche apportate al Regolamento Unico dei Fondi stessi e valida anche per l'aggiornamento del Prospetto Informativo, ai sensi dell'art. 23bis del Regolamento Emittenti della Consob (Delibera 11971/99 e successive modifiche). Il presente Supplemento è parte integrante e necessaria del Prospetto Informativo depositato presso la Consob in data , ed è valido a decorrere dal SUPPLEMENTO

12 12 PARTE A MODIFICHE AL PROSPETTO INFORMATIVO DEI FONDI Modifiche alla PARTE I Di seguito si riportano le variazioni dei paragrafi della Parte I del Prospetto Informativo, a seguito delle modifiche regolamentari deliberate dal Consiglio di Amministrazione del e del A INFORMAZIONI SULL INVESTIMENTO 6. TIPOLOGIE, FINALITÀ, OBIETTIVI, POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI DEI FONDI NUOVA POLITICA DI INVESTIMENTO DEI FONDI CHE HANNO MODIFICATO LE LORO CARATTERISTICHE SUPPLEMENTO POLITICA D INVESTIMENTO fino al EUROMOBILIARE REAL ESTATE EQUITY FUND (Non Armonizzato) Categoria Assogestioni: Azionario Altri Settori (non armonizzato) FINALITÀ DEL FONDO Finalità: accrescimento del valore del capitale investito Orizzonte temporale: 7/10 anni Grado di rischio: molto alto OBIETTIVI, POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI Tipologie degli strumenti finanziari e valuta di denominazione: investimento principale in azioni ivi inclusi OICR aventi analoga natura. Investimento contenuto in fondi chiusi e, fino ad un massimo del 20% dell attivo, in Fondi speculativi. Gli investimenti sono principalmente denominati in Dollari USA, Yen e Lire Sterline. L investimento in OICR istituiti o gestiti dalla SGR e/o da società di gestione del medesimo gruppo di appartenenza è previsto in misura contenuta. Aree geografiche: Stati Uniti, Pacifico e Unione Europea. Categoria di emittenti e settori di investimento: società a vario grado di capitalizzazione e con prospettive di crescita stabili nel tempo. Concentrazione degli investimenti nel settore immobiliare. POLITICA D INVESTIMENTO dal EUROMOBILIARE REAL ASSETS (Non Armonizzato) Categoria Assogestioni: Flessibile (non armonizzato) FINALITÀ DEL FONDO Finalità: accrescimento del valore del capitale investito nel rispetto della misura di rischio indicata al Paragrafo 7. As senza di vincoli predeterminati relativi alle classi di strumenti finanziari in cui i fondi investono (azioni/ob bliga zioni). Orizzonte temporale: 3/5 anni Grado di rischio: medio alto OBIETTIVI, POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI Tipologie degli strumenti finanziari e valuta di denominazione: investimento in azioni, obbligazioni, strumenti del mercato monetario, OICR e fondi speculativi denominati principalmente in Dollari USA, Yen, Lire Sterline e Euro. I fondi speculativi non superano il 20% dell attivo. L investimento in OICR istituiti o gestiti dalla SGR e/o da società di gestione del medesimo gruppo di appartenenza è previsto in misura contenuta. Aree geografiche: Nord America, Pacifico, Unione Europea e Europa. Categorie di emittenti: Componente azionaria: società appartenenti a qualsiasi settore merceologico. Possibile concentrazione settoriale degli investimenti. Componente obbligazionaria: emittenti di qualsiasi tipologia.

13 POLITICA D INVESTIMENTO fino al POLITICA D INVESTIMENTO dal Specifici fattori di rischio: Bassa capitalizzazione: investimento contenuto in azioni emesse da società a bassa capitalizzazione. Paesi Emergenti: è escluso l investimento in strumenti finanziari di emittenti di Paesi Emergenti. Specifici fattori di rischio: Rating: la componente obbligazionaria del portafoglio è investita prevalentemente in obbligazioni con rating almeno pari all investment grade. Paesi Emergenti: investimento contenuto in strumenti finanziari di emittenti di Paesi Emergenti. 13 Stile di gestione: Criteri di selezione degli strumenti finanziari: analisi macroeconomica per la determinazione dei pesi da attribuire alle aree geografiche e ai singoli Paesi. Analisi economico-finanziarie per la selezione delle società con le migliori prospettive di crescita, con attenzione alle strategie industriali. Per quanto riguarda l investimento in quote di OICR, la loro scelta avviene in funzione della valutazione del gestore, tenuto conto della specializzazione di ogni asset manager e dello stile di gestione, nonché delle caratteristiche degli strumenti finanziari sottostanti. Gli OICR selezionati sono gestiti da società primarie, e/o con provata specializzazione su particolari mercati o settori, che evidenziano qualità e consistenza dei risultati, persistenza delle performance ottenute e trasparenza nella comunicazione. Relazione con il benchmark: la SGR non si propone di replicare la composizione del benchmark, e investe, perciò, anche in strumenti finanziari non presenti nell indice o presenti in proporzioni diverse. La tipologia, la finalità del Fondo e l utilizzo di strumenti derivati con finalità di investimento (leva finanziaria pari a 1,3) potrebbero determinare scostamenti del Fondo rispetto al benchmark. Stile di gestione: Criteri di selezione degli strumenti finanziari: Per la componente obbligazionaria la selezione degli strumenti finanziari si basa sulle previsioni circa l andamento del tasso di inflazione e su analisi sulla qualità degli emittenti. Per la componente azionaria la selezione degli strumenti finanziari si basa sull analisi macroeconomica per la determinazione dei pesi da attribuire alle aree geografiche, ai Paesi ed ai singoli settori e su analisi economico-finanziarie per la selezione delle società principalmente specializzate nei settori immobiliare, costruzioni ed ingegneria, con le migliori prospettive di crescita, con attenzione alle strategie industriali ed alla qualità del management. Gli investimenti sono effettuati operando se necessario frequenti aggiustamenti alla ripartizione tra aree geografiche, categorie di emittenti, settori di investimento, nonché tra componente azionaria e componente obbligazionaria (stile flessibile). Per quanto riguarda l investimento in quote di OICR, la loro scelta avviene in funzione della valutazione del gestore, tenuto conto della specializzazione di ogni asset manager e dello stile di gestione, nonché delle caratteristiche degli strumenti finanziari sottostanti. Gli OICR selezionati sono gestiti da società primarie, e/o con provata specializzazione su particolari mercati o settori, che evidenziano qualità e consistenza dei risultati, persistenza delle performance ottenute e trasparenza nella comunicazione. Relazione con il benchmark: in relazione alle finalità, non è possibile individuare un benchmark rappresentativo della politica d investimento del Fondo. In luogo del benchmark, nel paragrafo 7 viene indicata una misura di rischio alternativa. SUPPLEMENTO

14 14 POLITICA D INVESTIMENTO fino al EUROMOBILIARE JAPAN EQUITY FUND POLITICA D INVESTIMENTO a partire dal EUROMOBILIARE ASIAN OPPORTUNITIES Categoria Assogestioni: Azionario Paese FINALITÀ DEL FONDO Grado di rischio: alto OBIETTIVI, POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI Tipologie degli strumenti finanziari e valuta di denominazione: investimento principale in azioni denominate in Yen, ivi inclusi OICR aventi analoga natura, denominati nelle valute Yen ed Euro. Aree geografiche: Giappone. Specifici fattori di rischio: Paesi Emergenti: è escluso l investimento in strumenti finanziari di emittenti di Paesi Emergenti. Categoria Assogestioni: Azionario Pacifico FINALITÀ DEL FONDO Grado di rischio: molto alto OBIETTIVI, POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI Tipologie degli strumenti finanziari e valuta di denominazione: investimento principale in azioni, ivi inclusi OICR aventi analoga natura, denominate nelle valute Yen, Dollaro Hong Kong, Won USD Coreano, Dollaro Taiwan, Dollaro US, Euro. Aree geografiche: Pacifico Specifici fattori di rischio: Paesi Emergenti: investimento contenuto in strumenti finanziari in emittenti di Paesi Emergenti. POLITICA D INVESTIMENTO fino al EUROMOBILIARE INTERNATIONAL BOND POLITICA D INVESTIMENTO a partire dal EUROMOBILIARE INTERNATIONAL BOND Categoria Assogestioni: Obbligazionario Internazionale Governativi FINALITÀ DEL FONDO Grado di rischio: medio OBIETTIVI, POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI Specifici fattori di rischio: Duration: il portafoglio ha tendenzialmente una duration pari a 4 anni. Paesi Emergenti: investimento residuale in strumenti finanziari di emittenti di Paesi Emergenti. Categoria Assogestioni: Obbligazionario Internazionale Governativi FINALITÀ DEL FONDO Grado di rischio: medio OBIETTIVI, POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI Specifici fattori di rischio: Duration: il portafoglio ha tendenzialmente una duration pari a 3/7 anni. Paesi Emergenti: investimento contenuto in strumenti finanziari di emittenti di Paesi Emergenti. SUPPLEMENTO

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