La Commissione europea e i parlamenti nazionali. di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

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1 La Commissione europea e i parlamenti nazionali di Emilio Dalmonte Vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

2 1. La Commissione europea 2. I principi fondamentali 3. Le competenze 4. Rapporto con i parlamenti nazionali

3 La Commissione europea - braccio esecutivo politicamente indipendente dell'ue. - È l'unico organo cui compete redigere le proposte di nuovi atti legislativi europei. - attua le decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell'ue.

4 Cosa fa la Commissione? - Propone nuove leggi - Gestisce le politiche e assegna i finanziamenti dell UE - Assicura il rispetto della legislazione dell'ue - Rappresenta l'ue sulla scena internazionale

5 2014, anno di cambiamenti: 1) 24, 25 maggio Elezioni del Parlamento europeo 2)15 luglio, Nomina del Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk 3)1 novembre, Nomina del collegio dei Commissari

6 Composizione: La guida politica è esercitata da un gruppo di 28 commissari (uno per ciascun paese dell'ue) sotto la direzione del presidente della Commissione che assegna le diverse competenze politiche. Collegio dei commissari: Presidente della Commissione, i suoi sette vicepresidenti, inclusi il primo VP e l'hr/vp (Alto rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza), e dai 20 commissari incaricati dei rispettivi portafogli.

7 Nuova composizione della Commissione europea

8 Novità riguardanti la Commissione europea #1 Le iniziative sono articolate su 10 priorità politiche: I) Occupazione, crescita e investimenti II) Mercato unico digitale III) Unione dell'energia e clima IV) Mercato interno V) Unione economica e monetaria VI) Accordo di libero scambio UE-USA VII) Giustizia e diritti fondamentali VIII) Migrazione IX) L'UE a livello mondiale X) Cambiamento democratico

9 Novità riguardanti la Commissione europea #2 Project teams

10 Novità riguardanti la Commissione europea #3

11 Novità riguardanti la Commissione europea #4

12 Novità riguardanti la Commissione europea #5

13 Novità riguardanti la Commissione europea #6

14 Novità riguardanti la Commissione europea #7

15 Novità riguardanti la Commissione europea #8

16 Novità riguardanti la Commissione europea #9

17 I principi fondamentali 1. Il principio di attribuzione 2. Il principio di proporzionalità 3. Il principio di sussidiarietà

18 Il Principio di attribuzione L Unione dispone soltanto delle competenze che le sono attribuite dai trattati

19 Il Principio di proporzionalità L esercizio delle competenze dell UE si limita a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei trattati

20 Il Principio di sussidiarietà Nel caso delle competenze concorrenti, l UE può intervenire solamente se è in grado di agire in modo più efficace rispetto agli Stati membri;

21 Le competenze dell'ue L Unione europea (UE) ha solo le competenze conferitele dai trattati (principio di attribuzione). Ai sensi di tale principio, l Unione può agire solo entro i limiti delle competenze conferitele dai paesi dell UE nei trattati, al fine di raggiungere gli obiettivi ivi contenuti. Le competenze non attribuite all Unione nei trattati restano di prerogativa dei paesi dell UE.

22 Esercizio delle competenze L esercizio delle competenze dell UE è soggetto a due principi fondamentali stabiliti nell art.5 del trattato sull Unione europea: proporzionalità sussidiarietà

23 Le competenze dell'ue Il trattato di Lisbona chiarisce la ripartizione delle competenze fra l Unione e i paesi dell UE. Tali competenze si dividono in tre grandi categorie: competenze esclusive; competenze concorrenti; competenze di sostegno.

24 Le competenze esclusive Competenze esclusive (articolo 3 del trattato sul funzionamento dell Unione europea o TFUE): settori in cui solo l UE può legiferare e adottare atti vincolanti. I paesi dell UE possono farlo autonomamente solo se autorizzati dall Unione a rendere esecutivi tali atti.

25 Unione doganale Alcuni accordi internazionali Risorse biologiche del mare Politica monetaria Concorrenza Politica commerciale

26 Le competenze concorrenti Articolo 4 del TFUE: l Unione e i paesi dell UE possono legiferare e adottare atti giuridicamente vincolanti. I paesi dell UE esercitano la propria competenza laddove l Unione non la esercita o abbia deciso di non esercitarla.

27 Mercato interno Politica sociale Coesione economica e sociale Agricoltura Pesca Trasporti Reti transeuropee Energia Ambiente Consumatori Sicurezza comune in materia di sanità pubblica Libertà, sicurezza e giustizia

28 Competenze di sostegno Articolo 6 del TFUE: l Unione può solamente sostenere, coordinare o completare l azione dei paesi dell UE. Gli atti dell Unione giuridicamente vincolanti non devono richiedere l armonizzazione delle leggi o dei regolamenti dei paesi dell UE.

29 Salute pubblica Impresa Turismo Istruzione Protezione civile Cultura Cooperazione amministrativa

30 Competenze particolari Se un'azione dell'unione appare necessaria(nel quadro delle politiche definite dai trattati), per realizzare uno degli obiettivi di cui ai trattati senza che questi ultimi abbiano previsto i poteri di azione richiesti a tal fine, il Consiglio, deliberando all'unanimità su proposta della Commissione e previa approvazione del PE, adotta le disposizioni appropriate.

31 Coordinamento delle politiche economiche ed occupazionali (art. 5 TFUE); Politica estera e sicurezza comune (art 24 TUE); Clausola di Flessibilità (art 352 TFUE)

32 I Parlamenti nazionali nella formazione delle politiche europee Il trattato di Lisbona inserisce per la prima volta in una disposizione (l'articolo 12) del trattato sull'unione europea - TUE) le varie modalità mediante cui i parlamenti nazionali possono «contribuire attivamente al buon funzionamento dell'unione europea».

33 I Parlamenti nazionali nella formazione delle politiche europee La partecipazione dei PN viene assicurata attraverso quattro modalità principali: 1. raccolta di informazioni e documenti; 2. Verifica del rispetto del principio di sussidiarietà (Prot. 2 TUE) ; 3. partecipazione ai meccanismi di valutazione in materia di giustizia, libertà e sicurezza; 4. Coinvolgimento nella revisione dei trattati:

34 Il dialogo diretto Commissione UE Parlamenti nazionali I Pilastri: 1. Il Dialogo Politico 2. Il meccanismo di controllo sulla Sussidiarietà

35 Il Dialogo politico Avviato nel 2006 al fine di accrescere la loro partecipazione agli affari europei e rafforzare la dimensione parlamentare e democratica dell UE. Con la comunicazione Un agenda dei cittadini per un Europa dei risultati La Commissione si è impegnata a trasmettere direttamente le nuove proposte e i documenti di consultazione ai PN, chiedendo loro di esprimere osservazioni e pareri.

36 Il Dialogo politico nella pratica: trasmissione dei documenti ai PN#1 Dal 2006 la Commissione invia ai PN le proposte legislative, i documenti di consultazione (Libri verdi, Libri bianchi e comunicazioni), il programma legislativo annuale e altri documenti programmatici;

37 Il Dialogo politico nella pratica: trasmissione dei documenti ai PN#2 Con il Protocollo n.1 sul ruolo dei Parlamenti nazionali, allegato ai Trattati, questa prassi è stata trasformata in un diritto dei PN di ricevere tali documenti a titolo informativo.

38 Il Dialogo politico nella pratica: la fase scritta I PN possono inviare pareri alla Commissione, la quale si impegna a rispondere entro un termine di tre mesi. I pareri possono riguardare i documenti della Commissione o settori per i quali è competente In caso di pareri motivati che NON rientrano nell'ambito del meccanismo di controllo della sussidiarietà, la risposta della Commissione avviene nell'ambito del Dialogo politico.

39 Il Dialogo politico nella pratica: le consultazioni La fase scritta è integrata da un più ampio dialogo sotto forma di riunioni e contatti a livello politico e amministrativo. La Commissione partecipa spesso alle conferenze interparlamentari; Se richiesto, i funzionari della Commissione partecipano alle riunioni con i membri delle commissioni parlamentari

40 Il meccanismo di controllo della sussidiarietà Il Trattato di Lisbona (2009) ha introdotto il meccanismo di controllo della sussidiarietà, che consente ai PN di formulare pareri motivati se ritengono che un progetto di atto legislativo dell'ue non rispetti il principio di sussidiarietà.

41 Il meccanismo di controllo della sussidiarietà Protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità Il meccanismo si applica ai settori in cui l UE ha competenza concorrente con gli Stati membri. Non si applica ai settori in cui l UE ha competenza esclusiva, né ai documenti non legislativi quali comunicazioni o Libri verdi.

42 Il meccanismo di controllo della sussidiarietà Nei pareri motivati, i PN devono indicare le ragioni per le quali ritengono che il progetto di atto legislativo in questione non è conforme al principio di sussidiarietà. I pareri motivati possono essere inviati al presidente del PE, al Consiglio e alla Commissione entro un termine di otto settimane dalla trasmissione del progetto di atto legislativo in tutte le lingue.

43 Le soglie L effetto formale dei pareri motivati sulla procedura legislativa dipende dal numero dei pareri presentati. Il protocollo n. 2 prevede diverse soglie, note anche come "cartellino giallo" e "cartellino arancione". Il protocollo attribuisce due voti a ciascun parlamento nazionale. In un sistema parlamentare bicamerale, ciascuna delle due camere dispone di un voto.

44 Cartellino giallo 1/3 dei voti assegnati ai PN 1/4 (settore libertà, sicurezza e giustizia) La Commissione deve: - - riesaminare la sua proposta - - può decidere di mantenerla, modificarla o ritirarla - - deve motivare la sua decisione

45 Cartellino arancione la soglia è la maggioranza dei voti assegnati ai PN La Commissione è tenuta a: - riesaminare la proposta - può mantenerla, modificarla o ritirarla

46 Cartellino arancione Se la Commissione mantiene la proposta, deve spiegare in un parere motivato al PE e al Consiglio perché la proposta è conforme al principio di sussidiarietà Se la maggioranza semplice del PE o il 55% dei membri del Consiglio ritengono che la proposta violi il principio di sussidiarietà la proposta NON forma oggetto di ulteriore riesame.

47 La Conferenza degli organi specializzati negli affari comunitari (COSAC) Dal 1989, i membri dei comitati dei PN specializzati negli affari comunitari e i membri del PE si riuniscono due volte all'anno per lo scambio di informazioni e di best practices. La COSAC può inviare al PE, al Consiglio e alla Commissione tutti i contributi che ritiene utili.

48 Il Parlamento italiano e la Commissione Nel primo quadrimestre del 2016: 5 pareri dalla Camera dei Deputati 16 dal Senato Nel 2014: l'italia al secondo posto per invio di pareri Nel 2016: primo posto

49 Grazie per l'attenzione

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