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1 p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.08:27 Sede Legale ed Operativa: Loc. Montean 9/A, Cavaion Veronese (VR) PRECISAZIONI In merito Al potenziamento della sezione di recupero plastiche dell'impianto di recupero rifiuti urbani e speciali non pericolosi con adeguamento volumetrico selezione e cernita con messa in riserva, nonché' stoccaggio e travaso di rifiuti urbani pericolosi, non pericolosi e speciali non pericolosi. VARIANTE SOSTANZIALE Sede Legale ed Operativa: Cavaion Veronese Loc. Montean, 9/a Cavaion V.se, luglio 2015 I Tecnici Il Committente... 1

2 SOMMARIO 1. PREMESSA PRECISAZIONI SULLA VARIANTE DI PROGETTO PRECISAZIONI SUI QUANTITATIVI IN STOCCAGGIO RICHIESTI VERIFICA STANDARD AREE VERD INTERESSATE DALLA VARIANTE DI PROGETTO

3 1. PREMESSA In relazione ai colloqui intercorsi con la Commissione VIA provinciale e con gli Uffici del Settore Ambiente della Provincia di Verona, di seguito si riportano alcune precisazioni riguardanti i flussi di materiali lavorato all'interno dell'area 1, i quantitativi di stoccaggio richiesti in relazione a quanto già autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto 2014 ed il rispetto degli standard urbanistici dell area industriale di Cavaion in cui si localizzano le compagini di SER.I.T.. 2. PRECISAZIONI SULLA VARIANTE DI PROGETTO Le modifiche richieste in progetto si rendono necessarie per potenziare ed ottimizzare le fasi di lavoro della ditta per quanto concerne soprattutto la potenzialità di lavorazione dell impianto di selezione e recupero plastica; la potenzialità media giornaliera complessiva attualmente autorizzata è pari a 120 t/g. Con la variante proposta si richiede un aumento della potenzialità media giornaliera complessiva pari a 200 t/g Le modifiche previste in progetto, oltre all aumento della potenzialità media giornaliera complessiva, sono riassunte nei seguenti punti: Area 1 Il posizionamento di una nuova linea di selezione e cernita delle plastiche, con contestuale aumento di superficie coperta dell area 1 dagli attuali mq circa ai mq circa di progetto; Riorganizzazione delle zone di stoccaggio; la capacita di stoccaggio dell area rimarrà comunque invariata rispetto a quanto all oggi autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto 2014, ovvero 400 ton.. Area 2 Diversa dislocazione dei cassoni dei rifiuti e dei box rifiuti contenuti all interno dell area 2 rispetto alla situazione attuale; la capacita di stoccaggio dell area rimarrà comunque invariata rispetto a quanto all oggi autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto 2014, ovvero 150 ton. Nello specifico verranno realizzati 3 box di stoccaggio (prima erano 4) dedicati al materiale da spazzamento stradale, metalli ferrosi e non ferrosi. Area 4 Variazione dell area di stoccaggio per container chiusi e stagni nonché per le materie prime seconde (carta per l'industria Cartaria) e diverso posizionamento del vaglio rotante mobile per seconda selezione di affinamento merceologico sui CER , , e spostamento necessario per consentire un nuovo accesso all area 1; tuttavia la capacità di stoccaggio dell area rimarrà comunque invariata con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto 2014, ovvero 150 ton.. Piazzale esterno Modifica delle linee di raccolta delle acque di prima e seconda pioggia dedicate all area 4. Apertura di un nuovo accesso all Area 1. 3

4 2.1 PRECISAZIONI SUI FLUSSI DEI RIFIUTI TRATTATI ALL'INTERNO DELL'AREA 1 CARTA (nessuna modifica a quanto autorizzato) I rifiuti cartacei ( e ) sono sottoposti a selezione manuale, eliminazione d impurità e sottoposti poi a compattamento in conformità alle specifiche richieste per l ottenimento di M.P.S. per l industria cartacea. Le impurità e il materiale non conforme vengono lasciati cadere attraverso condotti in box o container sottostanti mentre il materiale selezionato cade a fine corsa nastro per poi essere pressato. La riduzione volumetrica consente un migliore stoccaggio delle materie prime seconde (carta) e una più agevole movimentazione del materiale. Il materiale viene portato in una pressa oleodinamica continua, completa di dispositivi di legatura automatici delle balle mediante filo metallico, per il condizionamento in balle. Lo stoccaggio delle MPS avviene in idonee aree individuate all'interno o all esterno del capannone su pavimento impermeabilizzato. Nello specifico le operazioni svolte sui C.E.R e si declinano come segue: 1. SCARICO: Il materiale viene scaricato all'interno del capannone (Area 1) nelle zone prestabilite; un addetto ne verifica la conformità e periodicamente preleva un campione perché sia valutata la percentuale di frazione estranea presente. 2. SELEZIONE: Il materiale stoccato viene selezionato manualmente, eliminando eventuali impurezze. Il materiale viene selezionato a seconda della tipologia carta, carta patinata, cartone, cartoncino, ecc.. 3. CARICAMENTO: il materiale selezionato viene caricato su nastro trasportatore per essere poi sottoposto a riduzione volumetrica tramite pressa. Il materiale recuperabile è avviato al riciclaggio. Ogni pressa è composta essenzialmente da: a. tramoggia di carico; b. camera di compattazione; c. canale uscita balle; d. cilindro di contropressione; e. circuito idraulico; f. castello aghi portafili; g. legatore; h. quadro comando. 4. STOCCAGGIO: Il luogo di raccolta dei materiali che si andranno a trattare è localizzato internamente alla struttura esistente (capannone, Area 1) o in apposita piazzola impermeabilizzata con solo asfalto all esterno (Area 4). Le operazioni svolte sulla carta (codici CER e ) sono già autorizzate con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto 2014 e riguardano le lettere R13 ed R3 di cui all allegato C della parte quarta del D. Lgs. 152/2006 del d.lgs. 152/06 e ss.mm.ii. L attività R3 di recupero svolta sui materiali riferibili ai CER e risulta conforme ai disposti del D.M 5/02/1998 e ss.mm.ii., di cui all'allegato 1 Sub-allegato 1 ed Allegato 4 Sub-allegato 1, cosi come richiamati dalla Comunicazione della Regione Veneto del 1 ottobre 2014 avente prot. 4

5 Si ribadisce che il flusso della carta non sarà oggetto di nessuna modifica rispetto a quanto autorizzato. PLASTICA- (introduzione di una nuova linea di selezione e di cernita) I rifiuti plastici una volta scaricati nelle aree prestabilite all'interno del capannone (Area 1) vengono avviate a due fasi di selezione: 1. Con mezzi meccanici (pala gommata o muletto) sono caricati nel nastro trasportatore che, effettuando una prima distribuzione del materiale, veicola lo stesso verso il nastro di selezione dove alcuni operatori eseguono la selezione manuale dei materiali. Le impurità e il materiale non conforme vengono lasciati cadere attraverso condotti in box o container sottostanti mentre il materiale selezionato cade a fine corsa nastro per poi essere pressato. Tale modalità di selezione e cernita è già all'oggi autorizzata con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto 2014 ed in questa sede viene chiesta solamente una modifica di lay-out ovvero lo spostamento dei macchinari rispetto a dove all'oggi autorizzati. 2. A valle della fase 1) verrà posizionata la NUOVA LINEA DI SELEZIONE E CERNITA PLASTICA - OPERAZIONE R12. I rifiuti vengono spostati dalla linea denominata di fase 1) a questa denominata di fase2) tramite mezzi meccanici (pale gommate e ragni). Dal nastro di risalita i rifiuti entrano nel sistema di vagliatura, «Vaglio Rotante», dove comincia la separazione meccanica a freddo in base alla pezzatura. La frazione con dimensioni inferiori a 60 mm costituisce scarto, e dalla parte iniziale del vaglio viene convogliata su di un nastro di raccolta detto «scarto sotto vaglio rotante». Da qui lo scarto sotto vaglio <60mm continua il suo viaggio fino ad un cassone scarrabile per essere poi avviato allo smaltimento. La frazione con dimensioni comprese tra 60 e 220 mm viene convogliata su di un nastro detto «Sotto vaglio mm» ed a mezzo di altri nastri di ripresa e sollevamento viene caricata sul vaglio balistico. La frazione di dimensioni superiori ai 220 mm esce dal vaglio rotante e cade sul nastro detto «Sopra vaglio rotante» per essere poi convogliata direttamente al nastro piano di selezione manuale in cabina di cernita. Il vaglio balistico riceve la frazione mm del vaglio rotante e permette di dividere i corpi piatti detti 2D, (pezzi di carta e cartone, fogli, film e sacchetti) dai corpi cavi detti 3D, (Bottiglie, flaconi, lattine, materiale pregiato). Dal Balistico rimane inoltre una terza frazione fine considerata scarto, la quale si va ad unire allo scarto iniziale del vaglio rotante. La Frazione 3D prosegue il percorso passando prima sotto un magnete deferizzatore, per l estrazione di tutte le parti metalliche ferrose di grosse dimensioni come lattine e barattoli, ferri da stiro pentolame, etc.etc, che vengono raccolti in apposito cassone scarrabile. In seguito la frazione 3D passa sul nastro ECS il quale con il sistema delle correnti parassite di Foucault, separa i materiali metallici non ferrosi o magnetizzabili (Al, Cu, Pb, Sn, inox etc.) da tutto il resto, sottraendo al flusso la rimanenza di piccole particelle di metallo ferroso sfuggite alla calamita precedente. La frazione 3D, dopo essere stata de-ferizzata e de-metalizzata prosegue il percorso incontrando due lettori ottici, i quali con un sistema combinato di lettura ad infrarossi e soffiaggio ad aria compressa, individua e separa i materiali per differenza di densità forma e colore. La Frazione 2D in uscita direttamente dal balistico prosegue sul terzo e quarto lettore ottico ottenendo le frazioni separate di FILM Neutro, Film Colorato, Carta e cartone. Le frazioni così separate vengono convogliate su dei nastri estrattori dei lettori ottici che terminano scaricando i materiali nei box di raccolta di pertinenza, dove i materiali si accumulano per il trattamento finale. Dal primo e secondo lettore ottico si ottengono le frazioni separate di HDPE, PET Neutro e PET Colorato. La frazione >220mm detta sopra vaglio o Ingombranti, proveniente dallo scarico del vaglio rotante, entra in cabina di selezione su di un nastro di cernita dove gli operatori manualmente tolgono i materiali di interesse lasciandoli cadere nei box sottostanti, il resto del materiale che non interessa attraversa la cabina e finisce nel box di accumulo scarti. Le frazioni provenienti dalla selezione automatica con lettori ottici entrano in cabina su dei nastri di controllo qualità, qui gli operatori manualmente 5

6 rimuovono eventuali impurità della frazione destinandole al nastro scarti oppure al nastro di ricircolo. Il nastro di ricircolo raccoglie invece quei materiali che hanno interesse commerciale ma per errore sono finiti nella selezione sbagliata, riportandoli ad una fase intermedia del ciclo ovvero all alimentazione del vaglio balistico. Quando i box di raccolta delle frazioni sono pieni, in modo automatico, vengono svuotati sul nastro di carico della pressa, così i vari materiali vengono imballati pronti alle destinazioni finali di recupero o smaltimento. Il nastro scarti raccoglie le impurità che non hanno interesse commerciale e le scarica nel box di raccolta degli scarti. Il materiale diviso per frazioni merceologiche viene trasportato dai box di accumulo tramite il nastro in fossa verso la bocca di carico della pressa imballatrice. La pressa ha il compito di riduzione volumetrica per ottimizzare lo stoccaggio temporaneo ed il trasporto, comprimendo in formati balla commerciali legati con filo di ferro. I materiali accuratamente imballati e divisi per tipologie vengono temporaneamente stoccati in aree coperte in attesa della destinazione finale a recupero o smaltimento. 3. PRECISAZIONI SUI QUANTITATIVI IN STOCCAGGIO RICHIESTI Area 1 - Area di ricezione e scarico rifiuti in arrivo all impianto Area di lavorazione del materiale cartaceo, plastico e degli imballaggi, ove sono dislocate le linee di selezione, i nastri trasportatori per la cernita di plastica e carta, le presse imballatrici, utilizzate per imballare sia la carta che la plastica. Nell area avvengono le seguenti operazioni: Travaso, selezione e cernita dei rifiuti con ottenimento di frazioni omogenee (plasticacarta - imballaggi); Riduzione volumetrica della carta, della plastica e imballi mediante pressatura Area selezione e cernita dei rifiuti cartacei con riduzione volumetrica mediante pressatura R3 (CER , ) Area selezione e cernita dei rifiuti plastici recuperabili finalizzate ad ottenimento di materiali destinati ad attività di recupero R12 (CER , , , , , , , , , ) Area stoccaggio con messa in riserva R13 L area è interna al capannone, pavimentata e impermeabilizzata Stoccaggio massimo autorizzato 400 tonn Stoccaggio massimo oggetto della presente richiesta 400 tonn Nessuna variazione rispetto a quanto autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto Area 2 Area solo stoccaggio rifiuti speciali/urbani non pericolosi e urbani pericolosi derivanti da raccolte differenziate effettuate presso i Comuni o rivenuti abbandonati. Travaso. Area di stoccaggio esterna rifiuti (in container o box in cemento) su area pavimentata impermeabilizzata dotata di pozzetti allacciati all impianto di trattamento acque. 6

7 Nell area avvengono le seguenti operazioni: Travaso rifiuti da automezzi a box e/o container stagni; Area stoccaggio con messa in riserva R13. Stoccaggio massimo autorizzato 150 tonn Stoccaggio massimo oggetto della presente richiesta 150 tonn Nessuna variazione rispetto a quanto autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto Area 3 Area solo stoccaggio rifiuti urbani non pericolosi e urbani pericolosi derivanti da raccolte differenziate effettuate presso i Comuni o rivenuti abbandonati. Area di stoccaggio rifiuti, posti in box a tenuta stagna, situati nel seminterrato in locale chiuso e pavimentato. Nell area avvengono le seguenti operazioni: Area solo stoccaggio sola messa in riserva R13 Stoccaggio massimo autorizzato 15 tonn Stoccaggio massimo oggetto della presente richiesta 15 tonn Nessuna variazione rispetto a quanto autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto Area 4 Area di stoccaggio container, Materie Prime Seconde e di Seconda Vagliatura Area di stoccaggio per eventuali container chiusi ed a tenuta stagna provenienti dall area di travaso e per le materie prime seconde (carta per l industria cartaria), localizzata sul piazzale esterno in asfaltato dotato di pozzetti allacciati all impianto di trattamento delle acque di piazzale. Superficie interessata 513 mq Presenza di un vaglio rotante mobile per seconda selezione di affinamento merceologico sui CER , , e , ubicato su piazzale asfaltato dotato di pozzetti allacciati all impianto di trattamento acque di processo. Superficie interessata 300 mq Area stoccaggio con messa in riserva R13 Stoccaggio massimo autorizzato 150 tonn (rifiuti container) Stoccaggio massimo oggetto della presente richiesta 150 tonn (rifiuti container) Nessuna variazione rispetto a quanto autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto

8 4. VERIFICA STANDARD AREE VERD INTERESSATE DALLA VARIANTE DI PROGETTO Il progetto di Variante prevede una modifica dell area 4 in cui si propone un diversa localizzazione dello stoccaggio per container chiusi e stagni nonché per le materie prime seconde (carta per l'industria Cartaria) ed un differente posizionamento rispetto a quanto all oggi autorizzato del vaglio rotante mobile per seconda selezione di affinamento merceologico sui CER , , e spostamento necessario per consentire un nuovo accesso all area 1; tuttavia la capacità di stoccaggio dell area rimarrà comunque invariata rispetto a quanto all oggi autorizzato con determinazione n. 3429/14 del 28 agosto 2014, ovvero 150 ton.. Tale modifica porterà al consumo di circa 100 mq di area attualmente destinata a verde presente all interno della lottizzazione industriale in cui si inseriscono le compagini SER.I.T. Tuttavia il verde rimanente risulta conforme agli standards urbanistici per industria e artigianato cosi come normati dall Art. 31 comma 3b LR n. 11/2004. Di fatto, alla luce delle caratteristiche dimensionale del lotto di cui sopra, la superficie minima a verde prevista dalla normativa urbanistica risulta pari a mq 3.153; di fatto il verde risultante dall attuazione della variante richiesta risulta pari a mq Tale verifica dimensionale, viene esplicitata nella tavola allegata alla presente relazione di chiarimento 8

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