Immunochimica: il rapporto antigene-anticorpo
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- Patrizia Franceschini
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1 Immunochimica: il rapporto antigene-anticorpo L immunologia è lo studio della risposta immunitaria, ciò del processo tramite il quale un animale si difende dall invasione di organismi estranei. Le risposte immunitarie possono essere distinte in due gruppi: 1) immunitaria umorale (mediata da anticorpi); 2) immunitaria cellulare (mediata da cellule). Entrambi i tipi di risposta coinvolgono cellule del sistema reticolo-linfocitario. Le tecniche immunochimiche impiegano gli anticorpi che partecipano all immunità umorale. 1
2 Antigene è una qualsiasi sostanza capace, dopo essere penetrata nei tessuti di un vertebrato superiore, di indurre una specifica risposta di difesa immunitaria. Immunogenicità: capacità di indurre una risposta immunitaria e/o cellulare Antigenicità: capacità di reagire in maniera specifica con i prodotti finali delle risposte immuni (anticorpi e/o recettori di membrana) Dipende da: estraneità, peso molecolare, complessità chimica e strutturale delle molecole, specie animale, degradabilità Tutti gli antigeni si legano agli anticorpi utilizzando piccole zone superficiali e specifiche dette determinati antigenici o epitopi. 2
3 Anticorpo Gli anticorpi sono proteine che vengono prodotte dai linfociti B. Esistono cinque classi di anticorpi che appartengono alla categoria delle molecole proteiche dette "Immunoglobuline : A, E, G, M, D La loro produzione, da parte delle cellule plasmatiche, è provocata dall introduzione nell organismo di una sostanza estranea od antigene (Ag) avente determinate caratteristiche fisico-chimiche, che, riconosciuta poi per queste particolarità dai siti di combinazione dell anticorpo, viene da questo legata, neutralizzata e quindi eliminata. 3
4 Che struttura ha un anticorpo? Essi hanno una struttura fondamentale composta da quattro catene polipeptidiche: due catene leggere identiche (a basso peso molecolare, definito Fc - Fragment crystallisable) e due pesanti ad alto peso molecolare (chiamati Fab - Fragment antigen binding). Agli estremi delle catene c'è o un gruppo carbossil-terminale COO- o il gruppo amminoterminale NH 3+ che ha il compito di legarsi all'antigene specifico. Fab catena pesante o C H, ovvero di peso molecolare maggiore, responsabile dell attività biologica dell anticorpo Fc catena leggera o CL, ovvero a peso molecolare minore, corrispondono alle regioni deputate al legame con l antigene (dette paratopi) Queste catene sono legate tra loro da legami disolfuro intercatena. 4
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6 Interazione antigene-anticorpo L unione che si instaura tra un antigene ed il corrispondente anticorpo porta alla formazione di quello che viene definito IMMUNOCOMPLESSO. Tale unione è altamente specifica ed è regolata da forze di tipo chimico-fisico (legami di natura non covalente) che agiscono tra i determinanti dell antigene e dell anticorpo. La formazione degli immunocomplessi determina una serie di eventi effettori finalizzati alla definitiva distruzione o neutralizzazione dell antigene. 6
7 Tecniche immunoenzimatiche La specificità delle reazioni antigene-anticorpo e la sensibilità di marcatori (isotopi, sostanze fluorescenti, radicali liberi, enzimi) possono essere combinate insieme per compiere un dosaggio immunologico, ossia quantificare con precisione una sostanza antigenica. La tecnica più usata è il dosaggio radioimmunologico (RIA), in cui il tracciante è costituito da un isotopo. Vantaggi: - elevata sensibilità, della facilità con cui si ottengono le marcature isotopiche - invariabilità delle cinetiche di reazione a seguito della marcatura stessa. Svantaggi: - alti costi dei reattivi e delle apparecchiature, - deperibilità, pericolosità e difficoltà di smaltimento dei composti radioattivi, - necessità di personale specializzato. 7
8 Quando il tracciante è costituito da un enzima, si parla di dosaggi immunoenzimatici (EIA). In questo caso non viene misurato direttamente il marcatore, ma la sua attività nei confronti di un suo substrato specifico (ovvero la quantità di prodotto formato). È da tener presente che l attività enzimatica, come pure l affinità fra Ab e Ag, può variare a seguito della coniugazione fra enzima e anticorpo (o antigene). Vantaggi: - minor costo, - assenza di rischi derivati dall esposizione a radiazioni, - maggior praticità e versatilità. 8
9 Saggio ELISA Enzyme Linked Immunosorbent Assay Saggio Immunoassorbente legato ad un Enzima Prevede l uso di un enzima coniugato ad uno dei biocomponenti utilizzati nel test, susseguentemente l addizione di un substrato e la sua trasformazione in un prodotto colorato, permetterà di quantificare il reagente legato indirettamente all enzima tramite lettura con un opportuno spettrofotometro, e quindi, di risalire alla stima dell analita in esame. 9
10 Saggio ELISA Enzyme Linked Immunosorbent Assay Saggio Immunoassorbente legato ad un Enzima Nel test diretto viene determinata la presenza dell antigene (semplice o a sandwich), mentre nel test indiretto si rileva la presenza di anticorpi verso un antigene. Il saggio può essere competitivo o non competivo. Saggio competitivo: saggio immunochimico basato sulla competizione tra analita e tracciante per l occupazione di un numero limitato di siti leganti anticorpali: consiste in pratica nella misura dei siti non occupati dall analita. 10
11 Anticorpi policlonali
12 1. Diretto semplice 2. indiretto HRP HRP HRP HRP Ag Ag Ag Ag 3. Indiretto a sandwich I diversi approcci dei saggi ELISA HRP HRP HRP HRP Ag Ag
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14 Saggio non competitivo Saggio ELISA a sandwich Questa metodica può essere utilizzata esclusivamente quando l analita possiede almeno due determinanti antigenici. Un eccesso di anticorpo verso il primo sito antigenico viene immobilizzato sulla fase solida e incubato con diluizioni successive di antigene presente nel campione o in soluzioni standard. Dopo il lavaggio, il complesso Ag-Ab immobilizzato viene incubato con una concentrazione fissa di anticorpo marcato che andrà a legarsi al secondo sito antigenico dell immunocomplesso. La misura del prodotto della reazione enzimatica risulterà direttamente proporzionale alla concentrazione dell antigene da stimare. 14
15 Simple ELISA protocol (For screening monoclonal antibodies) 1. Coat antigen onto microplate 2. Allow protein adsorption and block unoccupied sites with neutral protein 3. Add antibody solution (hybridoma supernatant) into each well 4. Add HRP or AP conjugated secondary antibody into each well and develop colorimetric reaction with appropriate substrate 5. Read absorbance in spectrophotometer with appropriate filter and quantitate relative antigen levels
16 Sandwich ELISA protocol 1. Coat primary antibody onto microplate 1a. Allow antibody adsorption and block unoccupied sites with neutral protein (BSA) 2. Add antigen to be detected in biological (clinical) material into each well 3. Add second primary antibody against antigen into each well 4. Add HRP or AP conjugated secondary antibody into each well and develop colorimetric reaction with appropriate substrate 5. Read absorbance in ELISA spectrophotometer with appropriate filter and quantitate relative antigen levels
17 Saggio competitivo diretto uso del coniugato Antigene-Enzima Una quantità fissa di antigene marcato e diluizioni decrescenti di antigene libero (come standard o nel campione) vengono messe a reagire insieme nei confronti di un anticorpo in difetto. In questo modo, l antigene marcato e libero si troveranno a competere per un numero limitato di siti anticorpali. Dopo aver lavato il complesso, si aggiunge il substrato per l enzima e si misura l attività enzimatica spettrofotometricamente, fluorimetricamente o mediante chemioluminescenza. La concentrazione del prodotto enzimatico risulterà inversamente proporzionale alla concentrazione dell analita. 17
18 Saggio competitivo diretto uso del coniugato Anticorpo-Enzima Questo tipo di saggio competitivo coinvolge l uso del coniugato anticorpo-enzima, con l antigene immobilizzato sulla fase solida. La reazione di competizione avviene fra l antigene immobilizzato e quello libero in soluzione come standard o proveniente dal campione, nei confronti dell anticorpo marcato presente in concentrazione fissa e in difetto. La misura del prodotto della reazione enzimatica sarà indirettamente proporzionale alla concentrazione di antigene presente nel campione. 18
19 Saggio competitivo indiretto uso di un anticorpo secondario La procedura implica l uso di un anticorpo secondario marcato, in grado di riconoscere la regione costante dell anticorpo primario, precedentemente incubato su fase solida. La reazione di competizione avviene fra l antigene immobilizzato e quello libero in soluzione come standard o proveniente dal campione, nei confronti dell anticorpo presente in concentrazione fissa. La misura del prodotto enzimatico sarà direttamente proporzionale nel caso della misura del titolo dell anticorpo da determinare, mentre inversamente proporzionale per l analita. 19
20 Sensibilità concentrazione dell analita, sensibilità del sistema di rivelazione, affinità dell anticorpo da usare, tempo di incubazione tempo di sviluppo del prodotto enzimatico, precisione del saggio volumi impiegati Sensibilità (analitica) : capacità di un metodo di distinguere piccole variazioni di concentrazione di analita. Nella terminologia abituale immunochimica: capacità di un metodo di distinguere da zero piccole concentrazioni di analita, inversamente correlata al limite di rivelazione o di misura, o alla minima concentrazione misurabile Specificità (analitica) : capacità di un metodo di determinare esclusivamente l analita; assenza di reattività nei confronti di sostanze interferenti 20
21 Scelta dell enzima L enzima da utilizzare in un saggio ELISA deve possedere i seguenti requisiti: 1 - deve essere stabile in un intervallo di temperatura compreso fra 25 e 37 C, con un tempo di vita di almeno sei mesi a 4 C 2 - deve essere disponibile commercialmente e ad un prezzo ragionevole 3 - la sua attività deve essere facilmente misurata con opportuni tests (colorimetrici, fluorimetrici, ecc.) 4 - deve essere facilmente dosabile e possedere un alto numero di turnover e inoltre il suo prodotto di reazione deve avere un alto coefficiente di estinzione molare 5 - non deve risentire degli effetti negativi della matrice in cui eventualmente è svolto il saggio Gli enzimi normalmente più usati sono la perossidasi da rafano, la fosfatasi alcalina da intestino di vitello, la -D-galattosidasi da Escherichia coli, l acetilcolinesterasi da Electrophorus electricus. 21
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