Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione. Anna Paola Cellai
|
|
- Fabriciano Carraro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai
2 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione esterna di qualità V.E.Q. Coagulazione 2013 Laboratori partecipanti: 541
3 Tempo di Protrombina (PT: INR) Imprecisione-Inesattezza metodi
4 Tempo di Tromboplastina Parziale Attivato (APTT:Ratio) Imprecisione-Inesattezza metodi
5 Fibrinogeno Imprecisione-Inesattezza metodi
6 Valutazione esterna di qualità (VEQ) L analisi dei risulati di un programma di VEQ sufficientemente ampio, permette non solo di valutare l accuratezza del singolo lab ma anche di verificare la qualità dei reagenti e la performance di singoli metodi ovvero di identificare quei reagenti/metodi producono risultati inaffidabili
7 D-Dimero
8 COS E IL D-DIMERO? Il D-Dimero è un frammento proteico rilasciato in circolo durante il processo di degradazione della fibrina cross-linked Significato: la presenza indica attivazione della fibrinolisi successiva ad attivazione della coagulazione
9 FIBRINOLISI Fibrinogeno D E D trombina Fibrina D D D E D E D fattore XIII D D E D F.A.B F.A.B PLASMINA Fibrinopeptidi A, B PLASMINA D D Frammenti X, Y, E, D Fibrinogen Degradation Products D-Dimero (+ D-Dimero contenuto nei frammenti:, DDE, YD/YD, YY/DXD)
10 Degradazione della fibrina stabilizzata due domini-d tenuti insieme da catene γ - Il D-dimero rappresenta una piccolissima quota dei diversi prodotti di degradazione della fibrina stabilizzata presenti nel plasma - Il plasma contiene una miscela di prodotti di degradazione (ciascuno dei quali contiene il D-dimero) che sono molto diversi tra loro (anche per peso molecolare)
11 METODI DI DETERMINAZIONE DEL D-DIMERO La misura del D Dimero è stata resa possibile dallo sviluppo di anticorpi monoclonali in grado di legarsi ad epitopi presenti sul frammento D-D ma assenti sulla fibrina, sul fibrinogeno o su frammenti non cross-linked della fibrina. Il complesso D Dimero-anticorpo monoclonale viene rivelato o dall aggiunta di un secondo anticorpo marcato con una sostanza fluorescente o cromogenica o mediante la rivelazione turbidimetrica di agglutinati
12 Metodi per la determinazione del D-Dimero ELISA (test quantitativo): richiede tempi di esecuzione lunghi, ha elevata sensibilità, ha elevato VPN Agglutinazione di particelle di lattice su vetrino (semiquantitativo, manuale): ha bassa sensibilità e basso VPN, operatore dipendente Immunoturbidimetrico:(quantitativo, automatizzato): rapido, buona sensibilità e buon VPN Agglutinazione su sangue intero: (qualitativo/quantitativo), eseguibile al letto del paziente, buona sensibilità e buon VPN, operatore dipendente.
13 Summary of the characteristics of various DD assays Prisco D, Semin Thromb Hemost 2009
14 PROBLEMI Standardizzazione dei metodi eterogeneità dell analita scelta del calibratore tipo di anticorpi monoclonali utilizzati
15 Eterogeneità dell analita D Dimero isolato presente in piccola quantità Frammenti più grandi frequentemente aggregati Miscela di prodotti di degradazione
16 Dosaggio del D-Dimero: calibratori La scelta del calibratore è complessa, poiché difficilmente essa rifletterà l eterogeneità dei prodotti di degradazione Due possibili tipi di calibratori: - D-Dimero purificato = risultati in unità D-Dimero - Fibrina stabilizzata digerita con plasmina = risultati in unità di fibrinogeno equivalenti (FEU) o in unità D- Dimero. Una unità FEU due unità D-Dimero
17 Dosaggio del D-Dimero: specificità degli anticorpi Il D-Dimero, contenuto all interno dei diversi prodotti di degradazione, può avere una diversa immunoreattività per l anticorpo usato, in funzione della diversa esposizione degli epitopi - lo stesso Ab monoclonale può reagire differentemente con frammenti diversi - lo stesso frammento può reagire differentemente con differenti Ab monoclonali
18 STANDARDIZZAZIONE dei metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Dal 1993 il SSC per la standardizzazione dei metodi della ISTH ha fatto vari tentativi di standardizzazione utilizzando materiali diversi (D-Dimero purificato, plasma di pazienti con CID) ma nessuno di questi materiali ha permesso la standardizzazione dei vari metodi commerciali
19 DD HS DD VIDAS DEU FEU < 250 ng/ml < 500 ng/ml paziente A paziente B paziente C paziente D paziente E paziente F
20 Range di normalità e cut-off clinici
21 Piccole quantità di D-Dimero sono rilevabili in bassa concentrazione nel plasma di soggetti sani, il che indica che esiste uno stato di equilibrio fra la formazione di fibrina e la sua lisi anche in condizioni fisiologiche. I livelli di D-Dimero aumentano in tutte quelle condizioni che comportano la formazione e la successiva degradazione della fibrina stabilizzata
22 Cut-off clinici Nella maggior parte delle applicazioni cliniche non interessa sapere se un valore dei D-dimeri è normale o patologico riferendosi ad una popolazione sana, bensì se si può escludere/confermare sulla base del risultato la presenza di una certa patologia
23 Uso del D-Dimero nella diagnosi della trombosi venosa profonda e dell embolia polmonare I metodi per il dosaggio del D-Dimero hanno un elevata sensibilità ma bassa specificità e vengono utilizzati per il loro ELEVATO VALORE PREDITTIVO NEGATIVO. Un valore elevato di D-Dimero non è diagnostico per la trombosi venosa o l embolia polmonare, mentre un risultato normale esclude il sospetto di tali patologie
24 D-Dimero e tromboembolia venosa Scelta del cut-off Ottimale se calcolato in uno studio pilota (curva ROC) Buono se derivato dalla letteratura Evitare l uso del range di normalità
25 D-Dimero Imprecisione-Inesattezza metodi FEU
26 Documento di consenso AcEMC, CISMEL, SIBioC e SIMeL sull utilizzo del D-dimero per il sospetto di tromboembolismo venoso in urgenza. G.Lippi, G.Cervellin, I.Casagranda, B. Morelli, S.Testa, A.Tripodi SIBioC
27 Riassunto delle indicazioni di consenso per la determinazione del D- dimero in urgenza in pazienti con sospetto tromboembolismo venoso (TEV). Tab SIBioC
28 Potential of an age adjusted D-dimer cut-off value to improve the exclusion of pulmonary embolism in older patients: a retrospective analysis of three large cohorts R.A.Douma et al BMJ 2010
29 Proteina C
30 Proteina C Glicoproteina vitamina K-dipendente Doppia catena (catena leggera PM 21 KD, catena pesante PM 41 KD) Sintetizzata nel fegato ed escreta dai reni Emivita di 7 ore Forma nativa non attiva Primo difetto ereditario scoperto nel 1981
31 L attivazione della PC avviene a livello della superficie endoteliale dal complesso Trombina-Trombomodulina La PS agisce come cofattore della APC Thrombin Protein C P s APC Thrombin Protein C THROMBOMODULIN
32 a R La proteina C attivata (APC) degrada i fattori Va e VIIIa della coagulazione
33 Proteina C Difetto congenito Trasmissione autosomica dominante mutazioni genetiche identificate ~ 160 Fenotipicamente si distinguono difetti: (tipo I) quantitativi (tipo II) qualitativi Aumento del rischio associato a trombosi venoso, dubbio quello arterioso Livelli attesi: eterozigoti 40-60% omozigoti 0-15%
34 PROTEINA C Prevalenza del deficit congenito Popolazione generale : % Soggetti con manifestazioni tromboemboliche : 3.2 % Soggetti con tromboembolismo recidivante e in età giovanile (< 45 a.) : %
35 Approccio della diagnosi di laboratorio dei difetti di Proteina C Metodi immunologici ELISA Immunodiffusione radiale Immunoturbidimetria Nefelometria Metodi funzionali Cromogenici, Coagulativi Attivazione con Trombina Attivazione con Trombina-Trombomodulina Attivazione con veleno di rettile -Protac
36 DEFICIT DI PROTEINA C I dosaggi funzionali si basano sull attivazione della Proteina C con veleno di serpente (Protac) e sua valutazione come capacità di allungare un aptt (metodo coagulometrico) o di agire su di un substrato cromogenico (metodo cromogenico) Il metodo coagulativo evidenzia tutti i difetti di tipo II, sensibile a tutte le possibili alterazioni della PC (interazione PC/ Ca 2+,fosfolipidi, PS, FV e FVIII) I livelli misurati con metodo coagulometrico possono diminuiti, nei pazienti con APC-resistence, FVIII risultare Falsi valori normali in soggetti con LAC
37 Metodo di riferimento per il dosaggio della Proteina C Proteina C (PC) metodo cromogenico (con veleno di rettile) non risente di lievi carenze fattoriali non risente di fattori interferenti ( FVIII, FVLeiden) migliore standardizzazione del metodo
38 Coagulazione ciclo 2013 Proteina C Metodi di dosaggio Il 6% esegue solo la Proteina C Totale(immunologica)
39 Coagulazione Ciclo 2013 Proteina C funzionale
40 Proteina S
41 Proteina S Glicoproteina vitamina K-dipendente Peso molecolare 64 KD Singola catena Sintetizzata dal fegato, dalle piastrine, dalle cellule endoteliali e dai megacariociti midollari ed è escreta dai reni Agisce come cofattore della proteina C attivata nella inattivazione dei fattori Va e VIIIa Emivita ore Primo difetto ereditario scoperto nel 1984
42
43 IL SISTEMA PROTEINA C / PROTEINA S Trombina Proteina S Proteina C Ca++ Proteina C attivata Va VIIIa Superficie piastrina Superficie cellula endoteliale Trombomodulina Degradazione proteolitica estensiva del Va e del VIIIa, primariamente sulla superficie piastrinica, ma anche su quella endoteliale e leucocitaria
44 Plasma Phenotype classification of protein S deficiencies and the estimated incidence Type PS activity Free PS antigen Total PS antigen Estimated Incidence* I Decreased Decreased Decreased Up to 80% II Decreased Normal Normal 0,1-5% III Decreased Decreased Normal Up to 20% * % for each type Marlar R, Am.J. of Hematology 2011
45 Prevalence of thrombophilia and rela1ve risk es1mates for various clinical manifesta1ons Protein S deficiency Prevalence in the general popula1on %?? Rela1ve risk for a first venous thrombosis 1 10 Rela1ve risk for recurrent venous thrombosis Rela1ve risk for arterial thrombosis No consistent associa1on Rela1ve risk for pregnancy complica1ons Middeldorp s et al., British Journal of Haematology, 2008
46 Metodi per la determinazione della Proteina S Immunologici Coagulativi Immunoelettroforesi bidimensionale Elettroimmunodiffusione IRMA ELISA (PS tot PS libera) Immunoturbidimetrico (PS libera) Prolungamento dei tempi di coagulazione: aptt o PT, con fattore Xa, indotto dalla PC attivata in funzione della proteina S (Interferenze: Fatt.V Leiden, elevati livelli di Fatt. VII e Fatt.VIII)
47 Metodi funzionali basati sul PT Il test coagulativo determina l attività funzionale della proteina S eseguendo un tempo di protrombina (PT) modificato in presenza di Fattore tissutale, fosfolipidi, ioni calcio e Proteina C attivata (apc). L attività della proteina S è direttamente proporzionale all allungamento del tempo di coagulazione del plasma carente di Proteina S che diluisce il plasma del campione in esame Evidenzia tutti e tre i tipi di deficit
48 Metodo di riferimento per il dosaggio della Proteina S Proteina S (PS) libera metodo immunologico non risente di fattori interferenti ( FVIII, FVIIa, FVLeiden) migliore standardizzazione del metodo
49 Proteina S totale immunologica Immunoelettroforesi secondo Laurell RIA (RadioImmunoAssay) IRMA (ImmunoRadioMetricAssay) ELISA (Enzyme Linked Immunosorbent Assay) La scelta di un kit tra quelli che offre il mercato deve essere operata sulla base delle caratteristiche di sensibilità e di specificità del kit stesso. Inoltre è importante che: 1- sia la PS libera che la PS legata al C4bBP siano riconosciute dall anticorpo utilizzato nel kit 2- I risultati non devono essere influenzati dalle variazioni della frazione legata al C4bBP In alternativa occorre ricorrere a diluizioni piuttosto elevate dei campioni e a lunghi tempi di incubazione per la completa dissociazione dei complessi C4bBP-PS
50 Test di 1 livello: Proteina C e S Raccomandati i seguenti dosaggi - Proteina C (dosaggio funzionale cromogenico) - Proteina S (immunologico della frazione libera) Proteina S (dosaggio funzionale coagulativo, se usato come test di 1 livello eseguire anche test immunologico della funzionale libera in caso di valore ridotto) -causa delle numerose interferenze: (FVL,>FVIII,LAC,FVIIa, ecc-) In presenza di un valore ridotto escludere la possibile presenza di condizioni che determinino una riduzione acquisita (nel caso ripetere a distanza di tempo) Dosaggio immunologico di Proteina C e Proteina S totale (solo per tipizzare i difetti)
51 Coagulazione ciclo 2013 Proteina S funzionale Metodi di dosaggio
52 Coagulazione Ciclo 2013 Proteina S Funzionale
53 Coagulazione Ciclo 2013 Proteina S Totale: 12 Laboratori eseguono la proteina S Totale 1 laboratorio esegue sia la protena S totale sia la proteina S funzionale
54 Lupus Anticoagulant
55 Lupus Anticoagulant Famiglia eterogenea di immunoglobuline di tipo IgG, IgM, IgA Nel nostro organismo sono responsabili di trombosi arteriose e/o venose, di aborti ripetuti, morti fetali In vitro provocano allungamento dei test fosfolipide dipendenti
56 SCELTA DEI TEST I test raccomandati sono : drvvt, SCT I due test devono basarsi su principi diversi L utilizzo di più di due test fosfolipide dipendenti aumenta il rischio di risultati falsamente positivi
57 J Thromb Haemost 2009
58 J Thromb Haemost 2009
59 DIAGNOSTICA DEL LAC Kaolin o Silica Clotting Time (KCT, SCT) Non contengono PL Sono molto sensibili Molto influenzati dalla presenza di piastrine residue Specificità ridotta dalla presenza di carenza di fattori Il SCT è una modificazione del KCT che ne consente l impiego su tutti gli strumenti
60 DIAGNOSTICA DEL LAC drvvt Il veleno di vipera Russell attiva il fattore X in presenza di ioni Ca, FV,e PL. Esistono molti reagenti commerciali che sono però molto diversi per sensibilità e specificità Molti kit commerciali forniscono anche un reagente di conferma (fosfolipidi concentrati)
61 TEST DI SCREENING MODALITA DI ESPRESSIONE - SECONDI DEI RISULTATI - RATIO R = SEC Tempo di coagulazione campione SEC Tempo di coagulazione pool plasmi normali
62 Studi di mixing Ripetere il test sulla miscela: plasma del paziente e plasma di un pool di soggetti sani in rapporto 1:1 (La miscela comunemente non è incubata a 37 C) drvvt (ratio) Cut-off INIBITORE Carenza fattoriale Carenza fattoriale P P+N
63 TEST DI MIXING MODALITA DI ESPRESSIONE DEI RISULTATI RATIO R = SEC Tempo di coagulazione miscela (paziente/pool plasmi normali V/V) SEC Tempo di coagulazione pool plasmi normali ICA = SEC tempo di miscela - sec tempo pool normale x 100 SEC tempo del paziente ICA = (Indice di anticoagulante circolante)
64 TEST DI CONFERMA Tempo di coagulazione in presenza di fosfolipidi in eccesso: PNP Triplett, Am J Clin Pathol, 1983 Fosfolipidi in fase esagonale Rauch, Thromb Haemost, 1989 Triplett, Thromb Haemost, 1993 (Questo tipo di conformazione rende i PL più disponibili a legare il LA : maggiore specificità) valore assoluto - delta - ratio
65 Test di conferma 2.4 drvvt (ratio) Cut-off 0.8 P P+fosfolipidi
66 Test Integrati per la rilevazione del LUPUS ANTICOAGULANT Modalità di espressione dei risultati: Indice % Correzione = [(Screening ratio-confirmation ratio)/screening ratio] x 100 Ratio Normalizzata (TR) = Screening Ratio/ Confirmation Ratio
67 Coagulazione 2 Ciclo 2014 Lupus Anticoagulant (LAC) * * -Non di competenza -Non eseguito * * -Negativo debole -Positivo: medio forte
68 Coagulazione 2 Ciclo 2014 Lupus Anticoagulant (LAC) test utilizzati Laboratori partecipanti: 70
69 come sono stati utilizzati i test per la rilevazione del LAC? %
70
71
72 REFERTO Risultati analitici accompagnati da un commento sulla loro compatibilità con la presenza o assenza di lupus anticoagulant Per i casi positivi alla prima determinazione consigliare di ripetere il test dopo almeno 12 settimane
73 Grazie per l attenzione
Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri
Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Metodi immunologici ELISA classici ELISA modificati Agglutinazione su vetrino Turbidimetrici/nefelometri Su sangue in toto Fonti di variabilità tra metodi per il dosaggio
DettagliAnalisi d si elle Risp elle Risp ste ste della VEQ ella VEQ Coagu lazione ion
Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 12.10.2015 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione esterna di qualità V.E.Q. Coagulazione 2014 Laboratori partecipanti:
DettagliLupus Anticoagulant:
Lupus Anticoagulant: Diagnostica di laboratorio Agatina Alessandrello Liotta AOU Careggi- Firenze SOD Malattie Aterotrombotiche CRR per lo Studio della Trombosi Lupus anticoagulant Famiglia eterogenea
DettagliInibitori acquisiti della coagulazione
Inibitori acquisiti della coagulazione Cristina Legnani UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Bologna, 19 Giugno 2010 Inibitori acquisiti
DettagliBilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie
Coagulazione 1 Bilancia emostatica Ipercoagulabilità Ipocoagulabilità Normale Trombosi Emorragie 2 emostasi primaria emostasi secondaria Fattori coinvolti nell emostasi Vasi + endotelio Proteine della
DettagliRACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE
RACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE INTRODUZIONE Questo documento nasce dall esigenza di dotare i Colleghi Medici Ospedalieri, e in una fase successiva anche quelli del Territorio,
DettagliAnalisi delle Analisi Risposte della VEQ in Coagulazione
Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 15.05.2016 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione Esterna di Qualità V.E.Q. Coagulazione 1 2016 Laboratori partecipanti
DettagliTROMBOFILIA definizione
17 novembre 2012 1 TROMBOFILIA definizione 2 i difetti trombofilici non sono malattie 3 TROMBOFILIA 4 TROMBOFILIA EREDITARIA 5 TROMBOFILIA ACQUISITA 6 Negli ultimi anni si è osservata una maggior sensibilità
DettagliCOAGULOMETRO ACL 7000
COAGULOMETRO ACL 7000 CARATTERISTE GENERALI Il coagulometro ACL 7000 è un analizzatore computerizzato automatico per uso clinico per la determinazione in vitro, con metodo coagulativo, cromogenico ed immunologico,
DettagliStudio di Ecografia muscolo-tendinea Ecocolor-doppler - Ecocardio Suub Tuum Praesidium Nos Confugimus Sancta Dei Genetrix
Dirigente Medicina Interna Specialista in Reumatologia Viale Luigi Einaudi 6 93016 Riesi (Cl) Tel. 0934/922009 Cell. 331/2515580. - www.reumatologiadebilio.de LA SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI La
DettagliPRODA Istituto di Diagnostica Clinica
Test genetici per evidenziare il rischio di trombolfilia Il Fattore V della coagulazione è un cofattore essenziale per l attivazione della protrombina a trombina. La variante G1691A, definita variante
DettagliCORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù
DettagliAnalisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione 1 e 2. Anna Paola Cellai
Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione 1 e 2 Anna Paola Cellai 15.05.2018 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione Esterna di Qualità V.E.Q. Coagulazione 1 dati 2017 Laboratori
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliLa gestione della terapia anticoagulante orale.
La gestione della terapia anticoagulante orale. Competenze Infermieristiche Coagulazione del sangue meccanismo fisiologico di protezione che ha il compito di limitare e arrestare l emorragia EMOSTASI Coagulazione
DettagliTEST COAGULATIVI anno 2012
17 novembre 2012 1 TEST COAGULATIVI anno 2012 200000 150000 100000 50000 0 savona pietra albenga cairo Presidio esami per DH esami per esterni esami urgenti per interni esami routine per interni INTERNI
DettagliAIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune)
AIFA - Sirolimus (Rapamune) 08/02/2010 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) Nota Informativa Importante (08 Febbraio 2010) file:///c /documenti/sir653.htm [08/02/2010 10.47.36]
DettagliIl deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000 L alta incidenza relativa di Emofilia A è
Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000
DettagliNPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING
Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente
DettagliInstrumentation Laboratory soddisfa oggi i bisogni di domani.
Catalogo Emostasi La rilevazione del tempo di coagulazione è un elemento fondamentale all interno del percorso diagnostico delle patologie dell emostasi, del monitoraggio della terapia anticoagulante
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliDroghe d abuso. Dott. Fabio Palla
Droghe d abuso Dott. Fabio Palla Deprimenti del S.N.C. Alcool etilico Inalanti Morfina e derivati GHB Ketamina Stimolanti del S.N.C. Cocaina Amfetamine Caffeina Antidepressivi Psichedelici Cannabis LSD
DettagliPROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione
DettagliAnalisi delle Risposte Analisi della VEQ in della Coagulazione Coagula
Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 29.05.2019 Finalità del Controllo di Qualità Garantire che l errore analitico totale (imprecisione + inaccuratezza) sia contenuto entro
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI
DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche
DettagliIl valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico
Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Le NIPT utilizzano DNA libero. Campione di sangue materno DNA
DettagliElettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.
Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,
DettagliL emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari
L emostasi in scena Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1 N. Ciavarella M. Petronelli Bari 1 La disfida di Barletta 13 febbraio 1503 2 La coagulazione come la disfida di Barletta Fattore XI Fattore
DettagliCarmelita Scalisi - Maurizio Catania
ASP-CT Corso di Formazione Aziendale Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della scheda di valutazione: integrazione Ospedale-Territorio INDAGINI DI LABORATORIO NEL RISCHIO TROMBOEMBOLICO Carmelita
DettagliAZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI
AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Dr. Fabrizio Gili M2PK Uno
DettagliEmicrania e trombofilie. C. Cavestro
Emicrania e trombofilie C. Cavestro Perché porsi il problema L emicrania comporta un aumentato rischio di malattie vascolari, in particolare l emicrania con aura 2/3 degli emicranici sono donne, categoria
DettagliCommenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti
Commenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti Meeting scientifico Giovanni Introcaso Servizio di Medicina di laboratorio Centro
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE
Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO
DettagliLE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza
LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza CENNI DI ANATOMIA Il sistema venoso Superficiale Profondo Perforanti DEFINIZIONE
DettagliRegione cerniera monomero regione cerniera
Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)
DettagliDiagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico
Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Emofilia L emofilia è una malattia autosomica recessiva legata al cromosoma X Meccanismo ereditario dell Emofilia A e B 50% 50% 100% 100%
DettagliProgramma di screening
Programma di screening Un programma di screening consiste nel selezionare, in una popolazione, particolari sottogruppi tramite un qualche test (test di screening) Sono selezionate in un gruppo di sani
DettagliEFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME
EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI
DettagliA.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE
A.A. 2014-2015 Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE Utilizzare gli strumenti epidemiologici e statistici appropriati per ridurre l'area dell'incertezza nella rilevazione
DettagliMetodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici
Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici Daniela Mattei Mara Stefanelli I CIANOBATTERI POTENZIALMENTE TOSSICI: IMPLICAZIONI SANITARIE E GESTIONE DEL RISCHIO Istituto Superiore
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliPraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti
ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono
DettagliEpidemiologia delle ipoacusie infantili
Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).
Dettagliscaricato da sunhope.it
Test di secondo livello per la valutazione della coagulazione I test di cui vi parlo oggi sono test di secondo livello, che si fanno quando i test di primo livello sono risultati negativi ma il paziente
DettagliMetodologia epidemiologica e Igiene II
Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale Anno accademico 2011/2012 Metodologia epidemiologica e Igiene II Bruno Federico Cattedra
DettagliSCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?
SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe
DettagliP.I.A. 2 ANALIZZATORE DROGHE D'ABUSO
P.I.A. 2 ANALIZZATORE DROGHE D'ABUSO P.I.A.² Applicazioni cliniche Campi: Terapia e Riabilitazione, Psichiatria, Servizi Tossicodipendenze Focus: Screening di controllo farmacologico e assunzione sostanze
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliLe Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche:
Struttura delle Ig Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: 2 catene pesanti H (heavy( heavy) di P.M. 50.000 D, formate da c/a 450 amminoacidi 2 catene leggere L (light) Di P.M.
DettagliAUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA. E. Tonutti (Udine)
AUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA E. Tonutti (Udine) Flow chart for the diagnosis of of celiac disease ttg IgA + total IgA ttg negative non IgA
DettagliCMACE 2011/RCOG 2007. Prevenzione del TEV in gravidanza e rapporti con gli stati trombofilici IL PUNTO DI VISTA DELL INTERNISTA
Il tromboembolismo venoso colpisce tra le 5 e le 12 donne ogni 10,000 gravidanze Durante la gravidanza il rischio di sviluppare eventi trombotici è6 volte maggiore rispetto alla popolazione femminile in
DettagliDirettore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 027 Analisi Immnunoematologiche
1 1 2 1 SCOPO Scopo della presente procedura è quello di illustrare le analisi immunoematologiche che vengono effettuate presso il SIMT andando a descrivere le modalità attraverso le quali vengono gestite.
Dettaglisettima lezione fisiopatologia dell emostasi
settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata
DettagliA cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo
2 Convegno Nazionale Sindrome di Rubinstein Taybi Lodi, 17 19 maggio 2013 A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo Donatella Milani Cristina
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliSCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Mansutti
DettagliIgiene nelle Scienze motorie
Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliCaratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it
DettagliLEZIONI DI STATISTICA MEDICA
LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 - Screening - Test diagnostici Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona Storia naturale della malattia (Rothman( Rothman,,
DettagliPrincipi dello screening raccomandati dalla World Health Organization
EMOGLOBINE: DIAGNOSTICA, STANDARDIZZAZIONE, PROSPETTIVE Approcci diagnostici e problematiche in relazione ad uno screening neonatale Giovanni Ivaldi Laboratorio di Genetica - Settore Microcitemia Ospedali
DettagliAGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO
DettagliGenerazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:
DettagliSpettrometria di massa
Tecniche di monitoraggio ambientale di tipo fisico Spettrometria di massa (J. B. Fenn, K. Tanaka, K. Wüthrich, premio nobel per la chimica nel 2002) Analisi chimica dell aerosol Riconoscimento di inquinanti
DettagliPTT NORMALE PT ALLUNGATO PT NORMALE ALLUNGATO NORMALE ALLUNGATO Situazione normale Deficit F VII Deficit F VIII Deficit F X, V, II Non si può escludere AutoAnticorpi F IX, XI, XII Fibrinogeno Deficit di
DettagliIl Pap test di triage
La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage
DettagliTest genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale
Test genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale Prof. Valerio De Stefano Dott. Antonio Oliverio Roma 12 aprile 2014 Dott. Antonio Oliverio MMG Roma 12 aprile 2014 screening indagine sanitaria
DettagliLa diagnostica di laboratorio delle trombofilie
La diagnostica di laboratorio delle trombofilie Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna SISET Training
DettagliTecniche Immunologiche
Tecniche Immunologiche Reazioni Antigene (Ag)/Anticorpo (Ab) Modello Chiave-Serratura Legami non covalenti: Ag Interazione Lisozima/Anti-Lisozima Legami Idrogeno Legami Elettrostatici Legami Idrofobici
DettagliPROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
FAQ lattosio PAZIENTE 1) Quali sono i sintomi dell'intolleranza al lattosio? Generalmente i sintomi sono di tipo intestinale e compaiono da pochi minuti a 1 2 ore dopo l'ingestione di cibi contenenti lattosio.
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliDiagnosi delle aneuploidie
Diagnosi delle aneuploidie DIAGNOSI PRENATALE NON INVASIVA: UNA RIVOLUZIONE La diagnosi prenatale delle malattie monogeniche e delle aneuploidie Bologna, è attualmente 6 Giugno eseguita2014 nel I-II trimestre
DettagliIntroduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia
Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV: un analisi di Budget Impact. Caratteristiche
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA (D.Lgs. n. 517/1999 - Art. 3 L.R. Veneto n. 18/2009) DIPARTIMENTO APPROVVIGIONAMENTI, BILANCIO, CONTROLLO DI GESTIONE E SISTEMI INFORMATIVI Direttore:
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
DettagliDonatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Definizione La citrometria a flusso è un metodo di conteggio, ed eventualmente di selezione e isolamento, di elementi corpuscolati (cellule)
DettagliMedici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?
RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli
DettagliIL LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO - CLINICHE ED I NAO
Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità NOVARA Struttura Complessa a Direzione Universitaria Laboratorio di Ricerche Chimico-Cliniche (Direttore: Prof. Giorgio Bellomo) IL LABORATORIO DI
DettagliCHLAMYDIA Ag. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante.
MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. CHLAMYDIA Ag PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Per il campione da
DettagliALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1
ALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1 VIROLOGIA IMMUNOLOGIA Risposta DITTA Analizzatore Nome Strumento Rispondenza alle norme di sicurezza CE Dimensioni Peso Tipologia di materiali biologici analizzabili
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliProteine della fase acuta
Il Pediatra di famiglia egli esami di laboratorio ASL Vercelli Proteine della fase acuta G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Definizione Una proteina della fase acuta (PFA) è una proteina
DettagliServizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea
Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata
DettagliTecniche Immunologiche
Tecniche Immunologiche Reazioni Antigene (Ag)/Anticorpo (Ab) Modello Chiave-Serratura Legami non covalenti: Ag Interazione Lisozima/Anti-Lisozima Legami Idrogeno Legami Elettrostatici Legami Idrofobici
DettagliScreening. Definizione
Screening Dott.ssa Pamela Di Giovanni Definizione Applicazione di un test, esame o di un altra procedura su soggetti asintomatici finalizzata all identificazione presuntiva di una potenziale patologia
DettagliL ambulatorio di sorveglianza delle terapie anticoagulanti come modello di integrazione tra clinica e laboratorio
L ambulatorio di sorveglianza delle terapie anticoagulanti come modello di integrazione tra clinica e laboratorio Dott. Tommaso Gristina UOS di Ematologia UOC di Patologia Clinica Direttore Dott.ssa S.
DettagliGENETICA MENDELIANA NELL UOMO
GENETICA MENDELIANA NELL UOMO GENETICA FORMALE o GENETICA CLASSICA basata unicamente su risultati visibili di atti riproduttivi. È la parte più antica della genetica, risalendo agli esperimenti di Mendel
DettagliALLERGENI: Metodi & Analisi
ALLERGENI: Metodi & Analisi 1 PARLEREMO DI Allergeni (definizioni e classificazioni) Normativa e limiti di legge R&C Lab e gli allergeni Metodi e tecniche analitiche applicate 2 Allergeni (definizioni
DettagliUTILIZZO DI LIQUIDI BIOLOGICI URINARI NEGLI ACCERTAMENTI TOSSICOLOGICI Dott.ssa Barbara Candiani
UTILIZZO DI LIQUIDI BIOLOGICI URINARI NEGLI ACCERTAMENTI TOSSICOLOGICI Dott.ssa Barbara Candiani Giuristi&diritto.it dirittoi fattori che influenzano il risultato derivante da test preliminari su matrice
DettagliEsperienza 14: il test ELISA
Esperienza 14: il test ELISA La tecnica di dosaggio immuno-assorbente legato a un enzima (in inglese Enzyme-Linked Immuno Assay) o ELISA è principalmente utilizzato in immunologia al fine di rilevare e/o
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto
Dettagli