Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione. Anna Paola Cellai

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione. Anna Paola Cellai"

Transcript

1 Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai

2 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione esterna di qualità V.E.Q. Coagulazione 2013 Laboratori partecipanti: 541

3 Tempo di Protrombina (PT: INR) Imprecisione-Inesattezza metodi

4 Tempo di Tromboplastina Parziale Attivato (APTT:Ratio) Imprecisione-Inesattezza metodi

5 Fibrinogeno Imprecisione-Inesattezza metodi

6 Valutazione esterna di qualità (VEQ) L analisi dei risulati di un programma di VEQ sufficientemente ampio, permette non solo di valutare l accuratezza del singolo lab ma anche di verificare la qualità dei reagenti e la performance di singoli metodi ovvero di identificare quei reagenti/metodi producono risultati inaffidabili

7 D-Dimero

8 COS E IL D-DIMERO? Il D-Dimero è un frammento proteico rilasciato in circolo durante il processo di degradazione della fibrina cross-linked Significato: la presenza indica attivazione della fibrinolisi successiva ad attivazione della coagulazione

9 FIBRINOLISI Fibrinogeno D E D trombina Fibrina D D D E D E D fattore XIII D D E D F.A.B F.A.B PLASMINA Fibrinopeptidi A, B PLASMINA D D Frammenti X, Y, E, D Fibrinogen Degradation Products D-Dimero (+ D-Dimero contenuto nei frammenti:, DDE, YD/YD, YY/DXD)

10 Degradazione della fibrina stabilizzata due domini-d tenuti insieme da catene γ - Il D-dimero rappresenta una piccolissima quota dei diversi prodotti di degradazione della fibrina stabilizzata presenti nel plasma - Il plasma contiene una miscela di prodotti di degradazione (ciascuno dei quali contiene il D-dimero) che sono molto diversi tra loro (anche per peso molecolare)

11 METODI DI DETERMINAZIONE DEL D-DIMERO La misura del D Dimero è stata resa possibile dallo sviluppo di anticorpi monoclonali in grado di legarsi ad epitopi presenti sul frammento D-D ma assenti sulla fibrina, sul fibrinogeno o su frammenti non cross-linked della fibrina. Il complesso D Dimero-anticorpo monoclonale viene rivelato o dall aggiunta di un secondo anticorpo marcato con una sostanza fluorescente o cromogenica o mediante la rivelazione turbidimetrica di agglutinati

12 Metodi per la determinazione del D-Dimero ELISA (test quantitativo): richiede tempi di esecuzione lunghi, ha elevata sensibilità, ha elevato VPN Agglutinazione di particelle di lattice su vetrino (semiquantitativo, manuale): ha bassa sensibilità e basso VPN, operatore dipendente Immunoturbidimetrico:(quantitativo, automatizzato): rapido, buona sensibilità e buon VPN Agglutinazione su sangue intero: (qualitativo/quantitativo), eseguibile al letto del paziente, buona sensibilità e buon VPN, operatore dipendente.

13 Summary of the characteristics of various DD assays Prisco D, Semin Thromb Hemost 2009

14 PROBLEMI Standardizzazione dei metodi eterogeneità dell analita scelta del calibratore tipo di anticorpi monoclonali utilizzati

15 Eterogeneità dell analita D Dimero isolato presente in piccola quantità Frammenti più grandi frequentemente aggregati Miscela di prodotti di degradazione

16 Dosaggio del D-Dimero: calibratori La scelta del calibratore è complessa, poiché difficilmente essa rifletterà l eterogeneità dei prodotti di degradazione Due possibili tipi di calibratori: - D-Dimero purificato = risultati in unità D-Dimero - Fibrina stabilizzata digerita con plasmina = risultati in unità di fibrinogeno equivalenti (FEU) o in unità D- Dimero. Una unità FEU due unità D-Dimero

17 Dosaggio del D-Dimero: specificità degli anticorpi Il D-Dimero, contenuto all interno dei diversi prodotti di degradazione, può avere una diversa immunoreattività per l anticorpo usato, in funzione della diversa esposizione degli epitopi - lo stesso Ab monoclonale può reagire differentemente con frammenti diversi - lo stesso frammento può reagire differentemente con differenti Ab monoclonali

18 STANDARDIZZAZIONE dei metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Dal 1993 il SSC per la standardizzazione dei metodi della ISTH ha fatto vari tentativi di standardizzazione utilizzando materiali diversi (D-Dimero purificato, plasma di pazienti con CID) ma nessuno di questi materiali ha permesso la standardizzazione dei vari metodi commerciali

19 DD HS DD VIDAS DEU FEU < 250 ng/ml < 500 ng/ml paziente A paziente B paziente C paziente D paziente E paziente F

20 Range di normalità e cut-off clinici

21 Piccole quantità di D-Dimero sono rilevabili in bassa concentrazione nel plasma di soggetti sani, il che indica che esiste uno stato di equilibrio fra la formazione di fibrina e la sua lisi anche in condizioni fisiologiche. I livelli di D-Dimero aumentano in tutte quelle condizioni che comportano la formazione e la successiva degradazione della fibrina stabilizzata

22 Cut-off clinici Nella maggior parte delle applicazioni cliniche non interessa sapere se un valore dei D-dimeri è normale o patologico riferendosi ad una popolazione sana, bensì se si può escludere/confermare sulla base del risultato la presenza di una certa patologia

23 Uso del D-Dimero nella diagnosi della trombosi venosa profonda e dell embolia polmonare I metodi per il dosaggio del D-Dimero hanno un elevata sensibilità ma bassa specificità e vengono utilizzati per il loro ELEVATO VALORE PREDITTIVO NEGATIVO. Un valore elevato di D-Dimero non è diagnostico per la trombosi venosa o l embolia polmonare, mentre un risultato normale esclude il sospetto di tali patologie

24 D-Dimero e tromboembolia venosa Scelta del cut-off Ottimale se calcolato in uno studio pilota (curva ROC) Buono se derivato dalla letteratura Evitare l uso del range di normalità

25 D-Dimero Imprecisione-Inesattezza metodi FEU

26 Documento di consenso AcEMC, CISMEL, SIBioC e SIMeL sull utilizzo del D-dimero per il sospetto di tromboembolismo venoso in urgenza. G.Lippi, G.Cervellin, I.Casagranda, B. Morelli, S.Testa, A.Tripodi SIBioC

27 Riassunto delle indicazioni di consenso per la determinazione del D- dimero in urgenza in pazienti con sospetto tromboembolismo venoso (TEV). Tab SIBioC

28 Potential of an age adjusted D-dimer cut-off value to improve the exclusion of pulmonary embolism in older patients: a retrospective analysis of three large cohorts R.A.Douma et al BMJ 2010

29 Proteina C

30 Proteina C Glicoproteina vitamina K-dipendente Doppia catena (catena leggera PM 21 KD, catena pesante PM 41 KD) Sintetizzata nel fegato ed escreta dai reni Emivita di 7 ore Forma nativa non attiva Primo difetto ereditario scoperto nel 1981

31 L attivazione della PC avviene a livello della superficie endoteliale dal complesso Trombina-Trombomodulina La PS agisce come cofattore della APC Thrombin Protein C P s APC Thrombin Protein C THROMBOMODULIN

32 a R La proteina C attivata (APC) degrada i fattori Va e VIIIa della coagulazione

33 Proteina C Difetto congenito Trasmissione autosomica dominante mutazioni genetiche identificate ~ 160 Fenotipicamente si distinguono difetti: (tipo I) quantitativi (tipo II) qualitativi Aumento del rischio associato a trombosi venoso, dubbio quello arterioso Livelli attesi: eterozigoti 40-60% omozigoti 0-15%

34 PROTEINA C Prevalenza del deficit congenito Popolazione generale : % Soggetti con manifestazioni tromboemboliche : 3.2 % Soggetti con tromboembolismo recidivante e in età giovanile (< 45 a.) : %

35 Approccio della diagnosi di laboratorio dei difetti di Proteina C Metodi immunologici ELISA Immunodiffusione radiale Immunoturbidimetria Nefelometria Metodi funzionali Cromogenici, Coagulativi Attivazione con Trombina Attivazione con Trombina-Trombomodulina Attivazione con veleno di rettile -Protac

36 DEFICIT DI PROTEINA C I dosaggi funzionali si basano sull attivazione della Proteina C con veleno di serpente (Protac) e sua valutazione come capacità di allungare un aptt (metodo coagulometrico) o di agire su di un substrato cromogenico (metodo cromogenico) Il metodo coagulativo evidenzia tutti i difetti di tipo II, sensibile a tutte le possibili alterazioni della PC (interazione PC/ Ca 2+,fosfolipidi, PS, FV e FVIII) I livelli misurati con metodo coagulometrico possono diminuiti, nei pazienti con APC-resistence, FVIII risultare Falsi valori normali in soggetti con LAC

37 Metodo di riferimento per il dosaggio della Proteina C Proteina C (PC) metodo cromogenico (con veleno di rettile) non risente di lievi carenze fattoriali non risente di fattori interferenti ( FVIII, FVLeiden) migliore standardizzazione del metodo

38 Coagulazione ciclo 2013 Proteina C Metodi di dosaggio Il 6% esegue solo la Proteina C Totale(immunologica)

39 Coagulazione Ciclo 2013 Proteina C funzionale

40 Proteina S

41 Proteina S Glicoproteina vitamina K-dipendente Peso molecolare 64 KD Singola catena Sintetizzata dal fegato, dalle piastrine, dalle cellule endoteliali e dai megacariociti midollari ed è escreta dai reni Agisce come cofattore della proteina C attivata nella inattivazione dei fattori Va e VIIIa Emivita ore Primo difetto ereditario scoperto nel 1984

42

43 IL SISTEMA PROTEINA C / PROTEINA S Trombina Proteina S Proteina C Ca++ Proteina C attivata Va VIIIa Superficie piastrina Superficie cellula endoteliale Trombomodulina Degradazione proteolitica estensiva del Va e del VIIIa, primariamente sulla superficie piastrinica, ma anche su quella endoteliale e leucocitaria

44 Plasma Phenotype classification of protein S deficiencies and the estimated incidence Type PS activity Free PS antigen Total PS antigen Estimated Incidence* I Decreased Decreased Decreased Up to 80% II Decreased Normal Normal 0,1-5% III Decreased Decreased Normal Up to 20% * % for each type Marlar R, Am.J. of Hematology 2011

45 Prevalence of thrombophilia and rela1ve risk es1mates for various clinical manifesta1ons Protein S deficiency Prevalence in the general popula1on %?? Rela1ve risk for a first venous thrombosis 1 10 Rela1ve risk for recurrent venous thrombosis Rela1ve risk for arterial thrombosis No consistent associa1on Rela1ve risk for pregnancy complica1ons Middeldorp s et al., British Journal of Haematology, 2008

46 Metodi per la determinazione della Proteina S Immunologici Coagulativi Immunoelettroforesi bidimensionale Elettroimmunodiffusione IRMA ELISA (PS tot PS libera) Immunoturbidimetrico (PS libera) Prolungamento dei tempi di coagulazione: aptt o PT, con fattore Xa, indotto dalla PC attivata in funzione della proteina S (Interferenze: Fatt.V Leiden, elevati livelli di Fatt. VII e Fatt.VIII)

47 Metodi funzionali basati sul PT Il test coagulativo determina l attività funzionale della proteina S eseguendo un tempo di protrombina (PT) modificato in presenza di Fattore tissutale, fosfolipidi, ioni calcio e Proteina C attivata (apc). L attività della proteina S è direttamente proporzionale all allungamento del tempo di coagulazione del plasma carente di Proteina S che diluisce il plasma del campione in esame Evidenzia tutti e tre i tipi di deficit

48 Metodo di riferimento per il dosaggio della Proteina S Proteina S (PS) libera metodo immunologico non risente di fattori interferenti ( FVIII, FVIIa, FVLeiden) migliore standardizzazione del metodo

49 Proteina S totale immunologica Immunoelettroforesi secondo Laurell RIA (RadioImmunoAssay) IRMA (ImmunoRadioMetricAssay) ELISA (Enzyme Linked Immunosorbent Assay) La scelta di un kit tra quelli che offre il mercato deve essere operata sulla base delle caratteristiche di sensibilità e di specificità del kit stesso. Inoltre è importante che: 1- sia la PS libera che la PS legata al C4bBP siano riconosciute dall anticorpo utilizzato nel kit 2- I risultati non devono essere influenzati dalle variazioni della frazione legata al C4bBP In alternativa occorre ricorrere a diluizioni piuttosto elevate dei campioni e a lunghi tempi di incubazione per la completa dissociazione dei complessi C4bBP-PS

50 Test di 1 livello: Proteina C e S Raccomandati i seguenti dosaggi - Proteina C (dosaggio funzionale cromogenico) - Proteina S (immunologico della frazione libera) Proteina S (dosaggio funzionale coagulativo, se usato come test di 1 livello eseguire anche test immunologico della funzionale libera in caso di valore ridotto) -causa delle numerose interferenze: (FVL,>FVIII,LAC,FVIIa, ecc-) In presenza di un valore ridotto escludere la possibile presenza di condizioni che determinino una riduzione acquisita (nel caso ripetere a distanza di tempo) Dosaggio immunologico di Proteina C e Proteina S totale (solo per tipizzare i difetti)

51 Coagulazione ciclo 2013 Proteina S funzionale Metodi di dosaggio

52 Coagulazione Ciclo 2013 Proteina S Funzionale

53 Coagulazione Ciclo 2013 Proteina S Totale: 12 Laboratori eseguono la proteina S Totale 1 laboratorio esegue sia la protena S totale sia la proteina S funzionale

54 Lupus Anticoagulant

55 Lupus Anticoagulant Famiglia eterogenea di immunoglobuline di tipo IgG, IgM, IgA Nel nostro organismo sono responsabili di trombosi arteriose e/o venose, di aborti ripetuti, morti fetali In vitro provocano allungamento dei test fosfolipide dipendenti

56 SCELTA DEI TEST I test raccomandati sono : drvvt, SCT I due test devono basarsi su principi diversi L utilizzo di più di due test fosfolipide dipendenti aumenta il rischio di risultati falsamente positivi

57 J Thromb Haemost 2009

58 J Thromb Haemost 2009

59 DIAGNOSTICA DEL LAC Kaolin o Silica Clotting Time (KCT, SCT) Non contengono PL Sono molto sensibili Molto influenzati dalla presenza di piastrine residue Specificità ridotta dalla presenza di carenza di fattori Il SCT è una modificazione del KCT che ne consente l impiego su tutti gli strumenti

60 DIAGNOSTICA DEL LAC drvvt Il veleno di vipera Russell attiva il fattore X in presenza di ioni Ca, FV,e PL. Esistono molti reagenti commerciali che sono però molto diversi per sensibilità e specificità Molti kit commerciali forniscono anche un reagente di conferma (fosfolipidi concentrati)

61 TEST DI SCREENING MODALITA DI ESPRESSIONE - SECONDI DEI RISULTATI - RATIO R = SEC Tempo di coagulazione campione SEC Tempo di coagulazione pool plasmi normali

62 Studi di mixing Ripetere il test sulla miscela: plasma del paziente e plasma di un pool di soggetti sani in rapporto 1:1 (La miscela comunemente non è incubata a 37 C) drvvt (ratio) Cut-off INIBITORE Carenza fattoriale Carenza fattoriale P P+N

63 TEST DI MIXING MODALITA DI ESPRESSIONE DEI RISULTATI RATIO R = SEC Tempo di coagulazione miscela (paziente/pool plasmi normali V/V) SEC Tempo di coagulazione pool plasmi normali ICA = SEC tempo di miscela - sec tempo pool normale x 100 SEC tempo del paziente ICA = (Indice di anticoagulante circolante)

64 TEST DI CONFERMA Tempo di coagulazione in presenza di fosfolipidi in eccesso: PNP Triplett, Am J Clin Pathol, 1983 Fosfolipidi in fase esagonale Rauch, Thromb Haemost, 1989 Triplett, Thromb Haemost, 1993 (Questo tipo di conformazione rende i PL più disponibili a legare il LA : maggiore specificità) valore assoluto - delta - ratio

65 Test di conferma 2.4 drvvt (ratio) Cut-off 0.8 P P+fosfolipidi

66 Test Integrati per la rilevazione del LUPUS ANTICOAGULANT Modalità di espressione dei risultati: Indice % Correzione = [(Screening ratio-confirmation ratio)/screening ratio] x 100 Ratio Normalizzata (TR) = Screening Ratio/ Confirmation Ratio

67 Coagulazione 2 Ciclo 2014 Lupus Anticoagulant (LAC) * * -Non di competenza -Non eseguito * * -Negativo debole -Positivo: medio forte

68 Coagulazione 2 Ciclo 2014 Lupus Anticoagulant (LAC) test utilizzati Laboratori partecipanti: 70

69 come sono stati utilizzati i test per la rilevazione del LAC? %

70

71

72 REFERTO Risultati analitici accompagnati da un commento sulla loro compatibilità con la presenza o assenza di lupus anticoagulant Per i casi positivi alla prima determinazione consigliare di ripetere il test dopo almeno 12 settimane

73 Grazie per l attenzione

Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri

Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Metodi per il dosaggio dei D-Dimeri Metodi immunologici ELISA classici ELISA modificati Agglutinazione su vetrino Turbidimetrici/nefelometri Su sangue in toto Fonti di variabilità tra metodi per il dosaggio

Dettagli

Analisi d si elle Risp elle Risp ste ste della VEQ ella VEQ Coagu lazione ion

Analisi d si elle Risp elle Risp ste ste della VEQ ella VEQ Coagu lazione ion Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 12.10.2015 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione esterna di qualità V.E.Q. Coagulazione 2014 Laboratori partecipanti:

Dettagli

Lupus Anticoagulant:

Lupus Anticoagulant: Lupus Anticoagulant: Diagnostica di laboratorio Agatina Alessandrello Liotta AOU Careggi- Firenze SOD Malattie Aterotrombotiche CRR per lo Studio della Trombosi Lupus anticoagulant Famiglia eterogenea

Dettagli

Inibitori acquisiti della coagulazione

Inibitori acquisiti della coagulazione Inibitori acquisiti della coagulazione Cristina Legnani UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Marino Golinelli Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Bologna, 19 Giugno 2010 Inibitori acquisiti

Dettagli

Bilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie

Bilancia emostatica. Ipercoagulabilità. Ipocoagulabilità. Normale. Trombosi. Emorragie Coagulazione 1 Bilancia emostatica Ipercoagulabilità Ipocoagulabilità Normale Trombosi Emorragie 2 emostasi primaria emostasi secondaria Fattori coinvolti nell emostasi Vasi + endotelio Proteine della

Dettagli

RACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE

RACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE RACCOMANDAZIONI PER LA RICERCA DELLE ALTERAZIONI TROMBOFILICHE INTRODUZIONE Questo documento nasce dall esigenza di dotare i Colleghi Medici Ospedalieri, e in una fase successiva anche quelli del Territorio,

Dettagli

Analisi delle Analisi Risposte della VEQ in Coagulazione

Analisi delle Analisi Risposte della VEQ in Coagulazione Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 15.05.2016 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione Esterna di Qualità V.E.Q. Coagulazione 1 2016 Laboratori partecipanti

Dettagli

TROMBOFILIA definizione

TROMBOFILIA definizione 17 novembre 2012 1 TROMBOFILIA definizione 2 i difetti trombofilici non sono malattie 3 TROMBOFILIA 4 TROMBOFILIA EREDITARIA 5 TROMBOFILIA ACQUISITA 6 Negli ultimi anni si è osservata una maggior sensibilità

Dettagli

COAGULOMETRO ACL 7000

COAGULOMETRO ACL 7000 COAGULOMETRO ACL 7000 CARATTERISTE GENERALI Il coagulometro ACL 7000 è un analizzatore computerizzato automatico per uso clinico per la determinazione in vitro, con metodo coagulativo, cromogenico ed immunologico,

Dettagli

Studio di Ecografia muscolo-tendinea Ecocolor-doppler - Ecocardio Suub Tuum Praesidium Nos Confugimus Sancta Dei Genetrix

Studio di Ecografia muscolo-tendinea Ecocolor-doppler - Ecocardio Suub Tuum Praesidium Nos Confugimus Sancta Dei Genetrix Dirigente Medicina Interna Specialista in Reumatologia Viale Luigi Einaudi 6 93016 Riesi (Cl) Tel. 0934/922009 Cell. 331/2515580. - www.reumatologiadebilio.de LA SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI La

Dettagli

PRODA Istituto di Diagnostica Clinica

PRODA Istituto di Diagnostica Clinica Test genetici per evidenziare il rischio di trombolfilia Il Fattore V della coagulazione è un cofattore essenziale per l attivazione della protrombina a trombina. La variante G1691A, definita variante

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione 1 e 2. Anna Paola Cellai

Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione 1 e 2. Anna Paola Cellai Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione 1 e 2 Anna Paola Cellai 15.05.2018 Centro di Riferimento Sicurezza di Qualità Valutazione Esterna di Qualità V.E.Q. Coagulazione 1 dati 2017 Laboratori

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

La gestione della terapia anticoagulante orale.

La gestione della terapia anticoagulante orale. La gestione della terapia anticoagulante orale. Competenze Infermieristiche Coagulazione del sangue meccanismo fisiologico di protezione che ha il compito di limitare e arrestare l emorragia EMOSTASI Coagulazione

Dettagli

TEST COAGULATIVI anno 2012

TEST COAGULATIVI anno 2012 17 novembre 2012 1 TEST COAGULATIVI anno 2012 200000 150000 100000 50000 0 savona pietra albenga cairo Presidio esami per DH esami per esterni esami urgenti per interni esami routine per interni INTERNI

Dettagli

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune)

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) AIFA - Sirolimus (Rapamune) 08/02/2010 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) Nota Informativa Importante (08 Febbraio 2010) file:///c /documenti/sir653.htm [08/02/2010 10.47.36]

Dettagli

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000 L alta incidenza relativa di Emofilia A è

Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000 L alta incidenza relativa di Emofilia A è Emofilia Malattia ereditaria X cromosomica recessiva A deficit del fatt VIII B deficit del fatt IX Il deficit del fatt VIII prevale (5 volte in più rispetto al IX) Prevalenza nel mondo è di 1:10000-1:50000

Dettagli

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente

Dettagli

Instrumentation Laboratory soddisfa oggi i bisogni di domani.

Instrumentation Laboratory soddisfa oggi i bisogni di domani. Catalogo Emostasi La rilevazione del tempo di coagulazione è un elemento fondamentale all interno del percorso diagnostico delle patologie dell emostasi, del monitoraggio della terapia anticoagulante

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Droghe d abuso. Dott. Fabio Palla

Droghe d abuso. Dott. Fabio Palla Droghe d abuso Dott. Fabio Palla Deprimenti del S.N.C. Alcool etilico Inalanti Morfina e derivati GHB Ketamina Stimolanti del S.N.C. Cocaina Amfetamine Caffeina Antidepressivi Psichedelici Cannabis LSD

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

Analisi delle Risposte Analisi della VEQ in della Coagulazione Coagula

Analisi delle Risposte Analisi della VEQ in della Coagulazione Coagula Analisi delle Risposte della VEQ in Coagulazione Anna Paola Cellai 29.05.2019 Finalità del Controllo di Qualità Garantire che l errore analitico totale (imprecisione + inaccuratezza) sia contenuto entro

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche

Dettagli

Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico

Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Le NIPT utilizzano DNA libero. Campione di sangue materno DNA

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

L emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari

L emostasi in scena. Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1. N. Ciavarella M. Petronelli Bari L emostasi in scena Generalità sull emostasi UNITA DIDATTICA N 1 N. Ciavarella M. Petronelli Bari 1 La disfida di Barletta 13 febbraio 1503 2 La coagulazione come la disfida di Barletta Fattore XI Fattore

Dettagli

Carmelita Scalisi - Maurizio Catania

Carmelita Scalisi - Maurizio Catania ASP-CT Corso di Formazione Aziendale Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della scheda di valutazione: integrazione Ospedale-Territorio INDAGINI DI LABORATORIO NEL RISCHIO TROMBOEMBOLICO Carmelita

Dettagli

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Dr. Fabrizio Gili M2PK Uno

Dettagli

Emicrania e trombofilie. C. Cavestro

Emicrania e trombofilie. C. Cavestro Emicrania e trombofilie C. Cavestro Perché porsi il problema L emicrania comporta un aumentato rischio di malattie vascolari, in particolare l emicrania con aura 2/3 degli emicranici sono donne, categoria

Dettagli

Commenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti

Commenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti Commenti sull esercizio pilota UKNeqas Dabigatran supplementary exercise April 2012 Aggiornamenti sui Nuovi Anticoagulanti Meeting scientifico Giovanni Introcaso Servizio di Medicina di laboratorio Centro

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE

ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO

Dettagli

LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza

LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA. Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza LE TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI: DIAGNOSI E TERAPIA Dott. Cristian Benatti UO Chirurgia Vascolare, Ospedale San Gerardo, Monza CENNI DI ANATOMIA Il sistema venoso Superficiale Profondo Perforanti DEFINIZIONE

Dettagli

Regione cerniera monomero regione cerniera

Regione cerniera monomero regione cerniera Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)

Dettagli

Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico

Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Emofilia L emofilia è una malattia autosomica recessiva legata al cromosoma X Meccanismo ereditario dell Emofilia A e B 50% 50% 100% 100%

Dettagli

Programma di screening

Programma di screening Programma di screening Un programma di screening consiste nel selezionare, in una popolazione, particolari sottogruppi tramite un qualche test (test di screening) Sono selezionate in un gruppo di sani

Dettagli

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI

Dettagli

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE A.A. 2014-2015 Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE Utilizzare gli strumenti epidemiologici e statistici appropriati per ridurre l'area dell'incertezza nella rilevazione

Dettagli

Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici

Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici Daniela Mattei Mara Stefanelli I CIANOBATTERI POTENZIALMENTE TOSSICI: IMPLICAZIONI SANITARIE E GESTIONE DEL RISCHIO Istituto Superiore

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

Epidemiologia delle ipoacusie infantili

Epidemiologia delle ipoacusie infantili Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).

Dettagli

scaricato da sunhope.it

scaricato da sunhope.it Test di secondo livello per la valutazione della coagulazione I test di cui vi parlo oggi sono test di secondo livello, che si fanno quando i test di primo livello sono risultati negativi ma il paziente

Dettagli

Metodologia epidemiologica e Igiene II

Metodologia epidemiologica e Igiene II Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale Anno accademico 2011/2012 Metodologia epidemiologica e Igiene II Bruno Federico Cattedra

Dettagli

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe

Dettagli

P.I.A. 2 ANALIZZATORE DROGHE D'ABUSO

P.I.A. 2 ANALIZZATORE DROGHE D'ABUSO P.I.A. 2 ANALIZZATORE DROGHE D'ABUSO P.I.A.² Applicazioni cliniche Campi: Terapia e Riabilitazione, Psichiatria, Servizi Tossicodipendenze Focus: Screening di controllo farmacologico e assunzione sostanze

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche:

Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: Struttura delle Ig Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: 2 catene pesanti H (heavy( heavy) di P.M. 50.000 D, formate da c/a 450 amminoacidi 2 catene leggere L (light) Di P.M.

Dettagli

AUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA. E. Tonutti (Udine)

AUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA. E. Tonutti (Udine) AUTOMAZIONE DEI PERCORSI DIAGNOSTICI PER LA DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLA MALATTIA CELIACA E. Tonutti (Udine) Flow chart for the diagnosis of of celiac disease ttg IgA + total IgA ttg negative non IgA

Dettagli

CMACE 2011/RCOG 2007. Prevenzione del TEV in gravidanza e rapporti con gli stati trombofilici IL PUNTO DI VISTA DELL INTERNISTA

CMACE 2011/RCOG 2007. Prevenzione del TEV in gravidanza e rapporti con gli stati trombofilici IL PUNTO DI VISTA DELL INTERNISTA Il tromboembolismo venoso colpisce tra le 5 e le 12 donne ogni 10,000 gravidanze Durante la gravidanza il rischio di sviluppare eventi trombotici è6 volte maggiore rispetto alla popolazione femminile in

Dettagli

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 027 Analisi Immnunoematologiche

Direttore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 027 Analisi Immnunoematologiche 1 1 2 1 SCOPO Scopo della presente procedura è quello di illustrare le analisi immunoematologiche che vengono effettuate presso il SIMT andando a descrivere le modalità attraverso le quali vengono gestite.

Dettagli

settima lezione fisiopatologia dell emostasi

settima lezione fisiopatologia dell emostasi settima lezione fisiopatologia dell emostasi emostasi: insieme di processi attraverso i quali: 1) si forma un coagulo efficace a livello di una lesione vascolare 2) l estensione del coagulo viene limitata

Dettagli

A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo

A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo 2 Convegno Nazionale Sindrome di Rubinstein Taybi Lodi, 17 19 maggio 2013 A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo Donatella Milani Cristina

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Mansutti

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato

Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it

Dettagli

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 - Screening - Test diagnostici Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona Storia naturale della malattia (Rothman( Rothman,,

Dettagli

Principi dello screening raccomandati dalla World Health Organization

Principi dello screening raccomandati dalla World Health Organization EMOGLOBINE: DIAGNOSTICA, STANDARDIZZAZIONE, PROSPETTIVE Approcci diagnostici e problematiche in relazione ad uno screening neonatale Giovanni Ivaldi Laboratorio di Genetica - Settore Microcitemia Ospedali

Dettagli

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

Spettrometria di massa

Spettrometria di massa Tecniche di monitoraggio ambientale di tipo fisico Spettrometria di massa (J. B. Fenn, K. Tanaka, K. Wüthrich, premio nobel per la chimica nel 2002) Analisi chimica dell aerosol Riconoscimento di inquinanti

Dettagli

PTT NORMALE PT ALLUNGATO PT NORMALE ALLUNGATO NORMALE ALLUNGATO Situazione normale Deficit F VII Deficit F VIII Deficit F X, V, II Non si può escludere AutoAnticorpi F IX, XI, XII Fibrinogeno Deficit di

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

Test genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale

Test genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale Test genetici e trombofilia nel setting della Medicina Generale Prof. Valerio De Stefano Dott. Antonio Oliverio Roma 12 aprile 2014 Dott. Antonio Oliverio MMG Roma 12 aprile 2014 screening indagine sanitaria

Dettagli

La diagnostica di laboratorio delle trombofilie

La diagnostica di laboratorio delle trombofilie La diagnostica di laboratorio delle trombofilie Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna SISET Training

Dettagli

Tecniche Immunologiche

Tecniche Immunologiche Tecniche Immunologiche Reazioni Antigene (Ag)/Anticorpo (Ab) Modello Chiave-Serratura Legami non covalenti: Ag Interazione Lisozima/Anti-Lisozima Legami Idrogeno Legami Elettrostatici Legami Idrofobici

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio PAZIENTE 1) Quali sono i sintomi dell'intolleranza al lattosio? Generalmente i sintomi sono di tipo intestinale e compaiono da pochi minuti a 1 2 ore dopo l'ingestione di cibi contenenti lattosio.

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Diagnosi delle aneuploidie

Diagnosi delle aneuploidie Diagnosi delle aneuploidie DIAGNOSI PRENATALE NON INVASIVA: UNA RIVOLUZIONE La diagnosi prenatale delle malattie monogeniche e delle aneuploidie Bologna, è attualmente 6 Giugno eseguita2014 nel I-II trimestre

Dettagli

Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia

Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV: un analisi di Budget Impact. Caratteristiche

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA (D.Lgs. n. 517/1999 - Art. 3 L.R. Veneto n. 18/2009) DIPARTIMENTO APPROVVIGIONAMENTI, BILANCIO, CONTROLLO DI GESTIONE E SISTEMI INFORMATIVI Direttore:

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali

Dettagli

Dal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti

Dal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per

Dettagli

Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno

Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Definizione La citrometria a flusso è un metodo di conteggio, ed eventualmente di selezione e isolamento, di elementi corpuscolati (cellule)

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

IL LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO - CLINICHE ED I NAO

IL LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO - CLINICHE ED I NAO Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità NOVARA Struttura Complessa a Direzione Universitaria Laboratorio di Ricerche Chimico-Cliniche (Direttore: Prof. Giorgio Bellomo) IL LABORATORIO DI

Dettagli

CHLAMYDIA Ag. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante.

CHLAMYDIA Ag. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. CHLAMYDIA Ag PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Per il campione da

Dettagli

ALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1

ALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1 ALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1 VIROLOGIA IMMUNOLOGIA Risposta DITTA Analizzatore Nome Strumento Rispondenza alle norme di sicurezza CE Dimensioni Peso Tipologia di materiali biologici analizzabili

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Proteine della fase acuta

Proteine della fase acuta Il Pediatra di famiglia egli esami di laboratorio ASL Vercelli Proteine della fase acuta G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Definizione Una proteina della fase acuta (PFA) è una proteina

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

Tecniche Immunologiche

Tecniche Immunologiche Tecniche Immunologiche Reazioni Antigene (Ag)/Anticorpo (Ab) Modello Chiave-Serratura Legami non covalenti: Ag Interazione Lisozima/Anti-Lisozima Legami Idrogeno Legami Elettrostatici Legami Idrofobici

Dettagli

Screening. Definizione

Screening. Definizione Screening Dott.ssa Pamela Di Giovanni Definizione Applicazione di un test, esame o di un altra procedura su soggetti asintomatici finalizzata all identificazione presuntiva di una potenziale patologia

Dettagli

L ambulatorio di sorveglianza delle terapie anticoagulanti come modello di integrazione tra clinica e laboratorio

L ambulatorio di sorveglianza delle terapie anticoagulanti come modello di integrazione tra clinica e laboratorio L ambulatorio di sorveglianza delle terapie anticoagulanti come modello di integrazione tra clinica e laboratorio Dott. Tommaso Gristina UOS di Ematologia UOC di Patologia Clinica Direttore Dott.ssa S.

Dettagli

GENETICA MENDELIANA NELL UOMO

GENETICA MENDELIANA NELL UOMO GENETICA MENDELIANA NELL UOMO GENETICA FORMALE o GENETICA CLASSICA basata unicamente su risultati visibili di atti riproduttivi. È la parte più antica della genetica, risalendo agli esperimenti di Mendel

Dettagli

ALLERGENI: Metodi & Analisi

ALLERGENI: Metodi & Analisi ALLERGENI: Metodi & Analisi 1 PARLEREMO DI Allergeni (definizioni e classificazioni) Normativa e limiti di legge R&C Lab e gli allergeni Metodi e tecniche analitiche applicate 2 Allergeni (definizioni

Dettagli

UTILIZZO DI LIQUIDI BIOLOGICI URINARI NEGLI ACCERTAMENTI TOSSICOLOGICI Dott.ssa Barbara Candiani

UTILIZZO DI LIQUIDI BIOLOGICI URINARI NEGLI ACCERTAMENTI TOSSICOLOGICI Dott.ssa Barbara Candiani UTILIZZO DI LIQUIDI BIOLOGICI URINARI NEGLI ACCERTAMENTI TOSSICOLOGICI Dott.ssa Barbara Candiani Giuristi&diritto.it dirittoi fattori che influenzano il risultato derivante da test preliminari su matrice

Dettagli

Esperienza 14: il test ELISA

Esperienza 14: il test ELISA Esperienza 14: il test ELISA La tecnica di dosaggio immuno-assorbente legato a un enzima (in inglese Enzyme-Linked Immuno Assay) o ELISA è principalmente utilizzato in immunologia al fine di rilevare e/o

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli