Considerazioni generali
|
|
- Elisa Molteni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I Filtri IZ3NPZ Ferdinando e ARIVERONAEST 31//20 Considerazioni generali Se si esamina un ltro nel dominio della frequenza (è cioè valutando il suo comportamento al variare della frequenza) si vede che la sua funzione di trasferimento 1 non è costante, e quindi non tratta nello stesso modo tutte le frequenze che compongono il segnale (vedi serie di Fourier). Se invece si andasse ad analizzare il ltro nel dominio del tempo, altro non si potrebbe fare che valutare il tempo di ritardo introdotto dal ltro stesso sul segnale che lo attraversa. Uno dei parametri più importanti del ltro è la frequenza di taglio, denita come la frequenza alla quale l'ampiezza della risposta cala di 3 db (in altre parole la risposta in uscita diventa circa il 70% della risposta che si ha in centro banda). In questa breve dispensa si cercherà di illustrare i metodi di calcolo dei vari tipi di ltro, compresi i ltri a cristallo. Filtri passa basso Come ltro passa basso si intende un circuito in grado di fare passare tutte le frequenze al di sotto della frequenza di taglio (in inglese cuto frequency), mentre attenua quelle superiori. Quindi la forma di un ltro passa basso è la seguente: 1 Come tale si intende il rapporto fra la tensione d'uscita e la tensione d'ingresso nel dominio della frequenza, come se si parlasse del guadagno di un amplicatore) 1
2 ampiezza f di taglio frequenza Il ltro passa basso (ed è per questo che si tratta per primo) è la base per altri tipi di ltro, per cui, avendo un ltro passa basso ben progettato, con leggere variazioni si può ricavare un ltro passa alto o bassa banda, mentre un ltro elimina banda si ricava da un passa alto. Un ltro passa basso del terzo ordine è questo: Rs R L Il ltro è pilotato da un generatore con resistenza interna R s e chiuso sul carico R L. La sorgente ed il carico sono fondamentali; la funzione di trasferimento del ltro dipende dall'avere le due estremità propriamente terminate: un ltro i cui due estremi sono terminati da carichi resistivi si dice ltro doppiamente terminato. Un secondo tipo di ltro, sempre del terzo ordine, che se ben calcolato ha la stessa funzione del primo, è il seguente: Rs R L Quelli illustrati sono ltri del terzo ordine (in quanto hanno tre elementi); un ltro del quinto ordine è costituito da cinque elementi reattivi; se, da una parte, l'aumentare dell'ordine costituisce una maggior complessità circuitale, dall'altra assicura una maggior attenuazione al di fuori della banda passante (e cioè la parte inclinata della caratteristica del ltro è più pendente). Come illustra la gura seguente, tutti e tre i ltri passa basso hanno la stessa frequenza di taglio, ma l'attenuazione è ben diversa al cambiare dell'ordine. ariveronaest 2
3 LPF3 db 30 LPF5 50 LPF frequenza Forma dei ltri Due sono le tipologie di ltri maggiormente usate: si parla di ltri di Butterworth e ltri di Chebyshev. Vediamo con due graci il diverso comportamento: il primo illustra il ltro tipo Butterworth, nel quale l'andamento in banda è piuttosto costante, mentre l'attenuazione fuori banda è abbastanza lenta (naturalmente le caratteristiche migliorano all'aumentare dell'ordine) ariveronaest 3
4 LPZ7 LPF5 LPF3 mentre il secondo fa vedere come, nel caso del ltro di Chebyshev, ci siano delle oscillazioni in banda, ma, fuori banda, l'attenuazione sia molto più marcata, e quindi si attenuano di più, rispetto al caso precedente, le frequenze che non devono passare ariveronaest 4
5 LPF7 3 db LPF3 frequenza Il progetto dei LBF Il progetto di ltri passa basso reali inizia dalla seguente tabella (si riportano i dati solamente per il tipo Butterworth): N g(1) g(2) g(3) g(4) g(5) g(9) g(7) 2 1,414 1, ,7654 1,85 1,85 0, ,618 1, ,618 0, ,5176 1,414 1,932 1,932 1,414 0, ,445 1,247 1, ,802 1,247 0,445 In tabella, i vari g indicano gli elementi del ltro, e possono essere sia induttanze che capacità. Il progetto inizia scegliendo la resistenza di terminazione alle due estremità R 0 del ltro (normalmente si sceglie 50 Ω) e la frequenza di taglio f t, in Hz. Scelti questi due valori critici, il ltro ha induttori e capacità date dalle seguenti due equazioni: ariveronaest 5
6 L(n) = g(n) R 0 2 π f t e g(n) C(n) = 2 π f t R 0 con C ed L rispettivamente in Farad ed Henry, mentre g(n) è l'n-esimo valore normalizzato ricavato dalla tabella. Il primo elemento piò essere una induttanza (in serie) o una capacità (in parallelo); dopo aver scelto il primo elemento si continua, alternando C ed L, no a completare l'ordine del ltro. Ecco un esempio: si supponga di voler costruire un ltro di Butterworth del quarto ordine, con frequenza di taglio f t = 10 MHz e terminato con 50 Ω. Si supponga di partire con una induttanza; il calcolo dei vari elementi porta a trovare: L(1) = C(2) = π = H π = F proseguendo si ricava L(3) = H e C(4) = F ed il ltro risultante è il seguente: Rs= uh 580 pf uh 244 pf Rl=50 Tutto bene dunque? Non proprio, nel senso che se da un lato fare le induttanze di valore voluto è abbastanza facile, basta aggiungere o togliere delle spire, i condensatori si trovano secondo valori normalizzati. La tecnica di costruirsi il valore mediante paralleli di condensatore, oltre ad appesantire il circuito, introduce ulteriori fattori di risonanza, cosa che, in radiofrequenza, non conviene. C'è da dire che se gli aggiustamenti dei condensatori non sono troppo grandi, il ltro va bene lo stesso in quanto sia la tipologia di Butturworth che quella di Chebyschev sono abbastanza insensibili; altrimenti, si progetta il ltro, lo si verica mediante programma, si modicano i condensatori e sempre mediante programma di aggiustano le induttanze no al risultato voluto. Nella gura seguente si può notare quanto prima detto: la curva di risposta del ltro, con i valori esatti o con i valori dei condensatori normalizzati praticamente coincidono, anche se i valori vengono modicati del 10 % ariveronaest 6
7 ltri di Butterworth o di Chebyschev non sono sempre la migliore scelta, nel senso che per scopi radioamatoriali, molte volte, occorrono ltri passa passo che riescano ad attenuare molto bene le armoniche e che lascino passare una banda piuttosto stretta, molte volte non più del 20% della banda passante. Un tipo di ltro molto pratico risulta allora essere il ltro circolare 2, che assomiglia ad un ltro di Chebyschev, con delle ondulazioni (ma anche abbastanza contenute) nella banda passante e una grande attenuazione fuori banda. I parametri normalizzati, per questo ltro, sono riferiti alla frequenza massima alla quale si vuole il picco, e non alla frequenza di taglio. Ad esempio, volendo un ltro largo (il 20% della banda passante con una variazioen di 0.2 db) i coecienti ai quali fare riferimento sono quelli della prima riga della seguente tabella: 2 Si chiama così per una particolare forma della funzione matematica che descrive il ltro ariveronaest 7
8 Tipo g(1) g(2) g(3) g(4) g(5) largo 1,759 0,704 2,352 0,704 1,759 medio 2,717 1,087 2,56 1,087 2,717 stretto 3,456 1,382 1,787 1,382 3,456 Lo schema del ltro sferico è il seguente: Rs g(2) g(4) g(1) g(3) g(5) R L Le formule da usare sono, naturalmente, quelle prima viste, nelle quali si inserisce la frequenza voluta (in questo caso la frequenza del picco) e la resistenza (uguale) delle due terminazioni. Anche questo tipo di ltro, come tutte le scelte tecniche, se da una parte ha indubbi vantaggi (soprattutto l'alta attenuazione fuori banda, simile a quella dei ltri di Chebyshev di ordine molto superiore), dall'altra ha l'inconveniente di essere particolarmente sensibile ai componenti con basso Q (fattore di qualità). Progetto di ltri HPF I ltri passa basso sono la base per tutti gli altri tipi di ltri passivi. Per i ltri passa alto, una volta stabilita la frequenza di taglio e la resistenza delle due terminazioni, basta invertire i condensatori con le induttanze, nel senso che una induttanza in serie diventa un condensatore in serie, un condensatore in parallelo diventa una induttanza in parallelo, mantenendo la stessa reattanza. Il ltro passa alto può essere calcolato direttamente dalla prima tabella, usando le seguenti formule: 1 C(n) = g(n) 2 π f t R 0 L(n) = Progetto di ltri BPF R 0 2 π f t g(n) I ltri passa banda si possono facilmente ricavare da un ltro passa basso. Supponiamo di progettare un passa basso come prima visto, ad esempio del terzo ordine, partendo dal condensatore Rs R L naturalmente, per progettarlo, si è dovuto scegliere la frequenza di taglio. Se ora si rende risonante ogni componente alla frequenza di centro banda, si ottiene un ltro passa banda con banda ariveronaest 8
9 passante pari alla banda passante del ltro passa basso originale e centrata sulla frequenza di risonanza dei componenti. Ad esempio, progettiamo un ltro passa basso del terzo ordine con banda di 2 MHz, i componenti hanno questi valori: pf 7.96 uh 1595 pf se, ora, rendiamo risonanti tutti i componenti (condensatore in serie all'induttanza e induttanza in parallelo al condensatore) calcolati, ad esempio per una frequenza di 8 MHz, si ottiene un ltro bassa banda centrato ad 8 MHz con banda di 2 MHz, come nell'esempio: pf uh pF 1595 pf 0.25 uh 0.25 uh Se si volesse invece progettare un ltro elimina banda, si parte da un ltro passa alto, rendendo risonanti i componenti alla frequenza che si vuole eliminare. Naturalmente questo metodo funziona bene se si fanno dei ltri con una certa banda, dal 20% in su; per bande molto strette bisogna passare ad altri metodi di calcolo e ad altre considerazioni. 50 Analisi dei ltri a banda stretta I ltri LC di cui discuteremo sono a banda stretta, tipicamente dall'1 al 20 % dal centro banda. Filtri stretti e piatti sono fatti con dei risuonatori con un alto Q (fattore di merito). I circuiti accordati accumulano energia, ma hanno anche delle perdite e sono proprio queste perdite che determinano in modo massiccio il comportamento del ltro. Un induttore allora viene modellizzato con uno dei due circuiti seguenti: o con una resistenza in serie o con una R in parallelo. La resistenza dipende da Q, se l'induttanza fa parte di un risuonatore con quel fattore di qualità. Infatti R serie = ωl Q R parallelo = ωql più alto è il Q dell'induttore e più bassa risulta essere la R. Importante poi è il fatto che il Q è legato alla larghezza di banda del circuito accordato: BW = f c Q con BW la larghezza di banda, f c la frequenza del circuito accordato. Un ltro accordato a singola cella si può schematizzare in questo modo: ariveronaest 9
10 Rs C L Rp con R p la resistenza di perdita dell'induttore, mentre R s rappresenta la resistenza della sorgente che fornisce energia mentre R l è la resistenza di carico (dove l'energia messa a disposizione dal generatore viene estratta). Sul circuito precedente facciamo qualche calcolo, anche per rendere evidenti le problematiche che si incontrano. Supponiamo che L = 2µH risonate a 5 MHz con un condensatore da 507 pf e che R p = KΩ. Il fattore di merito Q risulta, dall'equazione precedente 3, pari a 200, mentre se si tiene conto anche degli eetti di R s e di R p (e quindi si fa il parallelo di tre resistenze), si ricava un fattore di qualità del risuonatore (detto anche Q L - Q caricato) pari a Questa notevole dierenza si ripercuote sulla larghezza di banda; se infatti, tenendo conto solo della perdita dell'induttore, la larghezza di banda era pari a = 25 KHz, ora, considerando tutte le resistenze, si ha una banda passante di 339 KHz, con un notevole allargamento della stessa. Altro eetto della resistenza di perdita è la diminuzione del segnale in arrivo sulla R l (perdita per inserzione - insertion loss); infatti questa resistenza, messa in parallelo al carico, provoca una caduta di tensione, tanto più grande quanto minore è la resistenza. Questo esempio illustra due cose fondamentali quando si parla di circuiti accordati: 1. la banda passante di ogni ltro deve essere sempre più larga della banda passante non caricata dei risuonatori usati per costruire il ltro; 2. ogni ltro ha una perdita per inserzione; più vicino è il Q del ltro al Q del risuonatore, tanto maggiore è questa perdita. Rl Il progetto dei ltri risonanti Prima di illustrare le procedure di progetti di ltri doppio e triplo accoppiati, conviene accennare anche ad un altro fatto, e cioè che i risuonatori che costituiscono il ltro sono accordati sulla stessa frequenza, ma non appena si collega o un condensatore o una induttanza per trasferire l'energia da un accoppiatore ad un altro, nella risposta nascono due picchi, indice dell'accoppiamento fra i due risuonatori. Questo per giusticare il fatto che, nel calcolo dei ltri, bisogna tenere conto anche di questo accoppiamento (ma il tutto è tabellizzato). Alcune considerazioni preliminari. Il progetto dei ltri passa banda con più circuiti risonanti deve partire da queste considerazioni: 1. il Q non caricato dei risonatori deve essere più di tre volte maggiore del Q (caricato) del ltro 2. il Q del ltro è dato da fc f, con f c la frequenza centrale del ltro e f la banda passante voluta 3. per calcolare la perdita di inserzione, si usa la seguente formula P erdite db = Basta infatti scrivere Q = R p 2πfL = π F Q B G k ariveronaest 10
11 con G k la somma dei parametri g per un ltro passa basso dello stesso ordine ricavabili dalla tabella prima vista. É chiaro a questo punto che il primo punto, ricavabile dal secondo, ci indica la bontà con la quale bisogna realizzare l'induttore. La tabella di cui ci serviamo per calcolare il ltro è la seguente (si considerano solo ltri di Butterworth che sono adeguati. Butterworth n k q 2 0,7071 1, ,7071 1,000 Il progetto del ltro a due risuonatori. passi: Il progetto di questo ltro si sviluppa in questi 1. Si sceglie la frequenza centrale f c e la banda passante B tutte e due espresse in Hz; si sceglie il valore dell'induttore; potrebbe essere un valore scelto a caso, ma conviene scegliere un valore intermedio, dato ad esempio da 10 f c, il valore trovato è in H. 2. si calcola C 0 il valore della capacità di risonanza C 0 = 1 ω 2 L Questo valore serve per calcolare i valori eettivi e della vera capacità di risonanza e delle capacità di accoppiamento. 3. Si calcola il valore della capacità di accoppiamento fra i due circuiti risonanti: k parametro letto sulla tabella (0,7071) C 12 = C 0 k B f c 4. Si calcola Q E = q f c Q U B Q U q f c con q parametro in tabella e Q U (induttore misurato da solo) il fattore di merito dell'induttore non caricato 5. Ora si calcolano i condensatori d'accoppiamento fra circuiti risonanti e le resistenze di terminazione C E = 1 ω 1 R0 Q E ω L R Si calcola ora l'eettiva capacità di risonanza con l'induttanza prima scelta C T = C 0 C E C 12 Il circuito si presenta in questo modo: R 0 C E L C T C L C T CE R 0 ariveronaest 11
12 Il progetto del ltro a tre risuonatori Se si vogliono ottenere migliori caratteristiche, soprattutto per quanto riguarda l'attenuazione fuori banda, si può passare alla progettazione di un ltro a tre risuonatori. Il circuito, naturalmente, cambia, nel senso che adesso c'è una terza cella risuonante da inserire, e bisogna usare un ulteriore condensatore d'accoppiamento. Quello che però è importante è che le formule di progetto sono quelle prima viste per il ltro a due risuonatori (naturalmente i parametri k e q devono essere quelli relativi al ltro a tre celle), mentre quello che cambia è il condensatore in parallelo all'induttanza della cella intermedia, che viene calcolato con la seguente relazione: C M = C 0 2 C 12 Ecco allora il progetto di un ltro con frequenza centrale di 16.2 MHz e banda passante di 0.5 MHz, realizzato con tre risuonatori, considerando induttanze da 0.4µH (i valori sono stati prima calcolati con le equazioni date e poi vericati tramite programma): ecco la schermata del programma Il programma come si vede calcola anche la perdita di inserzione, pari a 2.8 db. Naturalmente i condensatori da 0. pf non si considerano in quanto alla frequenza considerata hanno una reattanza pari a circa 1MΩ Vale la pena sottolineare anche questo fatto: se le capacità d'accoppiamento risultano troppo piccole e dicili da trovare, si può ricorrere a questo metodo: si considera una capacità d'accoppiamento più grande del doppio di quella trovata C s > 2 C 12 ; ariveronaest 12
13 si utilizza un circuito di questo genere: C 2 s 2 C12 Cs C 12 Cs Cs Cp, calcolando la C p = naturalmente la rete che si inserisce al posto della capacità d'accoppiamento C 12 presenta una componente equivalente in parallelo; di questa capacità equivalente bisogna tenerne conto, diminuendo di conseguenza la capacità risonante della cella. Esempio pratico: la capacità d'accoppiamento sia pari a C 12 = 1.2pF. Per rispettare il primo punto ne scegliamo una da 10 pf e questa è la C S ; si calcola poi la C p = 63.3 pf (valori commerciali 56 o 68pF). La capacità equivalente si calcola facendo la serie fra la C S e la C p che nel nostro caso, considerando i valori teorici, diventa pari a 8.6 pf da togliere alla capacità risonante. ariveronaest 13
Filtri a quarzo. 6 febbraio 2010
IZ3NPZ Ferdinando e ARIVERONAEST 6 febbraio 2010 Premessa Un cristallo di quarzo ha un comportamento che viene descritto dal seguente circuito: 0 01 Lm ESR m 01 00 11 01 con m e L m parametri che tengono
DettagliFILTRI in lavorazione. 1
FILTRI 1 in lavorazione. Introduzione Cosa sono i filtri? C o II filtri sono dei quadripoli particolari, che presentano attenuazione differenziata in funzione della frequenza del segnale applicato in ingresso.
Dettaglivalore v u = v i / 2 V u /V i = 1/ 2
I Filtri Il filtro è un circuito che ricevendo in ingresso segnali di frequenze diverse è in grado di trasferire in uscita solo i segnali delle frequenze volute, in pratica seleziona le frequenze che si
DettagliIn elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza
Filtri V.Russo Cos è un Filtro? In elettronica un filtro elettronico è un sistema o dispositivo che realizza delle funzioni di trasformazione o elaborazione (processing) di segnali posti al suo ingresso.
Dettaglifigura 5.1 figura 5.2
Cap. 5 Filtri di banda passivi In questo capitolo tratteremo dei filtri di banda passivi, strutture che giocano un ruolo molto importante nell ambito della progettazione dei circuiti analogici; le funzioni
DettagliNome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI
Nome: Fabio Castellini Sesta esperienza Data: 19/05/2015 I FILTRI PASSIVI Un filtro passivo in elettronica ha il compito di elaborare un determinato segnale in ingresso. Ad esempio una sua funzione può
DettagliRISONANZA. Fig.1 Circuito RLC serie
RISONANZA Risonanza serie Sia dato il circuito di fig. costituito da tre bipoli R, L, C collegati in serie, alimentati da un generatore sinusoidale a frequenza variabile. Fig. Circuito RLC serie L impedenza
DettagliLe radici della D(s) forniscono i poli della funzione di trasferimento T(s).
F I L T R I A T T I V I D E L 2 O R D I N E I filtri del 2 ordine hanno la caratteristica di avere al denominatore della funzione di trasferimento una funzione di 2 grado nella variabile s: oppure nella
DettagliUn filtro Passa-Basso consente alle frequenze che precedono il punto chiamato frequenza di taglio f c (cutoff frequency) di passare attraverso di
I filtri I filtri vengono utilizzati per eliminare delle bande di frequenze dal segnale originario. Generalmente vengono realizzati con una circuiteria passiva, sono identificati da una frequenza di taglio
DettagliElettronica II Modello per piccoli segnali del diodo a giunzione p. 2
Elettronica II Modello per piccoli segnali del diodo a giunzione Valentino Liberali ipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 2603 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/
Dettagli= 300mA. Applicando la legge di Ohm su R4 si calcola facilmente V4: V4 = R4
AI SEZIONE DI GENOVA orso di teoria per la patente di radioamatore, di Giulio Maselli IZASP Soluzioni degli Esercizi su resistenze, condensatori, induttanze e reattanze ) a) Le tre resistenze sono collegate
DettagliTeoria dei filtri. Corso di Componenti e Circuiti a Microonde. Ing. Francesco Catalfamo Ottobre 2006
Teoria dei filtri Corso di Componenti e Circuiti a Microonde Ing. Francesco Catalfamo 17-18 Ottobre 6 Indice Funzioni di trasferimento: definizioni generali Risposta di Butterworth (massimamente piatta)
DettagliSi vuole progettare un filtro passabanda in microstriscia con le seguenti specifiche:
Si vuole progettare un filtro passabanda in microstriscia con le seguenti specifiche: Tipologia di filtro: equiripple Numero di poli: 5 Massimo ripple in banda: 0.5 db Frequenza centrale: 2.45 Ghz Banda
DettagliLe sonde Pagina in. - figura
Le sonde Paga 04 LE ONDE L impedenza di gresso,, di un oscilloscopio è modellabile dal parallelo tra una resistenza e una capacità C, i cui valori tipici sono rispettivamente MΩ e 0 0pF. Il loro valore
DettagliProgetto di un ltro passa-basso Butterworth su microstriscia
Progetto di un ltro passa-basso Butterworth su microstriscia Pietro Giannelli 13 aprile 2008 Sommario Progetto di un ltro passa-basso Butterworth del III ordine a partire da un prototipo normalizzato a
DettagliVOLUME 2 ELETTRONICA DIGITALE
VOLUME ELETTRONICA DIGITALE CAPITOLO 8 ALLEGATO A I FILTRI PASSA TUTTO ALLEGATO A I FILTRI PASSA TUTTO (All Pass). Caratteristiche Si tratta di un tipo di filtro che lascia inalterata l'ampiezza del segnale,
DettagliFiltri passivi Risposta in frequenza dei circuiti RC-RL-RLC
23. Guadagno di un quadripolo Filtri passivi isposta in frequenza dei circuiti C-L-LC In un quadripolo generico (fig. ) si definisce guadagno G il rapporto tra il valore d uscita e quello d ingresso della
Dettagliω 0, f 0 = pulsazione e frequenza di risonanza
Edutecnica.it Circuiti risonanti esercizi risolti Circuiti isonanti serie:iepilogo delle regole Si usa la seguente nomenclatura: ω, f pulsazione e frequenza di risonanza Banda passante del circuito risonante
DettagliFiltri passa alto, passa basso e passa banda
Filtri passa alto, passa basso e passa banda Valerio Toso Introduzione In elettronica i ltri sono circuiti che processano un segnale modicandone alcune caratteristiche come l'ampiezza e la fase. Essi si
DettagliCampi Elettromagnetici e Circuiti I Risposta in frequenza
Facoltà di Ingegneria Università degli studi di Pavia Corso di aurea Triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica Campi Elettromagnetici e Circuiti I isposta in frequenza Campi Elettromagnetici e
DettagliI.I.S.S. G. GALILEI A. SANI -ELETTRONICA Classe:5 - A\EN Data : 19\09\15 Elettronica - Gruppo n 4 : Salzillo_Pinna- Luogo: IISS GalileiSani -LT
NOME: Marco COGNOME: Salzillo TITOLO: AMPLIFICATORE OPERAZIONALE NON INVERTENTE OBBIETTIVO: REALIZZARE UN CIRCUITO OPERAZIONALE NON INVERTENTE CHE AMPLIFICA DI 11,7dB CIRCUITO TEORICO: CIRCUITO APPLICATIVO:
DettagliIn conduzione continua si ottiene una tensione sul carico v c proporzionale al valore desiderato v i.
Controllo ad anello aperto Il filtro LC è necessario per ridurre le ondulazioni di corrente e di tensione ed è dimensionato in modo da mantenere v c circa costante. R rappresenta le perdite sugli avvolgimenti
DettagliPROGETTO DI UN FILTRO PASSA BASSO
orso di elettronica per telecomunicazioni - esercitazione POGETTO DI UN FILTO PASSA BASSO Docente del corso: prof. Giovanni Busatto Galletti iccardo Matr. 65 relazione elettronica per telecomunicazioni
DettagliFILTRI ED AMPLIFICATORI ACCORDATI. Classificazione in termini di funzione di trasferimento
FILTRI ED AMPLIFICATORI ACCORDATI Classificazione in termini di funzione di trasferimento Specifiche per un filtro passa basso (LP) Fattore di selettività ω / ω s p Esempio di Funzione di Trasferimento
DettagliFiltri. - I filtri passivi, usano solo componenti passivi (resistenze, condensatori e induttanze).
Filtri Un filtro è un circuito selettivo in frequenza che lascia passare i segnali in una certa banda e blocca, oppure attenua, I segnali al di fuori di tale banda. I filtri possono essere attivi o passivi.
DettagliCorso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2. Circuiti in corrente alternata
Scopo dell'esperienza: Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA AC2 Circuiti in corrente alternata. Uso di un generatore di funzioni (onda quadra e sinusoidale); 2.
DettagliMicro Electro Mechanical Systems RF MEMS Switches Modello Elettromagnetico
Micro Electro Mechanical Systems RF MEMS Switches Modello Elettromagnetico Augusto Tazzoli E-Mail: augusto.tazzoli@dei.unipd.it Tel: 049 827 7664 DEI Department of Information Engineering University of
DettagliFILTRI ANALOGICI L6/1
FILTRI ANALOGICI Scopo di un filtro analogico è l eliminazione di parte del contenuto armonico di un segnale, lasciandone inalterata la porzione restante. In funzione dell intervallo di frequenze del segnale
DettagliFiltri. Telecomunicazioni per l Aerospazio. P. Lombardo DIET, Univ. di Roma La Sapienza Filtri - 1
Filtri P. Lombardo DIET, Univ. di Roma La Sapienza Filtri - 1 L impulso: definizione L impulso (detto anche delta di Dirac) può essere definito (tralasciando il rigore matematico) come un rettangolo di
Dettaglia.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti
a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Controllo ad anello aperto Il filtro LC è necessario per ridurre le ondulazioni di corrente e di tensione ed è dimensionato in
DettagliEsercizi aggiuntivi Unità A2
Esercizi aggiuntivi Unità A2 Esercizi svolti Esercizio 1 A2 ircuiti in corrente alternata monofase 1 Un circuito serie, con 60 Ω e 30 mh, è alimentato con tensione V 50 V e assorbe la corrente 0,4 A. alcolare:
DettagliEsercitazione ENS sulle finestre (22 Aprile 2008)
Esercitazione ENS sulle finestre ( Aprile 008) D. Donno Esercizio : Separazione di due segnali Si consideri un segnale z(t) somma di due segnali x(t) e y(t) reali e di potenza simile, ciascuno con semi
DettagliProgettazione di filtri attivi passa-basso e passa-alto di ordine superiore
Progettazione di filtri attivi passabasso e passaalto di ordine superiore Collegando un numero opportuno di filtri del e del ordine è possibile ottenere filtri di ordine superiore, caratterizzati da una
DettagliInformazione e comunicazione per la sicurezza Esercizi tipo Telecomunicazioni
Informazione e comunicazione per la sicurezza Esercizi tipo Telecomunicazioni 1) Dato un canale trasmissivo la cui banda sia da 3 a 4 MHz, ed il cui rapporto segnale - rumore sia 24 db, calcolare la massima
DettagliF I L T R I. filtri PASSIVI passa alto passa basso passa banda. filtri ATTIVI passa alto passa basso passa banda
F I L T R I Un filtro è un dispositivo che elabora il segnale posto al suo ingresso; tipicamente elimina (o attenua) determinate (bande di) frequenze mentre lascia passare tutte le altre (eventualmente
DettagliLa sonda compensata. La sonda compensata
1/6 1 Introduzione La seguente esercitazione di laboratorio affronta il problema di realizzare una sonda compensata per un cavo di 50 m con capacità distribuita di circa 100 pf/m. 2 Tempo di salita di
DettagliAMPLIFICATORE DIFFERENZIALE
AMPLIFICATORE DIFFERENZIALE Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso. Gli ingressi sono due: un primo ingresso
DettagliMichele Scarpiniti. L'Amplificatore Operazionale
Michele Scarpiniti L'Amplificatore Operazionale MICHELE SCARPINITI L Amplificatore Operazionale Versione 1.0 Dipartimento DIET Università di Roma La Sapienza via Eudossiana 18, 00184 Roma L AMPLIFICATORE
DettagliLEGGI PER LE ANALISI E LA SINTESI DELLE RETI ELETTRICHE
LEGGI PER LE ANALISI E LA SINTESI DELLE RETI ELETTRICHE Partitore di tensione 2 legge kirkoff Partitore di corrente 1 legge kirkoff Principio di sovrapposizione degli effetti Legge di Thevenin Legge di
DettagliL amplificatore Williamson
L amplificatore Williamson Nel 1947 l inglese D.T.N. Williamson propose un amplificatore audio che è da molti considerato il primo amplificatore ad alta fedeltà. Pur essendo realizzato con tubi elettronici,
DettagliSottosistema 1 I 1 I - Z 2 - Z G1 (I 2 +I 1 ) + Z G2. Z G1 Massa
Appunti di Compatibilità Elettromagnetica COLLEGAMENTI A MASSA Nell accezione convenzionale, con il termine massa (o terra) si intende una superficie equipotenziale ad impedenza nulla, ossia un conduttore
DettagliELETTRONICA : Compiti delle vacanze. Nome e Cognome:.
POR FSE 04-00 PARTE : LEGGI I SEGUENTI CAPITOLI DEL LIBRO DEL LIBRO L ENERGIA ELETTRICA, E RISPONDI ALLE DOMANDE. Capitoli 0- del libro L energia elettrica.. Che cosa è il magnetismo?e cosa si intende
Dettagli5. Amplificatori. Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a
5. Amplificatori Corso di Fondamenti di Elettronica Fausto Fantini a.a. 2010-2011 Amplificazione Amplificare un segnale significa produrre un segnale in uscita (output) con la stessa forma d onda del segnale
DettagliUNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica
7.09.0 Problema L interruttore indicato nel circuito in figura commuta nell istante t 0 dalla posizione AA alla posizione BB. Determinare le espressioni delle tensioni v (t) ev (t) per ogni istante di
DettagliIl blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una
l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale
DettagliCalcolo per la costruzione di una antenna verticale caricata per qualsiasi frequenza
Ecco ciò che occorre per conoscere il valore della reattanza XL per poi risalire alla induttanza L e di conseguenza calcolare il numero delle spire da avvolgere per realizzare una BOBINA di CARICO. Stabiliamo
DettagliPer potenze superiore alle decine di MVA ed a causa dell elevato costo dei GTO di più elevate prestazioni è spesso economicamente conveniente
Per potenze superiore alle decine di MVA ed a causa dell elevato costo dei GTO di più elevate prestazioni è spesso economicamente conveniente ricorrere all impiego di Tiristori. A differenza dei Transitor
DettagliTipi di amplificatori e loro parametri
Amplificatori e doppi bipoli Amplificatori e doppi bipoli Introduzione e richiami Simulatore PSPICE Amplificatori Operazionali e reazione negativa Amplificatori AC e differenziali Amplificatori Operazionali
DettagliLaboratorio di Telecomunicazioni
I.I.S. Perlasca sez. ITIS Vobarno (BS) Data 16/10/15 Laboratorio di Telecomunicazioni Castellini Fabio Cognome e Nome Relazione n 2 Classe Gruppo 4 Titolo: I filtri attivi Obiettivo L esperienza, suddivisa
DettagliMetodi di progetto per filtri IIR: soluzione dei problemi proposti
7 Metodi di progetto per filtri IIR: soluzione dei problemi proposti P-7.: Usando il metodo dell invarianza all impulso, la funzione di trasferimento del filtro analogico viene trasformata in una funzione
DettagliFiltro Passa Basso anti TVI per HF
Angelo Protopapa - IK0VVG Filtro Passa Basso anti TVI per HF 1. Introduzione L idea di progettare e realizzare un filtro passa basso per applicazione TVI non rappresenta sicuramente il massimo dell originalità
DettagliAPPUNTI DI ELETTRONICA V D FILTRI ATTIVI. Campi di applicazione. I filtri nel settore dell elettronica sono utilizzati per:
APPUNTI DI ELETTRONICA V D FILTRI ATTIVI Campi di applicazione I filtri nel settore dell elettronica sono utilizzati per: attenuare i disturbi, il rumore e le distorsioni applicati al segnale utile; separare
DettagliLABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA DI UN FILTRO RC PASSA-BASSO SCHEMA
ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 2 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA DI UN FILTRO RC PASSA-BASSO SCHEMA DATI: R = 1kΩ C = 100nF VIn =
DettagliINGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Filtri analogici. Filtri analogici
IGEGERIA E TECOLOGIE DEI SISTEMI DI COTROLLO Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 05 09300 email: crossi@deis.unibo.it Il filtro passa basso ideale Si vuole ricostruire un segnale utile
DettagliPOLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE
POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board
DettagliElettronica delle Telecomunicazioni A.A. 2009-2010
Elettronica delle Telecomunicazioni A.A. 2009-2010 Università degli studi di Ferrara Studente: Sferrazza Giovanni Prof. Giorgio Vannini Nome file: Amplificatore di potenza 802.11b.doc Pagina 1 di 12 Scopo
DettagliCircuito RC con d.d.p. sinusoidale
Circuito C con d.d.p. sinusoidale Un circuito C-serie ha la seguente configurazione: G è la resistenza interna del generatore. Misura dello sfasamento della tensione ai capi del condensatore rispetto alla
DettagliSerie di Fourier. Se x(t) è periodica con periodo T e frequenza f=1/t, posso scriverla nella forma:
Serie di Fourier Se x(t) è periodica con periodo T e frequenza f=1/t, posso scriverla nella forma: x( t) = = 0, A cos ( 2πf t + ϕ ) Cioè: ogni segnale periodico di periodo T si può scrivere come somma
DettagliMisura della banda passante di un filtro RC-CR
Elettronica Applicata a.a. 05/06 Esercitazione N Misura della banda passante di un filtro RC-CR Prof. Ing. Elena Biagi Sig. Marco Calzolai Sig. Andrea Giombetti Piergentili Ing. Simona Granchi Ing. Enrico
DettagliAmplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo
Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,
DettagliOSCILLATORE A SFASAMENTO
Elettronica Applicata a.a. 2013/2014 Esercitazione N 5 OSCILLATORE A SFASAMENTO Fabio Cioria Andrea Giombetti Giulio Pelosi (fabio.cioria@insono.com) (giombetti@unifi.it) (giulio.pelosi@insono.it) www.echommunity.com/courses.htm
Dettagli(ma) (ma) Voltage (V) Fig
4.4 Esempi di progetto di circuiti passivi non lineari Circuiti passivi non lineari sono quei circuiti che utilizzano le proprietà non lineari dei diodi. Esempi di tali circuiti sono costituiti dai rivelatori
DettagliLiberamente tratto da Prima Legge di Ohm
Liberamente tratto da www.openfisica.com Prima Legge di Ohm Agli estremi di due componenti elettrici di un circuito (che si possono chiamare conduttore X ed Y) è applicata una differenza di potenziale
DettagliBREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER
BREVE GUIDA ALL'USO DEL TESTER Un tester digitale sufficientemente preciso per uso hobbistico si può acquistare oramai con pochi spiccioli: considerata l'utilità dello strumento, è un vero peccato non
DettagliAzione Filtrante. Prof. Laura Giarré https://giarre.wordpress.com/ca/
Azione Filtrante Prof. Laura Giarré Laura.Giarre@UNIMORE.IT https://giarre.wordpress.com/ca/ Sviluppo in serie di Fourier Qualunque funzione periodica di periodo T può essere rappresentata mediante sviluppo
DettagliElettronica Analogica. Luxx Luca Carabetta
Elettronica Analogica Luxx Luca Carabetta Diodi Raddrizzatori Alimentatori Diodi Il nome sta a ricordare la struttura di questo componente, che è formato da due morsetti, anodo e katodo. La versione che
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici
Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione
DettagliBanda passante e sviluppo in serie di Fourier
CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/controlliautomatici.html Banda passante e sviluppo in serie di Fourier Ing. e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it
DettagliAvvolgimenti Secondari Multipli per TU
Avvolgimenti Secondari Multipli per TU In queste pagine si cerca di approfondire la realizzazione pratica di avvolgimenti secondari per trasformatori di uscita per amplificatori valvolari. Presentiamo
DettagliAmplificatori alle alte frequenze
mplificatori alle alte frequenze lle alte frequenze, le capacità parassite dei dispositivi non sono più trascurabili ed esse provocano una diminuzione più o meno rapida del guadagno; noi studieremo, a
Dettagli1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO. i(t) = v(t) / R = V M / R sen ωt i(t) = I M sen ωt I(t) = I M e jωt
1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO i(t) Tensione applicata : v(t) v(t) = V M sen ωt V(t) = V M e jωt : vettore ruotante che genera la sinusoide RESISTORE i(t) = v(t) / R = V M / R sen
DettagliEsercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE
Esercitazione 8 : LINEE DI TRASMISSIONE Specifiche Scopo di questa esercitazione è verificare il comportamento di spezzoni di linea in diverse condizioni di pilotaggio e di terminazione. L'esecuzione delle
Dettagli1 = 0. 1 è la frequenza di taglio inferiore 2 = 2 è la frequenza di taglio superiore. Elettronica II Prof. Paolo Colantonio 2 14
Filtri Passivi Filtri elettrici ideali: sono quadrupoli che trasmettono un segnale di ingresso in un certo intervallo di frequenze ovvero esiste una banda di pulsazioni tale che la funzione di trasferimento:
Dettagliω 1 è la frequenza di taglio inferiore ω 2 = ω 1 = 0 ω 2 è la frequenza di taglio superiore Α(ω) Α(ω) ω ω 1 ω 2
. Studio della loro risposta ad un onda quadra 1 Filtri elettrici ideali: sono quadrupoli che trasmettono un segnale di ingresso in un certo intervallo di frequenze ovvero esiste una banda di pulsazioni
DettagliMisure su linee di trasmissione
Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare
DettagliR = 2.2 kω / 100 kω Tensione di alimentazione picco-picco ε = 2 V (R int = 600 Ω)
Strumentazione: oscilloscopio, generatore di forme d onda (utilizzato con onde sinusoidali), 2 sonde, basetta, componenti R,L,C Circuito da realizzare: L = 2 H (±10%) con resistenza in continua di R L
DettagliRisposta in frequenza degli amplificatori RC
Risposta in frequenza degli amplificatori RC Abbiamo già avuto occasione di vedere che, al variare della frequenza, l'amplificatore RC si comporta come un filtro passa banda a causa del taglio alle basse
DettagliGeneratore di Funzioni
Generatore di Funzioni Tipo di onda Come impostare una certa frequenza? Hz, khz, MHz. Oscilloscopio CH1 nel tempo CH2 nel tempo XY (CH1 vs. CH2) DUAL entrambi Lettura: Valore/DIVISIONE Ogni quadrato corrisponde
DettagliLa simulazione degli altoparlanti
Cross-PC 5.0 La simulazione degli altoparlanti di Renato Giussani e Pierfrancesco Fravolini Un filtro crossover calcolato utilizzando le formule della teoria classica dei filtri può fornire i risultati
DettagliIl convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase.
Il convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase. In questa versione, anzi, non è necessario impiegare il filtro risonante L 1 C 1, in quanto il trasferimento
DettagliFILTRI ATTIVI. Cenni teorici:
FILTRI ATTIVI Cenni teorici: Un filtro è un sistema che realizza una funzione di trasferimento determinata, cioè agisce sul segnale di ingresso secondo una curva di risposta ampiezza frequenza di andamento
DettagliScopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua di alcuni
Gli alimentatori stabilizzati rev. 1 del 22/06/2008 pagina 1/21 Gli alimentatori stabilizzati Scopo di un alimentatore stabilizzato è di fornire una tensione di alimentazione continua di alcuni volt (necessaria
DettagliIntroduzione ai filtri Filtri di Butterworth Filtri di Chebishev
Introduzione ai filtri Filtri di Butterworth Filtri di Chebishev Filtri passivi 1 Filtri passivi 2 1 Filtri passivi 3 Filtri passivi 4 2 Filtri passivi 5 Filtri passivi 6 3 Filtri passivi 7 Filtri passivi
DettagliRETI LINEARI R 3 I 3 R 2 I 4
RETI LINERI 1 Leggi di Kirchoff. Metodo delle correnti di maglia R 1 R 3 I 1 I 3 E 1 J 1 J 2 J 3 I 2 I 4 R 4 I 5 R 5 I 6 R 6 J 4 R 7 Il calcolo delle correnti e delle differenze di potenziale in un circuito
DettagliPotenza in regime sinusoidale
26 Con riferimento alla convenzione dell utilizzatore, la potenza istantanea p(t) assorbita da un bipolo è sempre definita come prodotto tra tensione v(t) e corrente i(t): p(t) = v(t) i(t) Considerando
DettagliMFJ-66 Adattatore Dip Meter. Teoria di funzionamento del dip meter
MFJ-66 Adattatore Dip Meter Grazie per aver acquistato l adattatore mfj 66 da usare con gli analizzatori mfj 209/ 249/ 259. Il kit mfj 66 comprende 2 induttanze di accoppiamento e un connettore da uhf
DettagliIl trasformatore Principio di funzionamento
Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore è una macchina elettrica statica reversibile, che funziona sul principio della mutua induzione. È formato da un nucleo in lamierino ferromagnetico
Dettagli4.4 Il regolatore di tensione a diodo zener.
4.4 l regolatore di tensione a diodo zener. n molte applicazioni il valore del fattore di ripple ottenibile con un alimentatore a raddrizzatore e filtro capacitivo non è sufficientemente basso. Per renderlo
DettagliI.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013
I.T.I.. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 03/4 OGNOME E NOME Data: 7//03 Quesito ) (50%) Dato il circuito qui a fianco che rappresenta un oscillatore sinusoidale a ponte
DettagliScheda Tecnica e Progettazione di Gioacchino Minafò - IW9DQW. Tratto dal sito web
Scheda Tecnica e Progettazione di Gioacchino Minafò - IW9DQW Il dispositivo che ha il compito di variare l intensità dei segnali all ingresso di un apparato radio o all uscita di un generatore di segnali
DettagliCIRCUITI 2. determinazione della risposta in frequenza del multimetro misura di impedenze
CIRCUITI 2 determinazione della risposta in frequenza del multimetro misura di impedenze Laboratorio di Fisica Dipartimento di Fisica G.Occhialini Università di Milano Bicocca PARTE PRIMA: Determinazione
DettagliFiltri in microstriscia
Filtri in microstriscia Corso di Componenti e Circuiti a Microonde Ing. Francesco Catalfamo 5-7 Novembre 006 Indice Circuiti risonanti accoppiati Una classica struttura di filtri passa basso: Filtro stepped-impedance
DettagliCapacità parassita. Quindi ci si aspetta che la funzione di trasferimento dipenda dalla frequenza
Esperienza n. 10 Partitore resistivo e sua compensazione in c.a. Partitore resistivo-capacitivo Partitore resistivo: abbiamo visto che in regime di corrente continua il rapporto di partizione è costante:
DettagliLEZIONE DI ELETTRONICA
LEZIONE DI ELETTRONICA Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale 2 MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale,
DettagliMisure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici
Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici Laboratorio di Fisica - Liceo Scientifico G.D. Cassini Sanremo 7 ottobre 28 E.Smerieri & L.Faè Progetto Lauree Scientifiche 6-9 Ottobre 28 -
Dettagliper la matrice R, e: I 1 = G 11 V 1 + G 12 V 2, I 2 = G 21 V 1 + G 22 V 2,
100 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica Il caso N = 2 è particolarmente interessante tanto da meritare un nome speciale: doppio bipolo I parametri indipendenti saranno tre: R 11, R 22 ed R 12 =R 21
DettagliTutorato di Analisi 2 - AA 2014/15
Tutorato di Analisi - AA / Emanuele Fabbiani marzo Funzioni in più variabili. Dominio Determinare e rappresentare gracamente il più grande insieme di R n che può essere dominio delle seguenti funzioni.
DettagliParametri del noise. Un resitore rumoroso puo essere rappresentato o da un generatore di tensione ( Thevenin ) o da un generatore di corrente( Norton)
Parametri del noise Il noise ha diverse origini, quello che interessa e capire quanto forte e questo noise, ci sono due strade: se il noise e completamente caratterizzato si puo usare il metodo della matrice
DettagliCOMPONENTI IDEALI/REALI FILTRO LR
Elettronica Applicata a.a. 2015/2016 Esercitazione N 3 COMPONENTI IDEALI/REALI FILTRO LR Prof. Ing. Elena Biagi Sig. Marco Calzolai Sig. Andrea Giombetti Piergentili Ing. Simona Granchi Ing. Enrico Vannacci
DettagliProgetto di un preamplificatore per microfono
Progetto di un preamplificatore per microfono Vogliamo progettare un preamplificatore che amplifichi la tensione di uscita di un microfono, i cui valori tipici non superano i 0 mv, e la porti a circa volt.
Dettagli