Il volume è stato pubblicato con il contributo e il patrocinio dell Accademia delle Antiche Civiltà.

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2 Il volume è stato pubblicato con il contributo e il patrocinio dell Accademia delle Antiche Civiltà info@antichecivilta.it

3 Strade di uomini e di idee La circolazione materiale e interculturale tra Mediterraneo orientale e Vicino Oriente antico Atti del convegno (Milano, 8 9 luglio 2013) a cura di Elena Asero Presentazione di Mariagrazia Falcone Introduzione di Elena Asero Contributi di Emanuele M. Ciampini, Massimo Forlanini, Rita Francia Marco Moriggi, Fabrizio A. Pennacchietti, Luca Peyronel Alessandro Roccati, Stefano Seminara

4 Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. via Quarto Negroni, Ariccia (RM) (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: luglio 2015

5 A Luisa Fantini Terzi con gratitudine e riconoscenza per la sua dedizione agli studi sul Vicino Oriente antico

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7 Chi non sa rendersi conto di tremila anni di storia resta all oscuro, ignaro, vive alla giornata. GOETHE, 1788

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9 Indice 11 Presentazione Mariagrazia Falcone 13 Introduzione Elena Asero 15 Uno sguardo su Alessandro Magno nella tradizione siriaca Marco Moriggi 23 Linee e figure: storie parallele di parole in indoeuropeo e in semitico Fabrizio A. Pennacchietti 33 Archivi e biblioteche a Hˇ attuša: alcune riflessioni Rita Francia 45 Le strade dell Anatolia del II millennio a.c.: percorse dai mercanti assiri, eserciti ittiti e carovane di deportati, ma anche vie di diffusione di culti e civiltà Massimo Forlanini 65 Tra Mare Superiore e Mare Inferiore, venendo da Oriente. Riflessioni sugli scambi a lunga distanza di materiali preziosi nel Vicino Oriente durante il Bronzo Antico Luca Peyronel 89 Il dualismo sumerico-accadico e i suoi riflessi sulla linguistica babilonese Stefano Seminara 99 Gli antichi egizi e il mare Alessandro Roccati 107 Circolazione e trasmissione di idee: alcuni casi dall Egitto tra I e IV secolo d.c. Emanuele M. Ciampini 9

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11 Presentazione Nel febbraio del 2011 abbiamo dato vita all Accademia delle Antiche Civiltà, un associazione finalizzata allo studio delle discipline storico-archeologico e linguistico-letterarie del Vicino Oriente antico. Il nostro impegno si è prevalentemente concentrato nell organizzare corsi sulle principali lingue quali il sumerico, l accadico, l ittita, l elamico, l egiziano antico, l aramaico e l ebraico biblico per essere in grado di accedere, a partire dalla scrittura, ai più antichi documenti scritti dell umanità. Inoltre, sono stati attivati corsi sulle religioni, sulla letteratura, sulla storia e sull archeologia per lo studio della cultura materiale ed artistica nel suo sviluppo storico. Questa offerta culturale unica del suo genere, soprattutto a Milano, si concretizza attraverso corsi e seminari tenuti da affermati docenti universitari consentendo così sia di leggere e interpretare un testo antico nella sua scrittura originale sia di proseguire negli studi per arrivare ad una conoscenza che comprenda gli aspetti più complessi e profondi delle civiltà fiorite nell area di interesse. I nostri fondamentali legami culturali affondano le loro radici nelle culture del Vicino Oriente antico, ma non dobbiamo trascurare anche gli influssi che attraverso altre vie sono giunti sino a noi da terre e culture molto più lontane. Rimane primario l interesse per il Vicino Oriente antico e strumento di analisi e approfondimento rimane quello del confronto che anima tutte le nostre iniziative. Dallo studio e dal confronto interdisciplinare è scaturita la nostra decisione di organizzare nelle giornate dell 8 e del 9 luglio 2013 il 11

12 12 Presentazione convegno Strade di uomini e di idee: la circolazione materiale ed interculturale tra Mediterraneo orientale e Vicino Oriente antico. Tale evento ha permesso d intraprendere un viaggio scientifico attraverso la storia, l archeologia, le lingue e le culture del Vicino Oriente antico, dell Anatolia, dell Egeo e dell Egitto antico, con lo scopo di analizzare le relazioni interculturali fra Oriente, Mediterraneo ed Egitto nel corso dei tre millenni succedutisi nella storia, alla luce delle diverse evidenze archeologiche ed epigrafiche. Ringrazio sentitamente la Provincia di Milano che ci ha concesso l utilizzo della Sala Alda Merini presso lo Spazio Oberdan di Milano per lo svolgimento del convegno, i membri del comitato direttivo e i soci dell Accademia, senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare questo primo incontro che ci auguriamo il primo di molti. Mariagrazia Falcone Presidente dell Accademia delle Antiche Civiltà

13 Introduzione Questa pubblicazione raccoglie una buona parte, ma purtroppo non tutti, degli interventi presentati al convegno Strade di uomini e di idee. La circolazione materiale e interculturale tra Mediterraneo orientale e Vicino Oriente antico, organizzato dall Accademia delle Antiche Civiltà di Milano. Il tema è stato scelto incentrando l attenzione sul ruolo delle strade, come veicolo per la circolazione di beni e per la trasmissione della cultura. Il taglio prescelto è quello geografico partendo dal Levante, in senso antiorario, si passa all Anatolia, alla Mesopotamia e si conclude con l Egitto. Ogni saggio affronta il problema della trasmissione culturale attraverso le vie di comunicazione per un periodo storico determinato. Il primi quattro autori si sono occupati rispettivamente della diffusione del Romanzo di Alessandro dalla letteratura siriaca a quella medievale occidentale (M. Moriggi), della contaminazione delle parole dal semitico al latino (F.A. Pennacchietti), dell importanza degli archivi di Ðattuša, sia sotto l aspetto terminologico che quello documentario (R. Francia) e dell uso delle strade dell Anatolia come vie di diffusione di culti e civiltà (M. Forlanini). I successivi autori hanno trattato dell importanza degli scambi a lunga distanza durante il Bronzo Antico (L. Peyronel) e delle traduzioni letterarie dal sumero all accadico nella linguistica babilonese (S. Seminara); gli ultimi due autori si sono concentrati sulla concezione del mare per gli antichi e- gizi (A. Roccati) e sulla rielaborazione di temi e modelli orientali in elementi formali nell arte occidentale (E.M. Ciampini). L idea era quella di mettere a confronto studiosi delle diverse discipline delle civiltà vicino-orientali, quali linguisti, filologi, storici ed archeologi e confrontarsi su come gli itinerari commerciali abbiano inciso sulla circolazione delle idee creando scenari molto complessi 13

14 14 Introduzione che a loro volta sono oggetto d indagine come strumenti di diffusione della cultura. Quest ultima è stata resa possibile dall invenzione della scrittura che non nacque per caso ma in un determinato periodo storico e in una società pienamente sviluppata e urbanizzata. Nell età del Ferro, tutte queste esperienze furono acquisite da nuove popolazioni e trasmesse dal Vicino Oriente all Occidente attraverso un ponte naturale quale è stato il bacino del Mediterraneo formando la base della cultura occidentale. Mi auguro che tutte le persone interessate possano trovare in questa pubblicazione utili insegnamenti e spunti per nuove ricerche. La Curatrice

15 UNO SGUARDO SU ALESSANDRO MAGNO NELLA TRADIZIONE SIRIACA MARCO MORIGGI Alessandro III detto Magno, re di Macedonia, è tra i pochi personaggi storici che hanno dato luogo, verosimilmente già durante la loro vita, alla nascita e allo sviluppo di narrazioni storiche, opere letterarie e leggende. Le imprese del condottiero macedone non hanno soltanto rappresentato un accelerazione senza precedenti delle dinamiche politico-militari del Vicino Oriente e del Mediterraneo orientale nella seconda metà del I millennio a.c., ma sono diventate nel loro stesso svolgersi elementi di un mondo letterario, componenti di un archivio di temi e suggestioni destinati a grande diffusione e ulteriore articolazione nei periodi successivi. Nato a Pella nel 356 a.c. Alessandro succedette al padre Filippo II nel 336. L appoggio dell esercito gli consentì di superare le lotte intestine per la successione e di consolidare l egemonia macedone, sia contro i popoli barbari che contro i greci, le cui aspirazioni indipendentiste furono soffocate con la distruzione di Tebe (335 a.c.). Divenuto il capo della Lega Ellenica Alessandro si diede all attuazione del progetto di invasione dell impero persiano. Il suo esercito, dove agli effettivi macedoni si erano aggiunti significativi contingenti greci, sconfisse le armate persiane prima presso il fiume Grànico, non lontano dal sito dell antica Troia (maggio 334 a.c.), quindi ad Isso (novembre 333 a.c.) nell Anatolia meridionale. In quest ultimo scontro caddero nelle mani di Alessandro la madre, la moglie e due figlie del monarca persiano Dario III (che vediamo ritratte ancora oggi nei dipinti di Tiepolo e Veronese al cospetto del sovrano macedone). Sceso in Egitto attraverso la Siria-Palestina (332 a.c.), Alessandro vi venne ri- 15

16 16 Marco Moriggi conosciuto faraone, visitò l oasi di Siwa dove si trovava il santuario di Amon (già visitato da Perseo ed Eracle) e fondò la città di Alessandria (331 a.c.). Nonostante la diversione di Alessandro verso l Egitto avesse permesso a Dario III di radunare un nuovo esercito nella Mesopotamia settentrionale, il sovrano macedone ripresa la via dell Oriente, ne ebbe ragione nello scontro di Gaugamela (Arbela, ottobre 331 a.c.). Divenuto egli stesso re di Persia dopo la morte di Dario (330 a.c.), Alessandro passò circa tre anni a reprimere rivolte e disordini nei domini orientali dell ex orbe achemenide, soprattutto Afghanistan e Asia Centrale e si rivolse poi al corso dell Indo. Entro il 326 a.c. il suo dominio aveva già superato i confini dell impero persiano spingendosi sino all India (battaglia dell Idaspe, 326 a.c.). Difficoltà logistiche, malcontento delle truppe, necessità di consolidare le conquiste effettuate spinsero poi Alessandro a far ritorno verso la Mesopotamia che fu da lui raggiunta via terra, attraverso il deserto della Gedrosia e la Perside, e via mare dal comandante Nearco entro l autunno del 325 a.c. Per quanto sconsigliato da infausti presagi, il sovrano macedone entrò in Babilonia nella primavera del 323 a.c. dove morì nel giugno successivo forse di febbre tifoide. In assenza di sue precise disposizioni per la successione, l impero divenne presto oggetto delle ambizioni dei suoi generali e compagni i quali, prima dell instaurazione dei regni ellenistici si scontrarono per vent anni in guerre sanguinose. Si può a ragione ritenere che la vita e le imprese di Alessandro fossero già oggetto di narrazione durante il loro svolgimento. La sua campagna di conquista veniva condotta su una scala mai vista fino ad allora e la personalità del sovrano, manifestata in episodi quali quello del nodo gordiano o quello della clemenza nei confronti dei famigliari di Dario III, contribuiva alla preparazione della leggenda. A parte alcuni frammenti ed epitomi sopravvissuti nei lavori di autori greci e latini assai più tardi, non possediamo opere storiche risalenti agli anni della vita di Alessandro Magno. I resoconti di Aristobulo e di Tolomeo, contemporanei del Macedone, sembrano essere stati le fonti principali di Arriano, la cui Anabasi di Alessandro risale però a circa 400 anni dopo le vicende che narra. Tra le principali opere relative alle imprese di Alessandro e compilate durante il suo regno o a pochi anni dalla sua scomparsa, emergevano anche i Fatti di Alessandro di Callistene di Olinto (che doveva terminare con la battaglia di Arbela del 331 a.c.), le Storie di Alessandro di Clitarco, il Come Ales-