ATTIVITA FISICA E SPORT IN ETA EVOLUTIVA. Prof. Vincenzo Perciavalle ordinario di Fisiologia umana nell Università di Catania
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1 ATTIVITA FISICA E SPORT IN ETA EVOLUTIVA Prof. Vincenzo Perciavalle ordinario di Fisiologia umana nell Università di Catania
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3 Principali fattori che influiscono sullo sviluppo generale FATTORI INTRINSECI Genetici: genitori, sesso, razza Neuroendocrini: ghiandola ipofisi, tiroide, seminali, gonadi, pancreas FATTORI ESTRINSECI Ambientali: valori biometrici caratteristici in relazione alle condizioni ambientali Socio-economici: ceto sociale, struttura del nucleo familiare Alimentari: quantità calorica e protidica giornaliera Attività fisica e sportiva: aumento della densità e del diametro delle ossa, volume e peso dei muscoli, aumento della massa magra
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8 FASI SENSIBILI DELLE CAPACITA MOTORIE NEL PERIODO EVOLUTIVO Schema delle fasi sensibili Forza Mobilità Resistenza Rapidità 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 11 anni 12 anni 13 anni
9 MOBILITA ARTICOLARE Per quanto riguarda la mobilità articolare, intesa come capacità di eseguire movimenti di grande escursione, il periodo favorevole di allenabilità va dagli 8 ai anni. Le cause della precoce buona allenabilità di questa capacità motoria sono prevalentemente di natura anatomo-fisiologica. Per tutta l infanzia le masse muscolari restano scarsamente sviluppate, i tendini, i legamenti ed i muscoli sono molto elastici ed estensibili. Con il passare degli anni si nota invece una diminuzione della mobilità articolare, dovuta soprattutto all aumento della forza, che sembra una qualità correlata negativamente con la mobilità articolare. Possiamo affermare che già verso i 16 anni rimane soltanto un 50% massimo di mobilità articolare di cui si disponeva, se i vari distretti articolari non sono stati sufficientemente interessati. Dopo i 16 anni è praticamente impossibile pretendere un ulteriore sviluppo di questa qualità, ma è solo possibile mantenere i livelli raggiunti. Nell ambito di una singola seduta di allenamento gli esercizi di mobilizzazione vanno eseguiti prevalentemente nelle fasi di riscaldamento, gli esercizi di stretching nelle fasi di recupero tra una seduta e l altra in modo che i gruppi muscolo-tendinei interessati dalle sollecitazioni di forza, resistenza o velocità vengano esaurientemente distesi e così ricaricati di energia, prima di riprendere l esercizio. (da: Trattato di medicina dello Sport applicata al Calcio prof. L. Vecchiet)
10 Possibilità di intervento sulle capacità motorie nelle varie fasce di età ETÀ (anni) 6-8 FORZA Blando intervento sul trofismo muscolare Intervento 9-11 progressivo sul trofismo muscolare Intervento progressivo sulla forza relativa (carico naturale) Progressivo e graduale intervento (forza generale e forza rapida) con carico naturale e pesi liberi da bassi a medi RAPIDITÀ Intervento progressivo RESISTENZA ORGANICA Instabilità psicologica per impegni ripetitivi e prolungati CAPACITÀ COORDINA TIVE Età ottimale di intervento MOBILITÀ ARTICOLARE Blando intervento Età ottimale Intervento Età ottimale Età ottimale di intervento progressivo di intervento di intervento Tende a stabilizzarsi per poi decrescere Tende a decrescere Progressivo e graduale intervento Età ottimale di intervento (anche resistenza specifica) Tendono a stabilizzarsi per poi decrescere Tendono a decrescere (alcune) Età ottimale di intervento Tende a stabilizzarsi per poi decrescere
11 Principali alterazioni dell apparato muscolo-scheletrico nell età evolutiva SCOLIOSI: Deviazione in senso laterale e rotatorio della colonna. CIFOSI: Aumento della curvatura dorsale fisiologica della colonna. LORDOSI: Aumento della curva lombare fisiologica della colonna: DORSO PIATTO: Diminuzione delle curve lordotica e cifotica fisiologiche. SCAPOLE ALATE: Abnorme sporgenza del margine vertebrale delle scapole. GINOCCHIO VALGO: Deviazione verso l esterno dell asse verticale della gamba. GINOCCHIO VARO: Deviazione verso l interno dell asse verticale della gamba. GINOCCHIO RICURVATO: Iperestensione del ginocchio oltre i 180. PIEDE PIATTO: Appiattimento della concavità mediale della pianta del piede. PIEDE VALGO: Posizione viziata del piede in pronazione. PIEDE VARO: Posizione viziata del piede in supinazione. Le alterazioni morfologiche si definiscono: Atteggiamenti viziati: difetti del portamento correggibili volontariamente. Paramorfismi: difetti del portamento, che senza alcuna modificazione ossea, alterano l armonico sviluppo dell organismo. Sono difetti lievi che se ben curati non comportano alcun problema. Dismorfismi: alterazioni strutturali ossee e muscolo-legamentose che inducono atteggiamenti posturali errati non reversibili.
12 PATOLOGIE DELL ETA EVOLUTIVA Ampio gruppo di forme morbose a localizzazione intra od extra articolare che colpiscono quasi sempre un solo segmento scheletrico, durante le fasi di maturazione ed accrescimento. Sono caratterizzate da benignità del decorso e buona evoluzione degli esiti. Insorgono in età variabile dai 7 ai 14 anni in funzione del grado di maturità ossea e del tipo di sollecitazione ricevuta (microtraumatismi) Malattia di Scheuermann (osteocondrosi vertebrale giovanile) Malattia di Panner (osteocondrosi del condilo omerale) Malattia di Freiberg (osteocondrosi della testa del II metatarso) Malattia di Osgood-Schlatter (apofisite tibiale prossimale) Malattia di Sinding-Larsen-Johansson (polo inf. Rotuleo) Malattia di Sevres (osteocondrosi del calcagno) Malattia di Perthes (necrosi asettica della testa del femore) Sintomi: Dolore al movimento accentuato da traumi compressivi/contusivi sulla parte dolente. Talora dolore anche a riposo Terapia Riposo funzionale Antinfiammatori locali o sistemici se necessario
13 TRAUMI ACUTI: Distacchi apofisari di bacino (tuberosità ischiatica NATI) (spina iliaca antero inferiore SIAI) (spina iliaca antero superiore SIAS) Sono eventi traumatici acuti che insorgono durante l attività dei muscoli interessati Evocano sempre vivo dolore e immediata impotenza funzionale (sono come le fratture) Impongono immediato intervento medico Disturbi e ritardi del ciclo mestruale (amenorrea) nelle femmine Disturbi del comportamento alimentare fino all anoressia (nelle femmine ma anche nei maschi)
14 La colonna ed il peso della cartella: un rapporto controverso Sollecitazioni anormali su un rachide normale Sollecitazioni normali su un rachide anormale La scoliosi e la cartella Ipercifosi, iperlordosi e dorso piatto Il mal di schiena La postura prolungata scorretta imposta dal banco rispetto allo sforzo della cartella
15 DOMANDE Può provocare più danni un peso di una certa intensità, ma portato per brevi momenti, o uno più ridotto ( solo il proprio corpo) portato in maniera errata per molte ore al giorno? Non potremmo ipotizzare che il primo possa divenire allenante ed il secondo invece possa risultare dannoso?
16 RISPOSTE Sarebbe meglio smettere di preoccuparsi del peso dei libri nelle cartelle, trasferendo sull'aspetto meccanico quella che probabilmente è soprattutto una legittima preoccupazione dei genitori che temono le difficoltà culturali che sui libri i propri figli possono incontrare. Viceversa, ben più preoccupante è la postura prolungata curva sui libri, magari anche lodata in famiglia per l'indubbia positività in termini scolastici, ma sicuramente da biasimare per i rischi cui viene sottoposta la colonna. E per eliminare questi inutili danni è sufficiente alternare con frequenza (ogni minuti) una breve pausa di movimento e controllare il corretto assetto sul banco di scuola.
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18 IL DECALOGO DELLO ZAINETTO Consigli utili e ragionevoli per tutti Al momento dell'acquisto ricordarsi che: Lo zaino è "come un vestito": controllare che la taglia non sia enorme Uno zaino di grandi dimensioni sarà probabilmente uno zaino di grande peso Gli zaini con aperture a soffietto offrono un maggior volume e danno un maggiore sbilanciamento posteriore Uno zaino senza schienale provoca un accumulo del peso verso il basso (effetto "sacco di patate") Anche lo zainetto a vuoto ha un suo peso che contribuisce al totale Le bretelle devono essere ampie ed imbottite E' sempre meglio che ci sia una cintura addominale con fibbia E' opportuno che ci sia una solida e confortevole maniglia
19 IL DECALOGO DELLO ZAINETTO Modalità d'uso: Riempire lo zainetto partendo dallo schienale con i libri più grandi e pesanti e continuando con libri, quaderni o altro di dimensioni, volume e peso minore Indossare lo zainetto utilizzando entrambe le bretelle Regolare bene e sempre le fibbie delle bretelle Ricordarsi di usare sempre e bene la cintura di fissaggio addominale Lo schienale rigido dovrà essere sempre aderente alla schiena La parte inferiore dello zainetto indossato non deve oltrepassare la linea delle anche Saltuariamente si può usare lo zainetto, se il suo peso non è eccessivo, come cartella utilizzando l'apposita maniglia
20 IL DECALOGO DELLO ZAINETTO Cosa evitare: Portare lo zainetto su una spalla sola Sovraccaricarlo con materiale non necessario Sollevarlo rapidamente Correre con lo zainetto in spalla "Tirare" un compagno per lo zainetto
21 Principali alterazioni dell apparato muscolo-scheletrico nell età evolutiva BENEFICI E VANTAGGI DELL'ALLENAMENTO SCOLIOSI: Deviazione in senso laterale e rotatorio della colonna. CIFOSI: Aumento della curvatura dorsale fisiologica della colonna. LORDOSI: Aumento della curva lombare fisiologica della colonna: SPORTIVOAPPARATO DORSO PIATTO: Diminuzione delle curve lordotica e cifotica fisiologiche. SCAPOLE ALATE: Abnorme sporgenza del margine vertebrale delle scapole. MUSCOLO-SCHELETRICO GINOCCHIO VALGO: Deviazione verso l esterno dell asse verticale della gamba. GINOCCHIO VARO: Deviazione verso l interno dell asse verticale della gamba. GINOCCHIO RICURVATO: 1) Postura Iperestensione corretta del ginocchio oltre i 180. PIEDE PIATTO: Appiattimento della concavità mediale della pianta del piede. PIEDE VALGO: Posizione viziata del piede in pronazione. PIEDE VARO: Posizione viziata del piede in supinazione. 2) Masse muscolari simmetricamente toniche Le alterazioni morfologiche si definiscono: Atteggiamenti viziati: difetti del portamento correggibili volontariamente. Paramorfismi: difetti del portamento, che senza alcuna modificazione ossea, alterano l armonico sviluppo 3) Migliore dell organismo. Sono mobilità difetti lievi che articolare se ben curati non comportano alcun problema. Dismorfismi: alterazioni strutturali ossee e muscolo-legamentose che inducono atteggiamenti posturali errati non reversibili.
22 PARAMORFISMI DELL'APPARATO CARDIO- RESPIRATORIO 1) Tachicardia da esercizio 2) Gittata sistolica ridotta 3) Circolazione periferica inadeguata alle richieste 4) Pressione arteriosa media inadeguata alle richieste 5) Potenza aerobica ridotta 6) Volumi polmonari ridotti 7) Tachipnea da esercizio BENEFICI E VANTAGGI DELL'ALLENAMENTO SPORTIVO SULL APPARATO CARDIO-RESPIRATORIO 1) Bradicardia 2) Rapido recupero dopo sforzo 3) Valida gittata sistolica 4) Pressione arteriosa favorevole 5) Incremento dell'irrorazione periferica (capillarizzazione) 6) Facilitato ritorno venoso 7) Incremento della potenza aerobica 8) Bradipnea 9) Rapida normalizzazione dopo sforzo della frequenza respiratoria 10) Incremento dei volumi polmonari
23 PARAMORFISMI METABOLICI 1) Rapporto pondo-staturale sfavorevole 2) Alterazione del feed-back diencefalico relativo all'appetito 3) Sovrappeso corporeo 4) Alterazione del metabolismo glicidico 5) Alterazione del metabolismo lipidico BENEFICI E VANTAGGI DELL'ALLENAMENTO SPORTIVO SUL SISTEMA ENDOCRINO-METABOLICO 1) Aumento del metabolismo basale e del dispendio energetico 2) Rapporto pondo-staturale favorevole 3) Aumento della massa magra attiva e corrispondente riduzione della massa grassa passiva 4) Regolazione del feed-back diencefalico con controllo dell'appetito 5) Corretto assetto lipidico 6) Fisiologica risposta neuroendocrina (incremento delle catecolamine, del GH, del TSH, dell'acth)
24 PARAMORFISMI PSICOLOGICI 1) Instabilità emotiva 2) Bugie 3) Balbuzie 4) Onicofagia 5)Disorganizzazione del tempo libero 6) Ridotta socialità BENEFICI E VANTAGGI DELL'ALLENAMENTO SPORTIVO su PERSONALITÀ E COMPORTAMENTO 1) Buon controllo emotivo 2) Buona adattabilità 3) Buona capacità di socializzazione 4) Maggiore tolleranza alle frustrazioni 5) Valida autostima
25 CONTENUTI DELL'ATTIVITA' DI FORMAZIONE E DELLE COMPETIZIONI 6-8 ANNI - Esercizi formativi con carattere di gioco (correre, saltare, superare ostacoli, arrampicarsi, nuotare, ecc.) - Giochi collettivi ( staffette comprese) - Giochi sportivi con regole semplificate - Acrobatica elementare ed esercizi per lo sviluppo dell equilibrio (pattinare, andare in bicicletta, sciare, andature su cordoli, assi, ecc.) - Esercizi di flessibilità. Le competizioni si confondono con le altre attività e sono, comunque, scelte tra esse. Non ci sono competizioni specialistiche. In teoria, non si ripete due volte la stessa occasione di gara ANNI - Esercizi di ginnastica formativa (preparazione fisica a carico naturale) - Esercizi formativi individuali con carattere di gioco come nella fascia precedente - Giochi sportivi con regole semplificate - Acrobatica elementare ed esercizi per lo sviluppo dell equilibrio (pattinare, andare in bicicletta, sciare, andature su cordoli, assi, ecc.) - Esercizi di flessibilità. Le competizioni si confondono con le altre attività e sono, comunque, scelte tra esse. Non ci sono competizioni in cui ci si specializza.
26 CONTENUTI DELL'ATTIVITA' DI FORMAZIONE E DELLE COMPETIZIONI ANNI - Addestramento tecnico soprattutto in forma globale - Elementi di ginnastica formativa (preparazione a carico naturale) - Giochi sportivi con regole effettive - Forme più complesse di acrobatica ed esercizi più complessi per lo sviluppo dell equilibrio - Esercizi di flessibilità - Esercizi formativi individuali (scelta più ristretta rispetto alla gamma indicata per la fascia precedente). Comincia a delinearsi la tendenza verso un tipo di sport e a delimitarsi il numero delle specialità in cui competere. La competizione è ancora uno dei mezzi di allenamento e di formazione ANNI - Addestramento tecnico in forma analitica e globale, comprendente anche esercizi di gara - Preparazione fisica generale a carico naturale e altri mezzi di allenamento per le qualità complementari (esercizi generali) - Preparazione fisica specifica (esercizi speciali) - Altri mezzi di allenamento delle qualità fondamentali - Esercizi di flessibilità - Giochi sportivi che presentino, dal punto di vista delle qualità fisiche richieste, la maggiore attinenza con la specialità sportiva prescelta. Per le competizioni la scelta è delimitata e mirata, con elementi di policoncorrenza.
27 Nelle fasce giovanili assume una notevole importanza il LAVORO MULTILATERALE, che consiste in un insieme di esercitazioni razionalmente strutturate per una crescita psichica e fisica generale, il tutto orientato verso una ben precisa meta. La multilateralità si articola in sequenza temporale come: - MULTILATERALITA' ESTENSIVA, adatta alle prime fasce di età in quanto rivolta all acquisizione del più ampio patrimonio possibile di strutture motorie ed esaltazione delle capacità motorie; - MULTILATERALITA' INTENSIVA, adatta alle fasce di età che si affacciano all agonismo, ove l utilizzo della gamma più specifica dei mezzi e dei metodi di allenamento (addestramento) si struttura progressivamente e gradualmente per formare l atleta di alto livello. L approccio multilaterale nella formazione giovanile può essere una validissima arma contro i pericoli insiti nella specializzazione precoce, ovvero un prematuro intervento unilaterale tendente ad esasperare gli aspetti specifici della disciplina praticata.
28 QUALE SPORT A QUALE ETÀ? Se è vero che l attività motoria e sportiva apporta notevoli benefici a livello fisico e psichico è anche vero che una SPECIALIZZAZIONE PRECOCE può comportare seri rischi come: - la trasformazione e specializzazione precoce degli organi e apparati più sollecitati; - la perdita di interesse a causa della monotona ripetitività delle esercitazioni proposte.
29 CONSEGUENZA: - la stagnazione delle prestazioni in quanto l atleta possiede un ristretto bagaglio di schemi motori e quindi riesce ad operare solo in determinate situazioni standardizzate; - la facilità di traumi all apparato locomotore in quanto il sistema muscolare presenta squilibri, spesso notevoli, tra le varie regioni del corpo; - soprattutto nelle discipline con gesto asimmetrico possono sorgere o accentuarsi gli atteggiamenti viziati e predisporre ai paramorfismi; - l abbandono precoce della disciplina praticata per mancanza di nuovi stimoli motori e psicologici. Il principale obiettivo della preparazione sportiva giovanile dovrebbe essere quello di una costruzione di base delle capacità motorie, ovvero dello sviluppo armonico generale del fisico, in un contesto di educazione e formazione della personalità Solo nel rispetto delle leggi che regolano l accrescimento fisiologico e psicologico è possibile garantire al fanciullo, e quindi al futuro atleta, i benefici effetti di una sana attività fisica ed il risultato sportivo.
30 Quando è meglio cominciare? Quali sono i benefici ed i rischi sport-correlati? Esaminiamo gli sport più praticati.
31 CALCIO Qual è l'età più idonea per cominciare? Per tirare un calcio al pallone basta mantenersi in piedi (anche bambini molto piccoli imparano rapidamente questo gesto sportivo!), ma per fare una partita bisogna essere un po' più grandi. Le Scuole Calcio accettano iscrizioni dai 6 anni in poi. Quali sono i benefici per i bambini? Il calcio migliora le capacità aerobiche e quindi la resistenza agli sforzi prolungati. Ma soprattutto, come tutti gli sport di squadra, favorisce la socializzazione Le precauzioni Se il bambino è sano non esistono problemi. Essendo però uno sport in cui si può cadere ed esiste la possibilità di contrasti con l'avversario c'è il rischio di contusioni e, più raramente, distorsioni e fratture. Anche il terreno su cui si gioca può essere importante per la frequenza di questi traumi (il terreno sintetico del Calcio a 5 è sicuramente più "rischioso") L'età giusta per cominciare l'agonismo La Federazione Italiana Gioco Calcio permette di disputare un primo campionato a 8 anni, nella categoria "Pulcini". Ci sono scuole calcio che organizzano tornei e partite anche in età inferiore, ma è meglio non esagerare. Tuttavia secondo le normative in vigore l età di inizio dell attività agonistica è 12 anni
32 PALLAVOLO Qual è l'età più idonea per cominciare? Con un filo o una rete si può cominciare molto presto. Il minivolley accetta iscrizioni dai 9-10 anni in poi, ma le scuole di pallavolo iscrivono bambini anche di 6-8 anni. Quali sono i benefici per i bambini? La pallavolo migliora le capacità anaerobiche e quindi la velocità e la potenza muscolare; migliora la coordinazione motoria ed è uno sport di "allungamento" benefico per la colonna vertebrale. Ma soprattutto, come tutti gli sport di squadra, favorisce la socializzazione. Le precauzioni Se il bambino è sano non esistono problemi. L'unica precauzione è quella legata ai salti ripetuti (sovraccarico per colonna e ginocchio) ed ai rischi di distorsione che comunque, viste le modalità di gioco dei bambini, sono poco importanti. L'età giusta per cominciare l'agonismo La Federazione Italiana Pallavolo permette di disputare il primo vero campionato, dopo il minivolley, a 12 anni (Under 14).
33 NUOTO Qual è l'età più idonea per cominciare? L'acqua è l'ambiente naturale dei neonati, che hanno "nuotato" per 9 mesi nel ventre della mamma. L'ambientamento in acqua può pertanto iniziare molto presto, ma i primi corsi di nuoto "veri" iniziano a 3 anni Quali sono i benefici per i bambini? In acqua la forza di gravità è ridotta e il nuoto (a livello non agonistico) è consigliato per correggere le posizioni errate che possono causare scoliosi o altre patologie scheletriche (non dobbiamo dimenticare però che a livello agonistico, quando l'impegno diventa elevato, il nuoto può favorire in soggetti portatori di scoliosi l'evoluzione della stessa e quindi l'atleta deve essere seguito molto attentamente per evitare queste problematiche). L'ambiente caldo-umido giova alla salute di soffre di asma. Le precauzioni L'acqua può far paura: evitiamo situazioni che possano spaventare i bambini, facendoli allontanare per sempre da questo sport. Attenzione alle patologie dell'apparato otorinolaringoiatrico (otiti ecc.) spesso favorite dall'ambiente in cui si pratica il nuoto. L'età giusta per cominciare l'agonismo Sono ammessi alle gare in "corsia" le bambine di 8 anni ed i bambini di 9. Questa differenza si spiega con i diversi tempi di maturazione fisica caratteristici di maschi e femmine.
34 TENNIS Qual è l'età più idonea per cominciare? Si può cominciare tra i 5 e i 7 anni ma solo con racchette specifiche ed affiancando al tennis attività di "compenso" che stimolino i distretti del corpo meno sollecitati. Quali sono i benefici per i bambini? I bambini si divertono molto e questo è già un buon motivo. Dal punto di vista atletico sviluppa le capacità aerobiche e la coordinazione. Richiede inoltre grandi capacità di concentrazione concorrendo a sviluppare questa qualità psicologica. Le precauzioni È considerato uno sport "asimmetrico" e quindi potrebbe causare squilibri scheletrici e muscolari; per ovviare a ciò è importante prevedere attività di "compensazione". L'età giusta per cominciare l'agonismo I primi tornei si possono disputare a 8 anni, ma l età prevista dalla FIT per l inizio dell agonismo è 10 anni Per i più piccoli, comunque maggiori di 5 anni, ci sono le partite di "mini tennis", su campi di dimensioni ridotte.
35 SCI Qual è l'età più idonea per cominciare? Le prime discese possono iniziare a 3 anni; anche se lo sci è molto tecnico, i bambini non hanno problemi con gli sci ai piedi. I movimenti richiesti risultano molto naturali anche per i più piccoli. Quali sono i benefici per i bambini? L'alta quota e l'aria pura migliorano le capacità respiratorie dei bambini. Le attività svolte migliorano la coordinazione, la forza muscolare e la reattività. Le precauzioni I rischi maggiori sono le cadute. Meglio evitare per i più piccoli (sia per il rischio di traumi sia per le paure che potrebbero derivarne) i pendii troppo ripidi e la velocità elevata. L'età giusta per cominciare l'agonismo La Federazione Italiana Sci ammette alle prime gare di slalom solo i bambini over 9 anni, Per le gare di discesa libera bisogna attendere i 14 anni.
36 PALLACANESTRO Qual è l'età più idonea per cominciare? Il mini basket può essere praticato a partire dai sei anni Quali sono i benefici per i bambini? La pallacanestro migliora le capacità sia aerobiche (resistenza) che anaerobiche e quindi la velocità e la potenza muscolare; migliora la coordinazione motoria. E uno sport di "allungamento" benefico per la colonna vertebrale e migliora il tono della muscolatura del tronco e degli arti superiori. Inoltre, come tutti gli sport di squadra, favorisce la socializzazione. Le precauzioni I rischi maggiori sono I traumi distorsivi-contusivi alle dita delle mani e alle caviglie. L'età giusta per cominciare l'agonismo La FIP prevede l inizio dell atività agonistica all età di 12 anni
37 GINNASTICA / DANZA Qual è l'età più idonea per cominciare? L'età iniziale è quella compresa tra 4 e 5 anni, quando elasticità e mobilità articolare sono molto alte e la coordinazione può ancora migliorare con l'allenamento. Quali sono i benefici per i bambini? Sono sport completi, che sviluppano in modo simmetrico tutta la muscolatura corporea e aumentano agilità e destrezza nei bambini. Sono per questo anche attività propedeutiche a molti altri sport. Le precauzioni Sono sconsigliati solo in caso di gravi alterazioni della colonna vertebrale. Occorre dosare le sollecitazioni sugli arti superiori e inserire esercizi di compenso che contrastino l iperlordosi lombare L'età giusta per cominciare l'agonismo A 8 anni si può cominciare a gareggiare nella ginnastica. Per la danza l'attività agonistica inizia più tardi: a 12 anni; non ci sono differenze tra maschi e femmine che possono gareggiare in coppia.
38 Frequenza settimanale di lavoro e durata di una seduta di allenamento (*) ETÀ (anni) NUMERO DI SEDUTE SETTIMANALI DURATA DI OGNI SEDUTA (minuti) (*) 2 sedute settimanali sono il minimo indispensabile per indurre adattamenti apprezzabili Esempio di organizzazione di una seduta di allenamento PARTE PREPARATORIA 1) Riscaldamento generale: vari esercizi a carico naturale e giochi tendenti a preparare l'organismo, in particolare l'apparato locomotore, al carico di allenamento. La durata del riscaldamento generale dura circa minuti. 2) Riscaldamento specifico: esercizi simili o uguali ai gesti tecnici che si andranno ad eseguire, con la variante di una minore intensità. PARTE FONDAMENTALE 1) Apprendimento e perfezionamento delle tecniche attinenti la disciplina sportiva prescelta. 2) Esercizi e giochi di sviluppo delle capacità motorie. PARTE CONCLUSIVA 1) Esercizi di allungamento e mobilità articolare. 2) Esercizi di respirazione e rilassamento.
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