Scritto da Webmaster Lunedì 30 Gennaio :09 - Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Gennaio :27

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1 Il nido costituisce quasi sempre il primo distacco tra il bambino e la sua famiglia. L inserimento in un ambiente nuovo, pieno di nuovi stimoli in cui sono presenti altri bambini e adulti non conosciuti. Il bambino è spesso inizialmente ambivalente nei confronti della situazione nuova: ne è attratto e tenta di esplorare e al tempo stesso ma è spaventato dalla novità e ricerca la figura familiare. E importante quindi che tra educatrici e genitori si crei un rapporto di fiducia e dialogo. L INSERIMENTO Per rendere meno traumatico il passaggio dalla famiglia al nido è importante che la mamma trascorra i primi giorni al nido con il proprio figlio. L inserimento non è importante solo per il bambino ma anche per la mamma che avrà modo di conoscere le persone che si occuperanno del proprio figlio e i ritmi di lavoro del nido. Per le educatrici la presenza della mamma è importante per conoscere le abitudini del bimbo e per creare un clima familiare e rassicurante. 1 / 5

2 LA FIGURA DI RIFERIMENTO Ad ogni bimbo in inserimento verrà affiancata una figura di riferimento che seguirà il bambino in questa delicata fase di distacco dalla famioglia. Il bambino può comunque decidere di attaccarsi ad un altra educatrice o indifferentemente a tutte le componenti dello staff. LA GIORNATA TIPO E LE ROUTINES Accoglienza e gioco libero Riordino e merenda Cambio pannolini e igiene personale Attività del giorno e riposino dei piccoli Riordino e preparazione per il pranzo Pranzo Cambio pannolini e igiene personale Gioco libero e uscita Le routines sono i momenti quotidiani di cura di bambino. 2 / 5

3 Il cambio è la cura base per i bimbi del nido e non è importante solo dal punto di vista igienico perché i piccoli imparano a conoscere le figure che si occupano di lui e anche a riconoscere i propri oggetti. Questo momento si lega al gioco, allo scambio verbale e alle coccole tra educatrice e bambino in rapporto uno a uno. Merenda e pranzo è il momento preferito da molti bambini. I più piccoli vengono imboccati mentre i più grandi invogliati a mangiare da soli ( anche se sporcano o pasticciano). Di solito mangiano prima i piccoli e poi i grandi.i momenti dell attesa sono scanditi da storie canti e musica. I bambini non sono forzati nell alimentazione. Può capitare che nelle prime settimane i bimbi si rifiutino di mangiare ma finito il periodo di ambientamento i piccoli cominciano ad alimentarsi regolarmente assaggiando anche certi cibi che magari a casa rifiutano. I bimbi più grandi vengono responsabilizzati con piccoli lavoretti. Il sonno è fondamentale per un corretto equilibrio psico-fisico del bambino. Per i piccoli è previsto un riposino tra le dieci e mezzogiorno ma i bimbi possono dormire in qualsiasi momento se qualora ne avvertissero la necessità. Con l ingresso al nido, molti bambini perdono l abitudine al riposino mattutino perché presi da giochi e attività. Di solito compensano questa perdita con un sonno più lungo nel pomeriggio. LE ATTIVITA Cosa fanno i bimbi al nido? Le attività sono molteplici. Attività senso-motorie per stimolare la conoscenza del proprio corpo e portare i bambini a una sempre maggiore consapevolezza dello stesso. Proponendo ai bimbi semplici percorsi, essi imparano a orientarsi nello spazio, a coordinare e controllare sempre di più i movimenti, a mettere in atto nuovi schemi motori (saltare, strisciare, gattonare, rotolarsi, dondolarsi...). Il materiale potrà essere più o meno strutturato a seconda del tipo di gioco e prevede stoffe, cilindri e parallelepipedi, cerchi, corde, palle di diversa dimensione, cuscini e tunnel. 3 / 5

4 Attività di gioco simbolico e di imitazione per offrire ai bimbi la possibilità di riprodurre le azioni vissute quotidianamente nell ambiente familiare. Esempi possono essere il gioco della cucina, l accudimento delle bambole ecc... Attività cognitive Sono sempre presenti perché il bambino sviluppa la sua intelligenza sperimentando la realtà. Attività specificatamente cognitive utilizzano giochi come incastri, puzzle, costruzioni. Anche nel gioco apparentemente libero i bimbi imparano da soli o con l aiuto degli adulti a realizzare seriazioni, relazioni ecc... Attività di manipolazione con materiale informe come pongo, creta, pasta di sale, per sviluppare e stimolare il controllo manuale, la coordinazione, la comprensione di concetti quali forma, grandezza, spazio, volume e peso. Attività grafico-pittoriche per permettere ai bambini di esprimere, attraverso i colori e le forme, la personale interpretazione della realtà, la proiezione delle proprie esperienze, idee e desideri. I bambini, oltre a poter dipingere con mani e piedi, avranno a disposizione svariati materiali (pennarelli, pastelli, matite, gessetti, pennelli, rulli, timbrini, spugne, cannucce...) che diventeranno strumenti ad uso della fantasia. Giochi euristici alla scoperta di svariati materiali (carta, acqua, pasta, colori ) per dare la possibilità di giocare scoprendo, esplorando, pasticciando e sperimentando le svariate trasformazioni dei diversi materiali. Per esempio il cestino dei tesori, la scatola azzurra. Giochi musicali Presuppongono l uso la voce e del corpo. I bambini amano cantare, ballare e utilizzare oggetti di uso quotidiano per produrre suoni. Si mira anche a sviluppare l ascolto e si invitano i piccoli a riconoscere i suoni della natura, della casa, della città. Tutti questi aspetti vengono sintetizzati in un progetto annuale che viene stilato dalle educatricia ppena conclusi gli inserimenti e dopo aver osservato il gruppo e le sue dinamiche. 4 / 5

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