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1 Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e per i Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera "Cesare Musatti" La scuola che costruisce il tuo Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) a. s

2 INDICE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA p. 3 PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO p. 5 L OFFERTA FORMATIVA Finalità generali dell Istituto Gli obiettivi educativi dei Dipartimenti Gli obiettivi didattici e formativi trasversali e integrati Una struttura e una didattica nuove La progettazione didattica e la valutazione degli apprendimenti Verso un curricolo verticale d istituto I curricula dell Istituto I corsi serali Competenze generali e d indirizzo LA SCUOLA IN CHIARO Organigramma e Dirigenza L Istituto in numeri, gli orari e le risorse I Regolamenti della comunità scolastica I tempi della scuola I contatti e i rapporti con le famiglie L iscrizione p. 7 p. 8 p. 9 p. 10 p. 13 p. 14 p. 16 p. 25 p. 27 p. 38 p. 46 p. 48 p. 49 p. 50 p. 52 IL PIANO DI AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA I progetti, i concorsi Il Progetto d Istituto: l ampliamento dell offerta formativa Eventi, concorsi, stage e Alternanza Scuola/Lavoro Competenze e BES Alternativa alla Religione Cattolica Svipuppo delle risorse: la formazione docente Rapporti con il territorio e Comitato Tecnico Scientifico (CTS) Monitoraggio del POF: verso l autovalutazione d Istituto p. 54 p. 55 p. 68 p. 69 p. 70 p. 70 p. 72 p. 73 LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE Carattere formativo della valutazione Tabelle di valutazione Valutazione delle competenze Certificazione delle competenze Criteri per gli scrutini finali e Debiti Criteri per l attribuzione dei crediti Valutazione Stage e Alternanza Scuola/Lavoro Valutazione del comportamento con griglia Esame di Stato con griglie di valutazione prove p. 74 p. 77 p. 78 p. 81 p. 82 p. 83 p. 85 p. 87 p. 88 APPENDICE Patto di corresponsabilità Allegati: Protocollo di accoglienza per alunni con disabilità Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri p. 98 2

3 Il Piano dell Offerta Formativa Il POF è Il POF è Il documento costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell Istituto di cui esplicita la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa, adottata nell'ambito della sua autonomia. (DPR 275\99, art.3) Il documento con il quale l Istituto, in modo agile ma completo, offre alle famiglie degli alunni uno strumento per orientarsi tra i suoi indirizzi e la sua offerta formativa. Il POF è Il documento che armonizza gli interventi educativi, didattici e organizzativi dell Istituto, in sintonia con la Costituzione Italiana e le linee ministeriali. Adottato dal Consiglio d Istituto Piano dell Offerta formativa Deliberato dal Collegio dei docenti 3

4 Il Piano dell Offerta Formativa I.P. C. Musatti Informa le famiglie e tutti gli interessati sull identità della scuola e consente il dialogo e il confronto per il miglioramento dell offerta formativa e dei servizi. Garantisce un organizzazione più funzionale e armonica dell Istituto, secondo i bisogni di alunni e famiglie. Rinvia alla modulistica, ai piani didattici e ai Regolamenti che disciplinano la vita della scuola e di tutte le sue componenti: studenti, docenti e personale ATA. Dichiara i suoi principi ispiratori e, integrandosi con la documentazione contenuta nel sito dell Istituto, esplicita la qualità dell offerta formativa e l apertura al territorio. 4

5 PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO L Istituto Professionale di Stato Cesare Musatti, autonomo dal 1988, è intitolato al fondatore della psico-analisi italiana, nativo di Dolo, la cittadina in cui la scuola ha sede. Dolo, situato tra Padova e Venezia, fa parte della Riviera del Brenta, zona di notevole interesse turistico, grazie alla vicinanza delle due città storiche e alla presenza di numerose Ville venete, cui si affianca un vivace distretto produttivo industriale e artigianale: il Distretto della calzatura della Riviera del Brenta, costituito da un migliaio di piccole e medie imprese legate alla progettazione, produzione e commercializzazione della scarpa di alta qualità. Dolo, in particolare, ospita importanti servizi al cittadino come il presidio ospedaliero e strutture culturali come l ex Macello. Nel tempo l Istituto ha adeguato il proprio Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) alla realtà economica del territorio, preparando i propri studenti ad affrontare il mondo del lavoro con competenze specifiche nei campi amministrativo e della contabilità, informatico, linguistico, turistico, alberghiero e ristorativo. Il Collegio dei docenti - specializzato sul piano culturale e metodologico-didattico oltre che aggiornato sul piano professionale - ha garantito negli anni la personalizzazione dei percorsi formativi dell Istituto per coniugare cultura, cittadinanza e professionalità. Nato come Commerciale e Turistico, sempre attento ai cambiamenti sia del mondo del lavoro sia della società globalizzata nonché degli stili cognitivi e comunicativi delle giovani generazioni, otto anni fa l Istituto ha affiancato ai precedenti indirizzi di studio anche quello Alberghiero, che ha colmano una grave lacuna del Distretto scolastico dolese. Dal 2009 perciò l'istituto è membro del Consorzio degli Istituti Alberghieri del Veneto e della Rete Nazionale degli Istituti alberghieri (Re.Na.I.A.); fa parte inoltre dell'associazione Europea delle Scuole Alberghiere e per il Turismo AEHT. In collaborazione con gli altri Istituti Alberghieri del Veneto, costituitisi in Consorzio per lo Sviluppo e la Formazione delle Nuove Professioni, anche la nostra scuola, in stretta relazione con la differenziata realtà socioeconomica del territorio, offre ai propri studenti competenze professionali di qualità, contribuendo a rivitalizzare in un ottica aperta e moderna le tradizioni culturali, turistiche ed enogastronomiche venete. 5

6 Qualificatosi nel territorio anche per la sua vocazione inclusiva e interculturale e per l accoglienza degli alunni con disabilità, oggi l Istituto si articola in due indirizzi: SERVIZI COMMERCIALI, settore AZIENDALE, che comprende un corso diurno e uno serale per adulti e studenti lavoratori. SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITÀ ALBERGHIERA, una realtà nata otto anni fa e ormai consolidata nella Riviera del Brenta, con un bacino d utenza in espansione. Dal al corso diurno, infatti, si è affiancato un corso serale per studenti-lavoratori cui, dall a. s si è aggiunta l opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali, che amplia la già ricca offerta dell indirizzo che si suddivide in tre articolazioni: Enogastronomia (anche Pasticceria), Sala e Vendita, Accoglienza turistica. Attualmente l Istituto - codice meccanografico VERH03000V - ha due sedi: una sede centrale in Via Rinascita, 3 a Dolo, Tel Fax una sede succursale in Via Curzio Frasio, nella cittadella scolastica dolese delle scuole secondarie di II grado, Tel info@istitutomusatti.it - sito web: Nell a. s. 2013/2014, per rispondere all aumento della popolazione scolastica, in entrambe le sedi sono stati realizzati dalla Provincia di Venezia importanti interventi di ampliamento e di ristrutturazione edilizia (aumento del numero di aule, dei laboratori enogastronomici e degli spazi per i docenti), nonché di ammodernamento degli arredi. Rilevanti anche i lavori di pulizia delle pareti delle aule della sede, avvenuti con l ausilio di genitori e studenti, segnale del condiviso interesse per l Istituto, considerato BENE COMUNE da qualificare anche nelle strutture e nell ambiente, elementi fondamentali per il benessere a scuola. 6

7 L OFFERTA FORMATIVA Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio se si combina il fare con il parlare di quello che si è fatto e con il riflettere su quanto si è fatto. Seymour Papert LE FINALITÀ GENERALI DELL ISTITUTO Nelle scuole del secondo ciclo di istruzione le finalità (D.L. 226/2005) sono: a) Crescita educativa, culturale e professionale dei giovani. b) Sviluppo dell autonoma capacità di giudizio. c) Esercizio della responsabilità personale e sociale. Nel nostro Istituto le finalità condivise e concordate sono: Realizzare il pieno diritto all apprendimento e promuovere il successo formativo di tutte le studentesse e gli studenti, in base ai principi di uguaglianza, imparzialità, accoglienza, inclusione e integrazione; Accompagnare le studentesse e gli studenti nella crescita, favorendo la realizzazione e la crescita personale, la cittadinanza attiva e l integrazione, la capacità di inserimento professionale; Realizzare il pieno ed integrale sviluppo delle studentesse e degli studenti prevenendo il disagio giovanile; Sviluppare le competenze cognitive, operative e relazionali adeguate alle aspirazioni professionali delle studentesse e degli studenti; Sviluppare conoscenze e competenze tecnico-professionali che rendano le studentesse e gli studenti capaci di affrontare un impegno lavorativo; Promuovere le attività di integrazione scuola-lavoro adatte al contesto, sotto forma di stage e alternanza, ed il più proficuo legame tra scuola e territorio secondo la 7

8 domanda delle famiglie, le caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti e del mondo delle professioni; Sviluppare la capacità di lavorare in modo autonomo, sia individualmente sia all'interno di un gruppo; Promuovere la prosecuzione dei percorsi formativi delle studentesse e degli studenti con adeguato orientamento (università, istituti tecnico superiori, corsi di formazione post-diploma); Migliorare l'efficacia dei processi di insegnamento e di apprendimento. GLI OBIETTIVI EDUCATIVI DEI DIPARTIMENTI Gli obiettivi educativi dell'istituto da un lato assumono la centralità dello studente nei processi di insegnamento/apprendimento insieme con la dimensione emotiva dello sviluppo cognitivo, dall'altro fondano l'azione educativa sulla qualità delle relazioni tra insegnanti e studenti e sulla peer education. 1. Fare acquisire gli strumenti culturali e critici necessari per orientarsi nella complessità del mondo contemporaneo. 2. Formare competenze stabili, trasferibili anche al non noto, in un ottica di Long-Life Learning, ossia di apprendimento permanente. 3. Valorizzare il protagonismo degli studenti in attività espressivo-creative, nello sport, nei progetti implicanti relazioni cooperative tra pari. 4. Formare alla cultura del lavoro attraverso lo studio, l esperienza pratica, la riflessione, la simulazione d impresa e le attività laboratoriali, gli stage e l Alternanza Scuola/Lavoro. 8

9 5. Aprirsi al nuovo per cercare le risposte più adatte ai propri bisogni, per studiare le esigenze mutevoli dell economia, del mercato del lavoro, dei rapporti sociali. 6. Fornire gli strumenti conoscitivi per avere consapevolezza della propria identità individuale e sociale. 7. Considerare la diversità come valore; diffondere l interculturalità; curare l integrazione degli alunni con disabilità, riflettere sugli stereotipi di genere. GLI OBIETTIVI DIDATTICI E FORMATIVI TRASVERSALI E INTEGRATI 1. Formare tecnici del settore amministrativo-aziendale e del settore alberghiero ristorativo e turistico, che sappiano inserirsi in contesti aziendali o di lavoro autonomo con competenza. 2. Potenziare le competenze comunicative nelle forme scritte, orali e grafiche, anche attraverso gli strumenti digitali. 3. Potenziare le competenze logico-matematiche e, più in generale, le capacità di utilizzare il metodo matematicoscientifico per comprendere e interpretare la realtà. 4. Acquisire conoscenze e competenze professionali attraverso le diverse attività laboratoriali. 5. Sviluppare la motivazione e contrastare l insuccesso, anche attraverso l individualizzazione e la personalizzazione dei percorsi. 6. Innovare la didattica mediante l integrazione delle discipline negli Assi culturali e lo sviluppo di competenzechiave di cittadinanza. 7. Far conoscere il valore aggiunto delle nuove tecnologie e della Rete e insegnare a utilizzarli con consapevolezza critica e responsabilità. 8. Incentivare le eccellenze e sostenere percorsi di recupero. 9. Valorizzare le discipline strategiche nell ottica della formazione permanente. 10. Valorizzare lo studio delle lingue straniere e i contatti tra le culture di diversi Paesi. 11. Avvicinare alla lettura, in particolare a quella letteraria, per sviluppare il senso critico e la capacità di riflettere sul mondo e sugli altri. 12. Aggiornare i percorsi formativi delle diverse discipline in sintonia con le nuove figure professionali. 13. Rinforzare la formazione storico-civica e culturale, oltre che professionale, e sottolineare le competenze trasversali ai due ambiti. 14. Promuovere progressivamente l autonomia per la risoluzione dei problemi. 15. Valorizzare i servizi alla persona per un armoniosa crescita globale: curare l orientamento, sviluppare la consapevolezza di sé e l educazione alla salute. In sintonia con le indicazioni europee tutte le discipline, inoltre, contribuiscono allo sviluppo delle competenze di cittadinanza che dal 2007 declinano nella scuola italiana le otto competenze per l apprendimento permanente, raccomandate dal Parlamento europeo e dal Consiglio d Europa e ora ampiamente integrate nella didattica per 9

10 competenze delle Linee guida per gli Istituti Professionali. Competenze di cittadinanza (2007) Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l'informazione Competenze-chiave Consiglio d Europa (2006) 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale UNA STRUTTURA E UNA DIDATTICA NUOVE Con la recente riforma dei Professionali anche il nostro Istituto ha adottato la dinamica integrazione tra l Area di istruzione generale e le Aree di indirizzo, questo perché «conoscenze ed abilità delle discipline generali e di indirizzo vengono ulteriormente sviluppate e potenziate attraverso la reciproca valorizzazione della loro dimensione praticofunzionale e teorico-culturale». Allo stesso modo, si sono introdotte nella pratica didattica la metodologia laboratoriale e attiva e la progettazione-valutazione per competenze, fondate su conoscenze e abilità trasversali. (cfr. i modelli dei piani di lavoro). Nello schema sono riportate le altre novità che connotano l apertura della scuola al mondo del lavoro e al territorio, con cui mantiene collegamenti organici. 10

11 I corsi, inoltre, sono stati ristrutturati in due bienni e un quinto anno conclusivo: il primo biennio dedicato all acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l assolvimento dell obbligo di istruzione e agli apprendimenti che introducono progressivamente alle specializzazioni di indirizzo; il secondo biennio e il quinto anno dedicati all approfondimento professionale attraverso l articolazione degli insegnamenti di indirizzo nelle opzioni richieste dal territorio, dal mondo del lavoro e delle professioni. Nel primo biennio, dunque, l Istituto offre a tutti gli studenti e le studentesse una formazione culturale di base, ma le discipline di indirizzo sono già presenti in questo segmento del curricolo in funzione orientativa; nel secondo biennio e nel quinto anno, con gli approfondimenti necessari per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro, si sviluppano sia le conoscenze sia le abilità sia le competenze. Alla loro acquisizione concorrono gli stage nelle classi seconde e terze - e l Alternanza Scuola/Lavoro, che impegna gli studenti per circa quattro settimane tra il secondo anno del II biennio e il V anno. In entrambi i casi si tratta di esperienze altamente formative che introducono gradualmente gli allievi nel mondo del lavoro, offrendo loro l opportunità di conoscere da vicino l ambiente delle imprese, delle aziende, degli alberghi o dei ristoranti, di provarne i ritmi, di sperimentarne problematiche e operatività. A poco a poco, seguiti da tutor interni e aziendali, essi imparano così a gestire i rapporti interpersonali fuori dalla scuola e verificano e ampliano le competenze. La complessità del reale e del mondo del lavoro, in particolare nel terziario, è oggi tale da richiedere una formazione non più esclusivamente professionale né astrattamente "culturale", ma capace di unire entrambi gli aspetti, affiancando al "sapere", alle conoscenze basilari delle discipline, il "saper fare" (ovvero saper progettare - organizzare - gestire) e il "saper essere" autonomi e responsabili, al fine di inserire i giovani in un percorso continuo di apprendimento e qualificazione. Pertanto nel piano di studi, i saperi delle diverse discipline si integrano con l'obiettivo di sviluppare le capacità comunicative, relazionali, organizzative e gestionali: competenze professionali innanzitutto, ma anche consapevolezza delle ragioni scientifiche delle procedure adottate, conoscenza delle lingue moderne e della comunicazione scritta anche attraverso l uso delle tecnologie digitali. 11

12 Un ruolo educativo di rilievo è riconosciuto ai seguenti ambiti: cultura della legalità e cittadinanza; conoscenza dell ambiente e del territorio; formazione della sicurezza; prevenzione del disagio adolescenziale e peer education; I risultati di apprendimento attesi a conclusione dei percorsi quinquennali di studio nel nostro Istituto sono coerenti con la finalità di consentire ai giovani diplomati di agire con autonomia e responsabilità e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi. Per l Istituto è dunque imprescindibile facilitare l acquisizione di apprendimenti efficaci mediante approcci fondati sull osservazione del reale e sull esperienza, in grado di mobilitare tutte le risorse costitutive della competenza, evidenziate nello schema riportato sotto. Acquisite dagli studenti nell intero percorso di studio, le competenze sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli Assi culturali dell obbligo di istruzione (Asse dei linguaggi, Asse matematico, Asse scientifico-tecnologico, Asse storico-sociale), progressivamente potenziati, che si declinano in modo integrato, in direzione interdisciplinare e civico-culturale. Le discipline di indirizzo concorrono, in linea con le indicazioni europee, a educare all imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento, all iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all assunzione di comportamenti socialmente responsabili. 12

13 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA E LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La Commissione per il coordinamento didattico, formato dai coordinatori di tutte le discipline, e i Dipartimenti, strutturati per discipline e per assi culturali, nel corso degli ultimi anni si sono impegnati ad elaborare e a realizzare per il primo e per il secondo biennio: programmazioni trasversali agli Assi Culturali, centrate da un lato sulle competenze chiave di cittadinanza, dall altro sulle competenze professionalizzanti; schede comuni per la progettazione disciplinare, differenziate per primo e secondo biennio, per i progetti di classe e per quelli destinati all ampliamento dell offerta formativa; griglie condivise per la valutazione delle verifiche sommative e degli apprendimenti degli studenti; unità di apprendimento (UdA) trasversali per il primo biennio e per il secondo biennio; attività di potenziamento delle competenze comunicative nelle lingue comunitarie (tedesco, inglese, francese e spagnolo) sia attraverso UdA trasversali, finalizzate all acquisizione del lessico professionale, legato alle articolazioni presenti nell Istituto, in tutte le lingue straniere, sia attraverso percorsi di co-docenza durante le lezioni laboratoriali di Accoglienza turistica e di Sala e vendita; obiettivi minimi su cui calibrare il livello soglia per la sufficienza e per valutare i percorsi formativi individualizzati; prove comuni per classi parallele (test d ingresso; simulazioni prove INVALSI; prove in uscita) di Italiano, Matematica e Lingue straniere; simulazioni comuni per tutte le quinte delle prove dell Esame di Stato; percorsi di potenziamento delle competenze di base (linguistico-matematiche) per tutte le classi seconde, al fine di migliorare gli esiti delle valutazioni esterne e garantire a studenti e studentesse l equità dei risultati (proposta della Commissione interna INVALSI). 13

14 L approfondimento eo la documentazione relativa a questi ambiti sono reperibili nelle pagine successive oppure nel sito dell Istituto. VERSO UN CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO Dall a. s. 2012/2013, l Istituto ha avviato il ripensamento del proprio curricolo. Di seguito si riportano i risultati già conclusi o in fase di elaborazione: curricolo verticale, in particolare nelle materie d indirizzo ma non solo, volto alla selezione dei diversi saperi disciplinari sia per raccordarli internamente, in vista della definizione di un coerente profilo d uscita; sia per evitare ridondanze e sovrapposizioni inutili soprattutto in considerazione della riduzione delle ore di laboratorio nelle discipline d indirizzo attuata dalla Riforma. A questo scopo, i Dipartimenti delle materie d indirizzo (Cucina, Sala e Vendita, Accoglienza turistica) hanno intrapreso congiuntamente la selezione dei contenuti, degli obiettivi e dei traguardi di apprendimento per le varie classi e per i diversi anni di corso. In questo modo, sono stati definiti argomenti e attività obbligatori, opzionali ed elettivi che con nettezza caratterizzano il curricolo d Istituto, potenziato attraverso l ampliamento dell offerta formativa. Il lavoro di elaborazione del curricolo verticale si sta completando per tutte le altre discipline d indirizzo e generali (cfr. p. 33); Progetto d istituto per l ampliamento dell offerta formativa, da parte di una Commissione coordinata dalle docenti di una Funzione Strumentale ad hoc, al fine sia di rendere evidente a famiglie e studenti la specificità della scuola la sua mission sia di scegliere per ogni classe e per ogni anno progetti, attività e visite coerenti con gli obiettivi di apprendimento e convergenti sui traguardi formativi indicati nei progetti dei singoli Consigli di Classe; progetti di utilizzo della flessibilità oraria (progetto accoglienza , recupero e potenziamento delle competenze di base); ipotesi di utilizzo del 20 % del monte ore nel II biennio (in attesa del monitoraggio ministeriale dei curricola riformati), già attuato per la prima classe del II Biennio e attualmente in fase di elaborazione per la seconda e per l ultimo anno, in sintonia con le proposte avanzate dalla Re.Na.I.A. (Rete Nazionale Istituti Alberghieri). Nella tabella si riportano gli indicatori e i criteri che orientano i Dipartimenti nella selezione dei saperi e nel loro adattamento alle peculiarità del contesto e delle risorse materiali e professionali dell Istituto: 14

15 Indicatori di qualità per la selezione dei contenuti disciplinari Coerenza con i traguardi formativi di ogni anno di corso e con gli altri ambiti della programmazione trasversale; Contenuti disciplinari significativi, motivanti, verificabili, propedeutici al lavoro nelle classi successive; Sistematicità economicità percorsi; Fattibilità sostenibilità apprendimenti; Verificabilità apprendimenti. ed dei e degli degli Rilevanza del contenuto (attività) Rilevanza disciplinare (contenuti nodali, portanti, della disciplina) e trasversale; Rilevanza sociale (nuclei essenziali di portata culturale, utilizzabili dagli allievi per affrontare la realtà, per saperla leggere, spiegare e per affrontare problemi simili); Rilevanza psicologica (contenuti adeguati all età cognitiva ed emotiva degli allievi); Rilevanza operativa (con-tenuti e attività aperti al fare esperienza [per gli allievi] e al far fare esperienze [per i docenti]). Rilevanza del curricolo implicito e delle proposte extrascolastiche Contenuti disciplinari e proposte extrascolastiche adeguate alle situazioni di partenza e coerenti con il modello educativo prefigurato nella programmazione di Istituto e con la mission della scuola; Percorsi, progetti e contenuti definiti dai CdC, su proposte di docenti, Dipartimenti, Com-missioni, referenti di progetti, Coordinamento didattico, FS, CdD; Attività documentate nei verbali del CdD, delle Commissioni, dei Dipar-timenti, nonché nei Progetti di classe e nei Piani di lavoro dei singoli docenti. 15

16 I CURRICULA DELL ISTITUTO Dopo la riforma della scuola secondaria di II grado, che andrà a regime nell a. s , il nostro Istituto ha due indirizzi: SERVIZI COMMERCIALI SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITÀ ALBERGHIERA 32 ORE SETTIMANALI da LUNEDÌ a VENERDÌ Alla fine del quinquennio, dopo l Esame di Stato, si consegue un diploma che consente di entrare nel mondo del lavoro o di continuare gli studi nella formazione tecnica superiore (ITS) o all Università. Tutti gli indirizzi hanno un articolazione delle lezioni in 32 ore (33 ore nelle classi prime con l aggiunta di geografia generale ed economica), dal lunedì al venerdì. Nell anno scolastico si estende anche alle classi quinte ed entra a regime, in attesa di una revisione ministeriale del curricolo successiva agli esiti del previsto monitoraggio della Riforma. Con l Esame di Stato si esaurirà dunque il corso Turistico, reso inattivo dalla riforma delle scuole secondarie del II ciclo. 16

17 I SERVIZI COMMERCIALI Il Tecnico dei Servizi Commerciali ha competenze che gli consentono di operare nelle aziende del settore, sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali, sia nell attività di promozione delle vendite, anche attraverso l utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell ambito socioeconomico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. QUADRO ORARIO settimanale AREA COMUNE I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia, Cittadinanza Costituzione Lingua inglese Scienze integrate 2 2 Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica/attività alternativa Geografia generale ed economica 1 TOTALE economica AREA DI INDIRIZZO II Lingua straniera Informatica e laboratorio 2 2 Fisica 2 -- Chimica -- 2 Diritto/Economia Tecniche di comunicazione Tecniche professionali dei servizi commerciali (**) TOTALE TOTALE (**) di cui 2 ore in compresenza in laboratorio con docente tecnico pratico. 17

18 A conclusione del percorso quinquennale, il Tecnico dei Servizi commerciali è in grado di: Ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; Contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; Contribuire alla realizzazione della gestione dell area amministrativo-contabile; Contribuire alla realizzazione di attività nell area marketing; Collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; Utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; Organizzare eventi promozionali; Utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; Comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; Collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. Il diploma di Tecnico dei servizi commerciali conduce a diversi sbocchi professionali: Servizi in aziende commerciali (con mansioni contabili, amministrative, di vendita o di magazzino). Servizi medie imprese produttive locali. Servizi amministrativi presso studi professionali (assicuratori, commercialisti, avvocati, notai ). Servizi amministrativi nel pubblico impiego I SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITÀ ALBERGHIERA Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell enogastronomia e dell ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Il Diplomato è in grado di: utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; applicare le norme attinenti la conduzione dell esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all ottimizzazione della qualità del servizio; comunicare in almeno due lingue straniere; reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; 18

19 POF MUSATTI A.S attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. L indirizzo presenta le articolazioni: Enogastronomia, con l'opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali; Servizi di Sala e di Vendita; Accoglienza turistica. La specializzazione è scelta dagli allievi alla fine del primo biennio. ENOGASTRONOMIA Il Tecnico dei Servizi Enogastronomici è in grado: di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche; individuare le nuove tendenze enogastronomiche. QUADRO ORARIO settimanale (** Insegnamento del docente tecnico-pratico). AREA COMUNE I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia, Cittadinanza e Costituzione Lingua inglese Scienze integrate Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica/attività Alternativa Geografia generale ed economica TOTALE AREA DI INDIRIZZO II Lingua straniera Scienze degli alimenti (di cui 2 in compresenza) Fisica 2 - Chimica - 2 Laboratorio servizi enogastronomici settore Cucina (**) Laboratorio enogastronomico, settore Sala e Vendita (**) Laboratorio servizi di Accoglienza turistica 2 2 ACCOGLIENZA Diritto e tecniche TURISTICA amministrative della struttura ricettiva TOTALE TOTALE

20 Il diploma di Tecnico dei Servizi Enogastronomici ha come primo sbocco professionale l impiego nelle cucine delle diverse tipologie della ristorazione commerciale e collettiva. I gradi della carriera vanno da COMMIS DI CUCINA a PRIMO CHEF. PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI Il diplomato in questa opzione dell articolazione Enogastronomia è in grado di: intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno; agire con competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare. QUADRO ORARIO settimanale AREA COMUNE I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia, cittadinanza e costituzione Lingua inglese Scienze integrate Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica/attività Alternativa Geografia generale ed economica TOTALE AREA DI INDIRIZZO II Lingua straniera Scienze degli alimenti Analisi e controlli microbiologici degli alimenti (2 compresenze) compresenza) Fisica 2 - Chimica - 2 Laboratorio servizi enogastronomici settore Cucina (**) 2 2 Laboratorio enogastronomico, settore Sala e Vendita (**) 2 2 Laboratorio servizi di Accoglienza turistica 2 2 ACCOGLIENZA Laboratorio Prodotti TURISTICA dolciari Diritto e tecniche amministrative 2 2 Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi TOTALE TOTALE COMPLESSIVO (**) Insegnamento di laboratorio affidato al docente tecnico-pratico. 20

21 . Il diplomato in Prodotti dolciari artigianali e industriali trova lavoro come collaboratore nel settore enogastronomico dolciario e da forno. SERVIZI DI SALA E DI VENDITA Il Tecnico dei Servizi di Sala e Vendita è in grado di: svolgere attività operative e gestionali in relazione all amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. QUADRO ORARIO settimanale AREA COMUNE I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia, Cittadinanza e Costituzione Lingua inglese Scienze integrate Matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze motorie e sportive Religione cattolica/ Attività Alternativa Geografia generale ed economica TOTALE AREA DI INDIRIZZO II Lingua straniera Scienze degli alimenti (di Fisica cui 2 in compresenza) 2 -- Chimica -- 2 Laboratorio servizi enogastronomici settore Cucina (**) Laboratorio enogastronomico, settore Sala e Vendita (**) Laboratorio servizi di Accoglienza turistica ACCOGLIENZA TURISTICA Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva TOTALE TOTALE (**) insegnamento di laboratorio affidato al docente tecnico-pratico

22 Il Tecnico alla sala e alla vendita s inserisce come barista o come addetto alla sala in aziende di ristorazione come ristoranti tradizionali, ristoranti gourmet, ristoranti per banchetti, ristoranti d albergo ed in esercizi pubblici di vendita: bar, pub, enoteche. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle articolazioni Enogastronomia e Servizi di Sala e di Vendita, acquisiscono le seguenti competenze: Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche; Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. ACCOGLIENZA TURISTICA Il Tecnico dell Accoglienza turistica è in grado di: intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. QUADRO ORARIO settimanale AREA COMUNE I II III IV V Lingua e letteratura italiana Storia, Cittadinanza e Costituzione Lingua inglese Scienze integrate Matematica Diritto ed economia Scienze motorie e sportive Religione cattolica/attività Alternativa Geografia generale ed economica TOTALE AREA DI INDIRIZZO II Lingua straniera Scienze degli alimenti (2 in compresenza) Fisica Chimica Laboratorio servizi enogastronomici settore Cucina (**)

23 Laboratorio enogastronomico, settore Sala e Vendita (**) Laboratorio servizi di Accoglienza turistica Tecniche di comunicazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva TOTALE TOTALE (**) Insegnamento di laboratorio affidato al docente tecnico-pratico. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell articolazione Accoglienza turistica acquisiscono le seguenti competenze: Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storicoartistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. Sovrintendere all organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. Il diploma di Tecnico dell Accoglienza Turistica consente di lavorare come Receptionist e come addetto ai servizi turistici in azienda e negli alberghi. 23

24 Laboratori d indirizzo All interno dei diversi laboratori, in cui sono obbligatorie le divise e la stretta osservanza delle norme igieniche e di sicurezza, lo studente deve dimostrare di: POF MUSATTI A.S Conoscere i reparti e la struttura alberghiera, l arredo e le attrezzature; Conoscere la terminologia tecnica delle attrezzature e usarle in modo appropriato; Sapersi collocare all interno di una brigata di sala, di cucina, di segreteria, conoscendo le precise funzioni tecnico-professionali di ogni suo componente e il contributo che ogni figura deve dare all organizzazione generale del lavoro; Raggiungere capacità di autodisciplina e autocontrollo, oltre che di collaborazione e di interscambio con gli altri componenti; Saper sviluppare le proprie capacità di comunicazione con i clienti nelle simulazioni professionali. AUTONOMIA SCOLASTICA E CURRICOLO D ISTITUTO Relativamente alla flessibilità, all autonomia didattica e all utilizzo del curricolo, definiti dal D.P.R. 275/1999 e dal D.P.R. 87/2010, sono attualmente in corso di elaborazione alcune ipotesi per sviluppare il curricolo dei Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità alberghiera, per potenziarne l efficacia professionale e culturale, in sinergia con le esigenze del territorio e il miglioramento dei profili in uscita. Tuttavia si decide di rinviare i cambiamenti, in attesa degli esiti del monitoraggio ministeriale sull applicazione delle Linee guida per i Professionali. All inizio dell a. s , studenti e famiglie verranno informati tramite dépliant e incontri sui progetti che prevedono forme di flessibilità oraria. Un vademecum sarà consegnato pure ai nuovi docenti, affinché siano messi al corrente della progettazione comune, dei criteri e delle griglie di valutazione condivisi, della selezione di contenuti, obiettivi e traguardi e dei Regolamenti dell Istituto. 24

25 I CORSI SERALI PER GLI ADULTI DIPLOMA DI STATO IN QUATTRO DIVERSI INDIRIZZI: COMMERCIALE ENOGASTRONOMIA SALA E VENDITA ACCOGLIENZA TURISTICA Cl. 1 e 2 ANNO UNICO Monoennio iniziale Cl. 3 e 4 ANNO UNICO Monoennio intermedio Cl. 5 ANNO CONCLUSIVO ESAME DI STATO DIPLOMA DI TECNICO SERVIZI COMMERCIALI SERVIZI DI ENOGASTONOMIA SERVIZI DI SALA E VENDITA SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA ACCESSO A TUTTE LE FACOLTA UNIVERSITARIE ACCESSO AI CORSI DI FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE ACCESSO AI CONCORSI PUBBLICI 25

26 Lo schema illustra la struttura dei corsi serali e tutti i suoi indirizzi. Tali corsi si rivolgono a studenti-lavoratori e adulti, ai quali offrono conoscenze culturali, competenze professionali e comunicative anche nelle lingue straniere, attraverso: piani di studi individualizzati insegnamenti per moduli riconoscimento dei crediti acquisiti attraverso precedenti studi, attività lavorative ed esperienze coerenti con l indirizzo (crediti formali, informali e non formali) lezioni serali distribuite su 5 giorni settimanali. Le lezioni si svolgono nel periodo compreso tra settembre e giugno, dal lunedì al venerdì, in orario serale, articolandosi, a seconda dei giorni e delle classi frequentate, dalle ore alle ore All inizio dei corsi, gli insegnanti incontrano gli studenti per presentare le attività didattiche in programma. I corsi serali, dopo il diploma di valenza europea, consentono di acquisire i seguenti titoli: TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE TECNICO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI TECNICO DI SALA BAR TECNICO DI ACCOGLIENZA TURISTICA Il Corso serale consente a coloro che sono già in possesso di altri titoli scolastici, acquisiti in scuole statali o legalmente riconosciute, di vantare crediti nel processo formativo, riducendo le materie scolastiche ed evitando la frequenza delle prime due classi, sostituite in quei casi con un monoennio comune fra tutti gli indirizzi di studio. A questo scopo uno strumento importante è il Libretto formativo del cittadino, che consente di costruire il processo che porterà alla certificazione delle competenze. Tutti i diplomi danno accesso non solo al mondo del lavoro ma anche alle facoltà universitarie o ai corsi di istruzione e formazione tecnica superiore. LE ISCRIZIONI AI CORSI SERALI SI CHIUDONO IL 31 MAGGIO 2014 Per iscriversi rivolgersi direttamente alla segreteria della scuola ORARIO DI SEGRETERIA TUTTE LE MATTINE ORE MERCOLEDI DALLE ALLE (NEI MESI DI LUGLIO E AGOSTO LA SEGRETERIA È APERTA SOLO AL MATTINO DAL LUNEDI AL VENERDI) 26

27 L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI NEI CORSI SERALI Nella Riviera del Brenta, come si è detto, l Istituto costituisce un punto di riferimento per adulti, lavoratori e giovani almeno di 16 anni che vogliano rientrare nel sistema dell istruzione. Alla flessibilità dei piani di studio si associano innovazioni didattiche ed organizzative che pongono il nostro istituto in rete con enti ed istituzioni dedite alla formazione degli adulti (corsi EDA, Educazione degli adulti); sono abituali inoltre i contatti con le aziende per i tirocini. Iniziative culturali ed interculturali, alfabetizzazione degli immigrati non italofoni, iniziative di potenziamento linguistico contribuiscono ad arricchire l offerta formativa. Le scelte metodologiche operate e attuate diffusamente nell EdA, sin dal 1997/98, trovano conferma nelle indicazioni della normativa più recente: ricorso a procedure che richiamano i concetti di accoglienza, bilancio di competenze, lettura dei bisogni dichiarati e inespressi, orientamento, patto formativo, riorientamento, accompagnamento; affermarsi di didattiche attive che segnano il passaggio dai programmi alla programmazione, dalla specificità delle discipline agli assi culturali; competenze declinate in termini di abilità, capacità e conoscenze. L elaborazione di moduli e di unità di apprendimento, non necessariamente sequenziali, oggi trovano un rafforzamento nella prescrizione di profili didattici coerenti con le otto competenze chiave richiamate dall Europa e con le competenze di cittadinanza richiamate dall obbligo d istruzione, ai fini dell equivalenza formativa di tutti i percorsi. I percorsi modulari, flessibili e reticolari hanno come focus non soltanto i contenuti, ma anche e soprattutto le competenze. Esse costituiscono il punto di partenza per la personalizzazione dei percorsi e contemporaneamente inducono a riflettere sulle metodologie per acquisirne di nuove, nell ambito dei risultati attesi e individuare le modalità per renderle operative. I modelli tradizionali, ancorati alla centralità del docente e all apprendimento per discipline, scandito in anni scolastici, cede il posto alla sperimentazione di itinerari che puntano sul coinvolgimento attivo dei soggetti, che sperimentano percorsi diversi e alternativi, coerenti con la disponibilità e le capacità di apprendimento personali. 27

28 COMPETENZE IN USCITA ALLA FINE DEL V ANNO Vengono qui riportati i quadri di sintesi delle più rilevanti competenze dell Area comune e dell Area d indirizzo elaborati dalla Commissione di Coordinamento Didattico sulla base delle riflessioni dei Dipartimenti disciplinari che lo studente dell I.P. C. MUSATTI deve possedere alla fine del Quinto anno AREA DI ISTRUZIONE GENERALE COMUNE AI DUE INDIRIZZI I Biennio: 593 ore II Biennio: 396 ore Lingua e letteratura italiana Storia, Cittadinanza Costituzione Lingua inglese Scienze integrate Matematica Diritto ed economia Scienze motorie e sportive Religione cattolica/attività alternativa Geografia generale ed economica AREE Indicatori di Competenza Descrizione degli indicatori di competenza Area degli Apprendimenti Comprendere Esporre Intendere il significato complessivo di un testo, orale e scritto, decodificandone i linguaggi specifici e riconoscendone informazioni, tipologie e strutture nei contesti di riferimento. Intendere altresì il linguaggio della matematica, delle scienze, del diritto, dell economia e della tecnologia. Organizzare la comunicazione dei contenuti attraverso l uso del lessico specifico delle discipline e sostenendo l interazione comunicativa nei suoi aspetti verbali e non verbali, anche utilizzando le tecnologie informatiche. 28

29 Riconoscere Correlare POF MUSATTI A.S Il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali. Gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell espressività corporea e l importanza dell attività motoria per il benessere individuale e collettivo. Definire rapporti e relazioni implicite esistenti tra testi, temi, fenomeni, sistemi geografici, economici e antropici riconoscendone e valorizzandone i legami interdisciplinari e/o interculturale in una prospettiva sincronica e diacronica. Area della Rielaborazione Area dell azione e della Progettazione autonoma Interpretare Valutare Redigere Utilizzare/Applicare Risolvere Costruire Formulare giudizi che denotino capacità di rielaborazione personale. Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerente con la carta costituzionale e con i diritti umani Relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo. Concetti e strategie delle diverse discipline per investigare la realtà e le situazioni problematiche. La rete e gli strumenti digitali per approfondimenti disciplinari. Metodologie e tecniche conosciute per progettare. Gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Elaborare ipotesi e strategie risolutive, applicandole alla specificità dei problemi e dei loro contesti di riferimento. Ipotizzare, nei diversi ambiti disciplinari, strategie per affrontare e risolvere problemi non noti. Realizzare personali percorsi di studio, utilizzando le cognizioni culturali acquisite e le competenze laboratoriali per elaborare testi, sistemi operativi, soluzioni pratiche a problemi professionali nuovi, modelli interpretativi della realtà circostante. A seguire si dà un esempio di rubrica delle competenze relative alle Lingue Moderne. 29

30 Per la declinazione analitica delle competenze delle altre discipline e per i diversi segmenti del curricolo si veda la PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE per COMPETENZE sul sito della scuola, dove sono disponibili anche gli OBIETTIVI MINIMI concordati nei Dipartimenti. SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA Indicatori di Competenza QUADRO DELLE COMPETENZE PER LE LINGUE STRANIERE Descrizione degli indicatori di competenza Comprendere Esporre Correlare Interpretare Risolvere Intendere il senso generale e cogliere le informazioni specifiche di testi di interesse quotidiano, personale, di attualità, trasmessi attraverso canali diversificati (discorsi, film, notiziari, conferenze, etc.), e di testi di carattere settoriale relativi allo specifico percorso di studio. Produrre testi utilizzando strutture linguistiche appropriate alle diverse situazioni e scopi comunicativi; sapersi orientare nell interazione comunicativa in vari ambiti e contesti di studio e professionali, utilizzando anche i linguaggi settoriali delle lingue straniere. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Saper definire le relazioni interne ad uno o più testi, ed esterne tra testo e contesto; cogliere i legami che si possono stabilire con le altre discipline. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Rielaborare autonomamente i contenuti attraverso un fondato utilizzo di strumenti critici, pertinenti processi di analisi e di sintesi, lessico specifico. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. Essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato. Cogliere le costanti che caratterizzano i vari generi di messaggio ed orientarsi per superare le difficoltà di tipo interpretativo e comunicativo. Utilizzare le reti e gli strumenti della comunicazione multimediale e digitale nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. 30

31 Costruire Organizzare piani di lavoro e produrre testi strutturati e coesi, secondo i vincoli dei diversi scopi comunicativi. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell esercizio del proprio ruolo. 31

32 AREE D INDIRIZZO I Biennio: 495 ore II Biennio: 561 ore Le proposte relative all indirizzo per l Enogastronomia e l Ospitalità alberghiera tengono conto anche della proposta della Re.Na.I. (Rete Nazionale Istituti Alberghieri): su questo sfondo, che nell articolazione dei percorsi didattici contempla l interdisciplinarità anche con materie dell Area generale, ogni Dipartimento ha personalizzato competenze e scansioni temporali in relazione al primo e al secondo biennio. Ecco dunque come si presenta il curricolo d Istituto relativamente ai traguardi formativi (abilità e competenze) delle discipline d indirizzo: ENOGASTRONOMIA - SALA E VENDITA 1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turisticoalberghiera. I Biennio II Biennio V anno I Biennio II Biennio V anno 3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. I Biennio II Biennio V anno 4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera 5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. 6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. 7. Intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici (Enogastronomia) I Biennio II Biennio V anno I Biennio II Biennio V anno I Biennio II Biennio V anno II Biennio V anno 7. Svolgere attività operative e gestionali in relazione all amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici. (Sala e Vendita) 8. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico II Biennio V anno 32

33 9. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 10. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. II Biennio V anno II Biennio V anno ACCOGLIENZA TURISTICA Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. I Biennio II Biennio V anno Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. I Biennio II Biennio V anno I Biennio II Biennio V anno Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. I Biennio II Biennio V anno I Biennio II Biennio V anno I Biennio II Biennio V anno II Biennio V anno Adeguare la produzione e dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistico, culturali e enogastronomiche. Sovrintendere all organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turisticoalberghiere. II Biennio V anno II Biennio V anno II Biennio V anno 33

34 SERVIZI COMMERCIALI 1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali. I Biennio II Biennio 2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture V anno organizzative aziendali. 3. Svolgere attività connesse all attuazione delle rilevazioni aziendali con l utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore. 4.Ccontribuire alla realizzazione dell amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente. 5. Interagire nell area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità. 6. Interagire nell area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction. 7 Applicare gli strumenti e i sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati. 8. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l uso di strumenti informatici e telematici. 9. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. 10. Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. 11. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. 12. Attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio 34

35 Nell ambito di ciascuna competenza, nei materiali elaborati dai Dipartimenti si fa riferimento sia alla selezione dei saperi essenziali sia agli argomenti ritenuti indispensabili al raggiungimento degli obiettivi minimi suddivisi per anni di corso. Come esempio del lavoro svolto, e consultabile nel sito dell Istituto alla voce Scelte curricolari e nuclei essenziali, si riporta la tabella relativa a Sala e Vendita - per le materie d indirizzo-, e a Matematica, disciplina dell area generale. SALA E VENDITA: SAPERI, ABILITÀ, PROCESSI - Norme sulla prevenzione antinfortunistica. L applicazione corretta e aggiornata della normativa in materia di sicurezza. - Individuare nella legislazione di pubblica sicurezza e custodia dei valori, le responsabilità dell addetto alla vendita. - Le aziende di produzione e vendita di servizi enogastronomici e turistici: tipologie e caratteristiche. - Lessico professionale. - Mise en place speciali, apparecchiature a tema della sala, buffet dell aperitivo, delle insalate ed altri generi. Trancio di carne, pesci, crostacei, dessert. - Preparazione di piatti alla lampada e altri piatti. - Il servizio delle bevande. Realizzazione di cocktail internazionali. - Il buono comanda e le operazioni di cassa. Tecnica di stesura delle ricette di bevande. - Il menu come strumento di comunicazione interno (produzione) ed esterno (vendita). - La modulistica impiegata nella comunicazione all interno del reparto e fra reparti differenti: la comanda; l ordine d acquisto; il buono di prelevamento. - La comunicazione: elementi, funzioni e strumenti; stili comunicativi; ascolto attivo e interazione. - Elementi di comunicazione del menù per la ottimizzazione della qualità del servizio. - I rapporti dei reparti di vendita con la clientela, e i fornitori (modulistica). - Il territorio, la tradizione agroalimentare come cultura da portare a tavola. - Valorizzare i prodotti tipici conoscendo la filiera di prodotto. - Storia dell alimentazione e dei principali personaggi dell enogastronomia. - Tipologie dei servizi ristorativi, tendenze della gastronomia. - Il cibo come alimento e prodotto culturale. - I marchi di qualità, i sistemi di tutela e gli alimenti di eccellenza del territorio I Competenza II Competenza III Competenza IV Competenza - Le regole di sicurezza alimentare nei differenti contesti operativi. - Il pacchetto igiene, il sistema HACCP e le disposizioni legislative in materia. - La tracciabilità degli alimenti e la sicurezza alimentare. V Competenza 35

36 - Pianificazione della fasi operative per ottimizzare la produzione di beni e servizi, con ottica gestionale di analisi dei costi. - Tecnica di settore in relazione al compito da svolgere. - Organizzazione della produzione di beni e servizi per regole. - Lineamenti di organizzazione del lavoro. - La gestione delle merci, dall ordinazione fino all utilizzazione. - I criteri per la definizione del prezzo di vendita dei prodotti enogastronomici. VI Competenza Le tecniche di servizio e di conoscenza enogastronomica, adattandole all offerta culinaria nel rispetto di tutte le fasi di accoglienza e gestione del ciclo cliente. Gli stili di servizio e le tecniche specifiche di settore. Il ciclo cliente nelle aziende enogastronomiche: gestione delle prenotazioni, accoglienza, interazioni durante la permanenza e gestione dei reclami. La presentazione del conto e l incasso. Le tecniche di cottura degli alimenti e le modificazioni chimiche e fisiche riscontrabili negli alimenti. Caratteristiche dell enogastronomia regionale, nazionale e internazionale. Le decorazioni e la presentazione dei piatti. - Gli accostamenti gastronomici e i principi di una corretta alimentazione. - La classificazione degli alimenti e delle bevande. - I criteri di qualità degli alimenti, con l uso di schede descrittive. - Le bevande: caratteristiche merceologiche, chimico-fisiche e nutrizionali. - La produzione e la classificazione di vino e birra. - L analisi organolettica del vino. Enografia nazionale. Enologia e abbinamento cibo-vino. - La lista, il menu e la carta dei vini con criterio di equilibrio alimentare, nel rispetto delle regole tecniche, che faccia cogliere al cliente l identità del locale per la soddisfazione del servizio scelto. - Le funzioni, i tipi e le regole di costruzione di menù e carte. - Analisi e strategie nella gestione del menù e delle carta. VII Competenza VIII Competenza IX Competenza - Le dinamiche del mercato delle aziende enogastronomiche per adeguare la produzione alle esigenze della clientela. - Il mercato enogastronomico e i suoi principali segmenti. - L andamento degli stili alimentari e dei consumi locali, nazionali e internazionali. X Competenza 36

37 MATEMATICA: OBIETTIVI E CONTENUTI MINIMI L alunno dovrà essere in grado di: - eseguire le quattro operazioni con numeri interi e razionali - operare con le proprietà delle potenze - operare con semplici calcoli percentuali - operare con monomi e polinomi - riconoscere e sviluppare i principali prodotti notevoli - risolvere semplici equazioni di primo grado intere in una incognita - risolvere semplici sistemi di due equazioni in due incognite, applicando almeno uno dei metodi risolutivi studiati - comprendere il testo di un problema - descrivere un indagine statistica - riconoscere le principali figure geometriche piane L alunno dovrà essere in grado di: - Scomporre semplici polinomi in fattori; - Operare con semplici frazioni algebriche; Risolvere semplici equazioni di primo grado intere e frazionarie; - Risolvere semplici sistemi di primo grado utilizzando almeno uno dei metodi studiati; - Definire un radicale; - Risolvere semplici equazioni di secondo grado complete ed incomplete spurie e pure; - Risolvere semplici disequazioni; - Comprendere il testo di un problema; - Sviluppare il procedimento risolutivo di semplici problemi; - Condurre un indagine statistica; - Riconoscere le proprietà delle principali figure geometriche piane. L alunno dovrà essere in grado di: Classe I Classe II Classe III - Risolvere disequazioni e sistemi di disequazioni algebriche razionali intere e fratte di primo e di secondo grado in una incognita; - Rappresentare i punti e le rette sul piano cartesiano; - Dare rappresentazione grafica sul piano cartesiano di una parabola; - Individuare il dominio di semplici funzioni; - Riconoscere grafico e proprietà notevoli di funzioni logaritmiche, esponenziali e sinusoidali. 37

38 L alunno dovrà essere in grado di: POF MUSATTI A.S Classe IV - Determinare il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi coordinati di semplici funzioni razionali ed irrazionali intere e fratte; - Calcolare semplici limiti di funzioni razionali ed irrazionali intere e fratte; - Conoscere le principali regole di derivazione e saperle applicare in casi semplici; - Studiare la monotonia di semplici funzioni razionali; - Studiare la concavità di semplici funzioni razionali; - Sviluppare lo studio completo di semplici funzioni razionali; - Analizzare il grafico di una funzione e dedurne informazioni sulle sue caratteristiche. L alunno dovrà essere in grado di: Classe V - Conoscere le principali regole di integrazione e saperle applicare in casi semplici; - Determinare l area di semplici figure piane; - Determinare gli indici di variabilità di semplici distribuzioni; - Calcolare la probabilità in casi semplici; - Conoscere il significato di permutazione. 38

39 LA SCUOLA IN CHIARO DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Rachele Scandella D. S. G. A. Anna Rizzo Assicura la gestione unitaria dell Istituto... È legale rappresentante dell Istituto. È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. È responsabile dei risultati del servizio. È titolare delle relazioni sindacali a livello di Istituto. Ha autonomi poteri di direzione e coordinamento. Organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia Promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. Il Direttore dei servizi generali e amministrativi sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l organizzazione. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Ai sensi e per gli effetti dell art. 25 bis D. L.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative. COLLABORATORI D.S. 39

40 Prof.ssa Sonia Flospergher (Vicario) Sostituzione del Dirigente Scolastico in sua assenza, con firma degli atti relativi e con lettura della posta ordinaria con la delega di tutte le funzioni dirigenziali tranne l attività negoziale con deposito della firma presso l Ufficio Postale e la Banca Cassiera; Firma dei permessi giornalieri di entrata e/o uscita anticipata e/o posticipata degli studenti; Rapporti con studenti, genitori; Coordinamento delle attività didattiche: diffusione di informazioni tra gli studenti e tra i docenti, agevolazione dei rapporti tra i colleghi e le famiglie degli studenti, collegamento con il Dirigente Scolastico; Coadiuva il D.S. nella predisposizione del piano annuale delle attività (riunioni dei Consigli di classe, incontri con le famiglie), assemblee di classe e d Istituto; Rapporti con Enti istituzionali (su espressa delega del D.S.); Programmazione dell orario delle lezioni e di servizio dei docenti, vigilanza sul rispetto dell orario, sostituzione dei docenti assenti; Coordinamento per l organizzazione e l utilizzo di palestre, laboratori etc. Coordinamento con il D.S. e la segreteria e preparazione per l inoltro all USP dei movimenti del personale e dell organico. Prof.ssa Marina Bosio (Collaboratore) Sostituzione del Dirigente Scolastico in sua assenza, con firma degli atti relativi e con lettura della posta ordinaria; Coadiuva il D.S. nella predisposizione del piano annuale delle attività (riunioni dei Consigli di classe, incontri con le famiglie), assemblee di classe e d Istituto; Rapporti con Enti istituzionali (su espressa delega del D.S.); Programmazione dell orario delle lezioni e di servizio dei docenti, vigilanza sul rispetto dell orario, sostituzione dei docenti assenti; Coordinamento per l organizzazione e l utilizzo di palestre, laboratori etc. Verbalizzazione del Collegio dei docenti; Firma dei permessi giornalieri di entrata e/o 40

41 uscita anticipata e/o posticipata degli studenti; Rapporti con studenti e genitori. FUNZIONI STRUMENTALI Il Collegio dei docenti per l anno scolastico in corso ha individuato sei Funzioni Strumentali: unitamente ai Collaboratori e al D.S.G.A., le FS costituiscono lo Staff di Direzione che coadiuva il D.S. per: Il coordinamento delle attività curriculari ed extracurriculari; L individuazione dei punti critici della qualità del servizio e la formulazione di proposte per la loro risoluzione; La preparazione dei lavori dei Consigli di classe e del Collegio dei Docenti; L esame delle iniziative e dei progetti presentati per il corrente anno scolastico; L attuazione di progetti di formazione, aggiornamento e addestramento professionale del personale docente ed ATA; La valorizzazione delle strutture e delle risorse strumentali dell Istituto; Il rapporto con Enti e scuole per la costituzione di reti. Area 1 Prof.ssa Cinzia Spingola Area 2 Coordinamento e gestione del Piano dell'offerta Formativa Definizione POF e Poffino anche in coordinamento con le altre Funzioni e con le Commissioni di lavoro; Coordinamento obbligo scolastico e formativo e innovazione metodologico-didattica, continuità educativa, riforma degli Istituti professionali; Predisposizione dei documenti Pof e Poffino per la pubblicazione sul sito istituzionale e per la promozione dell Istituto; Catalogazione, cura e diffusione della documentazione educativa; Predisposizione e condivisione dei questionari di valutazione del POF e coordinamento delle attività di monitoraggio. Accoglienza e orientamento in entrata e in uscita Prof.ssa Luisa Cardillo Cura dei contatti con le Scuole Secondarie di I 41

42 Area 3 POF MUSATTI A.S grado e organizzazione di occasioni d'incontro con genitori e studenti, e cura del passaggio delle informazioni; Coordinamento delle attività di open day sia interne che esterne; Cura dell'orientamento in uscita degli alunni e i rapporti con l'università ed altri Enti formativi; Partecipazione alle riunioni di coordinamento convocate dalla Rete del territorio; Convocazione e coordinamento dei lavori della commissione; Monitoraggio delle attività. Coordinamento attività e progetti del settore ristorativo e dell ospitalità alberghiera Prof.ssa Francesca Marsilli Area 4 Analisi dei bisogni formativi e di aggiornamento dei docenti dell area professionalizzante; Accoglienza dei nuovi docenti delle discipline d indirizzo; Organizzazione di progetti, iniziative ed attività dell indirizzo Alberghiero e della Ristorazione, dei rapporti tra dirigenza, segreteria, tecnici di laboratorio, enti esterni, e organizzazione e gestione di manifestazioni esterne, Rete Europea Istituti Alberghieri; Monitoraggio delle attività. Progetto d Istituto Prof.sse Luisa Gandolfo e Valeria Venneri Area 5 Proff. Riccardo Bellotto e Federico Baretta Convocazione e coordinamento della commissione per l elaborazione del progetto e del curricolo d istituto; Coordinamento di interventi e servizi per studenti; Educazione alla salute, allo sport, al rispetto dell ambiente; Educazione alla legalità; Attività legate alle problematiche adolescenziali su proposta degli Enti e delle associazioni esterne (C.I.C., Azienda sanitaria, ecc.); Partecipazione alle riunioni indette da vari Enti; Monitoraggio delle attività. Coordinamento attività e progetti formativi in rapporto con il territorio Rapporti con Enti e territorio per promuovere interventi professionalizzanti coerenti con il POF d Istituto; Organizzazione attività di Alternanza Scuola/Lavoro; 42

43 Area 6 Prof.ssa Lucia Iannelli POF MUSATTI A.S Organizzazione stage formativi; Organizzazione visite guidate presso aziende; Monitoraggio delle attività. Disabilità e disagio Delineare la strategia inclusiva dell Istituto in coerenza con il POF, al fine di realizzare a pieno il diritto all apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di disabilità e di svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Definire linee guida per la realizzazione del PEI, del PDP e delle relazioni finali. Definire i tempi e i modi del monitoraggio dell efficacia degli interventi. Partecipazione a riunioni della Rete per l integrazione. Convocazione e coordinamento del GLI e del GLHI in tutte le sue articolazioni, su delega del Dirigente scolastico. Monitoraggio delle attività. FUNZIONE Area 2. Accoglienza e orientamento in entrata e in uscita, prof.ssa Cardillo COMMISSIONI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI E COMPONENTI COMMISSIONE ORIENTAMENTO: proff. Monetti, La Spada, Iannelli, Spingola, Nicoletto Area 4. Progetto di Istituto, prof.sse Gandolfo e Venneri COMMISSIONE PROGETTO D ISTITUTO: proff. Sbrogiò, Baracco, Iannelli, Pesce, Piccolo, Bastianello, Marsilli, Urbani, Bellotto, Cardillo, Frison, Spingola, Flospergher Area 5. Coordinamento attività e progetti formativi in rapporto con il territorio, proff. Baretta e Bellotto COMMISSIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO\STAGE: proff. Bellotto (indirizzo turistico), Baretta (indirizzo ristorazione, Guarino e Polato (indirizzo aziendale), Iannelli (alunni con disabilità) AREA 6. BES Bisogni Educativi GRUPPO GLI: 43

44 Speciali, prof.ssa Iannelli POF MUSATTI A.S prof.sse Cardillo, Zani, Trambaioli, Marsilli COMMISSIONE DSA: referente prof.ssa Iannelli prof.sse Iannelli, Bosio e Flospergher COMMISSIONE STRANIERI: proff. Gasparini, Aloi, Trambaioli e Sbrogiò (referente) COMMISSIONE DISAGIO: referente prof.ssa Iannelli COMMISSIONE DISABILITÀ: prof. Aloi, referente prof.ssa Iannelli Commissione BES: prof.sse Cardillo, Marsilli, Zani, Trambaioli e Iannelli (referente) ALTRE COMMISSIONI COMMISSIONE ORARIO COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI PRIME COMMISSIONE CORSI DI RECUPERO E SPORTELLI COMMISSIONE PASSAGGI COMMISSIONE PROGETTO ASL COMMISSIONE ELETTORALE MEMBRI E REFERENTI Proff. Salvatore Guarino, Federico Baretta, Caterina Baracco (corso serale), Lucia Iannelli (sostegno) Proff. Lucia Iannelli, Emanuela Trambaioli, Luisa Cardillo, Andrea La Spada, Anna Novarese, Rita Agnelli Proff. Marina Bosio, Salvatore Guarino, Giuliana Giupponi Prof.sse Franca Sbrogiò, Caterina Baracco, Sara Spatola, Arianna Giacomin Proff. Nicoletto, Baretta, Guarino, Bosio, Di Stefano, Iannelli, Garbo, Bellotto, Martello Proff. Giorgio Polato, Cinzia Spingola RESPONSABILI DEI LABORATORI Laboratorio di sala: prof. ssa Francesca Marsilli Laboratorio di cucina: prof. Paolo Urbani 44

45 Laboratorio di ricevimento: prof. ssa Tamara Garbo Laboratori di informatica e aula multimediale: prof. Salvatore Guarino COMMISSIONE SICUREZZA COMMISSIONE HACCP REFERENTE CONSULTA ALUNNI E ORGANO DI GARANZIA COMITATO DI VALUTAZIONE TUTOR IMMISSIONI IN RUOLO COMMISSIONE PROVE INVALSI REFERENTI CLASSE VIVA GRUPPO GLHI** REFERENTE CORSO SERALE REFERENTE SCAMBI CULTURALI REFERENTI DEI DIPARTIMENTI REFERENTE COMMISSIONE DI COORDINAMENTO DIDATTICO Prof.sse Marina Bosio, Anna Piccolo, Sonia Flospergher, Lucia Iannelli Proff. Francesca Marsilli - Paolo Urbani Proff. Salvatore Guarino, Cristina Zaina Proff. Riccardo Bellotto - Sonia Flospergher - Flavia Cuniberti - Lucia Iannelli (Supplenti: prof.sse Annamaria Novarese - Lucia Pesce) Cinzia Spingola - Massimo Colombo Prof.sse Chiara Frison, Giuliana Giupponi, Rita Agnelli, Luisa Cardillo (referente) Prof.sse Sonia Flospergher, Lucia Iannelli, Sara Spatola, Luisa Cardillo, Tamara Garbo, Rita Agnelli, Claudia Zani. Prof.sse Sonia Flospergher, Marina Bosio, Lucia Iannelli, dott.ssa Piovan, sig. Spano Prof.sse Caterina Baracco (aziendale) e Franca Sbrogiò (enogastronomico) Prof. Riccardo Bellotto Lingue straniere: prof.ssa Bosio Economia-Tecniche organizzazione: prof. Guarino Lettere-Trattamento Testi-Geografia-Arte-Psicologia: prof.ssa Spingola Matematica-Informatica: prof.ssa Cardillo Scienze-Alimentazione Fisica-Chimica-Microbiologia: prof. Colombo Diritto: prof.ssa Zaina Ed. Fisica: prof.ssa Bastianello Religione: prof.ssa Monetti Accoglienza Turistica: prof.ssa Garbo Cucina: prof. Nicoletto Sala: prof. Baretta Sostegno: prof.ssa Iannelli Prof.ssa Cinzia Spingola 45

46 ** Gruppo GLHI Il gruppo di studio e di lavoro, composto da insegnanti, operatori dei servizi e genitori, ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di inclusione predisposte dal piano educativo. Agli allievi con disabilità è dedicata infatti una serie di progetti per potenziare le abilità e sostenere gli apprendimenti attraverso percorsi didattici semplificati, laboratori di multimedialità, di orientamento, di psicomotricità. Gli alunni sono seguiti dal primo al quinto anno in modo da favorire l integrazione e l inserimento lavorativo. Quest ultimo aspetto, molto importante anche come esperienza utile alla crescita, si realizza attraverso lo stage in strutture protette. L Istituto è in grado di offrire all utenza una varietà di soluzioni, grazie all esperienza degli operatori specializzati attivi nella scuola e ai consolidati rapporti con le famiglie, con enti e istituzioni, aziende e cooperative. COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE CLASSE COORDINATORE CLASSE COORDINATORE 1A LA SPADA 2E VALLE 2A SBROGIÒ 3E BARETTA 3A NICOLETTO 4 E MARSILLI 4A CUNIBERTI 5 E SIMONELLI 5A SPINGOLA 1F SPATOLA 1B VITALE 2 F BELLINATO 2B COLOMBO 4F POLATO 3B GARBO 1G TRAMBAIOLI 4B BELLOTTO 2 G VONO 5B CARDILLO I H AGNELLI 1C SPATOLA 2H BASSINI 2C ZAINA 1I RUSSO 3C FRISON 2I GIUPPONI 4C GIACOMIN 3AS BRAGATO 46

47 5C CECCARELLO 4AS SBROGIÒ 1D BOSIO 5AS BARACCO 2D 3D 4D 5D 1E DONÀ NOVARESE URBANI PICCOLO FLOSPERGHER ORARIO DELLE LEZIONI Le attività didattiche dell Istituto sono distribuite in cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì. Il sabato l Istituto è chiuso. L ingresso degli studenti avviene alle ore Le lezioni antimeridiane cominciano alle ore 8.05 e si concludono alle ore Quelle pomeridiane, che coinvolgono alcune classi per uno o due giorni a settimana, vanno dalle ore alle Ora Corso diurno 1 a 8.05 / a 9.00 / a 10.00/10.55 Intervallo 10.55/ a 11.10/ a 12.05/ a 13.05/ a 14.00/ a 14.55/ a 15.50/ a 16.45/17.40 L ISTITUTO IN NUMERI Classi Numeri di classi Numero di studenti Prime Seconde Terze (una serale) Quarte (una serale) Quinte (una serale) Totale

48 LE RISORSE POF MUSATTI A.S a. Il personale Il corpo docente è costituito da 102 insegnanti e comprende professionisti con anni di esperienza nel nostro Istituto. Vengono anche stipulate convenzioni con personale esperto esterno, al fine di arricchire ed ampliare l offerta formativa. L attuale dotazione ATA consta di n. 1 DGSA, n. 8 Assistenti Amministrativi, n. 10 Assistenti Tecnici per i laboratori di informatica, per i laboratori di cucina, sala, ricevimento e n. 12 Collaboratori Scolastici. b. Risorse finanziarie Per la realizzazione del P.O.F. l Istituto attinge a finanziamenti provenienti dal MIUR, da progetti interni e dalla realizzazione di progetti finanziati dalla Provincia, dalla Regione o dall Ufficio Scolastico Regionale. c. Strutture e strumentazione L istituto è dotato di tre laboratori di informatica collegati in rete e dotati di server. La modernissima dotazione hardwaresoftware consente di sviluppare l area tecnicoprofessionale con i programmi aziendali più aggiornati, di impiegare le tecnologie dell informazione e della comunicazione a supporto della didattica. 2 laboratori di cucina (il terzo è in fase di ultimazione), 3 di sala-bar, 2 di ricevimento alberghiero. 1 aula multimediale Palestra comune alle altre scuole della cittadella degli studi Biblioteca 3 aule per le attività di sostegno ed integrative 48

49 POF MUSATTI A.S aule dotate di LIM Laboratori di informatica Le due sale docenti dell Istituto sono dotate ciascuna di computer e di stampante, come le aule di sostegno. Aule: 14 in sede centrale, 20 nella sede della succursale I Regolamenti della comunità scolastica La vita della scuola, come ogni altra comunità è disciplinata dal REGOLAMENTO DI ISTITUTO che fa parte integrante di questo POF e che è pubblicato sul sito dell Istituto; A questo si aggiungono: a) il Patto di corresponsabilità educativa (D.P.R. 235/2007); b) il Protocollo di accoglienza per alunni con disabilità (Legge Quadro n 104/92 e Linee guida n del 24 agosto 2009); c) il Protocollo di accoglienza alunni stranieri Tutti e tre i documenti sono in appendice o allegati a questo POF. 49

50 I TEMPI DELLA SCUOLA POF MUSATTI A.S Il seguente calendario tiene conto della deliberazione della Giunta regionale n. 415 del 10 aprile Inizio attività didattica: 12 settembre 2013 Fine attività didattica: 7 giugno 2014 Festività obbligatorie o o o o o o o o o o o o tutte le domeniche il 1 novembre, festa di tutti i Santi l'8 dicembre, Immacolata Concezione (nel 2013 coincidente con la domenica) il 25 dicembre, Natale il 26 dicembre il 1 gennaio, Capodanno il 6 gennaio, Epifania il lunedì dopo Pasqua il 25 aprile, anniversario della Liberazione il 1 maggio, festa del Lavoro il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica la festa del Santo Patrono Vacanze scolastiche o o o o o o da venerdì 1 novembre a domenica 3 novembre 2013 (ponte di Ognissanti); da domenica 22 dicembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014 (vacanze natalizie); da domenica 2 a mercoledì 5 marzo 2014 compreso (carnevale e mercoledì delle Ceneri); da giovedì 17, compreso, a lunedì 21 aprile 2014 (vacanze pasquali) da venerdì 25 a domenica 27 aprile 2014 (ponte del XXV aprile) venerdì 2 maggio 2014, per delibera del Consiglio d Istituto. L esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado ha inizio con la prima prova scritta il 18 giugno 2014 alle ore La prima prova scritta suppletiva verrà svolta il 1 luglio 2014, alle ore DURATA LEZIONI: 50/60 minuti Suddivisione anno scolastico: 50

51 1 TRIMESTRE : 12 settembre - 20 dicembre PENTAMESTRE: 7 gennaio giugno 2014 I CONTATTI Sito: ORARI DI RICEVIMENTO DEL D.S. E DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA Il Dirigente Scolastico riceve preferibilmente su appuntamento, da richiedere telefonicamente in segreteria. Il DSGA riceve preferibilmente su appuntamento. La segreteria dell Istituto è articolata in 5 uffici: didattica, personale, contabilità e affari generali, protocollo, magazzino. SEGRETERIA DIDATTICA Orario di apertura dello sportello al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 10,00-12,00 Mercoledì dalle alle (sportello pomeridiano) Assistenti amministrative: Emanuela Marcomini, Loredana Mangiola, Sandra Pegoraro. SEGRETERIA PERSONALE dal lunedì al venerdì dalle 10,00-12,00 Mercoledì dalle alle (sportello pomeridiano) Assistenti amministrative: M. Rosaria Romano, Gigliola Carraro, Caterina Chiesa. SEGRETERIA PERSONALE AMMMINISTRATIVO-CONTABILE Orario di apertura dello sportello al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 10,00-12,00 Assistente amministrativa: Maura Scrima (in collaborazione con D.S.G.A. Anna Rizzo) PROTOCOLLO dal lunedì al venerdì dalle ore alle ore Assistente amministrativa: Roberta Donaggio Indirizzi: info@istitutomusatti.it verh03000v@istruzione.it 51

52 INCONTRI SCUOLA/FAMIGLIA POF MUSATTI A.S Per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, nell anno in corso, il Consiglio d Istituto, sulla base delle proposte della Dirigente Scolastica e del Collegio dei docenti, ha definito le seguenti modalità di incontro con relative scadenze: a. RICEVIMENTO INDIVIDUALE dei genitori degli alunni: in orario antimeridiano la prima e la terza settimana di ogni mese su appuntamento da fissare telefonicamente con la portineria. L orario dei singoli docenti è reperibile all indirizzo I coordinatori di classe, inoltre, avranno un incontro a gennaio 2014 con le famiglie in occasione della consegna del Documento di Valutazione; b. INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA, secondo il calendario dei Consigli di Classe; c. RICEVIMENTO GENERALE pomeridiano: due incontri, il primo il 27 novembre 2013, dalle ore alle ore 17.30; il secondo il 21 maggio 2014, dalle ore alle 17.30, entrambi rivolti a quelle famiglie che non hanno la possibilità di partecipare agli incontri antimeridiani. L appuntamento va richiesto ai singoli docenti tramite richiesta scritta sul libretto personale degli allievi. SOSPENSIONI RICEVIMENTO ANTIMERIDIANO Primo trimestre: dal 7 gennaio al 3 febbraio Pentamestre: metà del mese di maggio COMUNICAZIONE DELLE VALUTAZIONI. Le valutazioni nelle varie discipline vengono comunicate alle famiglie in modo ufficiale tramite la pagella, alla fine del primo trimestre e del pentamestre. Allo scopo di fornire alle famiglie un ulteriore informazione sull andamento del profitto in itinere, a metà del pentamestre vengono consegnate le cosiddette pagelline. Quest anno è in corso di sperimentazione in una classe (IV A) il registro elettronico che, a regime, consentirà alle famiglie di conoscere in tempo reale dati sulla frequenza, sul comportamento e sulle valutazioni dei propri figli. IL LIBRETTO DELLE COMUNICAZIONI Il libretto delle comunicazioni è un vero e proprio documento scolastico, con il timbro dell Istituto, ampliato e rinnovato nell a. s. 2013/2014. Va quindi sempre portato a scuola dagli studenti e tenuto con cura. Esso infatti è lo strumento attraverso cui si possono conoscere i regolamenti che disciplinano la vita della scuola (assenze, ritardi, giustificazioni, sanzioni, sicurezza, regolamenti dei laboratori), ma anche attraverso il quale avvengono le principali comunicazioni tra scuola e famiglia: qui devono essere scritti i permessi per entrare posticipatamente o uscire anticipatamente da scuola, le giustificazioni delle assenze, le dichiarazioni in caso di adesioni a scioperi o assenze collettive (per questo si veda anche il Regolamento). 52

53 Sul libretto devono essere trascritti dagli studenti gli avvisi da far firmare ai genitori, le eventuali note disciplinari, i voti delle verifiche, le comunicazioni dei coordinatori e dei docenti alle famiglie, le richieste di incontri pomeridiani da parte delle famiglie. ISCRIZIONI PER L A. S. 2014/2015 Le modalità di iscrizione alle classi prime, per l anno scolastico 2014/2015 sono disciplinate dalla C. M. n. 28 del 10 gennaio 2014: le domande di iscrizione possono essere presentate dal giorno 3 febbraio al 28 febbraio 2014 ed effettuate esclusivamente online sul portale del MIUR; in previsione di richieste di iscrizione in eccedenza, la scuola pubblica all albo e sul sito web della scuola i criteri di precedenza stabiliti dal Consiglio d Istituto; Le famiglie per poter effettuare l iscrizione on line devono: - individuare la scuola d interesse (anche attraverso l aiuto di Scuola in Chiaro ); - registrarsi sul sito seguendo le indicazioni presenti. La funzione di registrazione sarà attiva a partire dal 27 gennaio 2014, con anticipo rispetto all apertura delle procedure di iscrizioni on line; - compilare la domanda in tutte le sue parti. Le famiglie registrano e inviano la domanda d iscrizione alla scuola di destinazione attraverso il sistema Iscrizioni on line, raggiungibile dal sito del MIUR o, preferibilmente, dall indirizzo web in modo diretto; - il sistema Iscrizioni on line si farà carico di avvisare le famiglie, via posta elettronica, in tempo reale dell avvenuta registrazione o delle variazioni di stato della domanda. La famiglia, inoltre, attraverso una funzione web potrà in ogni momento seguire l iter della domanda inoltrata.- Si segnala che, in caso di genitori separati o divorziati con affidamento non congiunto, la domanda di iscrizione presentata on line deve essere perfezionata presso la scuola entro l avvio del nuovo anno scolastico. le famiglie prive di strumentazione informatica sono supportate dall istituto nella compilazione delle domande di iscrizione. le iscrizioni degli alunni con disabilità effettuate nella modalità on line devono essere perfezionate con la presentazione alla scuola della certificazione rilasciata dalla A.S.L. di competenza, corredata dal profilo dinamico-funzionale. le iscrizioni degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA), effettuate nella modalità on line devono essere perfezionate con la presentazione alla scuola della 53

54 POF MUSATTI A.S relativa diagnosi, rilasciata ai sensi della legge n. 170/2010 e secondo quanto previsto dall Accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2012, sul rilascio delle certificazioni; l iscrizione alla classe terza dell Istituto da parte di alunni che già frequentano il secondo anno, deve essere effettuata entro il 28 febbraio 2014, scegliendo una delle articolazioni/opzioni attivate; la scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione ai percorsi di istruzione per gli adulti è fissata al 31 maggio La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell insegnamento della Religione Cattolica viene esercitata al momento dell iscrizione, mediante la compilazione dell apposita sezione on line. La scelta ha valore per l intero corso di studi, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l anno successivo entro il termine delle iscrizioni esclusivamente su iniziativa degli interessati. La scelta di attività alternative (attività didattiche e formative; attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente; libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado; non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica) avviene all interno della scuola, utilizzando un modulo disponibile nella Segreteria alunni, all inizio dell anno scolastico. Ai primi di luglio la domanda va perfezionata nella scuola con la presentazione della documentazione di riferimento e con il pagamento del contributo scolastico, secondo gli importi indicati dalla Segreteria didattica, presso la quale si possono ritirare i bollettini postali. Per ogni richiesta, famiglie e studenti trovano la modulistica adottata dalla scuola, scaricabile al sito d Istituto. Per fissare un appuntamento telefonare alla scuola, al numero 041\

55 PIANO DI AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA I PROGETTI, I CONCORSI Come ogni anno, l Istituto ha programmato un Piano di ampliamento dell offerta formativa, in sintonia con le finalità educative e con i bisogni cognitivo-affettivi delle studentesse e degli studenti. In particolare, attività e progetti puntano a realizzare la centralità dello studente in ogni attività curricolare e extracurricolare e a sostenerne il successo scolastico e formativo senza trascurare la formazione critica necessaria a un esercizio attivo della cittadinanza. La progettualità dell Istituto dunque garantisce la realizzazione di interventi mirati, destinati sia alla formazione della persona e del cittadino sia alla crescita culturale e professionale, aprendo la scuola alla realtà esterna, favorendo occasioni di riflessione su temi e contraddizioni della società complessa e globalizzata oltre che opportunità di accesso all ambiente di lavoro, attraverso esperienze di stage e Alternanza Scuola/Lavoro. I giovani avvertono che il lavoro può costituire il punto di congiunzione tra il proprio mondo personale e la società in cui vivono e l Istituto se ne fa carico, accompagnandoli in percorsi protetti. Ecco perché le nostre iniziative educative e formative comprendono anche intese tra organismi formativi e soggetti economico-sociali delle filiere di riferimento; intese fondate soprattutto sul riconoscimento della cultura professionale, del carattere etico e culturale del lavoro. Accanto a progetti ormai storici all interno dell Istituto, nell anno in corso, se ne sono affiancati altri originali e innovativi. A uno sguardo d insieme essi sono riconducibili ai seguenti ambiti: Da due anni, inoltre, l Istituto ha attivato un BANCO ALIMENTARE, un iniziativa di solidarietà, deliberata dal C.d.I. a favore di allievi e famiglie attualmente in situazione di difficoltà. 55

56 IL PROGETTO D ISTITUTO: l ampliamento dell offerta formativa Nel corso dell a. s. 2013/2014, è stata istituita una nuova Funzione Strumentale dedicata alla razionalizzazione di un Progetto d Istituto dell ampliamento dell offerta formativa. Come mostra lo schema riportato sopra, con l approvazione del Collegio dei Docenti, organo collegiale in cui viene condivisa ogni scelta didattica, l anno in corso si è avviato con una settimana di accoglienza per tutte le classi, durante la quale tutti gli studenti hanno ricevuto la formazione sulla sicurezza e sui regolamenti interni attraverso un opuscolo curato dall Istituto. Per una maggiore informazione sugli esiti della progettazione, differenziata per anni di corso al fine di armonizzarla con le attività curricolari e di renderla didatticamente sostenibile, si riportano sotto gli schemi di dettaglio dei diversi ambiti. 56

57 Anche nell offerta di attività integrative e extracurricolari, l Istituto aderisce e interpreta con convinzione i suggerimenti delle Linee guida nazionali e la propria mission: da un lato, infatti, promuove la crescita umana e lo sviluppo delle competenze di cittadinanza, dall altra buona parte delle risorse umane, professionali ed economiche sono destinate alla realizzazione di attività ed esperienze professionalizzanti. In particolare, sono laboratoriali i progetti volti allo sviluppo dell autonomia di studentesse e studenti sia nella progettazione sia nella attuazione dei percorsi formativi. PROGETTO ACCOGLIENZA Il PROGETTO ACCOGLIENZA si propone di rispondere alla necessità di creare le condizioni più idonee affinché gli studenti del 1 anno possono integrarsi in modo ottimale nella nuova scuola e nella loro nuova classe. Affinché questo avvenga è indispensabile formare classi che rispondano ai criteri deliberati dal Consiglio di Istituto e che siano eterogenee per livelli di apprendimento resi noti alla nostra scuola attraverso il PASSAGGIO INFORMAZIONI con le scuole medie di provenienza. Per questo la Commissione FORMAZIONE CLASSI PRIME lavora alacremente sin dall estate affinché a settembre ci siamo delle classi adeguate. Tali classi non sono comunque definitive. Nei primi giorni di scuola, a settembre, gli alunni sono sottoposti a verifiche di ingresso nelle discipline: Italiano, Matematica e Inglese. Secondo i risultati di tali verifiche la composizione delle classi può subire delle variazioni. Il tutto avviene, di norma, entro la fine di settembre. La seconda lingua straniera studiata alla scuola media non è elemento vincolante per la formazione delle classi. Se fosse così, si andrebbero ad autodeterminare classi secondo un unico indicatore a discapito della qualità della classe stessa. Momento altrettanto importante del PROGETTO ACCOGLIENZA è la conoscenza, da parte degli alunni, della scuola. Nei primi giorni di scuola gli alunni possono visitare tutti gli ambienti scolastici, i laboratori, etc Altrettanto importante è la conoscenza dei Regolamenti della nostra scuola: il REGOLAMENTO DI ISTITUTO è il documento che norma la vita della scuola. La sua conoscenza è indispensabile affinché i ragazzi conoscano le regole della vita in comune e, soprattutto, quelle dei laboratori. Nel libretto dello studente è raccolto un compendio del Regolamento di Istituto. Sarebbe buona cosa che tale REGOLAMENTO venisse letto e discusso anche in famiglia in modo da condividere appieno il PROGETTO EDUCATIVO della nostra SCUOLA. Altro elemento caratterizzante è la FORMAZIONE. I nostri alunni, considerati a pieno titolo LAVORATORI soprattutto nel momento in cui entrano nei laboratori, devono essere adeguatamente formati sulle norme antinfortunistiche e della sicurezza in genere ai sensi del D. Lvo 81\08. Nei primi giorni di scuola essi seguiranno appunto un percorso formativo sulla SICUREZZA e, ad ogni alunno, verrà consegnato un libretto contenente tutte le norme studiate. È importante che tale libretto venga conservato con cura poiché è un sussidio importante anche in previsione degli stage e dell alternanza scuola-lavoro. Il PROGETTO ACCOGLIENZA prevede anche attività socializzanti che permettono agli studenti di creare relazioni positive all interno del gruppo classe. Per le classi prime sono previste visite di istruzione a strutture alberghiere e ricettive della zona. PRIME Passaggio informazioni con le scuole medie di provenienza. Prima formazione classi Verifiche di ingresso Seconda formazione classi. Conoscenza ambiente scolastico. Conoscenza Regolamento di Istituto. Formazione sicurezza. 57

58 Visite di istruzione alberghi. POF MUSATTI A.S PROGETTO ORIENTAMENTO L orientamento rappresenta un importante area di impegno della nostra scuola. Inizia coinvolgendo gli allievi delle scuole medie (ORIENTAMENTO IN ENTRATA) in speciali attività di laboratorio (mini stage), incontri di presentazione, open day, per far conoscere le modalità di lavoro del nostro Istituto e facilitare la scelta della prosecuzione degli studi dopo la scuola media. A quattordici o quindici anni può capitare di dover ripensare la scelta scolastica o di decidere di voler proseguire nella formazione professionale. Per questo, durante i primi mesi della prima, lo studente ha la possibilità di RIORIENTARSI o per rinforzare le scelte già effettuate o per procedere verso una nuova scelta. Altrettanto importante è l ORIENTAMENTO IN ITINERE: in classe seconda gli studenti sono chiamati a scegliere l indirizzo: enogastronomia (anche opzione pasticceria), sala e vendita o accoglienza turistica. Al termine del 1 trimestre gli studenti saranno coinvolti in attività che aiuteranno loro ad una scelta consapevole ed adeguata. Durante tutto il corso di studi, gli studenti potranno cimentarsi in diverse attività professionalizzanti manifestazioni interne\esterne, stage, tirocini, alternanza, concorsi, etc - che permetteranno loro di definire al meglio un progetto per il loro futuro. Nel corso dell ultimo anno invece gli studenti saranno coinvolti in diverse attività in modo da poter scegliere consapevolmente se: Accedere direttamente al mondo del lavoro Proseguire con l Università Frequentare Corsi Post-Diploma Mettersi in Proprio Insegnare negli Istituti Alberghieri PRIME SECONDE QUINTE Implementazione attività laboratoriali RIORIENTAMENTO A febbraio incontri, stage, peer education per una scelta consapevole dell indirizzo di studi in terza. Incontri con le università FUORI DI BANCO Incontri con le aziende PROGETTO INVALSI È ampio l impegno della nostra scuola verso il potenziamento delle competenze di base degli studenti, anche per prepararli adeguatamente alle rilevazioni nazionali: INVALSI. La commissione preposta al compito ha perciò strutturato interventi disciplinari in tutte e nove le classi seconde, nei mesi di gennaio-aprile 2014, da ampliare nell anno scolastico attraverso attività curricolari per classi parallele nel primo biennio, anche utilizzando la flessibilità oraria. SECONDE Potenziamento competenze di base: Italiano e Matematica Prove INVALSI PROGETTO LEGALITA L Educazione alla Legalità rappresenta, nell attuale momento storico in cui la nostra società diventa sempre più complessa, uno degli aspetti fondamentali della formazione integrale della persona. Il PRROGETTO LEGALITA assume, quindi, un importanza rilevante nella progettazione didatticoeducativa della nostra scuola. 58

59 Il PROGETTO tratterà, anche con la partecipazione di esperti, i fenomeni deteriori quali la diffusione della droga e della tossicodipendenza, forme di violenza legate al potere illecito della delinquenza organizzata, il bullismo, la violenza di genere, il razzismo e tutti quei comportamenti che minano le basi democratiche della nostra società e mettono in crisi gli stessi principi della convivenza civile. Le finalità che il Progetto persegue, nella consapevolezza del compito che la scuola ha di intervenire, sono, dunque, quelle di far acquisire agli alunni atteggiamenti sociali positivi, comportamenti legali e funzionali all organizzazione democratica e civile della società e favorire lo sviluppo dell autonomia di giudizio e dello spirito critico, strumenti indispensabili per saper discriminare le varie forme di comportamento ed arginare i fenomeni negativi, emarginandoli nella coscienza collettiva. Il PROGETTO è rivolto: AGLI STUDENTI AI GENITORI AI DOCENTI PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Prevenzione del bullismo e di tutte le dipendenze. Prevenzione della violenza di genere. Interverranno anche i carabinieri di Dolo e i Servizi sociali. I SOCIAL NETWORK e i pericoli della Rete. Interverranno anche i Carabinieri di Dolo e la Polizia postale I comportamenti a rischio. Le organizzazione criminali e le mafie nell economia. Il Razzismo e tutte le forme di intolleranza. IL GIORNO DELLA MEMORIA Attività, discussioni, unità didattiche, spettacoli teatrali, interventi di esperti per non dimenticare. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE CON PSICOLOGI E PSICOPEDAGOGISTI PER I GENITORI Gli incontri hanno come finalità la creazione di gruppi di lavoro che coinvolgano i genitori degli studenti delle classi prime. Negli incontri vengono affrontate tematiche che descrivono diverse forme di disagio giovanile che possono compromettere la riuscita scolastica. Avvalendosi dell esperienza, delle domande e del contributo apportato dai genitori, gli incontri hanno come finalità l individuazione di strategie che permettano di accogliere e accompagnare i ragazzi nel percorso formativo durante la difficile età dell adolescenza. PER I DOCENTI Gli incontri offrono agli insegnanti la possibilità di esporre casi o situazioni problematiche a cui seguono la valutazione e lo studio delle dinamiche in atto. Le differenti esperienze dei docenti e il confronto tra i diversi punti di vista costituiscono un punto di forza nell individuazione delle modalità di intervento più appropriate in modo da prevenire e contrastare il disagio giovanile. Obiettivo di questi incontri è inoltre la creazione di reti di lavoro che garantiscano una proficua collaborazione tra i docenti in modo gli interventi trovino puntualità e precisione in una condivisa direzione. PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE 59

60 Nonostante la maggior disponibilità all'acquisizione di informazioni rispetto le sostanze psicoattive legali ed illegali, alla corretta alimentazione e alle malattie a trasmissione sessuale, da recenti studi emerge che i giovani continuano ad avere idee molto confuse e conoscenze incomplete o errate rispetto a queste tematiche. Per questo motivo si ritiene opportuna una modalità di prevenzione che non sia solo un passaggio di informazione da un esperto a giovani inesperti, ma che li coinvolga in prima persona nelle riflessioni e che permetta una diversa percezione dei servizi del territorio. Le esperienze e le linee guida nazionali ed internazionali evidenziano come un intervento di prevenzione sia maggiormente efficace se non si limita solo ad un primo livello prettamente informativo, ma se coinvolge sia i ragazzi sia la componente educativa (genitori e docenti). Inoltre, seconda la teorizzazione di Contessa, si possono individuare quattro cardini per un'efficace metodologia preventiva: - la partecipazione, ovvero il coinvolgimento dei soggetti destinatari, che diventano i principali attori del cambiamento ed in quanto tali parte attiva dei processi decisionali relativi a finalità e strumenti di progetti; - la strategia delle connessioni, ovvero l'adozione di un approccio olistico, che conduca a un azione di ricompattamento della comunità locale, nel senso della integrazione e della connessione tra diverse agenzie; - la multipolarità degli strumenti e dei livelli di intervento; - la visione strategica e orientata al futuro, che cioè attivi risorse e costruisca metodi che in futuro si rigenerino e si propaghino da soli. Alla luce di queste considerazioni per la realizzazione di questo PROGETTO, si utilizza prioritariamente il metodo della peer education, metodo che dal 1997 la Commissione Europea della Sanità ha indicato come lo strumento più valido per attuare percorsi innovativi di insegnamento-apprendimento e di prevenzione per i giovani dai 15 ai 19 anni. La Peer education, letteralmente educazione tra pari, identifica una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status. Il metodo, efficace per offrire ai ragazzi un contesto esperienziale entro cui è possibile spendere le competenze possedute e maturate, dal pensiero critico alla capacità di riflessione, dalla cooperazione alla partecipazione, dall integrazione al senso di appartenenza, promuovere le seguenti life skills (competenze per la vita): 1. problem solving: affrontare e risolvere in modo costruttivo i problemi quotidiani; 2. pensiero critico e pensiero creativo: analizzare la situazione in modo analitico, esplorando le possibili alternative e trovando soluzioni originali; 3. comunicazione efficace: esprimersi in modo appropriato alla situazione ed all interlocutore, sia a livello verbale sia a livello non verbale; 4. empatia: riconoscere, discriminare e condividere le emozioni degli altri; 5. gestione delle emozioni e gestione dello stress: riconoscere e regolare le proprie emozioni e gli stati di tensione; 6. efficacia personale: convinzione di poter organizzare efficacemente una serie di azioni necessarie a fronteggiare nuove situazioni, prove e sfide; 7. efficacia collettiva: sistema di credenze, condivise da un gruppo, circa la capacità di realizzare obiettivi comuni. Accrescere le competenze di vita e rafforzare l identità di ognuno divengono forme di prevenzione primaria fondate sul riconoscimento del diritto/dovere dei giovani di assumere la responsabilità del proprio percorso di vita e della propria salute e del diritto/dovere d intraprendere azioni positive per sé, promuovendo relazioni sociali costruttive ed efficaci. Attraverso l'acquisizione, l'elaborazione e la diffusione di conoscenze, ci si pone la finalità di aumentare la consapevolezza della possibilità di stili di vita sani e far emergere competenze (capacità di prendere decisioni, capacità di risolvere i problemi, creatività, comunicazione efficace, capacità di relazionarsi con gli altri) che permettono all'adolescente di attivare nel breve e lungo 60

61 termine stili di vita sani. PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE COMPORTAMENTI A RISCHIO: Progetto MOSAICO 1 COMPORTAMENTI A RISCHIO: Progetto MOSAICO 2 Prevenzione USO E ABUSO SOSTANZE PSICOATTIVE LEGALI E ILLEGALI COMPORTAMENTI A RISCHIO: Progetto HIV PREVENZIONE AIDS E MTS COMPORTAMENTI A RISCHIO: GIORNATA CONTRO L ALCOOL PREVENZIONE ALCOLOGICA E PROBLEMATICHE CONNESSE PROGETTO MARTINA (Lions) PREVENZIONE TUMORI IN ETA GIOVANILE SANA ALIMENTAZIONE FINALIZZATA ALLA DONAZIONE DEL SANGUE GIORNATA DI PREVENZIONE HIV SOLIDARIETÀ E VOLONTA- RIATO PREVEN- ZIONE MALATTIE CARDIOVA- SCOLARI E DIETA ADEGUATA PROGETTO C.I.C PUNTO DI ASCOLTO PER GLI STUDENTI Si tratta di un attività prevista dall art. 106 del testo unico 9 ottobre 1990 e normata da successive circolari ministeriali. Nel nostro territorio l apertura dei Punti di Ascolto è una consolidata prassi di collaborazione istituzionale tra Istituti Scolastici e Azienda ULSS 13. In quasi tutte le scuole si è applicato un modello d intervento cooperativo (docenti - non docenti - ragazzi - operatori ULSS), favorendo l accesso ai Punti di Ascolto degli studenti interessati. Anche per gli insegnanti sono possibili - su richiesta - consulenze su particolari situazioni. Si ricorda che, come previsto dalla legislazione vigente, le attività vengono erogate nell assoluto rispetto dell anonimato di chi si rivolge al Punto di Ascolto, che va quindi favorito nell accesso degli studenti, con particolare attenzione all organizzazione di spazi confortevoli ed agli orari di apertura. Tutti i progetti di EDUCAZIONE ALLA SALUTE sono fatti in collaborazione con: AVIS AIDO ASSOCIAZIONE IL PORTICO E IL Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Dipartimento di Prevenzione Servizio Educazione e Promozione della Salute ( SEPS) Per conoscere in modo dettagliato i progetti SEPS, si veda il sito die_superiori_ pdf I Progetti delle classi prime, seconde e terze sono effettuati anche con la PEER EDUCATION. PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE 61

62 Il patrimonio naturale italiano ha un valore inestimabile, con diverse centinaia di habitat naturali, migliaia di specie vegetali e numerosissime specie animali. Questa biodiversità, cioè diversità genetica che si manifesta in una moltitudine di specie faunistiche e floristiche, è per noi irrinunciabile. La sua valenza è enorme, sia per il soddisfacimento della domanda alimentare, sia per lo sfruttamento in ambito farmaceutico, sia per il nostro benessere generale. Basti pensare che ad essa dobbiamo la bellezza dei paesaggi che ci circondano. La salvaguardia di questo patrimonio non potrà realizzarsi compiutamente finché ogni singolo cittadino e, in sua rappresentanza, ogni amministrazione territoriale non si farà carico di operare costantemente nell ottica dello Sviluppo Sostenibile. Affinché ciò avvenga, è necessario attirare e ampliare l attenzione della società civile verso le questioni ambientali, creando una generalizzata accettazione di questi temi nelle diverse politiche di settore (smaltimento dei rifiuti, urbanistica, traffico, agricoltura, gestione dell acqua, energia e sviluppo rurale). La creazione di un nuovo senso civico, in cui alto sia il valore del rispetto per l ambiente e il senso di responsabilità individuale, partendo da una nuova consapevolezza e da una efficace educazione ambientale delle future generazioni, è la premessa imprescindibile per la conservazione della biodiversità. PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE RACCOLTA DIFFERENZIATA Progetto COSA MANGIAMO? Progetto CONTATTO CONVEGNO SULLA SMART COMMUNITY DEL BRENTA OPEN-LAB COMUNE DI DOLO E REGIONE VENETO Progetto ORTO AROMATICO Progetto COMPOSTIAMO Progetto CONTATTO Progetto ORTO AROMATICO Progetto COMPO- STIAMO FEEDING THE PLANET ENERGY FOR LIFE 62

63 PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE La nostra scuola visiterà l esposizione universale di Milano e parteciperà ai progetti che bandirà il MIUR in occasione dell evento. PROGETTO LINGUISTICO Costruire i cittadini d Europa su fondamenta comuni comporta che essi siano messi in grado di stabilire rapporti tra di loro al fine di conoscersi e di riconoscersi e, soprattutto, di identificarsi in una prospettiva storica comune, ancorché fondata su usi, costumi, culture e lingue diverse, che appartengano alla stessa famiglia linguistica ovvero a famiglie linguistiche di natura e storia anche distanti. La Commissione Europea prevede che le sorti dei singoli e delle loro comunità siano fortemente condizionate dalla loro capacità di stabilire relazioni in tre lingue europee, due altre in aggiunta a quella materna. Il nostro Istituto considera fondamentale la valenza formativa che riveste oggigiorno la diffusione delle lingue straniere, nell ottica della promozione del plurilinguismo quale strumento di comunicazione, di relazione, di mobilità e veicolo di cultura, e vista l importanza per la formazione personale, per il proseguimento degli studi a livello universitario o postsecondario e per il positivo inserimento nel mondo del lavoro. TERZE QUARTE QUINTE ATTIVITÀ DI CO-DOCENZA Durante alcune attività laboratoriali di CUCINA SALA E ACCOGLIENZA TURISTICA ci sarà la compresenza dei docenti di INGLESE in modo che la lezione si svolga in modalità CLIL: ossia nella lingua straniera. Questa attività è ritenuta altamente professionalizzante. TERZE QUARTE QUINTE MOVE FOR THE FUTURE: PROGETTO DELLA REGIONE PER DIFFONDERE NELLE SCUOLE LA CONOSCENZA DELLE LINGUE STRANIERE. I nostri studenti potranno usufruire di 60 ore in più della seconda lingua straniera e di una vacanza studio di 15 giorni in un paese europeo. CERTIFICAZIONE B1 PRELIMINARY ENGLISH TEST PROGETTO VISITE TECNICO-DIDATTICHE PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Visite a: TORREFAZIONE PASTIFICIO ALBERGO Visite a: CANTINA MACELLERIA Visite a: BIRRIFICIO FIERA DI SETTORE Visite a: DISTILLERIA PRODOTTO REGIONALE CON DENOMINAZIONE Visita a: BACARI VENEZIANI AZIENDA DI CATERING BANQUETING 63

64 PROGETTO GITE PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE GITA SOCIALIZZANTE GITA CULTURALE GITA DI 3 GIORNI E 2 NOTTI GITA DI 4 GIORNI E 3 NOTTI GITA DI 5 GIORNI E 4 NOTTI PROGETTO SPORT PER TUTTI PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Tutti gli studenti potranno liberamente partecipare ad attività sportive in orario extrascolastico. PROGETTO CULTURA E CITTADINANZA ATTIVA PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE CINEMA\TEATRO: OCCHI SULLA REALTÀ PROGETTO COMPITA: COMPETENZE DELL ITALIANO- II ANNO IN RETE CON MIUR E UNIVERSITA PROGETTO NAZIONALE CENTENARIO GRAZIA DELEDDA, PARTECIPAZIONE CON LAVORI DIDATTICI A NUORO INCONTRO CON GLI AUTORI E INTERCULTURA LA MEMORIA STORICA: GIORNO DELLA MEMORIA E DEL RICORDO, RESISTENZA PROGETTO DI POESIA ADA DI NOLA PROGETTO INCLUSIONE E INTEGRAZIONE DISABILITÀ HORSEMAN SHIP (PROGETTO CONTATTO) PROGETTO ORE AGGIUNTIVE DI SOSTEGNO «DOLCEZZE» IN CUCINA INCLUSIONE STRANIERI CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA PER STUDENTI NON ITALOFONI PROGETTO RECUPERO E POTENZIAMENTO PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Al termine del primo periodo didattico, saranno attivati sportelli per il recupero delle insufficienze. Al termine dell anno scolastico, invece, saranno attivati corsi di recupero dei debiti scolastici. PROGETTO FESTA DI FINE ANNO PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Su proposta e organizzazione degli studenti, si svolgerà una festa di fine anno scolastico. 64

65 I PROGETTI PROFESSIONALIZZANTI REALIZZATI NELL A.S I PROGETTI PROFESSIONALIZZANTI SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Il nostro Istituto ritiene che insieme al SAPERE si deve anche SAPER FARE. Per questo motivo è fondamentale l attività laboratoriale, che permette all allievo di IMPARARE FACENDO. L attività laboratoriale trova il suo completamento naturale nel cimentarsi in eventi e manifestazioni reali in cui gli studenti si mettono alla prova con il cliente vero. Per questo motivo il nostro Istituto offre agli studenti, dalla seconda in poi, l opportunità di partecipare a numerosi eventi sia interni che esterni, a concorsi nazionali e manifestazione in cui si richiede alta professionalità. I CONCORSI CONCORSO FOND ANT Grande soddisfazione per gli studenti dell Istituto Alberghiero Cesare Musatti di Dolo che, con un menu tutto veneziano a base di cioccolato, si sono aggiudicati la vittoria all Eurocholate di Perugia. Fond'ANT è un concorso nazionale rivolto agli istituti alberghieri nato dall idea dei tre promotori, Eurochocolate di Perugina, Università dei Sapori e Fondazione ANT, con l'obiettivo di promuovere il cioccolato all interno di una sana e corretta alimentazione e diffondere l'importanza della prevenzione partendo dalla tavola, attraverso una corretta alimentazione e la consapevolezza delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti della nostra cucina. Una dolce iniziativa che quest anno ha visto la partecipazione di 19 istituti alberghieri di tutta Italia e ad aggiudicarsi il primo premio, è stato il menù degli allievi della IV C Pietro Arban, Enrico De Simone, Alberto Michielotto, Luca Pandrin e Giuseppe Zanon dell Istituto Cesare Musatti di Dolo (Venezia). Gli allievi, con la loro insegnante Arianna Giacomin, hanno elaborato un menu basato su alcuni piatti tipici della tradizione veneziana rivisitati e su piatti che prevedono l utilizzo di prodotti di eccellenza del nostro 65

66 territorio. Questo il menu proposto: - Baccalà mantecato con crostini di pane casereccio al cioccolato fondente; - Bigoli con le sarde al profumo di cioccolato fondente; - Filetto di trota Iridea del Sile con panure croccante di frutta secca cioccolato fondente con macedonia di verdure; - Mousse di pere William del veneziano con ganache al cioccolato fondente. Gli allievi vincitori, durante l Eurochocolate, sono stati ospitati nella suggestiva sede dell Università dei sapori di Perugina per presentare il loro menu a basa di cioccolato ad una importante cena di solidarietà a sostegno dei progetti di prevenzione oncologica. Una prestigiosa occasione formativa per i giovani chef dell Istituto C. Musatti, ma anche un modo per valorizzare la cucina tradizionale del nostro territorio e le sue importanti proprietà benefiche. LA PROVA DEL CUOCO Sabato 26 ottobre 2013, gli alunni Enrico De Simone Andrea Trincanato, dell I.P. Cesare Musatti hanno partecipato alla celebre trasmissione di Rai1 La Prova del cuoco per rappresentare l Istituto ad un torneo fra varie scuole alberghiere provenienti da tutta Italia. Lo scopo del torneo è quello di valorizzare l attività formativa degli Istituti Alberghieri in quanto, sempre più giovani, grazie anche alle numerose trasmissioni televisive, si stanno appassionando al mondo della cucina. Nelle cucine di Antonella Clerici, Andrea ha presentato il Fegato alla veneziana, piatto della cucina tradizionale apprezzato in tutto il mondo; Enrico, invece, ha preparato i Bigoli in casso pipa, piatto della tradizione chioggiotta realizzato con tutte le varietà possibili di molluschi reperibili al mercato del pesce. Enrico ed Andrea si sono sfidati con due studenti dell Istituto Alberghiero di Canosa-Bari aggiudicandosi una bellissima vittoria che ha entusiasmato e riempito d orgoglio tutto l istituto. Per Enrico ed Andrea si è trattato di una esperienza molto emozionante ma - come tengono a precisare - si sono preparati con tanto impegno, consapevoli di avere un occasione unica per valorizzare la loro professionalità e la loro scuola. IX edizione Gran Premio AIRA Veneto 28 novembre 2013 CLASSE 4^B UNICO VINCITORE PER IL MIGLIOR 'ELABORATO " La storia della gondola attraverso i canali di DENISE PRESA Il miglior studente: futuro impiegato al ricevimento alberghiero 66

67 Venezia" POF MUSATTI A.S CONCORSO FESTA DEL RADICCHIO RIO SAN MARTINO DI SCORZÈ CONCORSO NAZIONALE PERNIGOTTI IL GELATO CHE NON C É CONCORSO BERE CONSAPEVOLE CONCORSO GELATO FESTIVAL D AUTORE CONCORSO MIUR-WWF GREEN-ECONOMY IL LAVORO DEL CUOCO CONCORO IL PIATTO VERDE RIOLO TERME L istituto potrà partecipare ad altri concorsi locali \nazionale\internazionali che verranno banditi durante l anno GLI EVENTI INTERNI LE CENE DEL SABATO AL MUSATTI Le Cene del sabato... al Musatti fanno parte del progetto RISTORANTE DIDATTICO: gli studenti possono così confrontarsi con il cliente e valutarne il grado di soddisfazione. Al termine della cena gli ospiti sono invitati a compilare il questionario di gradimento (anonimo). Durante l anno scolastico sono proposte 5 serate a tema collegate ai prodotti di stagione del territorio. 67

68 IL BAR IL RISTOBAR DIDATTICO IL DOLCE MUSATTI RISTOBISTROSNACK La progettazione L ora di Bar è un attività didattica integrativa che permette all alunno una simulazione laboratoriale più vicina alla professione e viene gestita da tutti i discenti delle classi seconde, in parte terze e quarte, in collaborazione con i loro insegnanti curriculari e con gli assistenti tecnici di laboratorio della ristorazione e di ospitalità. Il dolce Musatti è un attività didattica integrativa che coinvolge la classe 3^A (articolazione prodotti dolciari) nella preparazione, confezionamento e vendita di alcuni dolci e prodotti di pasticceria. Gli alunni seguiti dal prof. Nicoletto hanno l opportunità di approfondire le loro abilità attraverso la realizzazione di prodotti dolciari non semplicemente in simulazione, ma come concreta offerta al pubblico. L attività proposta da alunni e insegnanti delle classi terze e quarte tende a realizzare concretamente la gestione di un esercizio ristorativo e mira ad avvicinare gli allievi a un contatto con il pubblico. L attività costituisce un valore aggiunto sia per le discipline coinvolte, sia per l intero Istituto. I PRANZI CON I GENITORI Le classi terze serviranno il PRANZO DI PASQUA alle loro famiglie. L Istituto, durante l anno, realizza altri eventi interni a seconda della programmazione didattica. SERVIZI DI HOSTING Da anni gli studenti di ACCOGLIENZA TURISTICA partecipano ad importanti eventi del territorio programmati annualmente, come: MANIFESTAZIONE ANTICO EGITTO MANIFESTAZIONE SCARPETTA D ORO CALICI DI STELLE EVENTI ESTERNI FIUMI DI VINO BIENNALE DEL GUSTO 68

69 STAGE E ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO La riforma degli Istituti Professionali prevede che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di alternanza scuola lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l'apprendimento mediante l'inserimento degli studenti in ambienti operativi reali. L'alternanza scuola-lavoro, istituita tramite Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità: collegare la formazione in aula con l'esperienza pratica in ambienti operativi reali; favorire l'orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali; arricchire la formazione degli allievi con l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro; realizzare un collegamento tra l'istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società; correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Il nostro Istituto, per le classi quarte, ha messo a punto il seguente modello: 8/10 ore per Unità di Apprendimento di preparazione allo stage tra aprile e maggio con esperti esterni, 110 ore circa di stage al termine del IV anno tra fine maggio e il termine delle lezioni, 10 ore per UdA di restituzione dell'esperienza stage, tra ottobre e novembre del V anno; Per le classi IV ad indirizzo enogastronomico sono organizzati moduli laboratoriali di preparazione allo stage. Queste, per tutte le classi, le fasi del processo di Alternanza Scuola/Lavoro: 1. analisi e costruzione del progetto di alternanza scuola-lavoro nell'ambito del Consiglio di Classe con la individuazione e l'apporto del tutor scolastico; 2. comunicazione del progetto ai genitori e agli allievi; 3. preparazione teorica degli allievi in classe, in laboratorio e tramite attività professionalizzanti interne ed esterne con riferimento agli obiettivi formativi dello stage, alle competenze mirate che si vogliono conseguire e affidamento di compiti specifici da parte di tutte le discipline coinvolte, che verranno poi valutati; 4. individuazione delle aziende e assegnazione degli allievi tramite apposita commissione; 5. svolgimento dello stage con valutazione e controllo in itinere; 6. redazione da parte dello studente di schede tecniche, relazioni e materiali prodotti durante l'esperienza di stage 7. presentazione della propria esperienza in classe e ai tutor aziendali 8. verifiche e valutazioni finali. Per le classi III l Istituto organizza degli stage di quattro settimane, tra febbraio e marzo. Tutte le attività sono seguite e coordinate da tutor interni che individuano le aziende più adatte a ciascuno studente e poi vigilano affinché l esperienza si realizzi nel rispetto delle finalità didattiche. Lo stage coinvolge regolarmente anche gli allievi con disabilità, di cui i docenti curano l inserimento in strutture particolarmente accoglienti, adatti alle competenze di ciascun allievo. 69

70 Per alcuni alunni delle classi II sono previste 3 settimane di stage (nel periodo tra fine marzo e maggio). Gli alunni che parteciperanno all esperienza in azienda saranno individuati dal Consiglio di classe, secondo i criteri deliberati dal Collegio dei Docenti. Ad accettare i nostri allievi sono alberghi, ristoranti, bar e pasticcerie della Riviera del Brenta, del comune e della provincia di Venezia oltre che di alcuni dei più rinomati centri turistici della regione, come Cortina. Altri studenti invece vengono accolti presso uffici, agenzie turistiche e assicurative, imprese e aziende private. COMPETENZE E BES Nelle scelte educative della scuola l inclusione delle persone con disabilità, presenti in gran numero nell Istituto (n. 55 nell a. s ), come degli alunni stranieri o in situazione di disagio, è una finalità prioritaria. Perciò l Istituto attua da molti anni progetti destinati all inclusione, con la personalizzazione e/o l individualizzazione di attività e percorsi anche extracurricolari. Tra gli esempi di interventi piegati a questo obiettivo vi sono i percorsi di alfabetizzazione rivolti agli alunni stranieri, per i quali sono attivati corsi curricolari ed extracurricolari (anche per adulti, in partenariato con enti esterni). Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali (BES) Nella convinzione che sia un dovere indiscutibile accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), l Istituto recepisce e fa proprie le indicazioni di cui alla Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e alla successiva C.M. 8/13. In particolare dall a. s , attraverso la nomina di una Funzione Strumentale ad hoc, che coordina specifiche commissioni di lavoro, l Istituto articola il proprio intervento tenendo conto della suddivisione proposta dalla citata Direttiva nella quale gli studenti con BES vengono classificati in tre diverse categorie: o Disabilità (l. 104/1992); o Disturbi evolutivi specifici (DSA, deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit della coordinazione motoria, deficit dell attenzione e dell iperattività, funzionamento intellettivo al limite); o Svantaggio (socio-economico, linguistico, culturale). Per tutti questi studenti, la programmazione avviene attraverso un Piano Educatico Individualizzato (P.E.I.) e di un Piano Didattico personalizzato (PDP), protocolli che consentono di pianificare interventi formativi commisurati alle potenzialità dell allievo, rispettando i suoi ritmi e le sue modalità di apprendimento e valutandone i progressi in itinere rispetto alle abilità di partenza. Studenti con disabilità L istituto considera l inclusione come importante opportunità di formazione per tutti gli studenti, oltre che come occasione di crescita professionale dei docenti. L inserimento degli studenti con disabilità viene definito nei P.E.I., elaborati dal Consiglio di Classe secondo una modulistica comune e condivisa, d intesa con le famiglie e con gli operatori del servizio sanitario, in funzione delle risorse disponibili e con l obiettivo della massima integrazione 70

71 possibile. Nell ambito dell autonomia scolastica, l Istituto pone come finalità prioritaria quella di un integrazione globale attraverso la realizzazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel senso più ampio e pertanto mirato anche all inserimento lavorativo. L inclusione si articola in diverse fasi correlate e interdipendenti che possono avere come riferimento temporale l intero quinquennio di frequenza degli allievi presso l Istituto. Da diversi anni la scuola predispone progetti finalizzati a rendere più articolata l offerta formativa per tali studenti attraverso attività diversificate con le quali ampliare le competenze in vista del Progetto di vita e favorire l inclusione attraverso un itinerario di apprendimento e socializzazione in situazione. Studenti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) Per tali studenti l Istituto mette a disposizione tutti gli strumenti e gli ausili disponibili e recepisce le indicazioni contenute nella Legge n. 170 dell 8 ottobre La quantità e le caratteristiche qualitative dell inserimento vengono formalizzate nei Piani Didattici Personalizzati (PDP) elaborati dai Consigli di classe, d intesa con le famiglie interessate. L inserimento prevede la definizione di un percorso formativo adatto a superare gli ostacoli fisiologici che limitano l apprendimento e a realizzare una programmazione misurata sui reali bisogni, sui ritmi e gli stili di apprendimento. Risponde a questi obiettivi l indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative di volta in volta selezionati dal C.d.C. in base alle esigenze dei singoli studenti e indicati nel PDP da condividere con le famiglie. Studenti con Disturbi evolutivi specifici e/o con svantaggio La quantità e le caratteristiche qualitative dell inserimento sono definite nel Piano Didattico Personalizzato (PDP), non più inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi (come per gli alunni con DSA). Esso è bensì lo strumento in cui si possono, per esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didatticostrumentale. Sul sito dell Istituto è possibile consultare i modelli in uso sia per l elaborazione dei P.E.I. sia dei PDP, con la documentazione completa costantemente aggiornata. Alternativa all insegnamento della Religione Cattolica Il Collegio dei docenti nell a. s , per gli alunni che al momento dell iscrizione hanno dichiarato di non avvalersi dell insegnamento della Religione Cattolica, ha deliberato le seguenti Attività Alternative:. Diritti umani;. Etica; 71

72 . Salvaguardia dell ambiente in raccordo interdisciplinare con le attività curricolari. I docenti che svolgono l attività alternativa fanno parte a pieno titolo del Consiglio di Classe, e hanno gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri insegnanti. Partecipano dunque alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'attività alternative all IRC. Come per l'insegnamento della Religione Cattolica, le famiglie di questi studenti ricevono una nota relativa all'interesse con il quale l'alunno ha seguito l'insegnamento e il profitto che ha raggiunto. Tale giudizio concorre all attribuzione del credito scolastico, al pari dell insegnamento della Religione Cattolica. Gli studenti che non intendono avvalersi dell Attività Alternativa deliberata dal Collegio dei docenti hanno le seguenti possibilità: o fermarsi a scuola per lo studio individuale; o uscire\entrare dalla scuola anticipatamente o successivamente se l ora di alternativa è alla prima o all ultima ora; o uscire dalla scuola se l ora di alternativa è a metà mattina ma solo se si è maggiorenni. SVILUPPO DELLE RISORSE: LA FORMAZIONE DOCENTE Il piano dell ampliamento dell offerta formativo nell Istituto si rivolge anche al Collegio dei docenti, con proposte di aggiornamento continuo sia su nodi cruciali della metodologia sia su tematiche come la sicurezza, il pronto soccorso, la dislessia, l uso delle LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) nella didattica attiva e, più di recente, dall altro ancora l area del disagio giovanile, curato da psicologi e rivolto a docenti e genitori.. Nell a. s , un ampio intervento formativo sulla Sicurezza ha coinvolto tutto il Collegio dei docenti in servizio e, a cascata, anche tutte le classi alle quali è stato fornito un fascicolo, oggetto di studio, di riflessione e di confronto nella prima settimana di scuola. I bisogni del personale vengono sondati attraverso un questionario: le aree su cui pare opportuno intervenire sono da un lato le competenze informatiche di tutto il personale docente, anche in vista dell introduzione del registro elettronico e dell implementazione delle tecnologie sussidiarie alla didattica, dall altro le tematiche connesse alla valutazione delle competenze trasversali. 72

73 RAPPORTI CON IL TERRITORIO L Istituto ormai da anni collabora con enti privati e pubblici, con l Azienda Sanitaria Locale, con istituzioni e scuole del territorio per la realizzazione di molta parte delle attività caratterizzanti l ampliamento dell offerta formativa. Esso vanta legami collaborativi anche con diverse tipologie di aziende e con le strutture ricettive della Riviera del Brenta, della provincia di Venezia e di tutta la Regione. Si tratta di rapporti consolidati nel tempo allo scopo di curare l aggiornamento del personale e delle dotazioni, di realizzare gli stage, l Alternanza Scuola-Lavoro, le visite d istruzione collegate ai programmi degli indirizzi di studio. Enti, associazioni ed istituzioni, coinvolti a vario titolo nella progettazione didatticoeducativa degli ultimi anni, sono i seguenti: Associazioni professionali (Albergatori Veneziani, Acrib, Unione Artigiani, Unindustria) per la realizzazione degli stage. Questura di Dolo CTI Camponogara, per i progetti di integrazione degli alunni disabili e di cooperazione educativa; Cooperativa Sociale Olivotti, per il servizio di mediazione culturale fra la scuola e le famiglie degli studenti stranieri e altre associazioni di Volontariato ( Il Portico, ecc.) I.C. di Dolo; CTP di Dolo, per l alfabetizzazione degli alunni stranieri e l ideazione di percorsi integrati allo scopo di facilitare l assolvimento dell obbligo scolastico e formativo; Centro Studi Riviera del Brenta per l approfondimento di tematiche inerenti la storia locale e la storia dell arte Enti locali, per progetti di particolare valenza formativa, in particolare il Comune di Dolo: progetti culturali e hosting ANPI e AUSER di Dolo per la Giornata della Memoria, cui l Istituto dedica sempre occasioni di conoscenza e di riflessione anche tramite la collaborazione dell Associazione Figli della Shoah MIUR per Progetto Compìta. Le competenze dell Italiano USR per Piano POSEIDON Re.Na.I.A. (Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri) per il rinnovamento della didattica dei Professionali post-riforma. Provincia di Venezia, Assessorato all Istruzione e Comune di Dolo Centro Donna di Venezia Unità Sanitaria Locale e SEPS Scuole secondarie di primo grado e altri Istituti scolastici del Distretto dolese. IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Al fine di migliorare l offerta formativa dell Istituto, secondo criteri di autonomia, flessibilità, innovatività e confronto fuori da ogni autoreferenzialità, e al fine di promuovere la sua vocazione di apertura verso il mondo delle professioni, verso le realtà lavorative e di ricerca, nell a. s è stata approvata la costituzione del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) individuale e paritetico, composto da personale interno e, per la componente esterna, da esperti provenienti dalle associazioni di categoria, dagli ordini 73

74 professionali, dagli enti territoriali, dalla ricerca tecnico-scientifica, rappresentativi di ambiti economico-produttivi coerenti con i Profili in uscita specifici degli indirizzi attivati nell Istituto. Il Regolamento, presto consultabile nel sito d Istituto, affida al CTS della durata di tre anni una funzione consultiva sulle seguenti aree: a. Programmazione offerta formativa integrata con il territorio (e non solo) per area di indirizzo e sugli spazi di autonomia e flessibilità; b. Proposte di procedure per il monitoraggio e la valutazione dei processi; c. Studio delle possibilità di certificazione delle competenze; d. Orientamento in uscita. MONITORAGGIO DEL P.O.F.: VERSO L AUTOVALUTAZIONE L Istituto valuta annualmente la qualità del P.O.F. e la sua rispondenza sia alle esigenze degli studenti sia agli obiettivi formativi, che la didattica per competenze richiede. Lo fa attraverso l analisi dei questionari proposti agli studenti ed ai genitori sia sugli aspetti organizzativi sia su quelli qualitativi degli interventi. L attività progettuale è sottoposta a verifica attraverso il monitoraggio in itinere e il monitoraggio finale. Il monitoraggio in itinere consente di adattare la progettazione iniziale delle attività ai bisogni che emergono durante la realizzazione dei progetti, il monitoraggio finale fornisce il grado di conseguimento degli obiettivi previsti e utili indicazioni per la programmazione successiva. Ulteriore e non secondario strumento di valutazione sono i questionari di gradimento proposti ai destinatari dei progetti. Per quanto riguarda la didattica curricolare, invece, la sua efficacia viene verificata periodicamente dai Consigli di Classe e dai docenti dello stesso Dipartimento, attraverso l analisi dei risultati conseguiti dagli allievi, nelle prove interne ed esterne, ma anche nelle iniziative professionalizzanti realizzate. Attraverso le azioni di monitoraggio del proprio operato, l Istituto si sta avviando verso forme più sistematiche di autovalutazione, propedeutiche alla valutazione e certificazione esterna. 74

75 LA VALUTAZIONE Sono oggetto della valutazione: CARATTERE FORMATIVO DELLA VALUTAZIONE Ogni studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. La valutazione, in quanto formativa, non è circoscritta alla pura rilevazione oggettiva del grado di apprendimento e delle competenze raggiunte, ma nell individuare potenzialità e carenze degli allievi ha una valenza educativa e motivante di stimolo al miglioramento. È un giudizio globale e individualizzato, che deve tenere conto del percorso di ogni singolo alunno, perciò hanno rilievo non secondario elementi quali:. i progressi rispetto ai livelli di partenza;. la capacità di recupero;. le modalità dell'impegno e della partecipazione alla vita scolastica;. il grado di acquisizione di un metodo di studio;. la capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite;. le competenze nel risolvere problemi non noti. In sintonia con la normativa vigente, l Istituto ha adottato i seguenti criteri per la valutazione del profitto degli allievi: 1) L omogeneità, che richiede l uniformità tra i docenti della medesima disciplina riguardo all oggetto della valutazione: gli obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze, abilità, capacità, competenze; 75

76 il processo di apprendimento (motivazione, interesse, applicazione, transfer, ricostruzione, generalizzazione); impegno, partecipazione, capacità di organizzare il proprio apprendimento in riferimento ad un chiaro ed appropriato metodo di studio; progressi rispetto alla situazione di partenza); gli obiettivi comportamentali l uniformità rispetto alle modalità di verifica ed all impiego delle scale di riferimento: descrittori del livello di padronanza, tabelle di corrispondenza voto/livello. 2) L equità intesa come corrispondenza condivisa tra prestazione e valutazione. Per garantirla, è necessario che a) le verifiche scritte e orali siano il più possibile oggettive; b) i parametri di riferimento siano i medesimi per tutti gli studenti. 3) La trasparenza richiede che si comunichino tempestivamente agli studenti e ai genitori: a) gli obiettivi della valutazione; b) gli indicatori ed i criteri; c) gli esiti delle verifiche. 4) La tempestività: i docenti si impegnano a comunicare contestualmente gli esiti delle prove orali, mentre per le verifiche scritte gli elaborati dovranno essere riconsegnati non oltre i dieci giorni che precedono la successiva prova. Il Collegio dei docenti condivide le finalità dell offerta formativa e dell insegnamento, tenendo conto del profilo atteso alla fine del biennio dell obbligo, del biennio e del quinto anno conclusivo. I Dipartimenti indicano gli obiettivi di asse e disciplinari del biennio iniziale, delle prove di qualifica, del biennio conclusivo ed impostano le rubriche di indicatori e descrittori dei livelli di padronanza. Per quanto riguarda il biennio gli obiettivi di apprendimento sono le competenze degli Assi culturali e le competenze dell area di indirizzo, le abilità e le conoscenze disciplinari. Per quanto riguarda invece il V anno, i riferimenti attualmente sono ancora costituiti dai programmi ministeriali e dalle caratteristiche delle prove dell Esame di Stato. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Per quanto riguarda il rendimento scolastico, la verifica ha come fine la conoscenza delle potenzialità, dei limiti da superare e delle doti da sviluppare dello studente; la situazione iniziale potrà essere rilevata attraverso test nelle diverse aree disciplinari. La verifica determinerà il raggiungimento degli obiettivi parziali e finali e potrà suggerire variazioni di strategie. Essa non va considerata un momento isolato, ma va interpretata come momento nel processo d'apprendimento, sotto il segno della continuità, e strumento di comunicazione nell'ambito del rapporto dialogico tra docente e allievo: Le verifiche accertano il raggiungimento di uno o più obiettivi d'apprendimento. Le verifiche possono essere di varie forme e si diversificano in relazione alle discipline, agli obiettivi di apprendimento, alla tipologia di ciascuna prova e ai tempi di attuazione. 76

77 Nel piano di lavoro individuale dei docenti vengono definiti il numero e la tipologia di verifiche sommative previste per ogni segmento dell anno scolastico: il numero di prove è generalmente fissato dai Dipartimenti a due per il trimestre e a tre prove scritte per il pentamestre, per le discipline che prevedono un voto scritto, e di almeno due prove orali a quadrimestre per le discipline che prevedono un voto orale; il docente potrà classificare come prova orale anche test di vario tipo, che tuttavia non potranno sostituire integralmente la tradizionale interrogazione orale o il colloquio. Si fissano inoltre almeno due prove pratiche per periodo per le discipline che prevedono un voto pratico. Per assicurare una verifica costante e puntuale dell'apprendimento degli allievi, tutte le prove saranno equamente distribuite nel corso del trimestre/pentamestre. Gli insegnanti cercheranno di organizzare le verifiche scritte in modo tale da evitare che ve ne sia più di una nello stesso giorno. Un'adeguata e precisa compilazione del registro di classe agevolerà la programmazione di ogni docente. Per gli studenti DSA, i docenti prepareranno prove che tengano conto delle misure dispensative e degli strumenti compensativi esplicitati nei PDP di classe, comunicati e sottoscritti dai docenti e dalle famiglie. Le valutazioni delle singole prove di verifica sono espresse in voti (dall'1 al 10): le verifiche scritte, con esplicitazione di voto e/o giudizio, vengono fatte visionare agli allievi e, su richiesta, anche alle famiglie, mentre delle prove orali si comunica sempre all'alunno voto e giudizio. Poiché la valutazione può riguardare tipologie molto diversificate di prove (test, questionari, analisi del testo, prove strutturate o semi-strutturate, a scelta multipla o a risposta sintetica), sarà compito del docente comunicare alla classe, di volta in volta, gli obiettivi e i criteri di valutazione delle prove. Allo scopo di dare una migliore comunicazione alle famiglie sul grado di apprendimento degli studenti si prevede una valutazione intermedia nel pentamestre, espressa in voti e con un breve giudizio. Le valutazioni intermedie e finali, dall anno effettuate con il programma SCUOLA VIVA, sono espresse in voti unici su scala decimale (dall 1 al 10) e la pagella riporta il profitto per ogni disciplina. Nelle classi I, II e III e IV anche nella prima pagella dell anno, la valutazione sarà espressa con un voto unico, per delibera del Collegio, in base alla C.M. 89 del 18/10/2012. Le valutazioni, anche se espresse con la medesima scala numerica delle valutazioni relative a ciascuna verifica, rivestono tuttavia un valore particolare per i seguenti motivi: a) per quanto avvengano su proposta dei singolo docente, sono espressione dell'intero Consiglio di classe; b) non derivano meccanicamente dalla media algebrica dei voti delle verifiche, ma dall'accertamento dell'avvenuto o mancato conseguimento degli obiettivi didattici ed educativi minimi, indicati nel piano di lavoro di ciascun insegnante, 77

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