COMUNE'DI'FRASSO'TELESINO' (PROVINCIA'DI'BENEVENTO)'

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1 COMUNEDIFRASSOTELESINO (PROVINCIADIBENEVENTO) PIANO&DI&EMERGENZA&COMUNALE POR CAMPANIA F.E.S.R ASSE 1 Sostenibilità ambientale e attrattività culturale e turistica OBIETTIVO SPECIFICO OBIETTIVO OPERATIVO ALLEGATI! SCHEDE DI SINTESI! CARTOGRAFIA TEMATICA 1.B - Rischi naturali Prevenzione dei rischi naturali ed antropici REVISIONE DATA 0 OTTOBRE 2015!!!!!!!!!!!!REDATTORE! GEOL.&G.&TESTA!!!!!!!!DIRIGENTE!U.T.C! ING.&D.&CIMMINO!!!!!!!!!!!!IL!SINDACO! DOTT.&G.&DI&CERBO

2 2 Sommario PREMESSA!...!3 DEFINIZIONI!...!5 INQUADRAMENTO0GEOGRAFICO0 0SOCIO4TERRITORIALE!...!6 INQUADRAMENTO0GEOLOGICO,0GEOMORFOLOGICO,0IDROGEOLOGICO0E0STRUTTURALE!...!8 INTRODUZIONE0AL0PIANO!...!10 Aspettiprincipali...12 Parte&generale&...&13 Lineamenti&della&pianificazione&...&14 Modello&d intervento&...&14 Areediemergenza...15 Percorsi...18 Cancelli...18 CentroOperativoComunale(C.O.C.)...18 Funzionidisupporto...19 CentroOperativoMisto(C.O.M.)...24 Il0rischio0idrogeologico!...!25 Partegenerale...25 Lineamentidellapianificazione...35 Modellodiintervento...38 FASE&DI&PREALLERTA&...&39 FASE&DI&ATTENZIONE&...&39 FASE&DI&PREALLARME&...&42 PROCEDURA&DI&CESSATO&PREALLARME&...&46 FASE&DI&ALLARME&...&47 PROCEDURA&DI&CESSATO&ALLARME&...&50 Il0rischio0sismico!...!53 Partegenerale...53 Lineamentidellapianificazione...67 Modellodiintervento...70 FASE&DI&ALLARME&...&70 PROCEDURA&DI&CESSATO&ALLARME&...&73 Il0rischio0incendi0boschivi0e0d interfaccia!...!76 Partegenerale...77 Lineamentidellapianificazione...83 Modellodiintervento...86 FASE&DI&PREALLERTA&...&86 FASE&DI&ATTENZIONE&...&87 FASE&DI&PREALLARME&...&88 PROCEDURA&DI&CESSATO&PREALLARME&...&94 FASE&DI&ALLARME&...&95 PROCEDURA&DI&CESSATO&ALLARME&...&99 Motivi0d esclusione0del0rischio0industriale!...!102 Motivi0d esclusione0del0rischio0vulcanico!...!102 AGGIORNAMENTO,0ESERCITAZIONI,0INFORMAZIONE0ALLA0POPOLAZIONE!...!104 RealizzazionediunsistemalocalediprotezionecivileeDiffusione/informazioneallapopolazione..104 Monitoraggiodelterritorio Riferimenti0pianificazioni0sovracomunali!...!107

3 PREMESSA0! Il PIANO DI EMERGENZA COMUNALE in ambito di Protezione Civile è uno strumento nel quale sono definite le attività coordinate e le procedure da adottare per fronteggiare un eventocalamitosoattesoe/oinattonelterritoriocomunale.lafinalitàdelsuddettopianoè quella di garantire una risposta efficiente ed efficace, mediante il migliore impiego delle risorse disponibili, per organizzare i primi interventi, prevenire, soccorrere e superare un emergenzainmododafavorireilritornoallenormalicondizionidivita. La legge n. 225 del 1992, e successive modifiche e integrazioni, che ha istituito il Servizio NazionalediProtezioneCivile,hacodificatolesuequattroattivitàfondamentali:previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell emergenza. A tale attività partecipano diverse amministrazioni,pubblicheeprivate,sullabasediunaprecisaclassificazionedeglieventi,di tipo "a", "b" e "c". In caso di eventi di tipo a, il Sindaco ha il compito di provvedere ad assicurareiprimisoccorsiallapopolazione,coordinandolestruttureoperativelocali,tracuii gruppicomunalidivolontariatodiprotezionecivile. Se il Comune non riesce a fronteggiare l emergenza (evento di tipo "b"), su sua richiesta intervengonolaprovincia,gliufficiterritorialidigoverno,cioèleprefetture,elaregione,che attivano le risorse di cui dispongono. In caso di eventi di tipo "c", su richiesta del Governo regionale,subentraillivellonazionale,conladichiarazionedellostatodiemergenza.questi eventi devono essere fronteggiati con poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, così come previsto dalla D.L. n. 59/2012 convertito con modificazionidallal.100/2012. Il Sindaco, è individuato quale Autorità comunale di Protezione Civile avente il compito di gestire e coordinare i soccorsi e l assistenza alla popolazione dando attuazione alla pianificazionediprotezionecivile.lad.p.c.m.del3dicembre2008 IndirizziOperativiperla Gestionedell Emergenza (pubblicatanellagazzettaufficialen.41del19febbraio2009)ha stabilitoilmodelloorganizzativoperlagestionedell emergenzaacuisidevonoconformarele amministrazioniehadefinitoilmodelloorganizzativodirispostaall emergenza,evidenziando le competenze che le leggi n. 225 del 1992 e n. 401 del 2001 assegnano alle diverse amministrazioni coinvolte. La recente modifica della legge 225/92 operata dal legislatore attraversolalegge100/2012,delservizionazionalediprotezionecivile,haintrodottoprecisi adempimentiperleamministrazionicomunali. In particolare, all art. 15 (competenze del Comune ed attribuzioni del Sindaco), la legge 3

4 prevedel approvazionecondeliberaconsiliaredelpianocomunalediprotezionecivile.l art. 3_ter,inoltre,prevedecheilpianovengaperiodicamenteverificato,aggiornatoetramessoagli organi sovraordinati di competenza. Il piano di protezione civile assume, infine, un ruolo cardinenellapianificazioneterritoriale.difattilalegge100/12,all art.3(attivitàecompitidi protezione civile) prescrive che i piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, con particolareriferimentoaquelliprevistiall articolo15,comma3_bis,eaquellideliberatidalle regionimedianteilpianoregionalediprotezionecivile. IlpresentePianodiEmergenzaComunaleècorredatodaunfascicoloriportantele Schededi sintesi edallacartografiatematicacompostadalleseguentitavole: 5 Tavola01 GestionedelRischioIdrogeologico:CartadelRischiofrane; 5 Tavola 02 Gestione del Rischio Idrogeologico: Carta degli edifici pubblici e privati nell areainstabile; 5 Tavola03 GestionedelRischioIdrogeologico:CartadelleAreediemergenza; 5 Tavola04 GestionedelRischioIdrogeologico:CartadelModellodiIntervento; 5 Tavola 05 Gestione del Rischio Sismico: Carta della pericolosità sismica con T=98 anni; 5 Tavola 06 Gestione del Rischio Sismico: Carta della pericolosità sismica con T=475 anni; 5 Tavola07 GestionedelRischioSismico:Cartadellavulnerabilitàdegliedifici; 5 Tavola08 GestionedelRischioSismico:CartadeldannoattesosugliedificiconT=98 anni; 5 Tavola09 GestionedelRischioSismico:CartadeldannoattesosugliedificiconT=475 anni; 5 Tavola10 GestionedelRischioSismico:Cartadeldannoattesosullapopolazionecon T=98anni; 5 Tavola11 GestionedelRischioSismico:Cartadeldannoattesosullapopolazionecon T=475anni; 5 Tavola 12 Gestione del Rischio Sismico: Carta del Modello di Intervento per evento sismicodigradovii; 5 Tavola 13 Gestione del Rischio Sismico: Carta del Modello di Intervento per evento sismicodigradoviii; 5 Tavola 14 Gestione del Rischio Incendi di Interfaccia: Carta del Rischio di innesco Incendidiinterfaccia; 5 Tavola15 GestionedelRischioIncendidiInterfaccia:CartadelModellodiIntervento. 5 Tavola16 CartadellaViabilitàedelleRetitecnologiche; 5 Tavola17 CartadelleAreediemergenza,deipercorsiedeicancelli; 4

5 DEFINIZIONI! Evento&(i.e.Evento&Calamitoso) Fenomeno naturale o accidentale in grado di procurare gravi conseguenze alla popolazioneedall antropizzato,anchealivellodisistema.& Elementi&a&Rischio Persone,manufatti,sistemieinfrastruttureespostesulterritoriointeressatodall evento.& Rischio Probabilità che categorie di elementi a rischio in un sito vengano danneggiate al verificarsidiuneventocalamitosoinunarcotemporaledefinito.sicalcolaattraversoil prodottotrapericolosità,vulnerabilitàedesposizione.& Pericolosità Probabilità che un evento di assegnata severità si verifichi in un sito e in un fissato intervalloditempo.& Vulnerabilità Probabilitàcheunelementoarischiosubiscaundannodiunadeterminataseveritàal verificarsidiuneventocalamitosodiassegnataintensità.& Esposizione Distribuzione territoriale degli elementi a rischio, suddivise per capacità di risposta all evento.& Evento&di&Riferimento Evento calamitoso scelto come riferimento per valutazioni dell area di interesse e dell impattoterritoriale.& Scenario&di&evento Definiscel areainteressatadall eventodiseveritàpresceltaeincludelavalutazionedei parametri che descrivono la dinamica e la severità del fenomeno in riferimento al tempoeallospazio.& Scenario&di&impatto&(o&di&danno) Simulaladistribuzionesulterritoriodell impattodeterminatodauneventocalamitoso assegnatosuglielementiesposti.& Scenario&di&Riferimento Scenariodieventoe/odidannosceltocomeriferimentoperlaparticolaresignificatività aifinidellapianificazionediemergenza.& Scenario/i Il termine singolarmente è utilizzato indifferentemente riferito a simulazioni di evento o di impatto.quandononespressamentespecificatovainterpretatonelcontestodellafrase. 5

6 INQUADRAMENTO0GEOGRAFICO0 0SOCIO4TERRITORIALE0 Il territorio comunale di Frasso Telesino risulta ubicato nella tavoletta topografica edita dall I.G.M.I.inscala1:25000denominata 173_IIINOS.AgatadeiGoti.Aventeunasuperficie di 22,25 Km², confina con i comuni di Cautano, Vitulano, Tocco Caudio, Dugenta, Melizzano, Solopaca e Sant Agata dei Goti. Il centro abitato si sviluppa sulla fascia pedemontana del MonteCamposauro,cheinlocofacapoalMonteS.Angelo(1189ms.l.m.)e,perunaminima parte,sulversanteoccidentaledelmontetaburnoallependicidellecimedimontecarditoe diserradelceraso(1220m).annoveraunafrazione Nansignano_sebbenesianopresentia brevedistanzadalcentroabitatoaltreduecontrade(sanvitoearbusti),oltreacontareisolate abitazionisiaversovalle,aiconfiniconiterritorididugentaesant AgatadeiGoti,siaverso monte,lungolastradaprovinciale120checonduceallapianadiprata.ilcentroabitatoèsito ad un altitudine di 374 m s.l.m., mentre l intero territorio comunale registra quote topografichevariabilifrai65metriedi1220metri,conunescursionealtimetricadi1155m. Distadalcapoluogodiprovinciacirca30kmedèsededellaComunitàmontanadelTaburno. Conta una popolazione di 2378 abitanti(settembre 2015) con una densità di circa 107 ab/ Km²conuntrendindecrementoapartiredallametàdel1900.Lanalisidellastrutturaperetà 6

7 di una popolazione, suddivisa anche per sezioni demografiche,(schede di sintesi, pag. 21) è stataestrattadalcensimentoistat2001. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempiosulsistemalavorativoosuquellosanitario,e_nelquadrodelpresenteprogetto_per tarare le scelte della pianificazione a farsi sulla conoscenza approfondita dell utenza cui si rivolge. Ben diverse saranno infatti le esigenze e le capacità di seguire comportamenti preordinatidapartedipersoneappartenentiadifferentifasced età. Nel comune sono presenti diverse associazioni a carattere prevalentemente culturale_ sportivo_sociale. In particolare è da ormai un trentennio registrata l esistenza dell AssociazionediPubblicaAssistenzadiVolontariato ANPAS checontadiversedecinedi operatorivolontari,oltreadannoveraretraisocisostenitoriquasil interapopolazione. Perquantoattieneallaviabilità(Tav.16)ilcomuneèservitodalleseguentiarterieprincipali: StradaProvinciale50chelocollegaconilterritoriodiDugenta; StradaProvinciale48che,nascendonelcentroabitatosidiramaindirezionesudverso ilcomunedis.agatadelgotioltrearappresentarelaprincipalearteriaviariaversola vallecaudinailcuicomunemaggioreinlocorisultamontesarchio; StradaProvinciale120che,nascendoanch essanelcentroabitato,dopoavervalicato laselladiprata,conduceaicomunilimitrofidellavallevitulanese; Strada Provinciale 21 la quale, attraversando buona parte del centro abitato, rappresenta la principale via di collegamento con i comuni di Melizzano e Solopaca, oltrechearivestireimportanzastrategicapericollegamenticonla SP372Telesina e la SP115Fondovalle&Isclero. Ai margini sudoccidentali del territorio comunale, tra le località Cocola e Fossi, sebbene attualmente non annoverabile tra gli assi viari principali a servizio del comune, si rileva la presenza un ulteriore Strada Provinciale 111 dal momento che, in un futuro non troppo lontano, dovrebbe servire l Area industriale PIP in fase di ultimazione ed ubicata a breve distanza. Alle suddette strade provinciali si collegano le arterie tributarie costituenti la rete stradale comunale, oltre che un buon numero di strade di rango minore, tra cui strade forestali, interpoderali e di accesso ai fondi privati. Non mancano nel territorio comunale diverse decinedistradesenzauscita,lamaggiorpartedellequalidiusopubblico. 7

8 Il comune è servito dalla rete ferroviaria attraversolastazione FrassoT._Dugenta ubicata nel comune di Dugenta ad una decina di chilometri di distanza dal centro abitato di Frasso Telesino. Ad oggi il comune di Frasso Telesino risulta sprovvisto di P.U.C. e, pertanto, lo strumento urbanisticoinvigorerisultaessereilpianoregolatoregeneraleredattoneglianni 80. INQUADRAMENTO0GEOLOGICO,0GEOMORFOLOGICO,0IDROGEOLOGICO0E0STRUTTURALE0 Il territorio comunale di Frasso Telesino(BN) ricade nel Foglio n 431 Caserta est in scala 1:50000enelFoglio 173 Benevento inscala1:100000dellacartageologicad Italia.L area dovesorgeilcentroabitatoécaratterizzataprevalentementedadiscretispessoridimateriali afferentialcomplessosedimentariodel SubsintemadiBonea (PleistoceneMedio)formato da ghiaie di natura calcarea a spigoli vivi in matrice sabbioso_limosa contenenti localmente blocchi di brecce cementate, alternate a livelli di paleosuoli di natura piroclastica, dalle ArenariediCampoli formatedaarenariequarzoseearcosiche_litichegiallastredamediea grossolane in strati di spessore variabile da qualche centimetro fino ad alcuni metri, talora massive, con gradazioni e laminazioni, intercalate con argille azzurre o grigio verdastre e marneilcuiambientedisedimentazioneèditipobacinaletorbiditico,conspessorichevanno da 400 a 500 metri e dal complesso delle Argille Varicolori Superiori (Oligocene Sup._ MioceneInf.)costituitodaargillitiscagliosedalrosso_violaceoalgrigioverdastroe/obluastro nella litofacies calcarea formato da calcari cristallini bianchi da massivi a ben stratificati, calcareniti bioclastiche, brecciole a macroforaminiferi e livelli conglomeratici in matrice marnosa verdastra. Ad esse localmente si sovrappongono depositi quaternari formati e in formazione, principalmente costituiti da coltri eluvio colluviali. Allontanandosi dal centro abitato si rinvengono anche affioramenti carbonatici miocenici, depositi piroclastici Ignimbrite Campana auctt (Pleistocene sup.) e depositi di frana antichi e recenti, oltre che antropici,databilidall Oloceneall Attuale.Anordeadestdell abitato,sottoformadigraben profondo,siergonoipotentiedestesisedimenticarbonaticidipiattaforma(triassuperiore_ Giurassico e Cretacico) prevalentemente e/o essenzialmente calcarei, in subordine anche calcareo_dolomitici. Essi sono costituiti da dolomie e calcari dolomitici triassici e giurassici che costituiscono la base della serie carbonatica, affioranti in loco a limitata distanza in potentistratiebanchiconcoloredalgrigioalrosatoeconspessorisuperiorialcentinaiodi metri, con diffusa presenza di calciruditi intraformazionali alternati a calcari compatti di coloregrigiooppurebianchienocciolaversol altopassantiaicalcaripseudooliticidicolore avana e grigi e/o alle calcareniti del Giurassico inferiore e medio, quindi a sedimenti più 8

9 marcatamentecalcareidelcretacico.idepositipiùfrancamentecalcareirisultanosottopostia fenomeni di carsismo che si manifestano sul complesso Taburno_Camposauro come sink_ holes, sprofondamenti, doline da crollo ed inghiottitoi. L attività carsica risulta, unitamente allatettonicaditipofragile,unodeiprincipalielementiallabasedellafratturazionepervasiva deibanchicalcareicretacei. DaunpuntodivistastrutturaleilversantemeridionaledelladorsalePizzodelPiano M.teS. Angelo insistente sul centro abitato _è costituito da una monoclinale con giacitura a traverso poggio, immersione NNE ed inclinazione dai 10 ai 15. La successione risulta frequentementefratturataconunpatternadandamentoantiappenninicocondizionatodalla tettonica plioquaternaria e ad andamento WNW ESE ascrivibile alle fasi tettogenetiche mioceniche. Tale fratturazione potrebbe comportare il distacco di blocchi il cui eventuale movimentoversovallepuòrappresentareunodeiprincipalielementidirischiogeologicodel territorio.sonopresentidiversilineamentitettonicichebordanoilrilievoospitanteilcentro abitato. La copertura sul versante a monte del centro abitato è costituita da suoli di origine sostanzialmente residuale discontinua, talora assente, a luoghi con spessori esigui che tendonoadaumentareincorrispondenzadifossievallecole.allabasedeirilievicarbonaticila fascia pedemontana ospita una falda detritica antica costituita da brecce cementate, mentre allosboccodeifossiprincipalisonopresenticonoididetritico_alluvionali. Dal punto di vista geomorfologico l area, sita ad una quota topografica media di circa 365 metri s.l.m., è parte integrante di una più estesa macroarea con andamento tipicamente pedemontano, nella zona di raccordo tra i versanti del limitrofo Massiccio del Camposauro (che in loco fa capo al Monte Sant Angelo 1180m s.l.m.) e le sottostanti piane alluvionali generate ad opera dall azione millenaria del Fiume Calore e Volturno defluenti, a sensibile distanza, nei settori settentrionale ed orientale del massiccio. La dorsale carbonatica insistente sul centro abitato si presenta asimmetrica, con il versante meridionale maggiormente acclive e caratterizzata da un ampia superficie carsica sommitale. In tale contesto il deflusso delle acque meteoriche avviene per via prevalentemente endoreica, ad eccezionedellaporzioneinlocalità OrtodiMichele doveèpresenteunreticoloidrografico debolmente articolato. Sono presenti versanti di faglia morfostrutturati, con coperture colluviali di riempimento delle vallecole a fondo concavo. L evoluzione dei versanti segue il modello di Penck Lehman. L andamento del reticolo drenante risulta spesso influenzato dagli effetti deposizionali ed erosionali, con impluvi a regime torrentizio. Gli impluvi terminano verso valle con conoidi detritico alluvionali caratterizzati da scarse evidenze di canali drenanti laterali, indice di scarsa attività. La fascia pedemontana separa i versanti 9

10 carbonatici da versanti composti da terreni strutturalmente complessi, a principale componente arenacea ed argillosa, con forme di rilievo meno accidentate, caratteristiche di versantiasviluppoprevalentementecollinare.lependenzesonopocoaccentuate,tipichedei terreniacomportamentoduttile,conimpluvidibassoordinegerarchico,pocosviluppatieda regimestagionale. Da un punto di vista idrogeologico le formazioni affioranti nellarea, costituite da sedimenti carbonatici (brecce di versante) ed arenacei oltre che flyschoidi, ai quali si sovrappongono depositi di età più recente, dallignimbrite campana pedogenizzata fino alle coltri eluvio colluvialiedaidepositidiconoidealluvionale,sonoraggruppabili,inbasealtipoegradodi permeabilità, in sei complessi idrogeologici: detritico, piroclastico, argilloso_arenaceo_ marnoso, flyschoide, carbonatico e dolomitico. Nell area ospitante il centro abitato, in conseguenzadell eterogeneitàdeglielementichecostituisconoicomplessilitoidiincontrati,si riscontra la presenza di una falda acquifera a carattere stagionale rilevata a profondità variabile dai 5 ai 50m dal p.c. Tale falda evolve più a valle in svariate manifestazioni sorgentizie a carattere anch esso stagionale, caratterizzate da portate mediocri. Esse si originano appunto al contatto del complesso detritico maggiormente permeabile con formazioni o complessi meno permeabili (quale i complessi argilloso_arenaceo_marmoso e flyshoide) che possono svolgere un ruolo di tampone. La rete idrografica non si presenta particolarmente fitta anche in relazione alle caratteristiche di permeabilità dei terreni affioranti. INTRODUZIONE0AL0PIANO0 Il Comune di Frasso Telesino, ad oggi sprovvisto di un Piano di Emergenza Comunale, è risultato fin dalla sua fondazione privodiorganizzazionedelleattivitàdiprotezionecivilea livellocomunale.inconsiderazionediciòlagiuntacomunale,conpropriadeliberan.24del 6/02/2014 avente ad oggetto Definizione e redazione del Piano Comunale di Protezione Civile,haritenutodidoverprocedereconurgenzaallapredisposizionedellostesso,oltrea provvedereallasuadiffusione/informazione alla popolazione. Inoltre, dal momento che nel comune risultavano assenti associazioni di volontari dedicate a compiti di protezione civile, L Amministrazionecomunalenellaprimaveradel2015haavviatoilprocessodicostituzione, addestramento e formazione del Gruppo Comunale di Volontari di Protezione Civile, attualmenteinfasediperfezionamento.scopoprincipaledelprogettoègarantireunservizio 10

11 comunalediprotezionecivile,perperseguireilfineistituzionaledituteladellintegritàdella vita,deibeniedellambienteattraversolaprevisionedeirischi,laprevenzionedeipericoli,il soccorsoallapopolazioneedilsuperamentodelleemergenze.dallesamedellostatoattualein cui si trova il Comune di Frasso Telesino, in relazione all organizzazione e alle attività di protezione civile, sono emersi anche i diversi aspetti da migliorare per conseguire un adeguato potenziamento ed unefficace organizzazione del sistema di protezione civile comunale. Dalla stessa situazione di fatto scaturiscono, quindi, gli obiettivi specifici che s intendonoperseguireattraversoilpresenteprogettoechesiriportanodiseguito: 1.LaRedazionedelPianoComunalediEmergenzaconformeallelineeguidaapprovatedalla Giunta Regionale della Campania con propria deliberazione n.146 del 27/05/2013, con lo sviluppo di piani particolareggiati per gli ambiti di rischio idrogeologico, sismico ed incendi d interfaccia; 2.Larealizzazionediunsistemalocalediprotezionecivileingradodifronteggiaresituazioni di emergenza di ambito comunale attraverso l attuazione di interventi finalizzati alla prevenzione, alla mitigazione del rischio, al monitoraggio del territorio e alla gestione degli eventi; 3. La diffusione di una cultura della prevenzione del rischio attraverso un programma di informazioneallapopolazionesuicontenutidelpianodiemergenza; 4. Il raccordo operativo tra le strutture istituzionali e di volontariato preposte alle prime formedisoccorsoedassistenzainsituazioniordinarieediemergenza; 5.L organizzazionedelleattivitàasupportodelcentrooperativocomunale(coc); Per ciascuno dei rischi l acquisizione degli scenari di evento e di danno è stata prodotta secondogliindirizzifornitiinmanieraspecificapertipologiadieventodallelineeguida.su tali basi sono state, quindi, definite le azioni che il sistema comunale di protezione civile intraprenderà in relazione ai diversi scenari di emergenza. All interno del Piano sono state inoltre previste specifiche sezioni tecniche aggiornabili ed integrabili in relazione alla progressivadefinizionedegliscenariunitamenteall arricchimentodeldatabaseriportantele risorseeglielementiespostialrischio. Lestrategiedimitigazionedelrischioches intendonoperseguireconl attivitàdiredazione_ diffusione/informazione_applicazione del Piano consistono in un ampia gamma di scelte da 11

12 attuaresiainfasepreventiva,intempidinormalità,cheinfasediemergenzapostevento.tra lepiùefficacicisonocertamente: laconoscenzadeiparametridelrischio:pericolosità,vulnerabilitàedesposizione; l adeguamentodeglistrumentiurbanisticiesistentiaisensidelleleggiregionalienazionalial finedioperareunriassettodelterritoriochetengacontosiadeidiversifenomeniattesi(ed conparticolareriferimentoall eventosismicodeisuoieffettilocali)siadellapianificazionedi emergenzarelativaaidiversiscenaridelrischioprofilatisi; lariduzionedellavulnerabilitàdegliedificiesistenti,inparticolareperl edificatopiùantico e di interesse storico, per i centri storici nel loro complesso, per i beni architettonici e monumentali,dandosoprattuttoprioritàall adeguamentodiedificistrategici; la formazione del personale dell amministrazione comunale e delle altre amministrazioni pubblichepresentisulterritorioinmateriadiprotezionecivile; l informazione alla popolazione sulle situazioni di rischio, sulle iniziative dell amministrazione e sulle procedure di emergenza, fornendo le norme corrette di comportamentoduranteedopol eventocalamitoso; l organizzazione e la promozione di periodiche attività addestrative per sperimentare ed aggiornareilpianoeperverificarelefficienzadituttelestrutturecoinvoltenella"macchina" dellemergenza. Inognicasositenderà,neilimitidelpossibile,adadottareunapprocciointesoaprivilegiare le attività di previsione e prevenzione, anziché la fase emergenziale legata all evento ormai verificatosi. Aspetti!principali! IlpresentePianoèstatoredattosecondoicriterielemodalitàdicuialleindicazionioperative emanatedaldipartimentodellaprotezionecivileed,inparticolare,inconformitàconquanto riportato nelle LINEE GUIDA per la redazione dei Piani di Emergenza Comunale emanate dalla Giunta Regionale della Campania Assessorato alla Protezione Civile approvate con D.G.R.146del27/5/2013. Esso,perciascuntipodievento,siarticola,secondoquantodefinitoanchedalleLineeGuida NazionalidelMetodoAugustus,sutrepartifondamentali: 0 12

13 Parte0generale00 Datidibaseedinformazioniperl elaborazionedegliscenaridieventoe/odidanno Raccoglie tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio e alle reti di monitoraggio presenti. E stato prodotto in tale sezione un database a carattere territoriale comunale nel quale sono confluite tutte le informazioni, anche rappresentate in forma cartografica a differenti denominatori di scala, funzionali alla redazione del Piano di EmergenzaComunale.Apartiredaquestodatabasesiègiuntiaprodurreunsecondogruppo di dati finalizzate all elaborazione dei possibili scenari di danno che si possono verificare nell areainesame.lostudioapprofonditofinoadunlivellodidettaglioascalacomunaleha condottoadunamiglioredefinizionedipericolosità,vulnerabilitàevaloreespostonell ambito del territorio comunale in modo da garantire la migliore attendibilità degli scenari di riferimento per ciascuno dei rischi analizzati. Per la carenza di informazioni dettagliate al livello comunale sui tre fattori rientranti nell equazione del rischio, dovuta anche alla mancanza di strumenti di pianificazione già redatti, non avendoaltresì ricevuto dagli uffici regionali all uopo preposti gli scenari di livello regionale relativi alle diverse tipologie di evento da assumere come riferimento, si è proceduto alle elaborazioni degli scenari di riferimento e di danno così come dettagliatamente descritto nelle sezioni relative a ciascun eventoatteso.e statosceltodiriferiretutteleelaborazionidegliscenaridiimpattoedidanno aldatabaserestituitodalcensimentoistat2001,risultandoancoraprovvisoriidatiraccolti nel censimento Si fa presente che, all atto della digitalizzazione del database in ambiente GIS, è stata riscontrata una discrepanza tra i confini amministrativi comunali tracciatidall ISTATeillimitecomunalereale,nelsettoreovestdelterritorio,alconfineconil comune di Melizzano. Di tale evenienza è stato informato l ISTAT al quale è stato contestualmente trasmesso anche lo shape file di riferimento corretto. Per effetto di tale errore due sezioni censuarie, nel database ISTAT, ricadono nel territorio comunale di Melizzano. All interno del Piano sono state individuate in zone effettivamente fruibili, non soggette ad alcun rischio ed ove possibile nelle vicinanze di risorse e servizi indispensabili (acqua, luce ecc.)_ gli spazi e le strutture da destinare a scopi di protezione civile, come di seguitomegliospecificato. IlPianoèstrutturatosubaseGIS(subasecartograficacostituitadallaCTR1:5000anno2004 georeferenziata nel sistema WGS84_UTM33N in formato vettoriale e raster) e contiene lanalisi del territorio, il censimento delle aree sensibili e delle risorse disponibili sul territorio,lanalisideirischielavalutazionedeirelativiscenarideventoediimpatto.tuttii dati raccolti ed elaborati, digitalizzati in formato vettoriale e/o raster, sono geo_referenziati 13

14 nelsistemawgs84_utm33n.nonessendopervenutadagliufficiregionaliall uopoprepostila grigliadiriferimentolacuiunitàmassimadianalisiavrebbedovutoessereunamagliaquadra di dimensioni 500 x 500 m, leelaborazionisonostateprodotte,ascalasub_comunale, per sezionidemografiche.ilpiano,perciascunodeirischiindividuaticontienespecifichesezioni tecnicheicuidatisonoorganizzatiinmodotaledapoteressereintegratisuccessivamentein relazionealprogressivoaffinamentodegliscenariedalmutaredellesituazionialcontorno.le informazioni e i dati, opportunamente organizzati per una veloce e facile ricerca anche in Schededisintesi raccoltenell allegatofascicolo,potrannoessereagevolmenteconsultatisia dalsingolocittadinochedaglioperatori,tecnicievolontaridiprotezionecivile,operantisul territoriocomunale. PerimotividiseguitomegliospecificatisonostatiesclusiirischiVulcanicoedIndustriale. Lineamenti0della0pianificazione00 Obiettividaconseguireperun adeguatarispostadiprotezionecivile In tale sezione del Piano, per ciascun evento, sono individuati nel dettaglio gli obiettivi prioritaridaperseguire alverificarsidell eventostesso(cosìcomesintetizzatinellegiàcitate Linee Guida) per organizzare un adeguata risposta di protezione civile al verificarsi dell evento. Per ciascun obiettivo sono indicate le Componenti e le Strutture Operative interessate. Modello0d intervento00 Insiemedegliinterventiordinatiecoordinatisecondoprocedureoltreairuoliecompitidelle strutturediprotezionecivilecoinvolte Indica, per ciascun evento, l insieme degli interventi, ordinato e coordinato secondo procedure, che le Componenti e le Strutture Operative di Protezione Civile individuate nel Pianoattuerannoalverificarsidell evento.ilpiano,essendoanchedotatodirappresentazione cartograficaditutteleindicazioniutiliallacaratterizzazionedeipossibiliscenariperlevarie tipologiedirischio,consentedidefinireefficacementelestrategiediinterventoperilsoccorso e il superamento dell emergenza, razionalizzando l impiego di uomini e mezzi. All interno di questa parte del Piano, per ciascun rischio considerato, sono riportati i protocolli organizzativi per fronteggiare l emergenza in corso. Tale modello d intervento è stato predispostosecondoleistanzedel MetodoAugustus inmododaconvertireefficacementela listadiazionidaporreinessereinunelencoordinatodiprocedure,suddividendoleinbasea 14

15 diverseareedicompetenzeafferentiadiversefunzionidisupporto,comediseguitomeglio specificato. Inrelazioneallediversetipologiedirischio,sonostatielaboratiirelativiModelli&Di&Intervento: il tale ottica sono stati distinti i modelli per gli eventi con preannuncio da quelli per eventi senza preannuncio. Il Sindaco, attivando il Centro Operativo Comunale, renderà effettivamente operativo il Modello di Intervento appropriato all emergenza. Il Piano di EmergenzaComunaleèstatocorredatodiappositeCartedelModellodiIntervento(Tavolen. 4, 12, 13 e 15) nelle quali sono state opportunamente rappresentate, attraverso tematismi puntuali,lineariedareali,tutteleinformazioninecessarieallagestionedell emergenza. Il Piano, infine, come prescritto dalle Linee Guida precedentemente richiamate, è anche corredatodaiseguentiallegatiraccoltinelfascicolo Schededisintesi : - Schemidisintesi(Diagrammidiflusso)deimodellidiattivazioneperidiversiscenari dirischio. - Modulisticaperl informazione. E statorichiestoallaasl_bn1dicompetenzal elencodeiportatoridihandicapedeicittadini presi in carico a domicilio dalla U.O.C. Assistenza Riabilitativa del Distretto Sanitario di Montesarchio. Per motivi di tutela della privacy il suddetto elenco non è reso pubblico nel presente Piano, ma sarà custodito nel COC e fornito dal Comune di Frasso Telesino alla struttura provinciale di Protezione Civile in uno specifico allegato ai dati di popolazione residente. Aree!di!emergenza! Per ciascuna tipologia di rischio sono stati elaborati i relativi scenari dell evento di riferimento ed individuate le AREE0 DI0 EMERGENZA, spazi e strutture destinate ad uso di protezione civile, per l accoglienza della popolazione colpita e per l ammassamento delle risorse umane e materiali. Ciascuna Area di emergenza, con i relativi percorsi di accesso, è rappresentataintavolan.17utilizzandolasimbologiatematicaadottataalivellonazionale.a ciascuna area è associata una scheda di censimento con l indicazione delle coordinate piane delsuocentroidenelsistemadiriferimentoutm33n_wgs84(fascicolo Schededisintesi ). 15

16 Sonostatedistintetredifferentitipologiediareediemergenza: AREE0DI0ATTESA0(verde) Sonoindividuateciascunaconetichettada A1 ad A11. Sono aree nelle quali accogliere la popolazione prima dell evento o nell immediato post_ evento.sonoluoghidiprimoritrovoperlapopolazioneediricongiungimentoperlefamiglie; sono stati utilizzati piazze, parcheggi e slarghi (pubblici e privati) ritenuti idonei e non soggettiarischio(frane,alluvioni,crollidistruttureattigue,etc.).ilnumerodelleareescelteè funzionedellacapacitàricettivadeglispazidisponibiliedelnumerodegliabitantipersezione demografica servita. Gli abitanti nella località Traversano e in case sparse utilizzeranno come aree di attesa il più vicino spazio aperto disponibile che individueranno preventivamente consultando la cartografia allegata e/o contattando l Ufficio Tecnico Comunale. In ogni caso avranno cura di tenersi lontani da: edifici, alberi, lampioni e linee elettricheoltrechedallezone rosse riportatenella Cartadelrischiofrane (Tav.01).Intali areelapopolazionericeveràleprimeinformazionisulleventoediprimigeneridiconforto,in attesa di essere sistemata presso le aree di ricovero. Le Aree di Attesa della popolazione sarannoutilizzateperunperiododitemporelativamentebreve. AREE0DI0ACCOGLIENZA0O0DI0RICOVERO0(rosso) E individuatanelcomplessoturistico S.Vito esegnalataconetichetta R1 E l area nellaquale installare i primi insediamenti abitativi o le strutture per l accoglienza dellapopolazionecolpita.corrispondonoailuoghiincuisarannoallestitetendeeroulottein grado di assicurare un ricovero alla popolazione colpita. L estensione dell area scelta è funzionaleallapopolazionedaassistereche,incasodiungraveeventosismico,almenoperi primigiorni,coincidecontuttalapopolazioneresidentenelcomune.l areasceltaèservitada risorseidriche,elettricheericettiveperlosmaltimentodiacquereflue.lasceltaèricadutasul Complesso turistico S. Vito da un lato perché è l unica area sufficientemente estesa, in prossimità degli assi viari di principale comunicazione, facilmente raggiungibile ancheda mezzidigrandidimensionienonperimetratadarischioidrogeologiconelpsai_rf;dall altro perché già stata individuata per le stesse funzioni all interno del Piano Provinciale di Protezione Civile (cfr. Cap. Riferimenti Pianificazioni sovracomunali ), al quale il presente Pianosiraccorda.Nonesiste,purtroppo,nell ambitodelterritoriocomunalealcunpercorso 16

17 inassolutoidoneoperraggiungeretaliaree:ipercorsitracciatisarannoutilizzabiliincasodi evento sismico, ma soggetti0 a0 preventiva0 verifica0 delle0 condizioni0 di0 sicurezza0 da0 parte0 del0 Sindaco0 e0 delle0 Funzioni0 Tecnico4scientifica0 e0 pianificazione 0 e0 Strutture0 operative0locali/viabilità 0(rispettivamente0n.10e0n.7)0in0caso0di0rischi0idrogeologico0ed0 incendi. Le Aree di Ricovero della popolazione saranno utilizzate per un periodo di tempo compresotrapochesettimaneequalchemese. AREE0DI0AMMASSAMENTO0SOCCORRITORI0E0RISORSE0(giallo) Sono individuate nel complesso turistico S. Vito (etichette S1) ed nella zona PIP Cocola (S2).LaS2èdaconsiderarsiinsubordineallaS1,nelcasodiimprevedibileindisponibilitàdi quest ultima. Sono areenelle quali convogliare i soccorritori, le risorse ed i mezzi necessari al soccorso della popolazione. Tali zone sono state scelte in funzione delle particolari situazioni infrastrutturali urbane e viarie comunali, avendo entrambe dimensioni sufficienti per accoglierealmenoduecampibase.sullacartografiasonostatisegnalatiingialloipercorsipiù per accedervi. Tali aree sono state ubicate in zone non soggette arischi, sono raggiungibili anche da mezzi di grandi dimensioni e,perlas1, ricadono in prossimità di risorse idriche, elettriche e ricettive per lo smaltimento delle acque reflue. Le Aree di Ammassamento dei soccorritorierisorsepossonoessereutilizzateperunperiododitempocompresotrapoche settimaneequalchemese. Diseguitosiriportatabellariepilogativadelleareediemergenzaindividuate. Tabella01:0dettagli0aree0di0emergenza0 Identificativo A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 A10 A11 R1 S1 S2 Nome Tipo P.zza2IV2Novembre2<2Frasso2T. Attesa Parcheggio2Scuola2infanzia2<2Frasso2Attesa Campo2Basket2<2Frasso2T. Attesa Villetta2Tuoro Attesa Ex2Campo2Tennis2<2Frasso2T. Attesa Aia<Fraz.2Arbusti Attesa Piazzale2Chiesa<Fraz.2S.2Vito Attesa Piazzale2chiesa<Fraz.2Nansignano Attesa Piazzetta<parcheggio2Sauci Attesa Via2Frangitelli<Erba2bianca Attesa Ex2cinema Attesa Complesso2S.2Vito Accoglienza2o2Ricovero Parcheggio2Complesso2S.2Vito Ammassamento2soccorritori2e2risorse Area2PIP<Fraz.2Cocola Ammassamento2soccorritori2e2risorse Area4(m 2 ) Coordinate4geografiche X Y , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

18 Percorsi! Nonesistendo,purtroppo,nell ambitodelterritoriocomunalealcunpercorsodicollegamento traleareediemergenzainteramentealsicurodaciascunrischio,sarà0compito0del0sindaco,0 della0 Funzione0 10 Tecnico4scientifica0 e0 pianificazione 0 e0 Funzione0 70 Strutture0 operative0 locali/viabilità,0 soprattutto0 in0 caso0 di0 rischi0 idrogeologico0 ed0 incendi,0 verificarne0preventivamente0le0condizioni0di0praticabilità0in0sicurezza. Cancelli! Sonostatilocalizzati,inoltre,iCancelli:puntidipresidiodapartedelleforzedell ordine(tab. 2eTavola17).Questehannoilcompitodidisciplinareisoccorsiedilflussodipersoneversoi sitidiaccoglienzaedoperare,nelcontempo,azionidicontrollosullapopolazioneinentrataed inuscitadalnucleoabitato. Tabella02:0localizzazione0dei0cancelli0 Nome0 Id.0 Coordinate0(UTM33N4WGS84)0 X0 Y0 Località0 Strada0interessata0 Arbusti C , ,8 Pontedicoppa ViaArbusti Cautano C , ,9 FontanadelSoldato Sp120(latoCautano) Melizzano C , ,1 Casinorosso Sp48(latoMelizzano) SanVito C , ,9 S.Vito_incrocioperNansignano Sp48(latoS.Agata) Solopaca C , ,3 Ingressopaese Sp21(latoSolopaca) Centro!Operativo!Comunale!(C.O.C.)! La prima risposta all emergenza, qualunque sia la natura dell evento che la genera e l estensione dei suoi effetti, sarà garantita attraverso l attivazione del Centro Operativo Comunale di protezione civile nel quale sono rappresentate le diverse componenti che operanonelcontestolocale.lasuddettastrutturaopereràasupportodelsindaco autoritàdi protezionecivile perladirezioneedilcoordinamentodeiservizidisoccorsoedassistenza allapopolazione.lasededelc.o.c.èstataindividuataneilocali0dell Istituto0Comprensivo0 S.0 Giovanni0 Bosco,0 in0 Corso0 A.0 Calandra, di proprietà comunale. Ilsuddettoedificioè infattil uniconelcomunerecentementeinteressatodalavoridiadeguamentosismicoesorge su un area non individuata a rischio frane nel PSAI_rf dell Autorità di Bacino Liri_Volturno_ 18

19 Garigliano. Si trova inoltre in area centrale, di facile accesso e già dotato di tutte le utenze necessarie al suo corretto funzionamento (linea telefonica, rete elettrica, ecc.). La sede disponeinfinediunpiazzaleattiguoutilealparcheggiodeiveicolideglioperatoridelcentro stesso.ilcocsaràattrezzatoconopportunacartellonisticaesaràdotatodiunsistemaradio dibasedilivellolocaleediungruppoelettrogenooltrechetelefono/faxepccollegatoinrete. IlcomplessoediliziosostitutivosedediCOCèstatoindividuatoneilocalidellaCasacomunale, in via S. Rocco n.1 (Schede di sintesi pag.18 e Tavola 17). Nel caso in cui le strutture individuatecomec.o.c.perqualsivogliaimprevedibilemotivononconsentanodioperarein sicurezzailsindaco,sentitiiresponsabilitecnici,individuaerequisisceunimmobileadeguato alloscopo. Funzioni!di!supporto! Come previsto dal Metodo Augustus il Sindaco ha costituito un gruppo di persone ciascuna aventelafunzione(elaresponsabilità)digarantirel efficaciael efficienzadelpianocomunale oltrealcoordinamentodiognifunzionenegliinterventidiemergenza.intalmodosiavràla certezza di poter fare affidamento su persone che conoscono a fondo il piano, e sono consapevoli dei propri compiti, dei propri ambiti d intervento, dei limiti in termini di autonomiaoperativaepienamenteresponsabilidelpropriooperato. L organizzazionedelc.o.c.,secondoledirettivedelmetodoaugustus,prevedeladefinizione dinovefunzionidisupporto perlacuischedaturasirimandaall allegatofascicolo Schededi sintesi _diseguitoillustrate: 1. Funzione0tecnica0e0di0pianificazione00 (Responsabile:Geol.GiovanniTesta)& La funzione garantisce il supporto tecnico al Sindaco per determinare l attivazione delle diversefasioperativeprevistenelpianodiemergenza. Obiettivoprioritariodellafunzioneèquellodimantenereecoordinaretuttiirapportitrale variecomponentiscientificheetecnicheodigestionesulterritorio,cuièrichiestaun analisi conoscitivadelleventoedelrischioassociato,consentendoilmonitoraggiodelterritorio(già dallafasediattenzione)el aggiornamentodelloscenariosullabasedeidatiacquisiti. Lafunzioneprovvedealcostantescambiodidaticoniresponsabilidellefunzionidisupporto attivate, al fine di fornire l aggiornamento della cartografia tematica con l indicazione dei danniedegliinterventisulterritoriocomunale.ilresponsabiledevedisporredellecartografie dibaseetematicheriguardoilproprioterritoriocomunale. 19

20 2. Funzione0sanità,0assistenza0sociale0e0veterinaria00 (Responsabile:Dott.MarioCalvano)& Lafunzionegestiscetutteleproblematicherelativeagliaspettisocio_sanitaridellemergenza. Obiettivo prioritario della funzione è quello di coordinare le attività svolte dai responsabili della Sanità locale e delle Organizzazioni di Volontariato che operano nel settore sanitario locale. La funzione provvede, tra l altro, al censimento in tempo reale della popolazione presente nelle strutture sanitarie a rischio e verifica la disponibilità delle strutture deputate ad accoglierneipazientiintrasferimento.assicural assistenzasanitariaepsicologicadurantela fasedisoccorsoedevacuazionedellapopolazionenelleareediattesaediricovero. Garantisce,altresì,lamessainsicurezzadelpatrimoniozootecnico. 3. Funzione0volontariato00 (Responsabile:Sig.RobertoIannotti)& LafunzioneprovvedealraccordodelleattivitàdeisingoligruppicomunaliedOrganizzazioni divolontariatosulterritorio. Obiettivoprioritariodellafunzioneèquellodiredigereunquadrodellerisorseinterminidi mezzi,materiali,uominieprofessionalitàinrelazioneallaspecificitàdelleattivitàsvoltedalle organizzazionilocali,alfinedisupportareleoperazionidisoccorsoedassistenza,in coordinamentoconlealtrefunzioni. Lafunzioneprovvede,tral altro,acoordinarelinviodisquadredivolontarinelleareedi attesapergarantirelaprimaassistenzaallapopolazioneesuccessivamentenelleareedi ricovero.predisporre,altresì,linviodisquadredivolontariemetteadisposizionelerisorse perleesigenzeespressedallealtrefunzionidisupporto. 4. Funzione0materiali0e0mezzi00 (Responsabile:Sig.LuigiGiaquinto).& La funzione provvede all aggiornamento costante delle risorse disponibili in situazione di emergenza, attraverso il censimento dei materiali e dei mezzi appartenenti ad enti locali, volontariato,privatiedaltreamministrazionipresentisulterritorio. Obiettivo prioritario della funzione è quello di mettere a disposizione le risorse disponibili sullabasedellerichiesteavanzatedallaaltrefunzioni.nelcasoincuilarichiestadimateriali e/o mezzi non potesse essere fronteggiata a livello locale, ne informa il Sindaco, che 20

21 provvederàarivolgerelarichiestaallivellocentralecompetente. Lafunzioneprovvede,tral altro,averificareeprevedereperognirisorsailtipoditrasporto ediltempodiarrivonell areadell intervento. 5. Funzione0servizi0essenziali0ed0attività0scolastica00 (Responsabile:Sig.AntonioIorillo)& La funzione provvede al raccordo delle attività delle aziende e delle società erogatrici dei serviziprimarisulterritorio. Obiettivo prioritario dellafunzione è quello di coordinare i rappresentanti di tutti i servizi essenziali erogati sul territorio comunale cui è richiesto di provvedere ad immediati interventi sulla rete per garantirne lefficienza anche in situazioni di emergenza, secondo i rispettivi piani particolareggiati. Va precisato che l utilizzazione del personale addetto al ripristino delle linee e/o delle utenze è comunque diretta dal rappresentante dell Ente di gestione. La funzione provvede, altresì, ad aggiornare costantemente la situazione circa lefficienza delleretididistribuzionealfinedigarantirelacontinuitànell erogazioneelasicurezzadelle reti di servizio, e ad assicurare la funzionalità dei servizi nelle aree di emergenza e nelle strutturestrategiche. Per quanto riguarda l attività scolastica la funzione ha il compito di conoscere e verificare l esistenzadeipianidievacuazionedellescuoleedelleareediattesadi loro pertinenza. Dovrà, inoltre, coordinarsi con i responsabili scolastici, al fine di prevedere una strategia idoneaperilricongiungimentodellapopolazionescolasticaconlerelativefamiglienellearee diattesa. 6. Funzione0censimento0danni0a0persone0e0cose00 (Responsabile:Arch.ValentinoFormichella)& La funzione provvede al coordinamento delle attività finalizzate ad una ricognizione del dannoedellecondizionidifruibilitàdeimanufattipresentisulterritoriointeressato,alfinedi valutare la situazione complessiva determinatasi a seguito dell evento e valutare gli interventiurgenti. Obiettivo prioritario della funzione è quello di provvedere ad una valutazione del danno e dell agibilità di edifici ed altre strutture, finalizzata anche ad individuare le criticità urgenti per lemissione delle prime ordinanze di sgombero e degli interventi di somma urgenza, a salvaguardiadellapubblicae/oprivataincolumità. 21

22 Tale attività, nella primissima fase dellemergenza, può essere effettuata attraverso il supportodellerisorsetecnichelocalmentepresenti(tecnicidell UfficioTecnicodelComune, VVF,tecnicilocali,etc.). Quindi, in particolare per eventi di eccezionale gravità nei quali il coordinamento di tali attivitàvieneeffettuatoacuradelleautoritànazionalie/oregionali,lafunzionesiraccorda conicentrioperatividilivellosovraordinato,perl utilizzodiprocedureestrumentidianalisi e valutazione eventualmente previsti dalle normative vigenti, in relazione alla tipologia di evento. In questo caso, il responsabile della funzione, dopo aver disposto i primi urgenti accertamenti,sicollegheràatalistrutturedicoordinamento. 7. Funzione0strutture0operative0locali,0viabilità00 (Responsabile:Sig.MicheleGisondi).& Lafunzioneprovvedealcoordinamentodituttelestruttureoperativelocali,compresequelle istituzionalmente preposte alla viabilità, secondo quanto previsto dal rispettivo piano particolareggiato. Obiettivo prioritario della funzione è quello di raccordare le attività delle diverse strutture operativeimpegnatenelleoperazionidipresidiodelterritorioediinformazione,soccorsoed assistenzaallapopolazione,monitorandonedislocazioneedinterventi. Inparticolarelafunzionesioccuperàdipredisporreilposizionamento degli uomini e dei mezzipressoicancelliprecedentementeindividuati,ediverificareilpianodellaviabilità,con cancellieviedifuga,infunzionedell evoluzionedelloscenario. Inoltre, la funzione individua, se necessario, percorsi di viabilità alternativa, predisponendo quanto occorre per il deflusso in sicurezza della popolazione da evacuare ed il suo trasferimentoneicentridiaccoglienza,incoordinamentoconlealtrefunzioni. 8. Funzione0telecomunicazioni00 (Responsabile:Sig.MichelangeloAceto).& Lafunzioneprovvedealcoordinamentodelleattivitàsvoltedallesocietàditelecomunicazione presentisulterritorioedalleorganizzazionidivolontariatodeiradioamatori. Obiettivoprioritariodellafunzioneèquellodigarantirelacomunicazioneinemergenzaanche attraverso l organizzazione di una rete di telecomunicazioni alternativa non vulnerabile. La funzioneprovvede,altresì,alcensimentodellestrutturevolontarieradioamatoriali. 22

23 9. Funzione0assistenza0alla0popolazione00 (Responsabile:Sig.FedericoIannucci).& La funzione gestisce tutte le problematiche relative all erogazione di un adeguata assistenza allapopolazionecolpita. Obiettivo prioritario della funzione è quello di garantire lassistenza alla popolazione nelle areediattesaenelleareediricovero.lafunzionedeve,pertanto,predisporreunquadrodelle disponibilitàdialloggiamentopressoicentrieleareediaccoglienzaindividuatenelpianoe deve provvedere alla distribuzione dei pasti alla popolazione evacuata. Deve, altresì, provvedereaduncensimentodegliappartenentiallecategoriedebolioaparticolarerischio, della loro dislocazione e dei loro immediati fabbisogni specifici nella prima fase dell emergenza. Lesuddettefunzionidisupportoassumonoilcompitodigestireladisponibilitàdellerisorse fornitedatutteleamministrazionipubblicheeprivatecheviconcorrono.ciascunafunzione disupporto,comespecificatonellasezioneschede,èaffidataadunresponsabilecuicompete siailcontrollodellaspecificaoperatività,sial aggiornamentodeidatinell ambitodelpianodi emergenza. In tempi di pace, fuori dall emergenza, i responsabili delle diverse funzioni di supporto, interagendo per l aggiornamento del piano di emergenza, sviluppano l attitudine allacollaborazioneinsituazionidiemergenza. Per garantire il funzionamento del COC in una qualsiasi situazione di emergenza si attiverannoleseguentifunzioni: Tecnicaedipianificazione Sanità,AssistenzaSocialeeVeterinaria Assistenzaallapopolazione Struttureoperativelocalieviabilità Volontariato. IlSindaco,comediseguitospecificatoneicapitolirelativiaidiversirischiesaminati,attiverà le funzioni di supporto ritenute necessarie per la completa gestione dell emergenza, che dovranno essere autonome ed indipendenti fino allarrivo dei soccorsi esterni. Ciascuna funzione coordinerà, relativamente al proprio settore di competenza, tutti i soggetti che sarannoimpegnatinelleazionivoltealraggiungimentodegliobiettividefinitidailineamenti dellapianificazione. 23

24 Centro!Operativo!Misto!(C.O.M.)! IlC.O.M. CentroOperativoMisto èunorganismostraordinariocostituitopressoilcentro Polifunzionale di Protezione Civile per la gestione, la direzione ed il coordinamento delle attivitàinemergenza.ilcomunedifrassotelesinofapartedelcentrooperativomiston 9di cui è capofila il comune Sant Agata Dei Goti. Fanno parte del C.O.M.9 i seguenti comuni: Dugenta,Durazzano,FrassoTelesinoeLimatola,oltrealcomunecapofila.Diseguitosiriporta tabella riepilogativa di tutti i C.O.M. della Provincia di Benevento riportante competenze territoriali,sedierecapititelefonici/fax. 24

25 ANALISI0DEI0RISCHI0GRAVANTI0SUL0TERRITORIO0COMUNALE0 0Rischi0esclusi0 SecondoquantoprevistonelleLineeGuidaapprovatedallaGiuntaregionaledellaCampania con propria deliberazione n.146 del 27/05/2013, il Piano di Emergenza Comunale deve essere in grado di dare tutta una serie di risposte, tra cui quella relativa all individuazione degli eventi calamitosi che possono interessare il territorio comunale, che presuppone lo studiodellecaratteristichedibasedelterritorioel individuazionedeipossibilirischi. Letipologiedirischioesaminatesono: _Rischioidrogeologico _Rischiosismico _Rischioincendioboschivoediinterfaccia Restanoesclusiiseguentirischi: _Rischiovulcanico _Rischioindustriale Il0rischio0idrogeologico0 Parte!generale! Per rischio idrogeologico si intende il rischio da inondazione, frane ed eventi meteorologici pericolosi di forte intensità anche di breve durata. Questa tipologia di rischio può essere prodottoda alluvioni (movimento incontrollato di masse dacqua sul territorio a seguito di precipitazioniabbondantiorilasciodigrandiquantitatividacquadabacinidiritenuta);frane (instabilità dei versanti anchessi spesso innescati dalle precipitazioni o da eventi sismici) nonchédaeventimeteorologicipericolosi(nevicate,trombedaria). Strumento di riferimento per tali eventi è il Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico: lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico_operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni, le norme d uso del suolo e gli interventi riguardanti l assetto idrogeologicodelterritoriocomunale. 25

26 Il Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino Nord Occidentale della Campania costituiscepianostralciodelpianodibacino,epossiedevaloredipianoterritorialedisettore. Tra i comuni interessati dal Piano Stralcio vi è il comune di Frasso Telesino, infatti l intero territorio comunale ricade nella competenza dell Autorità di Bacino dei fiumi Liri_Volturno_ Garigliano(L.n.385del ). PerilterritoriocomunalediFrassoTelesinononèstatoriconosciutapericolositàidraulicada partedell AutoritàdiBacinoLGV,né,quindi,prodottacartografiadelrischioidraulico. Lapianificazionefarà,pertanto,riferimentoalsoloRischioFrane,daintendersicomerischio legatoalmovimentooallacadutadimaterialerocciosooscioltocausatidall azioneesercitata dalla forza di gravità. Tra le cause principali dell innesco di fenomeni franosi un ruolo di principaleimportanzaèricopertodalleprecipitazioni.pertalemotivolaregionecampaniaè stata suddivisa in 8 zone di allerta ai sensi della DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2004 recante Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologicoedidraulicoaifinidiprotezionecivile,pubblicataindata11marzo2004sulla G.U. n. 59 (Suppl. Ordinario n. 39). Icritericoncuisonostateindividuatetalizonesono riportate nei documenti approvati con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 30 giugno 2005, n L intero territorio comunale di Frasso Telesino ricade nella Zona di allerta2 AltoVolturno/Matese tralesummenzionatezonediallerta. Ildatabaseallabasedelleelaborazioniècostituitoda: Dati ISTAT del (14 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, FoglioR15_DatiCPA_2001); Piano Stralcio Assetto Idrogeologico _ Rischio Frana in scala 1:25000 (Autorità di BacinodeiFiumiLiri,GariglianoeVolturno); DatabasedelProgettoIFFI(InventariodeiFenomeniFranosiinItalia) 2, DatiacquisititramiteGoogleEarthPRO(Anni2010_2014). Puravendoliespressamenterichiesti,ilcomunenonharicevutodallacompetenteAutoritàdi Bacino le carte di pericolosità geomorfologica o da frana del PSAI: per gli scenari di 1 I dati ISTAT 2011 non sono stati utilizzati per mancanza di informazioni connesse al Comune di Frasso Telesino. 2 Dati contenuti nel sistema informativo del Progetto IFFI, realizzato in esecuzione della Convenzione 18/01/2001 tra Regione Campania e Servizio Geologico Nazionale (ora ISPRA) 26

27 riferimentoperlavalutazionedeldannoattesonelcasodieventicriticidinaturaidraulica,si è scelto di adottare le informazioni contenute nel Piano Stralcio Assetto Idrogeologico _ Rischio Frana in scala 1:25000 (Autorità di Bacino dei Fiumi Liri, Garigliano e Volturno). Avendo un denominatore di scala ben più alto di quello indicato nelle Linee Guida (che prevedonolaconsultazionedidocumentiinscala1:5000),peroperareafavoredisicurezza, sono stati considerati elementi esposti al rischio frane, oltre quelli ricadenti nelle zone classificatedelpsai_rfcome Areearischioelevatoemoltoelevato (R3edR4),anchequelli ricadenti nelle Aree di alta e medio_alta attenzione (A3 ed A4), di Aree a Rischio potenzialmente alto (Rpa), ed Attenzione potenzialmente alta (Apa). In fase di aggiornamenti periodici del Piano, se saranno resi disponibili i suddetti dati di maggior dettagliodapartedellacompetenteautoritàdibacino,siavràlapossibilitàdiapprofondirei suddettiscenari,ancheconl interventodicentridicompetenzaaccreditati. L insediamento urbano sorge in ambito collinare, lungo la fascia pedemontana immediatamente a ridosso del versante meridionale del Monte Camposauro, i cui valloni 27

28 raggiungonodirettamenteilcentroabitato,edinpiùzoneloattraversanorisultandoatratti tombati.piùvoltenelpassato,specialmenteinoccasionedipioggeintenseetemporalesche,si sono registrati colamenti detritico_fangosi che hanno invaso il centro abitato provocando notevoli danni. D altra parte si sono anche verificati a più riprese fenomeni franosi interessanti crolli di blocchi di dimensioni fino a metriche che, rotolando verso valle, hanno raggiuntoifabbricatidellaporzionedelcentroabitatopiùaridossodelversantemontuoso, dopoavercausatonotevolidanninellestradecomunalieprovincialichehannoincontratosul loropercorso.pertalemotivol areaospitanteilcentroabitatodifrassotelesino,nell ambito del Piano stralcio assetto idrogeologico Rischio frana dell Autorità di Bacino Liri_ Garigliano_Volturno,risultaperbuonaparteclassificatacomea: Rischiomoltoelevato(R4),ancheinzonaparco; Altaattenzione(A4); Rischiopotenzialmentealto(Rpa); Attenzionepotenzialmentealta(Apa). Lamaggiorevulnerabilitàdellaporzionediterritorioinesameèconnessaconelevatipericoli perlepersone,lecose,leattivitàproduttiveedilpatrimonioambientale. Tra le fenomenologie rappresentanti i principali elementi di pericolosità idrogeologica dell area, infatti, si individuano: crolli, colate detritico_fangose, flussi con elevate concentrazioni di materiali solidi trasportati e dissesto idrogeologico della rete idrografica solcanteilsuddettoversante. Crolliedistacchidiblocchi,chesimuovonoversovalle,sonoifenomenipiùdiffusilungole falesiepresentiamontedelcentroabitatodifrassotelesino.questeareesonocaratterizzate daformazioniroccioseprevalentementecalcareefortementecarsificateefratturate,aluoghi ricoperteinmododiscontinuoediscordantedabreccequaternariepiùomenocementate,per talemotivosuscettibiliallasuddettafenomenologiafranosa.lungoiversantisonobenvisibili discontinuitàplanaricomepianidistrato,pianidifagliaejoint.analisiditipogeomeccanico rilevanocheimeccanismid innescoeitipidiinstabilitàsonodaconnetteresoprattuttoalla tipologiaeall originedellediscontinuitàcheinteressanoisuddettiammassirocciosi.aciòsi aggiungono le modificazioni di tipo agrario_forestale avvenute sul versante a seguito di diversi incendi che hanno interessato importanti estensioni boschive immediatamente a montedelcentroabitatodifrassotelesino.all internodellafranositàditaliammassirocciosi èpossibiledistinguereimeccanismididistaccodipiccoliblocchi,doveèspessosufficientela progressiva apertura delle discontinuità anche per cause accidentali, da quelli di grosse 28

29 dimensioni, significativamente controllati dalle orientazioni dei sistemi di discontinuità. Per quanto riguarda l influenza delle precipitazioni, si è visto che i fenomeni d instabilità sono spessoconnessiadun altaintensitàdiprecipitazionicheinduconounaumentodellepressioni neutrelungolediscontinuitàdegliammassi. Un ulteriore minaccia lungo le porzioni di versante ammantate da spessori maggiori di coperturedioriginesostanzialmenteresiduale,potrebbeveniredallecolatedetritico_fangose che si attivano improvvisamente, senza apprezzabili segni premonitori, in concomitanza di eventimeteoriciintensi,soprattuttoseprecedutidaprolungatiperiodipiovosisulleporzioni diversanticarbonaticiadelevataacclivitàricopertidasuolidiorigineresidualee,aluoghi,di naturapiroclastica.questecoperturesonodivarianaturaecomprendonosuoliepaleosuoli, brecce,detritidiversanteeconoidi,piroclastitipedogenizzateconlivellipomiceipococoesivi ecineriti.l opportunitàditenereindebitaconsiderazioneanchedell eventualeproblematica rappresentata dalle coperture piroclastiche su versanti carbonatici acclivi è dettata dall esistenzanelleimmediateprossimitàdell areadistudiodegliaffioramentidellesuddette coperture piroclastiche lungo il vallone Vellane immediatamente a nordovest del territorio comunale e, ad est, a quote più elevate, in località Piana di Zi Nicola. L innesco di una suddetta tipologia di frana potrebbe attivarsi come scorrimento traslativo (ma anche come crollooscorrimentorotazionale)nelleporzionipiùelevatedeiversantiincorrispondenzadei numerositaglistradalichelointeressanoodaldisopradiunacornicerocciosa.ilmateriale staccatosi,impattandosullesottostantiporzionidiversante,scorrerebbe(incanalatoomeno) raggiungendo con un effetto valanga volumetrie considerevoli. Poiché durante lo scorrimentovengonogeneralmenteliberatigrossiquantitativid acqua,soprattuttodailivelli pomicei e dai suoli altamente tixotropici, la frana potrebbe evolvere in colata rapida, caratterizzatadaelevatafluiditàevelocità,percorrerelunghedistanzeedavereunaltopotere distruttivo. Lungo il versante sono stati individuati diversi canaloni in roccia, a loro volta alimentati da affluenti e subaffluenti, costituenti impluvi naturali nei quali confluiscono le acque defluenti dalsovrastanteversantemontanoche,inalcunicasi,dopoaverattraversatoilcentroabitato, risolvono quali tributari in destra orografica del Torrente Maltempo, maggior corpo idrico dell area.tuttiglialvei,caratterizzatidadiffusifenomenierosivi,datrasportodetriticoeda accumuli terrigeni, denotano una rete idrografica obliterata da mancanza di corretta manutenzione.ivallonisonoinfattiafflittidanotevolidepositidimaterialinaturaliedirifiuti che alterano e talvolta impediscono il naturale defluire delle acque. Come appare inoltre evidenteanchedallaletturadelpsai_rfalcuneastetorrentizierisultanoaddiritturatombati 29

30 neitrattidiattraversamentodelcentroabitato(tavola01).incorrispondenzaditrepontisul Torrente Maltempo, infine, alle località Ponte di coppa, Lattaroni e Corteronaca, importanti accumuli di rifiuti misti a materiali naturali hanno ridotto notevolmente la luce di suddetti ponti rendendo certamente probabile un effetto diga in caso di eventi piovosi intensi e prolungati.l assenzadimanutenzionedegliimpluvi,unitaallapresenzadimassedetritichee accumuli di rifiuti sversati in prossimità dei ponti esistenti, incidono negativamente sulla circolazione idrica superficiale giungendo ad indurre fenomeni di esondazione a ridosso del centroabitato.intavola1 Cartadelrischiofrane sonoancheriportatiisuddettipunticonle diciture Punticritici e Attraversamentostradale Aciascunadellesuddettefenomenologieèassociatounaltogradodirischio,giàriconosciuto nell ambitodelpsai_rfredattodall AutoritàdiBacino,ilqualeinquadranelleclassidirischio maggioricircalametàdellasuperficiesucuiinsisteilcentroabitatodifrassotelesino. In tale valutazione si è proceduto alla conta di abitazioni, edifici importanti ed attività commercialiricadentiinciascunaclassedefinitanelpsai_rfdell AutoritàdiBacino(Tav.02 Cartadegliedificipubblicieprivatiricadentiinareainstabile). L impegnoallamitigazionedeisuddettirischiricadesuduefasi:previsioneeprevenzione. Laprevisione,cosìcomedefinitadallart.3comma2dellaL.225/92,cosìcomemodificatoe/o sostituitodallart.1,lett.b_bisdeld.l.59/2012convertitodallal.12/7/2012n.100,infatti, "consistenelleattività,svolteancheconilconcorsodisoggettiscientificietecnicicompetenti in materia, dirette allidentificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, al preannuncio,almonitoraggio,allasorveglianzaeallavigilanzaintemporealedeglieventie deiconseguentilivellidirischioattesi". Allafasediprevisioneèdisostanzialeimportanzal affiancamentodiunafasediprevenzione. Laprevenzione,cosìcomedefinitadallart3,comma2,dellaL.225/92,cosìcomemodificato e/o sostituito dallart. 1, lett. B_bisdelD.L.59/2012convertitodallaL.12/7/2012n.100, "consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danniconseguentiaglieventidicuiallart.2,anchesullabasedelleconoscenzeacquisiteper effettodelleattivitàdiprevisione.laprevenzionedeidiversitipidirischiosiesplicainattività nonstrutturaliconcernentilallertamento,lapianificazionedellemergenza,laformazione,la diffusionedellaconoscenzadellaprotezionecivile,nonchélinformazioneallapopolazionee lapplicazionedellanormativatecnica,ovenecessarie,elattivitàdiesercitazione. Lattività preventiva consiste nella effettuazione di opere, siano esse passive che attive, di fondamentaleimportanzaperevitareilverifìcarsidiundissestochemoltospessosiinnescaa 30

31 seguitodellattivitàindiscriminatadelluomocheconilsuocomportamentoinfrangespessole regolefondamentalidellanaturaeisuoiequilibri. La prevenzione da attuarsi, in particolare a livello intercomunale e comunale, si concretizza mediante il divieto perentorio di quelle attività che intrinsecamente sono potenzialmente capacidiprovocareoaccelerareilfenomenodidissestooltreamonitoraggioterritoriale,trai quali: taglio indiscriminato della vegetazione, specie sui versanti esposti allazione erosiva delleacquemeteoriche; aumentodelcaricosuiversantiinstabili(costruzioni,scaricodimateriali,ecc.); variazionidellapendenzadeiversanti; scalzamento del piede del versante senza la realizzazione di adeguate opere di ripulituraesostegno; variazionedelcontenutodacquaneiterreni; drenaggideiterrenieseguitisenzaledovutecautele; mancataregimazionedelleacquesuperficiali; controllo dei movimenti franosi nella loro evoluzione temporale, mediante sopralluoghi ed indagini geognostiche e geotecniche, sottoponendo a monitoraggio le areearischio; lavori di consolidamento e risanamento di aree urbanizzate interessate a dissesti idrogeologiciinpartedisciplinatedallalegge09luglio1908n.445chestabiliscequali sianoicomunichepossonousufruiredifinanziamentispecificipertaliinterventi; lassunzione tempestiva di misure contingibili a tutela della pubblica e privata incolumità; la definizione di piani urbanistici elaborati sulla scorta di approfonditi studi geomorfologici. Predisposizione0del0quadro0territoriale0dell area0di0indagine0 Ildatabaseallabasedelleelaborazioniècostituitoda: 31

32 - Dati ISTAT del (14 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, Foglio&R15_DatiCPA_2001); - DatiacquisititramiteGoogleEarthPRO(Anni2010_2014). Individuazione0delle0aree0a0rischio0frana0 Per la determinazione degli scenari di evento relativi al rischio frane, sono state adottate le informazionicontenutenella CartadegliScenaridiRischio contenutanelpianostralcioper l AssettoIdrogeologicoperilterritoriodelComunediFrassoTelesino(Bn)inscala1: Lasceltadelleareeinstabilihatenutocontodeiseguentiscenaridirischio: - Areaarischiomoltoelevato(incluseleareericadentizoneparco) R4; - Areaarischioelevato R3; - Areadialtaattenzione A4; - Areadimedio altaattenzione A3; - Areaarischiopotenzialmentealto Rpa; - Areadiattenzionepotenzialmentealta Apa Stima0della0popolazione0nell area0instabile0 Dopo aver stabilito le aree di rischio e aver individuato gli edifici ad uso abitativo ricadenti nelle suddette zone, è stato necessario effettuare la stima della popolazione ricadente nell areainstabile(tav.2 Cartadegliedificipubblicieprivatinell areainstabile). La mancanza del dato specifico sul numero di abitanti per edificio nonché l impossibilità di scinderelesingoleabitazionidaicomplessidiedifici,hafattosìchelestimevenisserofatte persezionedemograficaetramitel ausiliodelsoftwareqgis. Perciascunasezionedemograficaèstato/apreliminarmente: - consideratoilnumerototalediabitantidalcensimentoistat2001(n); - calcolatalasuperficieabitativarelativaaciascunedificio/complessodiedificiinessa ricadenti(ss); - Calcolatalasuperficieabitativatotale(ST). Successivamente, il numero totale di abitanti per sezione (NX) è stato rapportato alla superficie abitativa totale della relativa sezione (STZX); il valore in uscita è stato, poi, 3 I dati ISTAT 2011 non sono stati utilizzati per mancanza di informazioni dettagliate per sezioni demografiche connesse al Comune di Frasso Telesino. 32

33 moltiplicato per la superficie abitativa specifica (SSZX) al fine di stimare quanto più realisticamentepossibileilnumerodiabitantiassociatoaciascunedificio/complessodiedifici (P) Intabella2èmostrato,atitolodiesempio,ilcalcoloeseguitoperlasezionedemografica1. P=(N1/ST_1)*SS_1 Tabella03:0esempio0di0calcolo0per0la0sezione0demografica0n.10 N 0totale0di0abitanti0(N1)0 487ab. Superficie0abitativa0totale0(ST41) ,237975mq N1/0ST410 0, ab/mq 33

34 Edificio/Complesso0 Superficie0 abitativa0specifica0 (SS41)0(mq)0 N 0Abitanti0per0edificio/complesso0(P0)0(ab.) Superficie0abitativa0totale0 (ST41) Tramiteilpresenteprocedimentosistimachesuuntotaledi2708residentinelComunedi FrassoTelesino,ben1158abitantiricadanoinareeinstabili.Rapportandotaledatoall attuale popolazione di 2378 abitanti (Fonte: ufficio anagrafe, settembre 2015) risultano in aree instabili 1017 abitanti. Assumendo che, anche in concomitanza di eventi meteorologici 34

35 particolarmente intensi non si attivino contemporaneamente tutti i fenomeni franosi del territoriocomunalericonosciutiarischio,sièsceltodiridurretalevaloreal20%dellostesso. In definitiva, quindi, si ritiene ragionevole stimare in circa 200 il numero di persone che potrebbero risultare contemporaneamente coinvolte a vario grado di severità da eventi franosi,equindibisognosid aiuto. Lineamenti!della!pianificazione! Gli obiettivi prioritari che il Sindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile sul proprio territorio, deve conseguire per garantire la prima risposta ordinata degli interventi in emergenzasonodistintiinduegruppi: Intempodipace ed Alverificarsidell evento. IN0TEMPO0DI0PACE0 0 Informazione0alla0popolazione:gliscenari,imodellieleprevisionidipianodevonoessere notificati alla popolazione e comunicati nei modi e con i mezzi più opportuni in modo da garantire la più ampia e approfondita conoscenza estesa allintera cittadinanza; si dovrà inoltreprovvedereallostudiodelsistemainformativoedicomunicazionestradaledimpatto perassicurarelamassimafunzionalitàefruibilitàdelpianoancheperinonresidenti. Esercitazioni0 periodiche: la frequenza e l estensione delle esercitazioni dovrà essere valutata nel dettaglio, anche in relazione ai diversi scenari di rischio, alle attività analoghe svolte da soggetti presenti allinterno dellambito del Comune (Istituzioni scolastiche, volontariatoecc.)edaquellipresentiinambitosovracomunale. Manutenzione0 e0 controllo0 delle0 aree0 strategiche: si dovrà predisporre un piano di manutenzione delle aree che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria (pulizia, manutenzionemantostradale,segnaleticaorizzontaleecc.)estraordinaria(pavimentazione, revisione/ampliamentodeisottoserviziecc.). Manutenzione0 e0 controllo0 della0 viabilità0 di0 piano: si dovrà predisporre un piano di manutenzione delle arterie interessate che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria (pulizia, manutenzione manto stradale, segnaletica orizzontale ecc.) e straordinaria (pavimentazione,revisione/ampliamentodeisottoserviziecc.);sidovrannofissareprioritàdi intervento prevalenti rispetto a tutte le altre sedi stradali del territorio comunale; si 35

36 valuteranno le necessità di modificare il regime di sosta e parcheggio lungo le strade compresenellaviabilitàdipianopergarantireilpassaggioaiveicolidisoccorsoanchenegli scenaripiùestremi. Aggiornamento0del0piano:laggiornamentodelpianodovràessereeffettuatoalmenoogni12 mesi ovvero ogni qualvolta insorgano elementi sostanziali di novità ai fini della gestione e dellapianificazioneinambitodiprotezione. 0 AL0VERIFICARSI0DELL EVENTO0 0 Direzione0e0coordinamento0di0tutti0gli0interventi0di0soccorsodaattuarsipressolasededel CentroOperativoComunale(COC). Raggiungimento0 delle0 aree0 di0 attesa0 da0 parte0 della0 popolazione attraverso l intervento delle strutture operative locali (Volontari ANPAS e Polizia Municipale), coordinate dallanalogafunzionedisupportoattivataall internodelcoc. Informazione0 costante0 alla0 popolazione presso le aree di attesa, con il coinvolgimento attivodelvolontariatocoordinatodallanalogafunzionedisupportoattivataall internodel COC.L informazioneriguarderàsial evoluzionedelfenomenoinattoedelleconseguenzesul territoriocomunalesial attivitàdisoccorsoincorsodisvolgimento.conessasarannoforniti gliindirizzioperativiedicomportamentaliconseguentiall evolversidellasituazione. Assistenza0alla0popolazione0confluita0nelle0aree0di0attesaattraversol invioimmediatodi un primo gruppo di Volontari, Polizia Municipale, Personale Medico per focalizzare la situazione ed impostare i primi interventi. Questoperazione, coordinata dalla Funzione di Supporto assistenza alla popolazione attivata all interno del C.O.C., serve anche da incoraggiamentoesupportopsicologicoallapopolazionecolpita. Organizzazione0 del0 pronto0 intervento0 delle0 squadre0 S.A.R. (Search and Rescue) per la ricercaedilsoccorsodeidispersi,coordinatodallafunzionedisupporto struttureoperative locali attivata all interno del COC ed assicurato da Vigili del Fuoco, Personale Medico e Volontari. Per rendere lintervento più efficace ed ordinato, attesa la possibile confusione in atto,èopportunocheilgruppos.a.r.vengasupportatodallapresenzadiforzedell ordine. Ispezione0 e0 verifica0 di0 agibilità0 delle0 strade per consentire, nellimmediato, lorganizzazione complessiva dei soccorsi attraverso una valutazione delle condizioni di percorribilitàdeipercorsi,daeffettuarsiacuradell ufficiotecnicocomunale,incollaborazione 36

37 con altri soggetti, sotto il coordinamento della Funzione di Supporto censimento danni a personeecose attivataall internodelcoc. Assistenza0 ai0 feriti gravi o comunque con necessità di interventi di urgenza medico _ infermieristicasottoilcoordinamentodellafunzionedisupporto sanità,assistenzasocialee veterinaria attivataall internodelcoc.conl interventodimediciedinfermieriprofessionali resisi disponibili verranno prestate le prime cure possibili, effettuate le prime valutazioni diagnostiche insieme alla stabilizzazione dei pazienti da smistare, secondo le esigenze mediche,versoipiùvicininosocomi. Assistenza0 a0 persone0 anziane,0 bambini0 e0 soggetti0 portatori0 di0 handicap, da effettuarsi sotto il coordinamento della Funzione di supporto assistenza alla popolazione attivata all internodelcoc. Riattivazione0 delle0 telecomunicazioni0 e/o0 installazione0 di0 una0 rete0 alternativa, che dovrà essere immediatamente garantita per gli uffici pubblici e per i Centri Operativi e le strutturesanitariedislocatenell areacolpitaattraversol impiegonecessariodiognimezzoo sistematlc.ilcoordinamentoèaffidatoallafunzionedisupportotelecomunicazioniattivata all internodelcoc. Salvaguardia0dei0Beni0Culturaliattraversolapredisposizionediunpianoditrasferimentoe messa in sicurezza dei beni mobili verso sedi sicure (possibile solo in caso di evento con preannuncio) e predisposizione di misure di messa in sicurezza per i beni immobili da attivareurgentementesianelpost_eventocheincasodipreannuncio. In una fase successiva il Sindaco, con il Dirigente dell UTC(o suo sostituto individuato nella personadell Arch.ValentinoFormichella)econun equipeditecnicidisuafiducia(composta almenodauningegnereedungeologo)provvederàa: ispezione0 degli0 edifici0 al fine di appurare lagibilità e quindi accelerare, ove possibile, il rientro della popolazione. Il coordinamento spetta alla funzione di supporto censimento& danni&a&persone&e&cose attivataall internodelc.o.c.; ispezione0 e0 verifica0 delle0 condizioni0 delle0 aree0 soggette0 a0 fenomeni0 franosi00 (crolli, scivolamenti, etc.), con particolare riguardo a quelle che insistono su centri abitati, sistemi a rete, etc.; anche in questo caso, dovranno essere eseguiti da parte dell Autorità di protezione civile gli interventi urgenti (eventualmente provvisori) atti ad evitare danni a persone e a cose o a ridurre il progredire dei dissesti; il coordinamentospettaallafunzionedisupporto censimento&danni&a&persone&e&cose ; 37

38 ripristino0 della0 funzionalità0 dei0 servizi0 essenziali,0 al fine di assicurare l erogazione di acqua, elettricità, gas e servizi telefonici, oltre a garantire lo smaltimento dei rifiuti. mantenimento0 della0 continuità0 dell ordinaria0 amministrazione0 del0 Comune (anagrafe, ufficio tecnico, etc.) provvedendo, con immediatezza, ad assicurare i collegamenticonlaregione,laprefettura,laprovincia,lacomunitàmontana; censimento0 e0 tutela0 dei0 beni0 culturali, predisponendo specifiche squadre di tecnici per la messa in sicurezza di reperti, o altri beni artistici, in aree sicure, facendo riferimentoallecompetentisovrintendenzeeovenecessarioalcomandodituteladel PatrimonioArtisticodell ArmadeiCarabinieri Ad essi si aggiunge un ulteriore obiettivo che il Sindaco deve perseguire e che consiste nel prevedere un adeguato sistema di vigilanza sul territorio per garantire le attività di ricognizioneedisopralluogodelleareeespostearischio. AlloscopoilSindacoattivailPRESIDIO0IDROGEOLOGICO0E0IDRAULICOdelterritorio. Modello!di!intervento! Il modello di intervento adottato per il piano di emergenza comunale per il rischio idrogeologico si integra al sistema di allertamento regionale approvato e adottato con il DecretodelPresidentedellaGiuntaRegionale30giugno2005,n.299,pubblicatosulB.U.R.C. del01agosto2005 numerospeciale. Alle fasi di allerta regionali, pertanto, e alle conseguenti procedure adottate dalle strutture operative della protezione civile regionale si riferiscono le fasi di attivazione del piano comunaleelerelativemisureoperativepreviste. Quanto segue viene riportato, in estrema sintesi, negli allegati Diagrammi di flusso (cfr. Schededisintesi). 38

39 EVENTO CON PREANNUNCIO FASE0DI0PREALLERTA0 INDICATORI0DI0EVENTO0 Superamento dei valori di soglia pluviometrica(precipitazioni in mm. di pioggia) stabiliti dagli Enti preposti verificarsi del quale corrisponde lattivazione della successiva fase di attenzione; I dati vengono trasmessi su base regolare ad ogni Comune, che provvede alla letturaedalriscontrodelraggiungimentoomenodeivaloridiattenzione.e 0attivata0dalla0 Sala0 Operativa0 Regionale0 Unificata0 (SORU)0 e/o0 dal0 Sindaco0 in0 relazione0 alla0 valutazione/osservazione0degli0effetti0locali0al0suolo. CATENA0DI0COMANDO Il!Sindaco0 - Prendeattodellesegnalazioni - comunicaal responsabiledelc.o.c. delcontenutodellesegnalazioni Il!Responsabile!del!C.O.C.0 - verificaladisponibilitàelaoperativitàdellestruttureedellesedi - verificalafunzionalitàdellelineedicomunicazioneedeisistemidiallarme. FASE0DI0ATTENZIONE0 0 INDICATORI0DI0EVENTO0 Superamentodei valori di soglia pluviometrica (precipitazioni in mm. di pioggia)stabiliti dagli Enti o dai soggetti che svolgono attività di ricerca scientifica sul territorio: al suo verificarsicorrispondeliniziodellafasediattenzione. E attivatodallasalaoperativaregionaleunificata(soru)e/odalsindacoinrelazionealla valutazione/osservazionedeglieffettilocalialsuolo. 39

40 CATENA0DI0COMANDO0 Il!Sindaco! si avvale,per lespletamento delle funzioni di gestione dellemergenza, del Centro OperativoComunaleC.O.C.: Disponelapplicazionedelleproceduredellafasediattenzione. InformailPrefetto,ilPresidentedellaGiuntaRegionaleeilPresidentedellaProvincia. SicoordinaconiSindacideiComuniviciniinteressati. Il!Responsabile!del!C.O.C.0 Attivaleseguentifigure: - ilreferentedellapoliziamunicipale(responsabilefunzionen.7) - ilresponsabiledelserviziomanutenzionidelcomune. MetteinattesadidisposizioniiResponsabilidellefunzioni: - Tecnico&Z&scientifica&e&pianificazione - SanitàeAssistenzaSociale - Volontariato - Servizi&Essenziali,&telecomunicazioni,&scuole - CensimentoDanni - Strutture&Operative&(Attivata) - Telecomunicazioni - Assistenzaallapopolazione Laddove sono state individuate aree a maggiore rischio idrogeologico nellambito del territorio comunale, il Sindaco provvede a nominare per zone o frazioni, dei responsabili per le attività di monitoraggiolocaleinfasediemergenza.talepersonaledovràassicurare: 1. contatticostanticonilc.o.c. 2. verificareilfunzionamentodellasirenaedellaltoparlantenellazonadicompetenza 3. restareinattesadieventualidisposizioni. 40

41 Il!Comandante!Dei!Vigili!(o,!in!assenza,!il!vigile!urbano!di!turno):! provvedealleattivitàdipropriacompetenza(attivazionedelproprioparticolareggiato)quali: - attivazionedelpiantonepressoilcomandop.m. - avvisoallelocalistazionideic.c. - Poneinstandbyunaquotadipersonalesecondonecessità. - Simetteincontattoconlediverse StruttureOperative. - Verificalecondizionilocalicontigentiperlapplicazionedellapianificazione. - Verificailnumerodiuominiadisposizioneperleventualeapplicazionedelpianodi evacuazione, nonché delle attrezzature e lo comunica al Sindaco per le eventuali determinazioni.! Il!Capo!Servizio!Manutenzioni!Del!Comune! PoneinstandbyunaquotadelpersonaleU.T.C. Verificalasituazionedeimagazzinicomunaliedeimaterialiivicollocati. Attivailcontrollopreventivodipozzi,depuratori,impianticomunali. SitieneincontattoconlaSalaOperativa. Verificalostatodeglialtoparlantiedellesirenediriserva. Alla& fine& delle& procedure,& dopo& attenta& valutazione& ed& a& seconda& delle& circostanze,& si& dispone& il& mantenimento& o& la& cessazione& della& fase& di& attenzione,& mentre& leventuale& raggiungimento& della& successiva&soglia&determinerà&linizio&della&fase&di&preallarme. 41

42 FASE0DI0PREALLARME0 0 INDICATORI0DI0EVENTO0 Superamento dei valori di soglia pluviometrica(precipitazioni in mm. di pioggia) stabiliti dagli Enti preposti al raggiungimento dei quali corrisponde lattivazione della fase di preallarme; I dati vengono trasmessi su base regolare ad ogni Comune, che provvede alla letturaed alriscontrodelraggiungimentoomenodeivaloridiattenzione. E attivatodallasalaoperativaregionaleunificata(soru)e/odalsindacoinrelazionealla valutazione/osservazionedeglieffettilocalialsuolo. N.B.: Si& ricorda& che& i& contatti& radio& e& telefonici& non& devono& superare& le& durate& strettamente& necessarie&a&comunicare&telegraficamente&i&problemi&e&le&segnalazioni.& CATENA0DI0COMANDO0 0 Il!Sindaco& Disponeilsegnale0di0preallarme0perlapopolazione. DisponelattivazionedellenovefunzionidisupportodellaSalaOperativa. InformailPrefettochiedendoeventualmenteilconcorsodiulterioriuominiemezziedi Struttureoperative. Mantiene informata la popolazione attraverso i responsabili locali del monitoraggio e gli altri strumenti. Mantieneicontatticongliorganidiinformazione. SicoordinaconiSindacideicomuniviciniinteressati. Il!Responsabile!Del!C.O.C.&! Attivairesponsabilidellefunzionidisupportorelativeallafasedipreallarme.! InviaunfaxdirichiestadiassistenzaallaPrefetturaeaiVigilidelFuoco.! Attivalinterventodeiresponsabilidelmonitoraggiolocale. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& Attivanolasegnalazionedipreallarmenellarispettivaareadiinteresse. 42

43 Effettuanoricognizionisulterritorioperverificarnelostato. AggiornanocontinuamenteilC.O.C.sullevolversidellasituazioneinformandosu ogni aspettodiinteresse. ProvvedonoatenereinformatalapopolazionesudisposizionedelSindaco. 0 Il!Capo!Servizio!Manutenzione!Del!Comune& AttivaglioperaireperibilieleDittedifiduciaperlemanutenzioni. PoneinstandbyulteriorepersonaleU.T.C._LL.PP. Provvedeallamessainmaggiorsicurezzadeimagazzinicomunaliedeimateriali. Attivailmonitoraggiodipozzi,depuratori,impianticomunali. Le!Funzioni!Di!Supporto!! 1. Tecnico0Scientifica0e0Pianificazione Garantisceilmonitoraggiometeorologicoeidro_pluviometrico,mantenendoicontatti necessari conirelativiservizi. Definiscele aree a rischio per leventoin corso e ne dà comunicazioneal Sindaco ed al ResponsabiledellU.O. ProduceavvisilocaliperEntieStruttureOperative. Predisponelerichiestediricognizionenellezonemaggiormentearischiodapartedelle strutture tecnichecomunali,dellapoliziamunicipale,delvolontariatoperlenecessarie attivitàdi osservazione,valutandoneimmediatamenteiresoconti. 2. Sanità,0Assistenza0sociale,0Veterinaria Attivaunserviziodiguardiamedicalocale. Attivalareperibilitàdellefarmacielocali. Poneinstandbytutteleorganizzazionidivolontariatosanitariolocali. Avverte il C.O.R.E. (Centro Operativo Regionale Emergenza) per leventuale attivazione del PianoSanitarioditrasportoinemergenza. Avvisatelefonicamentelefamigliedeidisabilidatrasferirefuoridalleareearischio, mettendo loroadisposizionedeivolontariperglieventualipreparativi. InvialeOrganizzazionisanitariepressoleareediraccoltaeglialtripresidi. 43

44 3. Volontariato Inviavolontarinelleareediraccoltaperassisterelapopolazione. Inviavolontaripressoipresidistradaliperagevolareildeflussodellapopolazione. 4. Materiali0e0Mezzi Verificaleesigenzeeledisponibilitànecessarieallaassistenzaallapopolazione. StabilisceicollegamenticonlaPrefetturaperlapredisposizionedellinvionelleareedi ricovero delmaterialenecessarioperlassistenzaallapopolazione. Predisponelattivazionedeimezzicomunalinecessariallosvolgersidelleoperazioni. Pone le ditte necessarie ai primi eventuali interventi in stato di preallarme, a seconda degli eventiincorsooattesi. 5. Servizi0Essenziali0e0scuole Convoca i responsabili dei servizi essenziali presso un locale a disposizione del Centro Operativo Comunale, per garantire la funzionalità dei servizi erogati e disporre leventuale messa in sicurezza degli impianti secondo i rispettivi piani di emergenza interni. 6. Censimento0danni0a0persone0e0cose0 SiponeadisposizionedelC.O.C.perverifichetecnichespeditiveeffettuatedatecnicidi varienti. 7. Strutture0Operative Disponeilposizionamentodiuominiemezzipressoipresidiprevistipercoadiuvarele eventuali operazioni di evacuazione e per il trasferimento della popolazione dalle aree di raccoltaalleareediricovero. Ricordaallapopolazione,tramiteimegafoniindotazionealleForzedellOrdine,i comportamentidatenereprimadelleventualeabbandonodell abitazione. Predisponeperleventualesuccessivaattivazionedeicancelli. 8. Telecomunicazioni Attiva il contatto operativo con i responsabili delle Società di telecomunicazione presenti sul territorioalfinediorganizzareunaretedicomunicazionealternativa. DisponelattivazionedeicontattiradioedeirelativioperatoriprevistiperilS.E.R. 44

45 Verificalafunzionalitàdeicontatticontuttiisoggettiradiomuniti. 9. Assistenza0alla0popolazione Assicuralafunzionalitàdelleareediricovero. Predisponelattivazionedelpianoperilcensimentodellapopolazione. Attivaleventualeassistenzaallapopolazioneevettovagliamentodeisoccorritori. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Sipreparaalleventualeevacuazione,attuandotuttiicomportamentiprevistidalla pianificazione edalladdestramento. N.B.:Solo&in&questa&fase&sarà&possibile&spostarsi&in&auto&o&provvedere&al&parcheggio&sicuro& degli& autoveicoli&nei&siti&appositamente&e&preventivamente&individuati. Alla& fine& delle& procedure,& dopo& un attenta& verifica& delle& attività& di& monitoraggio& e& di& prevenzione& svolte,& si& dispone& il& mantenimento& o& la& cessazione& della& fase& di& preallarme,& mentre& leventuale& raggiungimento&della&&successiva&soglia&determinerà&linizio&della&fase&di& allarme. 45

46 PROCEDURA0DI0CESSATO0PREALLARME0 Incasodiinterruzionedelfenomeno,sidisponelacessazione0della0fase0di0preallarme0 attivandola seguenteprocedura: Il!Sindaco& Disponelasegnalazione0di0cessato0preallarme0perlapopolazione. InformailPrefettoeilPresidentedellaGiuntaRegionale. ContattaiSindacideiComuniviciniinteressati. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& DivulgaledisposizionidelSindaco Simantieneincontattoconiresponsabilidelmonitoraggio. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& - DiffondonoincollaborazioneconleForzedellordinelacomunicazionedicessato preallarme. - Effettuanoricognizionisulterritorioper verificarnelo statoe nedanno comunicazione alc.o.c.. - Restanoinattesadinuovedisposizioni. Il!Capo!Servizio!Manutenzioni!Del!Comune& Inviaglioperaieledittedifiduciaperlemanutenzioniaseguitodisegnalazioni. Restainattesadinuovedisposizioni. Le!Funzioni!Di!Supporto& Restanoinattesadinuovedisposizioni. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso.Eseguetuttele istruzioniprovenientidallastrutturadiprotezionecivile. 46

47 FASE0DI0ALLARME0 INDICATORI0DI0EVENTO Raggiungimentodellesogliepluviometrichecritichee/overificarsidell evento. 0 CATENA0DI0COMANDO0 0 Il!Sindaco& [Perisolieventiconpreannuncio]Disponelinterruzioneditutteleoperazionidi ricognizioneoperativasul territorio,ilrientroelamessainsicurezzadituttoil personaleimpiegato. Dispone0levacuazione0dalle0zone0a0rischio0per0levento0in0corso.0 Dispone0il0segnale0di0allarme0per0la0popolazione. InformailPrefettoeilPresidentedellaGiuntaRegionaledelliniziodellevacuazione. Mantienecontatticongliorganidiinformazione. SicoordinaconiSindacideiComunivicinieventualmentecoinvoltiointeressati. Allafinedelleoperazioniinforma ilprefetto e il Presidente della GiuntaRegionale dellavvenutaevacuazione. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& Comunicaledisposizioniallefunzioni. Dirama le comunicazioni via radioatutto il personale, assicurandosi della messa in sicurezza deglioperatoridellefasiprecedenti. Gestisceleproceduredievacuazione. InformailSindacodellavvenutaevacuazioneperlasuccessivainformazioneagliorgani superiori. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& Attivanoilsegnalediallarmenellarispettivalocalitàofrazione. Gestisconoleproceduredievacuazionenellerispettivezone. Effettuano un monitoraggio costante delle operazioni, aggiornando continuamente il C.O.C. sullevolversi della situazione lungo il tragitto e presso le aree di raccolta, nonché su ogni aspettodiinteresse. 47

48 InformanoilResponsabiledelC.O.C.dellavvenutaevacuazioneperlasuccessiva informazione agliorganisuperiori. Il!Capo!Servizio!Manutanzioni!Del!Comune& Disponelinterruzionedelleattivitàdelpersonalecomunaleedelleditteimpiegateene verifica ilrientrodelpersonale. SitieneincontattoconilC.O.C.perqualunqueulteriorenecessità. Le!Funzioni!Di!Supporto! & Tecnico4Scientifica0e0Pianificazione [Perisolieventiconpreannuncio] Interrompe tutte le attività di ricognizione delle strutture tecniche comunali,dellap.m.edelvolontariato,everificailrientrodituttoil personaleimpiegato. [Perisolieventiconpreannuncio]MantieneicontatticoniServiziMeteorologici,coni S.T.N.,ilCE.SI.e ilserviziorischioidrogeologicodeld.p.c. Sanità,0Assistenza0sociale,0Veterinaria0 AttivailpianodisastridellaA.S.L. Coordinaleoperazionidievacuazionedeidisabiliconivolontari. Verificailrientrodituttoilpersonaleimpiegato. Volontariato Alterminedelleoperazionidievacuazioneverificailrientrodituttoilpersonaleattivato eccetto quellodislocatopressoleareediaccoglienzaediammassamento. Predisponesquadredivolontaripereventualioperazionidisoccorsourgente. Materiali0e0Mezzi Dispone e verifica il rientro di tutto il personale impiegato nelle fasi precedenti, in attesa di nuovedisposizioni. Mantieneicontatticonleditteallertatee/oinviateinattesadinuovedisposizioni. Servizi0Essenziali,0telecomunicazioni0e0scuole Disponedimessainsicurezzadegliimpiantideiserviziessenzialisecondoirispettivi 48

49 pianidi emergenzainterni. Disponeeverificalamessainsicurezzadituttoilpersonaleimpiegato. Censimento0danni0a0persone0e0cose Predisponeleattivazioninecessariealleverifichedeglieventualidanni. Strutture0Operative Provvedeallattivazionedeicancelli. RichiedesquadrediVV.F.F.perleffettuazionedisoccorsiurgenti. Provvedealtrasferimentodellapopolazionedalleareediraccoltaalleareediricovero. Verificachetuttalapopolazionearischiosiastataeffettivamenteallontanata. Al termine delle operazioni di evacuazione, dispone e verifica il rientro di tutto il personale impiegato. ProvvedeatenereinformatoilSindaco. Assistenza0alla0popolazione Effettua, in collaborazione con il responsabile locale del monitoraggio, la verifica della popolazione evacuata, di quella assistita presso i centri di accoglienza e le aree di ricovero, nonchédicolorochehannotrovatounasistemazioneindipendente. Si occupa da subito, in collaborazione con il responsabile locale del monitoraggio e le altre funzioniinteressate,dellassistenzaallapopolazionenelleareediaccoglienza. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Procedeperlevacuazione,attuando tutti icomportamentiprevistidallapianificazione e dalladdestramento. N.B.:In& questa& fase& sarà& fatto& assoluto& divieto& di& spostarsi& in& auto& o& provvedere& a& porre& in& sicurezza&gli&autoveicoli. ATTENZIONE!!! Tutti& i& responsabili& di& funzione& comunicano& al& Sindaco& e& al& responsabile& del& C.O.C.& il& compimento& delle&procedure&di&evacuazione&per&linformazione&agli&organi&superiori. 49

50 PROCEDURA0DI0CESSATO0ALLARME0 In caso di interruzione del fenomeno, dopo unattenta valutazione degli eventuali danni prodottisi, si può provvedere alla dichiarazione0 di0 cessato0 allarme0 ed al conseguente rientro0 controllato0 della popolazione nelle proprie abitazioni attivando la seguente procedura: Il!Sindaco& Disponeleattivazionidelleprocedureperilrientrocontrollatodellapopolazioneedil ripristino dellecondizionidinormalitàpertutteleattivitàdelcomune. Disponela0segnalazione0di0cessato0allarme0perlapopolazione. InformailPrefettoedilPresidentedellaGiuntaRegionale. ContattaiSindacideiComuniviciniinteressati. Curalinformazioneallapopolazioneemantieneirapporticonimassmedia. AllafinedelleoperazioniinformailPrefettoedilD.P.C.dellavvenutorientro. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& DivulgaledisposizionidelSindaco Disponeilripristinodelleattivitàdiordinario. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& ComunicanoallapopolazioneledisposizionidelSindacoincollaborazioneconle Forze dellordineedilvolontariato. Effettuanoricognizionisulterritorioperverificarnelostatoenedannocomunicazione allasala Operativa. Restanoinattesadinuovedisposizioni,rientrando_sedelcaso_nellepropriesedi. Il!Capo!Servizio!Manutenzioni!Del!Comune& Inviasulterritorioglioperaieledittedisponibiliperemergenze(cfr.Schededisintesi) per gli eventuali interventi di soccorso immediato e di rimozione del pericolo, in seguitoallesegnalazionipervenute,incoordinamento conlafunzionen.1. Restainattesadinuovedisposizioni. 50

51 Le!Funzioni!Di!Supporto! & Tecnico4Scientifica0e0Pianificazione Coordinaglieventualiinterventidiprimosoccorsoedirimozionedelpericolo, inviando professionistiacoadiuvarelesquadre. Si consulta con il Servizio meteorologico, I Servizi tecnici Nazionali e il Servizio Rischio idrogeologicodeldipartimento. Disponeisopralluoghieleverifichetecniche. Raccoglieedesaminalesegnalazioniprovenientidalresponsabilelocaledel monitoraggioedal territorioingenerale,disponendosedelcasolenecessarie attivazioni. Sanità,0Assistenza0sociale,0Veterinaria Provvedealritornodeidisabilipressolerispettiveabitazioni. SitieneincontattoconlaU.S.L.pereventualinuoveattivazioni. Volontariato Inviaivolontaripressoipresidiperagevolareilrientrodellapopolazionenelleabitazioni. Organizzalesquadredivolontariperleattivazionideciseconlealtrefunzioni. Materiali0e0mezzi Dispone il ritiro dei materiali e dei mezzi inviati nei centri di accoglienza e nelle aree di ricovero. Servizi0Essenziali,0telecomunicazioni0e0scuole Provvedealripristinodellerogazionedeiserviziessenzialieleverifichesulla funzionalitàdegli impianti. Censimento0danni00apersoneecose Disponeisopralluoghiperilrilevamentodieventualidanni. Strutture0Operative Disponelariaperturadellinteroterritoriomedianteladisattivazionedeicancelli. ComunicaallapopolazioneledisposizionidelSindacoincollaborazioneconiresponsabili 51

52 delle U.C.L.edilVolontariato. Provvede al riposizionamento delle pattuglie nei presidi per vigilare sul corretto rientro della popolazionenellabitato. Provvedealtrasferimentodellapopolazionedalleareediricoveronellerispettive abitazioni. ProvvedeatenereinformatoilSindaco. Assistenza0alla0popolazione0 Verificalavvenutorientrodellapopolazionesegnalandoeventualiassenze. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Rientra nelle proprie abitazioni, attuando tutti i comportamenti previsti dalla pianificazione e dalladdestramento. N.B.:In&questa&fase&è&possibile&provvedere&al&recupero&del&proprio&autoveicolo. ATTENZIONE!!! Tutti& i& responsabili& di& funzione& comunicano& al& Sindaco& e& al& responsabile& del& C.O.C.& il& compimento& delle&procedure&di&rientro&&per&linformazione&agli&organi&superiori. 52

53 Il0rischio0sismico0 Parte!generale! L intera penisola italiana, come tutto il bacino del Mediterraneo, è interessata da unintensa attività sismica generata dalla complessa ed importante dinamica tettonica in atto tra le placcheafricanaedeurasiaticaedinrelazioneall aperturadelbacinotirrenico.tralevarie zone indicate da ricercatori e sismologi come principali aree sismogenetiche della penisola, c èl Appenninocentro_meridionale.Riguardoaifenomenisismici,adifferenzadialtririschi, purtroppononèpossibilemettereinattoazioniingradodiridurnelapericolosità,nèd altra parte è attualmente possibile produrre previsioni temporali sul quando si verificherà il prossimoterremoto.leunicheprevisioniragionevolisonoinfattilegateaidistrettisismicinei quali sono attesi terremoti di diverse magnitudo in relazione a diversi tempi di ritorno assunti. In tale quadro di conoscenze, comunque, si possono certamente avviarestrategie indirizzate alla mitigazione dei suoi effetti, in modo da perseguire infine la riduzione del rischiosismico. ComesipuònotaredallaletturadellaseguentecartadellazonazionesismogeneticaZS9 Figura04:0Zonazione0sismogenetica0ZS ilcomunedifrassotelesino,giàdanneggiatodalterremotodell Irpiniadel1980,puòessere interessato, oltre cha da eventi pertinenti nella zona 927 distretto sismico Sannio_Irpinia_ Basilicata,anchedafenomeniaventigenesinellenondistantizone924,925e928,sebbene presumibilmente con minori energie in gioco in riferimento al territorio comunale. Il territoriocomunaledifrassotelesino(bn),aseguitodellariclassificazionesismicadel2002 dellaregionecampania,èclassificatoamediasismicità Zona02(ag=0.25g). 53

54 Figura05:0Classificazione0sismica0Regine0Campania La mappa del territorio nazionale per la pericolosità sismica, redatta dall INGV secondo le Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008), indica che il territorio comunale di Frasso Telesino rientra nelle celle contraddistinte da valori di ag di riferimento variabili da 0.175(nellaporzioneSWdelterritoriocomunale)finoa0.225(nelsettoresettentrionale,ai confiniconilterritoriodelcomunedisolopaca). L abitato è caratterizzato sia da fabbricati in muratura (presenti soprattutto nel centro storico),siadafabbricatiincementoarmato;anchequesteultimetipologieedilizie,tuttavia, sonoinbuonaparteantecedentiglianniottanta,quindirealizzatecomunqueconcriterinon antisismici. 54

55 Figura06:0Valori0di0a(g)0di0riferimento0nel0comune0di0Frasso0Telesino Predisposizione0del0quadro0territoriale0dell area0di0indagine0 Ildatabaseallabasedelleelaborazioniècostituitoda: DatiISTATdel20014(14 Censimentogeneraledellapopolazioneedelleabitazioni,Foglio R15_DatiCPA_2001); DatiacquisititramiteGoogleEarthPRO(Anni2010_2014). Scelta0dell input0sismico0di0riferimento0 Perladeterminazionedell impattoattesosulterritoriodifrassotelesino(scenarididanno) dai valori di scuotimento al suolo stabiliti da INGV si ricavano i valori di Intensità Macrosismicacuifarriferimento(ScalaEMS98): 4 I dati ISTAT 2011 non sono stati utilizzati per mancanza di informazioni connesse al Comune di Frasso Telesino. 55

56 - Periodo& di& ritorno& di& 98& anni: PGA ovvero grado0 VII nella scala macrosismicaems98; - Periodo&di&ritorno&di&475&anni:PGA corrispondentealgrado0VIIInellascala macrosismicaems98. Stima0della0vulnerabilità0degli0edifici0(privati)0nelle0classi0A,0B,0C0e0D0(EMS98)0 La mancanza di dati specifici per edificio, ha fatto sì che le elaborazionivenisserofatteper sezionedemografica. IlpatrimonioabitativodiFrassoTelesinoèstatosuddivisoinquattroclassidivulnerabilitàin baseall annodicostruzioneeallatipologiacostruttiva: - Classe&A:Vulnerabilitàmoltoelevata(Edificicostruitifinoal1981noninmuratura); - Classe&B:Vulnerabilitàelevata(Edificicostruitidal1981al2001inmuratura); - Classe&C:Vulnerabilitàmedia(Edificiincalcestruzzo); - Classe& D: Vulnerabilità bassa (Edifici costruiti a partire dal 2010 al 2014 Google Earth). N 0abitazioni0 Abitazioni0 Classe0A0(%)0 Abitazioni0 Classe0B0(%)0 Abitazioni0 Classe0C0(%)0 Abitazioni0 Classe0 D0(%)0 976* *851abitazionidaFoglioISTAT2001;125abitazioniacquisitedaGoogleEarthPRO

57 Sezioni0 demografiche0 N 0abitazioni0 Abitazioni0 Classe0A0(%)0 0 Abitazioni0 Classe0B0(%)0 Abitazioni0 Classe0C0(%)0 Abitazioni0 Classe000D00 (%) Totale RilevamentodellavulnerabilitàperSezionedemografica Tab.1 Perquantoconcernegliedificipubblici,laclassificazionedivulnerabilitàrisultaesserela seguente: Edificio0 CasermaCarabinieri Scuolainfanzia_Chiesa Scuolainfanzia Chiesa Oratorio Comune Scuolaprimaria_secondaria ComunitàmontanaTaburno Ludoteca Ufficiopostale Guardiamedica Banca Chiesa Frantoio Chiesa Frantoio Chiesa CESVOB CentroVolontariato_ANPAS Classe0di0vulnerabilità0 B B B B B B D B B B B B B B B B B B RilevamentodellavulnerabilitàpergliedificipubblicidiFrassoTelesino. Eccezion fatta per Scuola primaria secondaria ricadente nella classe di bassa vulnerabilità (D),gliedificipubblicidiFrassoTelesinorientranonellacategoriadielevatavulnerabilità(B). Danno0atteso0su0edifici0 Loscenariodidannosugliedificièstatoipotizzatoconsiderandocheunapercentualediogni categoriapossasubireuntipodidanno: - Moderato(grado2); - Sostanziale(grado3); 57

58 - Elevato(grado4); - Distruttivo(grado5). Fig.a_MatricediprobabilitàEMS98 Le percentuali sono state fissate sulla base della matrice di probabilità EMS98 (Fig. a) relazionandolaclasse&di&vulnerabilità&degli&edificialdannocheessipotrebberosubire. Date le premesse, per un evento sismico di grado0 VIII, stimato il numero di abitazioni ricadenti in ciascuna classe di vulnerabilità (Tab. a) e considerate le percentuali fissate in Tabellab,ilnumeroelapercentualediedificicrollati,0inagibili0e0danneggiatinelComunedi FrassoTelesinosonovisionabiliinTabellac: Classe0 N 0Abitanti0 N 0Abitazioni0 A B C 17 5 D Tot Tab.a NumerodiabitantiedabitazioniperclassedivulnerabilitàA,B,C,D. Danno0moderato0(2)0 Danno0sostanziale0(3)0 Danno0elevato00 Danno0distruttivo0(5)0 (4)0 Edifici0stabili0 Edifici0danneggiati0 Edifici0inagibili0 Edifici0crollati0 75%C 75%B 75%A 25%A 100%D 25%C 25%B Tab.b MatricedidannosugliedificiconT=475anni. 58

59 Stabili Danneggiati Inagibili Crollati TOT % Tab.c_DannoattesosulleabitazioniconT=475anni. Il numero e la percentuale di edifici crollati,0 inagibili0 e0 danneggiati specifici per sezione demograficasistimanoessereiseguenti: Sezioni0demografiche0 N 0abitazioni0 STABILI0(n )0 DANNEGGIATE0(n )0 INAGIBILI0(n )0 CROLLATE0(n ) Tot DannoattesosulleabitazioniconT=475anni_Numerodiabitazionidanneggiatepersezionedemografica Sezioni0demografiche0 N 0abitazioni0 STABILI0(%)0 DANNEGGIATE0(%)0 INAGIBILI0(%)0 CROLLATE0(%) Tot DannoattesosulleabitazioniconT=475anni_Percentualediabitazionidanneggiatepersezionedemografica Peruneventosismicodigrado0VII,notoilnumerodiabitazioniricadentiinciascunaclassedi vulnerabilità (Tab. a) e considerate le percentuali fissate in Tabella d, il numero e la percentuale di edificicrollati,0 inagibili0 e0 danneggiati nel Comune di Frasso Telesino sono visionabiliintabellae: 59

60 Danno0moderato0(2)0 Danno0sostanziale0(3)0 Danno0elevato00 Danno0distruttivo0(5)0 (4)0 Edifici0stabili0 Edifici0danneggiati0 Edifici0inagibili0 Edifici0crollati0 75%B 75%A 25%A _ 100%C 25%B 100%D _ Tab.d MatricedidannosugliedificiconT=98anni. Stabili Danneggiati Inagibili Crollati TOT % Tab.e_DannoattesosulleabitazioniconT=98anni Ilquantitativoelapercentualediedificicrollati,0inagibili0e0danneggiatispecificipersezione demograficasistimanoessereiseguenti: Sezioni0demografiche0 N 0abitazioni0 STABILI0(n )0 DANNEGGIATE0(n )0 INAGIBILI0(n )0 CROLLATE0(n ) Tot DannoattesosulleabitazioniconT=98anni_Numerodiabitazionidanneggiatepersezionedemografica 60

61 Sezioni0demografiche0 N 0abitazioni0 STABILI0(%)0 DANNEGGIATE0(%)0 INAGIBILI0(%)0 CROLLATE0(%) Tot DannoattesosulleabitazioniconT=98anni_Percentualediabitazionidanneggiatepersezionedemografica Danno0atteso0su0popolazione0 La procedura di calcolo seguita per la valutazione degli scenari di danno sulla popolazione constadiduefasi: - Fase& 1: Stima& del& numero& di& persone& residenti& in& ciascuna& abitazione, classificata precedentementecomestabile,danneggiata,inagibileocrollata. Nel dettaglio, è stato stimato dapprima il numero di persone residenti in ciascuna tipologia di edificio impattato (P), rapportando il numero totale di abitanti (N)& al numero totale di abitazioni per quella categoria (M); il valore in uscita è stato, poi, moltiplicato per il numero noto di abitazioni stabili, danneggiate, inagibili o crollate (Nx). P=(N/M)*NX Classe0 N 0Abitanti0(N)0 N 0Abitazioni0(M)0 N/M0 A B C D tot Fase2:Conteggio&dei&morti,&feriti,&senzatetto&ed&illesi&tramite&matrice&di&calcolo. Ilragionamentoallabasedellavalutazionedegliscenarididannosullapopolazionesi fonda sul presupposto che il numero totale di morti, feriti, senzatetto ed illesi risulti 61

62 dalla somma di diversi contributi connessi al diverso grado di danno subito dalle abitazioniediconseguenzadallepersoneinesseresidenti. Atitolodiesempio,visionandolamatricedistimautilizzata(Tab.f)enotoilnumerodi persone residenti in ciascuna abitazione (classificata come stabile, danneggiata, inagibile o crollata vedi Fase 1), il numero totale dei feriti è ottenuto sommando il 10%dipersoneresidentinegliedificistabili,il20%dipersoneresidentinegliedifici danneggiatieil50%dipersoneresidentinegliedificistimaticomeinagibili. Edifici0stabili0 Edifici0 Danneggiati0 Edifici0 Inagibili0 Edifici0 Crollati0 0% 0% 10% 100% Morti0 10% 20% 50% 0% Feriti0 10% 30% 40% 0% Senzatetto0 80% 50% 0% 0% Illesi0 Tab.f Matricedidannosullapopolazione Al verificarsi di un evento sismico con Intensità Macrosismica EMS98 di grado0 VIII (T=475anni),ilnumeroelapercentualedimorti,0feriti0e0senzatettonelComunediFrasso Telesinosistimanoessereiseguenti: Illesi0 Senzatetto0 Feriti0 Morti0 TOT % DannoattesosullapopolazioneconT=475anni Ilnumeroelapercentualedimorti,0feriti0e0senzatettopersezionedemograficasistimano essereiseguenti: Sezioni0demografiche0 N 0abitanti0 ILLESI0(n )0 SENZATETTO(n )0 FERITI0(n )0 MORTI0(n ) Tot DannoattesosullapopolazioneconT=475anni_Numerodimorti,feriti,senzatettoeillesipersezione demografica 62

63 Sezioni0demografiche0 N 0abitanti0 ILLESI0(%)0 SENZATETTO0(%)0 FERITI0(%)0 MORTI0(%) Tot DannoattesosullapopolazioneconT=475anni_Percentualedimorti,feriti,senzatettoeillesipersezione demografica Datouneventosismicodigrado0VII,ilnumeroelapercentualedimorti,0feriti0e0senzatetto nelcomunedifrassotelesinosistimanoessereiseguenti: Illesi0 Senzatetto0 Feriti0 Morti0 TOT % DannoattesosullapopolazioneconT=98anni Ilnumeroelapercentualedimorti,0feriti0e0senzatettopersezionedemograficasistimano essereiseguenti: Sezioni0demografiche0 N 0abitanti0 ILLESI0(n )0 SENZATETTO(n )0 FERITI0(n )0 MORTI0(n ) Tot DannoattesosullapopolazioneconT=98anni_Numerodimorti,feriti,senzatettoeillesipersezione demografica 63

64 Sezioni0demografiche0 N 0abitanti0 ILLESI0(%)0 SENZATETTO0(%)0 FERITI0(%)0 MORTI0(%) Tot DannoattesosullapopolazioneconT=98anni_Percentualedimorti,feriti,senzatettoeillesipersezione demografica Scenari0di0danno0 complessivo 0 La procedura di calcolo seguita per la valutazione del danno complessivo, stimato per ciascunasezionedemograficadelcomunedifrassotelesino,tienecontodellepercentualidi danno 5 precedentementestimatosiaperedifici(abitazionidanneggiate,inagibili,crollate)che perpopolazione(morti,feriti,senzatetto). Neldettaglio,aciascunapercentualedidannovieneassociatopreliminarmenteunpesoPcon valori crescenti all aumentare della percentuale di danno subita da edifici e popolazione. Come visionabile nella seguente tabella, i pesi(valore minimo= 0, valore massimo= 4) sono assegnatiinbaseadundatorangepercentuale. Range0percentuale0 P0 0% 0 0.1_25% _50% _75% _100% 4 Percentualididannoepesiassociati Iparametriinentrata,consideratipersezionedemografica,sonoiseguenti: 1. Percentualediabitazionicrollate; 2. Percentualediabitazioniinagibili; 3. Percentualediabitazionidanneggiate; 5 Le percentuali di danno stimate per le classi Edifici Stabili e Popolazione illesa non vengono considerate ai fini del calcolo. 64

65 4. Percentualedimorti; 5. Percentualediferiti; 6. Percentualedisenzatetto. Dalla somma dei 6 pesi in uscita si otterrà il valore Ptot, che complessivamente rispecchia il danneggiamento subito all interno di ciascuna sezione demografica al verificarsi di un dato eventosismico.lasuddettainformazionenumericaèstata,poi,tradottaingrado0di0danno0d tramitelaseguentescaladiclassificazione: P TOT0 0D0 0 NULLO BASSO MEDIO ELEVATO Scaladiclassificazionedeldannocomplessivoatteso. Date le premesse, per un evento sismico di grado0 VIII, le sezioni demografiche 1, 2 e 3 si stimano essere le zone del territorio di Frasso Telesino caratterizzate dal maggior grado di danneggiamento(d=elevato). 65

66 Scenariodidannocomplessivopersezionedemografica(T=475anni) Peruneventosismicodigrado0VII,lesezionidemografiche1e3sistimanoesserelezonedel territoriodifrassotelesinocaratterizzatedalmaggiorgradodidanneggiamento(d=medio). Scenariodidannocomplessivopersezionedemografica(T=98anni) Avendo sviluppato su un numero di 2708 abitanti le precedenti stime andrebbero ridotte rapportandole agli attuali 2378 abitanti del comune. In considerazione, però, della fluttuazione giornaliera e/o stagionale, e della concomitanza che un evento sismico avrà ripercussioni contemporanee sull intero territorio comunale, si ritiene opportuno, in via cautelativa,assumereisuddettivaloricorrettamenterappresentatividegliscenarididanno. 66

67 Lineamenti!della!pianificazione! Gli obiettivi prioritari che il Sindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile sul proprio territorio, deve conseguire per garantire la prima risposta ordinata degli interventi in emergenzasonodistintiinduegruppi: In0tempo0di0pace ed Al0verificarsi0dell evento. IN0TEMPO0DI0PACE0 0 Informazione0alla0popolazione:gliscenari,imodellieleprevisionidipianodevonoessere notificati alla popolazione e comunicati nei modi e con i mezzi più opportuni in modo da garantire la più ampia e approfondita conoscenza estesa allintera cittadinanza; si dovrà inoltreprovvedereallostudiodelsistemainformativoedicomunicazionestradaledimpatto perassicurarelamassimafunzionalitàefruibilitàdelpianoancheperinonresidenti. Esercitazioni0 periodiche: la frequenza e l estensione delle esercitazioni dovrà essere valutata nel dettaglio, anche in relazione ai diversi scenari di rischio, alle attività analoghe svolte da soggetti presenti allinterno dellambito del Comune (Istituzioni scolastiche, volontariatoecc.)edaquellipresentiinambitosovracomunale. Manutenzione0 e0 controllo0 delle0 aree0 strategiche: si dovrà predisporre un piano di manutenzione delle aree che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria (pulizia, manutenzionemantostradale,segnaleticaorizzontaleecc.)estraordinaria(pavimentazione, revisione/ampliamentodeisottoserviziecc.). Manutenzione0 e0 controllo0 della0 viabilità0 di0 piano: si dovrà predisporre un piano di manutenzione delle arterie interessate che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria (pulizia, manutenzione manto stradale, segnaletica orizzontale ecc.) e straordinaria (pavimentazione,revisione/ampliamentodeisottoserviziecc.);sidovrannofissareprioritàdi intervento prevalenti rispetto a tutte le altre sedi stradali del territorio comunale; si valuteranno le necessità di modificare il regime di sosta e parcheggio lungo le strade compresenellaviabilitàdipianopergarantireilpassaggioaiveicolidisoccorsoanchenegli scenaripiùestremi. Aggiornamento0del0piano:laggiornamentodelpianodovràessereeffettuatoalmenoogni12 mesi ovvero ogni qualvolta insorgano elementi sostanziali di novità ai fini della gestione e dellapianificazioneinambitodiprotezione. 0 67

68 AL0VERIFICARSI0DELL EVENTO0 0 Direzione0e0coordinamento0di0tutti0gli0interventi0di0soccorsodaattuarsipressolasededel CentroOperativoComunale(COC). Raggiungimento0 delle0 aree0 di0 attesa0 da0 parte0 della0 popolazione attraverso l intervento delle strutture operative locali (Volontari ANPAS e Polizia Municipale), coordinate dallanalogafunzionedisupportoattivataall internodelcoc. Informazione0 costante0 alla0 popolazione presso le aree di attesa, con il coinvolgimento attivodel Volontariato coordinato dallanaloga Funzione di Supporto attivata all interno del COC.L informazioneriguarderàsial evoluzionedelfenomenoinattoedelleconseguenzesul territoriocomunalesial attivitàdisoccorsoincorsodisvolgimento.conessasarannoforniti gliindirizzioperativiecomportamentaliconseguentiall evolversidellasituazione. Assistenza0alla0popolazione0confluita0nelle0aree0di0attesaattraversol invioimmediatodi un primo gruppo di Volontari, Polizia Municipale, Personale Medico per focalizzare la situazione ed impostare i primi interventi. Questoperazione, coordinata dalla Funzione di Supporto assistenza alla popolazione attivata all interno del C.O.C., serve anche da incoraggiamentoesupportopsicologicoallapopolazionecolpita. Organizzazione0 del0 pronto0 intervento0 delle0 squadre0 S.A.R. (Search and Rescue) per la ricercaedilsoccorsodeidispersi,coordinatodallafunzionedisupporto struttureoperative locali attivata all interno del COC ed assicurato da Vigili del Fuoco, Personale Medico e Volontari. Per rendere lintervento più efficace ed ordinato, attesa la possibile confusione in atto,èopportunocheilgruppos.a.r.vengasupportatodallapresenzadiforzedell ordine. Ispezione0 e0 verifica0 di0 agibilità0 delle0 strade per consentire, nellimmediato, lorganizzazione complessiva dei soccorsi attraverso una valutazione delle condizioni di percorribilitàdeipercorsi,daeffettuarsiacuradell ufficiotecnicocomunale,incollaborazione con altri soggetti, sotto il coordinamento della Funzione di Supporto censimento danni a personeecose attivataall internodelcoc. Assistenza0 ai0 feriti gravi o comunque con necessità di interventi di urgenza medico _ infermieristicasottoilcoordinamentodellafunzionedisupporto sanità,assistenzasocialee veterinaria attivataall internodelcoc.conl interventodimediciedinfermieriprofessionali resisi disponibili verranno prestate le prime cure possibili, effettuate le prime valutazioni 68

69 diagnostiche insieme alla stabilizzazione dei pazienti da smistare, secondo le esigenze mediche,versoipiùvicininosocomi. Assistenza0 a0 persone0 anziane,0 bambini0 e0 soggetti0 portatori0 di0 handicap, da effettuarsi sotto il coordinamento della Funzione di supporto assistenza alla popolazione attivata all internodelcoc. Riattivazione0 delle0 telecomunicazioni0 e/o0 installazione0 di0 una0 rete0 alternativa, che dovrà essere immediatamente garantita per gli uffici pubblici e per i Centri Operativi e le strutturesanitariedislocatenell areacolpitaattraversol impiegonecessariodiognimezzoo sistematlc.ilcoordinamentoèaffidatoallafunzionedisupportotelecomunicazioniattivata all internodelcoc. In una fase successiva il Sindaco, con il Dirigente dell UTC(o suo sostituto individuato nella personadell Arch.ValentinoFormichella)econun equipeditecnicidisuafiducia(composta almenodauningegnereedungeologo)provvederàa: ispezione0 degli0 edifici0 al fine di appurare lagibilità e quindi accelerare, ove possibile, il rientro della popolazione. Il coordinamento spetta alla funzione di supporto censimento& danni&a&persone&e&cose attivataall internodelc.o.c.; ispezione0 e0 verifica0 delle0 condizioni0 delle0 aree0 soggette0 a0 fenomeni0 franosi0 sismoindotti0 (crolli, scivolamenti, etc.), con particolare riguardo a quelle che insistonosucentriabitati,sistemia rete,etc.;ancheinquestocaso,dovrannoessere eseguiti da parte dell Autorità di protezione civile gli interventi urgenti (eventualmente provvisori) atti ad evitare danni a persone e a cose o a ridurre il progredire dei dissesti; il coordinamento spetta alla funzione di supporto censimento&danni&a&persone&e&cose ; ripristino0 della0 funzionalità0 dei0 Servizi0 Essenziali,0 al fine di assicurare l erogazione di acqua, elettricità, gas e servizi telefonici, oltre a garantire lo smaltimento dei rifiuti. mantenimento0 della0 continuità0 dell ordinaria0 amministrazione0 del0 Comune (anagrafe, ufficio tecnico, etc.) provvedendo, con immediatezza, ad assicurare i collegamenticonlaregione,laprefettura,laprovincia,lacomunitàmontana; censimento0 e0 tutela0 dei0 beni0 culturali, predisponendo specifiche squadre di tecnici per la messa in sicurezza di reperti, o altri beni artistici, in aree sicure, facendo riferimentoallecompetentisovrintendenzeeovenecessarioalcomandodituteladel PatrimonioArtisticodell ArmadeiCarabinieri 69

70 Modello!di!intervento! EVENTO SENZA PREANNUNCIO INDICATORI0DI0EVENTO Ilverificarsidell evento. 0 0 Il!Sindaco& FASE0DI0ALLARME0 CATENA0DI0COMANDO0 Disponelevacuazione0dallezonearischioperleventoincorso. Disponeilsegnale0di0allarmeperlapopolazione. InformailPrefettoeilPresidentedellaGiuntaRegionaledelliniziodellevacuazione. Mantienecontatticongliorganidiinformazione. SicoordinaconiSindacideiComunivicinieventualmentecoinvoltiointeressati. Allafinedelleoperazioniinforma il Prefetto e il Presidente della GiuntaRegionale dellavvenutaevacuazione. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& Comunicaledisposizioniallefunzioni. Dirama le comunicazioni via radioatutto il personale, assicurandosi della messa in sicurezza deglioperatoridellefasiprecedenti. Gestisceleproceduredievacuazione. InformailSindacodellavvenutaevacuazioneperlasuccessivainformazioneagliorgani superiori. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& Attivanoilsegnalediallarmenellarispettivalocalitàofrazione. Gestisconoleproceduredievacuazionenellerispettivezone. Effettuano un monitoraggio costante delle operazioni, aggiornando continuamente il C.O.C. sullevolversi della situazione lungo il tragitto e presso le aree di raccolta, 70

71 nonché su ogni aspettodiinteresse. InformanoilResponsabiledelC.O.C.dellavvenutaevacuazioneperlasuccessiva informazione agliorganisuperiori. Il!Capo!Servizio!Manutanzioni!Del!Comune& Disponelinterruzionedelleattivitàdelpersonalecomunaleedelleditteimpiegateene verifica ilrientrodelpersonale. SitieneincontattoconilC.O.C.perqualunqueulteriorenecessità. Le!Funzioni!Di!Supporto! & Tecnico4Scientifica0e0Pianificazione0 RimaneadisposizionenelCOC Sanità,0Assistenza0sociale,0Veterinaria0 AttivailpianodisastridellaA.S.L. Coordinaleoperazionidievacuazionedeidisabiliconivolontari. Verificailrientrodituttoilpersonaleimpiegato. Volontariato Alterminedelleoperazionidievacuazioneverificailrientrodituttoilpersonaleattivato eccetto quellodislocatopressoleareediaccoglienzaediammassamento. Predisponesquadredivolontaripereventualioperazionidisoccorsourgente. Materiali0e0Mezzi Dispone e verifica il rientro di tutto il personale impiegato nelle fasi precedenti, in attesa di nuovedisposizioni. Mantieneicontatticonleditteallertatee/oinviateinattesadinuovedisposizioni. Servizi0Essenziali,0telecomunicazioni0e0scuole Disponedimessainsicurezzadegliimpiantideiserviziessenzialisecondoirispettivi pianidi emergenzainterni. Disponeeverificalamessainsicurezzadituttoilpersonaleimpiegato. 71

72 Censimento0danni0a0persone0e0cose Predisponeleattivazioninecessariealleverifichedeglieventualidanni. Strutture0Operative Provvedeallattivazionedeicancelli. RichiedesquadrediVV.F.F.perleffettuazionedisoccorsiurgenti. Provvedealtrasferimentodellapopolazionedalleareediraccoltaalleareediricovero. Verificachetuttalapopolazionearischiosiastataeffettivamenteallontanata. Al termine delle operazioni di evacuazione, dispone e verifica il rientro di tutto il personale impiegato. ProvvedeatenereinformatoilSindaco. Assistenza0alla0popolazione Effettua, in collaborazione con il responsabile locale del monitoraggio, la verifica della popolazione evacuata, di quella assistita presso i centri di accoglienza e le aree di ricovero, nonchédicolorochehannotrovatounasistemazioneindipendente. Si occupa da subito, in collaborazione con il responsabile locale del monitoraggio e le altre funzioniinteressate,dellassistenzaallapopolazionenelleareediaccoglienza. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Procedeperlevacuazione,attuandotuttiicomportamentiprevistidallapianificazionee dalladdestramento. N.B.:In& questa& fase& sarà& fatto& assoluto& divieto& di& spostarsi& in& auto& o& provvedere& a& porre& in& sicurezza&gli&autoveicoli.& ATTENZIONE!!! Tutti&i&responsabili&di&funzione&comunicano&al&Sindaco&e&al&responsabile&del&C.O.C.&il& compimento& delle&procedure&di&evacuazione&per&linformazione&agli&organi&superiori. 72

73 PROCEDURA0DI0CESSATO0ALLARME0 In caso di interruzione del fenomeno, dopo unattenta valutazione degli eventuali danni prodottisi, si può provvedere alla dichiarazione0 di0 cessato0 allarme ed al conseguente rientro0 controllato0 della popolazione nelle proprie abitazioni attivando la seguente procedura: Il!Sindaco& Disponeleattivazionidelleprocedureperilrientrocontrollatodellapopolazioneedil ripristino dellecondizionidinormalitàpertutteleattivitàdelcomune. Disponela0segnalazione0di0cessato0allarme0perlapopolazione. InformailPrefettoedilPresidentedellaGiuntaRegionale. ContattaiSindacideiComuniviciniinteressati. Curalinformazioneallapopolazioneemantieneirapporticonimassmedia. AllafinedelleoperazioniinformailPrefettoedilD.P.C.dellavvenutorientro. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& DivulgaledisposizionidelSindaco Disponeilripristinodelleattivitàdiordinario. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& ComunicanoallapopolazioneledisposizionidelSindacoincollaborazioneconleForze dellordineedilvolontariato. Effettuanoricognizionisulterritorioperverificarnelostatoenedannocomunicazione allasala Operativa. Restanoinattesadinuovedisposizionirientrando_sedelcaso_nellepropriesedi. Il!Capo!Servizio!Manutenzioni!Del!Comune& Inviasulterritorioglioperaieledittedifiduciaperglieventualiinterventidisoccorso immediato e di rimozione del pericolo, in seguito alle segnalazioni pervenute, in coordinamento conlafunzionen.1. Restainattesadinuovedisposizioni. 73

74 Le!Funzioni!Di!Supporto! & Tecnico4Scientifica0e0Pianificazione Coordinaglieventualiinterventidiprimosoccorsoedirimozionedelpericolo,inviando professionistiacoadiuvarelesquadre. Si consulta con il Servizio meteorologico, I Servizi tecnici Nazionali e il Servizio Rischio idrogeologicodeldipartimento. Disponeisopralluoghieleverifichetecniche. Raccoglie ed esamina le segnalazioni provenienti dal responsabile locale del monitoraggio e dal territorio in generale, disponendo se del caso le necessarie attivazioni. Sanità,0Assistenza0sociale,0Veterinaria Provvedealritornodeidisabilipressolerispettiveabitazioni. SitieneincontattoconlaA.S.L.pereventualinuoveattivazioni. Volontariato Inviaivolontaripressoipresidiperagevolareilrientrodellapopolazionenelleabitazioni. Organizzalesquadredivolontariperleattivazionideciseconlealtrefunzioni. Materiali0e0mezzi Dispone il ritiro dei materiali e dei mezzi inviati nei centri di accoglienza e nelle aree di ricovero. Servizi0Essenziali,0telecomunicazioni0e0scuole Provvedealripristinodellerogazionedeiserviziessenzialieleverifichesulla funzionalitàdegli impianti. Censimento0danni0a0persone0e0cose0 Disponeisopralluoghiperilrilevamentodieventualidanni. Strutture0Operative Disponelariaperturadellinteroterritoriomedianteladisattivazionedeicancelli. 74

75 ComunicaallapopolazioneledisposizionidelSindacoincollaborazioneconiresponsabili delleu.c.l.edilvolontariato. Provvede al riposizionamento delle pattuglie nei presidi per vigilare sul corretto rientro della popolazionenellabitato. Provvedealtrasferimentodellapopolazionedalleareediricoveronellerispettive abitazioni. ProvvedeatenereinformatoilSindaco. Assistenza0alla0popolazione0 Verificalavvenutorientrodellapopolazionesegnalandoeventualiassenze. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Rientra nelle proprie abitazioni, attuando tutti i comportamenti previsti dalla pianificazione e dalladdestramento. N.B.:In&questa&fase&è&possibile&provvedere&al&recupero&del&proprio&autoveicolo. ATTENZIONE!!! Tutti&i&responsabili&di&funzione&comunicano&al&Sindaco&e&al&responsabile&del&C.O.C.&il& compimento& delle&procedure&di&rientro&&per&linformazione&agli&organi&superiori. 75

76 Il0rischio0incendi0boschivi0e0d interfaccia0 Il territorio comunale di Frasso Telesino negli anni passati, è stato spesso flagellato da numerosi incendi boschivi, occorsi soprattutto durante i mesi estivi in concomitanza di temperature alte e scarso ammontare di precipitazioni. La gestione di tali incendi, in alcuni casiduratianchepiùgiorni,haspessorichiestol interventodimezziaerei,edinqualchecaso_ perledifficoltàdiaccessoaimezziterrestridovuteallecaratteristicheorografichedelsitoela vicinanzadellecaseubicatenellaperiferiaestdelcentroabitato_anchel impiegodeicanadair della Protezione Civile. Il centro abitato di Frasso Telesino, ma soprattutto la frazione Nansignano, circondati in gran parte da boschi e superfici vegetate, presentano molte aree interessabilidaincendid interfaccia. Ilterritoriocomunalerisultaquindivulnerabileagliincendiboschiviedaquellid interfaccia. Numerosi incendi boschivi, occorsi soprattutto nel periodo estivo degli scorsi anni, nel propagarsi, hanno provocato ingenti danni alla vegetazione e si sono spinti fino agli insediamentiumani.piùvolte,nelpassato,sisonoverificatelecondizionipercuiilfuocosisia trovatovicinoacase,edificioluoghifrequentatidapersone:ilcomuneègiàstatointeressato daincendidiinterfaccia,fortunatamentesenzadanniperlepersone.l incendiodiinterfaccia, dunque,èuneventopotenzialmenteingradodiminacciareedinteressareareediinterfaccia urbano_rurale soprattutto lungo la periferia del centro abitato, della frazione Nansignano e dellecontrade S.Vito, Arbusti e Traversano. E possibile distinguere tre differenti configurazioni di contiguità e contatto tra aree con dominantepresenzavegetaleedareeantropizzate: interfaccia classica: frammistione fra strutture ravvicinate tra loro e la vegetazione (comeadesempioavvienenelleperiferiedeicentriurbaniodeivillaggi); interfacciamista:presenzadimoltestruttureisolateesparsenellambitoditerritorio ricopertodavegetazionecombustibile; interfaccia occlusa: zone con vegetazione combustibile limitate e circondate da struttureprevalentementeurbane(comeadesempioparchioareeverdiogiardininei centriurbani); 76

77 Diquestesiriconosconomaggioricriticitàalleprimeduetipologie,sebbenenonmanchinonel comune parchi ed aree verdi (pubbliche e private) circondate da strutture urbane. Si fa presente che non esistono punti d acqua naturali e/o pubblici in territorio comunale. Le unicherisorsesonodaricondursiapiscineprivate.saràcuradelpilotad elicotterovalutarne lafruibilità.ilpuntod acquapiùvicinorisultaessereillagoditelese. Parte!generale! Lametodologiaperladefinizionedegliscenaridirischioconnessoallosviluppodegliincendi diinterfacciaperilcomunedifrassotelesinosièbasatasu: - Identificazionedelleareediscenario; - Classificazionedelleareediscenario. Lafaseinizialediidentificazionehapermessol individuazionedizonespecifiche,quali: - Edificato& urbano: nuclei urbani e/o agglomerati con interfaccia classica (strutture ravvicinatetraloroelavegetazione)daconsiderarsiaifinidellaredazionedelpiano; - Fascia& perimetrale: la superficie che si estende dal limite dell edificato urbano, verso l esterno, ovvero verso le aree non antropizzate, per una larghezza indicativa di 200 metri; - Area& di& interfaccia: fascia di contiguità tra le strutture antropiche e la vegetazione ad essa adiacente esposte al contatto con i sopravvenienti fronti di fuoco. La larghezza dellafasciadicontiguitàtralestruttureantropicheelavegetazioneadessaadiacenteè valutabiletrai25_50metri.perilpresentepianol areadiinterfacciaèstatafissataa 50metri. L individuazionecartograficadell edificatourbanosièbasatasulraggruppamentodituttele strutture con distanza relativa reciproca non superiore ai 50 metri e sulla selezione delle aggregazioni principali. Successivamente, nella fase di classificazione, si è proceduto alla valutazionedellapericolositàlegataall innescodiincendinellafasciaperimetraleeallastima della vulnerabilità degli esposti presenti nell ambito delle aree di interfaccia. Incrociando il valoredellapericolositàconlavulnerabilitàattribuitaaciascunespostosensibilesièottenuta lavalutazionedelrischiodiincendialcontattotraedificatoevegetazione. 0 Valutazione0della0pericolosità0 LametodologiaadottataperlavalutazioneèquellaprevistanelManualeOperativoelaborato 77

78 dal Dipartimento di Protezione Civile, ove si propone l analisi comparata di fattori ai quali viene attribuito un peso diverso (valore numerico) a seconda dell incidenza che ognuno di questihasulladinamicadell incendio. Ifattoripresiinconsiderazionesonostati: 1. Tipo&di&vegetazione(Colturepermanenti=0,Seminativi=0,Zoneagricoleeterogenee=0, Aree a pascolo naturale e praterie d alta quota=0, Aree a vegetazione boschiva e arbustivainevoluzione=2,boschidilatifoglie=3); 2. Quota(>600m=1,400_600m=2,200_400m=3,0_200m=4); 3. Pendenza(0_10 =0,10_30 =2,30_60 =3,>60 =4); 4. Esposizione(N=1,NW=2,NE=3,S/E/W=4,SE/SW=5). La sovrapposizione delle suddette informazioni si è tradotta in un overlay dei relativi tematismi in ambiente GIS con conseguente somma dei pesi e assegnazione delle seguenti classidipericolositàallafasciaperimetrale(fig.1): - Alta:11<x<14; - Media:6<x<10; - Bassa0<x<5. Fig.!1& &Valutazione&della&Pericolosità&da&incendio&in&Fascia&perimetrale.& 0 0 Valutazione0della0vulnerabilità0 & La valutazione della vulnerabilità è stataeffettuataprendendoinconsiderazionetuttigli esposti presenti nella fascia d interfaccia(larga 50 metri) che potrebbero essere interessati direttamentedalfrontedelfuocoeassegnandolorounpesotantomaggiorequantomaggiore 78

79 èl importanzarivestitadalbenestesso(fig.2). BENE0ESPOSTO0 PESO0 Edificatocontinuoediscontinuoadusoabitativo 10 Edificatocontinuoediscontinuoadusononabitativo 8 Scuoleededificiricreativi 10 Edificidiinteresseculturale(es.luoghidiculto,musei) 8 Cimitero 5 Sièprovveduto,infine,asuddividerel areadiinterfacciaintrattiadifferentevulnerabilitàin funzionedelgradodisensibilitàdell espostoinessiricadente(fig.3).leclassidivulnerabilità sonostatestabilitefissandoiseguentirange: - Alta:9<x<10; - Media:6<x<8; - Bassa0<x<5. Fig.020 Classificazionedellasensibilitàdell espostoinareadiinterfaccia 79

80 Fig.030 Valutazionedellavulnerabilitàdell espostoinareadiinterfaccia 0 0 Valutazione0del0Rischio0Incendio0di0interfaccia0 & La valutazione del rischio è stata ottenuta associando il valore della pericolosità con quello dellavulnerabilitàattribuitoaciascunespostosensibile. Pericolosità0 MATRICE0DI0RISCHIO0 ALTA0 MEDIA0 BASSA0 ALTA0 R4 R4 R3 Vulnerabilita0 MEDIA0 R4 R3 R2 BASSA0 R3 R2 R1 Ilrisultatofinaleditaleoperazioneèla"Carta&del&rischio&di&incendi&di&interfaccia"(Tav.14), oveconunadiversacolorazionedellalineaperimetralesonostateindicateledifferenticlassi dirischioovepresenti: - R1:Esposizionelimitata danniminimi; - R2:Nessunrischioperlavitaumana,rischiolimitatoperbeniestrutture; - R3:Esposizioneparziale,possibilitàdidanniabeniestrutture,possibileperditadivite umane; - R4:Probabileperditadiviteumane,dannigraviabeniestrutture. & 80

81 & 0 Fig.030 AssegnazionedelRischiocheinsistelungoilperimetrodegliesposti. Stima0della0popolazione0nell area0instabile0 & DopoaverstimatoleareediinterfacciaconperimetricaratterizzatidarischioditipoR3eR4 e aver individuato gli edifici ad uso abitativo a contatto con le suddette zone, è stato necessarioeffettuarelastimadellapopolazionechepotenzialmentepotrebbeesserecoinvolta inunincendiodiinterfaccia. La mancanza del dato specifico sul numero di abitanti per edificio nonché l impossibilità di scinderelesingoleabitazionidaicomplessidiedifici,hafattosìchelestimevenisserofatte persezionedemograficaetramitel ausiliodisoftwaregis. Perciascunasezionedemograficaèstato/apreliminarmente: - consideratoilnumerototalediabitantidalcensimentoistat2001(n); - calcolatalasuperficieabitativarelativaaciascunedificio/complessodiedificiinessa ricadenti(ss); - Calcolatalasuperficieabitativatotale(ST). - Successivamente, il numero totale di abitanti per sezione(nx) è stato rapportato alla superficie abitativa totale della relativa sezione (STZX); il valore in uscita è stato, poi, moltiplicato per la superficie abitativa specifica (SSZX) al fine di stimare quanto più realisticamentepossibileilnumerodiabitantiassociatoaciascunedificio/complesso diedifici(p) - In tabella 1 è mostrato, a titolo di esempio, il calcolo eseguito per la sezione demografica1. 81

82 Edificio/Complesso0 - P=(N1/ST_1)*SS_1 N 0totale0di0abitanti0(N 1)0 487ab. Superficie0abitativa0totale0(S T41) ,237975mq N 1/0S T410 0, ab/mq Superficie0abitativa0 specifica0(s S41)0(mq)0 N 0Abitanti0per0edificio/complesso0(P0)0(ab.) Superficie0abitativa0totale0(S T41) & Tramite il presente procedimento si stima che possa essere coinvolto da un incendio di interfaccia il 51.8% della popolazione comunale. Rapportandotaledatoai2404residenti risultanti dal censimento ISTAT 2011 possono essere coinvolti da un incendio di interfaccia 1245persone. 82

83 Lineamenti!della!pianificazione! Gli obiettivi prioritari che il Sindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile sul proprio territorio, deve conseguire per garantire la prima risposta ordinata degli interventi in emergenzasonodistintiinduegruppi: In0tempo0di0pace ed Al0verificarsi0dell evento. IN0TEMPO0DI0PACE0 0 Informazione0alla0popolazione:gliscenari,imodellieleprevisionidipianodevonoessere notificati alla popolazione e comunicati nei modi e con i mezzi più opportuni in modo da garantire la più ampia e approfondita conoscenza estesa allintera cittadinanza; si dovrà inoltreprovvedereallostudiodelsistemainformativoedicomunicazionestradaledimpatto perassicurarelamassimafunzionalitàefruibilitàdelpianoancheperinonresidenti. Esercitazioni0 periodiche: la frequenza e l estensione delle esercitazioni dovrà essere valutata nel dettaglio, anche in relazione ai diversi scenari di rischio, alle attività analoghe svolte da soggetti presenti allinterno dellambito del Comune (Istituzioni scolastiche, volontariatoecc.)edaquellipresentiinambitosovracomunale. Manutenzione0 e0 controllo0 delle0 aree0 strategiche: si dovrà predisporre un piano di manutenzione delle aree che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria (pulizia, manutenzionemantostradale,segnaleticaorizzontaleecc.)estraordinaria(pavimentazione, revisione/ampliamentodeisottoserviziecc.). Manutenzione0 e0 controllo0 della0 viabilità0 di0 piano: si dovrà predisporre un piano di manutenzione delle arterie interessate che comprenda le azioni di manutenzione ordinaria (pulizia, manutenzione manto stradale, segnaletica orizzontale ecc.) e straordinaria (pavimentazione,revisione/ampliamentodeisottoserviziecc.);sidovrannofissareprioritàdi intervento prevalenti rispetto a tutte le altre sedi stradali del territorio comunale; si valuteranno le necessità di modificare il regime di sosta e parcheggio lungo le strade compresenellaviabilitàdipianopergarantireilpassaggioaiveicolidisoccorsoanchenegli scenaripiùestremi. Aggiornamento0del0piano:laggiornamentodelpianodovràessereeffettuatoalmenoogni12 mesi ovvero ogni qualvolta insorgano elementi sostanziali di novità ai fini della gestione e dellapianificazioneinambitodiprotezione. 0 83

84 AL0VERIFICARSI0DELL EVENTO0 0 Direzione0e0coordinamento0di0tutti0gli0interventi0di0soccorsodaattuarsipressolasededel CentroOperativoComunale(COC). Raggiungimento0 delle0 aree0 di0 attesa0 da0 parte0 della0 popolazione attraverso l intervento delle strutture operative locali (Volontari ANPAS e Polizia Municipale), coordinate dallanalogafunzionedisupportoattivataall internodelcoc. Informazione0 costante0 alla0 popolazione presso le aree di attesa, con il coinvolgimento attivodelvolontariatocoordinatodallanalogafunzionedisupportoattivataall internodel COC.L informazioneriguarderàsial evoluzionedelfenomenoinattoedelleconseguenzesul territoriocomunalesial attivitàdisoccorsoincorsodisvolgimento.conessasarannoforniti gliindirizzioperativiedicomportamentaliconseguentiall evolversidellasituazione. Assistenza0alla0popolazione0confluita0nelle0aree0di0attesaattraversol invioimmediatodi un primo gruppo di Volontari, Polizia Municipale, Personale Medico per focalizzare la situazione ed impostare i primi interventi. Questoperazione, coordinata dalla Funzione di Supporto assistenza alla popolazione attivata all interno del C.O.C., serve anche da incoraggiamentoesupportopsicologicoallapopolazionecolpita. Organizzazione0 del0 pronto0 intervento0 delle0 squadre0 S.A.R. (Search and Rescue) per la ricercaedilsoccorsodeidispersi,coordinatodallafunzionedisupporto struttureoperative locali attivata all interno del COC ed assicurato da Vigili del Fuoco, Personale Medico e Volontari. Per rendere lintervento più efficace ed ordinato, attesa la possibile confusione in atto,èopportunocheilgruppos.a.r.vengasupportatodallapresenzadiforzedell ordine. Ispezione0 e0 verifica0 di0 agibilità0 delle0 strade per consentire, nellimmediato, lorganizzazione complessiva dei soccorsi attraverso una valutazione delle condizioni di percorribilitàdeipercorsi,daeffettuarsiacuradell ufficiotecnicocomunale,incollaborazione con altri soggetti, sotto il coordinamento della Funzione di Supporto censimento danni a personeecose attivataall internodelcoc. Assistenza0 ai0 feriti gravi o comunque con necessità di interventi di urgenza medico _ infermieristicasottoilcoordinamentodellafunzionedisupporto sanità,assistenzasocialee veterinaria attivataall internodelcoc.conl interventodimediciedinfermieriprofessionali resisi disponibili verranno prestate le prime cure possibili, effettuate le prime valutazioni 84

85 diagnostiche insieme alla stabilizzazione dei pazienti da smistare, secondo le esigenze mediche,versoipiùvicininosocomi. Assistenza0 a0 persone0 anziane,0 bambini0 e0 soggetti0 portatori0 di0 handicap, da effettuarsi sotto il coordinamento della Funzione di supporto assistenza alla popolazione attivata all internodelcoc. Riattivazione0 delle0 telecomunicazioni0 e/o0 installazione0 di0 una0 rete0 alternativa, che dovrà essere immediatamente garantita per gli uffici pubblici e per i Centri Operativi e le strutturesanitariedislocatenell areacolpitaattraversol impiegonecessariodiognimezzoo sistematlc.ilcoordinamentoèaffidatoallafunzionedisupportotelecomunicazioniattivata all internodelcoc. Salvaguardia0dei0Beni0Culturaliattraversolapredisposizionediunpianoditrasferimentoe messa in sicurezza dei beni mobili verso sedi sicure (possibile solo in caso di evento con preannuncio) e predisposizione di misure di messa in sicurezza per i beni immobili da attivareurgentementesianelpost_eventocheincasodipreannuncio. In una fase successiva il Sindaco, con il Dirigente dell UTC(o suo sostituto individuato nella personadell Arch.ValentinoFormichella)econun equipeditecnicidisuafiducia(composta almenodauningegnere)provvederàa: ispezione0 degli0 edifici0 al fine di appurare lagibilità e quindi accelerare, ove possibile, il rientro della popolazione. Il coordinamento spetta alla funzione di supporto censimento& danni&a&persone&e&cose attivataall internodelc.o.c.; ispezione0 e0 verifica0 delle0 condizioni0 delle0 aree0 soggette0 a0 fenomeni0 franosi0 (crolli, scivolamenti, etc.), con particolare riguardo a quelle che insistono su centri abitati, sistemi a rete, etc.; anche in questo caso, dovranno essere eseguiti da parte dell Autorità di protezione civile gli interventi urgenti (eventualmente provvisori) atti ad evitare danni a persone e a cose o a ridurre il progredire dei dissesti; il coordinamentospettaallafunzionedisupporto censimento&danni&a&persone&e&cose ; ripristino0 della0 funzionalità0 dei0 Servizi0 Essenziali,0 al fine di assicurare l erogazione di acqua, elettricità, gas e servizi telefonici, oltre a garantire lo smaltimento dei rifiuti. mantenimento0 della0 continuità0 dell ordinaria0 amministrazione0 del0 Comune (anagrafe, ufficio tecnico, etc.) provvedendo, con immediatezza, ad assicurare i collegamenticonlaregione,laprefettura,laprovincia,lacomunitàmontana; 85

86 censimento0 e0 tutela0 dei0 beni0 culturali, predisponendo specifiche squadre di tecnici per la messa in sicurezza di reperti, o altri beni artistici, in aree sicure, facendo riferimentoallecompetentisovrintendenzeeovenecessarioalcomandodituteladel PatrimonioArtisticodell ArmadeiCarabinieri Modello!di!intervento! EVENTO CON PREANNUNCIO FASE0DI0PREALLERTA0 INDICATORI0DI0EVENTO0 Lafasevieneattivataneiseguenticasi: per tutta la durata del periodo della campagna Antincendio Boschivo (AIB), dichiaratodalpresidentedellagiuntaregionale; allaprevisionediunapericolositàmedia,riportatadalbollettino; alverificarsidiunincendioboschivosulterritoriocomunale. CATENA0DI0COMANDO Il!Sindaco0 - Prendeattodellesegnalazioni - Comunicaal responsabiledelc.o.c. delcontenutodellesegnalazioni - Mette in atto per quanto possibile azioni di prevenzione quali pulitura scarpate, decespugliaturaareeabbandonate. - Verifica la funzionalità del sistema di protezione civile locale, accertandosi dell operativitàdellestrutture,dellostatodelleattrezzatureedeimezziindotazione. - Verificacheisistemidisicurezzaprevistinelpianosianoefficienti. - Garantisce l acquisizione delle informazioni attraverso la verifica dei collegamenti telefonici,fax,e_mailconlaregione,conlaprefettura,laprovincia,perlaricezionedei bollettini/avvisi di allertamento, se ritenuto necessario con i Sindaci dei comuni limitrofi, e di altre comunicazioni provenienti dalle strutture operative presenti sul territorio. - Individua i referenti del presidio territoriale che dovranno raccogliere ogni utile 86

87 informazioneaifinidellavalutazionedellasituazione. - verifica l accesso alle possibili fonti di approvvigionamento idrico in emergenza e, qualorainesistenti,nepromuovelarealizzazionenelterritoriocomunale. Il!Responsabile!del!C.O.C.0 - verificaladisponibilitàelaoperativitàdellestruttureedellesedi - verificalafunzionalitàdellelineedicomunicazioneedeisistemidiallarme. FASE0DI0ATTENZIONE0 0 INDICATORI0DI0EVENTO0 Lafasevieneattivataneiseguenticasi: allaprevisionediunapericolositàaltariportatadalbollettino; al verificarsi di un incendio boschivo sul territorio comunale che, secondo le valutazionideldirettoredelleoperazionidispegnimento(dos)potrebbepropagarsi versolafascia&perimetrale&(area&di&contiguità&alla&zona&d interfaccia&larga&200m) CATENA0DI0COMANDO0 Il!Sindaco! si avvale, per lespletamento delle funzioni di gestione dellemergenza, del Centro OperativoComunaleC.O.C.: Disponelapplicazionedelleproceduredellafasediattenzione. InformailPrefetto,ilPresidentedellaGiuntaRegionaleeilPresidentedellaProvincia. SicoordinaconiSindacideiComuniviciniinteressati. Attivailresponsabiledellafunzionetecnicadivalutazioneepianificazionee/oquelleche ritienenecessarie. Allerta i referenti per lo svolgimento delle attività previste nelle fasi di preallarme e allarmeverificandonelareperibilitàeliinformasull avvenutaattivazionedellastruttura comunale. Attivae,sedelcaso,disponel inviodisquadreperleattivitàdisopralluogoevalutazione. StabilisceicontatticonlaRegione,laProvincia,laPrefettura_UTG,esenecessario,coni Comuni limitrofi, i soggetti ed Enti interessati, informandoli inoltre dell avvenuta 87

88 attivazionedellastrutturacomunale. Ricevuta la comunicazione dell attivazione della fase di Attenzione e di Preallarme dispone opportune misure di prevenzione e salvaguardia informandone il Settore ForesteeilSettoreProtezioneCivile. Il!Responsabile!del!C.O.C.0 - verificaladisponibilitàelaoperativitàdellestruttureedellesedi - verificalafunzionalitàdellelineedicomunicazioneedeisistemidiallarme. Alla& fine& delle& procedure,& dopo& attenta& valutazione& ed& a& seconda& delle& circostanze,& si& dispone& il& mantenimento& o& la& cessazione& della& fase& di& attenzione,& mentre& leventuale& raggiungimento& della& successiva&soglia&determinerà&linizio&della&fase&di&preallarme. FASE0DI0PREALLARME0 0 INDICATORI0DI0EVENTO0 La0fase0si0attiva0quando0l incendio0boschivo0in0atto0è0prossimo0alla0fascia0perimetrale0e,0 secondo0 le0 valutazioni0 del0 DOS,0 andrà0 sicuramente0 ad0 interessare0 la0 fascia0 di0 interfaccia. N.B.: Si& ricorda& che& i& contatti& radio& e& telefonici& non& devono& superare& le& durate& strettamente& necessarie&a&comunicare&telegraficamente&i&problemi&e&le&segnalazioni.& CATENA0DI0COMANDO0 0 Il!Sindaco& Attiva il C.O.C. con la convocazione dei referenti delle funzioni di supporto ritenute necessarie. Si accerta della presenza sul luogo dell evento delle strutture preposte al soccorso, verifica e favorisce, individuandolo in accordo con il D.O.S., l attivazione del puntodicoordinamentoavanzato,concuimantienecostanticontatti.ilc.o.c.mantienei contatticonlaregione,laprovincia,laprefetturae,seritenutoopportuno,conicomuni limitrofi,informandolidell avvenutaattivazionedelc.o.c.edell evolversidellasituazione. RicevegliallertamentitrasmessidallaRegionee/oPrefettura_UTG. Attivailpresidioterritorialeperilmonitoraggioavistaneipunticritici,perlaricognizione delleareeinteressateespostearischionelladirezionediavanzamentodelfronte.verifica 88

89 l agibilità e la fruibilità delle vie di fuga e la funzionalità delle aree di emergenza, ed effettuaunavalutazionedeipossibilirischi.organizzaecoordinaleattivitàdellesquadre delpresidioterritoriale. Disponeilsegnale0di0preallarme0perlapopolazione. DisponelattivazionedellenovefunzionidisupportodellaSalaOperativa. InformailPrefettochiedendoeventualmenteilconcorsodiulterioriuominiemezziedi Struttureoperative. Mantiene informata la popolazione attraverso i responsabili locali del monitoraggio e gli altri strumenti. Mantieneicontatticongliorganidiinformazione. SicoordinaconiSindacideicomuniviciniinteressati. Raccordal attivitàdellediversecomponentitecnicheperseguirel evoluzionedell evento, aggiorna gli scenari con particolare riferimento agli elementi a rischio in base alle informazioni ricevute. Mantiene contatti costanti con il presidio territoriale. Valuta eventualiproblematicheperl allontanamentotemporaneodellapopolazione. Contatta le strutture sanitarie individuate in fase di pianificazione. Provvede al censimentointemporealedellapopolazionepresentenellestrutturesanitariearischio. Verificaladisponibilitàdellestruttureperl accoglienzadeipazientidatrasferireincasodi allarme. Allerta le organizzazioni di volontariato individuate in fase di pianificazione per il trasportoel assistenzaallapopolazioneedallefascedeboli.allertaeverificalaeffettiva disponibilità delle risorse delle strutture sanitarie da inviare alle aree di ricovero della popolazione. Aggiorna in tempo reale il censimento della popolazione presente nelle aree a rischio, soggettivulnerabili. Raccordaleattivitàconivolontarielestruttureoperativeperl eventualeattuazionedel pianodiallontanamentotemporaneodellapopolazione. Si assicura della disponibilità dei centri e aree di accoglienza e ricettive per l assistenza allapopolazione. Predispone il sistema di allarme per gli avvisi alla popolazione. Allerta le squadre individuateperladiramazionedeimessaggi. Predisponeimaterialiemezzinecessari,compresiquellidestinatialleareediaccoglienza. Stabilisce i collegamenti con le imprese preventivamente individuate per il pronto intervento. Predispone i mezzi comunali necessari alle operazioni di 89

90 evacuazione/allontanamento. MantieneicollegamenticonlaRegione,Provincia,Prefetturaancheperl eventualeinvio, senecessario,diulteriorimaterialiemezziperl assistenzaallapopolazione,compresoil volontariato. Individua sulla base del censimento effettuato in fase di pianificazione gli elementi a rischiochepossonoesserecoinvolti. Invia,coinvolgendoiresponsabilisulterritorio,itecnicieoperatoriperlafunzionalitàe sicurezza delle reti e dei servizi comunali. Mantiene i contatti con i rappresentanti degli entiedellesocietàdeiserviziprimari. Verifica la percorribilità delle infrastrutture viarie, assicura il controllo permanente del trafficodaeperlazonainteressata(polizialocale,volontari) Predispone ed effettua il posizionamento degli uomini e mezzi per l eventuale trasporto dellapopolazionenelleareediaccoglienza Predisponelavigilanzadegliedificichepossonoessereevacuati. Predispone ed effettua il posizionamento degli uomini e mezzi ai cancelli per il deflusso deltrafficoelungoleviedifugadellapopolazione. Attivailcontattoconireferentilocalideglientigestorideiserviziditelecomunicazionie radioamatori.verificailfunzionamentodelsistemadicomunicazioni Il!Responsabile!del!C.O.C.&! Attivairesponsabilidellefunzionidisupportorelativeallafasedipreallarme.! InviaunfaxdirichiestadiassistenzaallaPrefetturaeaiVigilidelFuoco.! Attivalinterventodeiresponsabilidelmonitoraggiolocale. I!Responsabili!Locali!del!Monitoraggio& Attivanolasegnalazionedipreallarmenellarispettivaareadiinteresse. Effettuanoricognizionisulterritorioperverificarnelostato. AggiornanocontinuamenteilC.O.C.sullevolversidellasituazioneinformandosuogni aspettodiinteresse. ProvvedonoatenereinformatalapopolazionesudisposizionedelSindaco. 0 Il!Capo!Servizio!Manutenzione!del!Comune& AttivaglioperaireperibilieleDittedifiduciaperlemanutenzioni. PoneinstandbyulteriorepersonaleU.T.C._LL.PP. 90

91 Provvedeallamessainmaggiorsicurezzadeimagazzinicomunaliedeimateriali. Attivailmonitoraggiodipozzi,depuratori,impianticomunali. Le!Funzioni!Di!Supporto!! Tecnico0Scientifica0e0Pianificazione Garantisceilmonitoraggiometeorologicoeidro_pluviometrico,mantenendoicontatti necessari conirelativiservizi. Definiscele aree a rischio per leventoin corso e ne dà comunicazioneal Sindaco ed al ResponsabiledellU.O. ProduceavvisilocaliperEntieStruttureOperative. Predisponelerichiestediricognizionenellezonemaggiormentearischiodapartedelle strutture tecnichecomunali,dellapoliziamunicipale,delvolontariatoperlenecessarie attivitàdi osservazione,valutandoneimmediatamenteiresoconti. Sanità,0Assistenza0sociale,0Veterinaria Attivaunserviziodiguardiamedicalocale. Attivalareperibilitàdellefarmacielocali. Poneinstandbytutteleorganizzazionidivolontariatosanitariolocali. Avverte il C.O.R.E. (Centro Operativo Regionale Emergenza) per leventuale attivazione del PianoSanitarioditrasportoinemergenza. Avvisa telefonicamente le famiglie dei disabili da trasferire fuori dalle aree a rischio, mettendo loroadisposizionedeivolontariperglieventualipreparativi. InvialeOrganizzazionisanitariepressoleareediraccoltaeglialtripresidi. Volontariato Inviavolontarinelleareediraccoltaperassisterelapopolazione. Inviavolontaripressoipresidistradaliperagevolareildeflussodellapopolazione. Materiali0e0Mezzi Verificaleesigenzeeledisponibilitànecessarieall assistenzaallapopolazione. StabilisceicollegamenticonlaPrefetturaperlapredisposizionedellinvionelleareedi ricovero delmaterialenecessarioperlassistenzaallapopolazione. Predisponelattivazionedeimezzicomunalinecessariallosvolgersidelleoperazioni. 91

92 Pone le ditte necessarie ai primi eventuali interventi in stato di preallarme, a seconda degli eventiincorsooattesi. Servizi0Essenziali0e0scuole Convoca i responsabili dei servizi essenziali presso un locale a disposizione del Centro Operativo Comunale, per garantire la funzionalità dei servizi erogati e disporre leventuale messa in sicurezza degli impianti secondo i rispettivi piani di emergenza interni. Telecomunicazioni Attiva il contatto operativo con i responsabili delle Società di telecomunicazione presenti sul territorioalfinediorganizzareunaretedicomunicazionealternativa. DisponelattivazionedeicontattiradioedeirelativioperatoriprevistiperilS.E.R. Verificalafunzionalitàdeicontatticontuttiisoggettiradiomuniti. Censimento0danni0a0persone0e0cose Sipone a disposizione del C.O.C. verifiche tecniche speditive effettuate da tecnici di vari Enti. Strutture0Operative Disponeilposizionamentodiuominiemezzipressoipresidiprevistipercoadiuvarele eventuali operazioni di evacuazione e per il trasferimento della popolazione dalle aree di raccoltaalleareediricovero. Ricorda alla popolazione, tramite i megafoni in dotazione alle Forze dellordine, i comportamentidatenereprimadelleventualeabbandonodellaabitazione. Predisponeperleventualesuccessivaattivazionedeicancelli. Assistenza0alla0popolazione Assicuralafunzionalitàdelleareediricovero. Predisponelattivazionedelpianoperilcensimentodellapopolazione. Attivaleventualeassistenzaallapopolazioneevettovagliamentodeisoccorritori. 92

93 La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Si prepara alleventuale evacuazione, attuando tutti i comportamenti previsti dalla pianificazione edalladdestramento. N.B.:Solo&in&questa&fase&sarà&possibile&spostarsi&in&auto&o&provvedere&al&parcheggio&sicuro& degli& autoveicoli&nei&siti&appositamente&e&preventivamente&individuati. Alla& fine& delle& procedure,& dopo& un attenta& verifica& delle& attività& di& monitoraggio& e& di& prevenzione& svolte,& si& dispone& il& mantenimento& o& la& cessazione& della& fase& di& preallarme,& mentre& leventuale& raggiungimento& della& successiva& soglia& determinerà& linizio& della& fase& di& allarme. 93

94 PROCEDURA0DI0CESSATO0PREALLARME0 In caso di interruzione del fenomeno, si dispone la cessazione della0 fase0 di0 preallarme0 attivandola seguenteprocedura: Il!Sindaco& Disponelasegnalazione0di0cessato0preallarme0perlapopolazione. InformailPrefettoeilPresidentedellaGiuntaRegionale. ContattaiSindacideiComuniviciniinteressati. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& DivulgaledisposizionidelSindaco Simantieneincontattoconiresponsabilidelmonitoraggio. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& - DiffondonoincollaborazioneconleForzedellordinelacomunicazionedicessato preallarme. - Effettuanoricognizionisulterritorioper verificarnelo statoe nedanno comunicazionealc.o.c.. - Restanoinattesadinuovedisposizioni. Il!Capo!Servizio!Manutenzioni!Del!Comune& Inviaglioperaieledittedifiduciaperlemanutenzioniaseguitodisegnalazioni. Restainattesadinuovedisposizioni. Le!Funzioni!Di!Supporto& Restanoinattesadinuovedisposizioni. La!Popolazione!Interessata& Presta attenzione alle informazioni e agli avvisi inerenti la fase in corso. Esegue tutte le istruzioniprovenientidallastrutturadiprotezionecivile. 94

95 FASE0DI0ALLARME0 INDICATORI0DI0EVENTO La0fase0si0attiva0con0un0incendio0in0atto0che0ormai0è0interno0alla0 fascia0perimetrale 0 CATENA0DI0COMANDO0 0 Il!Sindaco& Dispone linterruzione di tutte le operazioni di ricognizione operativa sul territorio,il rientroelamessainsicurezzadituttoilpersonaleimpiegato. AttivailCOC,nelcasononsisiapassatiperlafasediPREALLARME. Disponelevacuazionedallezonearischioperleventoincorso. Disponeilsegnalediallarmeperlapopolazione. InformailPrefettoeilPresidentedellaGiuntaRegionaledelliniziodellevacuazione. Mantienecontatticongliorganidiinformazione. SicoordinaconiSindacideiComunivicinieventualmentecoinvoltiointeressati. Alla fine delle operazioni informa il Prefetto e il Presidente della Giunta Regionale dellavvenutaevacuazione. Fornisce alle forze impegnate nello spegnimento e successiva bonifica ogni possibile supporto. Sulla base delle indicazioni del coordinatore delle operazioni di spegnimento se necessarioordinaecoordinaleoperazionidievacuazionedellapopolazioneedisponele misurediprimaassistenza. Attivailsistemadiemergenzaecoordinaleattivitàdiallontanamentodellapopolazione dallezoneabitateindividuateinaccordoaldos. Provvedealcensimentodellapopolazioneevacuata/allontanata. Organizzalaprimaassistenzaeleinformazioninelleareediattesa. Organizza il trasporto della popolazione verso le aree di accoglienza, garantendolo alle fascepiùdeboli. Garantiscel assistenzaallapopolazionenelleareediattesaediaccoglienza. Favorisceilricongiungimentodellefamiglie Fornisceleinformazionisull evoluzionedell eventoelerisposteattuate. Provvedealladiffusionedellenormedicomportamentonellasituazioneinatto,tenendo 95

96 inconsiderazionel eventualepresenzadipersonedilinguastraniera. Mantieneicontatti,ericevegliaggiornamenti,conlaRegione,laProvincia,laPrefettura,i Comunilimitrofi,lestrutturelocalidiCC,VVF,GdF,CFS,CP,informandolidell avvenuta attivazionedellafasediallarme. Mantieneilcontattoconiresponsabilidelleoperazionidispegnimentoeconilpuntodi coordinamentoavanzato. Mantiene i contatti con le squadre sul posto. Organizza sopralluoghi per la valutazione delrischioresiduoeperilcensimentodeidanni. Raccordaleattivitàdellediversecomponentisanitarielocali. Coordina le squadre di volontari sanitari presso le abitazioni delle persone non autosufficienti. Coordinal assistenzasanitariapressoleareediattesaediaccoglienza. Favoriscelamessainsicurezzadelpatrimoniozootecnico. Inviaimaterialiemezzinecessariall assistenzaallapopolazione. Mobilitaleditteperassicurareilprontointervento,anchesecondoleindicazionidelDOS. Coordina la sistemazione presso le aree di accoglienza dei materiali eventualmente fornitidallaregione,dallaprovincia,daglialtricomuni,ecc. Dispone il personale necessario, i volontari, per il supporto alle attività della polizia localeeallealtrestruttureoperativeperassicurarel assistenzaallapopolazionepresso leareediaccoglienza. Coordina, in accordo con la Sovrintendenza, il recupero e la messa in sicurezza di beni storicoculturali. Posiziona,senonfattonellafasediPREALLARME,uominiemezzipressoicancelliperil controllodeldeflussodeltraffico. Accertal avvenutacompletaevacuazionedelleareearischio. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& Comunicaledisposizioniallefunzioni. Dirama le comunicazioni via radio a tutto il personale, assicurandosi della messa in sicurezza deglioperatoridellefasiprecedenti. Gestisceleproceduredievacuazione. Informa ilsindacodellavvenutaevacuazioneperlasuccessivainformazioneagli organi superiori. 96

97 I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& Attivanoilsegnalediallarmenellarispettivalocalitàofrazione. Gestisconoleproceduredievacuazionenellerispettivezone. Effettuano un monitoraggio costante delle operazioni, aggiornando continuamente il C.O.C. sullevolversi della situazione lungo il tragitto e presso le aree di raccolta, nonché su ogni aspettodiinteresse. Informano il Responsabile del C.O.C. dellavvenuta evacuazione per la successiva informazione agliorganisuperiori. Il!Capo!Servizio!Manutanzioni!Del!Comune& Disponelinterruzionedelleattivitàdelpersonalecomunaleedelleditteimpiegateene verifica ilrientrodelpersonale. SitieneincontattoconilC.O.C.perqualunqueulteriorenecessità. Le!Funzioni!Di!Supporto! & Tecnico4Scientifica0e0Pianificazione Interrompe tutte le attività di ricognizione delle strutture tecniche comunali,della P.M.edelVolontariato,everificailrientrodituttoilpersonaleimpiegato. MantieneicontatticoniServiziMeteorologici,coniS.T.N.,ilCE.SI.e ilserviziorischio IdrogeologicodelD.P.C. Sanità,Assistenzasociale,Veterinaria AttivailpianodisastridellaA.S.L. Coordinaleoperazionidievacuazionedeidisabiliconivolontari. Verificailrientrodituttoilpersonaleimpiegato. Volontariato Alterminedelleoperazionidievacuazioneverificailrientrodituttoilpersonaleattivato eccetto quellodislocatopressoleareediaccoglienzaediammassamento. Predisponesquadredivolontaripereventualioperazionidisoccorsourgente. Materiali0e0Mezzi Dispone e verifica il rientro di tutto il personale impiegato nelle fasi precedenti, in 97

98 attesa di nuovedisposizioni. Mantieneicontatticonleditteallertatee/oinviateinattesadinuovedisposizioni. Servizi0Essenziali,0telecomunicazioni0e0scuole Dispone di messa in sicurezza degli impianti dei servizi essenziali secondo i rispettivi pianidi emergenzainterni. Disponeeverificalamessainsicurezzadituttoilpersonaleimpiegato. Censimento0danni0a0persone0e0cose Predisponeleattivazioninecessariealleverifichedeglieventualidanni. Strutture0Operative Provvedeallattivazionedeicancelli. RichiedesquadrediVV.F.F.perleffettuazionedisoccorsiurgenti. Provvedealtrasferimentodellapopolazionedalleareediraccoltaalleareediricovero. Verificachetuttalapopolazionearischiosiastataeffettivamenteallontanata. Al termine delle operazioni di evacuazione, dispone e verifica il rientro di tutto il personale impiegato. ProvvedeatenereinformatoilSindaco. Assistenza0alla0popolazione Effettua, in collaborazione con il responsabile locale del monitoraggio, la verifica della popolazione evacuata, di quella assistita presso i centri di accoglienza e le aree di ricovero, nonchédicolorochehannotrovatounasistemazioneindipendente. Si occupa da subito, in collaborazione con il responsabile locale del monitoraggio e le altre funzioniinteressate,dellassistenzaallapopolazionenelleareediaccoglienza. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Procedeperlevacuazione, attuandotuttiicomportamentiprevisti dalla pianificazione e dalladdestramento. 98

99 N.B.:In& questa& fase& sarà& fatto& assoluto& divieto& di& spostarsi& in& auto& o& provvedere& a& porre& in& sicurezza&gli&autoveicoli. ATTENZIONE!!! Tutti&i&responsabili&di&funzione&comunicano&al&Sindaco&e&al&responsabile&del&C.O.C.&il& compimento& delle&procedure&di&evacuazione&per&linformazione&agli&organi&superiori. PROCEDURA0DI0CESSATO0ALLARME0 In caso di interruzione del fenomeno, dopo unattenta valutazione degli eventuali danni prodottisi, si può provvedere alla dichiarazione di cessato allarme ed al conseguente rientro0 controllato0 della popolazione nelle proprie abitazioni attivando la seguente procedura: Il!Sindaco& Dispone le attivazioni delle procedure per il rientro controllato della popolazione ed il ripristino dellecondizionidinormalitàpertutteleattivitàdelcomune. Disponela0segnalazione0di0cessato0allarme0perlapopolazione. InformailPrefettoedilPresidentedellaGiuntaRegionale. ContattaiSindacideiComuniviciniinteressati. Curalinformazioneallapopolazioneemantieneirapporticonimassmedia. AllafinedelleoperazioniinformailPrefettoedilD.P.C.dellavvenutorientro. Il!Responsabile!Del!C.O.C.& DivulgaledisposizionidelSindaco Disponeilripristinodelleattivitàdiordinario. I!Responsabili!Locali!Del!Monitoraggio& Comunicano alla popolazione le disposizioni delsindaco in collaborazione con le Forze dellordineedilvolontariato. Effettuanoricognizioni sulterritorio perverificarne lostatoenedannocomunicazione allasala Operativa. Restanoinattesadinuovedisposizioni,rientrando_sedelcaso_nellepropriesedi. 99

100 Il!Capo!Servizio!Manutenzioni!Del!Comune& Inviasulterritorioglioperaieledittedifiduciaperglieventualiinterventidisoccorso immediato e di rimozione del pericolo, in seguito alle segnalazioni pervenute, in coordinamento conlafunzionen.1. Restainattesadinuovedisposizioni. Le!Funzioni!Di!Supporto! & Tecnico4Scientifica0e0Pianificazione Coordinagli eventuali interventi diprimo soccorsoedirimozionedelpericolo, inviando professionistiacoadiuvarelesquadre. Si consulta con il Servizio meteorologico, I Servizi tecnici Nazionali e il Servizio Rischio idrogeologicodeldipartimento. Disponeisopralluoghieleverifichetecniche. Raccoglie ed esamina le segnalazioni provenienti dal responsabile locale del monitoraggio e dal territorio in generale, disponendo se del caso le necessarie attivazioni. Sanità,0Assistenza0sociale,0Veterinaria Provvedealritornodeidisabilipressolerispettiveabitazioni. SitieneincontattoconlaU.S.L.pereventualinuoveattivazioni. Volontariato Inviaivolontaripressoipresidiperagevolareilrientrodellapopolazionenelleabitazioni. Organizzalesquadredivolontariperleattivazionideciseconlealtrefunzioni. Materiali0e0mezzi Dispone il ritiro dei materiali e dei mezzi inviati nei centri di accoglienza e nelle aree di ricovero. Servizi0Essenziali,0telecomunicazioni0e0scuole Provvede al ripristino dellerogazione dei servizi essenziali e le verifiche sulla funzionalitàdegli impianti. 100

101 Censimento0danni0a0persone0e0cose0 Disponeisopralluoghiperilrilevamentodieventualidanni. Strutture0Operative Disponelariaperturadellinteroterritoriomedianteladisattivazionedeicancelli. ComunicaallapopolazioneledisposizionidelSindacoincollaborazioneconiresponsabili delle U.C.L.edilVolontariato. Provvede al riposizionamento delle pattuglie nei presidi per vigilare sul corretto rientro della popolazionenellabitato. Provvede al trasferimento della popolazione dalle aree di ricovero nelle rispettive abitazioni. ProvvedeatenereinformatoilSindaco. Assistenza0alla0popolazione0 Verificalavvenutorientrodellapopolazionesegnalandoeventualiassenze. La!Popolazione!Interessata& Prestaattenzionealleinformazionieagliavvisiinerentilafaseincorso. EseguetutteleistruzioniprovenientidallastrutturadiProtezioneCivile. Rientra nelle proprie abitazioni, attuando tutti i comportamenti previsti dalla pianificazione e dalladdestramento. N.B.:In&questa&fase&è&possibile&provvedere&al&recupero&del&proprio&autoveicolo. ATTENZIONE!!! Tutti& i& responsabili& di& funzione& comunicano& al& Sindaco& e& al& responsabile& del& C.O.C.& il& compimento& delle&procedure&di&rientro&&per&linformazione&agli&organi&superiori. 101

102 Motivi0d esclusione0del0rischio0industriale0 0 L analisi del rischio industriale è esclusa in quanto nonsonopresenti impianti industriali a rischiodiincidenterilevante.ilcomunedifrassotelesino,inoltre,adogginonrisultaancora dotato di zona industriale. Sul territorio comunale le industrie maggiormente rappresentate sono a carattere prevalentemente agricolo. Si contano infatti alcune aziende agricole votate principalmenteall attivitàvitivinicolaedolearia Tra le attività che potrebbero avere maggior impatto sull ambiente, e di conseguenza rappresentareeventualisorgentidipericolosità sensulato siregistrasololapresenzadidue frantoi,deiqualiunoadibitoancheallostoccaggioedallacommercializzazionedicombustibili (sansaesausta,noccioleenocciolino)perl alimentazionedicaldaieabiomassa.sonopresenti nelcentroabitatoundistributoredicarburanteoltreadiverseofficinemeccaniche. Non è superfluo, comunque, rilevare già in questa sede l avvio del processo di lottizzazione dell areapip,ozonaindustriale,nelsettoremeridionaledelterritoriocomunale In tale area, presumibilmente, si andranno a localizzare in un prossimo futuro buona parte delle attività industriali del territorio, e pertanto sarebbe opportuno inquadrare fin d ora il pianoaredigersiinunastrutturaflessibile,dinamica,scalabiledivoltainvoltainrelazioneal mutaredegliscenaricomunali. Motivi0d esclusione0del0rischio0vulcanico0 0 L analisi del rischio vulcanico è esclusa in quanto il territorio comunale non è incluso in nessunatipologiadizonaall internodellequalisonoattesifenomenipericolosi. Gli eventi vulcanici in Campania sono legati alla presenza di tre vulcani attivi: Il Vesuvio, la CalderadeiCampiFlegreiel isoladiischia.ladimensionedeifenomeniattesiel estensione dei territori potenzialmente investiti rendono la gestione dell emergenza connessa a questa tipologiadieventidirilevanzanazionale,collocandolitraglieventiditipo c previstidalla Legge225/

103 Il Dipartimento di Protezione Civile, pertanto, sentita la Regione, indica gli indirizzi, la strategiaeleazionidilivellonazionale.alivellolocale,leprefetture,laregione,leprovinciee icomuniassumonol oneredirendereilpianonazionaleoperativoattraversotutteleattività daporreinesserelocalmenteinclusiipianidisettore(sanità,volontariato,telecomunicazioni, etc).ilpianocomunale,pertanto,vieneavalledegliindirizzinazionali,recepitidallaregione e trasferiti, di concerto con le provincie e le prefetture, ai comuni affinché questi possano rendere coerenti le pianificazioni territoriali con la pianificazione di emergenza dell area colpitadaglieffettidiunapotenzialeeruzione.intalsensolapianificazionevulcanicanonpuò che essere intesa come una pianificazione comprensoriale tra i comuni rientranti nelle aree soggette all impatto vulcanico. Gli scenari sono sviluppati su base statistica dai Centri di Competenza del Dipartimento di Protezione Civile che, sentita la Regione, opera le scelte di pianificazionedell emergenzaamacroscalaelitrasferiscealleautoritàlocali. Aifinidellapanificazionediemergenza,ilDipartimentodiProtezioneCivileNazionale,prende prioritariamente in considerazione i seguenti fenomeni calamitosi conseguenti un eruzione vulcanica: terremoti, cenerivulcaniche, flussipiroclastici, colatedifango(lahars), alluvionamenti. Essi sono stati attualmente valutati, per il Vesuvio ed per i Campi Flegrei, sulla base dei risultati prodotti dalla comunità scientifica, sintetizzati dal Gruppo di lavoro della Commissione Nazionale (istituita dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri n del 25 giugno 2002) Scenari e livelli di allerta e validati dalla Commissione Grandi Rischi. Le carte di scenario di evento e/o di danno prodotte dai Centri di Competenza e assunte dal DPC alla base degli indirizzi di Piano non0 sono0 state0 fornite0 dalla0 Regione0 al0 comune0 di0 Frasso0 Telesino0 perché0 non0 ricadente0 in0 nessuna0 tipologia0 di0 zona0 all interno0delle0quali0sono0attesi0fenomeni0pericolosi. IlcomunediFrassoTelesinononricadeneanchenellazonagiallaperiCampiFlegrei,néperil Vesuivo.Adognimodo,benchèpresumibilmentenonrilevanteaifinidellapericolosità,nonè ritenuto superfluo notare comunque che, in riferimento all eruzione del marzo 1944, così comeriportatoneltesto Testimonianzericordiedescrizionidell ultimaeruzionedelvesuvio del marzo 1944 (Cubellis, Marturano INGV_OV 2010 pag. 100_101), sono riportate due 103

104 testimonianzedicadutecicenerinelcentroabitatoenellafrazionenansignano. AGGIORNAMENTO,0ESERCITAZIONI,0INFORMAZIONE0ALLA0POPOLAZIONE0 Realizzazione! di! un! sistema! locale! di! protezione! civile! e! Diffusione/informazione! alla! popolazione! Al fine di realizzare un adeguato sistema locale di protezione civile è in corso di organizzazionelastipuladiopportunaconvenzioneconl AssociazioneANPAS:aseguitodiciò un Servizio specifico svolgerà attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento delleemergenze.intalmodosigestirannoinmodointegratouominiemezzi,sicoordineràe supporteràillavorodelleorganizzazionidivolontariato,siterrannolerelazioniesternecon tuttiglientichehannofunzionieresponsabilitànelcampodellaprotezionecivile. Un Piano di emergenza non può ritenersi tale se non è dettagliatamente partecipato alla popolazione, se da essa non viene assimilato e digerito, soprattutto attraverso le esercitazioniperiodicheintempodipace,alpuntodarendereistintival attivazioneinciascun componentedeicomportamenticorrettidatenereademergenzainatto.intaleotticailprimo fattorecertamentediscriminanterisiedenellapresadicoscienzadapartedellapopolazione dei rischi ai quali si è esposti. Una delle strategie più efficaci per la riduzione del fattore vulnerabilità risiede infatti nell innalzamento del livello di conoscenza tra la popolazione delle molteplici sfumature di un evento calamitoso atteso. Per tale motivo, a corredo del presentepiano di Protezione Civile del Comune di Frasso Telesino, oltre all organizzazione periodicadiseminariedeventi,peraggiornamentiinmateriadiprotezionecivile,èallegato un vademecum dei comportamenti da adottare in caso di emergenza. Questo opuscolo sarà reso scaricabile gratuitamente su apposita sezione del sito web del comune unitamente al presentepiano,alle Schededisintesi edallacartografiatematica:sfruttandol immediatezza tipicadellemappeeutilizzandosimbologiecodificatealivellonazionale,saràquindifornitoai cittadini un promemoria rapido delle aree sicure da raggiungere. Oltre alle suddette e_ brochure sarà prodotta adeguata cartellonistica per presidi ed aree di emergenza.saranno inoltre previsti una serie di incontri pubblici finalizzati alla divulgazione dei contenuti del piano. Al fine di verificare il funzionamento del sistema comunale verranno svolte attività esercitative, in grado di far testare sul campo il piano redatto con il coinvolgimento e il supportodituttelestruttureoperantisulterritorio. L informazioneallapopolazionesaràcondottasecondodueassi: 104

105 Informazione0 in0 tempo0 di0 pace attraversolaqualeicittadiniverrannoaconoscenzadei rischicheincombonosulterritorio,delledisposizionidettatedalpiano,deicomportamentida tenereprima,duranteedopol eventoedeimezziemodalitàdidiffusionedelleinformazionie degli allarmi. Il Sindaco, insieme al Responsabile del COC e del tecnico incaricato della redazione del Piano, convocherà e presiederà periodiche assemblee popolari, organizzate anche per quartieri e sezioni demografiche in modo da risultare efficaci momenti comunicativi. Durante tali incontri verranno esposti i rischi del territorio, il piano di evacuazione ed i comportamenti da tenere in emergenza. Dal canto loro i volontari del costituendo Gruppo Comunale di Protezione Civile distribuiranno alla popolazione periodicamente e durante le assemblee dei volantini divulgativi, nei quali viene spiegato il pianodievacuazioneedisuoiaggiornamenti.lacartografiainscala1:5000delleviedifuga, delleareediemergenza,deipresidiedeicancelli,saràperiodicamenteaggiornatainsiemealla cartografiadegliedificivulnerabili.intalesezionericadonoancheleesercitazionisulpianodi evacuazione,nellequalisaràcoinvoltaanchelapopolazione. Informazione0 in0 emergenza attraverso la quale, con messaggi chiari, sintetici ed inconfutabilisarannodiffuseadintervalliditemporegolarileinformazionisullafaseincorso, eventoaccadutoesuoipossibilisviluppi,lestruttureoperativeattivate.asecondadellafase di riferimento nel Piano saranno definite diverse modalità di informazione ed avviso alla popolazioneconparticolareriguardoall attivazioneedallacessazionedellefasidipreallarme, allarmeedemergenza(cfr.schededisintesi). Di particolare importanza si ritiene il raccordo operativo tra strutture istituzionali e volontariato Il coordinamento delle forze in campo è alla base di ogni intervento rapido ed efficaceincasodiemergenza,perquestoilcomunedifrassotelesinopromuoveràincontri tralecomponentiistituzionalipresentisulterritorioeigruppidivolontariatopercondividere i contenuti del Piano Comunale di Emergenza, con particolare attenzione al Modello di Intervento. Monitoraggio!del!territorio! In caso di condizioni meteo avverse e su segnalazione del Centro Funzionale Multirischi AreaMeteorologicaRegioneCampania,nellafasediattenzione,ilSindacoattiveràunpresidio operativo H24, e un adeguato sistema di vigilanza sul territorio per garantire le attività di 105

106 ricognizione e di sopralluogo delle aree esposte a rischio idrogeologico elevato e molto elevato(r3edr4inpsai_rf). Perprepararsiaquesteattività,cheprecedonol eventualeattivazionedeipresiditerritoriali da parte della Regione Campania, si predisporranno e si formeranno squadre operative di personale comunale e volontari che attueranno azioni di monitoraggio nei punti critici individuati nel Piano, per una prima segnalazione sui fenomeni in atto. Il monitoraggio di eventuali incendi sarà supportato, allo stato organizzativo attuale, dal servizio Antincendio Boschivo che ha stagionalmente sede presso il complesso turistico S. Vito del comune di FrassoTelesino 106

107 Riferimenti0pianificazioni0sovracomunali0 0 LIVELLO0PROVINCIALE0 0 URLportale EmergenzeProtezioneCivile dellaprefetturadibenevento: LinkdownloadPianoProvincialediProtezioneCiviledellaprovinciadiBenevento: VnYXRpUGFnLzExNjUvcGlhbm8gcHJvdGV6aW9uZSBjaXZpbGUucGRm&id_sito=1165& s=download.php LIVELLO0REGIONALE0 URLportale ProtezioneCivile dellaregionecampania: t&view=section&layout=blog&id=19&itemid=120 LIVELLO0NAZIONALE0 0 URLportale ProtezioneCivile nazionale: 107

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