1.2 ULTERIORI INTEGRAZIONI AL PROGETTO DEFINITIVO Istruttoria Regione Piemonte del INQUADRAMENTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO...

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1 INDICE 1.0 PREMESSA INTEGRAZIONI AL PROGETTO DEFINITIVO Risposta alle prescrizioni della Conferenza dei Servizi del ULTERIORI INTEGRAZIONI AL PROGETTO DEFINITIVO Istruttoria Regione Piemonte del INQUADRAMENTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE RIFERIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI AMIANTO CRITERI ISPIRATORI DELLA SCELTA PROGETTUALE DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO Corpo H Corpo G-Nord GALLERIE INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI CRITICITÀ STATICHE INTERVENTO IN PROGETTO DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA QUADRO ECONOMICO ALLEGATI...34

2 1.0 PREMESSA In data con Prot. RSA n. 205 è stato trasmesso al Ministero Ambiente e T.T.M. il progetto Definitivo per la Messa in sicurezza di emergenza stabilimenti di produzione (CORPI G-H). Tale progetto ha recepito integralmente le prescrizioni della Conferenza dei Servizi decisoria del 06/11/2007 nel seguito elencati. In riferimento al Prot. RSA n. 272 del Impianti e beni mobili di proprietà privata comunicazione preso atto dell acquisto da parte della ditta SALPA S.r.l dei beni mobili degli stabilimenti dell ex Amiantifera, considerato che le attività previste dal progetto RSA all interno del c.d. CORPO G verrebbero ad interferire con le attività della ditta stessa in corso di progettazione, al fine di non interrompere il procedimento volto alla realizzazione di un deposito preliminare di rifiuti di amianto, individuato nel c.d. CORPO H, nonché la messa in sicurezza del CORPO G NORD e dell amianto russo contenuto in galleria, considerata altresì la imprescindibile necessità di disporre al più presto del suddetto deposito preliminare per procedere con gli interventi di messa in sicurezza previsti, in particolare per quanto concerne l intervento di svuotamento e riduzione a terra dei silos contenenti filler di amianto il Consiglio di Amministrazione della Società, nella seduta del 18 luglio 2008, ha disposto di procedere con la progettazione esecutiva e l affidamento dei lavori di un primo lotto funzionale dell intervento relativo alla MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA DI: CORPO H G NORD E GALLERIE, rinviando lo sviluppo della progettazione esecutiva relativa al c.d. CORPO G (2 lotto) non appena risulti possibile verificare le modalità di interferenza con gli interventi che verranno proposti dalla ditta SALPA S.r.l. 1.1 INTEGRAZIONI AL PROGETTO DEFINITIVO Risposta alle prescrizioni della Conferenza dei Servizi del In risposta alle osservazioni di ASL n 6, presentate con prot. N. 2812/07 U.O.A. Pre.S.A.L sul progetto preliminare trasmesso all esame della Conferenza dei Servizi si precisa: Al punto Documento introduttivo del Responsabile del Procedimento: il coordinamento dei piani di lavoro sarà valutato in fase esecutiva; A seguito del subentro della ditta SALPA nella proprietà dei beni mobili, non appena saranno comunicate le modalità di intervento, sarà effettuata la valutazione delle interferenze tra i diversi soggetti interessati nelle lavorazioni con il relativo coordinamento tra i piani di lavoro; Al punto Fabbricato H: le prime fasi di lavoro saranno volte ad ottenere un adeguata area di deposito preliminare, stimata in circa 2039 mq per un volume di circa 4078 mc realizzato stoccando il materiale al massimo, su due piani di carico; 2

3 Al punto 5.1 Ristrutturazione dei capannoni esistenti, punto 1: il manto di copertura sarà solamente incapsulato all intradosso e non rimosso; Al punto 5.1 Ristrutturazione dei capannoni esistenti, punto 2: per il corpo H, il lavaggio delle carpenterie sarà realizzato mediante idropulitrice. Le acque saranno convogliate nell esistente ribassamento della pavimentazione e raccolte in idonea vasca posizionata all interno di un pozzetto esistente posto al di fuori dell edificio. Al punto Opere in progetto, punto 1: le sigillature con schiume epossidiche si renderanno necessarie per permettere un migliore confinamento eliminando possibili fessure; Al punto Opere in progetto, punto 2: i tamponamenti in progetto saranno realizzati in lamiera metallica preverniciata fissati su idoneo telaio metallico; Al punto 5.2 Reinsaccamento e smaltimento amianto in corpo G-Nord: La superficie occupata da amianto nel corpo G-Nord è stata rilevata e documentata nell elaborato grafico tav. 4. Tale superficie ammonta a circa 620 mq; Al punto 5.3 Recupero insaccamento e smaltimento amianto in corpo G-Nord: l amianto Russo contenuto nelle gallerie è di tipo crisotilo; Al punto 6.0 Descrizione generale del progetto, punto 1: l area di deposito preliminare di rifiuti contenenti amianto è costituita esclusivamente dal corpo H; Al punto 6.0 Descrizione generale del progetto, punto 2: il corpo H non verrà smantellato con conseguente produzione di materiale ferroso; Al punto 6.0 Descrizione generale del progetto, punto 4: l analisi delle interferenze tra il cantiere delle opere in progetto e le attività presso l ingresso dell area della cava sono valutate nel piano di sicurezza e coordinamento e potranno essere aggiornate nel piano operativo di sicurezza. In risposta alle osservazioni di ARPA Piemonte, presentate con prot. N ss del 25/09/07 sul progetto preliminare trasmesso all esame della Conferenza dei Servizi si precisa: 3

4 Al punto 3.1 Progetto preliminare: si precisa che la quantità possibile di materiale stoccabile nel corpo H prima dello smaltimento definitivo presso il volume confinato è stimata in circa 4078 mc; Al punto 3.1 Progetto preliminare, cap. 6.0 soluzione progettuale scelta: l incapsulamento dell intradosso delle coperture del corpo H è reso necessario in quanto al di sotto di esse si effettueranno lavorazioni in presenza di personale operativo; le operazioni di incapsulamento saranno conformi alle procedure descritte nel cap. 7 del D.M. 06/09/94 e del D.M. 20/08/99; Al punto 3.1 Progetto preliminare, cap. 6.0 soluzione progettuale scelta-bonifica amianto c/o il corpo G, punto primo: si precisa che la bonifica dell amianto contenuto nella parte nord del corpo G (nel seguito chiamato corpo G-Nord) sarà effettuata mediante tunnel di lavaggio a 3 stadi in depressione e 4 stadio confinato staticamente per il collegamento con il corpo H la cui geometria è indicato nell elaborato grafico di progetto tav. 4 : Corpo G-Nord: Al punto 3.1 Progetto preliminare, cap. 6.0 soluzione progettuale scelta-bonifica amianto c/o il corpo G, punto secondo: l amianto ivi contenuto è l amianto presente all interno del corpo G-Nord contenuto in sacchi e big-bags e in bancali di lastre in cemento amianto (cfr. tav. 4: Corpo G-Nord); Al punto 3.1 Progetto preliminare, cap. 6.0 soluzione progettuale scelta allestimento tunnel indoor di lavaggio carpenterie corpo H, punto primo e secondo: si precisa che il presente progetto esecutivo prevede la realizzazione di n 1 tunnel di lavaggio con caratteristiche riportate negli elaborati grafici di progetto che serviranno per la bonifica dell amianto e dei MCA contenuti nel corpo G-Nord; In risposta alle osservazioni di APAT, presentate con prot. N del 25/09/07 sul progetto preliminare trasmesso all esame della Conferenza dei Servizi si precisa: Al punto 2 delle osservazioni presentate: l amianto contenuto nel corpo G-Nord sarà stoccato in big-bags all interno del corpo H, previa adeguata bonifica mediante tunnel di lavaggio. L eventuale materiale di rifiuto (polveri, teli, D.P.I...) proveniente dalle operazioni di cantierizzazione dei lavori sarà smaltito in ugual modo all interno del corpo H; Al punto 3 delle osservazioni presentate: tutte le acque che saranno impegnate durante i lavori per le operazioni di lavaggio e bagnatura delle superfici, e quelle utilizzate per la 4

5 bonifica dei materiali, saranno raccolte in vasche e portate alla depurazione presso l esistente impianto di proprietà RSA. (autorizzazione allo scarico della Provincia di Torino n /2005 del 09/08/2005. In risposta alle osservazioni dell Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, presentate con prot. N. A del 15/10/07 sul progetto preliminare trasmesso all esame della Conferenza dei Servizi si precisa: Progetto preliminare per la messa in sicurezza di emergenza stabilimenti di produzione corpi G H, punto primo: l analisi delle strutture e le conseguenti verifiche sono dettagliate nell elaborato di progetto elab 03 Relazione strutturale. 1.2 ULTERIORI INTEGRAZIONI AL PROGETTO DEFINITIVO Istruttoria Regione Piemonte del In data 28/03/2008 presso la Direzione Ambiente della Regione Piemonte, si è svolta una riunione istruttoria sul progetto Definitivo pubblicato da RSA in data 17/03/2008 sul suo sito internet ( In data 22/05/08 con prot /DA10.00 e prot /DA10.00 la Regione Piemonte ha trasmesso a RSA nuove prescrizioni da parte degli Organi di Controllo. Tali osservazioni sono state integralmente recepite dal progetto Definitivo inviato con prot. RSA n. 205, del al Ministero Ambiente e T.T.M. In allegato alla presente relazione è riportata inoltre copia delle citate prescrizioni inviate dalla Regione Piemonte. Prescrizioni A.S.L. TO4, prot. N. 1426/08 del e Prescrizioni ARPA Piemonte, prot. N sull elaborato di progetto Definitivo Elab. 15 Linee guida per la redazione del Piano di Lavoro ; si precisa che: L impresa individuata per l esecuzione dei lavori dovrà essere in possesso dei requisiti di iscrizione alla categoria 10B dell Albo dei Gestori Ambientali; L istallazione dell UDP sarà effettuata al termine delle operazioni sul corpo H, durante le quali gli addetti potranno usufruire dell esistente UDP di proprietà RSA posizionata in area stabilimenti in prossimità dei silos metallici (cfr. elab 04) Terminate le operazioni di rimozione e di messa a terra delle lastre in fibro-cemento e del tamponamento in materiale plastico, si procederà ad un adeguata pulizia dell area in cui si sono svolte le operazioni, mediante aspirazione; 5

6 Per il sollevamento dei bancali contenenti amianto all interno dell UDM di progetto del corpo G-Nord si utilizzerà un paranco elettrico con portata min Kg dotato di fasce in tessuto, montato su struttura in carpenteria metallica; Dopo le operazioni descritte al punto 3.d.3, si procederà all aspirazione delle superfici a pavimento; All interno del tunnel tecnologico di progetto, per la decontaminazione del materiale ferroso, saranno presenti, durante le lavorazioni, sempre n 2 addetti. Le pareti in polietilene saranno accessoriate con un numero adeguato di cutter per permettere il taglio dei teli in caso di emergenza e garantire l uscita degli addetti. Il sollevamento del materiale ferroso all interno del tunnel tecnologico avverrà mediante paranco elettrico con portata min. 3000Kg montato su struttura in carpenteria metallica. Per quanto riguarda le osservazioni presentate sul monitoraggio ambientale si rimanda al punto 5 dell elab. 19 Linee guida per la redazione del pianto di lavoro in cui sono state recepite le indicazioni contenute nel parere A.S.L. TO4 SPRESAL di Venaria Reale prot. N. 1099/08 del Definizione delle soglie di allarme e preallarme ambienti outdoor per le opere di bonifica alla zona stabilimenti del S.I.N. di Balangero ; Le acque per i lavaggi, così come quelle utilizzate per uso sanitario proverranno dall esterno del sito contaminato; Data la presenza di amianto fuoriuscito dai sacchi danneggiati presenti nel corpo G- Nord, il termine dei lavori di bonifica verrà comunicato all Organo di Vigilanza in modo da permettere un sopralluogo per la valutazione dei lavori svolti. Prescrizioni A.S.L. TO4, prot. N. 1426/08 del e Prescrizioni ARPA Piemonte, prot. N sull elaborato di progetto Definitivo Elab. 1 Relazione tecnico-illustrativa ; per quanto non espresso già nel paragrafo precedente si precisa che: Considerato che sulle pavimentazioni dei fabbricati oggetto dei lavori sono transitati storicamente carichi con portata nettamente superiore ai carichi che saranno presenti durante i lavori, non si ritiene necessario produrre una valutazione specifica della portata degli orizzontamenti; La polvere di amianto sversata dai sacchi presenti nel corpo G-Nord, così come i bancali non del tutto integri saranno trattati con attrezzatura manuale previa bagnatura ed incapsulamento; dove necessario, per evitare possibili cadute dei sacchi in posizione di dubbia staticità, questi verranno movimentati manualmente uno ad uno sempre procedendo con bagnatura e incapsulamento; 6

7 Le pareti dell UDM di progetto del Corpo G-Nord, saranno provviste di cutter per il taglio dei teli in polietilene in caso di emergenza. In fase esecutiva saranno illustrate le procedure di coordinamento tra la decontaminazione presso i luoghi di lavoro e quella presso l area di cava; La proprietà del ferro proveniente dal corpo B sarà meglio precisata prima dell inizio dei lavori di bonifica del materiale ferroso. 2.0 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO Trattandosi di opere di messa in sicurezza e di ristrutturazione che non incrementano i carichi puntuali in fondazione, considerando, inoltre, che il materiale di fondo è costituito da pietrisco sovraconsolidato su cui non vengono incrementate le sollecitazioni dirette indotte dalle strutture, considerando inoltre che non si prevedono opere significative, si decide di non procedere con prove in sito sui terreni. N.B. Trattandosi di interventi che non vanno a modificare lo stato di fatto dei luoghi e degli edifici si ritiene opportuno non formulare nessuna verifica di tipo idrologico, idraulico e geotecnico 3.0 STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Si evidenzia che le presenti opere non vanno ad incrementare l impatto sull ambiente circostante in quanto si tratta di un intervento relativo ad edifici preesistenti, di cui non si modificano la volumetria e le strutture principali, ma si realizzano solo opere interne di consolidamento o sostituzione di parti ammalorate pertanto del tutto riconducibili ad interventi di manutenzione straordinaria. In relazione agli adempimenti normativi riguardanti l impatto ambientale dello stoccaggio temporaneo di rifiuti imballati contenenti amianto si fa riferimento al D. Lgs. N. 152/ RIFERIMENTI NORMATIVI IN MATERIA DI AMIANTO Attuazione delle Direttive CEE 7

8 Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 114 Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto. La Legge Fondamentale Legge 27 marzo 1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto Attuazione della Legge n. 257/92 Decreto Ministero Sanità 6 settembre 1994 Circolare Ministero Sanità 12 aprile 1995, n. 7 Decreto Ministero Sanita' 14 maggio 1996 Decreto Ministero Sanita' 20 agosto 1999 Decreto Ministero Sanità 25 luglio 2008 Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto. Circolare esplicativa del decreto ministeriale 6 settembre Normative e metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lett. f, della L257/92, recante: Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto. Ampliamento delle normative e delle metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l amianto, previsti dall art. 5, comma 1, lettera f), della legge 27 marzo 1992, n. 257, recante norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto. Rettifica al decreto 20 agosto 1999, concernente "Ampliamento delle normative e delle metodologie tecniche per gli interventi di bonifica, ivi compresi quelli per rendere innocuo l'amianto, previsti dall'art. 5, comma 1, lettera f), della legge 27 marzo 1992, n. 257, recante norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto". Indirizzo alle Regioni Decreto Presidente Repubblica 8 agosto 1994 Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e di Bolzano per l'adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. Garanzie finanziarie delle imprese che effettuano le attività di bonifica amianto Modalità ed importi delle garanzie finanziarie che Decreto Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio 5 devono essere prestate a favore dello Stato dalle febbraio 2004 imprese che effettuano le attività di bonifica dei beni contenenti amianto. (GU n. 87 del ) Ambiente - amianto Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 114 Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto. 8

9 Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale (CODICE DELL'AMBIENTE) Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell art. 1 della Legge 03/08/2007 n. 123 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 9

10 5.0 CRITERI ISPIRATORI DELLA SCELTA PROGETTUALE Originariamente il presente progetto individuava all interno della porzione ovest degli stabilimenti dell ex Amiantifera di Balangero un area di stoccaggio amianto e un area di lavoro per la bonifica di materiale ferroso. La necessità di ricavare una zona di lavaggio e lavorazione ed una zona confinata per il deposito preliminare del materiale proveniente dal sito nasceva per soddisfare le esigenze connesse con il ciclo di trattamento a cui il materiale deve essere sottoposto prima del conferimento al recapito finale; nella fattispecie, il volume confinato, per quanto riguarda il materiale inquinante (proveniente dalla bonifica del corpo G-Nord, delle gallerie, dei silos e del corpo B), e l idoneo smaltimento in fonderia per il materiale ferroso decontaminato; in particolare, per quest ultimo proveniente dallo smontaggio e dalla demolizione del corpo B e dei silos esterni, prima della decontaminazione mediante lavaggio e incapsulamento, saranno necessarie operazioni di taglio in pezzatura prontoforno. Per progettare un efficace sistema di allontanamento e raccolta delle acque provenienti dai lavaggi descritti nel seguito sono stati effettuate una serie di ispezioni atte a ricostruire con esattezza l esistente rete di scarico delle acque meteoriche dei corpi di fabbrica. Mediante il noleggio di una piattaforma aerea con sbraccio di m si è potuto verificare la fattibilità di alcune operazioni descritte nel presente progetto. Con l utilizzo di cestello elevatore si è potuto inoltre raggiungere e rilevare tutte le parti significative dei fabbricati per le successive verifiche strutturali in modo da avere una visione complessiva delle opere e delle lavorazioni necessarie per la messa in sicurezza. I sopralluoghi effettuati presso gli stabilimenti e i rilievi di tipo geometrico, strutturali e fotografici nonché l impiego di adeguati mezzi d opera per simulare le fasi delle future lavorazioni hanno confermato anche in questa fase definitiva le scelte progettuali sviluppate. La destinazione d uso e l utilizzo dei fabbricati secondo le ipotesi progettuali appaiono particolarmente applicabili soprattutto per le seguenti ragioni: - vicinanza tra le aree di provenienza, di trattamento e di conferimento del materiale; - possibilità di realizzare le operazioni di bonifica e di stoccaggio del materiale in condizioni di assoluta sicurezza, in luoghi confinati; - dimensioni delle aree di lavoro adeguate ai volumi di stoccaggio e disponibilità di grandi superfici libere necessarie a svolgere le attività di preparazione; - buona accessibilità ai fabbricati oggetto degli interventi e facilità di movimento all interno di essi; 10

11 - condizioni di sicurezza strutturali tali da garantire sia la manutenzione preliminare dei fabbricati sia i futuri cicli di lavorazioni all interno delle aree di lavoro in quasi tutti i periodi dell anno. Con l avvenuto passaggio di proprietà dei beni mobili degli stabilimenti alla ditta SALPA, si è reso necessario un ridimensionamento degli interventi in progetto. Come già detto in premessa, in attesa di conoscere le modalità di interferenza con le attività della ditta SALPA il presente progetto Esecutivo prevede la realizzazione del solo deposito preliminare presso il c.d. CORPO H e della bonifica dell amianto contenuto nel c.d. CORPO G-Nord e in galleria. Gallerie Corpo H, Corpo G-Nord, Luogo di conferimento finale dell amianto e dei MCA (futuro volume confinato) Figura 1: Vista delle aree interessate dagli interventi di messa in sicurezza di emergenza 6.0 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO 11

12 I fabbricati corpo H, corpo G e corpo G-Nord sono situati nella porzione ovest dell area impianti dell ex amiantifera a circa 650 m s.l.m.; trattasi di capannoni perfettamente ispezionabili in struttura mista acciaio-cemento armato, contigui e separati da giunto strutturale la cui vetustà e lo stato di abbandono hanno causato una serie di criticità soprattutto per ciò che riguarda la copertura e i tamponamenti realizzati in lastre ammalorate in cemento amianto. Confrontando l Elab. 05, questi ammaloramenti sono stati ampiamente rilevati in occasione di una serie di sopralluoghi durante i quali, come detto precedentemente si è fatto uso di piattaforma aerea articolata che ha permesso l ispezione delle coperture e delle grondaie dall alto. Ad una prima analisi visiva le lastre di copertura dei fabbricati appaiono complessivamente danneggiate in numerosi punti mentre in alcuni settori si sono verificati degli sfondamenti della copertura che hanno lasciato scoperte parti dell immobile per superfici di consistenza significativa (diversi metri quadrati). L esistente sistema di raccolta delle acque meteorologiche è composto da grondaie in parte in lamiera in ferro piegata (corpo H e corpo G-Nord) e in parte in c.a. (corpo G) e pluviali in tubi di ferro. I canali di gronda in lamiera del corpo H appaiono fortemente danneggiati ed al loro interno si è sviluppata una vegetazione che in certi tratti impedisce il deflusso dell acqua piovana verso i pluviali; per quanto riguarda il corpo G, il sistema di raccolta delle acque piovane appare in condizioni discrete. In generale i pluviali appaiono in un discreto stato di conservazione seppur necessitanti di un idonea manutenzione volta ad eliminare fori o ammaloramenti puntuali delle lamiere da valutare eventualmente in sede esecutiva. A seguito di ispezioni, lo scarico delle acque attraverso la rete di smaltimento appare funzionante; le acque provenienti dalla raccolta del corpo H sono convogliate all esistente canale di gronda nella parte ovest degli stabilimenti, realizzato con tubi in calcestruzzo autoportante Ø 1200; le acque del corpo G sono invece convogliate verso la parte est degli stabilimenti all esistente canale di gronda est. Per quanto riguarda il corpo G-Nord, le ispezioni effettuate hanno evidenziato la presenza di due pozzetti di raccolta delle acque meteorologiche. L impossibilità di aprire entrambi i pozzetti, a causa di ingombri, non ha permesso di capire l effettivo scarico delle acque, che si presuppone comunque verso l esistente canale di gronda ovest. Gli accessi ai capannoni sono attualmente garantiti da ampi varchi nelle facciate, aperti in passato che ancora oggi permette il transito di mezzi ed operatori. In generale i capannoni in oggetto presentano una discreta quantità di amianto depositata sugli elementi strutturali delle travi di copertura a causa della concavità degli elementi costituenti. 12

13 Si ribadisce, inoltre, come già ampiamente dimostrato nelle precedenti fasi di progettazione, che le strutture di coperture non sono in grado di sopportare il carico neve previsto dalla normativa vigente (cfr. Elab. 3 relazione strutturale). 7.0 Corpo H Il corpo H è un fabbricato composto da n 3 campate in direzione E-O le cui strutture portanti sono interamente realizzate in acciaio con pilastri in profilati metallici di tipo HEA 280 di altezza 5,80 m, interasse 20,00 m, travi reticolari di copertura centinate curve con interasse 5,00 m e travi reticolari di bordo realizzate in carpenteria metallica, arcarecci in profilati tipo omega, passo 1,00 m. L altezza rilevata all intradosso delle travi di copertura è pari a 8,50 m, mentre l altezza complessiva del capannone è ragionevolmente stimata in circa 9,20 m, dal piano di calpestio (cfr. Elab. 05). La parete ovest del fabbricato di superficie circa 480,00 mq è interamente realizzata con lastre in cemento amianto, montate su struttura metallica. Ad una analisi visiva appare in discrete condizioni ad eccezione della parte inferiore in cui si rilevano alcune lastre danneggiate. La parete nord è costituita da un cordolo in c.a. di altezza 90 cm su cui è realizzato un tamponamento sempre in lastre in cemento amianto (circa 244,00 mq) in pessime condizioni. Il lato sud è composto da una muratura di tamponamento di altezza circa 4,00 m su cui appoggia una fascia di tamponamento realizzata in parte con lastre in cemento amianto (in discrete condizioni) e in parte con lastre in materiale plastico traslucido che garantiscono il passaggio della luce naturale (circa 107,00 mq). A seguito dei rilievi geometrici di dettaglio si valuta che la superficie complessiva netta del corpo H risulta pari a circa 5720,00 mq mentre la superficie di copertura, realizzata interamente in lastre in cemento amianto, considerando gli aggetti, misura circa 6238,00 mq. 8.0 Corpo G-Nord La tipologia costruttiva del corpo G-Nord è simile a quella del corpo H, in quanto trattasi di un prolungamento della campata Nord di quest ultimo e quindi di analoga tipologia 13

14 strutturale. Il lato Sud del fabbricato non è dotato di giunto strutturale e i pilastri metallici tipo UPN 280 sono collegati ai pilastri in c.a. del corpo G mediante incamiciature metalliche. Il volume del Corpo G-Nord è perfettamente separato dal corpo H mediante un tamponamento realizzato in lamiera metallica preverniciata in cui è stata prevista la possibilità di ricavare un varco per l accesso dei mezzi meccanici per le operazioni future. Attualmente l unico accesso al corpo G-Nord è garantito da una porta posizionata nel tamponamento in lamiera. Questa tipologia di tamponamento si ripete nella parte superiore del lato nord ed in parte di quella del lato est. Le chiusure perimetrali sono realizzate in muratura Nel corpo G-Nord è ora stoccato un gran numero di big-bags contenenti amianto e MCA come è ampiamente documentato dall elaborato grafico di progetto tav. 4.; oltre ai bigbags e MCA all interno del fabbricato in esame sono presenti pezzi di carpenteria metallica in disuso ed un fusto metallico vuoto che saranno bonificati con trattamento analogo a quello seguito per i MCA, prima dello stoccaggio provvisorio nel corpo H. La superficie complessiva del fabbricato è di circa 1028,00 mq per un volume stimato di circa 7900,00 mc, mentre la copertura si estende per circa 1144,00 mq. (compresi gli aggetti laterali). 9.0 GALLERIE Presso l ex bacino di coltivazione in prossimità dell esistente lago, alla quota di circa 670 m s.l.m., sono ubicate la galleria Prada e la galleria Italiana Acquedotti (indicazioni rilevate all imbocco delle gallerie) con sviluppo rispettivamente di circa m e m per una larghezza di circa 5.00 m. Attualmente gli ingressi delle due gallerie sono chiusi da cancellate che ne impediscono l accesso. All interno delle gallerie sono presenti circa 270 big-bags contenenti amianto e materiali contenenti amianto abbancati su pallet in legno già confezionati a norma di legge. All interno della galleria non sono presenti ostruzioni per il recupero e il trasporto del materiale INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI CRITICITÀ STATICHE Rimandando alla relazione specifica (elab. 03), in generale si evidenzia che le strutture dei fabbricati in esame hanno subito nel tempo una serie di interventi di tipo strutturale che, in alcuni casi, hanno modificato gli schemi statici iniziali. Tali interventi sono riassumibili ad una serie di asportazioni di pilastri esistenti sostituiti dall inserimento di portali realizzati con profilati 14

15 metallici di tipologia analoga a quella dei profilati preesistenti che appaiono in buono stato. Le capriate in c.a. del corpo G sono state cerchiate mediante telai metallici, dove erano stati asportati i pilastri in c.a. preesistenti. Si ritiene, comunque, che questi interventi possano mantenersi nel tempo garantendo la necessaria resistenza alle strutture dei fabbricati. Nel corpo H è presente una travatura metallica esterna al fabbricato che sostiene parte della copertura; tale struttura reticolare appare in buono stato di conservazione. Nel corpo H si sono individuati, n 6 pilastri danneggiati alla base da probabili urti accidentali (cfr. Elab. 06). Si registra, inoltre, il completo svergolamento della catena composta da due profilati a L accoppiati di una delle capriate lato Sud. Il corpo G appare in condizioni statiche discrete; tuttavia si segnala un generale ammaloramento superficiale del cls dei pilastri che in certi punti è tale da scoprire le armature. Le pavimentazioni dei fabbricati analizzati appaiono in buono stato e sono realizzate prevalentemente su terrapieno. In generale l ammaloramento delle lastre in cemento amianto, seppur generalizzato a tutti i corpi di fabbrica oggetto dei lavori, non è tale da pregiudicare la stabilità delle coperture e dei tamponamenti che non verranno rimossi. In riferimento all effetto domino citato nel progetto preliminare, innescabile dal corpo C si precisa che questo è un edificio in parte in c.a. ed in parte a struttura metallica, separato da un giunto strutturale dal corpo G. L interazione con quest ultimo è da intendersi come possibile risultato sul corpo C medesimo in occasione di un futuro intervento di demolizione che non tenga in considerazione l eventuale instabilità dell esistente montante della capriata in c.a. di facciata danneggiata da precedenti interventi dissennati di demolizione. Al fine di scongiurare ogni danno a persone o cose (compreso il corpo G), si propone che prima di qualsiasi intervento sul corpo C, dovrà essere verificata attentamente la stabilità dell esistente capriata in c.a. ammalorata e prevederne un eventuale consolidamento. Per le ulteriori considerazioni di carattere strutturale si rimanda all Elab. 03 del presente progetto INTERVENTO IN PROGETTO La soluzione progettuale per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati è limitata ai soli interventi sui c.d. CORPO H. CORPO G-Nord e Gallerie ed è costituita dalle seguenti attività principali: 15

16 1) Ripristino della funzionalità del corpo H, per la realizzazione di un deposito temporaneo di rifiuti contenenti amianto, provenienti dalle seguenti operazioni: bonifica dell amianto in fibra e dei materiali contenenti amianto presenti presso il corpo G NORD (progetto preliminare approvato dalla Conferenza di Servizi svoltasi presso il Ministero dell Ambiente in data ); bonifica da amianto dei fabbricati e dei macchinari provenienti dal corpo B (progetto definitivo approvato dalla Conferenza di Servizi svoltasi presso il Ministero dell Ambiente in data ); rimozione dell amianto in fibra depositato presso le gallerie limitrofe al bacino di cava mineraria (progetto preliminare approvato dalla Conferenza di Servizi svoltasi presso il Ministero dell Ambiente in data ); bonifica, a carico di RSA, dei n. 2 silos metallici contenenti amianto, presenti nella zona sud dell area stabilimenti (progetto preliminare approvato dalla Conferenza di Servizi svoltasi presso il Ministero dell Ambiente in data ). Tale zona di deposito preliminare viene allestita in attesa della realizzazione del volume confinato di deposito permanente, individuato nell area Pinetina, posta nella zona limitrofa all ingresso principale del sito minerario il cui studio di fattibilità è stato approvato dalla Conferenza di Servizi svoltasi presso il Ministero dell Ambiente in data (cfr. tav. 1). 2) Bonifica dell amianto in fibra e dei materiali contenenti amianto presenti presso il corpo G NORD (progetto preliminare approvato dalla Conferenza di Servizi svoltasi presso il Ministero dell Ambiente in data ); 3) Rimozione dell amianto in fibra già insaccato ai sensi del Piano di Lavoro ex art. 34 del D.Lgs. 277/91 approvato dal Corpo delle Miniere - Distretto Minerario di Torino, con prot in data e depositato presso le gallerie limitrofe al bacino di cava mineraria; Per le specifiche sulla distribuzione della corrente elettrica si rimanda agli Elab. 09, 10, 11 del presente progetto Esecutivo. Ripristino delle funzionalità del Corpo H: realizzazione area di deposito preliminare Facendo riferimento all elaborato grafico tav. n 3, nel seguito vengono illustrate le opere e le lavorazioni in progetto per la realizzazione all interno del corpo H di una idonea area di stoccaggio netta di circa 2039,00 mq. L esecuzione di tale attività prevede le seguenti opere in progetto di lavoro: 16

17 Installazione dell impianto di distribuzione principale (cfr Elab. 09, 10, 11) per garantire l approvvigionamento elettrico necessario alle lavorazioni e al cantiere; Preparazione del sistema di raccolta delle acque di lavaggio e bagnatura, mediante sigillatura delle esistenti caditoie presso le aree del corpo H tramite posa di lamiere cieche e sigillanti siliconici, al fine di evitare lo scarico delle acque all interno dell esistente rete di smaltimento. L esistente caditoia n 2 sarà utilizzata come di seguito descritto, per la raccolta e il trattamento delle acque provenienti dai successivi lavaggi mediante il loro convogliamento presso l esistente pozzetto posto all esterno del fabbricato (cfr. Elab. 06). Al suo interno, sopra apposito telaio metallico verrà posata una cisterna di raccolta (1 mc) al fine di consentire il recupero mediante autobotte e la successiva depurazione delle acque di lavaggio presso l impianto della Committente sito in corrispondenza dell ingresso principale del sito minerario, in Balangero via Cave 24, autorizzato al trattamento di acque contenenti amianto con provvedimento della Provincia di Torino n /2005 del ; Bagnatura preliminare delle superfici a pavimento con attrezzature airless a bassa pressione; Lavaggio delle superfici a pavimento con idropulitrice a pressione e spatole manuali o con idropulitrice carrellata tipo uomo a bordo ad effetto equivalente e convogliamento delle acque di risulta presso la caditoia n 2 per il trattamento presso l impianto della Committente. Il sistema di lavaggio della pavimentazione mediante idropulitrice carrellata sarà adeguatamente sperimentato in modo che non si verifichi l eventuale sollevamento di polveri durante il funzionamento. Inoltre, la pavimentazione verrà sottoposta a continuo lavaggio durante le successive lavorazioni all interno del corpo H e durante la fase di collocazione dell amianto. Aspirazione delle carpenterie metalliche con presenza di amianto, costituenti la struttura portante del corpo H, con aspiratori dotati di filtro assoluto HEPA 99,997 DOP. Per i trattamenti di cui sopra gli operatori agiranno, per le altezze superiori a m. 2,00 dal piano di calpestio, con cestelli autosollevanti, in modo da poter raggiungere tutte le superfici oggetto di intervento ed evitare il rischio di caduta dall alto. Tutti i residui delle attività di aspirazione saranno confezionati in doppio involucro in polietilene e contrassegno conforme alla normativa sui rifiuti contenenti amianto e successivamente smaltiti presso il corpo H; Lavaggio delle carpenterie strutturali, delle parti verticali e dell intradosso della copertura del corpo H con attrezzatura airless e convogliamento delle acque di risulta presso la caditoia n 2 per il trattamento presso l impianto della Committente; Ulteriore lavaggio, previa bagnatura con attrezzature a bassa pressione o con idropulitrice carrellata, delle superfici a pavimento del corpo H. Le acque di risulta di tali attività saranno convogliate presso la caditoia n 2 e trattate presso l impianto della Committente. Trattamento incapsulante di tipo B ai sensi del D.M , sulle seguenti superfici: 1. intradosso della copertura in fibrocemento esistente; 2. superficie interna dei tamponamenti perimetrali in fibrocemento dell edificio; 17

18 3. strutture in carpenteria metallica dell edificio. Per i trattamenti di cui sopra ad altezze superiori a m. 2,00 dal piano di calpestio, gli operatori agiranno con cestelli autosollevanti, in modo da poter raggiungere tutte le superfici oggetto di intervento ed evitare il rischio di caduta dall alto; Ripristino delle parti di copertura mancanti o danneggiate e di modeste parti dei tamponamenti del fabbricato, mediante posa di copertura ondulata in fibrocemento esente da amianto. Per tale operazione, si agirà con cestelli autosollevanti in modo da poter raggiungere tutte le superfici oggetto di intervento ed evitare il rischio di caduta dall alto degli operatori; Trattamento ausiliario di incapsulamento su entrambi i lati delle lastre, ai sensi del D.M , per la successiva rimozione del tamponamento in fibrocemento esistente sul lato nord del fabbricato e del tamponamento in materiale plastico ondulato e in fibrocemento presente sul lato sud del fabbricato (vedi tav. 3: Corpo H). Tale trattamento sarà eseguito con agente bagnante e fissativo, applicato con idonee pompe bassa pressione, in modo da ottenere la nebulizzazione del prodotto evitandone il ruscellamento; Pulizia, mediante aspirazione, delle aree asfaltate in prossimità dei lati nord e sud del fabbricato e rimozione delle corrispondenti superfici in lastre verticali in fibrocemento e in materiale plastico ondulato evitando la rottura delle stesse, asportando preliminarmente i ganci di fissaggio alla struttura di sostegno. Per tali operazioni per altezze superiori a m. 2,00 dal piano di calpestio, gli operatori agiranno con cestelli autosollevanti. Deposito temporaneo a terra, presso le aree ripulite precedentemente, all esterno dell edificio delle lastre in fibrocemento e del tamponamento in materiale plastico ondulato previo confezionamento con doppio telo in polietilene e contrassegno conforme alla normativa sui rifiuti contenenti amianto. Il materiale così confezionato sarà successivamente smaltito presso il corpo H; le aree interessate dal deposito saranno nuovamente pulite mediante aspirazione; Ripristino del tamponamento del lato nord del fabbricato, mediante posa di pannelli in lamiera grecata pre-verniciata. Per garantire un minimo di illuminazione naturale al fabbricato il tamponamento del lato sud verrà ripristinato mediante posa di pannelli translucidi in policarbonato. Anche per tale operazione, si agirà ove necessario con cestelli autosollevanti. Consolidamento dei pilastri metallici interni del fabbricato, mediante rinforzo alla base realizzato in calcestruzzo e predisposizione di telaio metallico di protezione per i pluviali del fabbricato (vedi tav. 3 ); Consolidamento della capriata metallica lato Ovest danneggiata, mediante posa di elementi di nuova carpenteria metallica da valutare con la D.LL.; Costruzione di tamponamento interno sul lato est del corpo H, in carpenteria metallica e pannelli in lamiera grecata pre-verniciata, posa di n. 2 portoni in carpenteria metallica e costruzione di tamponamenti di uguale tipologia in corrispondenza delle grandi aperture sui vertici Nord-Ovest e Sud-Ovest del fabbricato dotati di portoni in carpenteria metallica. Tutti i portoni saranno dotati di ingresso per i mezzi e per gli addetti ai lavori. In 18

19 questa fase verrà quindi realizzato un volume confinato in cui collocare l amianto. Il tamponamento in lamiera separerà quindi tale ambiente da un corridoio tecnico aperto sui lati Nord e Sud come si può vedere dall elaborato grafico elab. 06. Ripristino dei canali di gronda esterni danneggiati mediante posa di lattoneria pedonabile, calandrata all uso specifico e fissata alla struttura metallica esistente con idonea rivettatura (cfr. Elab. 06). Questa lavorazione sarà effettuata per fasi successive che comporteranno la ripetizione di: 1. Trattamento ausiliario di incapsulamento ai sensi del D.M , con agente bagnante e fissativo, applicato con idonee pompe bassa pressione, per la successiva rimozione dei materiali presenti sui canali di raccolta acque meteoriche posti sull estradosso della copertura; 2. Rimozione manuale dei materiali presenti sui canali di raccolta acque meteoriche posti sull estradosso della copertura e confezionamento degli stessi in doppio involucro in polietilene e contrassegno conforme alla normativa sui rifiuti contenenti amianto; 3. Posa per tratti dei nuovi canali di gronda. Per le operazioni sui canali di gronda si agirà ripetutamente e per piccoli tratti ad avanzamento graduale, in modo da evitare il calpestio delle coperture ammalorate e il rischio di caduta dall alto. A tal fine si prevede la realizzazione di una adeguata tesata di sicurezza a tenuta (linea vita) in prossimità dei canali di gronda realizzata da fune metallica passante in profilati metallici forati, saldati alle esistenti strutture di copertura, in modo da garantire la sicurezza degli operatori; Installazione dell impianto di illuminazione; Predisposizione di segnaletica a pavimento per l individuazione delle aree di stoccaggio e corsie di marcia dei carrelli usati per la movimentazione dell amianto da stoccare. Installazione della predetta U.D.P., con caratteristiche conformi al D.M con collegamenti elettrici e idraulici e predisposizione di vasca di raccolta acque, per il successivo trattamento presso il depuratore della Committente, in esercizio presso l area logistica sita presso l ingresso principale del sito minerario. Le acque ad uso sanitario saranno approvvigionate in una cisterna posizionata al di fuori del corpo G-Nord (nel seguito descritto). La vasca di raccolta per gli scarichi sarà posizionata all interno del pozzetto esistente nei pressi della futura U.D.P. adeguatamente posata su telaio metallico. Lo svuotamento avverrà mediante autobotte. Durante queste prime lavorazioni, il personale operante usufruirà delle U.D.P. a 4 stadi della Committente, in esercizio presso la limitrofa area ove sono presenti i citati silos metallici, posta a sud dell area stabilimenti (cfr. Elab. 04); Bonifica dell amianto in fibra e dei materiali contenenti amianto presenti presso il corpo G- Nord 19

20 Presso il corpo G-Nord verrà realizzato un sistema di confinamento statico della copertura mediante teli in polietilene ignifugo allo scopo di creare all interno del fabbricato un volume di lavoro isolato dall esterno e dagli altri corpi di fabbrica. All interno del fabbricato verrà quindi istallato un tunnel di lavoro e di transito (Unità di Decontaminazione Materiali di seguito U.D.M.), che metterà in comunicazione il corpo G-Nord, nel quale avverranno le operazioni di lavaggio del materiale contaminato, e il corpo H, in cui verrà stoccato il materiale bonificato. Più precisamente nella parte di U.D.M. contenuta nel corpo G-Nord avverranno le operazioni di decontaminazione dell amianto e dei MCA presenti attualmente all interno del fabbricato, mentre il tunnel di collegamento servirà per il conferimento del materiale verso l area di stoccaggio, già predisposta, nel corpo H. Per le operazioni di movimentazione e stoccaggio del materiale saranno necessari n 2 carrelli elettrici dotati di forche. L U.D.M. sarà costituita da strutture modulari di dimensioni 4,00x4,00x4,00 m in carpenteria metallica, rivestite da doppio telo in polietilene, il cui montaggio avverrà mediante utilizzo di autogrù. Per garantire una costante ispezione dell interno del tunnel, i teli in polietilene saranno dotati di tratti trasparenti (tipo oblò). Le strutture saranno fissate a pavimento mediante tassellatura e realizzeranno al loro interno una serie di locali in funzione della procedura di decontaminazione successivamente descritta: 1. 1 locale in depressione (all interno del corpo G-Nord), dotato di vasca di raccolta con grigliato metallico, e paranco elettrico di sollevamento con portata minima di 3000 Kg, per il sollevamento dei materiali contenenti amianto, avvolti in involucro in polietilene e per il successivo lavaggio degli stessi con idropulitrice a bassa pressione; 2. 2 locale in depressione, per il secondo confezionamento in big-bags con contrassegno conforme alla normativa sui rifiuti contenenti amianto; 3. 3 locale in depressione a chiusa d aria; 4. 4 stadio a tunnel non in depressione, dotato di spazio di manovra per il carrello elettrico adibito al trasporto, per collegamento al deposito dei rifiuti confezionati presso il corpo H. I locali n 1, 2, 3 saranno dotati nel senso ortogonale del ciclo di bonifica di teli interni di chiusura in polietilene rigido. All interno del corpo G-Nord sono attualmente presenti n 1 bidone vuoto in ferro e una modesta quantità di rottami ferrosi derivanti da carpenterie depositate in passato. Cautelativamente questi materiali seguiranno le medesime operazioni di bonifica dell amianto contenuto nel fabbricato nel seguito descritta. 20

21 Le acque provenienti dal lavaggio dei materiale contenenti amianto (1 locale) saranno convogliate mediante semplice tubazione in PVC (adeguatamente protetta con lamiera metallica e segnalata) in una vasca di raccolta interrata posta all esterno del fabbricato (lato nord) e periodicamente svuotata con autobotte. Per garantire un adeguato confinamento dinamico dei locali in depressione dell U.D.M. sarà istallato n. 1 estrattore d aria (oltre a n. 1 di riserva) di portata 700 mc/h, dotato di filtro assoluto HEPA 99,997 DOP, in grado di assicurare all interno dell U.D.M. medesimo un minimo di n. 4 ricambi aria orari. Nell esistente tamponamento in lamiera grecata saranno predisposti due uscite di emergenza per gli addetti ai lavori e per il carrello elettrico in caso di guasti e riparazioni. La procedura di confezionamento dei materiali abbancati contenuti all interno del corpo G- Nord, si sintetizza nel seguente schema: I. predisposizione su nuovo bancale, di telo in polietilene, per il successivo confezionamento dei materiali abbancati esistenti; II. III. IV. sollevamento con carrello elettrico dei materiali abbancati e deposito degli stessi sul nuovo bancale descritto al precedente punto I; chiusura ermetica ed aspirazione dell aria in eccesso, dell involucro in polietilene descritto al punto I.; trasporto dei materiali così confezionati, al 1 locale dell U.D.M.; V. aggancio dell involucro tramite idonee funi in tessuto, atte a non lacerare l involucro stesso e sollevamento con carro-ponte; VI. lavaggio dell involucro con attrezzature a bassa pressione; VII. passaggio dell involucro tramite carro-ponte, al 2 locale dell U.D.M. e 2 insaccamento in big-bags con contrassegno conforme alla normativa sui rifiuti contenenti amianto, adagiati su ulteriore nuovo bancale; VIII. recupero delle funi di sollevamento per il loro reimpiego; IX. chiusura ermetica del big-bag descritto al punto VII. e passaggio tramite carroponte al 3 locale a chiusa d aria dell U.D.M., per il conferimento finale al deposito presso il corpo H. Nel caso di sacchi in posizione di dubbia staticità e per quelle modeste quantità di amianto fuoriuscito dai sacchi ammalorati si provvederà ad una movimentazione manuale per poter eseguire la procedura di bonifica descritta precedentemente. In ogni caso per tutte le operazioni manuali che si renderanno eventualmente necessarie, queste saranno effettuate mantenendo costantemente ad umido i sacchi. 21

22 Per la realizzazione del confinamento statico dell intero volume del fabbricato corpo G-Nord è stato ideato un sistema che prevedrà la posa in successione di doppio telo in polietilene ignifugo direttamente sulle lastre in fibrocemento di copertura. I teli saranno così fissati con funi in acciaio che ne garantiranno la resistenza al possibile sollevamento dovuto al vento, per altro di debole intensità come dimostrato dai dati anemometrici registrati dal laboratorio della committenza. Il passo delle funi sarà determinato dal sormonto dei teli sul quale avverrà anche l incollaggi degli stessi. Gli estremi delle funi saranno vincolati mediante ancoraggi in carpenteria metallica sul lato nord del fabbricato e zavorrati con barriere tipo new-jersey in plastica riempiti con acqua e posati sull arcareccio di copertura del lato sud. Su questo lato i teli verranno risvoltati in modo da ricoprire interamente le grondaie esistenti e tassellati alla parete del fabbricato confinante con l ausilio di fascia metallica opportunamente gommata per evitare possibili strappi. In corrispondenza dei due pluviali esistenti i teli verranno forati e adeguatamente siliconati in modo da garantire il deflusso delle acque meteoriche nell esistente rete si smaltimento. Tutte le restanti aperture (fessure, giunti, ecc ) saranno chiuse con schiuma poliuretanica autoespandente. Per le lavorazioni fin qui descritte sarà necessario l impiego di piattaforma articolata con sbraccio minimo di 40,00 m, già utilizzata in fase di ispezione delle coperture dalla Committente. Una volta terminate le operazioni di bonifica, la superficie del fabbricato sarà lavata con operazioni analoghe a quelle descritte per il corpo H mentre il tunnel di lavoro e il confinamento statico saranno rimossi. In questa fase di ultimazione dei lavori sarà effettuato un sopralluogo da parte degli organi di sorveglianza per la verifica dello stato dei luoghi. Per ulteriori chiarimenti sulle operazioni che si andranno a svolgere all interno del corpo G- Nord e del tunnel di lavoro si rimanda agli elaborati di progetto Elab. 09 ed Elab. 15. Rimozione dell amianto in fibra già insaccato ai sensi del Piano di Lavoro ex art. 34 del D.Lgs. 277/91 approvato dal Corpo delle Miniere Distretto Minerario di Torino, con prot in data e depositato presso le gallerie limitrofe al bacino di cava mineraria Presso n. 2 gallerie del sito minerario, nei pressi dell ex bacino di coltivazione, sono stati depositati n. 270 big-bags contenenti amianto di provenienza ex Unione Sovietica, a seguito di Piano di Lavoro ex art. 34 del D.Lgs. 277/91 approvato dal Corpo delle Miniere - Distretto Minerario di Torino, con prot in data Tali big-bags sono già contrassegnati conformemente alla normativa sui rifiuti contenenti amianto e si trovano in buono stato di conservazione. 22

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