IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO. S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta

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1 IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL DOLORE ONCOLOGICO S.C. Radioterapia ASL TO4 Ivrea Maria Rosa La Porta

2 Compressione midollare L esordio può essere: - Acuto (circa 48 ore) nel 22% dei casi - Nel 61% dei casi progredisce in 7-10 giorni verso la paraplegia o tetraplegia - Nell 11% dei casi ha un andamento insidioso con durata sino ad 1 mese

3 Fattori prognostici Caratteristiche biologiche del tumore Istologia Radiosensibilità Risposta al desametasone Gravità e durata del deficit neurologico Diagnosi e terapia precoci Entità della compressione midollare Presenza di collasso vertebrale Prognosi sfavorevole nei pazienti con rapido deterioramento della funzione motoria nelle 48 ore precedenti il trattamento radioterapico

4 Compressione midollare Finalità del trattamento Evitare la plegia Controllare il dolore Preservare o ripristinare le capacità motorie e sfinteriche Mantenimento della stabilita spinale Migliorare la qualita di vita

5 Compressione midollare Modalità terapeutiche Chirurgia Radioterapia Terapia cortisonica Chemioterapia

6 Compressione midollare CHIRURGIA Chirurgia elettiva seguita da radioterapia LAMINECTOMIA + RADIOTERAPIA vs RT non differenze in termini di risultati : 33% del recupero neurologico APPROCCI CHIRURGICI MAGGIORMENTE COMPLESSI PREVEDONO LA RIMOZIONE DELLA MASSA TUMORALE E LA STABILIZZAZIONE DELLA COLONNA Chirurgia esclusiva In casi selezionati: -peggioramento del quadro neurologico in corso di radioterapia -recidiva in una sede gia precedentemente irradiata

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8 Compressione midollare RADIOTERAPIA + DESAMETASONE OPZIONE TERAPEUTICA STANDARD nella pratica clinica (Ciezki 2000;Quinn2000)

9 Compressione midollare Radioterapia HA UN RUOLO TERAPEUTICO FONDAMENTALE In urgenza, è indicata per migliorare e preservare la funzione neurologica Agisce tramite citotossicità diretta sulle cellule tumorali e riduce la pressione locale Aiuta inoltre a ridurre sia il dolore localizzato che quello irradiato

10 Compressione midollare VOLUMI, DOSI E FRAZIONAMENTO volume standard prevede l irradiazione della sede di compressione e deve estendersi ai due corpi vertebrali superiori e inferiori rispetto alla sede stessa ( 64% delle recidive si sviluppa nei due corpi vertebrali sopra o sotto la sede di compressione)

11 DOSE E FRAZIONAMENTO 8Gy/1f 30Gy/10f 32Gy/8f 16Gy/2f (short course) RT 40Gy/16f 18G/3f 20Gy/4f

12 RISULTATI Diagnosi precoce e radioresponsivita Recupero o mantenimento della capacita di deambulare %nei pz deambulanti % nei pz colpiti da paresi 4-10% nei pz colpiti da paraplegia Durata mediana risposta 4 mesi Sopravvivenza mediana 6,7 mesi che aumenta nei pz con istologia favorevole e nei pz deambulanti (Maranzano 2006)

13 Compressione midollare Trattamento steroideo Desametasone a dosi moderate (8 mgx2 /d) da iniziare al momento della diagnosi Terapia di supporto -terapia antalgica -terapia nutrizionale e/o fisiochinesi terapia Chemio-Ormonoterapia -nei pazienti pediatrici va preferita alla radioterapia -negli adulti come trattamento adiuvante nei tumori chemioormonosensibili -nella recidiva locale quando la radioterapia e la chirurgia non possono essere effettuate

14 Vertebroplastica La Vertebroplastica Percutanea è una procedura terapeutica miniinvasiva per il trattamento delle fratture vertebrali dolorose che consiste nell iniezione attraverso un ago metallico appositamente conformato, introdotto sotto guida combinata della TC o Fluoroscopia, di un CEMENTO A BASSA VISCOSITA : il polimetilmetacrilato (PMMA), il quale si diffonde all interno del corpo vertebrale fratturato, prevenendo ulteriori cedimenti.

15 Vertebroplastica Vengono introdotti pochi ml di cemento che determinano il consolidamento dell osso mentre la temperatura sviluppata durante la polimerizzazione (circa 90 C) causa la necrosi del tessuto tumorale con conseguente risoluzione del dolore (il pz. così smettere di indossare il busto, ridurre o sospendere l assunzione di farmaci analgesici e migliorare la qualità di vita).

16 CONOSCENZA della CAUSA DEL DOLORE MIGLIORAMENTO STRATEGIA TERAPEUTICA

17 CONCLUSIONI : La radioterapia occupa un posto di rilievo nel programma delle cure palliative per il suo comprovato effetto antalgico: -e un trattamento locale,privo di tossicita generale quindi proponibile a pazienti defedati -riduce l assunzione di farmaci analgesici -è associabile ad altri trattamenti oncologici con modesti incrementi degli effetti collaterali.

18 CONCLUSIONI II E auspicabile la formazione di equipe multidisciplinare che si faccia carico di: -garantire sia un percorso di cure coordinato e soddisfacente per il paziente -offrire la propria opera di consulenza ai familiari e al medico curante in caso di trattamento domiciliare

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