Anno V I n dicembre 2012
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- Bernardo Gattini
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1 Anno V I n dicembre 2012 Disabilità, la Puglia in prima linea Oltre 79 milioni di euro investiti in strutture residenziali e semiresidenziali dedicate alla disabilità, 44 Centri per la connettività. In arrivo oltre 75 milioni di euro per i nuovi assegni di cura per la Sla, i buoni servizio per sostenere l accesso ai centri diurni e la sperimentazione dei progetti di vita indipendente Un giorno all anno, tutto l anno. In questi anni, abbiamo concretamente praticato lo slogan che fa da cappello alla Giornata internazionale dei diritti delle persone disabili 2012, contribuendo alla creazione di una società più inclusiva e accessibile per tutti. Così esordisce l assessore regionale al Welfare Elena Gentile nel descrivere l impegno della Regione Puglia sulla disabilità. La Puglia ha attivato negli ultimi anni molteplici linee di azione volte a favorire la piena integrazione sociale delle persone disabili e dei loro nuclei familiari: cominciando nel 2006 con il Progetto Sax B per favorire la connettività sociale delle persone disabili e delle associazioni che ne promuovono i diritti, proseguendo nel 2007 con il Piano di Azione Diritti in Rete per sostenere progetti specifici di integrazione sociale e scolastica di ragazzi con disabilità, il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione di strutture residenziali dopo di noi per le persone prive del necessario supporto familiare (risorse ex l. n. 162/1998) il finanziamento di infrastrutture sociali e sociosanitarie, tra cui RSSA per persone con disabilità, centri socio educativi e riabilitativi, case famiglie con servizi per l autonomia, case per la vita (risorse di cui all Asse III Linea 3.2 del PO FESR ) la creazione di una rete di centri di connettività sociale a sostegno delle associazioni di famiglie per la disabilità e di una rete di 5 centri per la domotica sociale la realizzazione di 2 edizioni biennali di INNOVABILIA dedicata all innovazione tecnologica per la qualità della vita. Sullo sfondo, una chiara intenzione politica della Giunta regionale: conseguire chiarisce la Gentile gli obiettivi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità che la nostra Puglia ha ratificato nel marzo 2009, per eliminare la discriminazione e l'esclusione e creare una comunità che valorizzi le differenze, la diversità e l'inclusione. E la Puglia è andata proprio in questa direzione, con azioni concrete che tentano di fornire risposte alle esigenze spesso complesse delle persone disabili e delle loro famiglie e che vanno dalla creazione di strutture adeguate, capaci di curare e sostenere le persone disabili e le loro famiglie, ai contributi diretti per contenere il carico di cura, all informatizzazione, ai buoni servizi per sostenere l accesso ai centri diurni, alla sperimentazione dei progetti di vita indipendente. Sono stati oltre 79 milioni di euro i fondi investiti in Puglia per la realizzazione di strutture dedicate alle persone disabili negli ultimi 4 anni, per realizzare 91 nuove strutture in totale, tra strutture residenziali e semiresidenziali. Di questi, 51,9 milioni di euro (circa il 65,8%) sono stati assicurati da contributi finanziari regionali (Fondi propri e FESR ). Sul totale degli investimenti il 62% cioè 49,7 milioni di euro di investimento sono destinati alla creazione di 40 nuove strutture residenziali, il 38% cioè 29,3 milioni di euro sono destinati alla creazione di 51 nuove strutture semiresidenziali (o centri diurni). Tuttavia la creazione di strutture dedicate, sebbene rappresenti una vera e propria rivoluzione sociale e sociosanitaria per la nostra Regione, da sola non può rispondere alle esigenze davvero multiformi e complesse delle persone disabili e delle loro famiglie. È così continua la Gentile che abbiamo creato in Puglia, dal nord al sud, 44 Centri per la connettività per mettere a disposizione delle persone disabili e dei loro nuclei familiari una strumentazione assistiva (per una o più disabilità) e contenere il rischio di esclusione sociale. Ai temi dell infrastrutturazione del territorio e
2 dell informatizzazione, si sommano anche quelli dedicati più prettamente alla cura delle disabilità, come gli Assegni di cura (ne beneficiano 5mila persone in Puglia) e l Assistenza indiretta personalizzata (oltre i beneficiari), con uno sguardo particolare al tema della Sla a cui la Puglia ha già riservato degli interventi finalizzati. Dopo avere introdotto tra le prime regioni in Italia l Assegno di Cura per i malati di SLA nel febbraio 2010, finanziato con circa 2 milioni di euro per annualità annuncia la Gentile - abbiamo appena avviato il Progetto Qualify-Care SLA Puglia per rifinanziare gli Assegni di cura per la Sla con importanti novità, prima tra tutte la dimensione economica: si andrà da un minimo di 500 euro mensili ad un massimo di euro, in base alla gravità della malattia, e con una disponibilità di circa 5 milioni di euro per i prossimi 18 mesi. Ma quella degli assegni di cura per le persone affette da Sla, non è l unica novità messa in campo dall Assessorato al Welfare. Negli articoli successivi verranno descritte tutte le azioni e gli interventi che l assessorato regionale al Welfare ha in cantiere per i prossimi mesi. In totale i percorsi di affido familiare in Puglia riguardano minori, avvengono ancora prevalentemente all interno della famiglia (71,1%), pur facendo registrare una riduzione rispetto al 2009 di quasi il 3%, il che è molto importante, perché lascia più spazio agli affidamenti eterofamiliari. Si tratta, inoltre, di affidi familiari soprattutto di carattere giudiziale, senza il consenso (74,1%) e per periodi prolungati (66,7%). Sono solo 95 i Comuni in Puglia che hanno servizi dedicati alla gestione professionale dell affido familiare, per sostenere i percorsi di crescita dei bambini e delle bambine in casi di disagio e difficoltà (il 36,8%), e per sostenere le famiglie affidatarie, anche se ad esempio il sostegno economico per le famiglie affidatarie è molto disomogeneo sul territorio regionale con contributi che vanno da un minimo di 30 euro mensili (Foggia) ad un massimo di 360 euro al mese (Bari). È poi in costante aumento la presenza in Puglia di minori stranieri non accompagnati: sono stati 579 nel 2011, pari all 80% di tutti i minori stranieri fuori famiglia, e sono più che raddoppiati (+ 112%) rispetto al 2007, cioè il fenomeno è esploso in soli 5 anni, anche per effetto delle diverse emergenze periodiche connesse in particolare al nord-africa, che proprio nel 2011 ha avuto il suo apice. Aumentano di poco le prese in carico in comunità socio educative residenziali per i minori in generale (+1%), mentre cresce, in maniera proporzionale alle presenze, del 107% la presa in carico residenziale per i minori stranieri. E importante, ancora, evidenziare che solo il 4% dei minori pugliesi accolti in comunità trova sistemazione in una struttura fuori Regione, e si tratta prevalentemente di minori dell area foggiana e dell Alto Tavoliere, mentre le strutture pugliesi accolgono per oltre il 27% minori provenienti da fuori Regione: questo sta ad indicare un forte rafforzamento nell ultimo quinquennio della rete di offerta di strutture residenziali per minori che ha consentito non solo di assicurare ai minori fuori famiglia pugliesi di non essere allontanati troppo dalle rispettive famiglie di origine, ma anche di riuscire ad attrarre minori fuori famiglia provenienti da altre Regioni del Mezzogiorno con una rete più debole (Campania, Basilicata, Molise, Calabria). Gli sforzi compiuti negli ultimi anni continua la Gentile nella direzione degli investimenti economici e di politiche di settore mirate alla prima infanzia e ai minori in condizioni di disagio, premiano la Puglia che, non a caso, è tra quelle Regioni che acquisisce nel 2012 dal CIPE la premialità del Fondo Sviluppo e Coesione per oltre 6 milioni di euro per il conseguimento degli obiettivi di servizio intermedi per la prima infanzia (posti nido e numero di Comuni serviti). In totale dal 2009 ad oggi abbiamo investito in Puglia 136,8 milioni di euro per la realizzazione di strutture dedicate alla prima infanzia, di cui 99,5 milioni di euro (72,7%) rappresentati dal contributo finanziario regionale (PO Fesr ). E abbiamo realizzato in totale 258 strutture per la prima infanzia, di cui 170 asili nido: si tratta del più grosso piano di infrastrutturazione che la Puglia abbia mai potuto vedere per quantità ma anche per capillarità, essendo riusciti a raggiungere grandi e piccoli comuni, dal Gargano al basso Salento. Questi sono i fatti: numeri e dati per calibrare le politiche in favore dei bambini e delle bambine pugliesi, cemento e mattoni per farle camminare sui binari del futuro!. Le nuove politiche per le persone con disabilità 75,2 milioni di euro nei prossimi mesi per rilanciare nella regione l inclusione sociale, cure appropriate, prese in carico domiciliari per le persone disabili non autosufficienti Sono complessivamente 75,2 milioni di euro le risorse che la Regione Puglia ha stanziato per rilanciare le politiche di inclusione sociale, di cure appropriate, di prese in carico domiciliari per le persone disabili non autosufficienti, considerando le sole misure di intervento che sono in procinto di essere avviate. A queste risorse devono aggiungersi quelle stanziate per gli investimenti infrastrutturali e a breve sarà più chiaro anche alla organizzazione della rete dei servizi per la non autosufficienza potrà concorrere anche il Piano di Azione e Coesione Servizi di cura, approvato dal Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca. In questo ultimo scorcio del 2012 e in vista del 2013 trovano conferma le politiche regionali più consolidate e sono pronte politiche innovative e di eccellenza, sia rispetto al quadro comparativo delle politiche di settore delle altre regioni,
3 sia rispetto alla capacità di integrare diverse fonti di finanziamento per indicare una direttrice chiara di intervento per l autonomia e l inclusione sociale. Di seguito la sintetica descrizione delle principali politiche di intervento. Al via i progetti di vita indipendente Impegnati 10 milioni di euro per il finanziamento di un numero di progetti individuali sperimentali che interesserà tra i 500 e i 700 beneficiari, in relazione all importo dei contributi riconosciuti compresi tra i 15mila e i 25mila euro Anche la Puglia raccoglie la forte sollecitazione che arriva da molte associazioni di disabili (Superamento Handicap, Fish, Anffas, Sfida, ecc..) per introdurre nelle proprie politiche inclusive i progetti di Vita indipendente. Nelle prossime due settimane sarà pubblicato l Avviso pubblico per la presentazione di progetti di vita indipendente per finanziare un mix di interventi (assegno di cura per il caregiver/assistente personale, contributo economico per gli ausili di domotica sociale, buono servizio per la frequenza dei centri diurni socioriabilitativi) rivolto prioritariamente alle persone con disabilità che vogliano intraprendere o proseguire un percorso di studio (scuola media superiore, formazione professionale, università) o di lavoro rivolto alla loro inclusione sociale. Per i progetti di vita indipendente sono già stati impegnati contabilmente 10 milioni di euro per il finanziamento di un numero di progetti individuali che varierà tra i 500 e i 700 beneficiari, in relazione all importo dei contributi riconosciuto compresi tra i 15mila e i 25mila euro per la condizione economica del beneficiario, per la condizione di autonomia e per gli obiettivi di inclusione assunti dal progetto di vita indipendente. Assistenza indiretta, assicurata la continuità 20 milioni di euro per assistere in modo personalizzato non autosufficienti gravissimi segnalati dalle UVM distrettuali. Confermato l importo di 800 euro mensili fino ad un massimo di euro annuali A partire dal 2013 sostanzialmente in Puglia si crea una netta distinzione tra gli Assegni di cura per sostenere i percorsi di autonomia e di inclusione sociale per le persone non autosufficienti che vivono a domicilio e l Assistenza Indiretta Personalizzata per i non autosufficienti gravissimi (anziani, stati vegetativi, disabili gravissimi) per sostenere il lavoro di cura erogato all interno del contesto domiciliare da care giver familiari o altre figure di sostituzione ad integrazione dei servizi ADI e ADS assicurati da Comuni e ASL. Per l Assistenza Indiretta Personalizzata sono assegnati 20 milioni di euro già oggetto di impegno contabile (Fondo regionale non autosufficienza 2010+FNA 2010), con l obiettivo di assistere circa non autosufficienti gravissimi, da individuare non su domanda dei potenziali beneficiari, ma su segnalazione delle UVM distrettuali, al fine di non creare aspettative ampie e assicurare risposte mirate e appropriate. Sarà confermato l importo di 800 euro mensili e max euro annuali. Le nuove linee guida per ASL e Comuni per la nuova annualità di AIP saranno rese disponibili a gennaio 2013 e l intera misura sarà gestita su piattaforma telematica. In arrivo i buoni di servizio Conciliazione nelle famiglie: prevista l erogazione diretta ai soggetti gestori da parte dei Comuni, per compartecipare alla quota sociale delle rette di frequenza. I buoni di servizio avranno un valore compreso tra i 300 e i 600 euro: disponibili 14 milioni di euro Come già fatto nel corso del 2012 per i servizi per la prima infanzia, anche per i servizi di conciliazione a ciclo diurno per le persone con disabilità, e cioè per la frequenza dei centri diurni socioeducativi e riabilitativi e per le persone affette da patologie neurodegenerative (demenze senili, Parkinson, Alzheimer), la Regione Puglia introduce i buoni servizio di conciliazione da assicurare alle famiglie, con erogazione diretta dai Comuni ai soggetti gestori, per compartecipare la quota sociale delle rette di frequenza. Allo stato attuale sono già disponibili 14 milioni di euro in totale, di cui 10 milioni di euro di risorse dei Fondi strutturali e 4 milioni di euro di Fondo nazionale non autosufficienza per erogare i buoni servizio di conciliazione che avranno un valore compreso tra i 300 e i 600 euro in relazione alla condizione economica degli assistiti.
4 Adi, in arrivo i fondi per il potenziamento 22,6 milioni di euro agli Ambiti territoriali per concorrere al conseguimento dell obiettivo di servizio per il 2013, inserendo il 3,5% delle persone non autosufficienti in assistenza domiciliare integrata E già stata rifinanziata nelle scorse settimane, con 22,6 milioni di euro di Fondo nazionale per la non autosufficienza la successiva annualità del II Piano sociale di Zona per tutti gli Ambiti territoriali, in modo da assicurare ai Comuni le risorse necessarie per dare prosecuzione e potenziare il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata per disabili e anziani non autosufficienti e per il potenziamento delle UVM e delle PUA, cioè della rete dei servizi per il welfare d accesso. La sfida nel 2013 è raggiungere l obiettivo di servizio di 3,5% persone non autosufficienti raggiunte dai servizi ADI. L Assessorato al Welfare ha chiesto a tutti i Comuni capofila degli Ambiti territoriali di accertare entro questo esercizio finanziario le risorse ripartite dalla Regione, in modo da poter liquidare nel corso del prossimo anno senza subire i vincoli del Patto di stabilità interno. Ecco i nuovi assegni di cura per la Sla In Puglia sono tra 300 e 400 le persone affette da sclerosi laterale amiotrofica. Il prossimo assegno prevede contributi dai 500 ai euro, in rapporto alla gravità della malattia Lo scorso 27 novembre 2012 la Cabina di Regia del Progetto Qualify-Care SLA Puglia ha licenziato le linee guida per le ASL per la concessione degli Assegni di Cura per i pazienti SLA che, a partire dal 2013, si rinnovano rispetto agli Assegni di cura già riconosciuti dalla Regione sin da febbraio Sono disponibili 6 milioni di euro per riconoscere l assegno di 500 euro sin dalla fase di prima diagnosi, per poi salire a 800 euro e a 1000 euro per le fasi successive della malattia. I pazienti affetti da SLA che già sono in condizioni di non autosufficienza almeno parziale sono circa 300, ma si può stimare che i pazienti con diagnosi certa superino le 400 unità. Domotica sociale, nel 2013 i nuovi contributi Circa 2 milioni di euro per erogare contributi economici a 500 persone non autosufficienti per soluzioni da installare presso le proprie abitazioni Sia con i progetti di vita indipendente che con ulteriori interventi mirati, come quelli assicurati dal Progetto Qualify-Care, la Regione Puglia intende sostenere con contributi economici mirati la domanda di soluzioni di domotica sociale per le persone non autosufficienti che devono poter vivere presso il proprio domicilio in condizioni di sicurezza, di monitoraggio costante, di possibile autonomia e di maggiore qualità di vita. Tra il 2010 e il 2012 con le risorse dei Fondi strutturali è stata costruita una vera e propria rete di Centri per la domotica sociale (Cercat di Cerignola, Domos di Conversano, Cat di Bitonto, Centro Ausili Irccs E. Medea Polo di Ostuni) che già operano per orientare le scelte delle famiglie per l acquisto di soluzioni domotiche dedicate. A partire dal 2013 sono disponibili circa 2 milioni di euro per erogare contributi economici a circa 500 persone non autosufficienti che abbiano una dimensione media compresa tra i 4mila e i 5mila euro. Assicurate anche quest anno le sezioni primavera Parte la terza e ultima annualità della sperimentazione regionale delle sezioni primavera con una dotazione finanziaria di circa 1 milione di euro, prioritariamente rivolta alle scuole per l infanzia statali e paritarie Parte in Puglia la terza ed ultima annualità della sperimentazione delle Sezioni primavera per l'anno scolastico con una dotazione finanziaria di euro. Il finanziamento regionale dell'attesa misura in favore dell'infanzia, deriva dall'intesa nidi 2010, cioè dal riparto della quota del Fondo per le Politiche della Famiglia a favore dei servizi socioeducativi per la prima infanzia che ha assegnato alla Regione Puglia euro, vincolati al sostegno della rete dei servizi educativi per la prima infanzia, anche innovativi e sperimentali. Per l anno scolastico , la Cabina di Regia, istituita nel 2007 e disciplinata da un protocollo tra i due assessorati regionali, welfare e istruzione e le parti sociali per il monitoraggio della sperimentazione Sezioni Primavera, che si è riunita lo scorso 8 novembre, ha deliberato di far proseguire la sperimentazione, per il terzo ed ultimo anno.
5 In Puglia le Sezioni primavera sono 189 e garantiscono posti ai bambini 0-36 mesi. Nell'ultimo anno ( ) sono state finanziate 162 per un totale di 1,25 milioni di euro, mentre 40 riescono a garantire la gestione tramite autofinanziamento. La decisione è stata assunta dalla Cabina di Regia spiega l'assessore regionale al Welfare Elena Gentile pur in considerazione dell assenza di risorse certe stanziate dal Ministero per il contributo alla gestione delle Sezioni primavera. Così, mentre il Governo Monti taglia, la Regione Puglia si impegna per mettere a regime quei servizi che in questi anni hanno garantito l'erogazione di ottime prestazioni sul territorio regionale. E in attesa che il Governo nazionale comprenda che la sperimentazione triennale delle sezioni primavera deve uscire dal lembo della straordinarietà per diventare un capitolo di bilancio delle politiche dell'infanzia, abbiamo deciso di garantirne l'attuazione anche per questo anno scolastico. La vera novità di questo anno scolastico è che a partire dal mese di gennaio 2013 anche le sezioni primavera, se attivate nell ambito di asili nido comunali e privati, beneficeranno del buono servizio di conciliazione, misura economica rivolta a sostenere la spesa delle famiglie per il pagamento delle rette di frequenza dei loro bambini per le strutture prima infanzia. E pertanto i fondi dalla Delibera regionale per le sezioni primavera sono rivolti alle Scuole per l infanzia statali e comunali e alle scuole paritarie, che non sceglieranno di accedere al sistema dei buoni servizio di conciliazione, per i quali la Regione Puglia ha già assicurato una copertura finanziaria di circa 20 milioni di euro. La nuova annualità delle sezioni primavera sarà affidata per la gestione e il monitoraggio come di consueto all Ufficio Scolastico Regionale pugliese, che ha in corso di predisposizione l apposito avviso pubblico per le strutture che vorranno richiedere il contributo in conto gestione. Nei prossimi giorni l Avviso sarà consultabile all indirizzo Sarà presentato, invece, prima della pausa natalizia, il bando rivolto alle famiglie che vorranno richiedere il contributo economico nella forma del buono servizio di conciliazione per le rette di frequenza dei propri figli in asili nido, sezioni primavera, centri ludici, ludoteche, e altri centri socioeducativi per minori a partire dal gennaio EVENTI Foggia, 14 e 15 dicembre. Al via la prima edizione del Sieb ll 14 e il 15 dicembre a Foggia si avvia la prima edizione del Sieb, presso la Fiera di Foggia. Il Sieb è il Salone internazionale dell'informatica dedicato alle tecnologie per l'informazione, la comunicazione e la formazione, nei settori dell'education e del Business, organizzato da Know K. L'Assessorato regionale al Welfare ha allestito all'interno della Fiera uno stand: uno spazio dedicato dove trovare tutti gli aggiornamenti sulle politiche regionali per la non autosufficienza e per la disabilità. Oltre ai materiali di approfondimento e divulgativi, sarà possibile incontrare il personale dell'assessorato regionale al Welfare per conoscere tutte le novità. Per conoscere il programma della due giorni foggiana e per iscriversi gratuitamente cliccare qui. Bari, 14 dicembre. La valutazione dei livelli di sussidiarietà nelle politiche del benessere dei territori Venerdì 14 dicembre, alle ore 10, nella Sala Consiliare del Comune di Bari (Corso Vittorio Emanuele II, 84) è in programma un incontro sul tema della valutazione dei livelli di sussidiarietà nelle politiche del benessere dei territori. I lavori, moderati dalla Vice Direttrice del Corriere del Mezzogiorno Maddalena Tulanti, sono introdotti dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia Antonio Castorani e dal presidente dell'ipres Nicola Di Cagno e prevedono gli interventi del Responsabile dell'area welfare dell'ipres Gianfranco Gadaleta, di Piero D'Argento dell'assessorato al Welfare della Regione Puglia, della Dirigente del Servizio Politiche Sociali, Giovanili e Femminili della Provincia di Bari Rosanna Lallone, di Anna Campioto dell'ufficio di Piano del Comune di Bari e del Referente nazionale sulla disabilità del Sindacato Medici Italiani Michele Ladisa. Le conclusioni sono affidate all Assessore al Welfare del Comune di Bari Ludovico Abbaticchio. Il programma dell'incontro è disponibile cliccando qui a questo link. Chiusura dei testi ore del 13 dicembre 2012 PugliaSocialeNews Notiziario sulle politiche per il welfare A cura dell Assessorato al Welfare Redazione: Serenella Pascali, Agenzia Redattore Sociale ( Contatti: tel fax puglia@redattoresociale.it
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