COMMENTO AL TEMA DI ECONOMIA AZIENDALE

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1 COMMENTO AL TEMA DI ECONOMIA AZIENDALE Il tema proposto risulta nell insieme non particolarmente complesso, sia per il fatto che al candidato vengono forniti tutti i dati numerici per sviluppare la traccia, sia per gli argomenti proposti che esulano dalla solita redazione di un bilancio con dati a scelta sulla base di indici predeterminati, ma si mantengono, comunque, tra le tematiche che si riescono a sviluppare più diffusamente durante l anno scolastico. L unica perplessità riguarda il fatto che nella parte obbligatoria venga richiesto al candidato di rilocalizzare i costi del centro ausiliario, calcolo di per sé non difficoltoso ma non sempre riportato nei testi scolastici. Lo stesso calcolo era già stato richiesto nel tema d esame del 2004, ma tra i punti facoltativi. PARTE OBBLIGATORIA SOLUZIONE DEL TEMA DI ECONOMIA AZIENDALE Il controllo di gestione è una delle finalità della contabilità analitica e si pone, almeno per le aziende di medie e grandi dimensioni, come un momento indispensabile per permettere di verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati dall alta direzione in sede di pianificazione strategica (efficacia), sostenendo costi adeguati (efficienza). Il C. d G., riferito di solito a un periodo di tempo annuale, richiede un insieme di strumenti tecnicocontabili (contabilità direzionale) che comprende: - la contabilità analitica a costi preventivi e consuntivi; - i budget; - il reporting. Le fasi attraverso le quali si attua il processo di controllo sono le seguenti: - fissazione degli obiettivi da raggiungere nel breve periodo (per esempio: incremento del volume delle vendite o riduzione del costo industriale); - formulazione dei budget che individuano le risorse da impegnare nell esercizio successivo in coerenza con gli obiettivi prefissati (CO.AN. a costi preventivi); - svolgimento della gestione e rilevazione dei risultati effettivi (CO.AN. a costi consuntivi); - concomitante verifica del raggiungimento degli obiettivi attraverso l analisi degli scostamenti per evidenziarne la cause (reporting) e assumere i necessari interventi correttivi (feed-back). Per esempio il reporting potrebbe evidenziare: - disfunzioni della gestione conseguenti da inefficienze del processo produttivo o dell utilizzo di risorse. - errori di pianificazione derivanti, per esempio, da variazioni intervenute nell ambiente esterno e quindi indipendenti dalla gestione. - la necessità di rivedere gli obiettivi della gestione operativa quando non risultino in sintonia con quelli fissati in sede di pianificazione strategica. CASO ALFA SPA a. Si suppone di rilocalizzare i costi del centro ausiliario nei reparti di lavorazione A, B, C, in base alle ore di manodopera diretta impiegata negli stessi. Altri criteri che potevano essere adottati sono per es. i Kw consumati nei reparti o più semplicemente la quantità di prodotto lavorata dal singolo reparto. Le ore totali di manodopera diretta si ricavano dalla traccia ipotizzando per es. un costo orario medio di 15 euro ( :15= ca.) Poiché le tre commesse non subiscono lo stesso processo produttivo si suppone per es. la seguente ripartizione:

2 REP. A REP. B REP. C TOTALE Pertanto: x = euro Costi rilocalizzati in A : = x = euro Costi rilocalizzati in B x = euro Costi rilocalizzati in C b. Il calcolo del c. industriale presuppone innanzitutto alcune ipotesi per la determinazione del costo primo. La traccia fornisce il costo totale relativo sia alle materie prime che alla manodopera diretta, entrambi si suppongono direttamente proporzionali alle quantità prodotte dalle tre commesse secondo le seguenti ipotesi: COMMESSA 1 COMMESSA 2 COMMESSA 3 Materia prima a x1euro= x1euro= x1euro= Materia prima b x1,5euro= x1,5euro= Materia prima c x2euro= x2euro= TOTALE euro euro euro Manodopera diretta hx15euro= euro hx15euro= hx15euro= euro Dopo aver rilocalizzato i costi del centro ausiliario nei reparti produttivi A, C, B (vedasi punto a), per determinare il costo industriale di ciascuna commessa occorre imputare imputare i costi dei singoli centri produttivi alle commesse da ciascuno lavorate: sulla base della mappa fornita dalla traccia A lavora le commesse 1 e 2, B tutte e tre e C le commesse 1 e 3. Il criterio di riparto che si ipotizza è quello più comunemente adottato del costo primo, secondo i calcoli riportati nella seguente tabella:

3 Centro di costo ausiliario Centro di costo A Centro di costo B Centro di costo C Commessa 1 (12.000) Commessa 2 (8.500) Commessa 3 (15.000) TOTALE (35.500) Costi diretti Materie prime Manodopera Costo Primo Costi indiretti Materie sussid Manod. ind Altri costi Manutenz Totali Totale c. indir Costo ind.le Costo ind unit 108,82 77,57 92,99

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5 c. Ipotizzando una situazione patrimoniale equilibrata e considerando i vincoli posti dalla traccia si ricostruiscono lo Stato Patrimoniale sintetico riclassificato secondo i criteri finanziari e lo schema sintetico civilistico seguenti: IMPIEGHI S.P. AL 31/12/2008 FONTI Immobilizzazioni nette Attivo Circolante P.N Passività consolidate Passività correnti TOTALE IMPIEGHI TOTALE FONTI ATTIVITA S.P. AL 31/12/2008 PASSIVITA B) Immobilizzazioni I Imm. Immateriali II Imm. Materiali C) Attivo Circolante I Rimanenze II Crediti IV Disp. Liquide A) Patrimonio Netto C) T.F.R D) Debiti E) Ratei e risconti D) Ratei e risconti Ipotizzando un indice di rotazione degli impieghi di ca. 1,5, la presenza di minusvalenze straordinarie e un carico fiscale del 45% ca. si redige il seguente schema di Conto Economico sintetico:

6 C.E. esercizio 2008 A) Valore della Produzione 1) Ricavi delle vendite ) Variazione delle rimanenze di prodotti finiti Totale A) B) Costi della Produzione Differenza A-B C) Proventi e oneri finanziari E) Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Utile dell esercizio Punto 1. Si presentano, di seguito, i budget richiesti dal tema per l esercizio 2009 rispettando il vincolo dell incremento delle vendite; inoltre considerato che le tre commesse, di cui alla parte obbligatoria, sono state avviate nel secondo semestre dell esercizio 2008 si ipotizza la commercializzazione di altri due prodotti. BUDGET DELLE VE DITE 2009 PRODOTTI QUANTITA PREZZO RICAVO X Y Z XX YY TOTALE BUDGET DELLA PRODUZIO E 2009 PRODOTTI QTA VENDUTE E.I. R.F. QTA PRODOTTE X Y Z XX YY

7 BUDGET I VESTIME TI 2009 INVESTIMENTI PROGRAMMATI Nuovo impianto Nuovi macchinari Nuovo Software Industriale TOTALE IMPORTO BUDGET ECO OMICO 2009 A) Valore della Produzione 1) Ricavi delle vendite ) Variazione delle rimanenze di prodotti finiti Totale A) B) Costi della Produzione Differenza A-B C) Proventi e oneri finanziari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Utile dell esercizio Punto 2. Si limita lo sviluppo dei prospetti della Nota Integrativa alla più significativa categoria delle immobilizzazioni materiali e ai crediti/debiti sinteticamente indicati. Per il TFR si adottano le seguenti ipotesi semplificatrici: nessun dipendente ha aderito ai fondi pensione e non vi sono state movimentazioni nell organico durante l esercizio; inoltre, ipotizzando un numero di dipendenti superiore a 50, l incremento del debito tfr è da riferire solo alla rivalutazione delle quote pregresse.

8 NOTA INTEGRATIVA IMPIA TI C. STORICO F. AMM. VAL. RESIDUO Valore all 1/1/ Acquisizioni Dismissioni Ammortamento 15% Valore al 31/12/ PATRIMO IO ETTO CS RIS. LEGALE RIS STRAORD. UTILE TOTALE Val al 01/01/ Aumento CS Riparto utile Utile d es Val al 31/12/ CREDITI/DEBITI Val al 01/01/ Incremento Val al 31/12/ TRATTAME TO FI E RAPPORTO Val al 01/01/ Rivalutazione debito pregresso Val al 31/12/ Punto 3. Lo Stato Patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari è già stato esposto nello sviluppo del punto obbligatorio c.

9 A ALISI PER I DICI E MARGI I Quoziente di disponibilità 1,72 Capitale Circolante Netto Quoziente di liquidità 1,36 Margine di tesoreria Indice di rigidità degli impieghi 50% Leverage 1,81 Indice di autocopertura delle immobilizzazioni 1,10 Margine di struttura essenziale Dall analisi dei principali indici finanziari e patrimoniali proposti si evidenzia che proposti si evidenzia che l azienda presenta una struttura, per forza di cose rigida ma equilibrata e una situazione finanziaria più che soddisfacente, essendo in grado si assolvere i propri impegni a breve senza dover ricorrere allo smobilizzo del magazzino. Per poter fornire un commento più approfondito bisognerebbe conoscere i valori dell esercizio precedente e quindi disporre dell evoluzione temporale degli indici considerati. Prof.ssa Nadia Grigoli Insegnante di Economia Aziendale dell ITCS E. Montale Prof. Francesco Calautti Insegnante di Economia Aziendale AS.FOR. Genova