DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

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1 N 30 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: COMUNICAZIONI, INTERPELLANZE, INTERROGAZIONI, MOZIONI. Oggi trenta del mese di maggio dell anno duemilaotto, alle ore 21:00, su invito del Sindaco contenente l ordine del giorno dell argomento da trattare in adunanza straordinaria, come previsto dall art.11 dello Statuto comunale, si è riunito il Consiglio comunale nelle persone dei seguenti Consiglieri: PRESENTE ASSENTE CIAPPONI GIACOMO Sì == RAPELLA ALBA Sì == MONTI MAURO Sì == BONGIO FRANCESCO Sì == SUTTI LUCA == Sì PANIGA FLAVIO Sì == DEL BARBA MAURO == Sì ANGELINI GIULIO Sì == GAVAZZI ALBERTO == Sì CIAPPONI STEFANO Sì == BERTOLA MAURO Sì == PEYRONEL GIANFRANCO Sì == CAVALLI DANIELA Sì == ORSINGHER ENZO Sì == CAROI GIULIANO Sì == PAROLINI TIZIANA == Sì ROVEDATTI ANGELO Sì == CAMPANELLA EMILIO == Sì MARCHESINI ENRICO Sì == RUGGERI ANDREA Sì == BIANCHINI MARZIO Sì == TOTALI 16 5 E presente l Assessore non facente parte del Consiglio Comunale Cristina Pinciroli, ai sensi dell art.11, 4 comma, dello Statuto. Partecipa il Segretario comunale DOTT. MARTINO DELLA TORRE

2 Il Sig. Sindaco Presidente, constatata la legalità dell adunanza per aver adempiuto a tutte le formalità previste dallo Statuto (art.11), riconosciuto legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio comunale a trattare la pratica segnata all ordine del giorno. Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento entra in sala il Cons. Sutti, pertanto risultano presenti n 17 Consiglieri. IL CONSIGLIO COMUNALE Ha ascoltato e dibattuto le seguenti comunicazioni, interpellanze, interrogazioni, mozioni: Sindaco: Prima di passare alla parte delle interpellanze, ho due comunicazioni da fare al Consiglio, sulle quali poi, se il Consiglio lo ritiene, credo che sarà opportuno eventualmente lasciare spazio ad interventi dei capi-gruppo o dei Consiglieri. La prima riguarda la comunicazione circa la situazione dello stabilimento Riello a Morbegno. Sappiamo tutti che lo stabilimento Riello viene in Valtellina anche grazie ad alcuni favori che la Legge Valtellina dà. Al Gruppo CCM, oggi Riello, viene dato uno dei lotti più grandi e significativi dell intera Area Industriale e soprattutto per i primi anni il Gruppo Riello in effetti riesce ad assorbire moltissima manodopera, sia dal punto di vista di manodopera con contratti a tempo indeterminato sia stagionali. Purtroppo, l abbiamo letto sui giornali, ultimamente sono iniziati dei segnali di difficoltà del settore caldaie del Gruppo Riello. In particolare in questa stessa sede abbiamo ricevuto due venerdì fa i rappresentanti sindacali e anche una ampia delegazione della fabbrica, erano più di 50 tra operai e impiegati, e presenti c erano anche i rappresentanti sindacali di Lecco. La vicenda si può riassumere così: fino a febbraio non trapela dal Gruppo Riello nessuna notizia di situazioni di crisi, anzi c è anche una lettera che lo stesso Presidente della Riello manda ai dipendenti in cui tutto sommato traspare una situazione di salute e di possibile crescita della stessa fabbrica, invece pochi giorni fa, a fine aprile, inizio di maggio, arriva una lettera che in particolare riguarda lo stabilimento di Lecco e non lo stabilimento di Morbegno, su questo bisogna essere precisi, con cui il Gruppo Riello chiede il licenziamento di 148 unità a Lecco, proponendo anche il trasferimento di 35 unità in quel di Morbegno. E chiaro che una notizia di questo tipo ha creato allarme non solo a Lecco ma anche di ripercussione a Morbegno, nonostante che all incontro al quale ho partecipato in Regione la settimana scorsa lo stesso Gruppo Riello ha rassicurato lo stabilimento di Morbegno dicendo che non sono previsti interventi di tagli strutturali sullo stabilimento di Morbegno. Purtroppo però la situazione non è rassicurante, lo stabilimento di Morbegno ha ridotto in maniera progressiva il numero dei dipendenti passando da più di 300 ai 200 attuali, negli ultimi sei anni di fatto non ha più sostituito il personale che il normale turn over ha cessato di lavorare, sono segnalate solo sei assunzioni negli ultimi sei anni con contratti a tempo indeterminato e anche lo stesso dato occupazionale degli stagionali è andato via via diminuendo. Abbiamo una perdita di più di 200 posti di lavoro, questo nella situazione del Gruppo di Morbegno, con una riduzione progressiva della produzione di caldaie, dal 2000 ad oggi la produzione è decisamente diminuita, anche perché nel frattempo il Gruppo Riello ha fatto un operazione all estero andando a costruire una nuova fabbrica in Polonia e proprio questa nuova fabbrica di fatto negli anni ha superato, per quanto riguarda la produzione di caldaie, i due stabilimenti di Morbegno e di Lecco. Riello sostiene che la crisi attuale non è una crisi dell intero gruppo, non è una crisi finanziaria, su questo abbiamo potuto sentire opinioni diverse, gli stessi rappresentanti della Riello in Regione hanno ritenuto di non rispondere a questo tipo di richiesta dei Consiglieri Regionali sullo stato finanziario dell azienda, ha definito solamente questa politica di licenziamento legata al cambio del mercato, alla diminuzione della vendita in

3 generale delle caldaie che avviene oggi nel mondo, che non colpisce solo il Gruppo Riello ma tutti gli altri produttori di caldaie, legate anche alle nuove politiche ambientali energetiche ed a una fase di crisi del sistema immobiliare. Queste sono le spiegazioni, da qui la richiesta di procedere ai licenziamenti. Come ci siamo mossi? Vi dicevo prima che venerdì abbiamo ricevuto la delegazione sindacale e abbiamo con loro discusso sul da farsi e abbiamo creato un tavolo istituzionale che è formato dal Comune di Morbegno, in rappresentanza degli altri Comuni del Mandamento devo dire che in un rapido tam tam che avevamo fatto da giovedì a venerdì in questa sala erano presenti diversi rappresentanti delle Amministrazioni locali dall Amministrazione Provinciale di Sondrio, che vi ha aderito con la figura dell Ass. Sertori, e dal Presidente della Comunità Montana di Morbegno Passamonti, che poi è stato sostituito per delega dall Ass. Ciapponi, e questo gruppo poi è formato anche dai rappresentanti sindacali, sia delle RSU interne che delle sigle sindacali. Questo tavolo ha due obiettivi: uno è quello di tenere monitorata la situazione e partecipare alle fasi istituzionali che oggi sono in itinere e soprattutto aprire un tavolo con Riello per capire le reali volontà e il futuro dello stabilimento di Morbegno. In questa fase si è deciso, nonostante l intervento riguardi in maniera specifica lo stabilimento di Lecco, di partecipare attivamente anche a questa fase di incontri. Siamo stati sollecitati dall Amministrazione Provinciale di Lecco, che funge da coordinatore delle istituzioni del lecchese, insieme al Comune e insieme ad altri enti, per cui abbiamo partecipato giovedì scorso in Regione, Sala del Consiglio, nell adunanza della Commissione Quarta Consiliare che è la Commissione delle attività produttive. A questa Commissione ho partecipato io per conto dei Comuni, è venuto poi l Ass. Ciapponi per la Comunità Montana e la Provincia ha delegato un Dirigente il Dott. Evaristo Pini. A questo incontro ha partecipato anche il Consigliere Regionale Bordoni, poi chiaramente era presente tutta l ampia delegazione di Lecco con i vari rappresentanti. In quella sede devo dire che ci sono stati due risultati che ritengo positivi e invece uno negativo: i due risultati positivi sono stati che i Consiglieri Regionali hanno tutti, in maniera ben precisa, capito quella che è la situazione drammatica del Gruppo Riello di Lecco e Morbegno, si sono fatti promotori di una richiesta a Riello di congelare momentaneamente i 148 licenziamenti per aprire la fase di trattativa e quindi capire cosa si deve fare. E stata attivata da parte della Commissione Regionale l unità di crisi della Regione, che non so bene da chi è composta comunque è un gruppo di lavoro che viene attivato in situazioni di difficoltà nelle politiche del lavoro, ed è stato poi richiesto un intervento del Ministro del Lavoro a Roma. Credo che questi sono stati, dal mio punto di vista, dei segnali positivi. Negativa è stata invece la chiusura molto rigida dell azienda la quale non ha risposto a nessuna delle domande poste dai Consiglieri circa la situazione finanziaria, circa le politiche di sviluppo aziendale, nuovi settori dal solare a quant altro, ha mantenuto un atteggiamento molto di chiusura e davanti alla richiesta di sospendere le procedure di licenziamento per aprire il tavolo i delegati presenti dell azienda hanno detto che non potevano aderire a questa richiesta, quindi questo è stato un momento decisamente negativo. L ultima informazione che dò, mi è arrivata proprio stamattina via fax, è la convocazione a Roma presso il Ministero, non so chi ci incontrerà, ad un incontro che è stato organizzato sempre dal gruppo della Provincia di Lecco, che ha chiesto anche la nostra partecipazione. Ad inizio della settimana prossima sentirò gli altri componenti del tavolo istituzionale per decidere chi della Provincia di Sondrio e delle varie istituzioni parteciperà a questo incontro. Credo che sia fondamentale in questa fase che le istituzioni, anche locali, siano presenti. Qualcuno dice che è inutile farlo perché tanto l azienda dice, però credo che tenere costantemente monitorata la situazione sia un obbligo da parte nostra. Questo era per portarvi a conoscenza della situazione e dei passaggi che sono stati fatti, è chiaro che contemporaneamente esprimere per quanto riguarda il Consiglio comunale e la Giunta che presiedo la massima attenzione ad un problema molto importante perché

4 sappiamo quanto di occupazione giovanile e femminile il gruppo Riello fa e quindi anche questa contrazione ormai costante delle possibilità di lavoro in un momento sicuramente difficile del sistema Valtellina, vista anche la nostra fragilità industriale e artigianale, credo che non possa non preoccuparci e quindi dobbiamo fare il possibile. Ho dimenticato solamente di dire che al primo tavolo di riunione era presente anche il Presidente del Consorzio dell Area Industriale Dott. Pasina. Il mio impegno è innanzi tutto tenere aperto questo tavolo, perché in questo momento il tavolo viene gestito a livello del Comune di Morbegno, ma anche quello di tenere informato il Consiglio. E chiaro che se ci sono interventi o anche suggerimenti o altri dati da mettere in comune questa è la sede opportuna. Ciapponi Stefano: Quello che ci ha adesso raccontato il Sindaco, per quanto mi riguarda ha la necessità forse di qualche riflessione. La prima è che sicuramente in così breve tempo riuscire ad ottenere una risposta così unita da parte di tutte le istituzioni che si sono presentate in sala Giunta la scorsa settimana, dove erano presenti due Province, una serie di rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, la Comunità Montana, è sicuramente un segno di grande attenzione e l Amministrazione comunale di Morbegno sicuramente non potrà abbassare questo alto livello di attenzione su questo problema. Le altre riflessioni, che sono emerse anche durante questi incontri sia con le rappresentanze sindacali, sia anche a livello istituzionale, è che comunque a fronte di un impoverimento progressivo della capacità produttiva dello stabilimento di Lecco e di Morbegno, si evidenzia un notevole aumento della produttività in Polonia nel nuovo stabilimento aperto dalla Riello. Le difficoltà che vengono presentate sono quelle di un calo di mercato, che forse andava valutato nel tempo trascorso, negli anni passati, tuttavia sono anche convinto che il territorio di Morbegno ha le capacità di poter rispondere anche in maniera positiva a quello che può essere questo nuovo mercato che si apre nel rispetto di quello che sono le fonti rinnovabili e uno sviluppo sostenibile. L Amministrazione Comunale ha lanciato il Progetto Morbegno 2020, la società civile del territorio ha risposto positivamente, credo che anche questa possa essere una carta che debba essere presentata alla proprietà Riello per far presente che questo territorio ha le capacità e ha le potenzialità di poter eventualmente riconvertirsi, se questa sarà la direzione dell azienda. L altra riflessione è che comunque, come diceva il Sindaco, l azienda Riello si è impiantata nella Zona Industriale, su un lotto importante, ha lavorato molto bene soprattutto nei primi anni, risolvendo anche qualche problema di occupazione di persone con difficoltà, tuttavia c è anche da riconoscere che però l azienda Riello ha usufruito sia di quelli che sono i benefici della Legge Valtellina, ma ha anche usufruito di gran parte di occupazione in mobilità che arrivava da altre situazioni di chiusura locali, ma soprattutto, e questo secondo me è il valore aggiunto, ha usufruito di gran parte della forza lavoro che era il meglio dei diplomati di allora, di quando l azienda Riello ha aperto, le energie che i dipendenti di allora, che sono ancora i dipendenti di adesso in parte, hanno messo nell attività dell azienda, nella capacità produttiva credo che non possa essere disconosciuta dalla proprietà dell azienda e anche questo deve essere un riconoscimento che il territorio si aspetta. Caroi: La prima riflessione che mi viene in mente di fronte ad una comunicazione così importante, dal tono piuttosto grave fatta dal Sindaco, comunicazione che peraltro è da tempo che compare sugli organi di stampa di una situazione di un certo tipo, è quella che va verso le famiglie che così hanno sulla testa la mannaia di un posto di lavoro a breve o a medio termine. La nostra solidarietà in questo senso deve essere totale, non solo esprimendo un sentimento, pur umano che sia, ma sempre un sentimento, attivandoci, ciascuno al proprio

5 livello, ciascuno con le proprie possibilità, affinché le cose possano trovare una giusta soluzione e una soluzione che vada in una certa direzione. Parlare di impoverimento progressivo della produttività degli stabilimenti di Morbegno e di Lecco rispetto ad uno stabilimento realizzato in Polonia, mi sembra ingiusto nei confronti di chi ha lavorato lì per tanti anni e per tanti anni ha messo sul mercato un certo tipo di prodotto di una certa valenza e di una certa importanza. Forse, e qui è un problema più all interno della società Riello che di altri, bisognava accorgersi un attimo prima che il mercato sta cambiando, le energie stanno diventando sempre più alternative e pertanto anche i prodotti per produrre energia e per lo sfruttamento dell energia dovevano essere diversi e andavano piazzati con le idee giuste, al momento forse più opportuno e un po più anticipato. D altro canto anche le recenti fonti alternative che sono state scelte da noi, impiantate sul territorio dell area industriale del morbegnese non sono andate sicuramente a favore di questa non produttività o quanto meno di un mercato che non è più come quello di qualche anno fa. Ritornando sul discorso occupazionale, che comunque con i tempi che corrono è decisamente importante a livello familiare, ribadisco la necessità di essere il più possibile vicino in termini operativi a queste famiglie affinché, specialmente laddove ci sono delle famiglie giovani che devono programmare a medio o a lungo termine un percorso di vita e di sostentamento per un capo-famiglia per tutta la famiglia, possano andare incontro a momenti magari migliori di quelli che stanno correndo adesso. Pertanto l impegno che ha profuso il Sindaco, unitamente a tutti gli altri amministratori locali a livello di Comuni limitrofi, a livello di Comunità Montana e a livello di Provincia, trova il mio plauso e quindi forza, cerchiamo di trovare delle soluzioni più idonee al problema, che comunque non sarà di una soluzione molto ma molto facile. Sindaco: Passo alla seconda comunicazione che riguarda un tema che in questa sede è già stato trattato, se non ricordo male, in seguito ad una interrogazione posta dal capo-gruppo Ruggeri: la questione della dismissione della linea elettrica della Ferrovia. Presento il tema leggendo il verbale che è stato sottoscritto in data 19 maggio presso il Comune di Morbegno. Eravamo presenti per l Amministrazione comunale, il sottoscritto, l Assessore ai Lavori Pubblici, l Ing. Ricciardini, Responsabile dell Area Tecnico-ambientale, per Rete Ferrovia Italia l Ing. Ferdinando Tamburino, Dirigente RFI Direzione Compartimentale Infrastrutture di Milano, il P.I. Ivo Cappelli, Funzionario di RFI e il P.I. Pierangelo Alietti di RFI. Assisteva il Segretario comunale Dott. Martino Della Torre, con funzione di consulenza giuridica e verbalizzazione. L incontro era stato richiesto in maniera urgente dall Amministrazione comunale di Morbegno per l aggravarsi della situazione legata al mancato impegno di RFI di procedere nei tempi e secondo gli accordi presi in passato nelle diverse riunioni fatte per arrivare alla dismissione, da un punto di vista elettrico, della linea in una prima fase e successivamente anche alla rimozione della linea stessa, cavi e pali, dal nostro territorio, e terza fase successiva, dove eventualmente il Comune lo avesse voluto e i cittadini interessati lo avessero voluto, quella della richiesta di eliminazione della servitù, che è una servitù perenne che è posta sui terreni oggi occupati dalla linea. Siccome purtroppo le diverse ipotesi di lavoro fatte, i diversi incontri non erano serviti a nulla, abbiamo avuto un peggioramento del rapporto con due immobiliari che si trovavano penalizzate nel procedere all esecuzione dei loro lavori nel P.A. Bona Lombarda, questo aveva portato da parte loro ad una prima richiesta di intervento del Tribunale civile e successivamente la richiesta, in seguito alla nostra reazione rispetto alla sentenza del Tribunale abbiamo portato la decisione al TAR, e quindi si era avviato un contenzioso: Il Sindaco introduce l argomento posto in trattazione e ricorda le relazioni intercorse negli anni passati tra l Amministrazione comunale e RFI al fine di giungere alla rimozione della linea primaria 66 KW Delebio-Morbegno che impedisce l edificazione di alcuni fabbricati all interno del P.A. denominato di Via Bona Lombarda.

6 Ricorda che la situazione non ancora risolta, nonostante specifiche assunzioni di impegno da parte di RFI, ha provocato un contenzioso tra Comune e due società immobiliari, che stanno operando all interno del suddetto P.A., nell ambito del quale il TAR per la Lombardia in data 7 maggio 2008 ha pronunciato una ordinanza che assegna al Comune il termine di 90 giorni per assumere le iniziative e le determinazioni operative e/o propulsive idonee a rendere edificabile il lotto. Il Sindaco conclude invitando i rappresentanti di RFI ad intervenire in linea con quanto richiesto dal Giudice. Il rappresentate di RFI Ing. Tamburino riconosce che quanto detto dal Sindaco in relazione agli accordi intercorsi in passato tra Comune e RFI e alla ricostruzione della situazione riguardante le varie linee elettriche coinvolte nell operazione è rispondente ai fatti. Riconosce inoltre che la proposta originaria di alzare la linea intervenendo sui tralicci non è più rispondente allo stato dell arte. L Ing. Tamburino riferisce infatti che la convenzione con ENEL, sottoscritta nell ottobre 2006, è stata restituita nel corso del mese di marzo Per i non addetti, si tratta della convenzione attraverso la quale ENEL Terna dà la corrente elettrica alla cabina di Castione, che deve essere messa in operatività e una volta che la cabina è in esercizio insieme a quella già operativa sul territorio di Piantedo, permetterà la dismissione definitiva della linea elettrica. L Ing. Tamburino comunica quindi che dallo scorso mese di marzo ci si è venuti a trovare nelle condizioni di svolgere le attività propedeutiche per addivenire alla dismissione della linea. Qui vengono elencati sette passaggi che hanno determinate scadenze, vi leggo solo la conclusione: Attestazione linea primaria su palo Delebio al 20 agosto Conclusivamente la linea potrà essere dismessa a partire dal 20 agosto L Amministrazione ritiene soddisfacente quanto assunto come impegno da parte dei rappresentanti di RFI. L atto viene sottoscritto da ambo le parti. Successivamente, su nostra richiesta, viene inviata su carta intestata di RFI questa nota: Come richiesto, si confermano gli impegni assunti nel corso della riunione del 19 maggio relativi alla dismissione della tratta di elettrodotto 66 KW Delebio-Morbegno con oneri a nostro carico. Firmato Ing. Tamburino. Pertanto da una parte questo atto credo che ci tranquillizzi rispetto alla richiesta del TAR che dava 90 giorni di tempo al Comune per andare a delineare il percorso. Noi abbiamo già trasmesso la pratica al nostro avvocato, vuol dire che nel giro di 100 giorni, perché il 20 agosto è leggermente più in là dei 90 giorni, ma di fatto non solo abbiamo delineato ma sarà resa la linea inefficace, quindi questo permetterà di rispondere alle esigenze dell immobiliare che potrà procedere alla costruzione. Secondo aspetto che ritengo importante da comunicare è che finalmente, almeno stando agli impegni presi, questa linea potrà essere definitivamente mandata in pensione e quindi RFI ci ha già promesso che ha messo in bilancio la rimozione dei pali e quindi anche la restituzione al Comune di una fetta di territorio, credo che questa linea, l abbiamo visto tutti, non solo dal punto di vista elettromagnetico è importante, vista la tipologia della corrente, ma è impattante da un punto di vista visivo. Questo era per chiudere, almeno per quanto riguardava il Consiglio, questa vicenda e aggiungo solo l ultima nota, anche questa credo significativa: in un incontro fatto in Regione il 26 maggio, quindi la settimana scorsa, al quale abbiamo partecipato io e l Assessore, abbiamo chiesto la mediazione al Settore Infrastrutture Ferroviarie della Regione Lombardia, che è guidato dall Ing. Cesca, a noi noto perché è l ingegnere che ha seguito tutta vicenda della superstrada, è stato trasferito a questo ufficio, abbiamo chiesto di fare una mediazione con RFI in quanto abbiamo l obiettivo dell acquisto del parcheggio di via Ghislanzoni e dell area di via Martinelli, acquisto che dal Comune è stato richiesto

7 già da nove anni ma che per le varie vicende delle Ferrovie non si è mai arrivati ad una conclusione. Oggi abbiamo chiesto di poter definire la proprietà, di poterla comperare come Comune in quanto in questo modo potremo fare degli interventi sul parcheggio stesso. Abbiamo ancora chiesto anche la possibilità di valutare il prolungamento del marciapiede ferroviario dentro la Ferrovia che costeggia il primo binario in modo tale da creare quel passaggio, di cui avevamo già parlato, direttamente dal parcheggio al binario che renderebbe decisamente più agevole anche l utilizzo del parcheggio stesso da parte degli utenti, perché potrebbero in questo modo abbreviare il percorso. Ruggeri: Innanzi tutto grazie per la risposta e il gruppo chiedeva se fosse possibile avere una copia del verbale anche non immediatamente ma nel giro di pochi giorni, magari tramite il messo o quanto meno mi fate una telefonata e vengo a prendere io la copia. Eventuali e ulteriori considerazioni le faremo nel momento in cui valutiamo il verbale, di cui il Sindaco comunque ci ha già informato, dopo di chè vediamo un po il da farsi. Comunque sia, intanto grazie. Sindaco: Chiudo la parte delle comunicazioni chiedendo scusa al Consiglio se sono stato particolarmente lungo, ma mi sembravano due tematiche importanti. Lascio ai Consiglieri lo spazio per le interpellanze. Ruggeri: Faccio una premessa rapidissima: l interrogazione che stiamo per porre era riferita anche all Ass. Gavazzi ma in questo caso, non essendo presente, per correttezza istituzionale sospendiamo la parte relativa all Assessore in questione. Intendiamo rivolgere la nostra interrogazione alla Giunta e in particolare all Assessore ai LL.PP., in questo caso escludo Gavazzi per quanto detto precedentemente. Da qualche giorno è stato aperto un nuovo scavo nella zona centrale della via Vanoni al fine di giungere all allargamento del marciapiede che insiste sul lato sud. Da quando siedo in questi banchi personalmente non ricordo quanti interventi siano insistiti sulla via Vanoni, tre, quattro, forse di più: il passaggio del teleriscaldamento, il rifacimento del lato all incrocio con lo sbocco della via Faedo, i passaggi pedonali rialzati, attualmente mi sovvengono questi e non altri. Questo ultimo intervento di allargamento del marciapiede ci ha fatto sorgere alcune valutazioni, quelle che, senza assurgere a soloni della situazione, si chiede il cittadino medio. In primis: restringendo la sede stradale che succederà quando si incontreranno due mezzi pesanti e/o ingombranti, ponendo un esempio due bus, un bus e un camion ecc.? E a due sensi di marcia o a uno solo? Ci verrà risposto che innanzi tutto si limiterebbe la sosta non autorizzata delle vettura, cosa sulla quale peraltro la Vigilanza comunale ha sempre svolto il suo dovere in termini di multe, una delle tante che compongono la voce a bilancio di 200 mila e più euro. Ci verrà risposto che urbanisticamente sarà di gran lunga migliorativa. Certo, e questa è una considerazione molto semplice, che a ridosso dello scempio di rotonda che si trova di fianco ottenere dei miglioramenti mi sembra una cosa a dir poco semplice. Ci verrà risposto che verranno messi in sicurezza in maniera ulteriore i pedoni: io lo ribadisco, e me ne assumo la piena responsabilità, i morbegnesi sfruttano ben poco i marciapiedi e quindi ci chiediamo se fosse così necessario. Quest ora, in secundis, non poteva nell eventualità essere valutata tempisticamente al tempo della posa dei tubi del teleriscaldamento? Si faceva un lavoro in un unica tranche in modo da ridurre il disagio che la chiusura di una sola o addirittura entrambe le corsie della Vanoni crea agli utenti. A nome del gruppo che rappresento non vedo con sfavore la chiusura definitiva del centro storico al passaggio veicolare, ma prima di tutto questo, prima di addivenire a miglioramenti che sicuramente non sono gratuiti ma gravano sulle nostre casse, sarebbe opportuno valutare un nuovo Piano del traffico, attendere certamente la famosa strada a scorrimento veloce che permetta l alleggerimento con il by pass del Comune. Qualunque sia la risposta ai nostri quesiti e perplessità, al di là delle

8 scelte che, come sappiamo tutti, sono vostre, in poche parole ciò che il cittadino chiede è semplicemente di programmare con criterio e ponderatezza impiegando al meglio i nostri soldi. Bongio: Via Vanoni: stiamo facendo nient altro che quel famoso progetto, i famosi PICS relativi al Commercio, che erano poi stati negati al Comune di Morbegno. Il problema di intervenire con il teleriscaldamento e quindi anche con l allargamento di questi marciapiedi non è stato possibili farli contemporaneamente. Perché? Perché io poi continuo a ripeterlo, ma il discorso di aver fatto delle enormi sezioni di scavo per la posa del teleriscaldamento permette quindi l assestamento, fare delle opere definitive vorrebbe dire rischiare di buttar via dei soldi. Il problema si risolve nel senso che nella nostra convenzione, quella approvata dal Consiglio credo anche all unanimità, si parlava di sistemazione definitiva. In poche parole il discorso non riguarda più comunque solo il marciapiede lato sud ma tutta la via Vanoni, verranno fatti degli attraversamenti, verranno migliorate quelle che sono le barriere architettoniche, verrà fatto anche dell arredo urbano e quindi dovrebbe abbellire, speriamo definitivamente, il discorso della via Vanoni. L intervento non è tutto a carico del Comune di Morbegno, la SEM interviene sui lavori di ripristino perché è dovuto. L impegno del Comune si aggira grosso modo sui 60 mila euro con le spese generali che servono sia per la fase della installazione dell impianto di illuminazione definitivo, l adeguamento dei marciapiedi che, come sapete, ci sono dei tratti che sono alquanto stretti perchè ci sono dei passaggi anche di un metro, vengono migliorati notevolmente. L arredo urbano: verranno messe a dimora, non molte a dir la verità, quattro o cinque panche, delle panchine, verrà resa vivibile sicuramente la via Vanoni definitivamente. Quindi non è che il Comune si è inventato niente di particolare, mi dispiace che non ci sia l Arch. Gavazzi, perché è stato quello che ha curato la progettazione, però questo progetto era stato illustrato anche nelle varie fasi istituzionali, sicuramente due anni fa sia nella Commissione Territorio che anche in un Assemblea pubblica, mi ricordo. Il discorso della larghezza è adeguata, non è che ci siamo inventati niente, perché i sei metri è in conformità a quello che è il Decreto Ministeriale 2002 che dice nell ambito del tessuto urbano la sezione minima deve essere quella. Sicuramente abbiamo tenuto la misura minima di sei metri ma questo per favorire la larghezza dei marciapiedi, non potevamo fare a scaletta in certi posti viene un marciapiede di 2 metri e mezzo e altri dover ridurli, ma c è stata una certa continuità. Quindi, secondo me, sicuramente non è che si poteva fare diversamente da quello che abbiamo fatto. Abbiamo lasciato passare un anno dopo i lavori del teleriscaldamento, abbiamo approfittato per fare ancora qualche lavorazione dovuta a degli allacciamenti idraulici a privati, è stato fatto in modo, almeno si spera, di essere un lavoro veramente definitivo per la via Vanoni. Ruggeri: Innanzi tutto è doveroso in ringraziamento per la risposta. Io chiudo le considerazioni dicendo questo: la risposta non è tanto dovuta a me in quanto suo interlocutore ma è una risposta che va data alla cittadinanza. La risposta sulla tempistica in quanto debba essere lasciato posare l intervento del teleriscaldamento, sono tutte questioni tecniche. Il problema che rimane fondamentale è quello del cittadino comune ed è il segno che vuole lasciare questa interrogazione, ovvero il cittadino medio, l utente della Vanoni è stanco per una serie di questioni che non riguardano il lavoro in sé, inserito nel contesto Vanoni, ma inserito nel contesto Morbegno. I lavori che vanno a intervenire su zone nevralgiche della città devono essere, a modo di vedere del mio gruppo ma raccogliendo le voci che ci sono per strada, ponderati con maggiore attenzione proprio perché bloccare le arterie principali della città, con la situazione attuale viabilistica, diventa difficilmente sostenibile. Io attualmente, raccogliendo quello che l Ass. Pinciroli diceva una volta, di girare in bicicletta per Morbegno, giro a piedi, il mio lavoro non me lo permette molte volte perché mi devo spostare, a volte mi devo spostare nel tessuto cittadino e a volte devo spostarmi fuori: è

9 un autentico calvario. E quindi, al di là della risposta tecnica, che io accetto come capogruppo come portatore di questa interrogazione, è la ponderatezza nella tempistica degli interventi sul tessuto cittadino nelle zone principali della città che, secondo noi, non funzionano proprio perché creano dei disagi all utenza non indifferenti. Comunque grazie della risposta. Rovedatti: Non andrò a rimorchio, perché non è bello, su un interrogazione fatta da un collega Consigliere capo-gruppo, visto e considerato che l ho già detto, addirittura un mio comunicato è arrivato anche in una Commissione Territorio. Direi che più che i lavori della via Vanoni attuali mi dà un po la sensazione che sono troppo in anticipo questi lavori, perché la via Vanoni è ancora una strada a scorrimento non direi veloce ma sicuramente non è ancora quel salotto che Morbegno meriterebbe, ma più che altro la preoccupazione non è neanche tanto per il restringimento della strada perché direi che i pedoni, io sono sempre stato uno dei paladini, vanno tutelati in primis. Io mi sono permesso di capire un attimo la tempistica, che è stata riportata benissimo anche da Ruggeri, perché anche in V Alpini c è stata una tempistica che bisognerebbe capire un attimo e far valutare se rispecchia quel disciplinare tecnico tra SEM e Comune di Morbegno, se è stato rispettato questo disciplinare tecnico. Io ce l ho, mi piacerebbe leggerlo, e sicuramente in qualche situazione, in qualche occasione, in qualche malcontento che poi il cittadino ha dovuto subire, sicuramente è anche perché è stato disatteso questo disciplinare tecnico che allora, quando era stato stilato, mi ha visto in primis complimentarmi con l Ass. Bongio e con gli uffici. Voglio capire un attimo perché a questo punto io direi che allora c erano altre priorità, soldi che si potevano spendere anche vicino alla via Venosta, che è in una situazione di degrado totale, un lavatoio che sta cadendo a pezzi sopra la gente e si vede benissimo, degli angoli di Morbegno poco illuminati che diventano latrine. Poi collegandomi a quel PIC, agli interventi bellissimi addirittura di rifiuti che scomparivano sotto terra, vedo che lì in via Venosta non sono scomparsi, anzi sono stati sollevati. Un altra discussione che bisogna fare in merito alla viabilità Via Vanoni-pedoni: dovrete modificare anche davanti all Oratorio perché qui abbiamo tre metri di marciapiede e davanti all oratorio abbiamo un metro sì e no. Io a suo tempo nel precedente mandato avevo detto, e anche stasera lo ribadirò, valutate bene di modificare la viabilità della via Cappuccini, portatela tutta a sinistra scendendo e create spazio per i pedoni e ripristinate la svolta a destra. Potrei continuare per un ora a parlare di questo argomento, sicuramente però, per conto mio, mi dà l impressione che siano ancora delle scelte sbagliate di programmazione su questo territorio, perché reputo che ci sarebbero altre priorità e probabilmente sarà nel prossimo mandato che bisognerà portare a termine. Vorrei chiudere con qualcosa di concreto tornando al discorso dell inquinamento che si era creato nella via Margna e anche nella via Paravicini. Possibile che devo leggere su un giornale la bocciatura totale di una relazione portata in una Commissione, in fretta e furia è vero, non essendo neanche commissario non ho avuto neanche il tempo di portarla come volevo o protocollarla, però reputo che la gente si è lamentata. Di fronte alle lamentele delle persone non penso che si debba bocciare, come è stata bocciata e come è stato riportato sul giornale, se poi abbiamo un giornale che come titolo iniziale scrive Stop alle auto, in via Vanoni pochi disagi, se questa è informazione, se questa è democrazia, se questa è la gente che non si lamenta, signori a me sembra che la gente si è lamentata, a me sembra che qualcuno ha dovuto subire e io reputo che bisogna stare più attenti, valutate bene quanto c è da fare su questo discorso di disciplinare tecnico e, se c è qualcuno che deve pagare, paghi fino in fondo. Sindaco: Prima di lasciare la parola all Assessore, mi permetti una battuta su quell articolo, anche perché era stato oggetto di una mia battutaccia con la giornalista, perché nell articolo in realtà c è scritto forte disagio perché ci sono anche, se non ricordo male, delle interviste da parte di alcuni cittadini che si lamentavano di quanto stava succedendo sull asse

10 Vanoni-Margna, a conforto di quanto tu stavi dicendo del disagio che si era venuto a creare in seguito ai lavori sull acquedotto della via Vanoni, ed era stata una delle prime volte che ho notato che era un titolo che non rispecchiava assolutamente il contenuto dell articolo ma esattamente l opposto di quanto succede, ovvero in genere nei titoli si dà una carica maggiore agli aspetti negativi proprio perché servono per attirare l occhio al lettore e spesso non corrisponde. In questo caso in effetti era stato un favore all Amministrazione comunale quel titolo perché diceva che non c erano problemi quando, mi ricordo benissimo, il primo giorno sulla via Vanoni di problemi sull asse Vanoni- Paravicini-Margna ce n erano stati eccome. Bongio: Vorrei rispondere e spero di aver segnato un pò tutti gli argomenti, comunque se ne salto qualcuno correggimi pure. Tempistica della SEM, capitolato: è una convenzione, un disciplinare tecnico. I lavori sono comunque fatti con un programma che la SEM ci sottopone quindi non esistono produzioni giornaliere o settimanali dell avanzamento perché scavare nelle strade vuol dire trovare diversi inconvenienti che possono rallentare. Sia ben chiaro che sulla convenzione, che è rispettata tecnicamente, almeno si spera poi che si possa migliorare la programmazione e anche concordarla con le imprese della SEM, quello senz altro ci sta tutto perché non è mai sufficiente programmare le cose, sicuramente i disagi ci sono ma ci saranno sempre, per non esserci i disagi bisogna non fare i lavori. V Alpini: c è stato un problema soprattutto all incrocio di via Prati Grassi. Lì ci sono state anche delle esigenze da parte della Vigilanza, cui spetta il compito di programmare le riduzioni di traffico. C era il problema anche delle Elezioni, quindi per non rischiare di interrompere quello che poteva essere l accesso alle Scuole Damiani, è stato ritenuto di sospendere. Purtroppo sicuramente la cosa si è protratta un po più del dovuto. Per quanto riguarda la produzione in V Alpini, è sotto gli occhi di tutti: stiamo passando un periodo interessato da piogge, il maltempo sicuramente non favorisce il rispetto delle tempistiche. Via Venosta: hai fatto riferimento ai PICS. Io avevo fatto una premessa, quel discorso dell isola ecologica scomparsa, la porfidatura di via Venosta e anche la riqualificazione del lavatoio rientravano in quel ben progetto, che è sempre un progetto ma doveva essere finanziato dalla Regione, che non ha concesso nessun finanziamento. La via Venosta adesso potevamo intervenire a sistemarla con l asfalto, non siamo intervenuti per un semplice motivo: la SEM deve allacciare, quando si farà la via Margna come posa di tubazioni verrà attraversata dagli scavi della SEM. In quella occasione, come facciamo del resto anche su altre vie, la SEM dovrà poi ripristinare provvisoriamente per garantire la circolazione ma in un secondo tempo anche quello che io chiamo la riqualificazione, ma a vantaggio del Comune perché ci permetterà di intervenire su quelle opere. Lo stesso discorso riguarda la zona che dicevi dell Oratorio: anche l oratorio il mese di luglio sarà interessato, quella via che porta a Piazza S.Giovanni sarà interessata dal teleriscaldamento e non è detto che verrà anche lì preso in considerazione l allargamento del marciapiede, perché in fin dei conti la SEM ci aiuta anche a risparmiare diversi soldi delle casse comunali. Io dico solamente cerchiamo di programmare bene i lavori, ma portare a casa il più possibile per delle opere pubbliche. Ci sta tutto quello che hai detto, però non penso che l Amministrazione sia superficiale nell organizzare i lavori, questa è la mia opinione che sicuramente può essere discutibile, uno può anche non essere d accordo. Se ho dimenticato qualcosa, non lo so. Il discorso dell inquinamento da traffico: quello fa parte del gioco, penso, nel senso che lì si sono dirottati diversi veicoli e sicuramente ha messo in crisi quella zona, ma non si poteva fare altrimenti, perché da qualche parte il traffico bisogna mandarlo. Rovedatti:

11 Devo ringraziare l Assessore che è stato esauriente. L unico dispiacere è che forse il teleriscaldamento doveva arrivare a Morbegno, visto che a New York c era dalla fine dell 800, forse vent anni fa. Perché vedere strade belle come la Via Faedo e la Via Margna, appena ultimate e poi per il business del teleriscaldamento, che magari va a incidere anche sulla Riello, direi che è un dispiacere. Forse vent anni fa era l occasione buona per studiare il teleriscaldamento, questa è una mia opinione, perché quando c è una via Faedo che bene o male l abbiamo subita per 15 anni sottosopra, è quattro anni che ce la godiamo e vederla ancora sottosopra per un tubo dell acqua calda che deve passare, questo è un dispiacere. Sicuramente non è colpa dell Amministrazione, sia ben chiaro. Sindaco: Volevo aggiungere una precisazione, perché credo che sia dovuta e anche voluta per un motivo di ringraziamento. L intervento sulla via Vanoni, così massiccio come stiamo facendo, che ha permesso di recuperare quel famoso progetto PICS che, se fosse stato finanziato dalla Regione, sarebbe già finito, ma purtroppo il Comune di Morbegno non aveva avuto in quella tornata il finanziamento, si è reso possibile grazie alla disponibilità della SEM di andare oltre a quanto dovuto. La SEM ha deciso di condividere con noi questo progetto e quindi anche di intervenire un po oltre ai lavori del normale ripristino che comunque erano già decisamente importanti, perchè la via Vanoni è stata fortemente scavata e quindi tutto l intervento di ripristino dell asfalto andava fatto. E stata un occasione in cui noi abbiamo chiesto a SEM di venire incontro a questo e ritenevamo che non potevamo perdere questa opportunità, e da qui è stata l accelerata finale che sta comportando le ultime due o tre settimane di disagio, perché i lavori potevano finire un po prima se non si allargava così tanto il marciapiede, ma ritenevamo che questa fosse l occasione finale per restituire alla città comunque una nuova zona di passeggio, perché già l ampliamento vicino alla Farmacia credo che permetterà un passeggio più tranquillo a tutti, anche perché molto spesso ci ricordiamo che in molti punti della Via Vanoni dovevamo scendere nella sede stradale per camminare, in quanto l incrocio di due persone non era possibile. Questo intervento va proprio incontro a questa esigenza di sicurezza per tutti. Caroi: Il mio intervento non è una interpellanza o interrogazione, ma un invito al Sindaco, alla Giunta o a chi vorrà farsi carico, di studiare con l ufficio competente una soluzione più idonea per il discorso anche qui della viabilità e della percorrenza in una zona ben definita sul territorio. Parlo della zona immediatamente limitrofa al Ponte di Ganda e della via sul Lungo Adda, una via che, già l avevo detto in questo Consiglio, forse addirittura nella precedente Amministrazione, dove l indicazione per tutte le direzioni è assolutamente falsa perché non porta da nessuna parte, se non verso pericoli ben definiti, e faccio riferimento all innesto sulla via Forestale, che è una cosa completamente oscena. Per non parlare della transitabilità sulla stessa via, dovuta al fatto che determinati edifici, costruiti magari 70, 80, 100 anni fa, sono, se non a ridosso, addirittura all interno della strada e che nonostante gli sforzi di più Amministrazioni, ricordo due, tre, addirittura quattro Amministrazioni fa, non è riuscito a risolvere con l acquisto di quel fabbricato e la rimozione dello stesso e pertanto è estremamente pericoloso. Tanto è vero che oggi stesso mi è capitato di trovare su quel tratto di strada un camion che andava in direzione verso Sondrio e che per poter passare si è portato completamente a sinistra e io con la mia macchina ho dovuto andare dall altra parte, viaggiando tutti e due a sinistra, perché lui con il suo rimorchio non si sentiva di tenere la destra, visto l ingombro che aveva, e io sono dovuto passare a sinistra. Un gemellaggio di sinistra. Rimane comunque il fatto che su quella via sono state tentate tante soluzioni, non ultima quella di un limitatore di velocità - che è resistito si e no 24 ore, e l hanno ridotto in una tale maniera che poi è rimasto pericoloso per qualche ora sulla sede stradale, essendo in

12 frantumi e a pezzi - assolutamente inutile, secondo me, anche perché su quella strada non dovrebbero circolare determinati veicoli di determinato peso ed ingombro. Poi la situazione immediatamente a ridosso del Ponte di Ganda, all imbocco sulla Strada Valeriana, dove uno stop è da tempo segnalato all Ufficio Vigilanza, ma nessuno si è mosso a far niente, che è stato spostato dal limite dell acciottolato, secondo me, all interno della sede stradale ed ha causato, non più di 15 giorni fa, un grave incidente con un trauma cranico di una ragazza che era all interno della macchina e ha rotto il vetro con la testa. Chi frequenta quella zona sa che se dovesse scendere dal Ponte di Ganda per andare verso la zona dei Cech e si ferma al limite della fascia tracciata, una macchina di media dimensione non riesce a fare la curva e imboccare il Ponte di Ganda perchè si trova con la macchina che fa lo stop, giustamente ma riportato dov era originariamente. Lo stesso discorso poi sul lato opposto del Ponte di Ganda dove una continua variazione di segnalazione, prima c era lo stop sulla via Lungo Adda poi è stato tirato via, poi sono state messe delle precedenze, tre macchine che si incrociano non si riesce a capire bene chi deve passare per primo. Ristudiare tutto il problema di quella zona mediante l intervento diretto della Vigilanza, perché è suo preciso dovere fare questo tipo di lavoro, mi sembra opportuno e chiedo al Sindaco che si faccia carico al più presto di fare una revisione veramente completa di questo tipo di discorso. Non è un interrogazione, è soltanto un invito. Bongio: Accetto innanzi tutto l invito, anche perché mi riguarda, anche solo parzialmente, però mi interessa garantire sempre la sicurezza per chi circola. Effettivamente quella zona lì è stata alquanto sollecitata, anche a seguito dei lavori sulla V Alpini la Lungo Adda è diventata trafficata, però sicuramente qualche riflessione merita da farsi. Per quanto riguarda il piano rialzato, io me ne assumo interamente la responsabilità, ho sottovalutato, anche se ne avevo parlato con la Vigilanza, l ubicazione di quel piano rialzato. Ho sottovalutato perché, essendo a valle di un dosso e poi una strada che è trafficata da molti mezzi pesanti, tanto per intenderci che portano la ghiaia e roba del genere, sulla discesa ha continuato a pettinare questo, che è poi un mosaico di gomma. Io lo riconosco, se devo pagare anche qualcosa me ne assumo tutta la responsabilità. Si tratterà di studiare qualche cosa di diverso, comunque l ubicazione è stata richiesta volutamente su quella strada, ma giustamente anche, dai cittadini che insistono, perché si è ritenuto collegare il marciapiede che va verso via Bottà e quel parcheggio che c è Lungo Adda con qualcosa di rallentamento del traffico. Sicuramente quella tipologia di piano rialzato non andava bene lì per i motivi che dicevo, quindi sicuramente è stata una scelta sbagliata, di cui mi assumo tutta la responsabilità. Caroi: Come al solito l Ass. Bongio si prende sempre tutte le sue responsabilità in maniera molto corretta, anche politicamente. Certo è che la situazione lì non è di facile soluzione. Secondo me la soluzione la si potrà trovare quando lo zio d America, perché bisognerà aspettare lo zio d America, riuscirà a fare il ponte alternativo che va in una direzione diversa e quando sarà collegata la Forestale in maniera diversa alla zona che va verso il Polo Fieristico e quant altro, quelle saranno le soluzioni che risolveranno il problema. Ma lasciare in atto delle soluzioni che, sempre secondo me che non sono un tecnico del settore, a volte sono più critiche che non soluzioni, non è assolutamente condivisibile. Grazie comunque per la risposta. Rovedatti: Volevo integrare questa materia, ricordando un intervento del Cons. Coppa del precedente mandato, perché reputo che aveva detto una cosa molto giusta e corretta, che questi dossi andrebbero unificati, tutti uguali, come quello della Via Vanoni che la macchina quando è su ha tutto un passaggio pedonale e poi ridiscende, penso che siano i migliori. Perché abbiamo un Comune come Regoledo che ne adotta un tipo, si arriva a San Rocco e ce n è un altro tipo, diventa un disastro, in quella via lì addirittura c era un mosaico.

13 Direi che prendere in considerazione una cosa uguale potrebbe essere la soluzione. Bianchini: A proposito di attraversamenti pedonali volevo ravvisare di poterne fare uno in via Fabani a ridosso della curva di fronte al negozio ex Vaninetti. Quella curva è molto pericolosa soprattutto negli orari in cui il traffico non è molto forte, passano parecchi mezzi ad una velocità abbastanza sostenuta, è una curva abbastanza cieca ed è brutto fare quell attraversamento. Se fosse possibile creare un dosso tipo quello di via Vanoni, quindi il passaggio rialzato, si eviterebbe qualche problema di quella enorme pozza che è presente di fronte al bar Portico che, nonostante è stata riasfaltata tutta la via Fabani, la pozza è rimasta. Facendo, secondo me, questo passaggio rialzato si riuscirebbe a risolvere sia uno che l altro problema. Un altra cosa: ho visto che le strisce pedonali di nuova formazione, non sono da chi siano state fatte, il colore è già sbiadito a distanza di un mese. Non so se è stato fatto dal Comune, o da parte della SEM, se sia provvisorio, se è poi da rifinire, ho visto comunque che il colore è già sbiadito. Bongio: Il discorso del dosso possiamo prenderlo in considerazione, poi la Giunta valuterà l opportunità o meno, comunque penso che rallentare il traffico nel centro urbano sia sempre auspicabile. Per quanto riguarda le strisce, c è da dire che il fatto di intervenire, non dico immediatamente, ma anche due o tre giorni dopo, sull asfalto di nuova produzione sicuramente comporta quell assorbimento negli oli del bitume, però è a carico della SEM. Qualora, lasciano passare il tempo adeguato, se sono sbiadite gliele faremo ripassare. Ruggeri: Come noto, al punto di essere uno degli argomenti importanti di questa nostra seduta consiliare, Morbegno ha letteralmente fame di parcheggi. Senza appesantire sin da ora la discussione e rimandando alla mozione all o.d.g. presentata dal Cons. Rovedatti ulteriori valutazioni, riportiamo una serie di lamentele giunte dai cittadini utenti su una serie di multe per sosta comminate nella zona a sud del parcheggio per San Marco. Nell ultimo Consiglio Comunale il Cons. Marchesini ricordava che forse sarebbero stati opportuni più vigili e meno multe. Nell ultimo periodo sono state inflitte delle multe, codicisticamente legittime intendiamoci, per divieto di sosta a vetture che non intralciavano la sede stradale in una zona che, per sua natura, è ampia e agevole alle manovre, per sforamenti di mezz ora o anche di più dei dischi orari, quindi si parla di sanzioni legittime da un punto di vista codicistico. Parliamo di utenti che da un lato giungono da fuori città per lavorare, leggete commessi, commesse, professionisti, impiegati, i quali hanno girato magari inutilmente per svariato tempo, e sappiamo anche in che modo viste le direttrici attuali del traffico e i disagi che i lavori sul territorio stanno comportando. Noi, raccogliendo queste lamentele, valutata la situazione di carenza di parcheggi, specialmente nelle zone nevralgiche ove si concentrano le sedi lavorative, chiediamo una concreta e maggiore tolleranza da parte del Comando di Polizia Locale. Rovedatti: Questa volta voglio proprio mettermi a rimorchio, per non riempire troppo il punto e per dividere un po, la prossima mozione è un discorso a sé, e poi sinceramente è una notizia fresca e mi sembrava giusto e opportuno portarla in questo Consiglio comunale, visto e considerato che un gruppo aveva già ventilato la soppressione di una parte di parcheggi a pagamento della Piazza S.Antonio. Roma: il Tar cancella le strisce blu. Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso presentato da Codacons e da un Comitato di cittadini residenti nel quartiere ostiense di Roma non leggo tutto il Sindaco attuale: non faremo ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR che ha dichiarato l illegittimità delle strisce blu così come disciplinate dalla precedente amministrazione.

14 Vorrei che qualcuno prendesse al balzo, anche al di fuori di questo Consiglio comunale, valuti se il nostro caso è attinente, e lasciare a disposizione dei cittadini metà della Piazza S.Antonio. Poi un altro argomento, perché l avevo promesso ad un cittadino e mi preme portarlo in questo Consiglio comunale perché glielo avevo promesso: questo argomento proviene da un anonimo bigliettino giallo che chiamandomi Consigliere moralizzatore dei parcheggi mi ha giustamente pizzicato per aver lasciato la mia auto di intralcio in una strada privata. Vi dirò che in un primo momento sinceramente ho incassato e ho fatto così con il bigliettino, ce l ho qui ancora, però in guerra si sa che qualche battaglia si perde, specialmente se il nemico, tra virgolette sia ben chiaro, è forte. Ma poi tornando sul posto ho notato che il mio fatto non era poi così grave o meglio vengo al dunque e leggo il fogliettino da me lasciato poi, perché sono tornato e ho lasciato un foglio appeso e poi il giorno dopo l ho tolto dal palo della luce, non lascio le ordinanze da un Carnevale all altro come succede a Morbegno. Leggo il bigliettino, perché mi sembra bello e simpatico, perché in effetti ho incassato, però questo cittadino o cittadina mi ha dato lo spunto: All anonimo della missiva: avrei gradito la firma sul bigliettino giallo trovato per caso, per potermi scusare di persona, per ringraziarla perchè mi dà così altri spunti per il prossimo Consiglio comunale, perché: 1) sì, intralciavo, ma né più né meno nella zona Mensa sociale, che tutti quanti mettono ancora nel parcheggio sotto la Stria, nonostante il parcheggio - che ho detto io all Ass. Gavazzi, che non c è stasera, di aprire - o la via Don Guanella Casera ed altre zone, chissà perché tutelate. 2) che poi sia una strada privata sinceramente. Sicuramente, lo dico anche per smorzare un po la serata, poi ci sarà qualcuno che borbotta, ma con questi due punti metto a nudo alcune deficienze: la prima che vi sono zone tutelate, immacolate, che non prendono la multa, Casera e la Stria sono lì da vedere. La seconda, questo mi sembra grave, che ancora adesso, nonostante una breve indagine negli uffici preposti, non so se quella strada è privata o comunale. Io devo ringraziare questo cittadino che mi ha permesso di mettere a nudo per l ennesima volta una macchina comunale che in certi versi dovrebbe dare di più. A questo punto non dico più niente perché il resto l ha detto il capo-gruppo Andrea Ruggeri. Sindaco: Solo un brevissimo commento: per quanto riguarda la questione del TAR non è una questione nuova perché è già stata sollevata da qualche mese ed era giunta anche all attenzione del nostro ufficio competente in seguito ad un quesito generale che era stato fatto a livello di ANCI. Noi riteniamo che quella situazione, che è stata poi oggetto della delibera del TAR, non possa essere applicata e non possa valere per il discorso della Piazza S.Antonio, in quanto riteniamo che nelle strettissime vicinanze della stessa Piazza, perché si tratta di pochissimi metri, c è un sistema di parcheggi liberi molto forte, perché la sentenza riguarda zone a pagamento lontane da zone di parcheggio libero. Per cui la lettura che abbiamo dato, poi come sempre eventualmente sono i contenziosi giudiziari che decideranno la correttezza o meno della nostra lettura, ma ci riteniamo sufficientemente tutelati. Questo rispetto a quella sentenza, che è una questione sollevata da parecchi mesi. Secondo problema, però bisogna fare anche un ragionamento un po più ampio perché proprio ieri, incontrando alcuni rappresentanti della categoria dei commercianti, la richiesta di aumento del sistema del parcheggio a pagamento viene ritenuta dalla stessa categoria come un sistema utile per avere una maggiore rotazione nei parcheggi centrali e vicini al centro commerciale della città. Allora credo che bisogna fare delle ampie riflessioni perché andare a liberalizzare la Piazza S.Antonio, o metà che sia, probabilmente andiamo a diminuire quelli che sono i posti macchina a rotazione. Per quanto riguarda il resto lo passiamo all ufficio competente: c è sicuramente un problema che sottolineavamo l altro ieri, forse di una ancora non precisa comunicazione

15 delle nuove zone di parcheggio perché è proprio vero che il nuovo parcheggio, che tra le altre cose era stato sollecitato dallo stesso Cons. Rovedatti, che è stato realizzato nella zona ex proprietà Gusmeroli, oggi in parte già nostro e in parte invece proprietà sua, è ancora oggi scarsamente utilizzato dai cittadini, perchè basta passare e credo che se arriviamo al 20-30% di utilizzo diurno è già tanto, forse al sabato mattina, avendo il problema del mercato, viene utilizzato. C è quindi forse una questione di conoscenza maggiore ai cittadini dei nuovi parcheggi o comunque di dove si possono trovare possibilità di parcheggio. Rovedatti: Hai centrato in pieno il discorso dell aumento del parchimetro, perché probabilmente poi non la parcheggiano più i commercianti ma gli utenti qualcosa in più pagano. Il discorso del parcheggio della Stria è un dato di fatto preciso che tasti il polso agli utenti. Faccio un esempio: chi va alla Stria, piuttosto di fare 50 metri in più, lascia la macchina sulla via, ma lì è anche un problema di centralità dei parcheggi. Sicuramente, e andremo ad affrontarlo nel prossimo punto, l importanza è proprio l ubicazione dei parcheggi e la loro utilità. Perché allora reputo che tantissimi parcheggi ci sono a Morbegno e volevo anche una risposta di quel famoso sondaggio che è stato fatto. Io a quest ora un bus l avrei già trovato, con quattro sponsor, e l avrei fatto circolare con modalità precise: uno che arriva dalla Costiera dei Cech parcheggia la macchina al Polo Fieristico, uno che arriva da Regoledo forse la lascia a Regoledo e non viene neanche con la macchina, e da Talamona idem, la lascia a Talamona. Però queste sono cose che bisogna rischiare, l Amministrazione deve trovare un compromesso e metterle in atto, senza fare sondaggi, che dopo lo scatolone rimane vuoto in maniera ridicola all entrata del nostro Comune. Ruggeri: Riportavo semplicemente sull interrogazione che ho fatto prima sulla considerazione della tolleranza sulle multe in questo periodo dei dati che ho liberamente raccolto da svariati commessi, amici che conosco e che usufruiscono del parcheggio a pagamento. Si parla di un pagamento complessivo di euro, se non in certi casi di più a seconda delle ore lavorative effettivamente svolte, versati nei parchimetri del Comune. Questo era semplicemente un dato che ho dimenticato prima, per arricchire la considerazione che ho fatto precedentemente. Rubo ancora un secondo al Consiglio riportando una segnalazione che mi è stata fatta e che riguarda la via Paravicini, che costeggiando l Ospedale scende verso la Casa di Riposo. Una signora mi ha segnalato che un paio di settimane fa, in ore diurne, una macchina è scesa a velocità molto sostenuta, sfruttando l accelerazione del rettilineo che da dopo la campana di vetro porta verso la chiesetta, rischiando di investire una signora che stava uscendo dalla Casa di Riposo. Il giorno dopo un altra, quindi un altro utente, sull intersezione con la via Margna, ha centrato, per fortuna in decelerazione quindi praticamente ferma, una mamma con una carrozzina. Quindi questa signora, raccogliendo un po le considerazioni, perché si vede che è una pratica usata quando non vi è particolare traffico sulla via Paravicini, cioè la pratica di provare la macchina in quel rettilineo, chiedeva se l Amministrazione non potesse trovare una soluzione per rallentare quel tratto di strada. Riporto semplicemente quello che mi è stato comunicato da una signora che vive, per intenderci, a ridosso della Casa di Riposo Paravicini. Sindaco: Credo che con questa ultima comunicazione possiamo considerare chiuso il punto n 2.

16 Deliberazione C.C. n 30 del Letto, confermato e sottoscritto. IL PRESIDENTE f.to Giacomo Ciapponi IL CONSIGLIERE ANZIANO f.to Alba Rapella IL SEGRETARIO COMUNALE f.to Martino Della Torre Si dichiara che copia della presente deliberazione verrà pubblicata all albo pretorio del Comune il giorno per rimanervi affissa 15 gg. consecutivi. Morbegno, lì IL SEGRETARIO COMUNALE f.to Martino Della Torre CERTIFICATO DI ESECUTIVITA La presente deliberazione è divenuta esecutiva: per intervenuta dichiarazione di immediata eseguibilità. per la scadenza del termine di 10 giorni dalla pubblicazione (art.134, comma 3, del D. Lgs. n 267/2000). Morbegno,.. IL SEGRETARIO COMUNALE Copia conforme all originale, in carta libera, ad uso amministrativo. Lì IL SEGRETARIO COMUNALE Pubblicata all Albo Pretorio il Reg. N... IL MESSO COMUNALE