UNIVERSITA CARLO CATTANEO LIUC. Gestione finanziaria delle imprese - A.A. 2011/2012 PRIVATE EQUITY ANALISI DI UN CASO DI BUY-OUT
|
|
- Bernarda Gentile
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gestione finanziaria delle imprese - A.A. 2011/2012 PRIVATE EQUITY ANALISI DI UN CASO DI BUY-OUT 28 marzo 2012 GIANFRANCO BUREI ARCA IMPRESA GESTIONI SGR S.P.A.
2 INDICE 1. LA CHIUSURA E LA GESTIONE DI UN OPERAZIONE DI BUY-OUT: I FRONTI DA GESTIRE 2. UN CASO DI BUY-OUT: 3. EXPANSION CAPITAL: QUALI DIFFERENZE? 1
3 LA CHIUSURA E LA GESTIONE DI UN OPERAZIONE DI BUY-OUT: I FRONTI DA GESTIRE 2
4 BUY-OUT Un operazione di Buy-Out è l acquisizione del 100% (o della quota di maggioranza) di un impresa da parte di un operatore finanziario. Le caratteristiche tipiche (ma non necessarie) di un operazione di buy-out sono: 1) Acquisizione della maggioranza 2) Ruolo rilevante del management (interno o esterno) 3) Struttura finanziaria e societaria complessa 3
5 IL PERCORSO DI UN OPERAZIONE DI BUY-OUT 4
6 APPROFONDIMENTO ANALISI ANALISI INTERNA Ruolo fondamentale dell analisi preliminare: approfondire soltanto le operazioni realmente interessanti e con concrete prospettive di chiusura L approfondimento interno deve essere a tutto campo, basato su informativa pubblica e proprietaria e soprattutto con una forte interrelazione con il management della società Importanza dell attività di intelligence e del network di contatti dell investitore Si deve arrivare ad una chiara visione dell Investment Case, delle aree di rischio da approfondire e delle potenziali opportunità, della valenza del management. Si deve essere capaci di fermarsi 5
7 APPROFONDIMENTO ANALISI MANAGEMENT Senza un management idoneo, non esiste un operazione di buy-out! Da valutare caso per caso: il manager attuale è sostituibile? Quale impatto? il manager attuale vuole / deve essere sostituito? quando introdurre nell operazione manager esterni? Coinvolgimento Head-hunters? Verificare con il management: capacità professionale ed onestà idoneità per il progetto specifico condivisione aspettative allineamento interessi con l investitore commitment, stimoli ed incentivazione 6
8 APPROFONDIMENTO ANALISI DUE DILIGENCE Ausilio di consulenti esterni Valutare quale attività di DD è necessaria, con che ordine temporale (contestuali?) ed in che fase dell operazione Scegliere i consulenti più idonei e definire le aree chiavi da approfondire / verificare Coinvolgimento attivo e confronto continuo dell investitore Attenzione a: tempi, costi e confidenzialità Obiettivi della DD: maggiore conoscenza, verifica opportunità, evidenza rischi / problematiche, verifica del management 7
9 STRUTTURAZIONE OPERAZIONE Perimetro dell operazione Idealmente tenere fuori quello che non è core business (immobili, attività familiari, ) e far rientrare altre attività connesse a quella principale Definizione di accordi commerciali, produttivi, etc. Struttura finanziaria Ricerca equilibrio corretto tra i diversi finanziatori (investitore, banche senior, finanziamenti junior, venditori) Obiettivo: massimizzazione del ritorno per l investitore, con un profilo di rischio equilibrato Dipende da numerosi fattori legati alla società (livello e stabilità del cash flow, rischi potenziali, esistenza di asset a garanzia, finanziamento del circolante) ed alla struttura dell operazione Esistono varie forme di finanziamento intermedie tra l equity ed il senior debt 8
10 STRUTTURAZIONE OPERAZIONE Struttura societaria e struttura fiscale Dilemma classico: società o ramo d azienda? Utilizzo di Newco (doppia?), con o senza fusione Influenza dell evoluzione della normativa civilistica (LBO) e fiscale (consolidato fiscale) Transaction costs Struttura azionariato / coinvolgimento management Eventuale coinvolgimento di terzi (venditori, partner industriale, altri investitori finanziari, investitori privati, management company) Coinvolgimento management a livello di azionariato (pochi manager selezionati) Necessità di patti parasociali chiari su way-out Organi sociali Coinvolgimento professionalità esterne? (pro/contro) 9
11 NEGOZIAZIONE - VENDITORI Il valore della società è un elemento soggettivo! Definizione del prezzo: processo interattivo e dinamico Obiettivo dell investitore finanziario: massimizzazione dell IRR (equilibrio tra rendimento atteso, rischio dell investimento e durata dello stesso) Tecniche di avvicinamento delle posizioni: earn-out, pagamento differito, price adjustment, accordi collaterali, spin-off immobiliare, vendor loan, etc. Le clausole contrattuali e le garanzie (ampiezza, durata, franchigia, etc.) assumono una grande rilevanza ed un effetto sul valore della società In caso di acquisizioni da venditori industriali, vi è spesso la necessità di definire degli accordi ancillari di natura commerciale, industriale, etc. 10
12 NEGOZIAZIONE BANCHE FINANZIATRICI E importante verificare / condividere con le banche finanziatrici (coinvolgendo più operatori) l ipotesi di struttura finanziaria dell operazione. Le forma di finanziamento sono sempre più variegate e sofisticate Quanto più è sofisticata e ibrida la forma di finanziamento, tanto maggiore è il coinvolgimento del finanziatore nell attività di analisi e di monitoraggio, il costo del finanziamento e la complessità contrattuale Si deve considerare anche il rifinanziamento del debito in essere nella target ed il finanziamento prospettico del circolante La negoziazione con gli istituti finanziatori è lunga, complessa e molto paper consuming Covenants: attenzione, ma non troppo 11
13 NEGOZIAZIONE - MANAGEMENT L accordo con il management deve coprire vari temi: coinvolgimento nell azionariato compensation package stock option governance della società impegni reciproci di stabilità clausole di good leaver / bad leaver gestione della way-out La struttura dei patti deve garantire: allineamento degli interessi incentivazione del management stabilità condivisione dei tempi e delle modalità della way-out, ma gestione in mano all investitore possibilità di cambiamento del management da parte dell investitore, con chiusura anche dei rapporti azionari 12
14 PROCESSO INTERNO Modalità, procedure e tempi differenti per ogni investitore E importante condividere internamente fin dall inizio l investment case, al fine di procedere con il sufficiente supporto interno I passaggi importanti sono l avvio delle spese vive e l ingresso in una fase di negoziazione in cui si può prefigurare il rischio di responsabilità pre-contrattuale 13
15 UN CASO DI BUY-OUT: 14
16 BLUMEN: L ATTIVITA Blumen è leader in Italia nella produzione, selezione, packaging e distribuzione di sementi per orto, fiori e prato e di prodotti per il giardinaggio indirizzati ad hobbisti e clienti semi-professionali. La società opera con diversi marchi (Blumen, Four, Landen e Liveplant), ciascuno specializzato e leader in un diverso canale distributivo (rispettivamente distribuzione specializzata, tradizionale e distribuzione moderna) ed un diverso target di riferimento. Blumen ha una quota del 30% dell intero mercato italiano e pari al 50% se si considera unicamente il canale della distribuzione moderna generalista e specializzata. La Società si caratterizza inoltre come unica realtà italiana del settore ad avere una distribuzione nazionale, tre reti di vendite distinte composte parzialmente da agenti monomandatari, una gamma completa di prodotti di qualità elevata ed una rilevante attività di ricerca e sviluppo. 15
17 BLUMEN: I MARCHI Professional Seed 16
18 BLUMEN: I PRODOTTI 17
19 BLUMEN: LA STORIA La nascita e lo sviluppo imprenditoriale 1980 Nasce Blumen S.p.A., di proprietà di un imprenditore produttore e grossista di sementi 1986 Nasce la linea Prati Blumen con la relativa comunicazione 1987 Nasce il marchio Landen nel canale GDO con la linea bulbi 1998 Lancio del marchio Prato Forte attraverso campagna pubblicitaria televisiva La prima operazione di private equity 2000 Cessione del ramo d azienda al fondo di private equity LBO Italia Inizio della riorganizzazione aziendale: da azienda padronale ad azienda manageriale 2001 Acquisizione di Four srl, importante azienda nel settore professionale e incorporazione per fusione Riorganizzazione degli stabilimenti e trasferimento nella nuova sede di Le Mose Inserimento di Blumen nel canale GDS 2002 Nasce la divisione Liveplant per la distribuzione di piantine e prodotti vivi nel canale GDO 2005 Acquisizione di Blumen S.r.l. da parte del fondo di private equity Arca Impresa Gestioni SGR. Nasce Green Sviluppo S.p.A., proprietaria del 100% di Blumen S.r.l. 18
20 BLUMEN: DATI DI SINTESI * Dati in mln di Euro B2005 Fatturato 15,1 15,3 16,1 Ebitda 3,3 22,1% 3,2 20,7% 3,5 21,7% Ebita 3,0 19,8% 2,8 18,2% 3,1 19,3% Risultato Netto 0,5 3,0% 0,5 3,2% 0,7 4,3% Risultato Netto Rettificato ** 1,3 8,8% 1,4 8,9% 1,5 9,3% Pos. Finanziaria Netta (fine anno) 9,0 7,9 6,5 Pos. Finanziaria Netta (media) 10,4 8,9 7,5 Patrimonio Netto 3,7 4,2 5,1 * Dati rettificati per uso didattico ** Risultato rettificato per escludere l effetto dell ammortamento del avviamento 19
21 BLUMEN: IL MERCATO DI RIFERIMENTO Miliardi di Euro, 2004 Core business Blumen Do It Yourself 12 9,5 Giardinaggio Bulbi e sementi Piante 80% Di cui 50 Mln bulbi e sementi Il giardinaggio rappresenta ~20% del totale mercato di riferimento, di cui bulbi e sementi rappresentano una piccola parte 2,5 20% Do It Yourself Altro* Giardinaggio** * Comprende: bricolage, ferramenta, idraulica, falegnameria, etc. ** Comprende: piante e fiori, bulbi e sementi, concimi e terriccio, vasi, attrezzi,strumenti per irrigazione e erba, accessori e recinti Fonte: Mintel, Ismea e Green Up 20
22 BLUMEN: LE CARATTERISTICHE DEL MERCATO Rilevante importanza del canale tradizionale (in diminuzione) Frammentato con molte aziende familiari medio-piccole Aziende specializzate su poche famiglie di prodotti Pochissime con introduzione nei canali moderni Reti di vendite pluri-mandatarie Distribuzione regionale Scarsa innovazione Prezzi bassi inferiori ai paesi europei Termini di pagamento lunghi Modestissimi investimenti in R&S e advertising 21
23 BLUMEN: LE BUSINESS UNITS Brands Brands Reti Reti di di vendita vendita Canali Canali - - Clienti Clienti Marchi Four Blumen Landen/Live plant Reti Vendita Four Blumen Landen Clienti - Vivaisti - Agrarie - Garden centres - Garden Centres - DIY - GDS Specializzata - GDO despecializzata (iper-supermercati) 22
24 BLUMEN: LA PRIMA OPERAZIONE DI BUY-OUT (2000) Nel 2000 è stata effettuata la prima operazione di buy-out di Blumen S.r.l., a seguito della quale Europe Capital Partners IV ha acquisito (mediante una nuova società) il ramo d azienda Blumen. Blumen era una società familiare, con circa 15 mld di lire di fatturato, con diverse unità produttive / logistiche, con una posizione di mercato vicina a quella di altri 3/4 operatori. Obiettivo del buy-out: passare da un azienda familiare ad un azienda managerializzata e diventare il leader assoluto del mercato delle sementi per uso hobbistico in Italia. 23
25 IL PRIMO BUY-OUT: LE AZIONI INTRAPRESE Ingresso di un Amministratore Delegato esterno, con esperienza in aziende di altri settori. Coinvolgimento nell azionariato e piano di stock option. Struttura dell operazione basata su un importante ricorso alla leva finanziaria (grazie al cash flow dell azienda) ed all ottimizzazione fiscale. Pulizia della società da tutti gli elementi collegati alla gestione familiare Acquisizione (sempre tramite il ricorso alla leva finanziaria) di uno dei principali concorrenti (Four), con prodotti e distribuzione complementari a Blumen: raddoppio del fatturato. Accentramento produttivo e logistico presso un unico sito a Piacenza. Ottimizzazione dell efficienza di tutta la catena produttiva / distributiva, con la creazione di una struttura snella e flessibile. Rafforzamento ed integrazione intelligente delle reti commerciali. 24
26 IL PRIMO BUY-OUT: I RISULTATI Alla fine del periodo di 5 anni, Blumen è una società che presenta le seguenti caratteristiche: leader assoluto di mercato, non solo come quota, ma anche per numerose altre caratteristiche (distribuzione, qualità, etc.); marchi riconoscibili e con un elevata percezione qualitativa; intensa attività di ricerca e sviluppo e continua innovazione di prodotto; efficienza produttiva, distributiva e commerciale molto più elevate rispetto ai livelli raggiunti dai concorrenti; modello organizzativo manageriale, con un ottimo Amministratore Delegato ed un solido e coeso middle management; risultati economici e finanziari molto positivi e stabili nel tempo; efficiente struttura fiscale. 25
27 2005: IL SECONDO BUY-OUT Nel 2005 Arca Impresa Gestioni SGR acquisisce il 100% di Blumen assieme all Amministratore Delegato, che reinveste e rimane per il nuovo ciclo di sviluppo. I venditori escono dall investimento dopo 5 anni con un elevato ritorno finanziario (IRR > 30%) ed un progetto industriale che ha creato una solida azienda leader in un mercato di nicchia. Obiettivo del nuovo buy-out è quello di utilizzare la posizione competitiva ed il modello aziendale di Blumen come piattaforma efficiente e solida per un forte sviluppo del fatturato, anche mediante un allargamento della gamma di prodotti: potenzialità legate al rafforzamento nel core business; potenzialità legate alla crescita in prodotti / mercati complementari. Modello di azienda e di management eccellente, con posizione competitiva molto forte, con elevata generazione di cash flow e rischio complessivo (apparentemente) basso. 26
28 BLUMEN: POTENZIALI STRATEGIE DI SVILUPPO 27
29 IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE: APPROFONDIMENTO ANALISI Prima fase Prima analisi interna a tutto campo finalizzata a comprendere l azienda, ad individuare un valore di riferimento ed a definire l investment case Confermato l interesse potenziale, ma è emerso il dubbio di fondo: azienda molto efficiente e con fortissima posizione di mercato, vi sono ulteriori spazi di crescita / miglioramento? Seconda fase Presentata offerta preliminare ed avviata Business Due Diligence (con l ausilio di Value Partners) per verificare la possibilità di creare ulteriore valore. Verifica parallela dell interesse del management a rimanere e degli stimoli dello stesso Approfondimento valutazione (cash flow, scudo fiscale, Ebitda / Ebit, stagionalità, etc.) 28
30 IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE: APPROFONDIMENTO ANALISI Terza fase Individuati e condivisi con il management gli spazi di ulteriore crescita e di creazione di valore, conferma dell offerta Avvio delle due diligence tecniche (legale, finanziaria, fiscale) Analisi evoluzione anno in corso e fine-tuning valutazione, anche sulla base della struttura finanziaria ipotizzata 29
31 IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE: STRUTTURAZIONE OPERAZIONE Struttura societaria e fiscale Costituzione di una Newco (Green Sviluppo S.p.A.) e acquisizione del 100% di Blumen Non si prevede la fusione (avviamento, maggiore flessibilità per alleanze / acquisizioni) Consolidato fiscale Struttura finanziaria Utilizzo della leva finanziaria non spinto (progetto di sviluppo anche tramite acquisizioni) Finanziamenti per l acquisizione in Newco: necessità di rimborso tramite dividendi Al fine di massimizzare la flessibilità e dato il previsto percorso di crescita, struttura composta in parte rilevante da un finanziamento bullet a 7 anni Mantenimento in Newco di una riserva di cassa Re-financing anche del debito in Blumen 30
32 STRUTTURA FINANZIARIA DELL OPERAZIONE Attivo ( mln) NEWCO Passivo ( mln) Partecipazione 100% Blumen Equity (Arca+management) Transaction costs 400 Cash reserve 300 Acq. Financing Bullet Acq. Financing - Amortizing TOT. CAP. INV. NETTO TOTALE FONTI Attivo ( mln) BLUMEN S.R.L. (dati al 31 dicembre 2004) Passivo ( mln) Imm.ni immateriali Patrimonio Netto Imm.ni materiali 660 Capitale circolante netto Debito finanziario a breve (Fondi) (926) Fin.to medio termine TOT. CAP. INV. NETTO TOTALE FONTI
33 IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE: STRUTTURAZIONE OPERAZIONE Struttura azionariato Ampia maggioranza dell investitore, senza coinvolgimento di terzi, al fine di avere spazio per operazioni di con cambio finalizzate alla crescita, mantenendo comunque la maggioranza Coinvolgimento management Sottoscrizione quota di Newco da parte dell AD Piano di stock option per l AD In una seconda fase verrà predisposto un piano di azionariato per il secondo livello manageriale Organi sociali Coinvolgimento di un Presidente non operativo, indipendente e con ampia esperienza di business (completamento delle competenze e capacità di legame tra management ed azionista finanziario) 32
34 IL PROCESSO DI ACQUISIZIONE: NEGOZIAZIONE Venditori Offerte preliminari basate su assunzioni da verificare / modificare nel corso dell analisi. Effetto dell approfondimento sul prezzo Tema garanzie (il venditore è un fondo) Stacco netto tra venditore e acquirente, con difficoltà di strutture di earn-out / price adjustment Banche finanziatrici Coinvolgimento parallelo di 3 istituzioni finanziarie (migliore negoziazione e minore rischio) Struttura finanziaria finale risultato di un interazione Negoziazione lunga e complessa sui contratti, al fine di diminuire i vincoli e mantenere la flessibilità operativa Management Accordo complesso, figlio di una condivisione generale del progetto e dei ruoli 33
35 IL SECONDO BUY-OUT: LE AZIONI INTRAPRESE Ingresso di IMI Fondi Chiusi SGR nell azionariato di Green Sviluppo Completamento del team di management - Divisionalizzazione dell area commerciale tra Moderno e Professionale. - Definizione di nuovi contratti di distribuzione per la distribuzione di prodotti complementari Acquisizione di Olter S.r.l., importante azienda nel settore professionale - Aumento di capitale e nuovo finanziamento bancario a supporto dell acquisizione di Olter Incorporazione per fusione di Olter S.r.l. in Blumen S.r.l. - Startup del progetto del chimico Avvio della commercializzazione della linea di concimi liquidi naturali Nutris Natura. - Accordo di licenza per la distribuzione di Crescita Miracolosa - Startup del progetto professionale estero Acquisizione di T&T S.r.l. 34
36 EXPANSION CAPITAL: QUALI DIFFERENZE? 35
37 CAPITALE PER LO SVILUPPO (EXPANSION CAPITAL) Un operazione di Expansion Capital è l acquisizione di una quota (tipicamente di minoranza) in una società mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale, al fine di fornire i mezzi finanziari ed il supporto per potenziale lo sviluppo e, in alcuni casi, arrivare alla quotazione in Borsa. Le caratteristiche tipiche (ma non necessarie) di un operazione di expansion capital sono: 1) Acquisizione di una quota di minoranza 2) Versamento di mezzi freschi nella società (cash-in) 3) Continuità rispetto al passato (azionariato di maggioranza e management) 36
38 PRINCIPALI DIFFERENZE TRA BUY-OUT ED EXPANSION BUY-OUT Acquisizione maggioranza Cash-out (acquisto azioni) Possibile discontinuità manageriale Complessità struttura operazione Patti a tutela del management Ristrutturazione dell intero financing EXPANSION Acquisizione minoranza Cash-in (aumento di capitale) Continuità manageriale Struttura (usualmente) semplice Patti a tutela dell investitore Continuità / rivisitazione 37
39 APPROFONDIMENTO ANALISI LE DIFFERENZE Focus principale sulle strategie dell attuale management / socio di maggioranza e sui progetti ed obiettivi di sviluppo Maggiore interrelazione con management / azionariato attuale: l obiettivo è diventare partner Due Diligence reciproca : anche l imprenditore / manager vuole scegliere il partner finanziario giusto 38
40 STRUTTURAZIONE OPERAZIONE LE DIFFERENZE Struttura usualmente più semplice (intervento nella target mediante aumento di capitale). Possibile necessità di ristrutturazione del perimetro societario e delle attività Può rappresentare un momento di discontinuità utile per esaminare un maggiore coinvolgimento del management nell azionariato / piani di stock option A seguito dell aumento di capitale, eventuale rivisitazione della struttura finanziaria della società per un ottimizzazione o per predisporre il progetto di sviluppo 39
41 NEGOZIAZIONE LE DIFFERENZE In caso di aumento di capitale, minore rilevanza della valorizzazione e maggiori leve per trovare un punto di incontro sul prezzo (earn-out, etc.) Differenze impostazione del contratto, in quanto tutti gli attori rimangono coinvolti nel progetto (vantaggi / svantaggi) Maggiore focus sui patti parasociali (vedi slide seguente) Differente approccio negoziale con le banche (a seguito dell aumento di capitale e dell ingresso di un investitore istituzionale, si propone un miglioramento rispetto alla situazione attuale). Importante ruolo del management (se diverso dall azionista di maggioranza), anche come garante 40
42 I PATTI PARASOCIALI Nel caso di investimento di minoranza in una società non quotata, l investitore istituzionale deve garantirsi certi diritti mediante la sottoscrizione di patti parasociali con gli azionisti di maggioranza. I principali elementi contenuti usualmente nei patti sono: Corporate Governance Definizione dell insieme di regole che costituiscono il modello di governo dell azienda, tra cui in particolare: presenza di rappresentanti dell investitore negli organi sociali individuazione delle materie di esclusiva competenza del C.d.A. maggioranze qualificate per alcune decisioni sia a livello di C.d.A. sia a livello di Assemblea Informativa certificazione dei bilanci reporting periodico 41
43 I PATTI PARASOCIALI (CONTINUA) Trasferimento delle azioni I patti prevedono varie clausole relative ai possibili trasferimenti delle azioni (a volte inserite anche nello Statuto), atti a tutelare la posizione dell azionista di minoranza e la stabilità dell azionariato. Ad oggi è anche possibile prevedere diverse categorie di azioni, con differenti trattamenti e diritti. Alcune tipiche clausole sono: Diritto di prelazione (o alternativamente right of first offer) Eventuale vincolo di lock-up per l azionista di maggioranza Eventuali diritti di gradimento per l ingresso di nuovi soci Tag along / Drag along Way-out Assolutamente fondamentale per l investitore è il garantirsi la possibilità di dismettere l investimento entro un periodo di tempo massimo. Usualmente vengono inserite delle clausole che regolano l impegno alla quotazione in borsa e/o una put option dell investitore nei confronti dell azionista di maggioranza e/o il diritto dell investitore a mettere in vendita il 100% della società. 42
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE Private Equity e Venture Capital Il private equity e il venture capital Anni 80 Con venture capital si definiva l apporto di capitale azionario, da parte di operatori
DettagliConfindustria Genova
Confindustria Genova La levadel Private Equity nelleacquisizionie nelle cessioni: minoranze e maggioranze Genova, 14 maggio 2015 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private
DettagliLe exit strategy e le clausole di way out nel private equity. Carlo Michero F.A.S.T., Milano, 4 febbraio 2009 www.3i.com
.. Le exit strategy e le clausole di way out nel private equity Carlo Michero F.A.S.T., Milano, 4 febbraio 2009 www.3i.com 3i chi siamo Scala internazionale e elevata reputazione Fondata nel 1946, è leader
DettagliL attività d investimento nel capitale di rischio
Ciclo di seminari sulla finanza d impresa L attività d investimento nel capitale di rischio Finalità e strategie operative Massimo Leone INVESTIMENTO ISTITUZIONALE NEL CAPITALE DI RISCHIO Apporto di risorse
DettagliCRESCERE IN SICILIA CON PRIVATE EQUITY E MINI BOND: QUALI OPPORTUNITA PER LE IMPRESE
Fabrizio loiacono CRESCERE IN SICILIA CON PRIVATE EQUITY E MINI BOND: QUALI OPPORTUNITA PER LE IMPRESE Selezione, ingresso e gestione del partner nella prospettiva dell imprenditore: un caso di successo
DettagliPrivate equity tra investitori istituzionali e capitali privati
FINANZA PER LA CRESCITA GLI STRUMENTI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE Private equity tra investitori istituzionali e capitali privati Alessandra Bechi Direttore Ufficio Tax & Legal e Affari Istituzionali Perugia,
DettagliIl CAPITALE DI RISCHIO E LA COLLABORAZIONE PUBBLICO PRIVATA. Bando 1.2.4. Ingegneria Finanziaria FONDO CAPITALE DI RISCHIO
Il CAPITALE DI RISCHIO E LA COLLABORAZIONE PUBBLICO PRIVATA Bando 1.2.4. Ingegneria Finanziaria FONDO CAPITALE DI RISCHIO FINALITA E OBIETTIVI Supportare gli investimenti delle Piccole e Medie imprese
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE La strutturazione di un fondo di private equity e l attività di fund raising I veicoli azionisti sottoscrittori SGR Fondo Struttura italiana gestore fondo General Partner
DettagliFUSIONI E ACQUISIZIONI
FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO
DettagliIncontro con le OO.SS.
Cessione parziale di portafogli riconducibili al Merchant Banking del Gruppo ISP. Collaborazione con un operatore internazionale. Riposizionamento nel settore del Private Equity. Incontro con le OO.SS.
DettagliIL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO
IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Gabriele Cappellini Milano, 18 ottobre 2011 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita patrimoniale
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliIntroduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI
Introduzione al Private Equity Strumenti di capitale di rischio per la PMI Rimini, 11 ottobre 2013 Raffaele de Courten 1 ARGOMENTI TRATTATI Cosa fanno gli operatori di Private Equity? Quali sono gli obiettivi
DettagliIl mercato primario Le offerte di azioni
Il mercato primario Le offerte di azioni Tecnicamente le offerte di azioni sono di due tipi: OFFERTE PUBBLICHE DI SOTTOSCRIZIONE (OPS), quando oggetto di offerta sono azioni di nuova emissione provenienti
DettagliAspetti legali e contrattuali legati agli interventi di Venture Capital. Prof. Avv. Alberto Musy Musy Bianco e Associati Studio legale
Aspetti legali e contrattuali legati agli interventi di Venture Capital Prof. Avv. Alberto Musy Musy Bianco e Associati Studio legale 1 Argomenti trattati La lettera di intenti Il contratto di acquisizione
DettagliLa quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015
1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole
DettagliIl private equity al servizio delle imprese che vogliono crescere
Il private equity al servizio delle imprese che vogliono crescere AMEDEO GIURAZZA Amministratore Delegato - Vertis SGR SpA Napoli, 25 febbraio 2015 1 INTERESSE PER IL PRIVATE EQUITY Nell ultimo ventennio
DettagliPrivate Banking e Fondi Immobiliari
0 Private Banking e Fondi Immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari nel mondo e in Europa Nel 2005 il portafoglio dei gestori professionali ha superato gli 800 mld di
DettagliIl Fondo Italiano d Investimento per le PMI e le ipotesi di agevolazioni del mercato
Il Fondo Italiano d Investimento per le PMI e le ipotesi di agevolazioni del mercato Andrea Montanino Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Indice L obiettivo Lo strumento: creazione
DettagliScheda Progetto. Nome dell Impresa (o del Progetto) Indirizzo Sede Legale. Indirizzo Sede Amministrativa. Nome del Referente. Telefono del Referente
Scheda Progetto Nome dell Impresa (o del Progetto) Indirizzo Sede Legale Indirizzo Sede Amministrativa Nome del Referente Telefono del Referente 1 1. In quale fase si colloca la Tua Impresa? (inserisci
DettagliLa gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona
La gestione delle risorse immateriali: l'esperienza del Liaison Office dell Area Ricerca dell'università di Verona Dott. Luca Guarnieri Responsabile Liaison Office Area Ricerca Università degli Studi di
DettagliL analisi per flussi ed il rendiconto finanziario
L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto
DettagliPOLITICHE FINANZIARIE E CORPORATE GOVERNANCE. 15 dicembre 2010 dott.ssa Monica Rossolini
POLITICHE FINANZIARIE E CORPORATE GOVERNANCE 15 dicembre 2010 dott.ssa Monica Rossolini 1 La governance delle PMI italiane Agenda La relazione tra azionisti i di maggioranza e di minoranza. Politiche finanziarie
DettagliUfficio Stampa. Close to Media (Francesca Valagussa) Tel. 02 70006237
Cartella Stampa GE Money nel mondo e in Italia Ufficio Stampa Close to Media (Francesca Valagussa) Tel. 02 70006237 GE Money nel mondo GE Money fa parte del gruppo GE Capital Global Banking, divisione
DettagliCentro di competenze qualificate in ambito servizi di valutazione immobiliare
Centro di competenze qualificate in ambito servizi di valutazione immobiliare La partnership Ribes e Nomisma Ribes ha avviato nel corso del 2010 la predisposizione di un nuovo Piano Industriale con l obiettivo
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliCrescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali
Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali Antonio Catalani Indice Le tipologie di azienda: il prodotto, il mercato e le risorse la
DettagliIng. Luca Canepa - Consigliere Delegato IBAN
Ing. Luca Canepa - Consigliere Delegato IBAN Nato a Milano nel Novembre 1957, Luca è un business leader, executive e advisor con vasta esperienza internazionale. Luca ha supportato con successo varie Aziende
DettagliAzimut Global Counseling. Iacopo Corradi
Azimut Global Counseling Iacopo Corradi IL GRUPPO AZIMUT Azimut è la più grande realtà finanziaria indipendente attiva da oltre 20 anni nel mercato del risparmio gestito in Italia e quotata alla Borsa
DettagliESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile
ESSERE O APPARIRE Le assicurazioni nell immaginario giovanile Agenda_ INTRODUZIONE AL SETTORE ASSICURATIVO La Compagnia di Assicurazioni Il ciclo produttivo Chi gestisce tutto questo Le opportunità di
DettagliUna nuova asset class per investitori qualificati. Nuovi valori per un rapporto virtuoso tra industria, finanza e investitori
Nuovi valori per un rapporto virtuoso tra industria, finanza e investitori Mercato delle fonti energetiche rinnovabili INVESTIMENTI CAPITALE / CREDITO? INVESTITORI QUALIFICATI PLAYER INDUSTRIALI CARATTERIZZATI
DettagliNuove soluzioni di Factoring e nuovi rapporti con la Clientela
Nuove soluzioni di Factoring e nuovi rapporti con la Clientela Intervento di Antonio De Martini Milano, 16 maggio 2006 Il vantaggio competitivo Principali elementi di soddisfazione: o Velocità e sicurezza
DettagliAutorizzato frazionamento azioni ordinarie Amplifon S.p.A. nel rapporto di 1:10; il valore nominale passa da Euro 0,20 a Euro 0,02 per azione
COMUNICATO STAMPA AMPLIFON S.p.A.: L Assemblea degli azionisti approva il Bilancio al 31.12.2005 e delibera la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,30 per azione (+25% rispetto al 2004) con pagamento
DettagliAssessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica
Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE
DettagliRAFFORZARE L'ECOSISTEMA DEL CAPITALE DI RISCHIO: COSA HA FATTO IL FONDO ITALIANO
RAFFORZARE L'ECOSISTEMA DEL CAPITALE DI RISCHIO: COSA HA FATTO IL FONDO ITALIANO Roma, 28 giugno 2013 Luigi Tommasini Senior Partner Funds-of-Funds CONTENUTO Il Fondo Italiano di Investimento: fatti e
DettagliLA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA
LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA OPERA ENERGIA Opera Energia è una società che fa parte di Opera Group e che agisce nell ambito delle energie rinnovabili, con precise specializzazioni inerenti lo sviluppo
DettagliFONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO
FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Documento di sintesi del progetto Roma, 16 dicembre 2009 Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Indice L obiettivo
DettagliBosco&Co. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ROMA - BATTIPAGLIA (SA)
BoscoCo. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE BoscoCo. è il partner professionale che supporta le imprese nel governo e nella gestione del loro business, aiutandole a raggiungere le
DettagliLA NOSTRA PARTECIPAZIONE
ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione
DettagliFondo Zenit Minibond. Fondo Minibond. La finanza italiana al servizio dell economia italiana
Fondo Minibond Fondo Zenit Minibond Fondo obbligazionario per investire nello sviluppo delle PMI italiane La finanza italiana al servizio dell economia italiana -Zenit SGR, i nostri valori INDIPENDENTI
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione
DettagliCapitolo XVII. La gestione del processo innovativo
Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
DettagliBUSINESS PLAN, UNO STRUMENTO
BUSINESS PLAN, UNO STRUMENTO IMPRESCINDIBILE PER FARE IMPRESA MATTEO PELLEGRINI AREA ECONOMICO FINANZIARIA LEGACOOP REGGIO EMILIA Giovedì 11 dicembre 2014 Il Business Plan è uno strumento operativo finalizzato
DettagliMUZINICH ITALIAN PRIVATE DEBT
Workshop Gli investitori incontrano le imprese --- Valeria Lattuada MUZINICH ITALIAN PRIVATE DEBT Mini-Bond Meeting 15 dicembre 2014 Chi siamo Muzinich & Co. è una società di asset management istituzionale
DettagliCORSO DI FINANZA AZIENDALE
CORSO DI FINANZA AZIENDALE presso UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE, Piazza delle Istituzioni 12-31100 Treviso PERCHÉ PARTECIPARE? L obiettivo principale del percorso è formare professionalità in
DettagliDiventa Partner Software Wolters Kluwer
Diventa Partner Software Wolters Kluwer Migliora le performance del tuo business. Con Wolters Kluwer una concreta oppurtunità di crescita. Chi siamo Wolters Kluwer è leader a livello globale nella fornitura
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
Dettagliconcretizza le potenzialità dei tuoi progetti
concretizza le potenzialità dei tuoi progetti BusinessPlanCenter è un centro di servizi specializzato, che assiste e supporta professionalmente manager, imprenditori e aspiranti imprenditori nella pianificazione/valutazione
DettagliProgetto Multicanalità Integrata. Contact Unit. Milano, 17 luglio 2014
Progetto Multicanalità Integrata Contact Unit Milano, 17 luglio 2014 La nostra formula per il successo Piano d Impresa 2014-2017 1 Solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore Aumento della
DettagliIl Brasile per le imprese italiane
Il Brasile per le imprese italiane Massimo Capuano Amministratore Delegato Centrobanca Milano, 9 ottobre 2012 Assolombarda La partnership tra Centrobanca e Banco Votorantim Nel 2012 Centrobanca e Banco
DettagliPiù Borsa più Impresa: un alleanza per crescere
Più Borsa più Impresa: un alleanza per crescere Luca Peyrano Head of Continental Europe, Primary Markets Borsa Italiana London Stock Exchange Group Milano, Assolombarda 11 Febbraio 2010 Più Borsa Più Impresa:
DettagliFondi aperti Caratteri
Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento
DettagliLA VALUTAZIONE DELL ATTIVITA del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
LA VALUTAZIONE DELL ATTIVITA del CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Università Bocconi 30 gennaio 2006 Ordine Dottori Commercialisti 1 IL CUORE, LA MENTE, LA TUTELA Se i manager fanno muovere la macchina organizzativa,
DettagliAppendice 2 Piano di business preliminare
Appendice 2 Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica
DettagliIl Business Plan (Allegato)
Www.ebitda.it Facebook:Ebitda Twitter: Ebitda Discussion Paper (Allegato) Numero 13 - Maggio 2014 1. Aspetti Generali Il business plan è uno strumento, sia qualitativo che quantitativo, finalizzato alla
DettagliBusiness plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:
Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività
DettagliFondo di investimento nel capitale di rischio D.M. 11.03.2011 n.206 Finalità e Obiettivi Supportare gli investimenti delle Piccole e Medie Imprese (PMI), operanti nel settore agricolo, agroalimentare di
DettagliOperazioni straordinarie in editoria: vendere, comprare o allearsi? Parametri decisionali e criteri operativi ATI ECNICI 9 TORI TE IALIZZA I SPECI
ECNICI ATI 09 TORI TE IALIZZA mbre 200 LE EDIT I SPECI 4 Settem AZIONAL SIONAL 24 RUM NA ROFESS 3 FOR PR Operazioni straordinarie in editoria: vendere, comprare o allearsi? Parametri decisionali e criteri
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliDott. Maurizio Massaro
Dott. Maurizio Massaro Ph. D. in Scienze Aziendali Ricercatore Universitario nell Università degli Studi di Udine 05, Ragioneria 1 La misurazione della performance economicofinanziaria. I sistemi fondati
DettagliPROGETTO VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
PROGETTO VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE 1 Dott. Giancarlo Penco Assessorato al Bilancio del Comune di Milano Parma, 6 maggio 2005 Il Patrimonio Immobiliare degli Enti Locali LO SCENARIO segue
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
Dettagli- Advisory per Fondi - Segnali Obbligazioni - Segnali Fondi - Formazione - Advisory Minibond
- Advisory per Fondi - Segnali Obbligazioni - Segnali Fondi - Formazione - Advisory Minibond - Lupotto & Partners si propone come advisor per fondi di investimento, comparti di sicav, fondi assicurativi
Dettagli* * * Questo comunicato stampa è disponibile anche sul sito internet della Società www.sesa.it
COMUNICATO STAMPA APPROVAZIONE DEL RESOCONTO INTERMEDIO CONSOLIDATO DI GESTIONE PER IL PERIODO DI 9 MESI AL 31 GENNAIO 2014 Il Consiglio di Amministrazione di Sesa S.p.A. riunitosi in data odierna ha approvato
DettagliABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente. Gli ambiti di ricerca in ABI Energia
ABI Energia Competence Center ABI Lab su energia e ambiente Gli ambiti di ricerca in ABI Energia Gli ambiti di ricerca su energia e ambiente in ABI Lab ABI Energia, Competence Center sull energia e l ambiente
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliLa creazione di impresa spin-off al CNR
Terza Giornata InFormativa Progetto BioTTasa Area della Ricerca del CNR Palermo, 30 giugno 2014 La creazione di impresa spin-off al CNR Relatore: Daniela La Noce Progetto Finanziato dal Ministero dello
DettagliConsulenza Aziendale di Direzione
Consulenza Aziendale di Direzione Consulenza Aziendale Consulenza e Assistenza per Indagini riguardanti il mercato potenziale, il grado di accettazione, la conoscenza dei prodotti da parte del pubblico/consumatore.
DettagliVer Capital SGR: Overview
1 Ver Capital SGR: Overview Ver Capital è una Società di Gestione del Risparmio (SGR), autorizzata da Banca d Italia nel 2005, è: Indipendente Focalizzata Il Management Team è l azionista di maggioranza
DettagliPresentazione Ktesios S.p.a.
Presentazione Ktesios S.p.a. Università di Roma Tor Vergata Workshop di presentazione dell attività dei Laboratori di ricerca Roma 31 gennaio 2008 Ing. Massimo Minnucci Amministratore Delegato Ktesios
DettagliPresentazione della Società
Presentazione della Società Chi siamo PEP&CFC appartiene al Gruppo Dafisa Holdings Capital Finance Group Limited, ed è stata istituita quale società specializzata nella consulenza in materia finanziaria
DettagliPRIVATE EQUITY, CONFIDI E BANCHE: OPPORTUNITA E SERVIZI PER LE PMI
PRIVATE EQUITY, CONFIDI E BANCHE: OPPORTUNITA E SERVIZI PER LE PMI Milano 6 maggio 2011 L investitore istituzionale per tipologia di investimento a profilo di rischio ha difficoltà ad investire in PMI
DettagliMASTER SPECIALISTICO IN PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE
OFFERTA FORMATIVA Titolo: MASTER SPECIALISTICO IN PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE Padova, Roma e Bologna. Destinatari: Il Master si rivolge a laureati, preferibilmente in discipline economiche,
DettagliUn impegno comune per la crescita
Un impegno comune per la crescita Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria proseguono la collaborazione avviata con l Accordo del luglio 2009, rinnovata nel 2010, e condividono una linea d azione
DettagliLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING. Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01
LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01 La configurazione della funzione di Trade Marketing I fenomeni che hanno influito sui processi
DettagliNOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.
NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. Malavolta Consulting S.A.S. del Dott. Roberto Malavolta & C. 63016 Campofilone (AP) Via Borgo San Patrizio, 112 tel 0734 937058 - fax 0734 935084
DettagliExecutive Coaching e progetti aziendali
Executive Coaching e progetti aziendali 24 maggio 2012 Dania Buzzacchi, ACC Marina Osnaghi, MCC Cos è il coaching Un processo di acquisizione e di applicazione di competenze professionali e manageriali:
DettagliCATTOLICA ASSICURAZIONI
CATTOLICA ASSICURAZIONI Gruppo Cattolica Risultati 2009 CATTOLICA ASSICURAZIONI Una sana e significativa crescita DANNI e VITA 4,343 Mld VITA 2,812 Mld DANNI 1,531 Mld +20,3% +33,7% +1,7% (*) Premi lavoro
DettagliCapitale di rischio VS Capitale di debito
FINANZA DELL INNOVAZIONE Il capitale di rischio Capitale di rischio VS Capitale di debito Il Capitale di rischio Finanziamento a medio e lungo termine Non prevede scadenze di rimborso ed il disinvestimento
DettagliLe scelte per la media impresa tra debito e capitale
IFFI 10 edizione VALORIZZARE L IMPRESA E ATTRARRE GLI INVESTITORI La liquidità dei mercati finanziari per lo sviluppo delle imprese Le scelte per la media impresa tra debito e capitale MILANO, 11 Novembre
DettagliProgramma di Export Temporary Management
Programma di Export Temporary Management Aree di intervento Business Strategies, grazie ad una solida esperienza acquisita negli anni, eroga servizi nell ambito dell Export Temporary Management finalizzati
DettagliMODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA
MODELLO DI COMUNICAZIONE FINANZIARIA Check list delle informazioni di riferimento Applicato dalle Banche che hanno aderito alla proposta di Accordo di CONFINDUSTRIA PESARO-URBINO FINALITA E CONTENUTI DEL
DettagliPresentazione del progetto PROCESSO DI DISTRIBUZIONE INTEGRATA
PROCESSO DI DISTRIBUZIONE INTEGRATA Il mercato 1. IL PROGETTO DI PARTNERSHIP Il Progetto nasce da una forte visione condivisa sul mercato di riferimento (le Imprese) e dalle modifiche in tema di mediazione
Dettaglidall idea all impianto Presentazione ATTIVITA Rev 4.2
Presentazione ATTIVITA Rev 4.2 Luglio 2013 Storia GET Energy nasce nel 2009 come Divisione di GET Italia S.r.l., società operante dal 2001 nel campo dell informatica con applicazioni in Cloud Computing
DettagliPricing dei servizi bancari
SEMINARIO Pricing dei servizi bancari Nuovi pacchetti di offerta: simulazioni, previsioni, uso degli standard. Piani commerciali e processi formativi 3 ottobre 2013 09.30 Hotel Galileo Milano Corso Europa
DettagliFoto indicativa del contenuto del modulo. Materiale Didattico Organizzazione Aziendale
Foto indicativa del contenuto del modulo Materiale Didattico Organizzazione Aziendale 3 Strategia d impresa (Introduzione al problema strategico) 4 Premessa Tema caratterizzato da ampispazi di indeterminatezza
DettagliAnalisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria
Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Report di ricerca Rapporto realizzato da Viale della Resistenza 23 87036
DettagliQuestionario sui fabbisogni. di servizi per l internazionalizzazione delle aziende
Via Valentini, 14-59100 Prato tel. 0574 4551 - fax 0574 604595 www.ui.prato.it e-mail: uip@ui.prato.it Questionario sui fabbisogni di servizi per l internazionalizzazione delle aziende L IMPRESA E I MERCATI
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliIL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it
LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica
DettagliGestione Finanziaria delle Imprese. Private equity e venture capital
GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE L attività di disinvestimento Principi fondamentali del disinvestimento Individuazione del momento più opportuno per disinvestire Definizione del canale di disinvestimento
DettagliCostruiamo reti vendita, di successo!
Costruiamo reti vendita, di successo! Sales Line è la sintesi delle esperienze professionali mie e degli specialisti che in questi anni hanno collaborato con me nella realizzazione di reti di vendita di
DettagliUniversità degli Studi di Palermo
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia ed Amministrazione Aziendale La finanza di start up: private equity e venture capital Anno accademico 2011 / 2012 Dott.ssa
DettagliMilano, 30 marzo 2004
Milano, 30 marzo 2004 Gruppo TOD S: crescita del fatturato (+8.1% a cambi costanti). Continua la politica di forte sviluppo degli investimenti. 24 nuovi punti vendita nel 2003. TOD S Il Consiglio di Amministrazione
DettagliFORMAZIONE E PUBBLICA SEGI REAL ESTATE SEGI REAL ESTATE
ADVASORY La SEGI REAL ESTATE AZIENDA LEADER NEL SETTORE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI GRAZIE AD UNA RETE CAPILLARE DI CONSULENTI ACCREDITATI IN EUROPA E NEL MONDO PUO ESSERE PATNER NELLA VENDITA E CARTOLARIZZAZIONE
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
Dettagli