Azienda può essere vista come: - ORGANIZZAZIONE ECONOMICA - SISTEMA SOCIALE - STRUTTURA PATRIMONIALE
|
|
- Amando Perri
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fini aziendali
2 Azienda può essere vista come: - ORGANIZZAZIONE ECONOMICA - SISTEMA SOCIALE - STRUTTURA PATRIMONIALE
3 ORGANIZZAZIONE ECONOMICA Scopo: il soddisfacimento dei bisogni umani attraverso l utilizzo di risorse limitate SISTEMA SOCIALE Azienda:insieme di rapporti sociali, di scambio distribuisce ricchezza creata strumento per il soddisfacimento di necessità interne ed esterne STRUTTURA PATRIMONIALE Azienda: complesso di beni organizzati e gestito per svolgere processi produttivi per produrre reddito Due elementi: - il capitale - la capacità imprenditoriale
4 SOGGETTO ECONOMICO Un azienda è l espressione di una volontà imprenditoriale tesa ad ottenere determinate finalità. Il diverso soggetto economico non condiziona solo le scelte aziendali ma ne determina i fini. SOGGETTO ECONOMICO Il soggetto economico può essere classificato in SOGGETTO ECONOMICO PATRIMONIALE: SOGGETTO ECON MANAGERIALE.
5 TEORIA DELLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO Il profitto, secondo la teoria economica classica, è il compenso che spetta all imprenditore per l organizzazione dei fattori produttivi. Il profitto quale corrispettivo che spetta a colui che ordina l impiego dei fattori produttivi. Una categoria economica simile al salario, alla rendita e all interesse. Il profitto come un premio di assicurazione per l investimento del capitale destinato a ripagare il rischio corso dall imprenditore. Secondo Schumpeter il profitto è un premio che spetta a colui che promuove l innovazione. il profitto come il risultato dell acquisizione di posizioni monopolistiche.
6 Concetto di profitto sicuramente concetto composito Non viene messo in discussione Non perde la sua ragione di essere in rapporto alla natura giuridica della proprietà Si può discutere la sua misura e la sua destinazione: - in relazione alla azienda privata o pubblica - in un economia chiusa o aperta. L obiettivo della massimizzazione deve essere letto tenendo in considerazione - il fattore rischio - il fattore tempo Che cosa vuol massimizzare l imprenditore? Il risultato di una o più operazioni o il risultato della gestione aziendale nel lungo periodo?
7 LA TEORIA DELLA SOPRAVVIVENZA AZIENDALE La critica più consistente alla teoria della massimizzazione del profitto: l avvenuta separazione tra la proprietà e il governo dell impresa comporta mutamento dei fini della gestione stessa. (economisti sociali ) I proprietari sono preoccupati di ottenere il massimo profitto dall impresa i manager sono preoccupati in primo luogo della sopravvivenza aziendale il fine diventa quello di assicurare la continuità dell azienda. Il profitto diventa il mezzo per ottenere il fine che è la continuità questa teoria ambientata nelle aziende in cui il soggetto economico è di tipo manageriale
8 LA TEORIA DEL VALORE DELL IMPRESA Il fine dell impresa: massimizzare il suo valore espresso in termini di capitalizzazione di borsa o di valore di mercato. l azienda come un investimento l azienda sarà giudicata per il suo rendimento. L ottica è abbastanza simile a quella della teoria della massimizzazione del profitto ma ambientata nella realtà delle pubblic companies. Questa teoria ha una matrice tipicamente nordamericana la creazione e diffusione del valore vengono ricercate nel breve periodo.
9 LA TEORIA DELLO SVILUPPO DIMENSIONALE evoluzione manageriale dell impresa necessità di capire le motivazioni che i manager hanno nel gestire le imprese. i manager sono più interessati all espansione dell impresa intesa come: - irrobustimento dell organizzazione - assunzione di una forza maggiore rispetto alla concorrenza Scopo : ottenere obiettivi di stabilità, di prestigio e di miglioramento economico. Obiettivo primario: non il profitto ma il volume di affari il volume di affari diventa: l indicatore del successo il volume di affari permette di migliorare gli sviluppi della carriera dei dirigenti Il volume di affari facilita i rapporti con le banche, i fornitori, ecc. rapporto molto stretto tra tasso di sviluppo e la massimizzazione del profitto: l aumento della dimensione passa attraverso una adeguata fonte di autofinanziamento. non vi è antitesi tra questa teoria e quella classica della massimizzazione del profitto
10 Come dice Sciarelli: vi è l esistenza nell impresa di un sistema di obiettivi e quindi la necessità di stabilire fra essi un criterio di gerarchia. Tale gerarchia è destinata ad essere ordinata prevalentemente in funzione: - del fattore tempo - del fattore rischio. Nel corso della gestione si potranno perseguire obiettivi di breve periodo o di lungo Si tratta di individuare qual è l obiettivo di lungo periodo legato all intera esistenza dell azienda. Per alcuni è il massimo profitto, per altri il massimo sviluppo dimensionale. Quindi per alcuni il fine diventa il mezzo e viceversa.
11 TEORIA DEI LIMITI SOCIALI ALLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO il concetto di profitto è inteso come: - il compenso per il lavoro imprenditoriale - il premio per il rischio - la contropartita dell innovazione - la rendita per la posizione monopolistica obiettivo del soggetto economico è massimizzare il profitto:inteso come cash-flow.
12 La realizzazione di questo obiettivo è ostacolata dalla conflittualità che contraddistingue la vita aziendale. I vari gruppi di attori possono essere: manodopera fornitori clienti finanziatori azionisti pubblica amministrazione
13 sono coinvolti nella gestione aziendale con ispirazioni diverse pongono limiti nella scelta degli obiettivi e delle strategie I conflitti possono essere originati da motivi e attori sia interni che esterni all azienda. motivi e attori esterni all azienda: - il prezzo, le modalità di vendita e i clienti - le politiche concorrenziali e i concorrenti - i prezzi, le modalità d acquisto e i fornitori - il costo del danaro e i finanziatori
14 motivo interno di conflittualità: la distribuzione dei ricavi tra le varie categorie sociali presenti in azienda Diversa è la capacità in queste situazioni di composizione da parte dell azienda e dipendono: - dalla sua capacità contrattuale - dalla legislazione vigente per la tutela della risorsa umana
15 La teoria dei limiti sociali al massimo profitto pone in rilievo: - l aspetto conflittuale dell organizzazione aziendale l organizzazione aziendale è una coalizione particolare: fra gli attori vi è non solo un rapporto di collaborazione ma anche di contrapposizione. ogni impresa, pur avendo un fine primario o di lungo periodo persegue un insieme di obiettivi. Gli obiettivi. discendono dalle mete che ciascun gruppo sociale si pone nel partecipare alla vita aziendale. il gruppo imprenditoriale: il fine a cui tende nel lungo periodo è quello della massimizzazione del profitto che però può essere perseguito attraverso vie od obiettivi diversi che possono sembrare contrastanti nel breve periodo. I Simon conclude che il profitto massimo a cui tende l imprenditore si trasforma in un profitto soddisfacente cioè in un obiettivo reddituale che date le condizioni del mercato e dell ambiente in generale risulti appagante in termini di investimento di tempo e di denaro nell impresa.
16 MODELLO NORD-AMERICANO - soggetto economico è di tipo manageriale sono pubblic- companies realtà economica caratterizzata da : - mercati finanziari molto attivi - presenza dei grandi investitori istituzionali. Elementi caratterizzanti tale modello PRODOTTI FEDE NELLA CONCORRENZA SU: SERVIZI CONTROLLO DEL CAPITALE RICERCA DEL PROFITTO A BREVE TERMINE i manager sono valutati dal mercato, senza profitti a breve vedono messa a rischio la loro posizione. FLUIDITA DEL LAVORO dipendenti e manager cambiano frequentemente per opportunità posto di lavoro l azienda valuta i fornitori per il prezzo e le condizioni di fornitura mettendo in concorrenza i fornitori tra loro e scegliendo la combinazione ottimale di volta in volta. MASSIMIZZAZIONE DEL DIVIDENDO AGLI AZIONISTI NEL BREVE PERIODO
17 MODELLO GIAPPONESE MODELLO GIAPPONESE E caratterizzato da questi elementi: FORNITORI RIGIDITA DI RAPPORTI NEI CONFRONTI: MANAGER AZIONISTI DIPENDENTI L azienda ha con i fornitori rapporti di partnership stabili e continuativi, I manager e i dipendenti aspirano a impieghi vitalizi, la fedeltà all azienda è motivo di orgoglio e ben considerata sia in ambito aziendale che in ambito sociale ATTENZIONE AI RISULTATI DI LUNGO PERIODO Anche gli azionisti esprimono fedeltà al loro investimento nonostante un dividendo modesto, dando peso maggiore al capitain gain. Il tipo di rapporto che lega le aziende ai propri manager e ai propri azionisti permette di poter mirare a risultati di lungo periodo.
CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 4 CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A.A. 2014-2015 1 Contenuti lezione 4: le teorie
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LE MOTIVAZIONI DEI PARTECIPANTI E LE FINALITA IMPRENDITORIALI PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LE MOTIVAZIONI DEI PARTECIPANTI E LE FINALITA IMPRENDITORIALI PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Soddisfazione e coscienza del proprio ruolo: la tenacia delle PMI italiane
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Rapporto impresa ambiente Analisi dell ambiente di riferimento dell impresa Struttura dei mercati Rapporti impresa-mercato
DettagliLe funzioni dell impresa e le teorie sulle finalità imprenditoriali. Tecnica Industriale e Commerciale 2009/2010
Le funzioni dell impresa e le teorie sulle finalità imprenditoriali L evoluzione della teoria dell impresa: teoria degli stakeholder e teoria dell agenzia Gli interlocutori dell impresa: gli stakeholder
DettagliInsegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale. III LEZIONE Profilo economico e finanziario della gestione. Prof.
Insegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale III LEZIONE Profilo economico e finanziario della gestione 1 I contenuti dell economia aziendale Nel primo modulo studiamo: q le variabili strutturali
DettagliCRITERI E METODOLOGIE DI VALUTAZIONE NELLA FASE DI COMPRAVENDITA D AZIENDA
CRITERI E METODOLOGIE DI VALUTAZIONE NELLA FASE DI COMPRAVENDITA D AZIENDA Prof. Paola Saracino Professore associato di Ragioneria Generale ed Applicata e di Bilancio e Principi Contabili Università degli
DettagliLa governance e le principali teorie
La governance e le principali teorie Responsabilità Sociale delle Organizzazioni Prof.ssa Michela Floris La Teoria degli Stakeholder Presupposto: L impresa non può più essere considerata come un iniziativa
DettagliCapitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa
Capitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia, cap.7 McGraw-Hill, 2001 La teoria
DettagliLezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par Solo da leggere 6.3
Lezione 15 Analisi dei costi VECCHIO LIBRO: Saltare par. 6.1.5 - Solo da leggere 6.3 Le imprese Le funzioni dell impresa: organizzare la produzione in serie reperire le risorse gestire il processo produttivo
Dettagli17/11/2015. Il concetto di fonte e di impiego. Fattore produttivo denaro. Flussi in senso stretto di denaro. Flussi in senso lato di movimenti bancari
Lo schema di rilevazione: entrate ed uscite Entrate Uscite Flussi in senso stretto di denaro 1. Il concetto di fonte e di impiego Flussi in senso lato di movimenti bancari Fattore produttivo denaro 1 2
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese Azienda soggetto economico Lezione 1 L azienda come dimensione economica delle Istituzioni Prof. Paolo Di Marco Azienda soggetto economico Argomenti Lez1: I caratteri
DettagliIndice. Presentazione. Capitolo 1
Presentazione XIII Capitolo 1 Capitolo 2 Il sistema economico: i soggetti e le interdipendenze 1 1. Il sistema economico 1 2. La teoria economica 3 3. Un modello economico disaggregato: i comportamenti
DettagliCapitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa
Capitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia, cap.7 McGraw-Hill, 2001 La teoria
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE I PROTAGONISTI NELLA VITA DELL IMPRESA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - I protagonisti dell impresa e le scelte di governo - Gli organi di governo
DettagliCorso di Finanza aziendale
Corso di Finanza aziendale Gli indici di bilancio Sviluppo Commenteremo solo i principali. 4 Gli indici sono rapporti tra grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie contenute nello stato patrimoniale
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Spieghiamo il titolo del corso. Economia Gestione Imprese 2 1 Prima di definire l impresa, proviamo ad immaginare le diverse
DettagliLe scelte del consumatore
Istituzioni di Economia a.a. - Importante: - completare sempre i grafici indicando le variabili in ascissa e ordinata; - le definizioni si possono dare in termini discorsivi o in termini analitici Le scelte
DettagliPROGRAMMA SVOLTO IN DIRITTO-ECONOMIA. Anno scolastico L ordinamento della Repubblica.
PROGRAMMA SVOLTO IN DIRITTO-ECONOMIA Classe 2C programmatori L ordinamento della Repubblica. - Il Parlamento: composizione e funzionamento. Le funzioni del Parlamento. - Lo scioglimento anticipato delle
DettagliEconomia Aziendale 1
Economia Aziendale 1 Sistema aziendale e sottosistemi Aree funzionali caratteristiche Marketing (marketing mix politiche di prezzo, distribuzione, prodotto, promozione) Produzione Ricerca e sviluppo (innovazione
DettagliEconomia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 3
Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 3 I costi di produzione Mankiw, Capitolo 13 Premessa Nell analisi della legge dell offerta, vista fino a questo momento, abbiamo sinteticamente descritto le
DettagliLo scambio Piste per un percorso multidisciplinare. Progetto di valorizzazione dell identità dei LES del Lazio
Lo scambio Piste per un percorso multidisciplinare Progetto di valorizzazione dell identità dei LES del Lazio Lo scambio come tema multidisciplinare Si propone qui una breve pista di indagine su alcuni
DettagliIndice. Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura
Indice Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura PARTE I Concetti di base XI XII XIII 1 Le basi dell economia 1 1.1 Introduzione 1 1.1.1 Scarsità ed efficienza:
DettagliArgomenti. Domande chiave. L oggetto di studio. aziendale
1 Teoria della Finanza Aziendale Prof. Arturo Capasso A.A. 2006-2007 L oggetto di studio dellaa. finanza aziendale Argomenti A che serve la finanza? L azienda e la sua dinamica finanziaria Il ruolo del
DettagliInsegnamento di Economia aziendale prova del
DATI DELLO STUDENTE Cognome Matricola Insegnamento di Economia aziendale prova del 29.01.2015 Nome Anno di corso (I, II, III, f.c.) Valutazione prova scritta VALUTAZIONE PROVA ORALE domanda 1 domanda 2
DettagliInsegnamento di ECONOMIA AZIENDALE a.a. 2015/2016. Seminario dell 8/10/2015
Insegnamento di ECONOMIA AZIENDALE a.a. 2015/2016 Seminario dell 8/10/2015 DALLA RAGIONERIA ALL ECONOMIA AZIENDALE PRINCIPI DI ECONOMIA E STRATEGIA AZIENDALE L ALBERO DELLE SCIENZE LE RELAZIONI DELLA SCIENZA
DettagliStrumenti innovativi per la creazione d impresa
I Seminario: competitività Modulo n. 2: Strumenti innovativi per la creazione d impresa Fondo Perequativo Accordo di Programma MISE Unioncamere 2010 Progetto n. 89 } } La valutazione della redditività
DettagliLA MANCANZA DI CONTINUITA AZIENDALE
ASSOCIAZIONE GIUSLAVORISTI ITALIANI LA MANCANZA DI CONTINUITA AZIENDALE Prof. Riccardo Bauer CONTINUITA AZIENDALE Cosa è? Perché è importante? Stato dell arte Quali riferimenti sono validi per valutare
Dettagli26. Le aree funzionali
26. Le aree funzionali Le funzioni aziendali sono composte da gruppi di operazioni omogenee attraverso le quali il sistema-azienda attua il proprio oggetto e persegue specifici obiettivi. Le aree funzionali
DettagliLa forma giuridica delle imprese
La forma giuridica delle imprese L impresa individuale È la forma giuridica più elementare da assegnare ad un attività commerciale. Nell impresa individuale è l imprenditore, in quanto persona fisica ed
DettagliL organizzazione dell attività economica e i sistemi economici Il sistema economico e la sua dinamica
L organizzazione dell attività economica e i sistemi economici Il sistema economico e la sua dinamica Che cos è un sistema economico L acquisizione dei beni e servizi necessari al soddisfacimento dei propri
DettagliCORSO DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE E MARKETING A. A
Prof.ssa Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Lezione 9 L orientamento strategico della gestione. I percorsi di sviluppo aziendale CORSO DI ECONOMIA E GESTIONE
DettagliOggetto: gestione razionale del fattore capitale
FUNZIONE FINANZIARIA Oggetto: gestione razionale del fattore capitale TEORIA DELLA FINANZA: Modelli di comportamento volti a razionalizzare le decisioni gestionali QUALI SONO I VALORI IN GIOCO? La solidita
DettagliObiettivo della ricerca e oggetto di analisi
Analisi dei comportamenti imprenditoriali ed organizzativi delle imprese del comparto del materiale rotabile nella realtà produttiva pistoiese e definizione di di politiche di di intervento a sostegno
DettagliProgetto di Implementazione del Sistema di Controllo di Gestione. Gianandrea Gori
Progetto di Implementazione del Sistema di Controllo di Gestione Gianandrea Gori Orientamento dell impresa al valore Quali sono gli scopi assegnabili ad un impresa? Soddisfacimento dei bisogni umani Massimizzazione
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese Parte nona Dinamica evolutiva dell impresa: ricavi, contribuzione e profitto 1 Argomenti 1. Il profitto nelle teorie economiche (cenni) 2. Il profitto
DettagliCLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA. Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV)
CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV) SOCIETÀ SOGGETTO GIURIDICO SOGGETTO ECONOMICO SOGGETTO GIURIDICO: è la persona o l insieme delle persone alle quali
Dettagliorganizzazione sociale separazione tra luoghi di produzione e luoghi di consumo sistema economico con dimensione spaziale
Economisti del XVI e XVIII secolo Cantillion, Quesnay, fisiocratici terra possesso e coltivazione della terra proprietario agricolo 2 tipi di relazioni: relazioni verticali relazioni orizzontali Costi
DettagliCorso di FINANZA AZIENDALE
Corso di FINANZA AZIENDALE Presentazione del corso e introduzione alla Finanza Aziendale (Brealey, Meyers, Allen, Sandri: cap. 1-2) 1 Contenuti della lezione Presentazione del corso e della modalità d
DettagliGilda Ricciardi. Il sistema azienda
Gilda Ricciardi Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell azienda L azienda di produzione L azienda come sistema L azienda come sistema aperto L azienda come
DettagliCOME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA
Aprile Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME EFFETTUARE L ANALISI DELLA CONCORRENZA QUAL E L UTILITA DI ANALIZZARE
DettagliLe Amministrazioni Pubbliche: un quadro concettuale
Le Amministrazioni Pubbliche: un quadro concettuale Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche Anno accademico 2016/2017 Prof.re Riccardo Mussari Agenda La definizione di AP I numeri delle
DettagliArgomenti. Prof. A. Renzi Economia e Gestione delle Imprese Ricavi, contribuzione e profitto
Prof. Antonio enzi Economia e gestione delle imprese Dinamica evolutiva dell impresa: ricavi, contribuzione e profitto 1 Argomenti 1. Il profitto nelle teorie economiche (cenni) 2. Il profitto e le sue
DettagliLa concessionaria. Il posizionamento e la sostenibilità del business
La concessionaria Il posizionamento e la sostenibilità del business Le capacità della concessionaria ECONOMICA FINANZIARIA MONETARIA REDDITIVITA La capacità economica di una concessionaria E la capacità
DettagliBRUNO VETTORE. Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO
BRUNO VETTORE Business Plan e storie di successo Bologna 28 aprile 2016 FRANCHISING & RETAIL EXPO Il Franchising è un settore della Moderna Distribuzione Organizzata, che sviluppa un volume d affari di
DettagliScienza delle Finanze. Modello Neoclassico
Scienza delle Finanze Modello Neoclassico Prof. Giuseppe Migali Universita Magna Graecia a.a 2016-17 Prof. Giuseppe Migali (UMG) Scienza delle Finanze Modello Neoclassico a.a 2016-17 1 / 21 Perche discutere
DettagliCapitolo 6 Fallimenti microeconomici del mercato: il potere di mercato
Capitolo 6 Fallimenti microeconomici del mercato: il potere di mercato L inefficienza allocativa del monopolio Situazione: mercato nel quale un bene sia servito da una sola impresa (monopolista), che persegue
DettagliIn un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliIntroduzione all Oligopolio
SUN - Economia Politica - 1 a Cattedra 27 maggio 2012 Definizione di mercato Oligopolistico L oligopolio è una forma di mercato intermedia tra la libera concorrenza e il monopolio, in essa l offerta è
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 2: L attività economica ed il sistema azienda Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema
DettagliCDA TERNA: APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006
COMUNICATO STAMPA Relazioni Esterne e Comunicazione Tel. +39 06 83138120 Fax +39 06 83138372 e-mail: ufficio.stampa@terna.it Investor Relations Tel. +39 06 83138145 Fax +39 06 83138389 e-mail: investor.relations@terna.it
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese A.A. 2016-2017 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Informazioni sul corso Orario delle lezioni: Lunedì 8:30-10(Aula 10) Martedì
DettagliLezione 6. Caratteristiche fisiche. Modalità di partecipazione al processo produttivo. Fattore produttivo a fecondità semplice. Fattori produttivi
Lezione 6 Fattori produttivi Caratteristiche fisiche Fattori materiali (consistenza fisica) merci e mp macchinari immobili impianti Fattori immateriali brevetti marchi opere di ingegno software concessioni
DettagliARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche
L IDEA IMPRENDITORIALE ed il SISTEMA IMPRESA ARGOMENTI Il Sistema Impresa La logica Competitiva L Impresa L imprenditore e le sue caratteristiche Il Sistema Impresa L impresa è un sistema cioè un insieme
DettagliEconomia politica. Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a
Economia politica Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a. 2014-2015 1 Il reddito nazionale: da dove viene e dove va 2 Lucido #2 Il flusso circolare di moneta nell
DettagliCrescita economica, produttività e tenore di vita
Crescita economica, produttività e tenore di vita Introduzione Negli ultimi due secoli ci sono stati ingenti cambiamenti nel benessere della popolazione i fattori alla base del tenore di vita di una nazione
DettagliØ composizione degli investimenti e dei finanziamenti Ø correlazione tra investimenti e finanziamenti Ø Andamento di investimenti e finanziamenti
TIPOLOGIE DI INDICATORI Desumibili dallo SP: Ø composizione degli investimenti e dei finanziamenti Ø correlazione tra investimenti e finanziamenti Ø Andamento di investimenti e finanziamenti Desumibili
DettagliSTRATEGIE E POLITICHE DI MARKETING. CAPITOLO IX Le fusioni e le acquisizioni
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Corso di laurea specialistica in PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI TURISTICI STRATEGIE E POLITICHE DI MARKETING Prof.ssa Valentina Della Corte CAPITOLO IX
Dettagli3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO
3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO A Mercantilisti e fisiocratici ( 600, 700) Mercantilisti ( 600): la ricchezza viene dalla valuta, ossia dall esportazione (predatoria)
Dettagli3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE
Business Plan guida al piano industriale Cominciamo dalla parte descrittiva, spesso trascurata perchè è diffusa l opinione che ritiene il Business Plan composto solo dai numeri, cioè dalle previsioni sulle
DettagliI Lezione ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Anno Accademico: Prof. Marco Papa
DIPARTIMENTO JONICO IN "SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: SOCIETÀ, AMBIENTE, CULTURE" ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE Anno Accademico: 2016-2017 I Lezione 1 q L orario delle lezioni
DettagliIntroduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di
Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di valore. Le altre, che non sono strategiche, sono dette operazioni
DettagliRiclassificazione di bilancio
Riclassificazione di bilancio Riclassificazione di bilancio a. Cos è b. Finalità c. Criteri 2 a. Cos è Operazione di predisposizione dei dati di bilancio per l analisi economico-finanziaria e patrimoniale
DettagliCorso di Analisi Finanziaria. Prof. Francesco RANALLI AA.AA. 2017/ Lo stato patrimoniale
Corso di Analisi Finanziaria Prof. Francesco RANALLI AA.AA. 2017/2018 3. Lo stato patrimoniale 1 TIPOLOGIE DI INDICATORI Desumibili dallo SP: Ø composizione degli investimenti e dei finanziamenti Ø correlazione
DettagliValutazione di impianti e macchinari
Valutazione di impianti e macchinari Dario Provera R&D Manager American Appraisal Italia S.r.l. Membro ASA American Society of Appraisers Impianti e macchinari Impianti e macchinari Sono beni di uso durevole,
DettagliL AZIENDA: Nozioni introduttive. Corso di Economia Aziendale
L AZIENDA: Nozioni introduttive Corso di Economia Aziendale ottobre 2014 bisogni beni economici attività economica definizione di azienda Corso di Economia Aziendale ottobre 2014 nel corso della vita,
DettagliCome sviluppare un progetto d impresa. Presentato da: dr.ssa Patrizia Andreani
1 Come sviluppare un progetto d impresa Presentato da: dr.ssa Patrizia Andreani 2 L azienda come sistema L azienda è un sistema: aperto (input output); dinamico (si adatta alle mutevoli situazioni esterne);
DettagliLe sfide di Social Management nei Grandi Progetti Infrastrutturali
Le sfide di Social Management nei Grandi Progetti Infrastrutturali Marco Rettighieri COO Italferr e Director of On-Site Works Execution Expo 2015 24 Ottobre 2014 Auditorium Technip Italy Modelli di governance
DettagliIl principio di economicità
Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas Il principio di economicità Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 10 POSTULATO DELLA DUPLICITÀ DEGLI SCOPI AZIENDALI
DettagliSISTEMA AZIENDA DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONI
SISTEMA AZIENDA DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONI 1 SISTEMA AZIENDA L aziendaè un organizzazione economica stabile di persone e beni, che effettua una serie di operazioni coordinate tra loro al fine di soddisfare
DettagliLa dinamica finanziaria in un accezione generale. La dinamica del capitale circolante netto (della gestione corrente) La dinamica monetaria
LIVELLI DELL ANALISI FINANZIARIA La dinamica finanziaria in un accezione generale La dinamica del capitale circolante netto (della gestione corrente) La dinamica monetaria INVESTIMENTI (struttura operativa)
DettagliModalità di ingresso: -Creazione di una nuova unità produttiva -Acquisizione di un azienda già operante. Potere contrattuale dei Fornitori
Le 5 forze di Porter: la minaccia di potenziali entranti Barriere all entrata: 1) Istituzionali (es. licenze) 2) Strutturali -Economie di scala (o di esperienza) -Disponibilità di Capitali -Svantaggi di
DettagliLo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori Gli imperativi dello scenario Globalizzazione Stato Societa Imprenditorialità Impresa Mercato del lavoro Lavoro autonomo Neoimpresa Gli imperativi dello
DettagliStrumenti e Materiali - Economia Aziendale
Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Esercitazioni in preparazione all Esame di Stato ESERCITAZIONE 4 Il rendiconto finanziario del capitale circolante netto e di liquidità a cura di Michele Devastato
DettagliCapitolo otto. L economia politica degli investimenti. Ideologie politiche e IDE. Nazionalismo pragmatico. Anti-IDE. Liberista 8-3
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo otto L economia politica degli investimenti Ideologie politiche e IDE 8-3 Anti-IDE Nazionalismo pragmatico Liberista La posizione anti-ide 8-4 Visione marxista: le
DettagliIl commercio internazionale delle imprese. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale
Il commercio internazionale delle imprese Giuseppe De Arcangelis 16 Economia Internazionale 1 Schema della lezione Impresa rappresentativa e imprese eterogenee Dinamica di entrata e uscita Produttività
Dettagli#schoolofcoop EXPERIMENT16. Anno scolastico Progetto d impresa: il mercato. A cura di Paola Lorenzetti. Novembre 2016
Novembre 2016 #schoolofcoop EXPERIMENT16 Anno scolastico 2016-2017 Progetto d impresa: il mercato A cura di Paola Lorenzetti Dall idea al progetto imprenditoriale..ovvero RENDERE MENO NEBULOSA LA NOSTRA
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliRICLASSIFICAZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO E CALCOLO DEGLI INDICI
ATTIVITÀ DIDATTICHE 1 Prova di verifica RICLASSIFICAZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO E CALCOLO DEGLI INDICI di Rossana MANELLI MATERIE: ECONOMIA AZIENDALE (Classe quinta IT Indirizzo AFM-SIA-RIM; Classe
DettagliANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI
ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore
DettagliLE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO
LE OPERAZIONI DI GESTIONE IL PATRIMONIO E IL REDDITO PROF. CLAUDIA IMPRESARIO La gestione è costituita dall insieme di operazioni svolte dall impresa per il raggiungimento dei suoi obiettivi Finanziamenti
DettagliInsegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove
Economia aziendale e tecnica aziendale Insegnamento 01ETE Politecnico di Torino Maurizio Da Bove Contenuti Bilancio Stato patrimoniale e conto economico Analisi ed indicatori di prestazione Analisi flussi
DettagliECONOMIA ED ESTIMO RURALE
ECONOMIA ED ESTIMO RURALE Il bilancio aziendale Marcella Cipriani Definizioni: Bisogno, bene, utilità Il Bisogno = desiderio di fare, avere adoperandosi per soddisfarlo I bisogni si distinguono in: Soggettivi
DettagliPROGRAMMA DI ECONOMIA SVOLTO IV A C.A.T. A.S. 2015/2016 I Trimestre
PROGRAMMA DI ECONOMIA SVOLTO IV A C.A.T. A.S. 2015/2016 I Trimestre Modulo 1 Il sistema economico U.D.1 Le basi dell economia 1 La scienza economica 2 Evoluzione del pensiero economico U.D.2 Gli elementi
DettagliCdL Informatica Economia e gestione di impresa Docente: Enrico Bracci L impresa: profili introduttivi
CdL Informatica Economia e gestione di impresa Docente: Enrico Bracci L impresa: profili introduttivi 1 Bisogni umani e attività economica Bisogni umani Beni economici Consumo Produzione Attività di impresa
DettagliLa fiscalità nelle decisioni finanziarie dell impresa. A cura di Lorenzo Faccincani
La fiscalità nelle decisioni finanziarie dell impresa A cura di Lorenzo Faccincani I principi guida della finanza aziendale La finanza aziendale si base su tre principi fondamentali: Principio di INVESTIMENTO
DettagliRagioneria Generale e Applicata I. Le funzioni del bilancio
Le funzioni del bilancio Le funzioni del bilancio Strumento di conoscenza Strumento di comportamento Bilancio come strumento di conoscenza Consente un giudizio sull attitudine dell impresa a permanere
DettagliLezione Gli strumenti di raccolta delle banche
Lezione Gli strumenti di raccolta delle banche Obiettivi Descrivere e far comprendere le caratteristiche di alcuni strumenti di raccolta tipici delle banche La raccolta delle banche La raccolta delle banche
DettagliINDICE. Prefazione... Pag. CAPITOLO I ECONOMIA EMPIRICA E SCIENZE ECONOMICHE
INDICE Prefazione... Pag. VII CAPITOLO I ECONOMIA EMPIRICA E SCIENZE ECONOMICHE 1. L attività economica quale attività perenne... Pag. 1 2. Dall economia empirica alle scienze economiche. Il dominio delle
DettagliForme di mercato e massimizzazione del profitto 1
Forme di mercato e massimizzazione del profitto 1 Forme di mercato e la determinazione del prezzo Il mercato è il luogo (non necessariamente fisico) nel quale chi richiede un prodotto (il consumatore)
Dettagli- interpretare e perseguire i fini; - programmare, procurare e governare le risorse necessarie allo svolgimento delle attività
Esistono molti tipi di organizzazioni, grandi e piccole, formali e informali, profit e noprofit. Queste diverse tipologie evocano realtà molto dissimili tra loro che però possono essere ricondotte a questa
DettagliIstituzioni di Economia a.a Le scelte del consumatore
Istituzioni di Economia a.a. - Importante: - completare sempre i grafici indicando le variabili in ascissa e ordinata; - le definizioni si possono dare in termini discorsivi o in termini analitici Le scelte
DettagliINDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI
INDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI 1. Introduzione... pag. 1 2. Il sistema economico e i modelli in economia...» 5 3. Il flusso circolare dei beni e del reddito...» 7 4.
DettagliECONOMIA APPLICATA. Corso di Laurea triennale in ecologia sperimentale ed applicata Università degli Studi di Roma Tor Vergata
ECONOMIA APPLICATA Corso di Laurea triennale in ecologia sperimentale ed applicata Università degli Studi di Roma Tor Vergata Alessandra Bianchi alessandra.bianchi@uniroma2.it Elementi di Economia del
DettagliLezione decima. L Ires e la tassazione dei redditi d impresa
Lezione decima L Ires e la tassazione dei redditi d impresa 1 TASSAZIONE REDDITI D IMPRESA PROFITTI = R C AM - IP Imprese individuali e società di persone Gli utili, a prescindere dalla loro distribuzione,
DettagliEconomia Politica. Cap 13 I costi di produzione. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi
Economia Politica Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Cap 13 I costi di produzione IMPRESE E SETTORI INDUSTRIALI In questo
DettagliCapitolo 4 Gli strumenti dell analisi normativa
Capitolo 4 Gli strumenti dell analisi normativa 1 Obiettivi di apprendimento Cosa si intende per economia del benessere Confronto di allocazioni alternative tramite lo strumento analitico della scatola
DettagliRagioneria Generale e Applicata. Le funzioni del bilancio
Le funzioni del bilancio 1 Le funzioni del bilancio Strumento di conoscenza Strumento di comportamento Bilancio come strumento di conoscenza Consente un giudizio sull attitudine dell impresa a permanere
DettagliIl Modello Coda Teoria degli Stakeholder e concetto di strategia.
Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso di Economia Aziendale Alberto Ezza, Ph. D. alberto.ezza@uniss.it Il Modello
DettagliForme di mercato e Massimizzazione del profitto con funzioni di ricavo
Forme di mercato e Massimizzazione del profitto con funzioni di ricavo L importanza del regime di mercato Il comportamento e le decisioni di un impresa sono influenzati, oltre che da fattori interni all
Dettagli