PROCURA DISTRETTUALE DELLA REPUBBLICA

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1 PROCURA DISTRETTUALE DELLA REPUBBLICA CATANIA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA N. 4833/99 NR TRASCRIZIONE DELL INTERROGATORIO RESO DA RIELA ROSARIO IN DATA Sig.FRANCHINI: Nell ambito del procedimento penale 4833/99 NR, il 25 gennaio 2002, alle ore 19.50, in Catania, presso gli Uffici della Procura della Repubblica, innanzi ai Sostituti dott. Amedeo BERTONE e dott. Sebastiano MIGNEMI, assistiti per 1

2 la redazione del presente verbale dal Cancelliere Sig. Giuseppe FRANCHINI che si avvale dell assistenza tecnica dell Assistente Capo di P.S. Mario GANGI, è presente: RIELA ROSARIO nato a Misterbianco il , residente? RIELA: In Misterbianco. Sig.FRANCHINI: In Misterbianco, via? RIELA: Via della Libertà 47. Sig.FRANCHINI: Via della libertà 47. Di professione? RIELA: Imprenditore. SIG.FRANCHINI: Imprenditore. L ufficio dà atto che è presente il difensore di fiducia dell indagato avvocato Maria CALTABIANO del Foro di Catania. Si dà atto che si procede a fonoregistrazione mediante l uso di apparecchiatura Sony e cassette 2

3 marca TDK della durata complessiva di minuti 60 che faranno parte integrante del verbale redatto in forma riassuntiva. Prima che inizi l interrogatorio, il RIELA Rosario è avvertito che: a) le sue dichiarazioni potranno essere utilizzate nei suoi confronti; b) salvo quanto disposto dall articolo 66 comma I c.p.p. ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il procedimento seguirà il suo corso; c) se renderà dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri assumerà, in ordine a tali fatti, l ufficio di testimone, salvo le incompatibilità previste dall art. 197 e le garanzie di cui all art. 197 bis c.p.p. Si dà atto che con separato provvedimento in data 3

4 , di cui viene data lettura, i P.M. hanno disposto che la notifica dell avviso al difensore fosse eseguita a cura di Ufficiale di PG della DIA di Catania e che l avviso stesso fosse stato notificato dopo l esecuzione dei decreti di perquisizione, anche in deroga al termine previsto dall art.364 III comma c.p.p. Sig.FRANCHINI: A questo punto l indagato dichiara Intende rispondere? RIELA: Sì. FRANCHINI: L indagato dichiara: Intendo rispondere. Le fonti di prova P.M.BERTONE: risultano dalle intercettazioni telefoniche e ambientali. Si dà atto che il documento di cui è stata si è detto che è stata data lettura è stato preso in visione dal difensore. Signor RIELA, lei è imputato del reato di 4

5 partecipazione a questa associazione segreta che svolge attività con le modalità che è indicata nel capo di imputazione, e non sto qui a ripeterlo, lei ne ha preso visione? RIELA: Sì, io P.M.BERTONE: Lo ha letto, quindi, intende rispondere? RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: Ecco, vogliamo parlare di questa sua iniziazione, lei ha fatto innanzitutto parte di questa associazione? RIELA: Sì, ho fatto parte, adesso non più, ma ho fatto parte di questa associazione. P.M.BERTONE: Ecco, vuole dire non più, a partire da quando non ne ha fatto parte, un po spieghiamo, così spieghiamo tutta la situazione sin dall inizio. RIELA: Niente, da circa un anno che non faccio più parte, ne sono preso parte e esattamente nel 5

6 febbraio del 99. P.M.BERTONE: Ne fa parte dal febbraio del 99. RIELA: Ne facevo parte, ho preso P.M.BERTONE: Ne ha fatto parte, dal febbraio del 99 sino? RIELA: Sino che so un anno, un anno, un anno e qualcosa. P.M.BERTONE: Siamo oggi siamo 25 gennaio del 2002, fino a quando ne ha fatto parte? RIELA: Sì quasi due anni, quasi due anni. P.M.BERTONE: Quindi dal febbra AVV.CALTABIANO: No, ne ha fatto parte per quasi due anni. P.M.BERTONE: Ne ha fatto parte, dice l avvocato, per quasi due anni? RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: Quindi fino a quando, febbraio 90 febbraio 91, quando ne ha fatto parte? 6

7 RIELA: Non mi ricordo 2001 dovrebbe essere più o meno, non ricordo bene la perché siccome non era una cosa che mi interessava a tutti gli effetti. P.M.BERTONE: In modo particolare RIELA: Sì. P.M.BERTONE: Sì, vabbè. RIELA: Mese più mese meno, non P.M.BERTONE: Sì, sì vabbè. Ho fatto parte della Massoneria, dal febbraio 1999 per circa due anni RIELA: Non mi ricordo bene quando è stata la mia prima entrata. P.M.BERTONE: Ho fatto parte della Massoneria per circa due anni dal febbraio del 1999, così stiamo verbalizzando. Di quale loggia? RIELA: Di appart P.M.BERTONE: Aspetti, aspetti, prima devo chiedere 7

8 questo Di questa sua, come dire, cessazione del rapporto con l associazione, c è un dato ufficiale, oppure? RIELA: Sì, sì, c è un dato ufficiale, c è una lettera di assonnamento, per quello che so io è una loggia regolare, a tutti gli effetti P.M.BERTONE: Sì, sì, ora ne parliamo, lei accenna? RIELA: Sì, sì, sì, c è un atto ufficiale di assonnamento. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Del mio assonnamento è stata fatta formale comunicazione. La loggia, allora, di appartenenza quale era? RIELA: La loggia era la loggia Athena. P.M.BERTONE: E com è avvenuto questo com è che lei ha deciso è stato presentato? RIELA: All inizio, direttamente. 8

9 AVV.CALTABIANO: Infatti mettiamo dall inizio, magari con ordine P.M.BERTONE: Sì, sì, dall inizio. RIELA: Sì, sì, no allora io io praticamente (voci di sottofondo) P.M.BERTONE: Si dà atto che alle ore viene sospesa per un attimo la fonoregistrazione. Riprende la fonoregistrazione alle Allora, stava dicendo, che RIELA: Niente, quando ho incominciato a far parte, diciamo, di questa associazione. Io mi ricordo che comunque, perché adesso sono passati alcuni anni, diciamo che dopo la morte di mio fratello Giovanni P.M.BERTONE: Suo fratello è stato ucciso il? RIELA: Il P.M.BERTONE: Quando è stato ferito, diciamo RIELA: E stato ferito il 14 aprile del 98, poi è 9

10 deceduto il 24 maggio del 98 in ospedale se devo dire anche questo, in ospedale di Taormina. Niente, io da allora incominciai a conoscere P.M.BERTONE: Dopo la morte, quindi? RIELA: Dopo la morte di lo conoscevo prima di vista, non sapevo chi era questa persona, ma dopo la morte di Giovanni, che mi veniva a trovare un po spesso, ho conosciuto un tale Maurizio ARCIFA. P.M.BERTONE: Ecco, ma Maurizio ARCIFA, la prima domanda, Maurizio ARCIFA veniva già a conoscenza di suo fratello, oppure? RIELA: Maurizio ARCIFA conosceva mio fratello e non so di che provenienza lui conobbe questa persona, ma le posso garantire che lo conosceva da pochissimo tempo perché, essendo noi tutti i fratelli in azienda, lavoravamo tutti quanti dalla mattina alla sera, non avevo visto mai 10

11 questa persona, ma qualche mese prima di succedere tutto il trambusto che poi è successo alla mia famiglia, io conobbi questa persona lo vidi P.M.BERTONE: Qualche mese prima dell uccisione? RIELA: Sì, sì, più o meno qualche no del sì, sì, dell uccisione, esatto, tutto quello dell accaduto; nel frattempo, diciamo dopo, diciamo, dopo la morte di Giovanni, perché lui poi venne a trovare anche Giovanni in ospedale, qualche qualche altra volta, tutte queste cose, io conobbi, con più precisione questa persona, cioè, mi si è fatta più amica, mi diceva che non dovevo abbattermi, dovevo sempre pensare che praticamente avevo i miei figli, tutte quelle cose che si dicono quando ci sono, diciamo, dei problemi seri come quello che è successo a noi. Poi, ovviamente, noi eravamo molto distrutti da 11

12 quello che era successo, perché è successa una vera disgrazia nella mia famiglia, quindi, nel frattempo, a volte ci assentavamo anche dal lavoro non ci è stato un clima nei primi mesi Niente, e questa persona quando io poi ho ripreso un'altra volta il lavoro come si deve, praticamente P.M.BERTONE: Dopo diversi mesi? RIELA: Dopo qualche mese, così che io ho ripreso ad andare giù in azienda, nel magazzino, mi venne a trovare, mi venne a trovare sempre una persona molto gentile, una persona molto garbata, mi faceva capire che comunque se io avevo problemi mi potevo rivolgere a lui, senza nessun tipo di problema. Basta, un giorno mi disse che lui faceva parte di questa associazione, di questa Massoneria, Se tu vuoi, io farò di tutto, ti farò entrare, qua, 12

13 là, cosa che praticamente all inizio non non capivo, non potevo però, praticamente, se serviva a stare in compagnia che so per distogliere un po i miei pensieri comunque, gli ho detto che per me era tutto a posto, potevo anche far parte. Mi ricordo che comunque per poter far parte di questa associazione ho dovuto sbrigarmi tutti i documenti, ho fatto anche il penale, ho fatto tutti questi certificati che loro avevano di bisogno, fra l altro ero sono molto pulito, ho fatto parte di questa associazione. P.M.BERTONE: Nella come dire nell iter è prevista una presentazione, cioè, io non lo conosco il vostro cioè, c è qualcuno che presenta? RIELA: Sì, allora allora mi ricordo che lui lui stesso mi presentò questa tipo una presentazione alla loggia, diciamo, e lui stesso presentò alla 13

14 loggia questa mia richiesta di entrata e comunque poi non so che cosa hanno fatto, non questo non saprei dirle, però poi lui venne P.M.BERTONE: E lui stesso, non ho capito? RIELA: Lui stesso presentò forse questa mia richiesta di entrata ai componenti P.M.BERTONE: Ma lui che ruolo aveva? RIELA: Lui era diciamo un Maestro Venerabile, di questa loggia. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Il mio ingresso in Massoneria avviene dopo la morte di mio fratello Giovanni, ferito il 14 aprile 98 a colpi d arma da fuoco e poi morto il 14 maggio 98. Conoscevo da qualche tempo Maurizio ARCIFA che già qualche mese prima della morte di mio fratello frequentava la nostra azienda. L ARCIFA si fece più assiduo dopo il decesso di 14

15 Giovanni e un giorno mi disse che faceva parte della Massoneria e che se ciò mi fosse servito a distrarmi e a farmi stare in compagnia di altre persone, avrebbe potuto farmi entrare nella loggia di cui lui era Maestro Venerabile. Ritenni, in considerazione di quel periodo particolare in cui mi trovavo, connesso all evento luttuoso che mi aveva colpito, di aderire alla richiesta. Richiesi e ottenni certificato del casellario giudiziario e presentai tutta la documentazione necessaria per la iniziazione. A domanda risponde: Fu l ARCIFA a presentarmi e così fui iniziato nella loggia come si chiamava? RIELA: Athena. P.M.BERTONE: nella loggia Athena. C è una cosa che le volevo chiedere: lei, abbiamo 15

16 verbalizzato, così ha detto: un giorno mi disse che faceva parte della Massoneria, ma suo fratello Giovanni non faceva già aveva già fatto parte della Massoneria? RIELA: Mio fra io l ho saputo dopo, perché? perché in un certo senso, proprio nell arco di quel mese, praticamente si trascinò anche Giovanni su questa cosa, prima ancora di succedere tutto il caso P.M.BERTONE: Prima di essere? RIELA: Esatto, ma lo trascinò infatti mio fratello Giovanni fu per poco su questa su questa vicenda. P.M.BERTONE: Ma lei non lo sapeva? RIELA: No, perché quando io chiesi mio fratello Giovanni perché era difficile che lui si assentava dall azienda e a volte capitava qualche sera che mi diceva: Che fai, prendi il mio posto 16

17 che io casomai un attimino mi devo allontanare, quando io chiesi, niente, poi un giorno te lo dirò, cioè, come se fos che P.M.BERTONE: Ma lei non capiva comunque che c era un collegamento con ARCIFA? RIELA: No, no, no, completamente, non lo capivo perché non non ero così interessato a chiedere anche a lui stesso, poi, questo tutto questo trambusto, cioè, l ho saputo dopo, e che comunque, all atto in cui l ho saputo che cos è sta cosa?, poi mi ha incuriosito un po, tra l altro, ecco, tutto questo P.M.BERTONE: Quindi, possiamo verbalizzare che lei della iniziazione di suo fratello Giovanni in Massoneria l ha saputo dopo la morte, o dopo RIELA: Sì, sì, l ho saputo dopo la morte. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Della iniziazione di mio fratello Giovanni, 17

18 nella stessa loggia era? RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: Della iniziazione di mio fratello Giovanni nella stessa loggia Athena ho saputo solo dopo la sua morte. P.M.MIGNEMI: E suo fratello Francesco ha avuto contatti? RIELA: No, completamente, mai, mio fratello Francesco mai, non so se sapeva, questo non glielo so dire, se sapeva che questo uomo era massone, questo non P.M.MIGNEMI: Ma lo conosceva, ARCIFA? RIELA: E lui, quel quel mese, mese e mezzo, quello che fu praticamente, io l ho visto che arrivava in azienda, cioè lì è che praticamente, poi, sicuramente lui l avrà saputo prima, sto sto fatto, di me, però io non lo sapevo, perché lui, credo, che praticò mio fratello Francesco prima, 18

19 secondo me per lo stesso motivo che poi mi è capitato a me, credo che sia sia così. P.M.BERTONE: Cioè, voglio dire, l avesse lavorato per RIELA: Sì, sì, sì perché praticamente P.M.BERTONE: L avesse contattato per farlo entrare. RIELA: No, no, contattato per farlo entrare no, ma, secondo me, lui ha avuto dei sani obiettivi per fare questo, perché, infatti, se io posso dirlo papale papale, insomma, per me era la persona più schifosa che ho incontrato nella mia vita. P.M.BERTONE: Ma, questo se ne è accorto ora o RIELA: Io me ne sono accorto molto tempo fa e, praticamente, quando c è stato che noi ci siamo divisi con questa persona, lui tutto quello che perché io, diciamo, non l ho voluto più vedere nella mia vita e non lo voglio vedere più, cioè, praticamente forse lui ha fatto tante di quelle 19

20 cose con ripercussioni sempre attraverso la nostra P.M.BERTONE: Cioè, questo prima questo dopo, lei dice, ma prima perché cioè io non ho capito, lei ha detto da quando ho capito, lui ha AVV.CALTABIANO: Cioè, dovrebbe essere più chiaro a spiegare P.M.BERTONE: Sì, su questo fatto del fratello, di suo fratello RIELA: Allora, il problema è che praticamente, secondo me, lui, essendo che si sentiva grande con questa sua posizione in Massoneria, forse faceva capire, comunque sia a mio fratello che poi l ha fatto capire P.M.BERTONE: A suo fratello? RIELA: A Francesco, che anche a me, che lui possibilmente poteva avere la la la strada così facile, sia che so in tribunale sia in 20

21 qualsiasi altro posto e problemi non non c è n erano più per la mia famiglia, anche perché, le spiego P.M.BERTONE: Ma suo fratello ancora aveva avuto problemi? RIELA: Come? P.M.BERTONE: Suo fratello aveva avuto problemi ancora? RIELA: Francesco?, certo. P.M.BERTONE: Ma li aveva già avuti questi problemi? RIELA: Francesco allora, se devo dire questo, noi ha dal 93 che subiamo un incubo nella nostra famiglia, che ci crediate o no è così, perché praticamente è stata P.M.BERTONE: Sì, sì, ma dico, gli ultimi problemi di suo fratello Francesco a quando risalgono? RIELA: Gli ultimi problemi poi mio fratello è stato arrestato nel 98 nel giugno del 98, però, però 21

22 lui quando mesi prima, praticamente sicuramente conobbe questa persona, io dico questo perché poi in secondo tempo quando praticò me questa persona, cioè lui aveva che so quella quella cosa, quel quel parlare quel quella quella cultura di far cadere le persone al momento giusto, cioè spiandomi anche dei soldi, questo è il P.M.BERTONE: Sì, sì, in questo ci arriveremo, no, il problema è questo, di capire se lei dice: con mio fratello ten, mi è sembrato di capire che lei abbia detto che in fondo anche con suo fratello Francesco aveva tentato di contattarlo per farlo entrare. AVV.CALTABIANO: No, non ha detto questo RIELA: No AVV.CALTABIANO: Lui presume RIELA: Sì, esatto. 22

23 AVV.CALTABIANO: che si è avvicinato al fratello per lo stesso motivo. RIELA: Sì, perché questa persona AVV.CALTABIANO: Non non ha dato certezza RIELA: Sì, è una mia opinione perché P.M.BERTONE: Su questo non c è dubbio che ha detto, non è che l ha detto, ma è RIELA: E una mia opinione perché P.M.BERTONE: Siccome poi ha accennato al problema del fatto che lui millantava di avere le strade e suo fratello, dico, all epoca, per quanto lei dice che dal 93 siete sotto controllo, dico, ma all epoca suo fratello aveva già avuto i problemi che poi ha avuto? No, mi pare. RIELA: In che senso problemi, scusi, dottore? P.M.BERTONE: Lei non sa di essere indagato? RIELA: No, qua non si tratta il discorso di essere in anche perché lui dopo dopo praticamente che 23

24 era era stato assolto dalla dalla dal processo in cui era stato imputato per favoreggiamento P.M.BERTONE: Questo risale però al RIELA: Sì, questo risale cioè i problemi praticamente, era nel nostro processo, perché, essendo una azienda sotto sequestro, no, questa azienda andava in Appello, andava in Cassazione P.M.BERTONE: Vabbè, allora RIELA: Cioè, questa persona, credo credo che comunque millantava su questa situazio su mio fratello, però non posso essere certo, su di me quello che io P.M.BERTONE: Vabbè, di questo ora ne parliamo. dopo la sua morte sebbene, negli ultimi tempi vedevo che mio fratello si assentava stranamente dall azienda e mi diceva che era impegnato RIELA: No, un giorno me lo avrebbe detto P.M.MIGNEMI: in cose che al momento non mi voleva 24

25 svelare e che un giorno mi avrebbe raccontato. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Mio fratello Francesco non fa parte della Massoneria, anche se presumo che L ARCIFA abbia a suo tempo iniziato una attività nei suoi confronti in qualche modo finalizzata a chiedergli di entrare nella loggia massonica. Dico così perché L ARCIFA ha sempre fatto intendere di essere in grado, è così? RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: di, come possiamo dire, di? RIELA: Di essere in grado di a volte di poter non so parlare con tante persone o avere possibilità P.M.BERTONE: di essere in grado di poter parlare con tante persone e ciò in un momento in cui la nostra azienda era sotto controllo a seguito per, che cos era esattamente, era il era 25

26 stata? AVV.CALTABIANO: Era sotto era in prevenzione era controllata da commissari RIELA: Sì, sì, c erano i commissari. P.M.BERTONE: era stata oggetto di un sequestro AVV.CALTABIANO: Come misura di prevenzione patrimoniale. P.M.BERTONE: come misura di prevenzione patrimoniale. Scusi, dei fratelli il più grande chi è? RIELA: Francesco. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Dei fratelli il RIELA è il maggiore AVV.CALTABIANO: Il Francesco. P.M.BERTONE: Cosa ho detto? RIELA: Il RIELA, vabbè, il RIELA Francesco è il maggiore. P.M.BERTONE: Francesco è il maggiore. 26

27 Ma, in azienda avevate tutti un posto, un ruolo particolare, ognuno aveva un suo ruolo? RIELA: Sì, sì, noi tuttora abbiamo un ruolo. AVV.CALTABIANO: Sono stati sono assunti. RIELA: Noi tuttora abbiamo un ruolo, e l azienda, diciamo P.M.BERTONE: Cioè voglio dire, ognuno si occupa di una cosa. RIELA: Sì, sì, di un settore, giusto. P.M.BERTONE: Ognuno ha un suo ufficio? Oppure avete RIELA: Sì, sì, sì, comunque noi poi ci spostiamo P.M.BERTONE: Ci spostiamo, però ognuno ha un suo RIELA: Ognuno ha un suo ruolo in azienda. P.M.BERTONE: A domanda risponde: In azienda ognuno dei fratelli, siete tutti là, a parte Giovanni che è morto? RIELA: Siamo tutti là e qualcuno è anche fuori ma sempre perché orbita nello stesso 27

28 P.M.BERTONE: A domanda risponde: ognuno dei fratelli svolge un proprio compito e ha un proprio ufficio. Mi scusi, quello che è stato arrestato per favoreggiamento era Francesco, a suo tempo? RIELA: Allora sono stati arrestati tutti, anche mio padre, sono rimasto anche Giovanni si erano portati, sono rimasto io P.M.BERTONE: Al di là di quello che è avvenuto nell immediatezza, come tratti in arresto? RIELA: Era Francesco, e Filippo, e mio padre, e Luigi, però poi i due sono sono usciti quasi subito, dopo sei mesi, e Filippo si è fatto un anno, e papà è rimasto P.M.BERTONE: Per che cosa l episodio era per la cattura di qualcuno? RIELA: Di sì, nella in una nostra tenuta P.M.BERTONE: Era stato ospite chi? 28

29 RIELA: Piero PUGLISI. P.M.BERTONE: Piero PUGLISI, era è un ricordo vago. A domanda risponde: Mio fratello, li indichi quelli che erano stati arrestati per favoreggiamento. RIELA: Allora: mio padre AVV.CALTABIANO: RIELA Lorenzo. RIELA: RIELA Lorenzo. P.M.BERTONE: Mio padre e i miei fratelli Francesco RIELA: Francesco, Luigi e Filippo. P.M.BERTONE: Luigi e Filippo furono nel millenovecentonovanta? RIELA: Tre. P.M.BERTONE: tre arrestati per favoreggiamento, favoreggiamento personale, reale, che favoreggiamento è, non se lo ricorda? Forse fu per 416/bis, o no, io non me lo ricordo più, va bene, allora non diamo la qualificazione del 29

30 reato, furono arrestati AVV.CALTABIANO: Mi ricordo che in (incomprensibile) in Appello l ho seguito io era favoreggiamento P.M.BERTONE: furono arrestati in quanto, secondo l accusa, avevano favorito la latitanza di Piero PUGLISI, poi sono stati condannati qualcuno sono stati assolti? AVV.CALTABIANO: Solo per il padre è andato in prescrizione, gli altri sono stati assolti. (voci in sottofondo) P.M.BERTONE: Se il papà il reato si è prescritto estinto per prescrizione, gli altri sono stati assolti? in Appello; in primo grado erano stati condannati? RIELA: No, in primo grado sono stati assolti. P.M.BERTONE: Nei confronti di mio padre il reato fu dichiarato estinto per prescrizione, mentre. Alle riprende la fonoregistrazione 30

31 interrotta per qualche secondo per il cambio lato. mentre i miei fratelli RIELA: furono assolti. P.M.BERTONE: Per non aver commesso il fatto? o perché il fatto non costituisce reato? non si sa, furono assolti nel merito, avanti, diciamo: furono assolti nel merito. Quindi, siamo a febbraio 99, alla cerimonia chi è presente? RIELA: Alla cerimonia io mi ricordo che comunque allora io entrai nel febbraio, non mi ricordo quale giorno, alla cerimonia mi sembra che c era Maurizio ARCIFA sicuro al cento per cento, c era anche Fedele VALGUARNERA, c era l avvocato Mario BRANCATO, c era come si chiama Salvatore P.M.BERTONE: L altro vigile urbano? RIELA: Eh. 31

32 P.M.BERTONE: MONFORTE? RIELA: MONFORTE, MONFORTE Salvatore, poi c era un altro vigile urbano Seby RICCIOLI, c era Francesco CARUSO, vagamente non mi ricordo i nomi degli altri perché non P.M.BERTONE: Come numero? RIELA: A numero eravamo quella sera, una decina P.M.BERTONE: Scusi, la cerimonia, tanto per sapere, come avviene, cosa c è in particolare in questa cerimonia? RIELA: La cerimonia, praticamente, c è l iniziato che comincia a fare questa strada in Massoneria, quindi P.M.BERTONE: Qual è il rito? RIELA: Ma un rito che comunque loro leggono dei dei manuali che hanno in loggia P.M.BERTONE: Chi? RIELA: Non lo so perché allora 32

33 P.M.BERTONE: Non ne capiva. RIELA: Sì, e niente, poi a un certo punto sono bendato perché ovviamente loro mi fanno delle delle domande, per cui io devo anche rispondere se ne voglio far parte di quella associazione e quando poi ovviamente P.M.BERTONE: E gli altri sono bendati, o sono? RIELA: Non lo so, io sono bendato, non lo so se gli altri sono bendati, al momento in cui loro mi tolgono la benda, loro sono con dei cappucci comunque simbolo di della Massoneria che, al momento in cui praticamente loro si accertano che l iniziato vi si dà la luce, poi si scoprono tutti e poi incomincia P.M.BERTONE: Avviene al buio, la cerimonia avviene al buio? RIELA: Diciamo con tante luci soffuse, in penombra con 33

34 P.M.BERTONE: E c è qualche segno particolare? RIELA: Sì, sì, la squadra e il compasso, questi segni P.M.BERTONE: Cioè? Me lo dica perché non lo so. RIELA: Ma praticamente loro hanno queste regole, no?, al centro mettono questo questo tipo un altarino dove si apre un libro con P.M.BERTONE: Il libro qual è questo libro? RIELA: La Bibbia, la Bibbia con la cerimonia con la cerimonia di San Giovanni e loro mettono una squadra e il compasso sopra. P.M.BERTONE: Una squadra? RIELA: E il compasso. P.M.BERTONE: E che significano squadra e compasso? RIELA: Non glielo saprei dire perché P.M.BERTONE: Cioè, una squadra quella che si usa a scuola, mi faccia capire? RIELA: Sì, sì, una squadra, però in ferro, con un 34

35 compasso, simbolo della Massoneria. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Alla cerimonia d iniziazione parteciparono, oltre l ARCIFA, Fedele VALGUARNERA, l avvocato Mario BRANCATO, Salvatore MONFORTE, Seby RICCIOLI, Francesco CARUSO ed altre persone che in questo momento non ricordo. In tutto eravamo circa una decina. A domanda risponde: La cerimonia avviene secondo un preciso rituale. (l Ufficio dà atto che l indagato descrive in modo analitico le varie fasi della cerimonia). Lei ha letto lo statuto, l atto costitutivo di questa loggia dell Obbedienza, non so come si chiama? RIELA: Sì, credo che l abbia letto, però non ricordo più, perché non ero molto interessato, diciamo. 35

36 P.M.BERTONE: A domanda risponde: Ricordo di aver letto una volta l atto costitutivo della loggia RIELA: Mi sembra perché era là, messo fuori, cioè questo era in una bacheca messo P.M.BERTONE: ma non ne ho un ricordo, anche perché la cosa non mi interessava molto. Quindi, lei perché è entrato in Massoneria, dico, al di là della richiesta di ARCIFA? RIELA: Ma solo perché volevo un attimino provare, vedere se era un mondo veramente pulito, cosa che scoprirò dopo. P.M.BERTONE: Che non lo era. RIELA: No, che lo era se ci sono persone giuste. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Sono entrato in Massoneria per vedere se c era un mondo pulito (voci in sottofondo) 36

37 P.M.BERTONE: Sono entrato in Massoneria sia perché mi fidavo del fatto che già mio fratello, è questo il senso? AVV.CALTABIANO: Aveva detto: Mi aveva incuriosito, siccome lo avevo saputo dopo la morte di mio fratello, quindi il senso, dico, è questo. P.M.BERTONE: Allora la curiosità? AVV.CALTABIANO: Sì, sì, la curiosità P.M.BERTONE: sia per la curiosità di conoscere questo mondo del quale mio fratello aveva fatto parte, seppure per breve tempo, lei ha detto? RIELA: Sì. P.M.BERTONE: seppure per breve tempo e sia per vedere se in quell ambiente c era un mondo pulito (voci in sottofondo) P.M.BERTONE: cosa che in parte ho scoperto essere, così mi pare di aver capito. 37

38 RIELA: Cosa che in parte non lo è stato per il primo momento perché per me mi è sembrato tutto normale, in un secondo tempo in un secondo tempo, comunque, con le persone giuste si può stare bene perché è un P.M.BERTONE: A secondo le persone. RIELA: A secondo le persone, perché è un modo per un attimino uno studiare un po di religione diversa. (voci in sottofondo) AVV.CALTABIANO: Dovremmo chiarire il pensiero sp P.M.BERTONE: Eh, ma il pensiero AVV.CALTABIANO: che è stato no, no, l ultimo dovremmo capi verbalizzare l ultima parte che io non non so se riesco a rendere credo di avere capito il discorso che e dice: studiare le religioni, le sue finalità erano di cultura, mentre, praticamente, e penso che si sia reso 38

39 conto, che ha trovato realtà completamente diverse. P.M.BERTONE: che in parte ho scoperto essere solo se si ha modo di entrare in contatto con le persone giuste attraverso le quali si possono conoscere le religioni, è così? RIELA: Diciamo che si studia esoterismo, è una P.M.BERTONE: le religioni e si può studiare anche esoterismo. Andiamo avanti, vediamo un po i rapporti con l ARCIFA. RIELA: I rapporti con l ARCIFA P.M.BERTONE: Devo dire una cosa, dico, nel suo ingresso in Massoneria RIELA: Sì. P.M.BERTONE: lei sa o ritiene che ci sia stato anche un intervento o comunque una sponsorizzazione, una segnalazione da parte dell avvocato BRANCATO? 39

40 RIELA: Ma da parte mia? P.M.BERTONE: Lei ha detto la proposta la presentazione, perché poi credo che sia un rito, è avvenuta da parte dell ARCIFA. RIELA: Sì. P.M.BERTONE: Le chiedo: le risulta, ha capito, o altro veda lei, che anche l avvocato BRANCATO abbia in qualche modo caldeggiato il suo ingresso? RIELA: Credo di sì perché ovviamente, una volta che viene presentata la domanda e quindi si fa una domanda alla loggia, c è la votazione per potermi fare entrare, quindi, essendo una persona pulita, credo che nessuno mi ha votato contro e comunque non P.M.BERTONE: Io però alla domanda Che nessuno mi ha votato contro credo che che sia in re ipsa ma, dico, la domanda era più specifica, lei sa o 40

41 ritiene che ci sia stato anche un caldeggiamento specifico da parte dell avvocato BRANCATO? RIELA: Questo non glielo so dire, ma credo di sì, comunque. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Non so, ma credo che ci sia stato un interessamento specifico dell avvocato BRANCATO per il mio ingresso in Massoneria. Peraltro sono una persona pulita e quindi evidentemente tutti hanno condiviso il mio ingresso in Massoneria. Ecco, lei sa o le è mai stato detto come a sua volta l ARCIFA era entrato in Massoneria? RIELA: No. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Non so come l ARCIFA sia a sua volta entrato in Massoneria. P.M.MIGNEMI: Ma BRANCATO perché comunque avrebbe 41

42 dovuto spendere questa parola per lei, cosa gli interessava a BRANCATO della Massoneria? RIELA: BRANCATO cosa gli interessava? BRANCATO faceva parte della Massoneria! P.M.MIGNEMI: E lei come lo sapeva? RIELA: Comunque, l ho trovato all iniziazione. P.M.MIGNEMI: Cioè, lo ha visto lì all inizia ma prima lo conosceva a BRANCATO? RIELA: Io lo conoscevo perché è stato l avvocato di è, lo è P.M.MIGNEMI: E non lo sapeva che era massone? RIELA: Completamente. P.M.MIGNEMI: Quindi, prima lo conosceva e non lo sapeva. RIELA: Sì, perché queste cose si scoprono dopo, queste cose, in effetti quando l ho trovato là dentro P.M.BERTONE: Cioè lei, dice il collega, non lo sapeva 42

43 completamente, prima di entrare in Massoneria? RIELA: Io prima di entrare in Massoneria, io P.M.BERTONE: Cioè, quando ha preso i contatti con ARCIFA, lei sapeva che anche l avvocato? RIELA: No, completamente, io l ho saputo al momento in cui sono entrato lì, onestamente mi ha fatto anche piacere trovarmelo là dentro e poi, praticamente P.M.BERTONE: Cioè, è stata una sorpresa? RIELA: Per me è stata una sorpresa P.M.BERTONE: E neppure quando preparava i documenti lei ha avuto modo di parlare con l avvocato BRANCATO, di RIELA: Completamente. P.M.BERTONE: consultarsi con l avvocato BRANCATO Mi conviene venire in questa loggia, faccio una fesseria?, cioè lei con l avvocato BRANCATO, prima della sua iniziazione 43

44 RIELA: Che io mi ricordi, no, perché io non non parlai mai di questa cosa, anche perché in un primo momento mi dissero che era na cosa così segreta P.M.BERTONE: Quindi lei possiamo verbalizzare che non ha mai parlato con BRANCATO prima della sua iniziazione per entrare in Massoneria, né sapeva comunque che il BRANCATO fosse massone. RIELA: No, questo sì, direttamente, può verbalizzarlo perché non P.M.BERTONE: Non lo sapeva e né sapeva che BRANCATO era massone? RIELA: Non lo sapevo. P.M.MIGNEMI: A domanda risponde: Non ho mai parlato con l avvocato BRANCATO della mia intenzione di entrare a far parte della Massoneria né sapevo che lui fosse già massone tanto che scoprii la sua appartenenza dopo la mia 44

45 iniziazione. P.M.BERTONE: Cioè, solo al momento della P.M.MIGNEMI: solo al momento della mia iniziazione. P.M.BERTONE: Vogliamo parlare ora dei suoi rapporti con l ARCIFA, se ci sono stati dei contrasti, ed eventualmente, se ci sono stati, quando sono iniziati, dica lei. RIELA: L ARCIFA in un primo momento sembrava tutto filare tutto rose e fiori P.M.BERTONE: Per quanto tempo? RIELA: Ma per circa sei mesi P.M.BERTONE: Quindi da febbraio ecco, mi scusi, prima di passare all altro argomento, lei BRANCATO, l avvocato BRANCATO lo vede all interno della loggia RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: Ha poi saputo da quanto tempo prima di 45

46 lei era entrato? Certamente prima di lei perché RIELA: Certo, credo più o meno qualche anno prima, credo ah, non non ho mai chiesto. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Credo che l avvocato BRANCATO sia entrato nella loggia circa un anno prima di me. (voci in sottofondo) P.M.BERTONE: Scusi una cosa quindi non sa da chi sia stato presentato? A domanda risponde: Non so da chi il BRANCATO sia stato presentato in Massoneria. Mi scusi, prima di parlare di ARCIFA, tra queste persone che lei ha indicato, presenti alla sua iniziazione, non c è DI BELLA? RIELA: No. P.M.BERTONE: DI BELLA dobbiamo ritenere che vi entra dopo? 46

47 RIELA: DI BELLA entra dopo. P.M.BERTONE: Dopo quanto tempo entra? RIELA: E non so se saranno passati un paio di mesi comunque era nell annata stesso P.M.BERTONE: Quindi, sempre nel 99, però non sa RIELA: Però non so se sia due mesi o tre mesi dopo. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Se ben ricordo, il DI BELLA Carmelo entrò nella loggia circa tre mesi dopo la mia iniziazione. Vabbè, allora, torniamo ad ARCIFA, lei dice: I rapporti tutto filò liscio come l olio RIELA: Liscio perché ovviamente lui mi diceva che bisognava adesso lavorare per vedere n attimino questa posizione che stava prendendo un po l azienda, perché c erano dei processi in corso e allora dice: Vediamo se si può fare qualcosa, non si può fare qualcosa, parliamo qua, parliamo là 47

48 P.M.BERTONE: Parliamo in che senso? RIELA: Non era molto chiaro con me perché ovviamente non è che c era P.M.BERTONE: Se si può fare qualche cosa in che senso, in che direzione? RIELA: Magari si pensava, come lo penso io, nell ambito di di possibilmente delle sue conoscenze che lui poteva essere così conosciuto poteva dire che praticamente questa quest azienda o questi ragazzi erano caduti in disgrazia, se si poteva un attimino vedere un po di più u non proprio chiedere di sistemarla, la situazione, ma vedersi le carte a tutti gli effetti perché in effetti noi P.M.BERTONE: Ma chi se le doveva vedere le carte? RIELA: Ma io a questo punto non glielo so dire, dottore, perché ovviamente e erano cioè questa persona in un secondo tempo a me mi è sembrata la 48

49 persona più ciarlatana che ho conosciuto P.M.BERTONE: All inizio che cosa che cosa? RIELA: E proprio mi diceva questo, che potevamo fare un qualcosa, che so Guarda cosa facciamo, organizziamoci, ce ne andiamo a Roma, poi io parlerò con qualcuno, questo qualcuno io non l ho mai visto perché a me mi teneva sempre P.M.BERTONE: Questo qualcuno che avrebbe dovuto fare? RIELA: Questo qualcuno possibilmente poteva anche e spendere, diciamo, qualche parola per questa situazione mia. P.M.BERTONE: Quale situazione sua? RIELA: Quella del processo, ovviamente, e del sequestro dell azienda; questo non avvenne mai. Poi un giorno mi ricordo che comunque sempre lui tramite tramite quale persona era non mi ricordo il cognome, una persona sempre di Catania però non mi ricordo chi era, completamente, cioè 49

50 mi disse che praticamente c era un avvocato a a Roma che se lo contattiamo, in Cassazione poteva possibilmente avere diciamo un peso maggiore per poter intervenire su sulla Cassazione sempre sul sequestro, cosa che invece non avvenne mai, avvenne al contrario e praticamente che ne sono stato molto, molto distrutto da questa cosa. P.M.BERTONE: Distrutto dal punto di vista morale o dal punto di vista anche di altro genere? RIELA: Dal punto di vista morale da parte mia perché e essendo un come mi definisco io, un lavoratore uscito dal magazzino in con cui lavoravo, ero molto affiatato nel mio magazzino, e conoscendo un po questo mondo, mi sono per la mia prima volta mi sono fatto abbambolare da questa persona, ero molto triste, molto AVV.CALTABIANO: Credo che le abbiano fatto un altro tipo di domanda, cioè se, a parte i disagi 50

51 morali, lei ha avuto anche danni per questa situazione. RIELA: Certo, i danni ce li avevo avuto anche come economicamente perché ovviamente una volta chiedevo qualcosa a Francesco CARUSO, se mi prestava qualcosa, una volta diciamo P.M.BERTONE: Per fare che cosa? RIELA: Per affrontare questi viaggi a Roma e poi possibilmente lui mi diceva che doveva fare qualche regalo a qualcuno e invece possibilmente poi se li intascava lui, che queste cose poi si vengono a capire dopo, non è che in quel momento per me, dico, sto facendo qualcosa, lo sto facendo per la mia famiglia P.M.BERTONE: Ma quanti viaggi avete fatto? RIELA: Che io più o meno tra i quattro, cinque, ma anche magari sei, però non non ricordo P.M.BERTONE: Lei c era in questi viaggi o no? 51

52 RIELA: In qualcuno non ci sono andato, in tale viaggio in tali viaggi sì, su quattro mi sembra P.M.BERTONE: Cioè, su quattro, su cinque lei c è andato? RIELA: Sì, sì, ci sono andato, però niente, rimanevo sempre fuori ad aspettare o sennò praticamente: Aspettami qua P.M.BERTONE: E chi c era con lei? RIELA: Con me una volta addirittura mi mi fece portare anche altra altra gente tipo MONFORTE, tipo VALGUARNERA, ci venne Francesco CARUSO, Francesco CARUSO più di una volta c è venuto, e ma niente di P.M.BERTONE: Ma lei e gli altri aspettavano sempre fuori? RIELA: Sì, sì, sì. P.M.BERTONE: Ma dove siete andati, fisicamente dove siete stati? 52

53 RIELA: Se le devo dire la verità, non so nemmeno dove si trova perché perché praticamente P.M.BERTONE: Ma che cos era uno studio, una casa, una chiesa? RIELA: No, una volta mi disse che c era una riunione con la Gran Loggia e era in un albergo, cosa che io però non ci non ci sono nemmeno entrato perché mi dissero che io ancora non potevo far parte di di questa situazione. P.M.BERTONE: Ma perché, lei già non era iniziato, perché non ci poteva far parte? RIELA: Sì, io ero iniziato però mi disse ri sta manè quindi da lì ho capito, quando poi ho incominciato a intraprendere qualcosa in Massoneria, dico, ma perché allora a me non m ha fatto entrare là?, e ho capito che mi mi espiava dei soldi. P.M.BERTONE: Che? 53

54 RIELA: Mi spillava dei soldi. P.M.BERTONE: Ma lei ha parlato di regali, regali a chi li ha fatto? RIELA: Non lo so, lui mi diceva che doveva fare regalo e quindi vedi un po tu così noi possiamo P.M.BERTONE: Ma di quanto, regali di quanto? RIELA: Ma a volte se ne andavano cinque-sette dipende. P.M.BERTONE: Sette, che cosa? RIELA: Milioni. P.M.BERTONE: Milioni di regalo è una cosa; i viaggi? RIELA: I viaggi li pagavo io normalmente e qualche volta ho chiesto la cortesia a Francesco CARUSO se poteva far fronte lui a questa situazione. P.M.BERTONE: A domanda risponde RIELA: Che comunque che comunque io incassavo 54

55 assieme ai miei fratelli, stipendiati dall azienda, cioè noi non possibilmente ci privavamo di prendere anche una pizza con la famiglia per poter fare queste cose. P.M.BERTONE: A domanda risponde: All inizio i rapporti con l ARCIFA furono buoni e tutto filò liscio. Successivamente le cose incominciarono a cambiare, egli, a proposito del sequestro della nostra azienda, suo fratello è stato arrestato, suppongo, quando? RIELA: Mio fratello era stato arrestato prima, perché stiamo parlando del 99, mio fratello fu arrestato giugno 98. P.M.BERTONE: Giugno 98, sì, abbiamo detto? SIG.GANGI: egli, a proposito del sequestro della nostra azienda P.M.BERTONE: Posso dire mi faceva capire o ci 55

56 faceva capire? RIELA: No, mi faceva capire a me. P.M.BERTONE: mi faceva capire che era in grado di fare intervenire qualcuno perché le cose cambiassero e una volta prospettò la possibilità di dare incarico ad un avvocato di Roma RIELA: Vuole mettere il nome, lo posso dire? DEL RE si chiamava. P.M.BERTONE: di dare incarico ad un avvocato di Roma che poteva avere un peso maggiore per intervenire sulla Cassazione presso cui pendeva il ricorso per la misura di prevenzione. Fu così che furono fatti diversi viaggi, quattro o cinque Riprende alle dopo il cambio della cassetta o del lato? Sig.FRANCHINI: Della cassetta. P.M.BERTONE: Della cassetta. 56

57 Fu così che furono fatti quattro o cinque viaggi per, per fare che cosa, per incontrarsi con questo avvocato? RIELA: Sì, qua qualche volta ci siamo incontrati con l avvocato, qualche volta invece lui parlava o faceva finta di parlare con qualcuno, questo non glielo so dire P.M.BERTONE: Quindi, furono fatti quattro o cinque viaggi per incontri con l avvocato che lei ha indicato, non so è stato RIELA: DEL RE, Michele DEL RE. P.M.BERTONE: con l avvocato Michele DEL RE o che comunque erano giustificati da altri incontri che l ARCIFA diceva di fare nell ottica sempre di intervenire, è così? in mio favore, è così, in favore dell azienda per questa situazione. Vabbè, lei ha detto questi viaggi, che c è andato quattro volte c è andato lei, un altra 57

58 volta c era MONFORTE, altre volte c è andato anche il suo amico, mi pare di capire RIELA: Una volta o due c è andato anche sì, è venuto con me Francesco CARUSO e una volta anche l avvocato BRANCATO quando siamo andati dall a dal DEL RE. P.M.BERTONE: Quindi una sola volta RIELA: Mi sembra una sola volta P.M.BERTONE: mi pare di capire che lei è andato cioè, dal DEL RE lei quante volte? RIELA: No, noi ci sia allora, a Roma tra quattrocinque, anche sei, ho detto, viaggi, adesso non ricordo la quantità, però dal DEL RE ci sono andato qualche tre volte ci sono andato. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Ho partecipato a circa quattro di questi viaggi AVV.CALTABIANO: Diceva anche di più. 58

59 RIELA: Sì, più o meno P.M.BERTONE: Ho partecipato a circa, il numero totale dei viaggi aumenta, quindi anche il numero totale. RIELA: Circa quattro, cinque, sei, adesso non ricordo perché poi ho cercato di P.M.BERTONE: Ho partecipato a circa SIG.GANGI: Ho partecipato a circa quattro, cinque o sei P.M.BERTONE: No, lei a quanti viaggi ha partecipato? RIELA: Va bene così, quattro, cinque o sei viaggi P.M.BERTONE: E quindi il numero dei viaggi, se ce n è stato qualcheduno senza di lei, aumenta, mi faccia capire, questo volevo AVV.CALTABIANO: Se a sei ha partecipato lui, forse qualcuno è stato fatto P.M.BERTONE: Vabbè, Ho partecipato a circa quattro, all inizio quanto avevamo detto, che 59

60 questi viaggi quanti erano? SIG.GANGI: Quattro o cinque. P.M.BERTONE: Quattro o cinque. Ho partecipato a quattro, cinque o addirittura sei di questi viaggi (forse il numero dei viaggi, compresi quelli ai quali non ho partecipato è stato maggiore di quello che all inizio ho indicato). MONFORTE e VALGUARNERA quanti viaggi insomma, forse sarebbe meglio dire senza di lei RIELA: Senza di me? P.M.BERTONE: quanti viaggi ci sono stati? RIELA: Non glielo so dire non glielo so dire, un due tre, credo, non sono certo non me li sarò fatti però questi viaggi, ecco. (voci in sottofondo) P.M.BERTONE: Quante volte, senza che lei fosse presente, l ARCIFA si è recato o comunque ha 60

61 fatto finta RIELA: Ma credo un due-tre volte ancora. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Ritengo che l ARCIFA si sia recato o abbia detto di recarsi a Roma senza di me almeno due volte. MONFORTE e VALGUARNERA quante volte ci sono andati? RIELA: VALGUARNERA credo un po di più, anche lui un quattro volte, no MONFORTE MONFORTE due volte mi credo due volte. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Il VALGUARNERA si sarà recato a Roma circa quattro volte, mentre il MONFORTE circa due, il CARUSO? RIELA: Il CARUSO anche un quattro volte credo che ci sia venuto anche lui. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Anche il CARUSO credo che si sia recato circa 61

62 quattro volte a Roma. (voci in sottofondo) P.M.BERTONE: Cioè, CARUSO è stato sempre con lei? RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: Il CARUSO è sempre partito con me. Lei mi pare che ha detto che in una di queste occasioni era presente anche l avvocato BRANCATO ed era la prima volta o la seconda volta quando siete andati dall avvocato DEL RE? RIELA: E no, mi sembra che sia la seconda volta perché io gli spiegai questo fatto, che c era questo avvocato che comunque, essendo dal Foro di Roma, poteva avere più peso su questa cosa, però ho chiesto anche se lui mi faceva anche lui compagnia P.M.BERTONE: Quindi già era stato contattato senza di lui, questo volevo sapere. RIELA: Sì, sì, sì. 62

63 P.M.BERTONE: Dopo averlo già contattato, è venuto RIELA: Sì. P.M.BERTONE: A domanda risponde: In uno di questi viaggi a Roma venne pure l avvocato BRANCATO e ciò accadde dopo che già l avvocato DEL RE era stato contattato, ma lei c ha parlato mai con l avvocato DEL RE? RIELA: Sì. P.M.BERTONE: Tutte le volte che ci è andato RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: e ciò accadde dopo che l avvocato DEL RE era stato da me contattato tramite l ARCIFA. Lei, quando andava dall avvocato, c era, rimaneva, parlava con l avvocato? RIELA: Sì, sì, certo. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Tutte le volte in cui mi sono trovato nello studio dell avvocato DEL RE io sono stato 63

64 presente, e ARCIFA era presente, davanti a lei? RIELA: Sì. P.M.BERTONE: come pure l ARCIFA. L ARCIFA parlava davanti a lei? RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: E di che cosa parlava? RIELA: Niente, e gli diceva proprio se l avvocato poteva essere che so in con la sua possibilità, se poteva vedere un attimino stu stu se voleva studiare questo processo visto che adesso andava in Cassazione poteva difenderlo in un certo modo, poi, e quando ce ce n andavamo, lui a volte rientrava: Un attimino che gli dico una cosa, poi non so addirittu io da lì capivo che molto probabilmente lui agganciava o voleva agganciare questo avvocato, però quando usciva mi diceva P.M.BERTONE: Tornava indietro 64

65 RIELA: Sì, sì, Un attimino che gli dico una cosa, se puoi rimanere P.M.BERTONE: Cioè, mentre eravate sotto, lui saliva? RIELA: No, eravamo da una stanza all altra che stavamo per uscire, Un attimino, se puoi rimanere, che gli dico una cosa P.M.BERTONE: Quindi qualche volta rimaneva da solo con lui? RIELA: Sì, sì, sì, sì, tipo gli dico una cosa e poi, questione di cinque minuti P.M.BERTONE: Capitava che l ARCIFA con una qualsiasi scusa si appartava con il DEL RE, mentre io rimanevo in un altra stanza. Ecco, possiamo ora dire abbiamo parlato di quattro, cinque, sei o addirittura sette viaggi, possiamo dire l arco temporale di questi seisette viaggi, da quando iniziano a quando finiscono? 65

66 RIELA: Ma guardi P.M.BERTONE: Per quanti mesi è andata avanti questa storia, o settimane, non lo so? RIELA: Io credo quasi tutto il 99, perché non erano molto frequenti, cioè P.M.BERTONE: Mi scusi RIELA: 99 nel senso a partire da che so da da aprile maggio P.M.BERTONE: Da aprile-maggio 99 fino a quando? RIELA: Fino a fine fine l estate, quasi tutto 99 posso chiedere al mio avvocato quando quando è stata poi la Cassazione che è finita più o meno? AVV.CALTABIANO: Io non mi ricordo, questo si può verificare dopo dalla nomina di DEL RE alla revoca di (incomprensibile) P.M.BERTONE: Comunque, i viaggi sono prima della nomina di DEL RE, mi pare di capire RIELA: Sì, qualche viaggio 66

67 AVV.CALTABIANO: Sono quasi in concomitanza. P.M.BERTONE: Quindi lei dice che questa cosa andò avanti dall aprile del 99 sino alla celebrazione del processo? AVV.CALTABIANO: Dalla l udienza preliminare credo che sia stata (incomprensibile) davanti alla Corte d Assise, perché poi si (incomprensibile) processo ancora in ordinario e abbreviato, poi ritornò in ordinario, ora è di nuovo in ordinario. P.M.BERTONE: No, noi stiamo parlando di Roma AVV.CALTABIANO: Sì, sì, sì, si fece la Cassazione e poi dico questo per chiarire P.M.BERTONE: Si dà atto che sta intervenendo l avvocatessa CALTABIANO AVV.CALTABIANO: E in buona sostanza, praticamente, dovrebbe andare, che non mi ricordi ancora del processo, dalla Cassazione al della misura di 67

68 prevenzione, poi la nomina fu estesa al processo che fu fatta l udienza preliminare credo e P.M.BERTONE: Comunque, questo poi sarà compito di qualcheduno poterlo verificare. Lei dice, quanti mesi, al di là del approssimazione, all incirca? RIELA: Non mi ricordo se siamo sui sei mesi, anche perché, dottore BERTONE, glielo voglio dire perché io ho rifiutato di pensare più a questa persona, cioè, quando uno vuole cancellare un tratto della sua vita che non vuole più ricordare, ecco perché, sennò io sarei molto più chiaro stasera, cioè io voglio rifiutare P.M.BERTONE: Cioè lei dice psicologicamente voleva rimuovere questa cosa. RIELA: Sì, ho voluto P.M.BERTONE: A domanda risponde: I numerosi viaggi cui ho fatto riferimento 68

69 coprono all incirca un arco temporale di sei mesi e cioè dal maggio 99 sino alla fine dell anno. L ARCIFA spillava soldi chiedendo la provvista per fare regali: insomma complessivamente per questi viaggi e regali, è così, sei-sette milioni? RIELA: Sì, sì, più o meno AVV.CALTABIANO: Il totale? RIELA: Di tutti i viaggi? AVV.CALTABIANO: Eh? RIELA: No, di tutti no, ogni quasi viaggiu c erunu stì P.M.BERTONE: Allora quanti sono? RIELA: Che so io P.M.BERTONE: Avevo capito cinque-sette milioni invece a viaggio lei dice RIELA: Più o meno sì. P.M.BERTONE: Allora quanti? 69

70 RIELA: Ma più o meno andiamo sui milioni che praticamente P.M.BERTONE: A domanda risponde: ho speso una somma di circa milioni. AVV.CALTABIANO: Sette milioni erano riferiti a un uscita, in buona sostanza. P.M.BERTONE: Vabbè, milioni. L avvocato DEL RE l avete pagato? RIELA: Sì, certo, l avvocato DEL RE lo abbiamo pagato, e poi ovviamente lui dovette cioè, non è andata in porto la Cassazione e io ero molto rammaricato su questa cosa P.M.BERTONE: Che significa non andò in porto? RIELA: Cioè per esito negativo, no? e io mi ricordo P.M.BERTONE: E lui l ha seguita fino all esito negativo, il DEL RE? RIELA: Certo, io poi chiesi addirittura di fare la domanda alla Corte Europea di Strasburgo, no?, 70

71 che lui comunque doveva darmi una risposta, risposta che non mi diede mai e P.M.BERTONE: Quanto ha pagato del che onorario gli ha pagato? RIELA: E non mi ricordo se erano andiamo sui venti o trenta milioni P.M.BERTONE: L ha pagato direttamente oppure tramite ARCIFA, mi faccia capire, quando pagava c era RIELA: No, una volta glieli diedi anche a ARCIFA, cioè nel senso che io glieli ho dati ad ARCIFA e lui ha fatto il grande, no? P.M.BERTONE: Eh? RIELA: No, però l ho pagato io direttamente P.M.BERTONE: Quindi ha pagato trenta milioni? RIELA: Sì, sì. P.M.BERTONE: A domanda risponde: Per l assistenza legale del DEL RE ho pagato circa trenta milioni, tutto questo, lei ha 71

72 ricevute? RIELA: No, no. P.M.BERTONE: Né assegni RIELA: Il mi ricordo anche un altra cosa che comunque è importante, che io di questa di questa P.M.BERTONE: Scusi un attimo, non ho alcuna ricevuta o copia di assegno, stava dicendo? RIELA: Stavo dicendo che comunque su questo cammino P.M.BERTONE: Su questo? RIELA: Su questo cammino, diciamo, che io tra l altro, dalla Cassazione, stì viaggi e stì cosi, nel frattempo io ne parlai con l avvocato Mario BRANCATO, però mi disse che c era un qua un sospetto da me perché praticamente io uscivo questi soldi, lui mi spiava questi soldi e ne parlai, dico: Non credo che questa persona sta abusando di me perché io mi sto facendo prestare 72

73 questi soldi P.M.BERTONE: Lei, mi scusi, con l avvocato BRANCATO si dà del tu o si dà del lei? RIELA: Io mi do del tu. P.M.BERTONE: E allora lei RIELA: Allora io gli davo del lei, poi P.M.BERTONE: Poi dopo, quando siete entrati in Massoneria RIELA: Sì, perché io non è che P.M.BERTONE: Certo, e cosa lei dice, cioè che lei è lei che incomincia a RIELA: Mi sono venuti i sospetti perché ovviamente P.M.BERTONE: Che questi soldi fossero mal tesi, perché non vedeva risultati RIELA: Certo, ovviamente P.M.BERTONE: Prima del rigetto del? RIELA: Sì, anche prima del rigetto della Cassazione. In effetti l avvocato mi diede una mano su questa 73

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