L espropriazione per pubblica utilità. Gli aspetti procedurali ed estimativi

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1 L espropriazione per pubblica utilità. Gli aspetti procedurali ed estimativi 19.XII.2005 La definizione dell espropriazione Lo scopo dell'espropriazione è quello di trasferire coattivamente la proprietà di un bene da un privato all'ente espropriante il quale è tenuto a erogare all'interessato un'indennità L'istituto dell'espropriazione è regolato in via generale dall'articolo 42 della Costituzione che riconosce il diritto di proprietà ma anche la sua limitazione per effetto dell'espropriabilita' per motivi di interesse generale e previo indennizzo Tutte le disposizioni legislative e regolamentari sono state inserite e opportunamente organizzate nell'ambito del Testo Unico sul tema

2 La proprietà e la Costituzione La Costituzione, all art. 3, afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge All art. 42, la Costituzione afferma inoltre la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà può essere, nei casi previsti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale Il Testo Unico La materia è attualmente regolata da un nuovo Testo Unico DPR 8 giugno 2001, n Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità Numerose sono le innovazioni di carattere procedurale Nella redazione del TU si è tenuta presente la necessità del coordinamento tra materia urbanistica ed espropriativa Il procedimento espropriativo presuppone il piano urbanistico e non può essere considerato indipendente rispetto ad esso

3 I riferimenti legislativi precedenti Di particolare importanza è stata la legge n. 2359/1865 Disciplina delle espropriazioni forzate per causa di pubblica utilità Questa legge dispone la disciplina generale per la materia espropriativa ancora in vigore Inoltre devono essere ricordate: la legge 2892 del 1885 detta Legge di Napoli le legge 865 del 1971 la legge 10 del 1977 la legge 359 del 1992 Le fasi del procedimento Il procedimento espropriativo si articola in tre fasi organiche rispetto ai processi di pianificazione e progettazione degli interventi: la sottoposizione del bene al vincolo preordinato all'esproprio la dichiarazione di pubblica utilita' il decreto di esproprio

4 Prg e apposizione del vincolo Il legame tra pianificazione e espropriazione è importante: Un bene viene infatti sottoposto al vincolo preordinato all'esproprioquandodiventa efficace l'atto di approvazione del piano urbanistico generale, ovvero una sua variante, che prevede la realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica utilità" (art. 9, c. 1, TUL). Il vincolo ha tuttavia validita' temporale limitata: entro 5 anni deve essere emanato l'atto che dichiara la pubblica utilita' dell'opera In caso contrario il vincolo decade e' ammessa la sua reiterazione con atti adeguatamente motivati ovvero mediante l'approvazione di un piano urbanistico generale o di una sua variante. L indennizzabilità dei vincoli E' comunque acquisito in giurisprudenza che la reiterazione dei vincoli scaduti preordinati all'espropriazione comporta che "l'amministrazione stessa nel reiterare tali vincoli debba prevedere il relativo indennizzo» Di tale orientamento il TU ha tenuto conto riaffermando la necessita' di procedere all'indennizzo dei vincoli reiterati Con l'art. 39, il legislatore stabilisce che la reiterazione del vincolo comporta il pagamento a favore del proprietario di una indennita' commisurata all'entita' del danno effettivamente prodotto e della cui somma non si terra' conto qualora l'area venga successivamente espropriata (art 39, c. 1 e 5, TU)

5 La dichiarazione di PU Il TU individua gli atti con cui la dichiarazione di pubblica utilità può essere disposta Se l'opera è coerente con gli strumenti di pianificazione ordinaria, oltre che con l'approvazione del progetto definitivo dell'opera, la dichiarazione di PU e' disposta con l'approvazione di piani particolareggiati, di lottizzazione, di recupero, di ricostruzione, delle aree destinate a insediamenti produttivi e di zona (art. 12, c. 1, lett. a, TUL) e comunque di piani attuativi e di settore; con il rilascio di un permesso di costruire o atto equivalente oppure infine con l'approvazione del progetto concernente reti ferroviarie. Le tipologie di aree La determinazione è regolata diversamente a seconda che l area sia considerata edificata edificabile oppure abbia destinazione agricola Per la valutazione dell edificabilità delle aree devono essere considerate le possibilità legali ed effettive di edificazione

6 Cessione volontaria o decreto di esproprio Al fine di snellire la procedura espropriativa l'articolo 45 del nuovo testo unico ha confermato l'istituto della cessione volontaria gia' previsto dalla normativa esistente La procedura espropriativa non interrotta dalla cessione volontaria del bene da parte dell espropriato si conclude con l'emissione del decreto di esproprio con cui viene trasferito coattivamente il bene dal proprietario del bene all'ente espropriante a seguito della notifica e dell'esecuzione dello stesso Esproprio totale e parziale Secondo la legge 2359/1865, art. 39 nei casi di occupazione totale, l indennità dovuta all espropriato consisterà nel giusto prezzo che avrebbe avuto l immobile in una libera contrattazione di compravendita All art. 40, la stessa legge afferma che: nei casi di occupazione parziale l indennità consisterà nella differenza fra il giusto prezzo che avrebbe avuto l immobile avanti l occupazione, ed il giusto prezzo che potrà avere la parte residua di esso dopo l occupazione

7 Indennità e legge 2359/1865 L esproprio totale deve essere indennizzato, secondo la legge 2359/1865 al valore di mercato mentre l esproprio parziale grazie alla stima del valore complementare Nelle leggi successive, si è derogato all impiego del valore di mercato per la stima dell indennizzo I limiti a tali deroghe sono stati fissati dalle sentenze della Corte costituzionale Classificazione delle aree e criteri di determinazione dell indennità Classificazione delle aree Aree edificate Aree edificabili Aree agricole Criterio del valore di mercato Criterio della semisomma Criterio del valore agricolo

8 Il caso di un area edificata Nel caso di espropriazione di un area legittimamente edificata, l'indennità è determinata nella misura pari al valore venale dell area e dunque al valore di mercato del bene Alla proprietà è quindi riconosciuto il valore del bene immobile (rendita) per intero L indennità di esproprio delle aree agricole Nel caso di un area agricola, l indennità è determinata in base al criterio del valore agricolo del fondo sulla base della coltura effettivamente praticata Per i terreni incolti, l indennità di esproprio è commisurata al valore agricolo medio (Vam) corrispondente al tipo di coltura prevalente nella zona e al valore dei manufatti edilizi legittimamente realizzati Il Vam è determinato dalla Commissione provinciale espropri

9 Il caso della cessione volontaria Il proprietario, entro trenta giorni dalla notificazione dell avviso relativo all ammontare dell indennità provvisoria, ha diritto di convenire la cessione volontaria dell immobile L indennità finale risulta superiore del 50 % dell indennità provvisoria Il caso della cessione volontaria Se il proprietario espropriando è coltivatore diretto, sempre nell ipotesi di cessione volontaria del bene, l indennità di base è moltiplicata per 3 I = 3 Indennità base Qualora il terreno da espropriare sia coltivato da fittavolo o colono costretto ad abbandonarlo, ad esso compete un importo uguale all indennità di base determinata in favore del proprietario

10 Il criterio della semisomma La determinazione dell indennità espropriativa si basa sulla legge 359 del 1992, poi ripreso dal TU Il criterio di stima delle aree edificabili è derivato dalla legge 2892 del 1885 I = (Vm + 10 A) / 2 nel caso gli affitti non fossero accertabili, la semisomma doveva essere effettuata tenendo conto del valore imponibile degli immobili Il criterio dell art. 5 bis della 359/92 La legge 359 del 1992 apporta delle modifiche all impianto della Legge di Napoli: il valore degli affitti è sostituito con il reddito dominicale Il criterio di stima è il seguente I = ((Vm + 10 Rd) / 2) * (1-0,4) l abbattimento del 40% avviene solo nel caso in cui il proprietario espropriato rifiuti la procedura della cessione volontaria del bene

11 Aspetti estimativi Il valore di mercato può essere determinato attraverso procedimenti sintetico-comparativi oppure attraverso procedimenti analitici (stima del valore di trasformazione) Il valore del reddito dominicale è un valore fornito dal Catasto, il cui importo è peraltro irrisorio rispetto al valore di mercato del terreno Gli orientamenti della Corte in materia di indennizzo Sulla base dell art. 42 della Costituzione, l indennizzo espropriativo consiste nel massimo di contributo o di riparazione che la pubblica amministrazione può assicurare al singolo per compensarlo del danno impostogli per soddisfare un interesse generale Anche se l indennizzo non deve necessariamente costituire un integrale riparazione per la perdita subita dall espropriato, non deve tuttavia essere neppure simbolico o irrisorio

12 La sentenza 283/93 della CC Secondo la sentenza 283/93 della Corte costituzionale, l ammontare dell indennità determinata sulla base della legge 359 è sufficiente e congruo rispetto alla funzione di assicurare il massimo di contributo e riparazione E stato anche ritenuto legittimo il trattamento differenziato della proprietà sulla base della sua disponibilità a cedere volontariamente il bene

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