Secondo la ISO, l LCA rappresenta una tecnica per stimare gli aspetti ambientali ed i potenziali impatti associati ad un prodotto, mediante:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Secondo la ISO, l LCA rappresenta una tecnica per stimare gli aspetti ambientali ed i potenziali impatti associati ad un prodotto, mediante:"

Transcript

1 1.1 CHE COSA E L ANALISI DEL CICLO DI VITA LCA? L Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment) è uno strumento per la valutazione della sostenibilità ambientale dei prodotti e dei processi. L approccio analitico della metodologia, denominato Life Cycle Thinking, si occupa di studiare tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto/processo, dalla culla alla tomba, al fine di ottenere una conoscenza globale dei flussi di energia e materia generati. Un primo tentativo di definizione di LCA è stato realizzato durante il congresso S.E.T.A.C. (Society of Environmental Toxicology and Chemistry) nel 1990 a Smuggler Notch. Secondo l organizzazione LCA è un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo, o attività, attraverso l identificazione e la quantificazione dei consumi di materia, energia ed emissioni nell ambiente e l identificazione e la valutazione delle opportunità per diminuire questi impatti. L analisi riguarda l intero ciclo di vita del prodotto ( from cradle to grave ): dall estrazione e trattamento delle materie prime, alla produzione, trasporto, e distribuzione del prodotto, al suo uso, riuso e manutenzione, fino al riciclo e alla collocazione finale del prodotto dopo l uso La standardizzazione della metodologia è stata prevista dalla ISO (International Organization for Standardization) con la redazione di una prima norma (UNI EN ISO 14040:1998, Valutazione del ciclo di vita. Principi e quadri di riferimento ) che ne delinea i punti essenziali. Secondo la ISO, l LCA rappresenta una tecnica per stimare gli aspetti ambientali ed i potenziali impatti associati ad un prodotto, mediante: la compilazione di un inventario di ciò che di rilevante entra ed esce dal sistema; la valutazione dei potenziali impatti ambientali associati a ciò che entra e ciò che esce; l interpretazione dei risultati riguardanti le fasi di inventario e di stima degli impatti in relazione agli obiettivi dello studio La tecnica di analisi rappresenta uno strumento gestionale che utilizza parametri oggettivi e quantificabili per indirizzare decisioni riguardanti problematiche ambientali. L originalità dell approccio analitico ( dalla culla alla tomba ) rappresenta un punto di forza essenziale per valutare le performance ambientali, energetiche ed economiche di un prodotto. Il LCA, quindi, può risultare utile ai fini del risparmio di risorse energetiche e della competitività dei prodotti a livello industriale. Le informazioni che si possono ottenere mediante l applicazione di tale strumento sono: 5

2 l individuazione degli impatti sull uomo e sull ambiente; l individuazione dei comparti ambientali maggiormente colpiti (bersagli); la quantificazione degli impatti per ogni step del ciclo produttivo; la variazione dell entità di un impatto durante il ciclo di vita; il confronto delle prestazioni ambientali o energetiche tra processi/prodotti/politiche differenti; la selezione della tecnologia che riduce al minimo gli effetti negativi sui comparti ambientali e sulla salute umana; l individuazione di punti critici ambientali di un processo. La formulazione di un LCA prevede una mole notevole di dati di input (per esempio quantitativi di materie prime utilizzate, tipi di processi di lavorazione, consumi energetici, ecc.); è richiesto, quindi, un dispendio di tempo e risorse finanziarie proporzionale al grado di attendibilità dei risultati che si vogliono ottenere e dipendente anche dal tipo di applicazione effettuata. Le informazioni conclusive ad uno studio di LCA, infatti, possono riguardare internamente l azienda presso la quale lo studio è stato effettuato, piuttosto che soggetti esterni, come gli Enti pubblici, interessati a valutare gli impatti ambientali ed economici sulla collettività. È chiaro, dunque, che a seconda dell obiettivo perseguito dall analisi, l attendibilità dei risultati (e quindi la disponibilità di tempo e risorse finanziarie dietro allo studio) debba essere appropriata. 6

3 1.2 STRUTTURA DEL LCA ALLA LUCE DELLE NORMATIVE ISO ISO 14040, 1998: Valutazione del ciclo di vita. Principi e quadri di riferimento La normativa costituisce un quadro introduttivo della tecnica di LCA. Sono previsti quattro elementi essenziali: la definizione dell obiettivo e del campo di applicazione dello studio; l analisi di inventario; la fase di valutazione degli impatti ambientali generati; l interpretazione conclusiva dei risultati ottenuti. Ciascuna fase dovrà essere trattata tecnicamente nelle successive normative; nella presente norma, sono definiti i criteri generali con cui ogni fase dovrà essere sviluppata (livello di dettaglio, requisiti di qualità dei dati, trasparenza nelle procedure, ecc) ISO 14041, 1998: Definizione dell obiettivo e del campo di applicazione e analisi dell inventario La presente norma specifica i requisiti e le procedure necessarie per definire degli obiettivi e il campo di applicazione di una valutazione del ciclo di vita e per condurre un analisi di inventario del ciclo di vita LCI. La fase di definizione degli obiettivi e del campo di applicazione è fondamentale perché determina la ragione per cui si effettua un LCA, descrive il sistema oggetto di studio ed elenca le categorie di dati da sottoporre allo studio stesso. Nella successiva fase di interpretazione dei risultati, i dati verranno valutati alla luce degli obiettivi preposti e del campo di applicazione dell analisi. L obiettivo dello studio deve stabilire senza ambiguità il tipo di applicazione prevista, le ragioni per le quali viene effettuato lo studio ed il destinatario previsto, inteso come colui al quale sono comunicati i risultati. Il campo di applicazione deve prendere in considerazione tutti gli argomenti rilevanti come previsto dalla ISO Gli elementi delineati in questa fase sono: le funzioni del prodotto, l unità funzionale ed i flussi di riferimento La funzione del prodotto consiste nelle caratteristiche prestazionali dello stesso; queste devono essere chiaramente indicate. L unità funzionale, invece, serve per quantificare tali funzioni allo scopo di fornire un riferimento al quale tutti i dati in ingresso ed in uscita devono essere normalizzati.; è necessario che questo parametro sia coerente con l obiettivo ed il campo di applicazione. Una volta identificata l unità funzionale, la quantità di prodotto necessaria a 7

4 soddisfare i requisiti delle funzioni viene denominata flusso di riferimento. Da questo è possibile calcolare successivamente i flussi in ingresso e in uscita al sistema. Un confronto tra sistemi è possibile solamente analizzando le medesime funzioni quantificate attraverso identiche unità funzionali e flussi di riferimento. Un esempio per comprendere meglio la terminologia può essere quello del prodotto lavatrice, il quale deve soddisfare la funzione di lavare i vestiti. L unità funzionale potrebbe essere il numero di camicie lavate. Ogni flusso di riferimento analizzato, come ad esempio il consumo di acqua, dovrebbe essere riferito, quindi, alla singola camicia sottoposta al bucato. confini iniziali del sistema Stabiliscono quali unità di processo includere nel sistema di prodotto e il livello di dettaglio con cui analizzare tali unità (per unità di processo si intende la più piccola parte del sistema di prodotto da analizzare). I criteri utilizzati nella scelta dei flussi in ingresso e in uscita devono essere esplicitati; lo scopo principale è quello di non includere le unità di processo per le quali il contributo a livello ambientale è ritenuto a priori trascurabile. La norma elenca chiaramente anche quali fasi del ciclo di vita devono essere prese in considerazione. descrizione delle categorie di dati Si identificano in maniera dettagliata i tipi di dati da considerare (diretti, indiretti, calcolati, stimati)e le categorie cui essi appartengono (massa, energia, emissioni nell aria, suolo, acqua, rumori vibrazioni o altro). criteri per la scelta iniziale dei flussi in ingresso e in uscita l obiettivo è quello di identificare i flussi in ingresso significativi da associare ad ogni unità di processo. Nella pratica i tre criteri principali per la scelta dei flussi sono la massa, l energia e la rilevanza ambientale. I flussi trascurati dall analisi non devono apportare contributi elevati al bilancio complessivo ambientale, di massa e di energia. Requisiti di qualità dei dati i parametri con i quali valutare la qualità dei dati sono il fattore temporale (devono essere acquisiti entro un range prestabilito di tempo), la geografia (devono essere coerenti con 8

5 l obiettivo dello studio e quindi con la scala spaziale degli effetti che si vogliono valutare), la tecnologia (ad esempio le Best Available Technologies). I dati devono richiedere anche un livello di dettaglio che dipende dalla definizione dell obiettivo e del campo di applicazione in termini di precisione, completezza, rappresentatività, coerenza e riproducibilità. Sia per la definizione dell obiettivo che del campo di applicazione è consentito che l iteratività del processo possa permettere la modifica del loro contenuto anche durante il corso dell analisi. Nella fase di inventario (LCI, Life Cycle Inventory) vengono individuati e quantificati i flussi in ingresso ed in uscita al sistema di prodotto. Sono previsti tre momenti: la raccolta dei dati, il processo di calcolo e l interpretazione dei risultati. La raccolta dei dati prevede la spiegazione in dettaglio delle modalità di acquisizione (diretti, indiretti, elaborati) e delle categorie a cui i dati appartengono (materia, energia, ambiente). Il procedimento di calcolo elabora i dati in ingresso tramite algoritmi che simulano i processi industriali in esame. Questa fase prevede anche il trattamento di eventuali dati mancanti con la relativa motivazione della loro assenza. I risultati ottenuti dal procedimento di calcolo sono: le emissioni gassose, solide, liquide; le quantità di prodotto finito e/o di semiprodotti lavorati; i consumi energetici. La fase di interpretazione dei risultati dell analisi di inventario prevede la verifica della qualità dei dati e dei risultati (bilanci di massa ed energia); viene anche valutata la correttezza e l adeguatezza delle scelte metodologiche assunte nel procedimento di calcolo. I risultati dell analisi di inventario costituiscono il punto di partenza della fase successiva: la valutazione degli impatti ambientali ISO 14042, 1998: Valutazione dell impatto del ciclo di vita In questa fase, i risultati provenienti dall analisi di inventario vengono elaborati al fine di ottenere informazioni sugli impatti ambientali. La valutazione degli impatti ambientali deve contemplare i danni potenziali alla salute umana, il consumo delle risorse minerali e fossili e le possibili conseguenze ecologiche. Sono previsti tre elementi obbligatori: 9

6 Scelta delle categorie di impatto ambientale, degli indicatori di categoria e dei modelli di caratterizzazione La scelta e la definizione di queste categorie deve essere stabilita rispettando i requisiti di completezza (nella descrizione di tutti i possibili effetti ambientali), indipendenza (le varie categorie non devono essere ridondanti) e praticità (facile comprensione dei risultati). Gli indicatori di categoria servono per fornire un risultato unico per tutte le emissioni di inventario appartenenti ad una certa categoria di impatto. I modelli di caratterizzazione sono algoritmi matematici che permettono la simulazione dei meccanismi ambientali di tipo causa-effetto e che consentono di arrivare a quantificare l impatto ambientale prodotto. A questo punto della norma vengono stabiliti i criteri per la scelta degli indicatori di categoria ed i requisiti ai quali devono essere sottoposti. Assegnazione dei risultati della LCI (classificazione) I risultati dell inventario devono essere esclusivi per una sola categoria di impatto; qualora si riferiscano a più di una categoria (esempio: NO x per la formazione di ozono e l acidificazione del suolo), è necessario chiarire se i due o più fenomeni possibili sono mutuamente esclusivi oppure se si possono verificare contemporaneamente. Nel secondo caso, invece, si deve procedere all allocazione degli impatti (per esempio NO x sarà assegnato alle categorie Acidificazione e Formazione di ozono troposferico ). Calcolo dei risultati degli indicatori di categoria (caratterizzazione) L operazione implica la conversione dei risultati di LCI in unità di misura comuni e l aggregazione dei risultati convertiti di LCI all interno delle categorie secondo opportuni fattori di caratterizzazione. L utilità dei risultati di indicatore ottenuti dipende dall accuratezza, dalla validità e dalle caratteristiche dei modelli e dei fattori di caratterizzazione. Spesso, si deve trovare un compromesso tra la semplicità e l accuratezza del modello di caratterizzazione. La qualità degli indicatori di categoria può influenzare l accuratezza globale dello studio di LCA. Il calcolo comprende due fasi: la scelta e l utilizzo degli opportuni fattori di caratterizzazione; l aggregazione dei risultati dell LCI convertiti nel risultato di indicatore. I tre elementi devono essere necessariamente inclusi nelle metodologie di valutazione degli impatti (LCIA, Life Cycle Impact Assessment); tuttavia, la normativa consente un ulteriore elaborazione dei risultati ottenuti al fine di arrivare a quantificare il potenziale danno ambientale prodotto. Le operazioni facoltative previste sono: 10

7 Calcolo dell entità dei risultati di indicatore di categoria in rapporto all informazione di riferimento (normalizzazione). Ciascun risultato di indicatore viene riferito ad un termine di normalizzazione che consenta la comprensione dell entità relativa dal punto di vista ambientale. Esempi di valore di riferimento possono essere il totale delle emissioni o l utilizzo delle risorse, calcolati in una data area per abitante. La raccolta dei risultati di indicatore normalizzati costituisce il profilo normalizzato della LCIA. Raggruppamento L operazione prevede l assegnazione delle categorie di impatto ad una o più serie secondo due possibili criteri. Il primo è quello della classificazione su base gerarchica (per esempio, secondo un ordine di priorità), mentre il secondo tipo di raggruppamento può consistere nel riordino delle categorie di impatto su base nominale (per esempio, per caratteristiche delle emissioni, o per scala spaziale). Per entrambe le modalità, la classificazione si basa sulle scelte dei valori e, quindi, sulla costruzione di scenari socio economici diversi. Ponderazione Con la ponderazione si convertono i risultati di indicatore delle diverse categorie di impatto mediante fattori numerici, detti fattori di ponderazione, basati sulle scelte dei valori. Questo criterio di valutazione permette la costruzione di differenti scenari socio economici all interno dei quali valutare i danni ambientali prodotti. La scelta dei fattori di ponderazione è, dunque, soggettiva e la continua modifica di tali parametri può caratterizzare un analisi di sensitività sui risultati ottenuti. L operazione non è consentita per le asserzioni comparative a divulgazione pubblica mentre, in qualsiasi altro caso, devono essere presentati i risultati dello studio prima e dopo il procedimento della ponderazione. La motivazione di queste regole è dovuta alla soggettività dell analista, necessaria per l attribuzione dei fattori di ponderazione. Analisi della qualità dei dati L operazione consiste in un trattamento dei dati volto a comprendere il significato, l incertezza e la sensibilità dei risultati della LCIA. Vengono effettuate analisi di gravità (identificazione dei dati che contribuiscono maggiormente al risultato di indicatore), analisi di incertezza (per descrivere la variabilità statistica dei dati) e analisi di sensibilità (misurazione del grado di variabilità dei profili di LCIA in funzione della variazione dei risultati di LCI). 11

8 Le analisi di LCA che hanno lo scopo di comparare due differenti processi/prodotti e divulgare quindi i risultati ottenuti subiscono una regolamentazione più rigida e cautelativa. La normativa contiene alcune prescrizioni per la relativa procedura di LCIA in modo da garantire l elevata quantità dei dati, la massima trasparenza e la validità dei risultati. Si stabilisce che, in caso di asserzioni comparative comunicate al pubblico, la fase di LCIA,sia caratterizzata da..indicatori di categoria scientificamente e tecnicamente validi ed ambientalmente rilevanti... Sempre in questo caso, è prevista anche una revisione critica dei risultati da parte di soggetti terzi estranei allo studio e professionalmente preparati ISO 14043: Interpretazione del ciclo di vita Durante questa fase, i risultati di LCI ed i profili LCIA vengono riepilogati e discussi. L interpretazione dei risultati è una procedura sistematica che prevede tre momenti: Un identificazione iniziale dei fattori significativi Lo scopo è determinare quei fattori che si sono resi significativi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall analisi LCA. In questo modo sono valutati i metodi utilizzati, le ipotesi effettuate ecc. Valutazione dei dati dell analisi e dei risultati finali L operazione consente di effettuare analisi di completezza, sensibilità (attendibilità) e coerenza dei risultati stessi (in riferimento all obiettivo e al campo di applicazione). Conclusioni, raccomandazioni e redazione di un report finale Lo sviluppo dell analisi di LCA prevede una formulazione di conclusioni preliminari coerenti con l obiettivo del lavoro ed il relativo campo di applicazione. Se le conclusioni risultano effettivamente coerenti, si procede alla redazione di un report conclusivo; altrimenti, si devono analizzare i passi precedenti dell interpretazione dei risultati (identificazione fattori significativi e la valutazione di dati e risultati). Il rapporto deve offrire un resoconto completo ed imparziale dello studio, così come previsto dalla ISO

CHE COS È UNA LCA (Life Cycle Assessment)?

CHE COS È UNA LCA (Life Cycle Assessment)? ASPETTI RILEVANTI METODOLOGIA LCA La valutazione del ciclo di vita (nota con l acronimo L.C.A.: Life Cycle Assessment) si sviluppa alla fine degli anni 60 come tecnica di analisi energetica, a seguito

Dettagli

La metodologia di valutazione del ciclo di vita (LCA) e il software everdee per le PMI

La metodologia di valutazione del ciclo di vita (LCA) e il software everdee per le PMI La metodologia di valutazione del ciclo di vita (LCA) e il software everdee per le PMI Caterina Rinaldi ENEA Bologna Laboratorio LCA & Ecodesign CNA Bologna, 22 giugno 2011 Life Cycle Assessment (LCA)

Dettagli

ECONOMIA DELL AMBIENTE

ECONOMIA DELL AMBIENTE ECONOMIA DELL AMBIENTE Le procedure di valutazione Prof. Francesco Zecca a.a. 2011/2012 TIPOLOGIE DI PROCEDURE Analisi Costi-Benefici; Analisi Costi-Efficacia; Analisi del Ciclo di vita (Life Cycle Assessment);

Dettagli

Water Footprint Assessment

Water Footprint Assessment SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI Water Footprint Assessment Pagina 1 di 5 Cosa è la Water Footprint L impronta idrica (Water Footprint) è un indicatore del consumo di acqua dolce che include sia l uso diretto

Dettagli

POEMS La gestione ambientale dai processi ai prodotti. ProgettoEuropeo LAIPP POEMS. la gestione ambientale dai processi ai prodotti

POEMS La gestione ambientale dai processi ai prodotti. ProgettoEuropeo LAIPP POEMS. la gestione ambientale dai processi ai prodotti POEMS La gestione ambientale dai processi ai prodotti ProgettoEuropeo LAIPP POEMS la gestione ambientale dai processi ai prodotti Depliaant_Poems.indd 1 22-03-2007 13:19:47 Il contesto La sfida posta in

Dettagli

PROGETTAZIONE ECOSOSTENIBILE

PROGETTAZIONE ECOSOSTENIBILE DICheP - Università di Genova Life Cycle Assessment (LCA) e Progettazione Ecosostenibile Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Genova LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA) E PROGETTAZIONE ECOSOSTENIBILE

Dettagli

valutazione del ciclo di vita LCA life cycle assessment

valutazione del ciclo di vita LCA life cycle assessment valutazione del ciclo di vita LCA life cycle assessment valutazione del Ciclo di Vita La valutazione del Ciclo di Vita fa parte dei nuovi strumenti metodologici, messi a punto negli ultimi anni, per rendere

Dettagli

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3. Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma

Dettagli

AMBIENTE E SICUREZZA PER VENDERE? 4 CONVEGNO NAZIONALE DELL IMBALLAGGIO DI LEGNO Xylexpo Fiera Milano Rho venerdì7 maggio 2010

AMBIENTE E SICUREZZA PER VENDERE? 4 CONVEGNO NAZIONALE DELL IMBALLAGGIO DI LEGNO Xylexpo Fiera Milano Rho venerdì7 maggio 2010 AMBIENTE E SICUREZZA PER VENDERE? 4 CONVEGNO NAZIONALE DELL IMBALLAGGIO DI LEGNO Xylexpo Fiera Milano Rho venerdì7 maggio 2010 LCA: un acronimo per tutte le stagioni Life Cycle Analysis Life Cycle Assessment

Dettagli

IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE. Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino

IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE. Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino IL CICLO DI VITA E LA SOSTENIBILITA DELLE MATERIE PLASTICHE Gian Luca Baldo Life Cycle Engineering Torino Baldo@studiolce.it FERRARA, 6 GENNAIO 006 Chi siamo Lo Studio Associato Life Cycle Engineering

Dettagli

Come valutare la prevenzione: strumenti per scelte sostenibili. Maurizio Fieschi, ATIA - ISWA Ecomondo, Rimini 5 Novembre 2015

Come valutare la prevenzione: strumenti per scelte sostenibili. Maurizio Fieschi, ATIA - ISWA Ecomondo, Rimini 5 Novembre 2015 Come valutare la prevenzione: strumenti per scelte sostenibili Maurizio Fieschi, ATIA - ISWA Ecomondo, Rimini 5 Novembre 2015 1 Indice dei contenuti 1 Gli strumenti 2 Perché il Life Cycle? 3 Il LCA 4 Regole

Dettagli

I principi di revisione con riferimento alle "valutazioni"

I principi di revisione con riferimento alle valutazioni I principi di revisione con riferimento alle "valutazioni" Milano, 19 dicembre 2016 Orazio Vagnozzi Partner KPMG e Coordinatore Gruppo Valutazioni Assirevi Introduzione Il principio di revisione sulle

Dettagli

Life Cycle Costing. La metodologia per il calcolo dei costi del ciclo di vita di un prodotto o servizio

Life Cycle Costing. La metodologia per il calcolo dei costi del ciclo di vita di un prodotto o servizio Life Cycle Costing La metodologia per il calcolo dei costi del ciclo di vita di un prodotto o servizio Elia Rillo Sessione laboratoriale Applicazione pratica del metodo del ciclo di vita dei costi (LCC)

Dettagli

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni La norma UNI CEI ISO 27001 (Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni Requisiti), recentemente pubblicata in nuova

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione

Dettagli

RIESAME DELLA DIREZIONE

RIESAME DELLA DIREZIONE RIESAME DELLA DIREZIONE Approvazione del documento Responsabile di funzione Firma Data Elaborato da: Verificato da: Approvato da: AQ Responsabile AQ Direttore Generale Codice documento Storia del documento

Dettagli

Definizioni 7. Elementi dell iniziativa di APS

Definizioni 7. Elementi dell iniziativa di APS Definizioni 7 Elementi dell iniziativa di APS Iniziativa Ogni azione o operazione di varia natura (politica, programma, misura o progetto) intrapresa dall autorità pubblica. Progetto Insieme di operazioni

Dettagli

Università degli Studi di Padova. Analisi comparativa del ciclo di vita tra due contenitori per latte fresco: Tetra Rex - PET

Università degli Studi di Padova. Analisi comparativa del ciclo di vita tra due contenitori per latte fresco: Tetra Rex - PET Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Analisi comparativa del ciclo di vita tra due contenitori per latte fresco: Tetra Rex - PET A cura di: Antonio Scipioni

Dettagli

standardizzazione dei punteggi di un test

standardizzazione dei punteggi di un test DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it standardizzazione dei punteggi di un test serve a dare significato ai punteggi che una persona ottiene ad un test, confrontando la

Dettagli

Norme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET

Norme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET Norme ISO applicabili per la certificazione di prodotto e il LCA Dr. Giorgio Merlante IDEA.NET I Criteri Ambientali Minimi CAM e il programma EPD Italy Economia Circolare e Edilizia Sostenibile 4 Aprile

Dettagli

MEGA Process Oriented & Risk Driven Solution

MEGA Process Oriented & Risk Driven Solution MEGA Process Oriented & Risk Driven Solution Solvency 2012 La Roadmap verso la Risk Based Insurance Risk Appetite Framework: una possibile declinazione operativa Agenda dell intervento 5 20 Risk Appetite:

Dettagli

Matrici di Raven (PM47)

Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM47) Matrici di Raven (PM38) TRA I TEST DI TIPICA PERFORMANCE Test proiettivi Test self-report di personalità Questionari psichiatrici

Dettagli

La metodologia Life Cycle Assessment come strumento a supporto della gestione integrata dei rifiuti

La metodologia Life Cycle Assessment come strumento a supporto della gestione integrata dei rifiuti Università degli Studi di Padova Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Centro Studi Qualità Ambiente tel +39 049 8275539/5536 www.cesqa.it monia.niero@cesqa.it La metodologia Life Cycle Assessment

Dettagli

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore Carmine Correale Impatto ambientale degli alimenti La stima degli impatti ambientali associati a ogni singolo alimento è stata condotta con l analisi

Dettagli

Il ciclo di vita dei rifiuti come fonte di energia. Gabriele Comodi Dipartimento di Energetica Università Politecnica delle Marche

Il ciclo di vita dei rifiuti come fonte di energia. Gabriele Comodi Dipartimento di Energetica Università Politecnica delle Marche Il ciclo di vita dei rifiuti come fonte di energia Gabriele Comodi Dipartimento di Energetica Università Politecnica delle Marche g.comodi@univpm.it LCA (Life Cycle Assessment ) L LCA è un processo che

Dettagli

Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale

Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale In vigore dal 20/02/2016 GLOBE S.R.L. Via Governolo 34 10128 TORINO Tel 011/59/5863 Fax 011/ 5681344 www.byglobe.it email:

Dettagli

Riciclo di prodotti assorbenti per la persona: Life Cycle Costing e Social LCA

Riciclo di prodotti assorbenti per la persona: Life Cycle Costing e Social LCA Riciclo di prodotti assorbenti per la persona: Life Cycle Costing e Social LCA Roberto Cariani in collaborazione con Andrea Moretto (Ambiente Italia), Marcello Somma (Fater Spa) e Guido Poliseno (Fater

Dettagli

LIFE CYCLE ASSESSMENT COMPARATIVA FRA CALCESTRUZZO ARMATO, LEGNO E ACCIAIO

LIFE CYCLE ASSESSMENT COMPARATIVA FRA CALCESTRUZZO ARMATO, LEGNO E ACCIAIO LIFE CYCLE ASSESSMENT COMPARATIVA FRA CALCESTRUZZO ARMATO, LEGNO E ACCIAIO AITEC Associazione Italiana Tecnico Economica Cemento PREMESSA Il Dipartimento di Strutture per l ingegneria e l architettura

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 Università degli Studi di Bari Facoltà di Economia Esame di Revisione Aziendale CPA Anno Accademico 2013-2014 La Pianificazione del Lavoro di

Dettagli

Ampliamento parco a tema Miragica verifica di assoggettabilità al V.I.A.

Ampliamento parco a tema Miragica verifica di assoggettabilità al V.I.A. PIANO DI LAVORO La presente relazione intende illustrare il Piano di lavoro per la redazione dei lavori di AMPLIAMENTO DEL PARCO A TEMA MIRAGICA nel comune di Molfetta, da realizzare nell area identificata

Dettagli

Esperienza di logistica sostenibile nel delivering del cibo

Esperienza di logistica sostenibile nel delivering del cibo Esperienza di logistica sostenibile nel delivering del cibo Maurizio Mariani Sotral Spa Torino 23 Maggio 2008 IL NOSTRO CAMMINO DAL 1982, QUALE SEMPLICE AZIENDA DI TRASPORTO AL 2008, AZIENDA DI SERVIZI

Dettagli

Teoria e tecniche dei test

Teoria e tecniche dei test Teoria e tecniche dei test Lezione 9 LA STANDARDIZZAZIONE DEI TEST. IL PROCESSO DI TARATURA: IL CAMPIONAMENTO. Costruire delle norme di riferimento per un test comporta delle ipotesi di fondo che è necessario

Dettagli

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti

Dettagli

PROCEDURA SGQ PRO-PRG. Procedura per la Progettazione del Servizio 1. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE...2

PROCEDURA SGQ PRO-PRG. Procedura per la Progettazione del Servizio 1. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE...2 PROCEDURA SGQ PRO-PRG Procedura per la Progettazione del Servizio Rev. 02 Data 31.01.2011 INDICE GENERALE 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. RIFERIMENTI...2 3.1 PROCEDURE CORRELATE...2 3.2 MODULI

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE N 320. Significatività

PRINCIPIO DI REVISIONE N 320. Significatività PRINCIPIO DI REVISIONE N 320 Significatività Significatività Principio Revisione n 320 gli errori, incluse le omissioni, sono considerati significativi se ci si possa ragionevolmente attendere che essi,

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale Referenziazioni della qualificazione SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE

Dettagli

LETTURA CRITICA DELLA LETTERATURA SCIENTIFICA

LETTURA CRITICA DELLA LETTERATURA SCIENTIFICA LA STATISTICA NELLA RICERCA Raccolta dei dati Elaborazione Descrizione Una raccolta di dati non corretta, una loro presentazione inadeguata o un analisi statistica non appropriata rendono impossibile la

Dettagli

Modelli e metodologie per l analisi strategica

Modelli e metodologie per l analisi strategica Modelli e metodologie per l analisi strategica Realizzazione del progetto e controllo strategico Vicenza, A.A. 2011-2012 Schema ANALISI VISION PROGETTO STRATEGICO STRATEGIC DESIGN REALIZZAZIONE E CONTROLLO

Dettagli

IISS E. Bona. Copia controllata

IISS E. Bona. Copia controllata Pagina 1 di 6 Copia controllata 1. Scopo e Campo di Applicazione La presente procedura stabilisce le responsabilità e le modalità per l efficace gestione delle non conformità riscontrate durante la progettazione,

Dettagli

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA. Dino De Simone Cestec Divisione Energia

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA. Dino De Simone Cestec Divisione Energia VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE AZIONI DEL P.A.R.R. MEDIANTE LCA Dino De Simone Cestec Divisione Energia PIANO PER UNA LOMBARDIA SOSTENIBILE 2 20 RE 20 CO 2 CO 2 20 FER 20 RE 20 FER Politica

Dettagli

INTRODUZIONE AL CONTROLLO STRATEGICO

INTRODUZIONE AL CONTROLLO STRATEGICO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Corso concorso per il reclutamento di Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche INTRODUZIONE AL CONTROLLO STRATEGICO Marzo 2008 A cura di Carlo Gioria INTRODUZIONE A. La funzione

Dettagli

L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività

L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività Sassuolo, 5 Giugno 2007 L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività GIORGIO TIMELLINI di Ricerca e Sperimentazione per l

Dettagli

Sistemi e modelli. Sistemi

Sistemi e modelli. Sistemi Sistemi e modelli Obbiettivo: sviluppare metodologie e strumenti di analisi quantitativa della QoS di sistemi costruzione e soluzione di modelli per la valutazione di prestazioni e affidabilità di sistemi

Dettagli

Calcolo dell inflazione per differenti tipologie di famiglie milanesi

Calcolo dell inflazione per differenti tipologie di famiglie milanesi Settore Statistica e S.I.T Servizio Statistica Calcolo dell inflazione per differenti tipologie di famiglie milanesi Introduzione L Indagine sui consumi delle famiglie milanesi realizzata dalla Camera

Dettagli

QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO

QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO Step 7 Elaborare un piano di miglioramento, basato sull autovalutazione report Attività 1 2 3 4 5 7.1. Raccogliere tutte le proposte relative alle azioni

Dettagli

La comprensione dell impresa e del contesto in cui opera

La comprensione dell impresa e del contesto in cui opera La comprensione dell impresa e del contesto in cui opera Corso di Audit e Governance Università degli Studi di Bergamo Prof.ssa Stefania Servalli La comprensione dell impresa L AZIENDA È UN SISTEMA APERTO

Dettagli

Regolamento per l uso dell Etichetta Ambientale Brollo Siet

Regolamento per l uso dell Etichetta Ambientale Brollo Siet Pag. 1 di 5 Regolamento per l uso dell Etichetta Ambientale Brollo Siet INDICE 1. Premessa... 2 2. Scopo... 2 3. Princìpi... 2 4. Norme di riferimento... 3 5. Definizioni... 3 6. Soggetti coinvolti...

Dettagli

Indicatori compositi. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali

Indicatori compositi. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Indicatori [1/4] Gli indicatori: sintetizzano le caratteristiche di un fenomeno colgono aspetti e problemi del fenomeno che non hanno una immediata

Dettagli

Life Cycle Assessment: Aspetti generali del caso

Life Cycle Assessment: Aspetti generali del caso Università degli Studi di Parma Dipartimento di Scienze Ambientali Life Cycle Assessment: Aspetti generali del caso Parma - 14 Novembre 2007 LCA: aspetti generali Il supermercato Terminologia e storia

Dettagli

SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE

SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE AGRICOLE: PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricoltura Fabrizio Piva - CCPB srl Bologna ccpb@ccpb.it

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione

Dettagli

PROCEDURE DI VERIFICA

PROCEDURE DI VERIFICA PROCEDURE DI VERIFICA 1)Procedure di validità a) Documentale b) Comparativa 2) Procedure di conformità La verifica documentale tende alla conferma di un valore espresso in bilancio Le procedure di analisi

Dettagli

IL PROCESSO DI REVISIONE AZIENDALE

IL PROCESSO DI REVISIONE AZIENDALE 1 IL PROCESSO DI REVISIONE AZIENDALE 2 0 Valutazione preliminare dell azienda 1 Pianificazione della revisione 2 Definizione degli obiettivi di revisione 3 Analisi e valutazione del sistema di controllo

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

I PARAMETRI SOGGETTIVI

I PARAMETRI SOGGETTIVI Conoscere il rischio / Ergonomia / Comfort termico I PARAMETRI SOGGETTIVI Premessa Per ricavare un quadro verosimile della situazione microclimatica all interno degli ambienti lavorativi è necessario determinare,

Dettagli

Isfol-SNV / Area Valutazione Politiche Risorse Umane

Isfol-SNV / Area Valutazione Politiche Risorse Umane Scheda tecnica per il calcolo del target dell indicatore LLL (I LLL ) al 2013 Premessa In questa scheda si forniscono alcuni suggerimenti per la definizione e/o revisione di un target (regionale o attribuibile

Dettagli

Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode

Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento della

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Gli elementi

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Gli elementi LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Gli elementi probativi di controllo Ottobre 2013 Indice 1. La natura delle procedure di revisione (principio di revisione n. 500) 2. Procedure per ottenere elementi probativi

Dettagli

AREA C: SISTEMI INTEGRATI

AREA C: SISTEMI INTEGRATI AREA C: SISTEMI INTEGRATI Codice Titolo Ore C01 Formazione in merito al Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN 28 ISO 9001 C02 Internal Auditing secondo la linea guida UNI EN ISO 19011:2012 28 C03 Formazione

Dettagli

COME SI ACCERTA L ASSUNZIONE E LA NATURA DI SOSTANZE CHIMICHE (FARMACI, DOPING, STUPEFACENTI)?

COME SI ACCERTA L ASSUNZIONE E LA NATURA DI SOSTANZE CHIMICHE (FARMACI, DOPING, STUPEFACENTI)? COME SI ACCERTA L ASSUNZIONE E LA NATURA DI SOSTANZE CHIMICHE (FARMACI, DOPING, STUPEFACENTI)? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA

Dettagli

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano

I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono

Dettagli

PIANIFICAZIONE E BUDGET

PIANIFICAZIONE E BUDGET PIANIFICAZIONE E BUDGET Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia Analisi della Gestione

Dettagli

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni M.I.B.AR. MASTER INTERNAZIONALE DI BIOARCHITETTURA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA La pianificazione sostenibile III Modulo: Le valutazioni Arch. LINO GIORGINI Istituto Nazionale di Bioarchitettura

Dettagli

INTRODUZIONE AL CORSO La valutazione ambientale

INTRODUZIONE AL CORSO La valutazione ambientale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE CORSO DI ANALISI E VALUTAZIONE AMBIENTALE (AA 200572006) prof. Romano Fistola (titolare del corso) prof. Giuseppe Mazzeo INTRODUZIONE AL CORSO La valutazione

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. Indirizzo VIA DELL`INDUSTRIA, 31 Comune GATTATICO Provincia RE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH153 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE

Dettagli

LCA dei veicoli elettrici e tradizionali. Pierpaolo Girardi Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica Castello Sforzesco - 18, 19 e 20 maggio

LCA dei veicoli elettrici e tradizionali. Pierpaolo Girardi Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica Castello Sforzesco - 18, 19 e 20 maggio LCA dei veicoli elettrici e tradizionali Pierpaolo Girardi Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica Castello Sforzesco - 18, 19 e 20 maggio Perché uno studio di LCA: le emissioni iniziano prima dell

Dettagli

Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l Abilitazione Scientifica Nazionale (Dopo le «prime» applicazioni della l.

Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l Abilitazione Scientifica Nazionale (Dopo le «prime» applicazioni della l. Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l Abilitazione Scientifica Nazionale (Dopo le «prime» applicazioni della l. 30 dicembre 2010, n.240) Febbraio 2015 Ministero dell Istruzione,

Dettagli

Sostenibilità e prevenzione: packaging, impresa, società. Piero Perron Presidente CONAI. Milano, 21 ottobre 2010

Sostenibilità e prevenzione: packaging, impresa, società. Piero Perron Presidente CONAI. Milano, 21 ottobre 2010 Sostenibilità e prevenzione: packaging, impresa, società Piero Perron Presidente CONAI Milano, 21 ottobre 2010 1 Chi siamo L attività di prevenzione 2 Chi siamo ONAI E UN SISTEMA PRIVATO, ISTITUITO PER

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 610 UTILIZZO DEL LAVORO DEI REVISORI INTERNI

PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 610 UTILIZZO DEL LAVORO DEI REVISORI INTERNI PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 610 UTILIZZO DEL LAVORO DEI REVISORI INTERNI (In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 15 dicembre

Dettagli

Modelli matematici e Data Mining

Modelli matematici e Data Mining Modelli matematici e Data Mining Introduzione I modelli matematici giocano un ruolo critico negli ambienti di business intelligence e sistemi di supporto alle decisioni. Essi rappresentano un astrazione

Dettagli

1. Evoluzione del mercato green. 2. Normativa ambientale ISO. 3. LCA e EPD

1. Evoluzione del mercato green. 2. Normativa ambientale ISO. 3. LCA e EPD 1 ISO/CD 14067.3 Carbon Footprint di Life CycleAssessment ed EPD Prodotto Daniele Pernigotti Daniele Pernigotti Arzignano, 22 marzo 2017 Quinto Vicentino, 6 dicembre 2011 Programma del seminario 2 1. Evoluzione

Dettagli

Ravenna 2010 La comunicazione ambientale. La norma ISO 14063: Linee Guida per la Comunicazione Ambientale

Ravenna 2010 La comunicazione ambientale. La norma ISO 14063: Linee Guida per la Comunicazione Ambientale Ing. Alessandra Archetti CESQA Centro Studi Qualità Ambiente CURA Consorzio Universitario di Ricerca Applicata c/o Dipartimento di Processi Chimici dell Ingegneria Università di Padova tel +39 049 8275539/5536

Dettagli

SEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti

SEMINARIO LIFE CYCLE ASSESSMENT APPLICATO ALLA PRODUZIONE SALUMI. Sedi e stabilimenti VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 ORE 15.00 18.00 SEMINARIO La certificazione ambientale e l etichettatura di prodotto come strumento di valorizzazione delle produzioni locali e opportunità di sviluppo professionale

Dettagli

Tecnico in meteo-climatologia operativa

Tecnico in meteo-climatologia operativa Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT Area professionale Sottoarea professionale Descrizione Tecnico in meteo-climatologia

Dettagli

Oggetto: Relazione sul funzionamento del sistema di misurazione e valutazione delle performance trasparenza e integrità dei controlli interni

Oggetto: Relazione sul funzionamento del sistema di misurazione e valutazione delle performance trasparenza e integrità dei controlli interni Nucleo di Valutazione Comune di Nuraminis Alla cortese attenzione del Sindaco Stefano Anni Oggetto: Relazione sul funzionamento del sistema di misurazione e valutazione delle performance trasparenza e

Dettagli

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE A cura della Direzione Pianificazione Strategica, Smart City e Statistica 1 INDICE PREMESSA 3 OGGETTO DELLA VALUTAZIONE 3

Dettagli

ISO 9001:2015 I NUOVI REQUISITI

ISO 9001:2015 I NUOVI REQUISITI ISO 9001:2015 I NUOVI REQUISITI L'obiettivo principale del SGQ è quello di soddisfare le esigenze dei clienti e mirare a superare le loro aspettative Il successo duraturo si ottiene quando un'organizzazione

Dettagli

4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI

4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI Unione Industriale 55 di 94 4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI 4.10.1 Generalità Il fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per le attività di prova, controllo e collaudo allo

Dettagli

ESEMPI APPLICATIVI DELLA CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO SISMICO DELLE COSTRUZIONI

ESEMPI APPLICATIVI DELLA CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO SISMICO DELLE COSTRUZIONI ESEMPI APPLICATIVI DELLA CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO SISMICO DELLE COSTRUZIONI Ing. Cinzia Picchi PhD Commissione Redattrice delle Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni

Dettagli

MOTIVO DELLA DIFFUSIONE NOTA OPERATIVA

MOTIVO DELLA DIFFUSIONE NOTA OPERATIVA MOTIVO DELLA DIFFUSIONE Nuova emissione Sostituisce la procedura del :... NOTA OPERATIVA Questa diffusione sostituisce ed annulla eventuali edizioni precedenti che devono essere considerate superate e

Dettagli

Il Bilancio di Missione

Il Bilancio di Missione Il Bilancio di Missione è il Bilancio Il Bilancio di Esercizio ha lo scopo di perseguire il principio di verità e accertare in modo chiaro, veritiero e corretto lo stato dell Ente Principi del Bilancio

Dettagli

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 8.2 Introduzione ai test psicologici Validità a priori di un test Rif. bibliografico: Boncori, L. (2006). I test in psicologia. Capitolo 2 Gianmarco Altoè Dipartimento di

Dettagli

Confronto mediante analisi del ciclo di vita di veicoli elettrici, a benzina e diesel

Confronto mediante analisi del ciclo di vita di veicoli elettrici, a benzina e diesel Confronto mediante analisi del ciclo di vita di veicoli elettrici, a benzina e diesel EXPERT PANEL FOR POLLUTING EMISSIONS REDUCTION EXPAPER 19 gennaio 2017 ENEA Perché uno studio di LCA: le emissioni

Dettagli

ANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE. Fotografia di un Sito

ANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE. Fotografia di un Sito ANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE Fotografia di un Sito Abbiamo solo un pianeta Costi e benefici di una corretta Politica Ambientale nelle nostre attività I 10 capitoli della nuova ISO 14001:2015 1. Scopo

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Peperoni Falde I Grigliati 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

Premessa e obiettivi. dell individuo nella loro pienezza e totalità. ORGANIZZAZIONE STRATEGICA. Risorse Umane POTENZIALE

Premessa e obiettivi. dell individuo nella loro pienezza e totalità. ORGANIZZAZIONE STRATEGICA. Risorse Umane POTENZIALE Premessa e obiettivi La valutazione del potenziale rappresenta una metodologia ben precisa che genera diversi strumenti, schematizzati e di facile lettura, per la gestione del potenziale delle persone

Dettagli

Dalla diagnosi energetica alla riduzione dei costi energetici nell industria. Brescia, 23 ottobre 2015

Dalla diagnosi energetica alla riduzione dei costi energetici nell industria. Brescia, 23 ottobre 2015 Dalla diagnosi energetica alla riduzione dei costi energetici nell industria La diagnosi energetica passo dopo passo I REQUISITI DELLA DIAGNOSI ENERGETICA DI QUALITA Ing. Davide Rizzinelli Asso EGE davide.rizzinelli@ecubo.it

Dettagli

Gestione dei Fondi Pensione a contribuzione definita attraverso un approccio a prestazione definita

Gestione dei Fondi Pensione a contribuzione definita attraverso un approccio a prestazione definita Gestione dei Fondi Pensione a contribuzione definita attraverso un approccio a prestazione definita Giampaolo Crenca Ordine degli Attuari Giornata Nazionale della Previdenza Napoli - 12 Maggio 2016 La

Dettagli

Governo del territoriale. Lezione. Analisi SWOT

Governo del territoriale. Lezione. Analisi SWOT Governo del territoriale Lezione Analisi SWOT Dott. Simone Gorelli La genesi dell analisi SWOT èuna tecnica sviluppata come supporto alla definizione di strategie aziendali in contesti caratterizzati da

Dettagli

Lezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria

Lezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria Lezione 1: Introduzione Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata Prof. Massimo Aria aria@unina.it Introduzione La Statistica Il termine statistica deriva, nella lingua italiana,

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Piselli Primo Fiore Finissimi 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Carciofi TantoCuore in Spicchi 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

GESTIONE DEI PROCESSI REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE STATO DELLE REVISIONI

GESTIONE DEI PROCESSI REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE STATO DELLE REVISIONI REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE RGQ RGQ DG STATO DELLE REVISIONI REV. N. REVISIONATI DESCRIZIONE REVISIONE DATA 0 - Prima Emissione 31/01/2006 1 5.9 Seconda Revisione

Dettagli

Benefici ambientali della raccolta, del trasporto e del trattamento dei rifiuti gestiti dal consorzio ecor it (RAEE e pile portatili)

Benefici ambientali della raccolta, del trasporto e del trattamento dei rifiuti gestiti dal consorzio ecor it (RAEE e pile portatili) Benefici ambientali della raccolta, del trasporto e del trattamento dei rifiuti gestiti dal consorzio ecor it (RAEE e pile portatili) Rev. 00 del 07.08.2015 Sistema di gestione per la qualità certificato

Dettagli

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2)

Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2) Corso di Teoria dei Sistemi Modellazione di sistemi ingegneristici (parte 2 di 2) Prof. Ing. Daniele Testi DESTeC, Dipartimento di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni

Dettagli

0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE

0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE Sez-0.doc 1 21/02/09 0 Introduzione 1 di 1 I N D I C E 0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.2 INTRODUZIONE 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE 0.5

Dettagli